Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo
Novak Djokovic, numero uno al mondo e vincitore di 17 titoli del Grand Slam, è iscritto agli US Open 2020.Il 33enne serbo, che è anche presidente del Players’ Council, ha intenzione di recarsi a New York per giocare sia a Cincinnati (dove è già iscritto in doppio) che il Grande Slam, ma non è ancora certo che lo farà, dopo che nei giorni scorsi sono apparsi nuove notizie che lo hanno messo a disagio.
Questo giovedì, il quotidiano spagnolo “Marca” rivela le due ragioni per cui Nole non è certo di andare a New York.
1 – POSSIBILE QUARANTENA AL RITORNO IN EUROPAIn un momento in cui siamo a sole due settimane dall’inizio di Cincinnati, non è ancora certo che i tennisti di ritorno da New York saranno esonerati dai 14 giorni di isolamento casa/hotel a Roma o a Parigi, a seconda di dove vorranno iniziare la stagione su terra. Questo problema non si è presentato a Madrid, dove c’era già un accordo, ma lo stesso non accade (ancora) con la Francia e l’Italia. Questi accordi sono in fase di negoziazione e Djokovic non si recherà a New York a meno che non sia tutto risolto in modo adeguato.
2 – NUOVE REGOLE DELL’USTALa North American Tennis Federation (USTA) ha rilasciato nei giorni scorsi il protocollo di sicurezza che i tennisti dovranno seguire a New York e ha sorpreso con alcune misure, ovvero quello in cui si dice che i giocatori dovranno rinunciare se uno dei loro accompagnatori risultasse positivo al coronavirus. Nole, che ha già uno dei suoi allenatori (Goran Ivanisevic colpito e guarito dal coronavirus) e il suo preparatore atletico anche lui positivo e poi guarito al Covid-19 – proprio come lui – non è favorevole a questa misura. LEGGI TUTTO