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    F1, Aston Martin chiude i test fra incertezze e ambizioni

    Con la tre giorni di test in Bahrain si è ufficialmente aperto il nuovo capitolo per l’Aston Martin. Era risaputo in partenza che stabilire il livello di competitività di una squadra fosse complicato dopo soltanto 24 ore in pista. Quello che è emerso in questo assaggio di 2021 è una mischia di centro gruppo che sembra essere ancor più compatta. Un fazzoletto che racchiude almeno 5 scuderie, fra cui il team che torna a portare il classico verde inglese nel Circus iridato. Ma quali sono i punti di forza e debolezza che sono traspariti nel deserto di Sakir?
    Il tema che ha tenuto banco per tutta la scorsa annata nel paddock non finisce di sollevare sguardi indiscreti da parte di avversari e addetti ai lavori, sguardi che però al momento restano tali. A livello di quanto si è potuto vedere in pista, non sono emersi fattori che potessero sollevare dubbi o eventuali approfondimenti da parte della concorrenza, infatti possiamo affermare come per l’Aston non sia stata una tre giorni così lineare.
    L’incognita più grande che deve affrontare la squadra in vista del primo round, riguarda l’affidabilità. Nel corso dei test è stata un vero e proprio tallone di Achille, il tempo trascorso ai box per problematiche tecniche è tutt’altro che poco, considerando che la prossima volta che la AMR21 scenderà in pista, sarà per la prima sessione di libere del primo GP. A far spese di ciò, uno sfortunato Sebastian Vettel che si è trovato costretto a perdere l’intera mattinata di sabato, per un problema alla trasmissione, nonchè metà della sessione pomeridiana della domenica, per via di un problema di perdita di pressione.
    Sul lato delle prestazioni, risulta complicato giudicare se quelle sfoggiate dal team di Mr. Stroll siano o meno incoraggianti. Le simulazioni di giro secco sembrano aver lasciato impressioni positive a Lance Stroll, soprattutto nella seconda giornata in pista, quando ha potuto beneficiare delle migliori condizioni del pomeriggio per spingere più a fondo sull’acceleratore. Resta qualche dubbio invece legato al passo gara, dove in vista del primo GP dovranno perfezionarsi sul lato del consumo degli pneumatici.
    Il bagaglio tecnico da segni di incoraggiamento alla brigata di bandiera inglese, infatti come abbiamo accennato in precedenza, le soluzioni portate in pista che ricordano la W11 non possono che essere un punto a favore per chi come loro vuole alzare l’asticella delle performance. Interessante tra l’altro la concezione del fondo che ha debuttato in questi giorni, caratterizzato dal profilo esterno ondulato, sormontato da un’appendice. Soluzione innovativa che ha fatto debuttare anche la stella a tre punte. Non si può dire quindi che sul lato tecnico la squadra si farà trovare impreparata, considerando anche la grinta che era già stata esternata in fase di presentazione.
    Quali obiettivi porsi?
    Sebastian Vettel e Lance Stroll hanno quindi fra le mani un mezzo dal grande potenziale. In vista del primo weekend bisognerà analizzare i dati raccolti, che secondo quando affermato dal team principal Otmar Szafnauer a fine test, hanno soddisfatto i tecnici della scuderia. Il nodo dell’affidabilità andrà sciolto nei prossimi giorni. Il contatto stretto con la stella a tre punte sul lato power unit e trasmissione lascia però buoni spiragli da questo punto di vista. Bisogna ricordare come lo scorso anno la Mercedes, fra una sessione e l’altra di test, aveva risolto tutte le incertezze emerse nei primi giorni in pista.
    L’analisi dei dati permetterà inoltre di capire meglio i dubbi legati al passo che si sono espressi in questi giorni, con l’obiettivo di raggiungere la costanza che in diverse occasioni era mancata nel 2020. La concorrenza di quest’anno sarà ancora più intensa, non sarà facile disputare un campionato al top del midfield, ma il target è quello. Non sarà semplice dunque lottare per la top five di ogni GP, osando anche a qualche podio. A prima vista, una McLaren solida e veloce sembra essere il diretto avversario nella battaglia per la leadership di centro griglia. Non dimentichiamo però una Ferrari che ha lasciato intendere dei segnali di ottimismo, l’AlphaTauri e l’Alpine, che nei test hanno lasciato presagire buone prospettive. LEGGI TUTTO

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    Dopo i test, Leclerc e Sainz sono fiduciosi. La Ferrari gioca a nascondino?

    Dubbi, sentenze, problematiche di una squadra o di un’altra, di un pilota o di un altro. Tutto semplicemente troppo affrettato. Come ogni sessione di test pre campionato che si rispetti, c’è tanta voglia di sapere, di capire anche se non si può. Almeno non fino in fondo. Per quello ci saranno le qualifiche e la gara del Gran Premio del Bahrain in programma nel week end dal 26 al 28 marzo. Fino ad allora ci sarà spazio solo per le supposizioni. Una di queste è che la Ferrari stia nascondendo il suo vero potenziale.
    Ovviamente così come lo stanno facendo anche altri team, una su tutti la Mercedes che, però, ad oggi, deve risolvere qualche problemino di affidabilità e di assetto. La SF21 è sembrata un po’ in difficoltà in questa tre giorni di test; probabilmente anche a causa di aspettative troppo alte da parte di alcuni tifosi. La Ferrari soffre ancora di usura gomme e questo lo si è notato nelle simulazioni del passo gara, dove la macchina partiva con un buon tempo d’attacco per poi avvolgersi in una spirale di tempi sempre più alti a causa di una cattiva gestione pneumatici.
    Ci si può iniziare a disperare? No. Per alcuni motivi: innanzitutto la Rossa ha risolto i problemi di potenza del motore, come più volte ribadito dal team principal Mattia Binotto. Questo è già un ottimo passo in avanti, oltre ad aver trovato una buona affidabilità. Inoltre, la SF21 sembra in forma sulla prestazione pura. Lo testimonia, per quanto possa valere, il terzo tempo della tre giorni di test di Carlos Sainz, a 6 decimi dalla prestazione di Max Verstappen e della Red Bull. Non male.
    Poi, da non dimenticare il capitolo sulle mappature e la gestione del motore. Come evidenziato dagli onboard, sia Charles Leclerc che lo stesso Sainz difficilmente hanno utilizzato l’ottava marcia in rettilineo, oltre a non intervenire sulle regolazioni al differenziale e alla ripartizione di frenata nelle varie curve. Questo a riprova di quanto la Rossa si sia lasciata nel taschino molto del potenziale da mostrare già tra due settimane sempre qui in Bahrain.
    Le parole dei piloti possono dare qualche speranza ai tifosi anche se è vietato esaltarsi. Queste le parole di un Leclerc fiducioso e sorridente:

    “Non abbiamo spinto al massimo neanche col motore, quindi è difficile dire dove siamo. Ho buone sensazioni sugli stint lunghi e i dati sono quelli che ci aspettavamo”. 

    Ci pensa Sainz a gettare acqua sul fuoco pur senza essere negativo, ma solo giustamente realista:

    “Tutta la squadra vuole cambiare tendenza, anche se sappiamo che sarà difficile farlo da un anno all’altro. Ci aspettiamo pazienza dai tifosi e dalla stampa ma i risultati arriveranno”.

    Questo è quanto. La Ferrari ha ancora tanto da mostrare. Così come lo hanno Mercedes e Red Bull, oltre alle squadre di centro gruppo. Ma tutto l’ambiente sembra fiducioso e carico per poter far bene già dalla prima gara. Che non significa assolutamente puntare alla vittoria, ma a quei risultati che danno morale dopo un anno passato all’Inferno. Bisognerà passare dal Purgatorio per poi accedere al Paradiso. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Buon weekend, ma non ci dà garanzie”

    ROMA – “È stata un’altra buona giornata e abbiamo completato l’intero programma. Le condizioni erano un po’ diverse rispetto al primo giorno, quindi abbiamo dovuto regolare un po’ la macchina man mano che andavamo avanti, ma da parte nostra è stato molto fluido come durante tutto il test”. Queste le parole di Max Verstappen dopo la terza e ultima giornata di test della Formula 1 in Bahrain. L’olandese ha chiuso il day 3 con il miglior tempo, così come aveva fatto nel primo giorno.

    “Buone sensazioni”
    “Possiamo dire che è stato un buon fine settimana, ma naturalmente questo non ci dà alcuna garanzia perché non conosciamo i programmi delle altre squadre – ha aggiunto Verstappen -. Guardiamo sempre a cosa possiamo migliorare e sicuramente ci sono ancora aspetti su cui vogliamo lavorare, ma penso che questo sia uguale per tutti. Scopriremo dove siamo solo tra due settimane, nella prima Q3 dell’anno, ma in generale direi che la macchina trasmette delle buone sensazioni”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Avrei voluto più giorni a disposizione”

    ROMA – “Non sono mai stato un grande amante dei test, mi piace correre. Questo, però, è forse l’unico anno in cui avrei voluto avere a disposizione più giorni di prove. Abbiamo molto lavoro da fare. Non è che negli altri anni dopo i test avevamo la sensazione di essere più veloci di tutti, perché non si sa mai con certezza con che tipo di assetto e con quale carico di benzina abbiano girato gli avversari”. Queste le parole di Lewis Hamilton dopo i tre giorni di test invernali della Formula 1 in Bahrain, dove la Mercedes non ha esattaemente brillato. La scuderia tedesca del campione del mondo in carica avrà tanto da fare in vista del primo Gran Premio.

    “Fatto qualche passo in avanti”
    “Ci siamo sempre concentrati esclusivamente sul nostro lavoro e sulla nostra vettura e così è stato anche quest’anno – ha proseguito Hamilton -. Finché non si arriva alla prima qualifica dell’anno non si scoprono le carte e solo allora sapremo esattamente dove siamo. Oggi abbiamo fatto qualche passo avanti, non siamo dove vorremmo essere. Non posso individuare con esattezza un’area in cui dobbiamo migliorare in particolare, credo che sia un discorso complessivo su tutto il giro. Non vedo l’ora di tornare qui per correre per avvertire dentro di me quel livello di concentrazione. Il team rema tutto dalla stessa parte, si vince e si perde insieme e non vedo l’ora di cominciare una nuova stagione con loro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Test Bahrain 2021: Verstappen il più veloce nel day 3, terzo Sainz

    SAKHIR – Max Verstappen chiude con il miglior tempo il terzo e ultimo giorno di test invernali della Formula 1 in Bahrain. Il pilota olandese, che aveva comandato anche la classifica finale del day 1, effettua 58 giri e stampa il crono di 1’28″960. Secondo posto per l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, che gira in 1’29″053 e si porta a casa ottimi segnali nell’ultima giornata di prove. Terzo Carlos Sainz, che nonostante un’anomalia idraulica al cambio, rimasto bloccato in quarta marcia, è riuscito a effettuare 74 giri e a trovare il tempo di 1’29″611. Quinta la Mercedes di Lewis Hamilton, che chiude con un buon pomeriggio in pista.

    Le parole di Binotto
    Il team principal di Ferrari, Mattia Binotto, ha commentato questi tre giorni di test ai microfoni di Sky Sport: “Noi ci stiamo concentrando su noi stessi. Stiamo cercando di capire la macchina. Sono gli unici test della stagione quindi stiamo cercando di ottenere più dati possibili e capire il comportamento della vettura in tutte le condizioni. Soprattutto è importante la correlazione con i nostri strumenti a Maranello. Per la comparazione con le prestazioni delle altre è molto presto, abbiamo avuto programmi diversi tra i vari team. Cerchiamo di prepararci al meglio per l’inizio della stagione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto (Ferrari): La velocità in rettilineo non è più un problema!

    Binotto, intervistato da Sky Sport F1, ha parlato di una Ferrari migliorata rispetto al 2020, sia di motore che di aerodinamica. Un po’ di preoccupazione però per i “tanti avversari”!

    Il team principal della Ferrari, nella pausa tra la sessione mattutina e quella pomeridiana del terzo e ultimo giorno di test F1 in Bahrain, ha commentato la performance della Ferrari ai microfoni di Mara Sangiorgio: “Ora guardiamo solo a noi stessi. La velocità in rettilineo non è più un problema, meglio il motore e anche l’aerodinamica. Ottimismo? Sì, c’è rispetto ai test dello scorso anno”.
    Binotto ha poi spiegato il lavoro del team di Maranello svolto in questi tra giorni a Sakhir, in particolare su passo gara e nuove gomme Pirelli: “Noi in questo momento siamo più concentrati su noi stessi e sulla macchina. Sono solo tre giorni di test. Abbiamo alternato i piloti e sono gli unici test prima dell’inizio stagione. Stiamo cercando di ottenere quanti più dati possibile, per capire la vettura, il suo comportamento in tutte le condizioni e soprattutto la correlazione con la galleria del vento e il simulatore e il resto”.
    Quello che è stato uno dei problemi più evidenti durante tutto lo scorso anno, ovvero la velocità di punta sui rettilinei, pare non sia più un problema: “La vettura si sta comportando bene per le nostre aspettative. La velocità sul rettilineo non è più un problema. Il motore è cresciuto molto e con questo anche la parte aerodinamica. Dove siamo lo capiremo meglio tra 15 giorni e nelle gare successive”.
    Binotto ha concluso poi con il solito ottimismo-pessimismo tipico dell’ingegnere di Maranello: “Ottimismo per il via della stagione? È giusto esserlo sempre a inizio stagione. Ma sarà un anno complicato con tante sfide che ci aspettano e una vettura 2022 da progettare. C’è un regolamento finanziario nuovo, piloti nuovi e tante sfide da affrontar. L’ottimismo è giusto che ci sia. L’anno scorso eravamo partiti con difficoltà a Barcellona. Era stato più complicato. Vero che svilupperemo poco la vettura, ma ci sarà spazio per le correzioni”. LEGGI TUTTO