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    Civitanova, la trasferta a Trento rischia di essere da incubo

    Di Redazione Domenica alle 18.00 (diretta Rai Sport), l’Itas Trentino, fresca vincitrice della Supercoppa, nel primo di due turni interni ravvicinati, affronta la Cucine Lube Civitanova, che deve scongiurare la terza sconfitta di fila dopo i passi falsi casalinghi con Piacenza in Campionato e con Monza in Supercoppa. I gialloblù guidano la classifica a punteggio pieno e attraversano un ottimo momento grazie anche alla lucidità di Sbertoli. Lavori in corso per gli ospiti che cercano rivalsa. In questa fase i cucinieri affrontano il peggior avversario possibile, ma i biancorossi negli ultimi anni sono stati in grado di reagire ai ‘momenti no’ con grandi prestazioni. Su 81 incroci la Lube ne ha vinti 46, l’Itas 35. Si tratta della prima gara di Lucarelli da ex. A sfidare il passato sono anche Podrascanin (2 block ai 700 in Regular Season) da una parte, Juantorena (5 ace ai 400 e 2 muri ai 200 in Regular Season) dall’altra. A squadre schierate, il secondo arbitro Stefano Cesare riceverà il premio “Toniolo”di Lega. Matey Kaziyski (Itas Trentino): “Dobbiamo essere bravi a mettere da parte l’euforia per la vittoria della Del Monte® Supercoppa 2021 perché domenica c’è già la sfida casalinga contro la Cucine Lube che immagino arriverà a Trento molto determinata e desiderosa di ottenere il risultato pieno. Dovremo avere quindi subito il giusto atteggiamento”.Gabi Garcia Fernandez (Cucine Lube Civitanova): “Domenica dovremo alzare il livello perché l’Itas difenderà tutti i palloni, ci attende una gara dura. Mi colpisce l’intensità dei gialloblù e la loro grinta nei momenti delicati. Credo però che la Lube possa sostenere una sfida così difficile e dare spettacolo. Dovremo coltivare il feeling di squadra e avere fiducia nei nostri mezzi. A Trento raddoppieremo gli sforzi”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Merazzi rassicura: “Saremo al top quando servirà, non abbiamo la pancia piena”

    Di Redazione Che la Cucine Lube Civitanova abbia iniziato con il piede sbagliato questa stagione 2021-2022 è un dato di fatto. Due sconfitte di fila, se si va indietro nel tempo, non accadevano dalla stagione 2007-2008. Le critiche che sono piovute sul club marchigiano sono tante, soprattutto nei confronti di quei pilastri che dovrebbero trascinare la Lube, come Juantorena e Simon. Ora rialzarsi è fondamentale, se non d’obbligo, ma già un altro ostacolo potrebbe presentarsi ai ragazzi di coach Blengini: domenica la super sfida è proprio contro la corazzata Itas Trentino. In casa Lube, però, un conto è la consapevolezza dei passi falsi, un conto sono i numerosi e inutili commenti negativi mossi sui social network che rispecchiano una squadra che ha giocato solo le prime partite. “Nella fase decisiva della stagione, la condizione sarà al top” assicura, infatti, Max Merazzi, preparatore atletico della Lube Civitanova e nel club da 11 anni, in un’intervista a Il Resto del Carlino Macerata. Il capitano sabato è mancato del tutto, non giocava una partita così brutta probabilmente dalla finale di Champions del 2018… “Ci ha talmente abituati bene che saltano all’occhio le gare storte. Se ne fa due brutte in sette anni, io gli rifaccio il contratto per altri sette anni”. Anche Trento ha avuto un’estate di lavoro eterogeneo e la squadra è stata anche rifondata, tuttavia ha iniziato con sole vittorie: come si può spiegare e come ci arriva la Lube al match? “Valutare ora l’Itas è prematuro, l’avrei detto anche se avessero perso. II nostro inizio non è stato da Lube, siamo dispiaciuti e arrabbiati ma non è vero che abbiamo la pancia piena”. Come sta Zaytsev? “Siamo oltre la metà del cammino, tra un mese scadono i termini indicati per il post operazione. Chiaro che, stando fermo dal 3 agosto, avrà poi bisogno di qualche settimana per recuperare la condizione, ma stiamo rispettando i tempi”. LEGGI TUTTO

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    Bisogno lapidario: “Giocatori han preferito la panchina di Superlega all’A2, ora portano borracce”

    Di Redazione Dopo la notizia del cambio di guardia sulla panchina dell’Emma Villas Aubay Siena, con Montagnani che sostituisce Lorenzo Tubertini, il presidente Giammarco Bisogno torna a discutere del pieno black out che sta attraversando la squadra senese: tre sconfitte in tre gare tutte per 3-0. Se il cambio del coach era nell’aria in casa Siena, e questo tassello è stato quindi “sistemato”, Bisogno pensa anche alla costruzione del roster che, senza ostacoli esterni come afferma lui, sarebbe potuto essere molto diverso. L’esempio da cui parte il presidente Bisogno, come riporta il Corriere di Siena, è Simone Parodi: un nome e un palmares di certo importanti e che potrebbero fare la differenza in un gruppo squadra in difficoltà come l’Emma Villas. “Si sta allenando in questi giorni con noi e sabato ha visto la partita accanto a me. La decisione spetta solo a lui, stiamo parlando e sta valutando alcune cose per capire se se la sente. E’ un giocatore che potrebbe essere di aiuto, visto che a questa squadra manca un leader, uno che nei momenti difficili sappia dare degli equilibri”. Presenza-assenza anche quella di Ivan Kuznetsov, già tesserato ma bloccato all’estero per una questione burocatrica. Oltre a questi due innesti che potrebbero portare una ventata di aria fresca in casa Siena, il presidente Bisogno non ha di certo parole dolci per quanto riguarda il mercato degli scorsi mesi: “A maggio e durante le trattative ci siamo trovati a fare scelte non adeguate agli obiettivi che ci eravamo posti. Questo perché i procuratori, gli allenatori, la Federazione, la Lega preferiscono che determinati elementi facciano panchina in Superlega piuttosto che giocare in A2. E’ clamoroso, questa è una cosa gravissima: nei nostri piani c’era gente che ha detto di no e che ora, al massimo, porta le bottiglie d’acqua ai compagni. Qualcuno dimentica il caso di Yuri Romanò, che ha fatto due anni con noi e quest’estate ha letteralmente fatto vincere gli Europei all’Italia. Questo qualcosa vorrà dire, no?” LEGGI TUTTO

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    Santarelli tuona: “Abbiamo spento la luce a metà gara”. “Problemino” per Paola Egonu

    Di Redazione Ennesima vittoria per l’Imoco Conegliano, la numero 69, ieri contro una rafforzata Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore. Un netto, l’ennessimo, 3-0 dell’ultimo periodo per la corazzata guidata da coach Santarelli. Ma il risultato non è l’unica cosa che conta, soprattutto se l’hai raggiunto giocando non al 100% delle tue possibilità. Una buona percentuale di colpe per la brutta, come definita dallo stesso coach, prestazione di ieri è data dai tanti, ormai troppi, acciacchi ed infortuni che l’infermeria di casa Conegliano sta gestendo. Ultimo, in ordine cronologico, quello della stella azzurra Paola Egonu: uscita a metà del terzo set e soccorsa con del ghiaccio sul ginocchio. Anche se quello dell’opposto non è un infortunio preoccupante, come già dichiarato dalla società, è altresì vero che le big stanno risentendo dei tanti impegni, tra club e nazionale: fuori De Gennaro (che potrebbe tornare per il prossimo turno di campionato) Sylla, Fahr e, almeno ieri quindi, anche Egonu. Coach Santarelli ha definito quello di Paola “problemino” al termine della gara. Ma quello che traspare è che ora l’inarrestabile Imoco stia attraversando un momento di profonda crisi ed emergenza e la vittoria di ieri conferma solo la forza di una corazzata che è tale anche senza le sue colonne portanti: “Una partita non bellissima, ad esclusione di un primo set molto attenti e ordinati, con poche sbavature, soddisfacente. Nel secondo set, una buona gara fino al 16-10 poi da lì abbiamo spento la luce giocando troppo rilassate e commettendo errori banali, uno di fila all’altro, senza che Casalmaggiore facesse nulla di che. Da lì in poi è stata una bruttissima partita. Non possiamo permetterci una partita di così basso livello. Abbiamo avuto altri problemini, tra sabato e oggi in partita, che di certo non ci aiutano in questo momento ma dobbiamo farci forza e crescere comunque nonostante le difficoltà”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    NCAA Division II e III: brillano Anna Dalla Vecchia e Daniela Poles

    Di Redazione Dopo il corposo aggiornamento sulle tante giocatrici italiane che militano nel campionato NCAA Division I, passiamo in rassegna anche le atlete impegnate in Division II e III. Partiamo da Beatrice Formilan, che al suo ultimo anno con il Florida Southern College sta ottenendo ottimi risultati di squadra grazie ad un record di 9 vinte e 5 perse, ma anche individuali, ottenendo il riconoscimento di Defensive player of the week a inizio settembre. Rimanendo sempre in Florida, Nova Southeastern University e Marianna Fiocco sono finora assolute protagoniste nella Sunshine State Conference, con ben 15 vittorie e 1 sola sconfitta, proprio da parte di FSC di Formilan. Ottimo inizio di stagione anche per Daniela Poles alla Concordia University Irvine, California, (record 10-5) che di recente si è scontrata con il duo italiano alle Hawaii Anna Dalla Vecchia e Greta Corti perdendo 3-2. Il rematch tra CUI e Chaminade University è fissato per il 26 ottobre. La squadra di Honolulu è al momento classificata al 24esimo posto della classifica nazionale NCAA DII grazie ad uno strepitoso inizio di stagione con 18 vittorie e sole 4 sconfitte. Un importante contributo a questi risultati è di Anna Dalla Vecchia, nominata anche Defender of the week a settembre ed in corsa per battere il record dell’Università di numero di difese per set, ora 5.31, che la portano inoltre al terzo posto nella classifica della conference. Record decisamente positivo anche per Alice Di Francesco all’American International College con 17 vinte e 6 perse. La squadra di Alice affronterà Di Valerio, Montefameglio e Bernardis il 13 novembre. Il trio italiano della Southern New Hampshire University ha un record di 7 a 7. Infine, la Auburn University at Montgomery,che quest’anno oltre a Giada Pais Marden ha aggiunto al roster anche la pugliese Ylenia De Mango, si mantiene in positivo grazie ad un record di 14-8. Passando invece alla Division III della NCAA, troviamo solamente Ilaria Benciolini, che frequenta la prestigiosa University of Rochester, con un record di 5-15. Last but not least, va menzionata Chiara Mottola, che con la sua Carolina University partecipa al campionato NCCAA (National Christian College Athletic Association). La squadra di Chiara per ora ne ha vinte 6 e perse 7. LEGGI TUTTO

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    Un’Itas Trentino perfetta annichilisce Perugia in semifinale

    Di Eugenio Peralta Una sorpresa non bastava, e la Del Monte Supercoppa decide di regalarne due: ad assegnare la 26° edizione del trofeo, domani alle 16, sarà la sfida meno pronosticabile alla vigilia, quella tra Itas Trentino e Vero Volley Monza, che lasciano a bocca asciutta le due finaliste scudetto della scorsa stagione. Se i lombardi avevano stupito contro i padroni di casa della Lube, la squadra di Lorenzetti incanta l’Eurosuole Forum di Civitanova con una prestazione pressoché perfetta, cancellando una Sir Safety Conad Perugia quasi incredula. E adesso qualcuno provi ancora a dire che Michieletto e compagni non meritano un posto tra le big… La formazione di Nikola Grbic ha certamente da rimproverarsi qualche imprecisione di troppo, specie nel secondo set, ma dopo il cambio di assetto (Anderson opposto e un discreto Plotnytskyi in banda) dà vita a un terzo set di straordinaria intensità: è Trento a essere a tratti ingiocabile, con un Matey Kaziyski (15 punti con il 48% e 3 muri) che pare tornato indietro di 10 anni e due veri e propri monumenti come Srecko Lisinac e Marko Podrascanin al centro, entrambi in doppia cifra. Nell’assetto a 3 schiacciatori ideato da Lorenzetti funziona tutto, nonostante una ricezione non impeccabile: un plauso a Riccardo Sbertoli e anche al libero Julian Zenger, il più positivo in seconda linea. Di fronte a un’avversaria del genere non è facile inventarsi delle soluzioni e Perugia ci riesce a tratti con Wilfredo Leon (il migliore dei suoi con 16 punti e il 55% in attacco) e Sebastian Solé, molto meno con un opaco Matt Anderson, che ha sulla coscienza anche l’errore in battuta sul 23-24 del terzo set. Davvero male Kamil Rychlicki, a cui la Supercoppa è evidentemente indigesta, e anche la prima uscita di Simone Giannelli contro la sua ex squadra non è di quelle destinate a restare nella memoria. Appuntamento dunque a domani alle 16 in diretta su Rai 2, sperando che il pubblico sugli spalti non tradisca: già oggi si è rimasti lontani dalla massima capienza consentita (2382 gli spettatori presenti), e domani mancheranno anche i tifosi di Civitanova e Perugia… LA CRONACA DELLA PARTITA Sir Safety Conad Perugia-Itas Trentino 0-3 (21-25, 21-25, 23-25)Sir Safety Conad Perugia: Anderson 10, Ricci 5, Dardzans ne, Travica, Ter Horst ne, Giannelli 2, Rychlicki 5, Leon 16, Piccinelli (L) ne, Solé 7, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi 6, Mengozzi. All. Grbic.Itas Trentino: Kaziyski 15, D’Heer ne, Michieletto 10, Sbertoli 3, Cavuto ne, Pinali ne, Albergati ne, Lavia 11, Zenger (L), Podrascanin 10, Lisinac 10, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti.Arbitri: Zavater e Florian.Note: Spettatori 2382. Perugia: battute vincenti 5, battute sbagliate 10, attacco 46%, ricezione 43%-22%, muri 4, errori 16. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 9, attacco 57%, ricezione 39%-14%, muri 10, errori 14. LEGGI TUTTO

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    Triplete del Bisonte Firenze: Cuneo si arrende 3-1

    Di Redazione Il triplete è arrivato: seconda vittoria in casa, terza consecutiva per le bisontine di Firenze che superando la Bosca San Bernardo Cuneo per 3-1 regalano al proprio pubblico grandi emozioni. Massimo Bellano parte con Cambi in regia, Nwakalor opposto, Van Gestel e Sorokaite in banda, Sylves e Beliën al centro e Panetoni libero, mentre Pistola risponde con in regia e Gicquel in diagonale, Squarcini e Stufi al centro, Degradi e Jasper in banda e Spirito libero. Apre i giochi Sorokaite con una bellissima diagonale stretta, pronta reazione delle gatte e qualche errore di troppo per Firenze (4-5), bella fast di Belien (8-9), tre mani out consecutivi di Cuneo (9-12), poi le due squadre danno entrambe spettacolo e si procede punto a punto (17-17); il successivo +2 delle ospiti porta Bellano a fermare il gioco. Recupera Firenze e si porta sul 22-22, questa volta a fermare il gioco è Pistola. Graffiano le gatte in attacco ed è match point (22-24), annullato dal murone di Nwakalor, doppio cambio Firenze dentro Bonciani-Enwonu e seondo time out Firenze ma nonostante una super difesa di Panetoni arriva l’errore in attacco di Knollema e il primo set è di Cuneo. Secondo set partenza a braccetto (5-5), Sorokaite sfonda il muro da posto 4, seguono il murone di Belien e l’errore in attacco della Bosca San Bernardo (8-5), time out Bosca. Al rientro in campo Van Gestel decisiva al servizio (10-5) e le bisontine mettono il turbo; il mani out di Van Gestel vale il 16-9, super pipe di Nwakalor per il 19-12. Firenze è decisiva in attacco fino alla fine del set (25-16). Ripartono aggressive Sorokaite e compagne (3-6), accorcia Sorokaite da zona quattro (7-8), la parità arriva con una super diagonale di Nwakalor (9-9) e si protrae fino a metà set (17-17). Bellano suona la carica sul 17-18, cambio Firenze entra Knollema per Van Gestel ed arriva l’ace di Sylves (20-19). Cambio diagonale per le padrone di casa e il +2 portano il coach di Cuneo a richiamare le sue. Bonciani sbaglia al servizio e le gatte accorciano, Nwakalor mette giù una bella palla da seconda linea, poi il monster block di Cambi regala il set point poi finalizzato con un altro muro,questa volta di Sylves. Nel quarto e decisivo set le bisontine partono bene (7-4) ma impattano le gatte con la fast di Squarcini (10-10). Firenze mette il turbo e Sorokaite sigla il +3 che costringe Pistola al time out tecnico. Pronta risposta della Bosca (14-13) ma arriva il murone di Belien al quale segue errore delle biancorosse (16-13). Panetoni piglia show ed a muro le ragazze di Bellano sono decisive (20-14). Super Sylves sia in fase offensiva che in difesa, chiude Belien in attacco e Firenze festeggia! LE PAROLE DI MASSIMO BELLANO: “A tratti abbiamo giocato bene e siamo stati bravi, in particolare nel secondo set abbiamo espresso davvero un bel gioco. Nel terzo e nel quarto ci abbiamo messo solo qualche errore di troppo che li ha tenuti in gioco fino alla fine però comunque era la terza gara in una settimana e per un gruppo che sta insieme da poco tempo come noi, questo aspetto in termini di ordine e qualità tecnica si è un po’ sentito. Terminiamo questo tour de force con nove punti preziosissimi, adesso abbiamo due giorni di riposo e riorganizziamo le idee e ripartiamo perché ci aspettano ancora tante cose belle. Stiamo guadagnando qualità a muro, questa sera abbiamo sofferto nella prima parte di gara sia con le fast che con gli attacchi dell’opposto poi nella seconda parte siamo riusciti a guadagnare qualità e poi da lì la prtita ha preso la nostra direzione.” ANDREA PISTOLA, ALLENATORE BOSCA S.BERNARDO CUNEO: “Una sconfitta che fa male per com’è maturata. Abbiamo approcciato bene la partita ma abbiamo avuto subito un calo nel secondo set, quando abbiamo iniziato a essere meno lucidi e aggressivi e a commettere troppi errori. Molto si è deciso nel terzo set, molto equilibrato. Firenze l’ha spuntata ai vantaggi e noi ci siamo disuniti. Non possiamo assolutamente permetterci di giocare due set su quattro a livello decente e mollare negli altri due. Dobbiamo diventare molto più continui e trovare più tranquillità in quello che facciamo. Martedì torneremo in palestra con più cattiveria per cercare di limitare gli errori“. IL BISONTE FIRENZE – BOSCA S.BERNARDO CUNEO 3-1 (23-25 25-16 25-23 25-18) IL BISONTE FIRENZE: Van Gestel 12, Belien 13, Cambi 3, Sorokaite 10, Sylves 10, Nwakalor 19, Panetoni (L), Knollema 2, Enweonwu, Bonciani. Non entrate: Diagne, Lapini, Golfieri (L), Graziani. All. Bellano. BOSCA S.BERNARDO CUNEO: Degradi 6, Squarcini 11, Gicquel 17, Jasper 4, Stufi 8, Signorile, Spirito (L), Giovannini 5, Kuznetsova 4, Agrifoglio 1, Zanette 1. Non entrate: Gay (L), Caruso. All. Pistola. ARBITRI: Rolla, Oranelli. LEGGI TUTTO

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    L’estate speciale di Matteo Piano: “La mia vita è una strada sterrata”

    Di Roberto Zucca Milano è speciale. È questo l’aggettivo che Matteo Piano ha deciso di dedicare alla città che ha scelto e alla squadra, l’Allianz Milano, alla quale si è legato per la quinta stagione di fila, confermandosi nel ruolo di capitano: “È una città che mi ha dato tanto, che scopro col passare del tempo, e nella quale vivo come in pochi altri posti. Powervolley è una casa, una famiglia alla quale mi sento particolarmente legato, che mi ha regalato delle stagioni importanti e con la quale ho scelto di essere qui anche in questa stagione“. “La mia vita è stata una strada sterrata”… “Una frase di Irene Grandi che ho riscritto quest’estate e che appartiene al mio percorso. Mi piacciono le strade sterrate, quelle dove non basta una bici da corsa o un paio di infradito per camminare. Ma che devi vivere intensamente, e in cui devi sudare ogni passo che fai“. Foto FIVB Due mesi fa tornava da Tokyo. Si riferiva a quello? “Tokyo me la sono goduta. Avevo già fatto un’Olimpiade e sapevo cosa sarei andato ad affrontare. Quindi ho cercato di vivere delle emozioni e di sentirmi a mio agio con i cinque cerchi e con tutto il contesto che mi stava attorno. Quando sono entrato in campo per la prima volta ho capito che si trattava di un regalo, ed è stato quello lo spirito che mi ha accompagnato per tutta l’avventura“. Quello spirito è figlio di un percorso fatto con Cecilia Morini, la sua terapista. È l’essere pronto a tutto, in tutte le situazioni della carriera. “(ride, n.d.r.) Non so se sono pronto a tutto. Sicuramente ho imparato a non scacciare ogni cosa che è capitata in senso negativo, ma a viverla e accettarla per quello che è o che è stata. Poi forse sono uno che, vivendo molto intensamente la vita, ha capito esattamente la misura che può avere ogni momento negativo“. Foto Instagram Matteo Piano Tornato dall’Olimpiade, ha deciso di partire da solo per un viaggio in Italia. “Solitamente sono un esterofilo. Dopo Tokyo però ho avuto bisogno di staccare e di partire per stare nel mio paese, in posti poco turistici e lontano dalla confusione. Ho visitato Abruzzo, Puglia, Molise. Ho visto posti bellissimi, conosciuto persone altrettanto belle e mi sono goduto ciò che mi hanno restituito settimane di mare e di terra“. E soprattutto ciò che le ha restituito la gente. “Mi sono ritornati indietro un affetto e una delicatezza che mi hanno molto colpito. Certi incontri umani ti arricchiscono, ti fortificano. Ma soprattutto nei confronti di certi incontri esprimo una profonda gratitudine. Credo sia una delle parti più belle del mio lavoro“. Foto Instagram Matteo Piano Anche il suo lavoro è stato una strada sterrata. Franco Baresi ha scritto che gli infortuni lo hanno reso un giocatore migliore… “Sono avvenimenti che ognuno vive in maniera intima. E che ti aiutano a dare un senso più ampio a tutto il resto della carriera. Anche a me credo che gli infortuni siano serviti per migliorare alcuni aspetti della tenuta mentale del mio lavoro. Non sono stati facili, penso all’infortunio che ho vissuto durante il lockdown, quando oltre alla forza di volontà per la guarigione, serviva una maturità superiore per capire il momento e per vivere bene il ritorno“. Per Baresi è stata importante la vicinanza della famiglia. “Fondamentale. Nel mio caso ne parlo anche nel libro. Io ho avuto la fortuna di ritrovarmi quella famiglia che spesso racconto, fotografo, condivido. Quest’estate ho avuto il bisogno di ritrovarmi in mezzo alle persone che davvero mi vogliono bene, per cercare di ritornare ad essere presente dopo questo ennesimo viaggio“. Foto Powervolley Milano Molti suoi colleghi alla fine del viaggio vengono cercati dalla televisione. Lei prenderebbe in considerazione l’idea di una trasmissione o di un reality? “Guardi, io non ho nemmeno il televisore. In più non potrei mai prendere parte a trasmissioni televisive come i reality, Ballando con le stelle o cose simili. Sono cose e contesti che non mi appartengono“. Ho pensato alla sua esperienza radiofonica. Nemmeno il veejay di MTV, un po’ anni 90? “(ride, n.d.r.) Ah sì, quello tutta la vita. Stare in radio mi diverte, è un altro contesto. Posso esprimere delle idee, parlare di me e della mia carriera in un certo modo o raccontare la musica che ascolto“. LEGGI TUTTO