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    F1, Wolff al veleno contro la FIA: “Ha oltrepassato la linea rossa”

    ROMA – Toto Wolff, dopo la tempesta, sembra essere uscito quasi fortificato dalle accuse di conflitto di interessi che la scorsa settimana la FIA aveva mosso nei suoi confronti, salvo poi fare clamorosamente marcia indietro. Il team principal della Mercedes, dunque, può tornare a focalizzarsi sulle questioni di pista e soprattutto sullo sviluppo della monoposto che guideranno Lewis Hamilton e George Russell nel 2024. Nonostante quest LEGGI TUTTO

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    Mercedes, il secondo posto nei costruttori rispecchia davvero il livello espresso nel 2023?

    2023 Abu Dhabi Grand Prix, Friday – LAT ImagesPer la stella a tre punte è stata un’annata a dir poco tumultuosa, dai deficit di performance emersi sin dalla prima tappa in Bahrain alla vicenda mediatica degli ultimi giorni, di cui si è trovata incolpevolmente protagonista. Se per la Ferrari si parla di un 2024 decisivo, la situazione non è diversa per la Mercedes, che nella prossima stagione sarà chiamata ad imprimere un netto cambio di passo ad un percorso che da due anni a questa parte non ha regalato soddisfazioni.
    La pole position conquistata da Lewis Hamilton al GP di Ungheria resta l’unica gioia di una stagione con zero successi, che salgono ad uno se si considerano gli ultimi due anni. Le otto apparizioni sul podio complessive non addolciscono un bilancio in cui di positivo non si può conservare molto. Il mea culpa ammesso da Toto Wolff nelle prime fasi stagionali per aver dato il nullaosta sul mantenimento della filosofia zero-sidepod, ha fatto si che la Mercedes portasse in pista una versione B della W14. Una rivisitazione in corsa che non ha però nascosto i difetti di base del progetto, che sono riemersi anzi nelle fasi finali del campionato.
    Il secondo posto nei costruttori agguantato in extremis ad Abu Dhabi non cancella infatti un finale di stagione caratterizzato da una parabola calante. Eppure i segnali di una possibile ripresa non erano stati assenti. Nella parte centrale della stagione la stella a tre punte era riuscita ad imporre un trend positivo nel confronto con la Ferrari, a cui si è aggiunto il nuovo fondo introdotto ad Austin che sembrava aver dato i frutti desiderati. Sebbene la Mercedes sia comunque riuscita ad avere la meglio sul Cavallino, nell’ultimo terzo di stagione sono stati i passaggi a vuoto ad avere la meglio. Il crash fratricida in Qatar, la squalifica in Texas, le brutte prestazioni in Brasile e a Las Vegas, senza contare gli errori strategici che non sono mancati.

    In uno scenario di questo genere la Mercedes conserva comunque con forza quello che rimane un punto di riferimento, ovvero Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, nonostante due annate di buio accompagnate dall’assenza sul gradino più alto del podio, resta focalizzato sull’obiettivo di riprendersi quell’ottavo titolo di cui è stato privato nel 2021. Ciò è dimostrato dalla costanza con cui ha lavorato nel 2023, che è stata ripagata dal terzo posto in classifica piloti, non lontano da Sergio Perez. Sebbene non sia certamente questa la posizione ambita da un pilota del calibro di Hamilton, in questa stagione Lewis ha messo in chiaro le gerarchie all’interno del team.
    Nel 2022 l’esperienza dell’epta-iridato era stata sfruttata dalla squadra per sperimentare nuove soluzioni tecniche in pista, penalizzando spesso il lato prestazionale. In tale scenario George Russell era riuscito a prevalere in classifica sul connazionale. In una situazione tecnica parificata, Hamilton è tornato ad imporsi sul compagno di squadra sul fronte delle prestazioni. Le statistiche non lasciano spazio a troppe interpretazioni, confermando invece queste sensazioni. Se in qualifica il confronto vede un perfetto bilanciamento fra i due, la solidità di Hamilton nel ritmo gara fa pendere l’ago della bilancia dalla sua parte, con sei podi ottenuti a discapito dei due conquistati da Russell.
    Reggere la presenza di un certo Lewis Hamilton all’interno del box non è stata impresa semplice per nessuno, una pressione che ha sofferto anche Russell in più frangenti. L’episodio più lampante è quello di Singapore, quando a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi l’inglese ha commesso un’ingenuità di guida dall’esito disastroso, visto che stava lottando per quello che avrebbe potuto essere l’unico trionfo stagionale del team. Non sono mancati poi i dissapori in radio in occasione delle lotte interne in gara, a volte non digeriti di buon gusto dal giovane britannico.
    Questi episodi non minano però la sinergia della coppia di casa Mercedes, che resta ben focalizzata sull’obiettivo condiviso di tornare a lottare per le posizioni di vertice. Pur essendo chiaro a tutti che il binomio Max-Red Bull nel 2024 partirà da una posizione di netto vantaggio, la Mercedes, proprio come la Ferrari, non avrà più attenuanti e sarà chiamata a compiere uno step in avanti. Se lottare per il titolo mondiale già dal prossimo marzo è un obiettivo oggettivamente ambizioso per tutti i competitors, il target è quello di tornare quantomeno a svolgere il ruolo di attori protagonisti e non di semplici comparse. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff respinge le accuse: “Vogliamo piena trasparenza”

    ROMA – Nonostante la stagione di Formula 1 si sia conclusa, il circus automobilistico più prestigioso del mondo resta al centro della cronaca per motivi che non riguardano direttamente la pista. In questi ultimi giorni è esploso il caso Toto Wolff, che è stato accusato di presunto conflitto di interessi dalla FIA. Quest’ultima, però, ha ritirato l’accusa e ora potrebbero aprirsi dei nuovi clamorosi scenari. La situazione, dunque, è tutta in divenire, ma ora sembra volgere a favore del team principal della Mercedes.
    Wolff: “Adiremo a vie legali”
    Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sui social dalla scuderia tedesca, ha espresso il proprio punto di vista sulla vicenda che lo ha coinvolto, respingendo le accuse al mittente: “Comprendiamo che ci sia un significativo interesse dei media per gli eventi che si sono verificati in questa settimana. Attualmente è in corso uno scambio legale attivo con la FIA. Siamo in attesa di avere piena trasparenza su ciò che è avvenuto e perché, e ci siamo espressamente riservati di adire a vie legali“. LEGGI TUTTO

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    F1, bufera su Toto Wolff: indagato dalla FIA per conflitto di interessi

    Wolff in possesso di informazioni non consentite?
    Dopo le lamentele arrivate da altri team principal della Formula 1, la FIA non ha potuto ignorare la situazione e ha deciso di avviare un’indagine. Toto Wolff, come noto, è il team principal della Mercedes in F1, mentre sua moglie Susie è l’amministratore delegato della F1 Academy, categoria gestita dai detentori dei diritti commerciali della Formula 1, quindi indipendente rispetto alla Federazione Internazionale. L’accusa riguarderebbe la possibilità che la coppia abbia avuto uno scambito di informazioni che i rispettivi ruoli non renderebbero regolari. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso in F1, FIA apre un’indagine su Toto Wolff: ufficiale. Il motivo

    ROMA – Arriva un importante scossone nel mondo della Formula 1. Nelle ultime ore, infatti, la FIA ha avviato un’indagine sul team principal della Mercedes Toto Wolff e su sua moglie Susie per un potenziale conflitto di interessi. Ad annunciarlo è stata la stessa FIA attraverso una nota ufficiale, nella quale si è detta a conoscenza delle speculazioni dei media in merito all’accusa di uno scambio di informazioni riservate tra un team principal ed un membro della Formula One Management.
    Wolff, la FIA apre un’indagine
    La FIA, dunque, ha deciso di esaminare la questione del dettaglio facendo partire un’indagine in merito ai ruoli che Toto e Susie Wolff svolgono nell’ambito della Formula 1. Il primo ricopre il ruolo di team principal della Mercedes, mentre la seconda ha assunto la carica di amministratore delegato della F1 Academy, che viene gestita dai detentori dei diritti commerciali della Formula 1. Tra Toto e Susie, secondo l’accusa, ci sarebbe stato uno scambio di informazioni private, che sarebbe vietato dai rispettivi ruoli che ricoprono. LEGGI TUTTO

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    F1, L’ipocrisia corre sull’incolpevole roulette di Las Vegas

    2023 Las Vegas Grand Prix, Thursday – LAT Images

    “Sono un ipocrita”, così si definiva Sebastian Vettel un anno fa, a pochi giorni dall’addio alle attività agonistiche.
    La questione, in quel caso, era l’incompatibilità tra le tematiche ambientali, delle quali il campione tedesco si era fatto paladino negli ultimi anni di carriera e la sua vita da pilota di Formula 1, professione che ti porta a bruciare benzina praticamente sin dal grembo materno…
    L’onestà intellettuale di Vettel è sempre stata encomiabile e dopo il weekend di Las Vegas verrebbe da dire che in molti dovrebbero andare a lezione da Seb: da Toto Wolff a Max Verstappen, dalla FIA alla Formula 1 stessa.
    TOTO E IL TOMBINO
    Il team principal della Mercedes, che lo scorso campionato si era speso nella battaglia per la sicurezza in merito alla grana del porpoising, questa volta ha deciso di liquidare l’incidente di Sainz – lo spagnolo ha sollevato un tombino non saldato correttamente nel corso delle FP1 – bollandolo come : “uno stupido tombino”.Il super manager austriaco era uno di quelli che parlava di “piloti mandati al macello” sotto i sobbalzi del porpoising, invitando la Federazione a intervenire urgentemente rispetto a una questione che definiva prettamente “medica”. E dire che il povero Carlos, pure penalizzato (causa l’obbligatorio cambio della batteria danneggiata), ha rischiato seriamente di riportare gravi conseguenze, perdendo momentaneamente l’uso delle gambe e trovandosi con il sedile squarciato a pochi centimetri dal suo corpo. Quindi per il nostro Toto il poproising era una questione di emergenza nazionale mentre l’incidente di Sainz è un semplice capriccio di Ferrari. Molto male Toto.

    MAX E LO SPETTACOLO
    Altro campione di ipocrisia: Max Verstappen. L’olandese è sbarcato giovedì in Nevada dichiarando: “questo Gran Premio è al 99% show e all’1% sport”. Arrabbiato, duro e puro, senza compromessi.Un pilota d’altri tempi? Suvvia!Finita la gara si è messo a cantare “Viva Las Vegas” in radio, per poi elargire amore al pubblico statunitense nelle interviste post-gara e ammettere di non vedere l’ora di tornare nella città dei casinò il prossimo anno, il tutto vestito da Elvis e tappezzato di sponsor che richiamavano il gioco d’azzardo.Più che un discorso da pilota d’altri tempi quello di Max sembra il capriccio di un campione, giustamente egocentrico, che a paura di perdere qualche riflettore di dosso.
    FIA E FORMULA 1
    FIA e Formula 1 rimangono due pianeti distanti che non si incontreranno mai. Vanno a due velocità diverse, ma il filo conduttore comune, anche qui, è l’ipocrisia. La FIA penalizza Carlos Sainz per una questione di principio sportivo, coprendo un grave errore di omologazione della pista commesso dalla federazione stessa. È un po’ come sparare a una persona e chiedergli il conto della pallottola usata. La Formula 1 invece, quella inclusiva, quella vicina ai giovani, quella dello spettacolo di Domenicali, crea eventi roboanti negli Stati Uniti per alimentare lo show, poi corre tra le raffinerie e i cammelli nel deserto aumentando allo stesso tempo i prezzi dei biglietti un po’ ovunque. Il nesso qui, neanche a dirlo… Pecunia non olet!
    Insomma, il problema in fin dei conti non è l’ipocrisia, perché altrimenti staremmo una vita qui a parlarne. Il vero problema è ostentare un’integrità che in un mondo di squali come quello del Circus non può proprio sussistere. Alla fine basta fare come Seb, semplice, no? LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff in vista di Las Vegas: “Terrò tutto il team lontano dai casinò”

    Wolff: “Niente gioco d’azzardo”
    Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, nel corso di un’intervista concessa a Global Media Motorsport, ha parlato della particolare situazione che troveranno piloti e team a Las Vegas, caratterizzata dalla presenza di numerosi casinò: “Personalmente non ho mai avuto modo di andare a Las Vegas, ma ho intenzione di tenere tutti i membri del team fuori dal casinò. Non sono un giocatore d’azzardo e, per questo motivo, voglio assolutamente assicurarmi che nessuno lo faccia a Las Vegas”. LEGGI TUTTO

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    Wolff sfida la Ferrari in Brasile: “Siamo davanti e vogliamo batterli”

    ROMA – La Formula 1 questo fine settimana fa tappa ad Interlagos per il Gran Premio del Brasile 2023, che vede ancora una volta come assoluto favorito il tre volte campione del mondo Max Verstappen. La concorrenza, però, non ha intenzione di restare a guardare e in particolar modo la Mercedes e la Ferrari, cercheranno di dare il massimo per la lotta per il secondo posto costruttori. Le frecce d’argento hanno 22 punti di vantaggio, ma la Rossa di Maranello confida ancora di poter colmare questo gap.
    Wolff: “Vantaggio importante”
    Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, a pochi giorni dal Gran Premio del Brasile 2023, ha commentato la serrata lotta per il secondo posto nel Mondiale costruttori con la Ferrari: “E’ stato davvero importante tornare dal Messico mantenendo lo stesso vantaggio che avevamo in precedenza sulla Ferrari per quanto riguarda la lotta per il secondo posto nella classifica costruttori. Si tratta di una battaglia importante per noi, che vogliamo vincere. Lo scorso è stato un weekend positivo, speriamo di fare bene anche ad Interlagos”.  LEGGI TUTTO