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    Challenger Cup maschile: anche Turchia e Repubblica Ceca passano il turno

    Di Redazione

    Si completa il quadro delle semifinali di Challenger Cup maschile a Seul: a superare lo scoglio dei quarti di finale sono la Turchia, che affronterà i padroni di casa della Corea del Sud, e la Repubblica Ceca, che se la vedrà con Cuba. I turchi – avversari dell’Italia nei prossimi Mondiali – hanno battuto per 3-1 il Qatar in un match molto più equilibrato del previsto: decisivi i 25 punti di Adis Lagumdzija (fermo al 39% in attacco, ma con 2 ace e 5 muri) per una squadra che, pur dominando a muro, ha sofferto le capacità difensive degli avversari.

    Non è stato facile neppure per i cechi superare in quattro set una tenace Tunisia: entrambe le squadre hanno sbagliato parecchio, e alla fine sono stati gli attacchi di Marek Sotola (13 punti con il 52% in attacco) e i muri di Zajicek e Bartunek a premiare la squadra di Jiri Novak. I tunisini possono consolarsi con i 18 punti dell’opposto Ali Bongui. Domani, nella mattinata italiana, le due semifinali; domenica 31 luglio la finale che assegnerà un posto nella prossima edizione della VNL.

    CHALLENGER CUP MASCHILEQuarti di finaleCuba-Cile 3-0 (25-20, 25-19, 25-19)Corea del Sud-Australia 3-2 (23-25, 25-23, 25-18, 22-25, 15-13)Turchia-Qatar 3-1 (25-23, 25-16, 22-25, 25-15)Tunisia-Repubblica Ceca 1-3 (16-25, 25-17, 26-28, 16-25)

    Semifinali sab 30/7 ore 5.00 e 8.30Finale 3° posto dom 31/7 ore 5.00Finale 1° posto dom 31/7 ore 8.30

    (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Infortunio per Efe Bayram: non giocherà la Challenger Cup

    Di Redazione Comincia male l’avventura in Challenger Cup per la nazionale maschile della Turchia, che non potrà contare su Efe Bayram nel torneo che mette in palio un posto nella prossima VNL. Il neo-schiacciatore della Top Volley Cisterna ha annunciato via Instagram che non prenderà parte alla manifestazione a causa di un infortunio al ginocchio, di cui non ha specificato la gravità. “Spero che le cure diano risultati rapidi e di poter tornare al più presto in campo con la maglia della nazionale” scrive Bayram, le cui condizioni tengono ovviamente in apprensione non soltanto la Turchia (che sarà tra l’altro avversaria dell’Italia nei prossimi Mondiali) ma anche la squadra pontina, con cui dovrebbe fare il suo debutto in Italia. (fonte: Instagram Efe Bayram) LEGGI TUTTO

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    Le azzurre Under 17 salgono sul trono d’Europa! 3-1 alla Turchia in finale

    Di Redazione Dopo 21 anni la nazionale Under 17 femminile torna sul gradino più alto del podio ai Campionati Europei di categoria: a Hradec Kralove, in Repubblica Ceca, le azzurrine si sono imposte per 3-1 sulla Turchia in finale, conquistando la medaglia d’oro e completando così uno straordinario poker di medaglie d’oro continentali dopo quelle conquistate la scorsa settimana dalle rappresentative Under 22 e Under 18 maschili e dalla Under 21 femminile. L’ultimo successo dell’Italia era datato 2001 ed era arrivato sempre in Repubblica Ceca: da allora 3 bronzi e 4 argenti per la nostra nazionale. In finale le azzurrine sono riuscite a battere l’unica formazione che era stata in grado di superarle nella fase a gironi, conducendo per lunghissimi tratti il match: unico passaggio a vuoto nel secondo set, vinto dalla Turchia. La medaglia di bronzo è andata invece alla Germania, che nel pomeriggio ha superato per 3-1 la Serbia. MVP della rassegna continentale è la palleggiatrice azzurra Safa Allaoui, che entra anche nel dream team con le compagne di squadra Erika Esposito e Linda Manfredini. Completano il sestetto le giocatrici turche Ceylin Kuyan e Begum Kacmaz, la tedesca Leana Grozer e il libero serbo Danica Ruzic. Foto CEV La cronaca:Ottimo approccio al match dell’Italia che si porta subito sul più 3 (6-3). La Turchia prova a tenere il passo (6-5), ma la ripartenza delle azzurrine è perentoria: il secondo ace messo a segno da Allaoui vale il 10-5. È sempre l’Italia a imporre il proprio gioco in campo e il vantaggio arriva a più 8 (17-9). Le azzurrine procedono spedite (22-14) e conquistano il primo set (25-16). È in salita l’avvio del secondo parziale per l’Italia: la Turchia, spinta dagli ace di Yilmaz, si porta sul più 5 (1-6). Con pazienza le azzurrine si rimettono in marcia (7-9) e con Esposito e Adigwe a segno ristabiliscono la parità (11-11). L’Italia contiene la nuova ripartenza della Turchia (11-15) e ricuce (16-16). Le azzurrine faticano però a ritrovare la continuità del set precedente e le avversarie tornano avanti 16-18, mantengono il vantaggio (19-21) e riportano in parità il conto set (23-25). Sulla scia del set precedente, la Turchia prova ad allungare da subito il passo anche nel terzo (2-4). 5 punti di Adigwe (per lei 4 ace consecutivi) capovolgono la situazione e spingono l’Italia sul 7-4. La formazione turca prova a tenere il passo e si riporta in parità (11-11); la partita imbocca i binari dell’equilibrio (15-15). È L’Italia a cambiare l’inerzia del set riportandosi avanti 18-15 e continuando a tenere alto il ritmo (21-18). Nel finale le azzurrine mantengono la concentrazione, conquistano il set (25-20) e si portano sul 2-1. La quarta frazione vede di nuovo una buona partenza dell’Italia (7-3). Le azzurrine perdono il filo, la Turchia cresce e il punteggio torna in parità (8-8). L’Italia trova di nuovo una buona continuità e piazza l’allungo del 14-10, ma un time out chiamato dalla panchina turca rimette in marcia Devrim e compagne (14-14). Il ritmo gara si fa serratissimo e le due formazioni procedono punto a punto (17-17). Sono le azzurrine ad allungare con due punti di Amoruso (19-17), a respingere l’ultimo tentativo di recupero della Turchia (22-22) e a chiudere il match sul 25-22 conquistando la medaglia d’oro. Italia-Turchia 3-1 (25-16, 23-25, 25-20, 25-22)Italia: Esposito 15, Monaco 3, Adigwe 21, Del Freo 4, Manfredini 14, Allaoui 7; Bonafede (L), Amoruso 9, Coba. Ne: Marchesini, Baratella (L), Franceschini, Vighetto, Camerini. All. Fanni.Turchia: Devrim, Yilmaz 2, Eroguz 7, Mumcular 10, Kuyan 9, Kacmaz 12; Hurriyet (L), Olcay 1, Boztepe 9, Esepasa (L), Ozbey 1. Ne: Senyapici, Kandemir, Basyolcu. All. Inanc.Arbitri: Aghayev (AZE), Barev (BUL)Note: Durata set: 20’, 24’, 24’, 24’. Italia: 18 a, 21 bs, 5 mv, 32 et. Turchia: 9 a, 10 bs, 9 mv, 25. LA ROSA DELLE CAMPIONESSE D’EUROPAMerit Adigwe, Safa Allaoui, Carola Bonafede, Ginevra Camerini, Aurora Del Freo, Erika Esposito, Laura Franceschini, Giorgia Amoruso, Federica Baratella, Angela Coba, Linda Manfredini, Dalila Marchesini, Maia Carlotta Monaco, Amelie Vighetto. LO STAFFMichele Fanni (primo allenatore), Matteo Dall’Angelo (secondo allenatore), Lorenzo Abbiati (assistente allenatore), Domenico Capodiferro (medico), Mattia Zappalà (fisioterapista), Tommaso Magnani (preparatore atletico), Roberto Menegolo (scoutman) e Anna Ensabella (team manager). Italia-Turchia 3-1 (25-16, 23-25, 25-20, 25-22) Finale 3° posto: Germania-Serbia 3-1 (25-21, 25-20, 21-25, 25-16)Finale 5° posto: Bulgaria-Polonia 0-3 (20-25, 16-25, 20-25)Finale 7° posto: Slovenia-Olanda 0-3 (12-25, 22-25, 20-25) (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia dà spettacolo ad Ankara e conquista la finale di VNL

    Di Redazione Bella, vincente e senza paura: è un’Italia da lustrarsi gli occhi quella che si guadagna con pieno merito la prima finale di VNL della sua storia, annichilendo la Turchia in semifinale. E, nel caso in cui qualcuno si fosse perso i precedenti capitoli della rivalità tra le due squadre, sottolineiamo che vincere per 3-0 ad Ankara contro la squadra di Giovanni Guidetti non è esattamente un’impresa facile. Le azzurre la compiono grazie a una prestazione matura e di squadra, senza tremare nell’unico passaggio davvero difficile della partita (16-19 e 23-24 nel secondo set) e resistendo all’ultimo disperato tentativo di rimonta delle avversarie nel terzo: insomma, una gran bella prova, che fa davvero ben sperare in vista della finalissima di domenica contro il Brasile. Il CT Davide Mazzanti sistema l’unica cosa che non aveva funzionato nei quarti contro la Cina, mandando in campo da titolare Elena Pietrini, che risponde con una prova di sostanza in difesa e ricezione (molto meno in attacco). Ma è tutta la squadra a girare a mille, sbagliando poco, difendendo alla grande e sfruttando il braccio armato di Paola Egonu con intelligenza, solo quando serve, anche se comunque l’opposta trova il modo di siglare i “soliti” 26 punti. Bene Alessia Orro in regia e Caterina Bosetti in attacco, mentre il muro azzurro giganteggia – 10 vincenti, 5 di una super Anna Danesi – contro un attacco turco che non sa che pesci pigliare: Ebrar Karakurt conferma il suo momento poco esaltante e le altre fano ancora peggio. Solo Eda Erdem prova a trascinare le compagne con la consueta prova di agonismo e carattere, ma è a quel punto che l’Italia tira fuori le unghie, difende il vantaggio conquistato e chiude con un meraviglioso ace di Egonu. Ce n’è abbastanza per farsi ingolosire aspettando la sfida decisiva: domani, alle 17.30 italiane, contro un Brasile che a sua volta ha dimostrato grande personalità nella semifinale vinta in rimonta contro la Serbia. I SESTETTI – Cambio nella formazione iniziale per Mazzanti, che sceglie Pietrini in posto 4 al fianco di Bosetti (in panchina Sylla). Per il resto è confermata la formazione vista all’opera nei quarti, con Orro in palleggio, Egonu opposta, Danesi e Chirichella al centro e De Gennaro libero. Sestetto tipo anche per la Turchia, che recupera Baladin – in diagonale con Sahin – e schiera Ozbay in regia, Karakurt opposta, Erdem e Gunes centrali, Akoz libero. 1° SET – Le azzurre cominciano con due errori in battuta e due primi tempi vincenti di Chirichella. È la Turchia a mettere a segno il primo break con il muro di Erdem (2-4), ma è immediato il pareggio di Pietrini; il servizio di Orro poi mette in difficoltà la ricezione turca e permette a Danesi di siglare il 6-4. Il pallonetto vincente di Bosetti vale l’8-5, Guidetti ferma il gioco, ma al rientro arrivano un punto identico al precedente e un errore di Erdem per il 10-5. La Turchia prova a rifarsi sotto grazie all’errore di Egonu (10-7), che però si fa perdonare con il muro del 12-8; un altro tentativo di ridurre le distanze di Karakurt (14-12) è subito neutralizzato da Pietrini, e sul 17-12 Guidetti deve chiamare un altro time out. L’invasione di Erdem porta il punteggio sul 19-13, la neoentrata Boz recupera qualcosa (20-15), ma l’Italia è in pieno controllo: ace di Bosetti per il 23-16 e Pietrini chiude i conti sul 25-18. 2° SET – La reazione della Turchia porta la firma di Karakurt, che mette a segno due attacchi consecutivi per l’1-3; il servizio di Chirichella però mette in grossa difficoltà la ricezione avversaria e Danesi sigla il 4-3. Guidetti sostituisce Sahin con Aydin, ma Pietrini regala alle azzurre il break del 7-5; la Turchia pareggia e sorpassa grazie a un efficace turno di servizio di Ozbay, chiuso ancora da Karakurt (10-11). Si procede punto a punto finché Egonu, ai suoi primi punti nel set, infila due attacchi consecutivi per il 15-13; la Turchia però reagisce sul servizio di Aydin e, dopo due invasioni azzurre a rete, arriva il sorpasso di Erdem (16-17) che spinge Mazzanti al time out. Al rientro Karakurt firma il più 2; entra Gennari per Pietrini, ma Egonu sbaglia per il 16-19. Subito l’opposta azzurra si riscatta con attacco e muro (18-19) ed è sempre lei a mettere la firma sul pari (21-21). Il testa a testa continua fino alla fine: è Karakurt a procurarsi il primo set point, ma Egonu lo annulla (24-24) e Bosetti ne conquista uno a sua volta. Altra chance azzurra sul 26-25, ancora annullata; poi Egonu se ne guadagna una terza e Bosetti la trasforma per il 28-26. 3° SET – Sull’onda dell’entusiasmo è l’Italia a partire forte, con il muro grande protagonista: block vincenti di Danesi per il 4-2 e di Egonu e Bosetti per l’8-4, a cavallo del time out chiesto da Guidetti. Un margine che le azzurre mantengono con Egonu (10-6) e Pietrini (12-8); la Turchia si riavvicina minacciosamente grazie al muro di Erdem e all’ace di Karakurt (13-12), ma Baladin sbaglia riportando a più tre le azzurre, e Danesi piazza un altro muro per il 16-13. Altro errore di Gunes per il 18-14, Egonu sigla il 20-16; sembra finita, ma Erdem tira fuori le ultime energie con due punti di fila (21-19), e il nastro aiuta Karakurt per l’ace del 21-20. Mazzanti ferma il gioco, Egonu riesce a interrompere la serie (22-20) ed Erdem, con una battuta out, concede due match point (24-22). Dopo lo stop chiesto da Guidetti, arriva lo splendido ace di Egonu a chiudere la partita sul 25-22. Turchia-Italia 0-3 (18-25, 26-28, 22-25) Turchia: Arici ne, Akoz (L), Ozbay, Senoglu ne, Sahin S. 5, Baladin 7, Ismailoglu ne, Aykaç (L) ne, Sahin E. 1, Boz 1, Erdem 11, Gunes 8, Aydin 1, Karakurt 14. All. Guidetti.Italia: Lubian, Gennari, Bonifacio ne, Malinov ne, De Gennaro (L), Fersino (L) ne, Orro 1, Bosetti 11, Chirichella 4, Danesi 9, Pietrini 8, Nwakalor ne, Sylla, Egonu 26. All. Mazzanti.Arbitri: René (Argentina) e Khattab (Egitto).Note: Turchia: battute vincenti 2, battute sbagliate 8, muri 5, errori 19. Italia: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, muri 10, errori 18. IL PROGRAMMASemifinali: Serbia-Brasile 1-3 (25-14, 18-25, 24-26, 19-25); Turchia-Italia 0-3 (18-25, 26-28, 22-25)Finale per il terzo posto: Serbia-Turchia dom 17/7 ore 14.Finale per il primo posto: Brasile-Italia dom 17/7 ore 17.30. LEGGI TUTTO

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    È la Turchia l’avversaria delle azzurre. Thailandia battuta in rimonta

    Di Redazione È durato lo spazio di un set il sogno della Thailandia di mettere a segno una clamorosa sorpresa nei quarti di finale della VNL femminile. Le padrone di casa della Turchia hanno fatto correre un brivido lungo la schiena degli spettatori di Ankara, perdendo in volata il primo set contro le asiatiche, ma poi hanno preso nettamente il comando della partita, dominando secondo e terzo set e spegnendo anche le ultime resistenze delle rivali nel quarto. Sarà dunque la squadra di Giovanni Guidetti ad affrontare l’Italia, qualificatasi grazie al 3-1 di oggi pomeriggio sulla Cina, nella semifinale di sabato 16 luglio alle 17.30 (alle 14 scenderanno invece in campo Brasile e Serbia). Per la Turchia una prestazione non sempre brillante, nel corso della quale però Guidetti ha potuto contare sul suo classico gioco al centro: strepitosa Eda Erdem con 17 punti (66% in attacco, 3 ace e 2 muri), molto cercata anche Zehra Gunes. Tra le schiacciatrici ancora abbastanza lontana dai suoi livelli migliori Ebrar Karakurt; meglio Hande Baladin, ma la nota negativa è l’infortunio muscolare subito proprio dalla numero 7 negli ultimi punti della gara, che potrebbe mettere a rischio la sua partecipazione alla semifinale. La Thailandia, dal canto suo, saluta il torneo con un’altra prestazione di ottimo livello – 21 punti della stella Ajcharaporn Kongyot – che conferma la grande crescita di una nuova generazione di giocatrici. Turchia-Thailandia 3-1 (23-25, 25-15, 25-18, 25-21)Turchia: Arici ne, Akoz (L), Ozbay 6, Senoglu, Sahin S. 10, Baladin 10, Ismailoglu, Aykaç (L) ne, Sahin E. ne, Boz, Erdem 17, Gunes 14, Aydin ne, Karakurt 17. All. Guidetti.Thailandia: Pannoy (L), Guedpard 4, Bundasak, Bamrungsuk 6, Chuewulim ne, Kamulthala, Kokram 10, Boonlert ne, Kongyot 21, Moksri 16, Pairoj (L) ne, Sooksod 1, Manakij ne, Janthawisut. All. Danai.Arbitri: Myoi (Giappone) e René (Argentina).Turchia: battute vincenti 6, muri 10, errori 21. Thailandia: battute vincenti 3, muri 4, errori 24. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    L’Italia inaugura gli Europei Under 22 con una vittoria sulla Turchia

    Di Redazione

    Buona la prima per l’Italia ai Campionati Europei Under 22 maschili in Polonia: i ragazzi di Vincenzo Fanizza hanno sconfitto per 3-1 la Turchia in una gara d’esordio non certo morbida nella neonata competizione continentale. Gli azzurrini, infatti, hanno dovuto soffrire nel primo set, rimontando dal 19-21 e chiudendo ai vantaggi, e sono rimasti sempre sotto nel punteggio nel terzo, mentre il quarto si è deciso con un break sul 20-20. Protagonista della gara Giulio Magalini, top scorer con 19 punti e il 53% in attacco; stesso score dall’altra parte per Mirza Lagumdzija, fratello di Adis. Tanti errori punto per gli azzurri (26) ma niente in confronto agli avversari, che chiudono con un record di ben 26 battute sbagliate!

    L’Italia tornerà in campo già domani alle 17 per il secondo match del girone contro il Montenegro.

    La cronaca:Vincenzo Fanizza sceglie di affidarsi alla diagonale Porro-Schiro, agli schiacciatori Rinaldi e Magalini, ai centrali Comparoni e Crosato e al libero Catania. Coach Levent Matmericli per la Turchia schiera invece il sestetto composto da Bostan, Bayram, Tumer, Gurbuz, Lagumdzija, Kurtulus e dal libero Kir.

    Parte bene l’Italia (3-1), ma è pronta la reazione della Turchia che riporta il match in equilibrio (5-5). Sono gli azzurrini a tornare avanti (9-7) e a mantenere gli avversari ad allungare distanza (14-11) inducendo la panchina della Turchia al time out. Lo stop al gioco rimette in corsa i ragazzi di Matmericli che ristabiliscono la parità (15-15) e sorpassano (15-16). Qualche imprecisione da entrambe le parti in battuta e il match prosegue punto a punto (18-18). La Turchia prova a scappare (18-20), Rinaldi e compagni ricuciono (21-21) e sorpassano (23-22), gli avversari tengono il passo e si va ai vantaggi (24-24). Sono gli azzurrini a trovare lo spunto giusto nel concitato finale e a conquistare il set con un attacco di Crosato e un ace di Magalini (29-27).

    Al rientro in campo è l’Italia a imporre il proprio gioco: gli azzurrini si portano subito avanti (7-3), allungano il passo (10-6) e mantengono il vantaggio (13-10). La Turchia prova ad accorciare (15-14), ma non completa la rimonta ed è decisiva la ripartenza dei ragazzi di Fanizza che diventano inarrestabili (21-16) e chiudono agevolmente a proprio favore anche la seconda frazione (25-18).

    È l’equilibrio a caratterizzare l’avvio del terzo set (4-4). La formazione turca passa in vantaggio (6-8) e continua a dettare il ritmo della gara (9-13). Gli azzurrini faticano a rientrare (11-16). Un time out chiamato da coach Fanizza rimette ordine tra le fila dell’Italia che con pazienza lima il distacco (17-19) e si riporta a meno 1 (22-23). Questa volta però è la Turchia a conquistare il parziale (22-25) e a riaprire il match.

    Sulla scia del set precedente i ragazzi di coach Matmericli si portano subito in vantaggio (3-5) e provano a scappare (6-10). Magalini e Crosato accorciano (11-12), l’Italia ritrova la giusta sintonia in campo e ristabilisce la parità (14-14). Magalini e Pol a segno e gli azzurrini salgono a più 2 (17-15). Respinto l’ultimo tentativo di recupero della Turchia (20-20), l’Italia ricomincia a macinare buon gioco e punti e chiude set e partita conquistando la prima vittoria (25-22).

    Italia-Turchia 3-1 (29-27, 25-18, 22-25, 25-22)Italia: Catania (L), Ferrato, Gottardo ne, Crosato 5, Compagnoni ne, Comparoni 6, Pol 1, Schiro 14, Meschiari 1, Magalini 19, Rinaldi 5, Cianciotta, Mellano (L) ne, Porro 3. All. Fanizza.Turchia: Gurbuz 11, Uzun 1, Kirkit 1, Bostan 2, Tumer 12, Yurdagul (L), Lagumdzija M. 19, Erden, Kurtulus 7, Avcil ne, Gunaydi ne, Kir (L), Akkus, Bayram 13. All. Matmeriçli.Arbitri: Twardowski (Polonia) e Savic (Serbia).Note: Italia: battute vincenti 3, battute sbagliate 16, attacco 44%, ricezione 39%-17%, muri 8, errori 26. Turchia: battute vincenti 5, battute sbagliate 26, attacco 48%, ricezione 46%-12%, muri 6, errori 47.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    VNL Finals ai raggi X: le stelle e le possibili rivelazioni di Ankara

    Di Alessandro Garotta Siamo alla vigilia delle Finals di Volleyball Nations League femminile: nella nuova formula della VNL, le migliori otto classificate al termine della fase preliminare si sfidano ad Ankara per conquistare il trofeo alzato l’anno scorso dagli USA. Grande attesa per le azzurre di coach Davide Mazzanti ,che giovedì alle 14 italiane affronteranno la Cina nei quarti di finale. In caso di successo, in semifinale troveranno una tra Turchia e Thailandia. Dall’altra parte del tabellone super sfide (in programma mercoledì 13): gli Stati Uniti se la vedranno con la Serbia, mentre il Brasile giocherà contro il Giappone. Tra sabato 16 e domenica 17 le partite che assegnano le medaglie. Per arrivare preparati alla prima grande finale dell’estate, importante banco di prova in vista dei Mondiali, ecco la nostra preview squadra per squadra, con i punti di forza e quelli deboli delle 8 nazionali partecipanti! Foto Volleyball World TURCHIAC’è una maledizione da sfatare, e questo potrebbe essere l’anno buono. In casa Turchia non lo vogliono dire ad alta voce, complici anche i sogni sfumati a un passo dal traguardo nel recente passato, ma in quel di Ankara potrebbe davvero arrivare finalmente la prima vittoria di un torneo di rilievo nella storia del volley femminile. Parlavamo di maledizione, perché le “Filenin Sultanlari” in più occasioni sono arrivate in fondo ai Campionati Europei, alla VNL e al World Grand Prix, ma poi si sono dovute accontentare del secondo o del terzo gradino del podio. A fare la differenza questa volta potrebbero essere il fattore campo e un roster profondo e di notevole qualità, che può contare su qualche stella, come l’opposta Ebrar Karakurt, la palleggiatrice Cansu Ozbay e le centrali Eda Erdem e Zehra Gunes, e su giocatrici con buona esperienza internazionale, come Hande Baladin, Meliha Ismailoglu e Simge Akoz. Non si può non annoverare la nazionale guidata da Giovanni Guidetti tra le favorite per sbarcare almeno in semifinale; poi, una volta arrivate lì, vedremo se la storia sarà pronta a cambiare. UP: il gruppo è coeso e si conosce alla perfezione; in più il fattore tifo può pesare decisamente.DOWN: le bande titolari sono buone mestieranti, ma chiedere loro un rendimento da top player è decisamente troppo.STELLA: Eda ErdemX-FACTOR: Saliha Sahin Foto Volleyball World THAILANDIALa Thailandia è riuscita a strappare l’ottavo e ultimo posto per le VNL Finals venendo premiata soprattutto dall’ottimo avvio nella competizione. Già essere ad Ankara per le asiatiche è una festa assoluta, e se magari riuscissero a uscire a testa alta o addirittura centrare l’impresa contro la Turchia nei quarti di finale, diventerebbero le assolute beniamine nazionali. Il roster di coach Danai Sriwatcharamethakul è composto da giocatrici tecniche, esplosive, grintose, ma che pagano pegno in termini di fisicità. In generale – per usare un eufemismo – non sono proprio le più temibili del lotto, pur potendo contare su alcuni elementi con una discreta esperienza internazionale: ci riferiamo alla palleggiatrice Pornpun Guedpard (che ha giocato in Giappone e Indonesia), l’opposta Kokram Pimpichaya (nell’ultima stagione alle Kurobe AquaFairies in Giappone), le schiacciatrici Ajcharaporn Kongyot e Chatchu-On Moksri (grandi protagoniste con il Sarıyer Belediyesi in Turchia) e l’esperto libero Piyanut Pannoy (ex di Azerrail Baku e VC Altay). UP: la condizione psicologica del non aver nulla da perdere.DOWN: manca fisicità ed esperienza ad alti livelliSTELLA: Kongyot AjcharapornX-FACTOR: Kokram Pimpichaya Foto Volleyball World ITALIAPer alcuni, la vera favorita numero uno. Di sicuro, un’autorevole candidata alla vittoria. Un’Italia così forte e completa non l’abbiamo mai vista, anche senza l’infortunata Sarah Fahr: non possiamo nasconderci, ma lasciarci trascinare da facili entusiasmi è l’ultima cosa che dobbiamo fare. Paola Egonu sarà come sempre il faro del gruppo, la stella chiamata a scatenarsi a suon di punti mettendo in mostra tutta la sua proverbiale esplosività; la numero 18 azzurra sarà schierata in diagonale con Ofelia Malinov, titolare per gran parte delle partite disputate finora, oppure con Alessia Orro, capace di variare il gioco in modo efficace quando chiamata in causa da Mazzanti? Al centro ci si affiderà a due tra Cristina Chirichella, Anna Danesi, Marina Lubian e Sara Bonifacio, elementi che assicurano muri e ottima copertura, e in attacco possono fare anche molto male alle avversarie. In banda il CT Davide Mazzanti ha a disposizione diverse opzioni di assoluto spessore tecnico che potrebbero consentirgli di variare lo schema tattico in caso di necessità: Caterina Bosetti è la banda di equilibrio, preziosa sia in fase difensiva sia per la sua abilità di giocare contro il muro piazzato. Miriam Sylla ed Elena Pietrini sono le “bocche da fuoco”, che si sono fatte apprezzare anche in coppia agli Europei 2021 e nell’ultima uscita contro la Thailandia, mentre Alessia Gennari andrà tenuta in seria considerazione se le cose non dovessero andare nel verso giusto. Infine c’è Monica De Gennaro, che non ha certamente bisogno di presentazioni: il miglior libero al mondo, che ancora una volta dovrà sorreggere la nostra nazionale con le sue difese spettacolari. UP: il talento individuale di questa squadra non ha eguali.DOWN: se la coscienza del proprio valore si trasforma in presunzione, l’Italia rischia di mostrare il fianco alle avversarie.STELLA: Paola EgonuX-FACTOR: Elena Pietrini Foto Volleyball World CINANo Zhu Ting, no Zhang Changning, no Yao Di, no Yan Ni, no Liu Yanhan. La Cina che si presenta alle Final Eight di Ankara è rinnovata, battagliera e pronta a sovvertire i pronostici del torneo (a partire dai quarti contro l’Italia), con il testimone di leader passato a Li Yingying. Finora la stella del Tianjin ha ricoperto questo ruolo alla perfezione, prendendo in spalla le compagne e portandole al quarto posto nella prima fase grazie a una serie di prestazioni da cineteca. Fari puntati anche sull’opposta Gong Xiangyu e sulla schiacciatrice Ye Jin, due giocatrici da prendere con le pinze e potenzialmente devastanti se nella giornata giusta, mentre la centrale Yuan Xinyue e il libero Wang Weiyi rappresentano il trait d’union rispetto al recente passato. In generale, non sarà la squadra più talentuosa, non avrà le giocatrici più abituate ai grandi palcoscenici, non starà attraversando il suo miglior momento storico, ma la nazionale di coach Cai Bin è un’avversaria ostica, tenace e che venderà cara la pelle. UP: partita dopo partita ha mostrato sempre maggiore affiatamento.DOWN: manca forse un po’ di esperienza a questi livelli.STELLA: Li YingyingX-FACTOR: Gong Xiangyu Foto Volleyball World USAÈ difficile pensare ad una nazionale che abbia segnato gli ultimi anni della pallavolo femminile mondiale più di quella statunitense. Dopo le tre affermazioni consecutive in VNL e il secondo posto alla World Cup 2019, la punta di diamante è stata naturalmente la medaglia d’oro a Tokyo: un trend positivo confermato dall’ottimo avvio della stagione 2022, con Karch Kiraly che ha potuto contare su due blocchi di altissimo livello. Da un lato, quello composto dalle protagoniste dell’ultimo ciclo olimpico, con Annie Drews, Jordan Thompson, Kelsey Robinson, Sarah Wihlite, Jordyn Poulter, Haleigh Washington, Chiaka Ogbogu e Justine Wong-Orantes. Dall’altro, quello delle new entry, con Kara Bajema, Alexandra Frantti, Dana Rettke, Brionne Butler e Anna Stevenson. La consapevolezza nei propri mezzi delle prime con il talento inesplorato delle seconde sembrano costruire un mix al picco del suo rendimento, con le due parti a compensarsi senza “rubarsi” la scena, assicurando quindi sempre un livello di gioco massimo in tutti i suoi aspetti. È questa la grande forza degli Stati Uniti. UP: la completezza del roster statunitense è impressionante.DOWN: la pressione potrebbe giocare brutti scherzi alla nazionale campione olimpica in carica.STELLA: Kelsey RobinsonX-FACTOR: Alexandra Frantti Foto Volleyball World SERBIAChe la Serbia possa fare malissimo a tutti lo abbiamo visto qualche settimana fa, quando a Brasilia ha superato al tie break la Turchia. Allo stesso tempo, però, si è resa protagonista anche di debacle senza appello, vincendo appena un set nei match contro le prime tre della graduatoria (USA, Brasile ed Italia). Una nazionale parzialmente rinnovata e alla ricerca di una nuova identità, che sta provando a mettere in scena quelli che sono gli specifici dettami tecnici e tattici impartiti dal CT Daniele Santarelli, ma che è ben consapevole di come sarà essenziale il ritorno di Tijana Boskovic per difendere il titolo ai prossimi Mondiali. Nel frattempo, l’obiettivo è di chiudere al meglio la VNL, potendo comunque contare su giocatrici che da anni dicono la loro sulla scena internazionale come Jovana Stevanovic e Ana Bjelica, giovani piene di talento (Maja Aleksic, Sara Lozo e Katarina Lazovic), una discreta palleggiatrice (Sladjana Mirkovic) e un jolly dal grande talento offensivo ma ultimamente alle prese con qualche guaio fisico di troppo (Brankica Mihajlovic). UP: Daniele Santarelli in panchina è una garanzia di qualità che potrebbe aprire la porta a scenari inaspettati.DOWN: senza Tijana Boskovic, manca la giocatrice a cui affidarsi per risolvere le questioni spinose.STELLA: Jovana StevanovicX-FACTOR: Sara Lozo Foto Volleyball World BRASILECi sono poche certezze nella vita: nascita, morte, Brasile competitivo. E state pure certi che anche stavolta bisognerà fare i conti con la nazionale verdeoro – vicecampione olimpica, seconda nelle ultime due edizioni della VNL e mai fuori dalle prime quattro nelle maggiori competizioni internazionali disputate dopo Rio 2016 (con la sola eccezione degli ultimi Mondiali). Zé Roberto può contare su un gruppo profondo, collaudato, forte in tutti i reparti e con qualche novità interessante. Come, ad esempio, Kisy, miglior realizzatrice della squadra fino a questo momento, che ha le carte in regola per stupire tutti anche alle Finals di Ankara e, insieme alla regista Macris, forma una diagonale da tenere d’occhio. Al centro Diana ha raccolto la pesante eredità di Carol Gattaz, mentre Carol sta confermando di essere tra le migliori interpreti in questo ruolo a livello mondiale. Il meglio, però, il Brasile lo offre in banda con Gabi e Pri Daroit, a garantire classe ed esperienza, e due giovani di belle speranze con un database di caratteristiche niente male, come Julia Bergmann e Ana Cristina. Vincere è difficile anche se sei la favorita, figuriamoci quando la concorrenza è così spietata: l’obiettivo rimane il podio, ma con questa quantità di talento puntare al bersaglio grosso è d’obbligo. UP: il gioco esalta non solo la classe infinita di Gabi ma anche il talento delle new entry.DOWN: le montagne da scalare per salire sul gradino più alto del podio sono di quelle belle impegnative: verosimilmente USA in semifinale e Italia, Cina o Turchia in finale.STELLA: GabiX-FACTOR: Kisy Foto Volleyball World GIAPPONEAvete cinque euro da puntare e cercate il colpaccio a sorpresa? Puntateli sul Giappone. È stata la squadra che ha più impressionato nelle prime due tappe del torneo, facendo scalpi importanti e mostrando una gran bella pallavolo, prima del crollo nell’ultima settimana a qualificazione già acquisita. Sulla carta sembrano partire dietro a USA, Brasile e Italia, ma nessuno potrà dormire sonni sereni contro le ragazze di coach Masayoshi Manabe. Il gruppo a sua disposizione è relativamente giovane (il libero Akane Yamagishi e la schiacciatrice Mami Uchiseto sono le uniche nate prima del 1992), ha grande voglia di imporsi e ha anche il volto sfrontato di gente che si è imposta gradino per gradino, lavorando costantemente, come le varie Mika Shibata, Sarina Koga, Arisa Inoue, Haruyo Shimamura e altre ancora, e adesso vuole raccogliere i frutti di questo lungo lavoro. UP: è una squadra che riesce a spingersi oltre la somma delle potenzialità individuali delle proprie componenti.DOWN: il puro confronto sulla qualità generale vede le giapponesi più indietro rispetto alle grandi favorite.STELLA: Sarina KogaX-FACTOR: Kotona Hayashi LEGGI TUTTO