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    Ufficiale: Danijela Dzakovic rinforza l’attacco di Macerata

    È Danijela Dzakovic la nuova straniera della CBF Balducci HR Macerata: come anticipato nei giorni scorsi, dopo il divorzio da Piia Korhonen la società marchigiana ha perfezionato l’ingaggio della schiacciatrice montenegrina classe 1994, 183 cm di altezza, già vista nella A2 italiana ad Aragona e Sant’Elia nelle ultime due stagioni. L’arrivo della schiacciatrice, che ha iniziato l’attuale stagione nel massimo campionato polacco con il Grupa Azoty Akademia Tarnow, metterà a disposizione del coach Michele Carancini un’ulteriore soluzione in attacco.

    Dzakovic è arrivata nel weekend a Macerata e domenica ha assistito da bordo campo alla sfida vinta da Fiesoli e compagne contro la Futura Giovani Busto Arsizio nella quinta giornata della Pool Promozione. Da martedì sarà in campo per i primi allenamenti e già a disposizione per l’imminente e attesa sfida di domenica 3 marzo contro Perugia, sempre al Banca Macerata Forum: giocherà con la maglia numero 10. Oltre alle stagioni in Italia e in Polonia, la neo arancionera può vantare tante altre esperienze all’estero: Slovenia, Romania, Turchia, Filippine e Serbia nella sua carriera, iniziata nel Rudar in Montenegro.

    “Mi piace molto il campionato italiano – sono le prime parole di Dzakovic in arancionero – e appena ho avuto la possibilità di tornare l’ho colta immediatamente. Macerata è un’ottima società, sono pronta per dare una mano all’organico e alle ragazze che finora hanno raggiunto buoni risultati: l’obiettivo è arrivare nei Play Off e poi si vedrà, perché lì ogni partita è una lotteria“.

    “Personalmente voglio dare il 100% per la squadra – prosegue la montenegrina – e chiaramente cercheremo di arrivare più in fondo possibile: conosco bene il campionato di Serie A2 viste le mie precedenti esperienze. Penso che dopo una prima settimana di allenamento sarò pronta, l’importante è trovare subito l’intesa con i palleggiatori. Aspetto tutti i nostri tifosi al palasport domenica prossima per il fondamentale appuntamento contro Perugia“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena, Buchegger e non solo: contattato anche Atanasijevic

    Fervono i rumors di mercato sulla Valsa Group Modena, che si accinge a rivoluzionare la squadra dopo una stagione molto deludente. E a impostarla, a quanto pare, su un progetto totalmente antitetico all’attuale: tanti giocatori d’esperienza, anche con contratti onerosi, e pochi giovani. Non a caso sono spuntati i nomi di Marko Podrascanin, in uscita da Trento, e di Luciano De Cecco, già da inizio anno nelle mire della presidente Giulia Gabana, una volta presa coscienza dell’addio di Bruno. Con il brasiliano lascerebbe Modena anche l’altro regista Mattia Boninfante, destinato alla Cucine Lube Civitanova insieme alla “chioccia” Santiago Orduna.

    Tornando alla Valsa Group, uno dei nodi più interessanti è quello che riguarda l’opposto. È noto da tempo, infatti, che la società abbia già l’accordo per riportare sotto la Ghirlandina Paul Buchegger, quest’anno alla Farmitalia Catania ma “rinato” proprio a Modena nella stagione 2020-2021, dopo l’infortunio. L’austriaco non sarà però l’unico interprete del ruolo: lo dimostra il fatto che gli emiliani abbiano contattato anche un altro “grande vecchio” come Aleksandar Atanasijevic, attualmente in Cina allo Shanghai. Lo ha ammesso lo stesso “Bata” in un’intervista a Chiara Belcastro per Volleyball.it: “C’è stato un contatto con la società circa un mese fa, ma ad ora non si è trovato l’accordo“. Modena proseguirà su questa (affascinante) strada o guarderà altrove?

    (fonte: Il Resto del Carlino, Volleyball.it) LEGGI TUTTO

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    Ancora novità per la LOVB: c’è anche Madison Kingdon

    Continuano gli annunci ufficiali sulla partecipazione di nuove giocatrici alla lega LOVB, il campionato professionistico USA che partirà a fine anno, e ancora una volta nell’elenco c’è anche una delle attuali protagoniste del campionato italiano: Madison Kingdon, esperta schiacciatrice classe 1993 della Reale Mutua Fenera Chieri ’76, fa parte del “poker” di novità insieme all’opposta Danielle Cuttino, alla schiacciatrice Jaali Winters e alla palleggiatrice giapponese Tamaki Matsui, l’unica non americana del lotto.

    Cuttino, 27 anni, è un’altra vecchia conoscenza del nostro campionato (ha esordito da professionista a Casalmaggiore) e in questa stagione veste la maglia del Galatasaray, mentre Winters, di un anno più giovane, gioca nel Mulhouse dopo aver avuto esperienze anche in Spagna e in Grecia. Ma l’innesto più interessante è proprio quello di Matsui, regista nel giro della nazionale nipponica e miglior palleggiatrice ai Mondiali Under 20 del 2017, che già quest’anno sta vivendo una prima esperienza all’estero in Brasile, con il Maringà: un’altra testimonianza dell’interesse sempre più vivo per il nuovo campionato anche da parte di giocatrici al di fuori dell’area USA.

    Come è ormai consuetudine, soltanto in seguito saranno annunciati i club di appartenenza di queste giocatrici tra i 6 che si presenteranno al via della stagione d’esordio: Atlanta, Austin, Houston, Madison, Omaha e Salt Lake.

    (fonte: LOVB) LEGGI TUTTO

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    Nel futuro di Marko Podrascanin c’è Modena?

    Che l’avventura di Marko Podrascanin con la maglia di Trento fosse ai titoli di coda lo si era capito dal post Instagram del suo agente. Che l’attuale capitano dell’Itas l’anno prossimo potrebbe indossare la maglia di Modena, altra big del panorama italiano, è una sorpresa.

    Le voci che si rincorrono in questi giorni da Modena dicono che la Valsa Group avrebbe proposto al centrale serbo un contratto biennale.

    Di contro, secondo quanto riporta L’Adige, il club campione d’Italia in carica avrebbe già concluso la trattativa con la Sir Safety Perugia per portare in Trentino il brasiliano Flavio, da due anni alla corte di Gino Sirci.

    (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    Massimo Bellano non è più l’allenatore di Cuneo

    La Cuneo Granda Volley e Massimo Bellano comunicano consensualmente l’interruzione del loro rapporto di lavoro consapevoli del fatto che società e lo Staff tecnico capitanato da Bellano hanno fatto tutto quanto possibile per il conseguimento degli obiettivi prefissati.

    Bellano paga la stagione scarna di risultati e la zona rossa in cui si trova attualmente il club piemontese fermo al 13esimo posto davanti solo a Trento.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa cambia anche presidente. E intanto sogna Ngapeth…

    Non smette di riservare sorprese l’annus horribilis dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, eliminato dalla Champions League e appena decimo in campionato dopo tre stagioni da padrone assoluto in patria in Europa. Il crollo della squadra polacca è stato pagato prima dall’allenatore Tuomas Sammelvuo e ora anche dal presidente: la società ha infatti annunciato che, per decisione del consiglio di amministrazione, Piotr Szpaczek è stato rimosso dall’incarico. Szpaczek era subentrato nel 2021 a Sebastian Swiderski (oggi presidente della Federazione), dopo essere stato anche direttore generale del club, e sotto la sua guida lo Zaksa aveva vinto altre due Champions. Fino a fine marzo, in attesa di una nuova nomina, il ruolo sarà occupato provvisoriamente da Jadwiga Cichon, già tesoriera della società.

    Il terremoto dirigenziale non distoglie però l’attenzione dalle numerosissime voci di mercato che si addensano intorno alla squadra: sono sempre più insistenti i rumors su un possibile ritorno di Bartosz Kurek, ma si parla anche di un altro uomo chiave della nazionale polacca come Wilfredo Leon e addirittura di Michal Kubiak. Non è finita: allo Zaksa è stato accostato anche il nome di Earvin Ngapeth, quest’anno all’Halkbank Ankara. Per il 33enne schiacciatore francese sarebbe la prima volta in carriera nel campionato polacco, e di certo la prospettiva non manca di accendere le fantasie dei tifosi…

    (fonte: Przeglad Sportowy, WP Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    USA e Giappone cambiano il mondo: gli scenari del nuovo mercato

    Si definisce “game changer” quella mossa, innovazione o svolta che cambia radicalmente l’andamento di una partita (o, per estensione, di un qualsiasi evento), influenzandone in modo decisivo il risultato finale. Ecco, se mai c’è stato un “game changer” nel volley mercato, è sicuramente quello che sta avvenendo in questa stagione: la prossima sessione di trasferimenti – in realtà già iniziata da tempo – potrebbe davvero segnare l’inizio di una nuova era per la pallavolo mondiale. Il merito, o la colpa, è di due paesi geograficamente molto lontani dal nostro, ma con una gloriosa tradizione sottorete in comune: gli USA nel settore femminile e il Giappone in quello maschile.

    Riassumendo per sommi capi: gli Stati Uniti sono universalmente noti per la capacità di schierare nazionali fortissime (quella femminile è campione olimpica in carica) ma anche per la cronica assenza di una lega professionistica a livello nazionale. Per questo motivo le decine di grandi talenti sfornati ogni anno dalle università hanno sempre dovuto cercare sbocchi altrove, arricchendo smisuratamente il patrimonio tecnico dei campionati altrui, quello italiano in primis. Adesso però gli USA un campionato femminile ce l’hanno, anzi tecnicamente ne hanno due (quello della Pro Volleyball Federation è già partito, ma il più interessante, quello targato LOVB, prenderà il via a fine anno) e, a differenza degli esperimenti tentati nel passato, stavolta sembrano avere tutti i mezzi e le ambizioni per fare una concorrenza serrata all’Europa e al resto del mondo, come testimonia il prestigio dei primi nomi coinvolti: Kelsey Robinson, Jordan Thompson, Haleigh Washington, Jordyn Poulter (tanto per citarne alcune).

    foto Vero Volley

    Apparentemente meno epocale la svolta che prende origine dal Giappone: le squadre di V-League, il massimo campionato del Sol Levante, hanno “semplicemente” deciso di incrementare gli investimenti e aumentare il numero degli stranieri da 2 a 3 per squadra (di cui uno obbligatoriamente asiatico), oltre a tentare di riportare in patria i giocatori più rappresentativi della nazionale, come Ran Takahashi o Yuki Ishikawa. Tutto qua? Sì, ma in un mercato non proprio traboccante di talenti come quello maschile potrebbero bastare 14 stranieri in più a incidere sulla concorrenza globale. Anche perché, contemporaneamente, la Polonia sta riducendo a 14 il numero delle squadre del suo massimo campionato (dalla stagione 2025-2026) e quelle residue saranno ancora più competitive sul mercato, mentre i club italiani potrebbero essere penalizzati dall’introduzione della riforma del lavoro sportivo e, a breve termine, dalla nuova normativa fiscale che non consente più di applicare agli atleti stranieri le norme del “Decreto Crescita”.

    Abbiamo chiesto l’aiuto degli addetti ai lavori per interpretare meglio il fenomeno, interpellando alcuni degli agenti più attivi sul mercato, a cominciare da Paolo Buongiorno: “Credo che la questione vada differenziata tra il settore femminile e quello maschile – spiega l’esperto procuratore – da una parte avremo un problema di qualità, dall’altra di quantità. Nel femminile le giocatrici italiane a disposizione saranno sempre tante, perché c’è una base notevole e la società fanno un grande lavoro a livello giovanile. È chiaro però che, nel momento in cui si apre un mercato così forte, qualcosa cambia“.

    “La base di giocatrici americane era importante (nel 2022-2023 quelle impegnate nei campionati di Serie A erano ben 35, n.d.r.), ma il problema non sono solo le atlete che non verranno più in Italia: anche Turchia, Francia, Polonia incontreranno le nostre stesse difficoltà, quindi tutti questi mercati diventeranno più concorrenziali e le straniere a disposizione saranno sempre meno. D’altra parte – continua Buongiorno – la pallavolo negli USA non ha concorrenti a livello di sport femminile, ed è evidente che per le giocatrici di college sia un’occasione imperdibile quella di tornare a casa, magari dopo un paio di stagioni in Europa. Con offerte economiche importanti, poi, il mercato americano in futuro potrà diventare molto concorrenziale anche sulle straniere di alto livello. Ma per questo credo che dovremo aspettare qualche anno“.

    foto NCAA

    Nel settore maschile, come accennato, gli argomenti sono differenti: “Non si tratta solo del Giappone – conclude Buongiorno – anche la Polonia sta spingendo tantissimo, e la stessa Turchia sta crescendo a livello di investimenti, in attesa di capire come potranno muoversi i club russi. Per fortuna il mercato americano resta aperto, perché a livello maschile negli USA non c’è un movimento tale da organizzarsi in un campionato strutturato. Però la platea di giocatori da cui pescare è limitata, anche perché alcuni paesi stanno attraversando un momento di involuzione: in Russia, per esempio, da un po’ di tempo non emergono grandissimi talenti, forse anche perché c’è poco ricambio, a differenza del femminile“.

    Un po’ meno ottimista Stefano Bartocci, CEO di Best Sports Management, secondo cui le novità a livello femminile saranno radicali: “La geografia del volley cambierà tantissimo, e questo riguarderà anche le top player. Per le prime due stagioni i club della lega LOVB hanno fissato un salary cap, ma si dice che già dal 2025-2026 possa essere eliminato, e a quel punto le loro offerte diventeranno molto appetibili anche per le straniere di alto livello. È un campionato ovviamente super competitivo dal punto di vista organizzativo, e anche gli allenatori (tra cui il nostro Massimo Barbolini, n.d.r.) garantiscono un alto livello“.

    Quali saranno i riflessi sul nostro campionato? “Ne pagheranno le conseguenze – dice Bartocci – le squadre dal quinto posto in giù, perché le prime 4 hanno la forza per mantenere comunque alto il livello alto: per le altre sarà più difficile pescare giocatrici provenienti dalla NCAA come, per esempio, Avery Skinner o Kendall Kipp, perché atlete come queste saranno più incentivate a rimanere in patria“. Al loro posto però, spiega il procuratore, “sarà difficile vedere più giocatrici italiane, visto che già ora è difficile trovarne di livello alto. Ci sono poche Serie B1 e pochi settori giovanili validi, e proprio per questo il livello della A2 è sceso in maniera vertiginosa. Penso piuttosto che si riallocheranno in Italia altre giocatrici provenienti, ad esempio, dall’Asia, dal Brasile o dall’Argentina, ma anche dalla Francia e dalla Serbia“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Nel settore maschile il discorso è radicalmente diverso, come racconta Luca Novi, uno degli agenti più noti a livello mondiale: “L’ondata del Giappone è già passata, perché il cambiamento delle regole sugli stranieri era nell’aria e i club più lungimiranti si sono mossi già la scorsa estate. Noi agenti abbiamo cominciato a lavorare con le squadre giapponesi a settembre 2023 e forse ancora prima con la Polonia. Quindi sì, c’è – o meglio c’è stata – una battaglia planetaria sugli ingaggi che ci costringerà a rinunciare a qualche top player, ma non è detto che sia un male“.

    “Io credo che la conseguenza di tutto questo non sarà un abbassamento del livello – continua infatti Novi – perché in Italia abbiamo le competenze tecniche e le capacità per far crescere i nostri ragazzi e, perché no, anche gli stessi stranieri. Io la vedo come un’opportunità per i giocatori più giovani, specialmente gli italiani, di avere lo spazio che meritano. Spesso in Italia si è troppo esterofili e si pensa che prendendo giocatori nostrani il livello si abbassi, ma i fatti dimostrano che non è così: basta pensare al caso di Padova, che si è sempre mossa in questo modo, per necessità, e non ha fatto certo peggio di chi ha puntato sul mercato straniero“.

    Foto Pallavolo Padova

    Vedremo quindi una Superlega più italiana? “Io mi auguro di sì – risponde l’agente – in passato gli italiani avevano il problema di essere vincolati dalla burocrazia e da norme anacronistiche. Adesso le cose stanno cambiando, un po’ perché il vincolo è in fase di eliminazione, un po’ perché i contributi rimasti sono diventati meno onerosi e un po’ perché molti hanno preso possesso del loro cartellino, ed è più facile investire sui nostri giocatori. Non a caso oggi gli uomini mercato si chiamano Porro, Gardini, Boninfante. Certo, un ridimensionamento fisiologico ci sarà: magari non sarà più possibile avere roster con 4 top player per ruolo, si punterà di più sui giovani e a quel punto sarà avvantaggiato chi in questi anni ha lavorato meglio sul settore giovanile, invece di puntare esclusivamente sul mercato“.

    L’aspetto che crea qualche preoccupazione a tutti i livelli, invece, è quello della riforma del lavoro sportivo e dei suoi costi: “Stiamo affrontando il discorso – dice Buongiorno – non credo che sui top club inciderà più di tanto, ma probabilmente qualche società di Serie B dovrà fare i conti con un ridimensionamento“. “I giocatori ora sono entrati in una dimensione lavorativa meglio definita – aggiunge Novi – per i club questo è un po’ un vincolo psicologico, servirà del tempo per abituarsi“. Ma Bartocci lancia un allarme: “Il problema della riforma è che non c’è chiarezza. C’è molta confusione sulle norme, i club non sono pronti e corrono il rischio di ricevere delle sanzioni che possono essere fatali: se dal fisco ti arriva una multa di 100mila euro non puoi fare altro che chiudere…“.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    La ShedirPharma Sorrento esonera Francesco Racaniello: “Decisione dolorosa”

    A seguito della quinta sconfitta di fila rimediata al PalaSurace di Palmi, con la ShedirPharma Sorrento catapultata in zona play-out a seguito dei soli 2 punti raccolti nel girone di ritorno, il presidente Fabrizio Ruggiero ha annunciato in conferenza stampa l’esonero del coach Francesco Racaniello. “Attraversiamo un momento difficile – ha detto il numero uno della società campana – e come in tutte le situazioni critiche, la prima cosa da fare è metterci la faccia. In estate abbiamo rivoluzionato staff tecnico e roster, scegliendo gli atleti in organico in sinergia con la guida tecnica. Ed è per questo che mi ritengo il primo responsabile di questo periodo complicato che ci vede reduci da 5 sconfitte di fila“.

    “In questo momento – ha continuato Ruggiero – la squadra non sta esprimendo in campo tutto il potenziale di cui dispone: non abbiamo cambiato nulla dopo il girone di andata, e fa riflettere come ad aver racimolato soltanto 2 punti dal giro di boa in poi sia la stessa squadra che aveva raccolto ben 19 punti nella prima parte di stagione. Nello sport tutto si riconduce ai risultati: l’assenza di gioco, un progressivo calo nelle prestazioni, e la mancanza di punti nelle ultime 5 gare, ci hanno spinto con la morte nel cuore, a prendere la dolorosa decisione di esonerare il mister Francesco Racaniello“.

    Il presidente di Sorrento non ha risparmiato parole di stima per il suo ormai ex allenatore: “Credo che lui abbia lavorato tantissimo, dimostrando fin dal primo giorno di vivere per i nostri colori e la nostra maglia, spendendosi al massimo e dando tutto quello che aveva. Ringrazio Francesco per il lavoro svolto in questi mesi qui a Sorrento, ed ora agiremo con forza e coraggio, provando a dare una sterzata mettendo i ragazzi davanti alla consapevolezza del proprio valore“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO