in

Novak Djokovic in dubbio per gli US Open: i due motivi che lo mettono a disagio

Novak Djokovic, numero uno al mondo e vincitore di 17 titoli del Grand Slam, è iscritto agli US Open 2020.
Il 33enne serbo, che è anche presidente del Players’ Council, ha intenzione di recarsi a New York per giocare sia a Cincinnati (dove è già iscritto in doppio) che il Grande Slam, ma non è ancora certo che lo farà, dopo che nei giorni scorsi sono apparsi nuove notizie che lo hanno messo a disagio.

Questo giovedì, il quotidiano spagnolo “Marca” rivela le due ragioni per cui Nole non è certo di andare a New York.

1 – POSSIBILE QUARANTENA AL RITORNO IN EUROPA
In un momento in cui siamo a sole due settimane dall’inizio di Cincinnati, non è ancora certo che i tennisti di ritorno da New York saranno esonerati dai 14 giorni di isolamento casa/hotel a Roma o a Parigi, a seconda di dove vorranno iniziare la stagione su terra. Questo problema non si è presentato a Madrid, dove c’era già un accordo, ma lo stesso non accade (ancora) con la Francia e l’Italia. Questi accordi sono in fase di negoziazione e Djokovic non si recherà a New York a meno che non sia tutto risolto in modo adeguato.

2 – NUOVE REGOLE DELL’USTA
La North American Tennis Federation (USTA) ha rilasciato nei giorni scorsi il protocollo di sicurezza che i tennisti dovranno seguire a New York e ha sorpreso con alcune misure, ovvero quello in cui si dice che i giocatori dovranno rinunciare se uno dei loro accompagnatori risultasse positivo al coronavirus. Nole, che ha già uno dei suoi allenatori (Goran Ivanisevic colpito e guarito dal coronavirus) e il suo preparatore atletico anche lui positivo e poi guarito al Covid-19 – proprio come lui – non è favorevole a questa misura.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Formula E, Da Costa trionfa ancora a Berlino

WTA Palermo: I risultati completi del Day 4. Avanza la n.1 del seeding Petra Martic