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    F1, Hamilton: “Il mio cuore è con tutti gli ucraini, attacco terribile”

    ROMA – Lewis Hamilton rompe il silenzio su ciò che sta accadendo in Ucraina. Il pilota della Mercedes, sempre attento alle delicate questioni sociali, ha voluto dedicare un pensiero a tutti coloro che stanno soffrendo per l’invasione russa: “Quando vediamo un’ingiustizia, è importante alzarci in piedi contro di essa – ha scritto su Instagram –, il mio cuore è con tutte quelle coraggiose persone dell’Ucraina che stanno affrontando un così terribile attacco semplicemente per aver scelto un futuro migliore. E sto con i tanti cittadini russi che si oppongono a questa violenza e chiedono la pace, spesso a rischio della loro stessa libertà. Per favore, state tutti al sicuro. Stiamo pregando per voi“.
    Sui test di Barcellona
    Hamilton ha poi commentato il primo tempo ottenuto nel day-3 dei test a Barcellona: “Non si può mai avere un’idea dei valori in campo nella prima settimana – rivela -. Non abbiamo idea di dove siano tutti, di quale lavoro abbiano fatto, di quanto carico di benzina avessero. A ogni modo ho avuto finalmente uno stint solido e abbiamo superato gli ostacoli avuti in precedenza. Sono stati dei giorni interessanti e ci siamo migliorati molto. Naturalmente un pilota vuole sempre più giri, ma sono contento di oggi, ne ho compiuti veramente tanti. Ero un po’ indietro negli ultimi due giorni e la macchina è molto diversa dagli anni precedenti”.  LEGGI TUTTO

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    Stop War in Ukraine: appello alla pace sui campi di Serie A maschile

    Di Redazione Anche la Lega Pallavolo Serie A si schiera contro la guerra in Ucraina: sabato 26 e domenica 27 febbraio su tutti i campi di Serie A maschile si terrà una campagna di sensibilizzazione fortemente voluta dal presidente Massimo Righi e da AIP – Associazione Italiana Pallavolisti. L’iniziativa prevede l’esposizione di una grafica led con la scritta “Stop War in Ukraine” e la lettura, prima di ogni partita, di un annuncio fonico per esprimere il rifiuto della guerra. “La Lega Pallavolo Serie A ed i suoi Club, insieme all’Associazione Italiana Pallavolisti – è il testo del messaggio – sono uniti nell’esprimere a gran voce il proprio NO ALLA GUERRA IN UCRAINA e solidarietà verso chi sta soffrendo le conseguenze atroci di questo conflitto. Chiediamo a tutto il pubblico di unirsi ai nostri giocatori con un grande applauso. STOP WAR IN UKRAINE“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rublev manda messaggi di pace: “La mia partita non conta nulla. La pace nel mondo è la cosa più importante”

    La storia di Andrey su Instagram

    L’Europa e il mondo intero stanno seguendo con apprensione la terribile escalation militare in Ucraina. Una situazione gravissima che avrà sicure ripercussioni anche nel mondo del tennis.
    Andrey Rublev ha rivelato oggi a Dubai di esser stato bersagliato da molta gente sui social, per il solo fatto di essere russo. Per ora è stato l’unico tennista ad esprimersi sulla guerra in atto. L’ha fatto con la seguente dichiarazione, e prima di scendere in campo aveva pubblicato una storia su Instagram per esprimere la sua vicinanza al popolo ucraino, ingiustamente attaccato dalle milizie di Putin.
    “In questi momenti ti rendi conto che la mia partita non conta niente” ha affermato Rublev. “Quello che sta succedendo è terribile. Ti rendi conto di quanto sia importante la pace nel mondo e rispettarsi a vicenda, qualunque cosa accada, essere uniti. Dovremmo prenderci cura della nostra terra e gli uni degli altri”. LEGGI TUTTO

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    Ucraina: trionfa l’SC Prometey in una Coppa molto speciale

    Di Redazione Il secondo trofeo consecutivo per l’SC Prometey è arrivato dopo una finale trionfale, durata meno di un’ora; ma i dati tecnici passano sicuramente in secondo piano per un’edizione della Coppa di Ucraina femminile i cui significati sono andati senz’altro al di là di quello sportivo. Il titolo è stato assegnato infatti nello scorso fine settimana, nel pieno della minaccia di offensiva russa alle porte del paese: un segnale di “normalità” non indifferente per un popolo che segue con apprensione le ultime notizie sul conflitto. Fresca di partecipazione alla Champions League, la squadra campione in carica ha dominato il torneo: se la semifinale contro lo Zaporizhzhia si è conclusa sul 3-1 (25-20, 25-14, 26-28, 25-14), la finalissima con il Khimik Yuzhny è stata invece una vera e propria marcia trionfale in tre set (25-8, 25-13, 25-19). Il servizio (8 ace a zero) è stato l’arma che ha deciso la partita a favore di Heidy Casanova e compagne, cancellando ogni velleità del Khimik, che era approdato alla finale battendo faticosamente l’Alanta Dnipro per 3-2 (25-22, 19-25, 25-12, 23-25, 15-9). Miglior giocatrice della finale la schiacciatrice Bogdana Anisova. L’SC Prometey non ha potuto contare nella final four sulla statunitense Adora Anae, tornata in patria dopo la conclusione della Champions League, mentre il tecnico Ivan Petkov (che è anche il CT della nazionale) e le altre straniere hanno deciso di restare. Inevitabile chiedersi quali saranno i riflessi della crisi sul volley ucraino, che al momento ha confermato tutti gli eventi: venerdì 25 febbraio sono previste le prime gare sia per la Coppa maschile che per i quarti di finale dei play off femminili. Nel frattempo anche molti giocatori ucraini impegnati all’estero hanno mostrato nelle ultime ore il loro sostegno alla madrepatria: tra i più noti naturalmente Oleh Plotnytskyi, che nei giorni scorsi ha pubblicato una sua foto con la maglia della nazionale come “copertina” del suo profilo Facebook, mentre Olesia Rykhliuk e Nadiia Kodola hanno condiviso sui social l’hashtag #standforukraine accompagnato da un’indignata risposta al discorso del presidente russo Vladimir Putin: “L’Ucraina non è una parte della Russia, non lo è mai stata e non lo sarà mai“. (fonte: SC Prometey) LEGGI TUTTO

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    A rischio i Mondiali in Russia? La Polonia si offre, ma la FIVB nega

    Di Redazione La situazione internazionale sempre più tesa rischia di avere ripercussioni importanti anche sull’attività sportiva internazionale. A parte la cancellazione delle manifestazioni in programma in un’Ucraina sotto costante minaccia di invasione – come la tappa dello Snow Volleyball European Tour prevista a breve – da più parti si discute anche l’opportunità del fatto che, in uno stato di guerra incombente o effettiva, si disputino in Russia eventi di primissimo piano come i Campionati Mondiali maschili 2022. Il problema non è sicuramente sfuggito alla Polonia, che si è immediatamente proposta come alternativa: “Se verranno imposte sanzioni alla Russia – ha scritto su Twitter il Ministro dello Sport Kamil Bortniczuk – saremo pronti per organizzare i Mondiali. Ne ho già parlato con il primo ministro Mateusz Morawiecki e con Sebastian Swiderski, il presidente della Federazione“. Quest’ultimo, intervistato da TVP, ha confermato: “Se ce ne fosse bisogno, con il supporto della FIVB, potremmo farlo. Credo che la FIVB prenderà decisioni ragionevoli e, soprattutto, benefiche per lo sport“. La Polonia è l’organizzatrice, insieme all’Olanda, anche dei Mondiali femminili. La FIVB, tuttavia, non sembra per nulla orientata a una decisione di questo tipo, almeno secondo quanto riportato in una nota inviata all’agenzia russa RIA Novosti: “La Federazione Internazionale è in stretto contatto con la Federazione russa e il Comitato Organizzatore dei Mondiali al fine di garantire che tutti i tornei in programma in Russia si svolgano come previsto. La FIVB è fiduciosa che lo sport possa rimanere fuori dalla politica, ma sta monitorando da vicino la situazione attuale per garantire la sicurezza e il benessere dei partecipanti a tutte le competizioni“. Prima ancora dei Mondiali, del resto, in Russia sono previste due tappe della Volleyball Nations League, una femminile dal 28 giugno al 3 luglio a Ufa e una maschile dal 5 al 10 luglio a Kemerovo. Anche se la vera prova del fuoco sarà la finale della Champions League di calcio, in programma a San Pietroburgo il 28 maggio: l’UEFA ha già smentito la notizia di uno spostamento. (fonte: WP Sportowe Fakty, RIA Novosti) LEGGI TUTTO

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    Adora Anae lascia l’SC Prometey per la crisi in Ucraina

    Di Redazione I venti di guerra sull’Ucraina sembrano, per fortuna, essersi attenuati nelle ultime ore, ma la situazione di allarme creatasi nelle ultime settimane per un possibile conflitto militare con la Russia ha avuto i suoi riflessi anche sul mondo dello sport. Molti gli atleti stranieri che hanno ricevuto dai rispettivi paesi l’invito a tornare in patria per ragioni di sicurezza. Tra questi anche Adora Anae, schiacciatrice statunitense dell’SC Prometey, che ha accolto l’appello del governo degli USA e non è rientrata in Ucraina dopo l’ultima trasferta di Champions League della sua squadra. A spiegarlo è stato lo stesso presidente del club Vladimir Dubinsky in un lungo post su Facebook, pubblicato alla vigilia della gara conclusiva della fase a gironi contro il Dresdner SC. “Ho detto alle giocatrici che avremmo lasciato andare subito tutte quelle che avessero voluto farlo, capendo la situazione – ha spiegato Dubinsky – ma tutte, tranne Anae, hanno espresso il desiderio di restare. Già il giorno prima l’allenatore Ivan Petkov (che è anche il nuovo CT dell’Ucraina, n.d.r.) mi aveva chiamato e mi aveva detto che non avrebbe potuto nemmeno pensare di non rientrare dalla Germania. Credo che sia una decisione molto forte e di grande responsabilità, un esempio per tutti“. Dubinsky si è detto anche soddisfatto dell’esperienza in Champions League, benché la sua squadra sia rimasta a secco di vittorie, e fiducioso per il futuro: “Siamo entrati tra le prime 20 squadre d’Europa, abbiamo alzato l’asticella. Certo adesso tutti vogliono di più, ma bisogna avere un po’ di pazienza e lavorare bene per il futuro. Già a fine settimana si terrà l’incontro costitutivo della futura Lega professionistica del paese“. (fonte: Facebook Vladimir Dubinsky) LEGGI TUTTO

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    Russia prima squadra ai quarti di finale, battuta l’Ucraina 3-1

    Di Redazione Confermando i pronostici della vigilia, il primo ottavo di finale degli Europei maschili ha visto la Russia (seconda della Pool C) battere l’Ucraina (terza della Pool A) per 3 set a 1 (22 – 25, 25 – 16, 25 – 22, 25 – 22). Ora nei quarti i ragazzi allenati da Sammelvuo affronteranno la vincente tra Polonia e Finlandia, in programma sabato 12 alle ore 20.30. A sorpresa, va detto, il match inizialmente si era incanalato su un altro binario. L’Ucraina, infatti, aveva vinto il primo set, per poi cedere quasi di schianto nel secondo. Più combattuti il terzo e il quarto, comunque portati a casa dai russi con identico punteggio (25-22). Degna di nota, per usare un eufemismo, la prestazione di Egor Kliuka: 21 punti, 4 ace, 2 muri, 15 attacchi vincenti (50%). Con questo bottino Kliuka ha già raggiunto quota 106 punti, superando i 90 con cui Volkov era stato il capocannoniere dei suoi nell’edizione 2019. foto Cev LEGGI TUTTO