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    Cuneo in Superlega con Battocchio: “Voglio una squadra che si lasci contagiare dall’entusiasmo”

    Il Cuneo Volley conferma a capo della panchina biancoblù, il tecnico piemontese Matteo Battocchio, alla sua terza stagione cuneese. L’Head coach, dopo aver condotto la squadra alla storica promozione in Superlega lo scorso 24 aprile e alla vittoria della Supercoppa A2 il 17 maggio, è già al lavoro insieme al Direttore sportivo Brugiafreddo e alla presidenza nel costruire il roster che affronterà il campionato nella massima serie italiana. 

    Il neopromosso Club biancoblù avrà come obiettivo principale il mantenimento della categoria, così da potersi rinforzare per le stagioni successive, con una crescita realistica e costante.

    Le prime dichiarazioni di coach Battocchio sull’incarico e il significato personale di questo ruolo e responsabilità: “C’è tanta determinazione nel voler far bene in questa categoria e nel voler dar voce alle idee che mi caratterizzano e al modo di intendere la pallavolo, anche in questo campionato“.

    Cosa cambia dal punto di vista della programmazione rispetto alla scorsa estate?

    “Nel nostro caso specifico cambia molto, perché andremo a giocare un campionato dove non potremo permetterci il lusso di lavorare per arrivare bene alla fine, ai play off,  ma bensì dovremo affrontare la stagione sulla falsa riga del “meglio tutti sporchi e subito”. Quest’anno entrano in gioco in maniera importante gli impegni che i giocatori hanno con le Nazionali nella fase di preparazione e quindi la data d’inizio della loro disponibilità per il lavoro con il gruppo“.

    C’è un punto focale che sarà fondamentale per affrontare al meglio la stagione?

    “L’entusiasmo. Questa squadra deve essere contagiata dall’entusiasmo che si percepisce, dando quel qualcosa in più anche a chi ha già dimostrato quello che doveva dimostrare al mondo della pallavolo. Questo entusiasmo deve essere una spinta, un propulsore aggiuntivo a quel che sarà il nostro motore“.

    I primi nomi del roster delineano una certa presa di posizione sul mercato.

    “I nomi devono essere parte di un progetto, affinché esso stesso possa diventare qualcosa di grande. C’è sicuramente un roster improntato alla battaglia e la grossa sfida sarà instaurare in tutti i giocatori della squadra, quello spirito di sacrificio e di volontà di difendere/toccare qualunque palla prima che cada a terra. Siamo consapevoli di partire con un deficit rispetto ai nostri competitors, però pensiamo di avere delle carte che potranno essere degli acceleratori importanti per recuperare questo gap“.

    Cosa ti aspetti dal prossimo campionato?

    “Né più, né meno quello che ha detto il Presidente; grandissima determinazione, grandissimo onore e grandissimo rispetto, da parte dei nuovi arrivati, di quanto fatto da chi qua c’era già. Di conseguenza anche grandissima disponibilità di coloro che già c’erano nel trasmettere ai nuovi quanto hanno dato, quanto hanno sofferto e quanto hanno voluto arrivare qui, perché quello che è stato fatto non sia cosa di pochi, ma entri a far parte di tutti, anche di chi non l’ha vissuto in prima persona“.

    Hai qualcosa da chiedere ai tifosi e ai cuneesi?

    “Le stesse cose che ho chiesto negli ultimi due anni, ovvero di starci vicini, di aiutarci, di essere un’arma in più per raggiungere degli obiettivi, cosa che hanno fatto egregiamente. Ovviamente mi auguro che possano continuare a farlo perché noi in campo faremo veder loro che come in questi anni saremo disposti a tutto pur di provare a vincere ogni singolo scambio; è da lì che si parte, dalla consapevolezza che puoi perdere uno scambio e ce n’è uno dopo, c’è un set dopo e c’è una partita dopo. Se si lotta sempre, mettendo tutto quello che si ha, il pubblico di Cuneo ha dimostrato di essere riconoscente a prescindere“.

    (conte: Cuneo Volley) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina ufficializza anche Petkov: “Quando ho ricevuto la chiamata, non ci credevo…”

     Come scritto a inizio aprile, al posto di Comparoni a Grottazzolina sarebbe arrivato il bulgaro Petkov, e così è stato (in entrambi i casi). “Sono rimasto senza parole, per qualche secondo non ho risposto perché non sapevo cosa dire”. È questo l’effetto che fa una chiamata dalla Superlega italiana. Ed è così che Iliya Petkov, centrale bulgaro classe 1996, si presenta ai suoi nuovi tifosi.

    La Yuasa Battery raddoppia così la componente bulgara in organico andando a prelevare dalla Francia, così come accadde un anno fa con Demyanenko, il suo nuovo “posto tre” straniero. Originario di Dobrich, cittadina bulgara di oltre 87 mila abitanti, Petkov è alto 202 centimetri e quella in maglia Yuasa sarà la sua prima esperienza in Italia, dopo aver vissuto importanti esperienze internazionali, l’ultima delle quali in Francia nelle fila dello Spacer’s Toulouse.

    Una stagione con numeri importanti, in cui tra regular season e playoff è rientrato nella top ten dei centrali più utilizzati del campionato, chiudendo con 145 attacchi vincenti (ha messo a terra il 60% dei palloni attaccati), oltre a 22 muri e 14 ace. Altra curiosità statistica, è il centrale ad aver messo a segno più battute vincenti nella serie playoff, nonostante la sua squadra sia uscita al primo turno (quarti di finale) contro lo Chaumont di Silvano Prandi. In precedenza, una stagione a Belchatow in Plusliga polacca, e tanta Bulgaria, dove cresce sportivamente partendo dalla formazione principale della sua città, il Dobrudzha 07, con cui vince anche una Coppa nazionale. Dal 2017 al 2021 passa al Neftochimik Burgas, ed in quattro stagioni vince la bellezza di tre campionati, tre Supercoppe e due Coppe nazionali di Bulgaria. Nel 2021 la prima esperienza in Francia, al Saint Quentin, per poi tornare nuovamente in patria all’Hebar Pazardzhik di coach Camillo Placì, compagno di squadra di due volti noti della pallavolo nazionale come Sabbi e Massari. Il tempo di vincere ancora una Coppa di Bulgaria e una Supercoppa, ed ecco arrivare per lui la chiamata di un grande club internazionale come il PGE Skra Belchatow, in Plusliga polacca, allenato da un mostro sacro del volley italiano come Andrea Gardini. Il resto è storia recente, come detto, con l’estate 2024 che coincide con il suo passaggio in Francia per essere protagonista a Tolosa.

    Notevole anche il suo percorso in nazionale, con cui inizia già nel giovanile in Under 20 e Under 21, prima di passare in pianta stabile nella selezione maggiore, dove è tutt’ora impegnato agli ordini del CT Blengini e condividendo il campo, tra gli altri, con Tatarov e Bardarov, due ragazzi che a Grottazzolina hanno saputo farsi amare. Per Petkov, tra l’altro, nota curiosa, c’è già stato un primo incontro fugace con la Yuasa Battery una manciata di mesi fa a Dubai, in quanto anche Toulouse ha partecipato al NAS Sports Tournament. Non si sfidarono, però, le due formazioni, inserite in gironi diversi, e dunque il primo vero contatto tra Grottazzolina e Petkov avverrà ad agosto, quando il nuovo centrale arriverà in Italia insieme a Tatarov dopo gli impegni in nazionale, per unirsi ai suoi nuovi compagni di squadra. Un ragazzo solare, cui non sono sinora mancate opportunità importanti a livello internazionale di club avendo già disputato numerose gare sia in Champions League che in Coppa CEV.

    Un ragazzo che, però, non ha nascosto la grande emozione provata quando è arrivata per lui la chiamata dalla Superlega italiana: “Ero al telefono col mio agente, e per qualche secondo non ho proferito parola, tanto che lui iniziò a chiedermi se fossi contento e se andasse tutto bene… Ero assolutamente emozionato, quasi sbalordito, quindi inutile dire che sono super entusiasta di giocare in Italia e soprattutto a Grottazzolina, che ha alle spalle una storia sportiva da film. Sto lavorando sodo sul mio italiano, parlo già il francese, quindi spero di imparare ancora più velocemente quando arriverò.” Piuttosto timido, non ama molto parlare di sé, ma quando gli si chiede quali siano le sue doti tecniche principali non si tira indietro: “Non sono il centrale più alto in circolazione, quindi è naturale che in certe situazioni il muro non sia il mio elemento forte… direi che attacco e servizio sono le munizioni più efficaci del mio arsenale, e da questo punto di vista spero di trovare subito un buon feeling con il palleggiatore.” Sul livello del campionato italiano, invece, non ha dubbi, ma la sua risposta non è affatto banale: “Spero che molte squadre ci sottovalutino, perché Grottazzolina è comunque ancora relativamente ‘nuova’ in Superlega, ma sono determinato ad aiutare il club a dimostrare che merita il suo posto tra i migliori, ma soprattutto che ha fatto la scelta giusta con me!”

    Dopo lo scudettato Magalini ecco dunque il nazionale bulgaro Petkov, secondo dei sette volti nuovi in arrivo a Grottazzolina. Non male come inizio, per chi “piccola” fra i giganti proverà ancora con ogni mezzo a restare fra di essi per continuare a regalare ad un intero territorio l’esperienza della miglior pallavolo del mondo.

    (fonte: M&G Scuola Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Ben Tara non si muove da Perugia: “Contento di restare e impaziente di ricominciare”

    Non cambia la diagonale di posto due di Perugia per la prossima stagione!  Wassim Ben Tara resta alla Sir Susa Vim Perugia per la terza stagione consecutiva; una terza stagione che coincide con gli anni della sua permanenza nel campionato italiano visto che, proprio con la Sir, l’opposto tunisino naturalizzato polacco, ha fatto il suo esordio assoluto nel campionato di Superlega. In due stagioni ha collezionato, nel campionato italiano, 69 partite in maglia bianconera, di cui 56 vinte e si è laureato per 10 volte Mvp. A questi numeri, già importanti, vanno aggiunti i match di Champions, dalla fase a gironi alla Final Four, e il Mondiale per club della stagione scorsa, svoltosi a Bangalore, in India, e vinto dai Block Devils nel dicembre 2023.   

    In due sole stagioni a Perugia, Ben Tara ha conquistato un bottino importante, con un palma res che conta un Mondiale per Club, due Supercoppe, una Coppa Italia, uno Scudetto e una Champions League. L’obiettivo è di continuare ad essere “cacciatori di trofei”! E in questa nuova stagione la società del Presidente Sirci ne avrà molti su cui puntare, visto che giocherà per tutti i trofei in palio nel campionato italiano e sarà protagonista anche in Europa e nel Mondo con la nuova partecipazione al Mondiale per Club e alla Champions League. 

    Le dichiarazioni di Wassim Ben Tara dopo il rinnovo: “Sono molto contento di rimanere a Perugia, orgoglioso di continuare a indossare questa maglia “perugina” e sono contento ancora di giocare davanti ai nostri tifosi e nel nostro PalaBarton energy. Sono impaziente che arrivi la nuova stagione per giocare ancora davanti a loro e spero che loro saranno felici di quello che io e i miei compagni abbiamo fatto in queste due stagioni e spero di fare ancora meglio! Proveremo a vincere altri trofei per la società e per loro“.

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Paolo Falabella affiancherà Morato come vice-allenatore a Cisterna

    Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV. Nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.

    Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022, culminata con la promozione in Superlega, Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.

    “Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley“.

    Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione: “Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo“.

    L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: “Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli“.

    Racconta, infine, il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley: “Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori. Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi, ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff“. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Giulio Magalini è un nuovo schiacciatore di Grottazzolina

    Uno schiacciatore con il tricolore cucito sul petto. Il primo volto nuovo per la Yuasa Battery Grottazzolina arriva dalla vittoria scudetto con la maglia dell’Itas Trentino. Si tratta del veronese Giulio Magalini, classe 2001, a Trento nelle ultime due stagioni a condividere il ruolo in banda insieme a due totem assoluti come Michieletto e Lavia. Il suo spazio, però, Magalini se lo è ritagliato alla grande e ne sa qualcosa la Yuasa, visto che nel match interno disputato al PalaSavelli contro Trento lo schiacciatore veneto mise giù 15 punti pesanti. Schiacciatore completo, dotato di ottima elevazione, è stato presentato nella conferenza stampa tenuta presso il Bar Cioccolami a Piane di Montegiorgio. Presenti il Presidente RossanoRomiti, coach Massimiliano Ortenzi, i membri del direttivo Luigi Benedetti e Valerio Finucci oltre al responsabile relazioni esterne e comunicazione Fabio Paci.

    Introduzione che spetta al presidente Romiti: “Giulio è nei nostri progetti da anni. Insieme a coach Ortenzi è da tempi non sospetti che abbiamo messo gli occhi su di lui, ben prima del nostro arrivo in Superlega, ma solo ora siamo riusciti a concretizzare il tutto e sono molto soddisfatto di esserci riuscito in questa stagione. Pensiamo possa essere un valore aggiunto per fare un ulteriore passo avanti rispetto al passato e sono sicuro che sarà una stagione che ci vedrà insieme in maniera positiva. Il gruppo che si andrà a formare vedrà insieme giovani al fianco di elementi con maggiore esperienza, capaci proprio di aiutarli nella loro crescita. Puntiamo a fare un gradino in più rispetto allo scorso anno dove la salvezza è stata piuttosto tribolata: speriamo di raggiungere lo stesso obiettivo con qualche patema in meno. Una salvezza più tranquilla ma, guardando verso l’alto, non ci poniamo limiti”.

    La parola poi a Giulio Magalini, la cui è storia con il volley nasce tardi, visto che ha iniziato a giocare praticamente a 16 anni, arrivando dal calcio: “Sì, a quell’età è scoccata la scintilla. Difficile dire perché ho cambiato sport, mio fratello giocava nelle giovanili veronesi di volley e in giardino mi ‘costringeva’ a giocare con lui. Poi, nell’anno del primo superiore, con un mio compagno di scuola abbiamo deciso di provare ed è stato tutto molto veloce, girando anche diversi posti e questo è servito anche per formare il carattere”. Come detto arriva con i galloni di Campione D’Italia, dopo il successo tricolore in finale contro la Lube. “Sono stato due anni a Trento e posso dire che è stata una grande scuola anche se forse posso dire che lo scudetto lo meritavamo ancor di più l’anno scorso. Eravamo primi meritatamente dalla prima giornata ma alla fine non è arrivato. Quest’anno la scintilla è stata la sconfitta al Mondiale per club e alla fine è stato un bel percorso chiuso con un trionfo. So bene che davanti a me avevo due fenomeni assoluti come Michieletto e Lavia ma l’ho vissuta nel modo giusto dando il massimo e con il giusto agonismo. Ho avuto solo da imparare e ammirare le gesta di quei fenomeni, provando sempre a farmi trovare pronto se fosse stato il mio turno. Come quella domenica al PalaSavelli contro la Yuasa: un pubblico e un calore di quel livello non me lo aspettavo perché non conoscevo Grotta. In battuta facevo fatica a sentire l’arbitro che fischiava. Mi piace sentire la passione e può essere un valore aggiunto che può anche fare la differenza. Personalmente ringrazierò sempre Trento che mi ha fatto vivere un livello internazionale incredibile, una grande esperienza che mi ha portato tanto. Questa scelta arriva al momento giusto secondo me, qui ogni risultato lo si vive al meglio ed è possibile goderselo di più. Un percorso da vivere proprio per la mia crescita”.

    Una storia particolare la sua che ne incrocia un’altra tutta da raccontare come quella della Yuasa Battery: “Sono molto contento di iniziare questo percorso, è una storia incredibile quella di Grottazzolina. Si arriva dalle serie minori fino alla massima serie. Spero di portare la mia professionalità e le mie qualità a questa realtà. L’obiettivo è avere una squadra di personalità e il giusto mix di esperienze e gioventù per essere competitivi al meglio in questo campionato. Non poniamoci limiti e dobbiamo sognare. I miei nuovi compagni? Non li conosco personalmente ma ci sarà modo. Del gruppo dello scorso anno conosco invece bene Comparoni, a lungo in nazionale con me: mi ha parlato benissimo della squadra, della società e dell’ambiente”.

    Chi lo segue da tanto tempo è Massimiliano Ortenzi che ha avuto sempre una grande ammirazione per lui. “Il mercato in Superlega inizia presto e sono felice di aver portato a casa un obiettivo primario che ci eravamo prefissati. Un ragazzo che tecnicamente può darci un ulteriore valore aggiunto rispetto alle due conferme importanti nel ruolo, vale a dire Fedrizzi e Tatarov. Giulio a mio avviso ha bisogno di una realtà come Grotta, che punti fortemente su di lui e che gli permetta di mostrare in campo con continuità quello che sa fare. A Trento si vince molto e c’è tutto per farlo ma avere davanti due campioni come Lavia e Michieletto ti concede meno opportunità per determinare il tuo percorso. Grotta può rappresentare un viatico per mostrare appieno le sue qualità e non vediamo l’ora di lavorare in campo. Un ragazzo che raggiunge la nazionale partendo da noi come Comparoni, e un altro che arriva scudettato e con l’abitudine a vincere. Ci auguriamo ovviamente che ci porti in dote questa bella abitudine”.

    Chiusura con Valerio Finucci che propone un’osservazione che sa molto di memoria storica. “Sui sogni abbiamo costruito quello che stiamo vivendo, ma forse neanche nei nostri sogni più nascosti avremmo potuto pensare di presentare oggi un giocatore con lo scudetto sul petto. Uno scudetto che Giulio ha dimostrato di meritare quando è sceso in campo. Per questo è stato scelto, lo ringraziamo per la fiducia e crediamo tantissimo in lui”.

    (fonte: M&G Scuola Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Lo schiacciatore Marko Sedlacek è il primo straniero del roster di Cuneo

    Il Cuneo Volley prosegue il proprio mercato in posto quattro con l’arrivo dello schiacciatore croato Marko Sedlacek: il primo straniero del roster di coach Battocchio sarà proprio lui, il vice campione europeo 2023/2024, ricettore molto solido e una mente astuta in attacco.

    Attualmente impegnato in Indonesia, è un esperto conoscitore del campionato di Superlega italiano, dove ha giocato in forza a Padova, Cisterna, Monza e Piacenza.

    Le prime parole di Marko sono state per il pubblico e i tifosi, oltre che per la società: “Spero che i tifosi ci sostengano nella nuova stagione e sono contento che un club come il Cuneo sia tornato in Superlega, perché merita di essere qui“.

    Cosa ti ha portato a Cuneo?

    “Prima di firmare per Cuneo ho fatto molte ricerche. Ho sentito dire che è un club molto ben organizzato, con una bella palestra e un buon tifo“.

    Nei colloqui con il Presidente Costamagna, il direttore sportivo Brugiafreddo e coach Battocchio che impressione hai avuto?

    “Quando ho parlato con la società e mi hanno detto quali giocatori volevano ingaggiare, ho capito che avevano un’ottima idea e ottime ambizioni“.

    Ti sei già posto un tuo obiettivo per la prossima stagione?

    “Il mio obiettivo per il prossimo anno è creare un buon ambiente in squadra ed essere un avversario sgradevole per tutti“. LEGGI TUTTO

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    Milano ufficializza l’arrivo di Recine: “Mi aspetto davvero tanto da questa stagione”

    Francesco Checco Recine è un nuovo giocatore della SuperLega di Allianz Milano targata coach Roberto Piazza. Certo, nessuno può parlare di effetto sorpresa, visto che ai primi di gennaio era stato proprio lui ad annunciare il suo prossimo atterraggio a Milano, via Giappone. Per Allianz Milano, poter contare in posto quattro su un campione d’Europa e campione del Mondo nel pieno delle sue forze (26 anni) è comunque davvero tanta roba!

    Si sta così completando anche per la prossima stagione un importante roster alla corte del presidente Lucio Fusaro. Un gruppo di giovani pronti ad incantare in Italia e in Europa (Allianz Milano disputerà la Challenge) nella Scala del volley: l’Allianz Cloud.

    Il martello ravennate, cresciuto nelle giovanili della Lube arriva dalla positiva esperienza giapponese nel Toray Arrows Shizuoka, ma ha voluto con forza tornare in Italia. Figlio d’arte, papà Stefano, prima di diventare dirigente sportivo, ha disputato 17 campionati di serie A1, l’ultimo proprio a Milano e mamma Beatrice Bigiarini a Ravenna ha vinto anche la Coppa dei Campioni.

    Un predestinato al volley di alto livello insomma, nonostante anche lui, come il papà, fosse bravino pure a calcio. Dopo gli anni nella Lube, due stagioni nel Club Italia di Monica Cresta, serie A2 con tanti attuali protagonisti in SuperLega: Cortesia, Federici, Russo, Gardini, Mosca, Stefani, Zonta, Salsi e Cantagalli. Poi due stagioni nella “sua” Ravenna con coach Marco Bonitta, insieme con due altri futuri campioni del mondo: Lavia e Pinali, infine, prima dell’esperienza nel Sol Levante, i tre campionati di vertice a Piacenza con in panchina Bernardi, Botti e Anastasi.

    Una carriera già importante, insomma per un giocatore rapido ed esplosivo, capace con elevazione e tecnica di sopperire ai poco generosi centimetri (185). Fin da ragazzino hanno provato a spostarlo nel ruolo di libero, ma a Checco Recine piace attaccare e murare, e come dargli torto. Tra serie A, Coppa Italia e altri trofei con squadre italiane ha messo a terra 1.879 palloni, con oltre cento ace (106) e quasi duecento muri (197).

    Ma chi è Francesco “Checco” Recine oggi, come persona e come giocatore? “Sono ancora un ragazzino dentro, con la voglia di vincere e migliorare ogni anno. Uno che si mette in gioco sempre e dà tutto quello che ha per la squadra in cui gioca”.

    Dopo un anno in Giappone torni in SuperLega, in un’altra piazza importante. Cosa ti ha convinto ad accettare il progetto di Allianz Milano?“Fattori diversi, ad iniziare dal fatto che negli ultimi anni Milano ha sempre fatto bene. Sia nella scelta dei giocatori sia per il gioco che è riuscita ad esprimere. In Allianz c’è un ottimo staff e per questo ho scelto di tornare in Italia”.

    Cosa ti ha lasciato la stagione nipponica, sia a livello sportivo che umano? A Milano ritroverai un pochino di Giappone, con Tatsunori Otsuka…“La stagione nipponica mi ha lasciato molto, anche se per un solo anno, è stata un’esperienza unica e irripetibile. Ho avuto modo di conoscere altri stili di gioco e di mettermi in una posizione diversa a livello di importanza nella squadra. Ho conosciuto un popolo, una cultura completamente diversa alla nostra, che mi ha affascinato tanto. Mi sono trovato benissimo e sono felice di avere in squadra Otsuka così potrò scherzare con lui in giapponese”.

    Cosa ti aspetti da questa stagione e che ruolo pensi di poter avere all’interno del gruppo?“Mi aspetto davvero tanto da questa stagione, a livello di risultati e di crescita, sia personale sia di squadra. Per quanto riguarda il mio ruolo, si vedrà durante l’anno. Io cercherò di dare sempre il massimo per ritagliarmi il maggior numero di spazi possibili”.

    Hai già avuto modo di parlare con coach Piazza o con qualche compagno? Che sensazioni hai avuto?“Con coach Piazza ho un buon rapporto da tempo, ma non abbiamo ancora parlato di alcuna questione di campo, anche perché sarebbe troppo presto”.

    Sei figlio di due grandi pallavolisti, mamma Beatrice Bigiarini e papà Stefano “Cisco”, che ha chiuso a Milano la sua straordinaria carriera per poi intraprendere quella di dirigente. Che effetto ti fa giocare al PalaLido, oggi Allianz Cloud, trent’anni dopo di lui? E cosa ti ha raccontato Cisco di quell’esperienza milanese?“L’Allianz Cloud per me è un palazzetto importante, ho esordito con la nazionale per la prima volta lì dentro. Magari è stato un segno del destino, visto che mio padre finì la sua carriera a Milano per poi iniziare quella da direttore sportivo”.

    Ti consideri più un giocatore d’energia, di ritmo, o di testa?“Un giocatore di equilibrio”.

    Conosci già bene Milano? Cosa ti aspetti dalla città fuori dal volley?“La mia compagna (il libero Beatrice Parrocchiale ndr) è di Milano, però sono venuto a vedere davvero la città poche volte, ma sono certo che mi troverò benissimo”.

    Raccontaci qualcosa del Checco versione “tempo libero”.“Non sono molto fantasioso, leggo, mi piace il mondo dei manga e anime e quando si può, si esce con amici”.

    Vivrai un’estate in azzurro, quali sono i tuoi obiettivi con la Nazionale?“Rimanere dentro il più possibile e poter andare al Mondiale”.

    Cosa vuoi dire ai tifosi milanesi e cosa ti piacerebbe che i tifosi milanesi dicessero di te a fine stagione?“Vorrei chiedere ai tifosi di Allianz Milano di farmi un bel coro da poter cantare con loro, e poi che: spero di poter vincere il più possibile con voi!”.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO

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    A Cuneo è “febbre da volley”: 500 abbonamenti in 10 giorni!

    Che la Città di Cuneo e i cuneesi sognassero da 11 anni il ritorno della Superlega nel proprio palazzetto, non è certo una notizia, ma 500 abbonamenti in 10 giorni con il lancio della campagna abbonamenti “ A riveder le stelle” al termine della Supercoppa di A2 del 17 maggio… questo è qualcosa di straordinario!

    Appresa la notizia, il Presidente Gabriele Costamagna si è espresso così: “Abbiamo raggiunto e superato quota 500 abbonamenti. È un traguardo che ci riempie di orgoglio, perché dietro ogni tessera c’è una persona che ha scelto di credere nel Cuneo Volley, nei nostri ragazzi, nella nostra visione. Abbiamo un sogno ambizioso: portare Cuneo sempre più in alto, con un palazzetto pieno, una città coinvolta, e un settore giovanile che cresce forte e sano. Per farlo, abbiamo bisogno di tutti voi“.

    Il settore verde è stato letteralmente preso d’assalto da chi vuol vivere da vicino la gara e sentirsi virtualmente parte di quelle esultanze e abbracci di squadra. Sugli ultimi posti disponibili nelle tre tribune verdi a bordo campo, Costamagna sottolinea: “Abbonarsi è entrare a far parte della storia del club biancoblù. Scegliete di vivere in prima persona la Superlega, non fatevela raccontare. Vi aspettiamo al palazzetto!“.

    Fino al 31 maggio sarà attiva la promozione a prezzi scontati su tutte e quattro le tipologie di abbonamento. Abbonarsi converrà in ogni caso, anche da giugno in avanti, perché durante la stagione verrà adottato il “biglietto dinamico”: il prezzo varierà in base all’avversario e alla calendarizzazione delle gare. Pertanto fino a fine mese approfittare della promozione è la scelta più conveniente, tuttavia dal 1 giugno abbonarsi continuerà ad essere più economico rispetto all’acquisto dei singoli ingressi. 

    Resta aperta online su Liveticket.it la prevendita, così come nei Liveticket point, tra cui “Energia Pulita” in c.so Nizza 29 a Cuneo e “Il Podio Sport” in v. Valle Po 99 a Madonna dell’Olmo. LEGGI TUTTO