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    F1, James Vowles: chi è il nuovo Team Principal della Williams

    La Williams ha annunciato oggi che James Vowles sarà il nuovo Team Principal della squadra. Vowles, come si legge in una nota diramata dalla squadra con base a Grove, entrerà a far parte del team inglese il prossimo 20 febbraio, prima del primo Gran Premio in Bahrain.James Vowles – Williams F1Chi è James Vowles? E’ un ingegnere britannico di 43 anni con alle spalle già un ventennio di esperienza in Formula 1 a Brackley in orbita Honda Racing, Brawn GP e poi Mercedes. Il suo ruolo più recente è stato quello di Direttore della Strategia della Mercedes, una posizione che ha ricoperto per oltre quattro anni e ha contribuito alla conquista di nove campionati costruttori di F1 (uno con Brawn GP e otto con Mercedes), supervisionando oltre 120 vittorie in gara.
    La prima dichiarazione di James Vowles, neo Team Principal della Williams, è stata la seguente: “Non vedo l’ora di iniziare con la Williams. È un onore entrare a far parte di una squadra con un patrimonio così ricco. La squadra è un’icona del nostro sport, che rispetto moltissimo, e non vedo l’ora di affrontare la sfida. La Mercedes mi ha sostenuto moltissimo nel mio percorso e ci lasciamo in ottimi rapporti dopo oltre 20 anni di lavoro a Brackley. Sono grato per tutto ciò che Toto (Wolff, ndr) e il team mi hanno fornito, ed è stata un’esperienza speciale viaggiare insieme tra fallimenti e successi. La Williams ha riposto la sua fiducia in me e io ricambierò la fiducia. La Williams ha un enorme potenziale e il nostro viaggio insieme inizierà tra poche settimane”.

    Nel comunicato della Williams era presente anche una dichiarazione di Toto Wolff: “James è stato un membro molto apprezzato del nostro team nel suo ruolo di Motorsport Strategy Director, giocando un ruolo fondamentale nel nostro successo degli ultimi anni. Avendo lavorato con lui sin dal mio primo ingresso in squadra nel 2013, so quanto sia diligente, capace e talentuoso e ho tratto grande soddisfazione nel vedere James crescere e svilupparsi negli ultimi dieci anni. Da quando ha lasciato il muretto dei box a metà stagione, l’anno scorso, ha continuato a costruire le capacità del nostro team di strategia a Brackley, e abbiamo un fantastico gruppo di strateghi di talento che continueranno il loro superbo lavoro negli anni a venire. Siamo naturalmente dispiaciuti di dover dire addio a un membro così capace della squadra, ma non ho dubbi sul fatto che abbia tutte le capacità necessarie per diventare un fantastico Team Principal in Formula 1. Gli auguriamo ogni successo e siamo lieti che compia il prossimo passo della sua carriera con la Williams, un nostro forte partner tecnico che mi sta molto a cuore”. LEGGI TUTTO

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    F1, James Vowles è il nuovo team principal della Williams

    ROMA – James Vowles sarà il nuovo team principal della Williams. La scuderia britannica in Formula 1 ha chiuso per l’ingaggio di quello che è ormai l’ex responsabile delle strategie in Mercedes, ruolo che ricopriva dal 2019, mentre la sua avventura nella scuderia di Brackley era iniziata molto prima. “Non vedo l’ora di iniziare con la Williams Racing – ha detto Vowles -. E’ un onore entrare a far parte di una squadra con una tradizione così radicata nel Circus. La squadra è un’icona del nostro sport, che rispetto moltissimo, e non vedo l’ora di affrontare la sfida che mi si pone dinanzi”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    L’entusiasmo di Vowles
    “La Mercedes mi ha sostenuto moltissimo nel mio percorso e ci lasciamo in ottimi rapporti dopo oltre 20 anni di lavoro a Brackley – ha aggiunto Vowles -. Sono grato per tutto ciò che Toto Wolff e il team mi hanno insegnato, ed è stata un’esperienza speciale viaggiare insieme tra fallimenti e successi. La Williams Racing ha riposto la sua fiducia in me e io ricambierò la fiducia. La Williams ha un enorme potenziale e il nostro viaggio insieme inizierà tra poche settimane”. LEGGI TUTTO

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    F1, la Williams annuncia il nuovo team principal: è James Vowles

    ROMA – La Williams ha annunciato l’arrivo di James Vowles come nuovo team principal in Formula 1. La scuderia britannica ha chiuso per l’ingaggio di quello che è ormai l’ex responsabile delle strategie in Mercedes, ruolo che ricopriva dal 2019, mentre la sua avventura nella scuderia di Brackley era iniziata molto prima. “Non vedo l’ora di iniziare con la Williams Racing – ha detto Vowles -. E’ un onore entrare a far parte di una squadra con una tradizione così radicata nel Circus. La squadra è un’icona del nostro sport, che rispetto moltissimo, e non vedo l’ora di affrontare la sfida che mi si pone dinanzi”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    I ringraziamenti a Mercedes
    “La Mercedes mi ha sostenuto moltissimo nel mio percorso e ci lasciamo in ottimi rapporti dopo oltre 20 anni di lavoro a Brackley – ha aggiunto Vowles -. Sono grato per tutto ciò che Toto Wolff e il team mi hanno insegnato, ed è stata un’esperienza speciale viaggiare insieme tra fallimenti e successi. La Williams Racing ha riposto la sua fiducia in me e io ricambierò la fiducia. La Williams ha un enorme potenziale e il nostro viaggio insieme inizierà tra poche settimane”.

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    Il valzer dei Team Principal in Formula 1

    Le 24 ore che vanno da lunedì 12 a martedì 13 dicembre 2022 saranno ricordate come quelle del valzer dei Team Principal in Formula 1.La prima notizia arriva ieri: un comunicato della Williams annuncia la partenza di Jost Capito. Sono di oggi invece tutti gli altri cambi di casacca. A iniziare le danze è stato il team Alfa Romeo che, alle ore 9:00, ha annuncia l’uscita di Fred Vasseur.

    Team Announcement: Alfa Romeo F1 Team ORLEN Team Principal and Sauber Motorsport CEO, Frédéric Vasseur, will leave the company in January 2023, following six successful seasons at the helm of the team.
    Full story: https://t.co/PHdJTtUZCi pic.twitter.com/LIBL8nIzWM
    — Alfa Romeo F1 Team ORLEN (@alfaromeoorlen) December 13, 2022

    Dopo 30 minuti è arrivato il comunicato della Ferrari che ufficializzava Vasseur nel ruolo di Team Principal, a partire dal 9 gennaio 2023.

    Poco dopo le 11:00 è la volta della McLaren che annuncia sia l’uscita di Andreas Seidl che la promozione di Andrea Stella.

    We can confirm the appointment of Andrea Stella as our new F1 Team Principal with immediate effect, with Andreas Seidl leaving the team for a new challenge.
    Read more. 👇
    — McLaren (@McLarenF1) December 13, 2022

    Qualche minuto dopo chiude le danze Alfa Romeo che comunica l’ingaggio di Andreas Seidl che però assumerà il ruolo di CEO del Gruppo Sauber, traghettando di fatto il passaggio da Alfa Romeo ad Audi.

    Andreas Seidl joins the Sauber Group as Chief Executive Officer, starting in Jan 2023.
    He will be tasked with continuing the growth of the group as Sauber keeps establishing itself as one of the brightest sporting, industrial entities around.
    Story: https://t.co/5MSBzDYCR4 pic.twitter.com/Lm0RTaGWYW
    — Alfa Romeo F1 Team ORLEN (@alfaromeoorlen) December 13, 2022

    CHI ESCE (Team)– Jost Capito (Team Principal | Williams)– Fred Vasseur (Team Principal | Sauber-Alfa Romeo)– Andreas Seidl (Team Principal | McLaren)
    CHI ENTRA (Ruolo | Team)– Fred Vasseur (Team Principal | Ferrari)– Andrea Stella (Team Principal | McLaren)– Andreas Seidl (CEO | Sauber Group) LEGGI TUTTO

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    F1, Williams: ufficiale l'addio del team principal Jost Capito

    ROMA – La Williams cambia due pedine importanti ai vertici. Nel bel mezzo della sosta invernale della Formula 1, la scuderia britannica ha annunciato l’addio del team principal Jost Capito e del direttore tecnico Francois Xavier Demaison. Capito ha parlato dopo l’ufficialità dell’addio: “E’ stato un grande privilegio essere a capo della Williams Racing per le ultime due stagioni e gettare le basi per la svolta di questa grande scuderia. Non vedo l’ora di vedere la squadra mentre continua il suo percorso verso il successo futuro”.
    Il commento di Savage
    Anche Matthew Savage, presidente di Dorilton Capital, che detiene Williams, ha parlato in occasione dell’annuncio: “Vorremmo ringraziare Jost per il suo duro lavoro e la sua dedizione mentre intraprendevamo un importante processo di trasformazione per iniziare il viaggio di rilancio della Williams Racing. Siamo grati che Jost abbia posticipato il suo ritiro programmato per affrontare questa sfida e ora passerà le redini per la parte successiva di questo processo graduale”. LEGGI TUTTO

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    F1, rivoluzione Williams! Lasciano Capito e Demaison

    ROMA – Doppio cambio ai vertici della Williams. Nel bel mezzo della sosta invernale della Formula 1, la scuderia britannica ha annunciato l’addio del team principal Jost Capito e del direttore tecnico Francois Xavier Demaison. Capito ha parlato dopo l’ufficialità dell’addio: “E’ stato un grande privilegio essere a capo della Williams Racing per le ultime due stagioni e gettare le basi per la svolta di questa grande scuderia. Non vedo l’ora di vedere la squadra mentre continua il suo percorso verso il successo futuro”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Le parole di Savage
    Anche Matthew Savage, presidente di Dorilton Capital, che detiene Williams, ha parlato in occasione dell’annuncio: “Vorremmo ringraziare Jost per il suo duro lavoro e la sua dedizione mentre intraprendevamo un importante processo di trasformazione per iniziare il viaggio di rilancio della Williams Racing. Siamo grati che Jost abbia posticipato il suo ritiro programmato per affrontare questa sfida e ora passerà le redini per la parte successiva di questo processo graduale”.
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    F1, Tutti i fattori che hanno deciso il mondiale di centro gruppo

    La stagione 2022 ha offerto numerosi spunti sul fronte delle lotte a centro gruppo, battaglie combattute punto su punto e arrivate all’epilogo soltanto nelle battute finali del campionato. È il caso della lotta per il quarto posto nei costruttori fra Alpine e McLaren, che ha tenuto banco per l’intera stagione. Discorso simile, se non ancor più intenso, per la lotta che si è consumata fra Alfa Romeo e Aston Martin dove, per dirla in modo calcistico, è stata la differenza reti a fare da ago della bilancia.

    A fungere da discriminante fra Alpine e McLaren è stato il fattore della performance, che soltanto in isolate occasioni ha dato ragione alla McLaren. Infatti la scuderia di Woking ha disputato una stagione sottotono da questo punto di vista, dopo un 2021 in cui la lotta era stata con Ferrari per il terzo posto. Ci si aspettava quindi di più, anche se bisogna riconoscere come un Daniel Ricciardo al livello di Lando Norris avrebbe consegnato il quarto posto alla scuderia inglese.
    Ciò anche perché uno dei leitmotiv della stagione dell’Alpine è stato quello di raccogliere in più occasioni meno punti di quanto le premesse prefiguravano nei giorni antecedenti le gare. Sebbene le prestazioni superassero, talvolta di gran lunga, quelle dei diretti avversari, errori di diversa natura e problemi di affidabilità hanno tenuto aperta la lotta fino agli sgoccioli del campionato.
    Nella notte di Abu Dhabi, come è giusto che fosse, tutti i riflettori erano puntati sull’Aston Martin numero 5 per l’ultimo ballo del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel. C’è poi però il fronte legato alla classifica, che i ragazzi di casa Aston ricorderanno con profonda amarezza. Infatti non si può nemmeno dire che il sesto posto nei costruttori sia sfumato per un solo punto. Le lunghezze sono le stesse accumulate dell’Alfa Romeo, premiata però grazie alla regola del miglior piazzamento.
    Uno schiaffo al morale del team di papà Stroll, dopo una stagione che in fin dei conti ha visto un miglioramento nella seconda parte di stagione, soprattutto in termini di passo gara. Una prima parte che invece ha offerto non pochi problemi di interpretazione, a differenza di un’Alfa che aveva subito visto fruttare il nuovo progetto, salvo poi vederne un calo nella seconda metà dell’anno. Una stagione divisa a metà è il punto d’incontro fra questo due squadre, ma anche il punto che si è rivelato determinante, in positivo o in negativo.
    Nella lotta per il vertice del gruppetto di coda è riuscita a prevalere la Haas. Un risultato giusto guardando al bilancio della stagione. Le difficoltà non sono mancate ma seppur a bagliori, le soddisfazioni sono arrivate. Gioia culminata con la straordinaria pole di Kevin Magnussen in Brasile. Il danese si prende la copertina dello yearbook di una squadra che, guardando anche qual’era il recente passato, di passi avanti ne ha fatti eccome. Ne escono quindi sconfitte la Williams, ma soprattutto l’AlphaTauri. Il team di Faenza è stato protagonista di una stagione nell’ombra, segnata dal motivo costante di una macchina davvero complicata da interpretare.
    Di seguito le classifiche finali del mondiale che esclude i tre top team (Red Bull, Ferrari e Mercedes) dall’assegnazione dei punteggi.

    Classifica piloti

    Lando Norris McLaren 351
    Esteban Ocon Alpine 321
    Fernando Alonso Alpine 265
    Valtteri Bottas Alfa Romeo 190
    Sebastian Vettel Aston Martin 176
    Pierre Gasly AlphaTauri 156
    Daniel Ricciardo McLaren 150
    Lance Stroll Aston Martin 149
    Kevin Magnussen Haas 95
    Guanyu Zhou Alfa Romeo 89
    Alexander Albon Williams 83
    Yuki Tsunoda AlphaTauri 80
    Mick Schumacher Haas 76
    Nicholas Latifi Williams 27
    Nyck De Vries Williams 15
    Nico Hulkenberg Aston Martin 8

    Classifica costruttori

    Alpine 586
    McLaren 501
    Aston Martin 333
    Alfa Romeo 279
    AlphaTauri 236
    Haas 171
    Williams 125

    Classifica giri veloci

    Lando Norris McLaren 7
    Fernando Alonso Alpine 4
    Valtteri Bottas Alfa Romeo 2
    Guanyu Zhou Alfa Romeo 2
    Mick Schumacher Haas 1
    Yuki Tsunoda AlphaTauri 1
    Esteban Ocon Alpine 1
    Daniel Ricciardo McLaren 1 LEGGI TUTTO

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    Il 2022 della Williams: un miglioramento trainato da un sontuoso Albon

    Ci si avvicina a dicembre ed è tempo di bilanci anche per le squadre ed i piloti di Formula 1. Stavolta tocca alla Williams sottomettersi al giudizio. Il glorioso team nato dalla mente illuminata del compianto Frank, sta tornando lentamente verso la metà dello schieramento, almeno come punto d’inizio. Certo è che l’ultimo posto nel campionato costruttori costituisce un risultato decisamente non all’altezza del nome che porta. Tutto il Circus, quindi, aspetta che la Williams possa rispolverare i fasti di un tempo. Anche se la strada è ancora in salita.Il team inglese si presenta ai blocchi di partenza della stagione con una FW44 un po’ cagionevole di salute nei test prestagionali e con un nuovo pilota: Alexander Albon al posto di George Russell, nel frattempo salito di grado in Mercedes. Il thailandese convince sin da subito nonostante l’anno passato lontano dalla pista. Già alla terza gara, in Australia, si rende protagonista di un’impresa quasi senza precedenti: infatti, Albon compie 57 dei 58 giri previsti ad Albert Park sullo stesso set di gomme dure e termina in decima posizione. Un punto davvero fondamentale per la Williams.
    Per tutta la stagione, la FW44 si è dimostrata estremamente efficace aerodinamicamente che gli permetteva di raggiungere velocità massime tra le più elevate del lotto; la vettura, però, risulta decisamente lenta nelle curve di ogni tipo, sia a bassa che alta velocità. A Miami, Albon conferma che la Williams ha una macchina difficilissima da superare e che lui è un ottimo pilota: nono posto a fine gara e due punti messi in carniere.

    Con l’arrivo dell’estate, la FW44 rivela tutti i suoi difetti e Nicholas Latifi i suoi limiti. A Monza per il canadese arriverà anche un’umiliazione: Nyck De Vries è costretto a salire in macchina al sabato in seguito all’appendicite subita da Albon. L’olandese si dimostra subito molto competitivo e termina l’unico gran premio disputato in nona posizione, mentre Latifi è solo 15°. Sul bagnato di Suzuka, però, si rifà e pesca un jolly: alla fine della corsa sarà nono, conquistando gli ultimi punti della stagione per il team. Da applausi.
    Questo risultato, però, rimarrà un exploit sia per lui che per la Williams. La FW44 fatica con gli sviluppi, mentre Albon continua a distruggere Latifi nello scontro tra compagni. Alla fine, il bilancio sarà di 4 punti a 2 per il thailandese, fin troppo poco considerando quanta più velocità ha dimostrato Alex. 6 punti che sommati ai 2 conquistati de De Vries fanno un totale di 8. Molti meno rispetto ai 23 dell’anno scorso, ma il miglioramento dal punto di vista prestazionale c’è stato. Ancora troppo poco per tornare dove compete ad un team che porta questo nome. Le basi sono discrete, ma il prossimo anno, con la coppia Albon-Sargeant le cose devono migliorare. Altrimenti la squadra rischia il fallimento. LEGGI TUTTO