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    F1, Steiner fiducioso: “Possiamo tornare attorno al quinto posto”

    ROMA – La Haas punta a una crescita piuttosto rapida dopo l’ultimo posto nel Mondiale 2021. La scuderia, che ritroverà Mick Schumacher e Nikita Mazepin come piloti, ha dei margini di miglioramento importanti secondo Gunther Steiner: “Senza il budget cap, siamo finiti al quinto posto nel 2018. Perché non dovremmo tornare in quella posizione? In più noi abbiamo sempre lavorato con un budget, in passato non spendevamo certo più del tetto di quest’anno. Credo che la griglia sarà più competitiva, ma siamo arrivati quinti nel 2018 e ottavi nella prima stagione: possiamo tornare in quelle posizioni“, ha dichiarato il team principal. 
    Il budget cap
    “È un’era completamente nuova – prosegue Steiner in un’intervista rilasciata a RacingNews365 -, tecnicamente e anche dal punto di vista commerciale. Per la prima volta il tetto di spesa dovrebbe avere un impatto: certo, c’era anche l’anno scorso, ma le gerarchie erano condizionate anche dal passato.Questa è la prima vettura realmente progettata con un budget cap, quindi credo che saremo tutti più vicini. Per quanto alla Mercedes non piaccia sentire queste parole, speriamo di non avere un dominio di una sola squadra per un lungo periodo di tempo, ne beneficerà lo sport“. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Mick Schumacher in Ferrari? Non ci spero, ma è il suo obiettivo”

    ROMA – Mick Schumacher fa parte della famiglia Ferrari. Al di là dei successi conquistati in pista da suo padre, il sette volte iridato Michael Schumacher, il giovane pilota è cresciuto nella Academy di Maranello, esordendo l’anno scorso in Formula 1 con la Haas.. Ed è proprio il team principal della Haas, Günther Steiner, a parlare del futuro del tedesco, che nel 2022 sarà anche terzo pilota per la Rossa: “Mick Schumacher alla Ferrari? Me lo auguro – ha risposto a gpfans.com – ma allo stesso tempo non ci spero. Se è bravo, non voglio vada via”.
    Fiducia per il 2022
    Il titolo in Formula 2 conquistato nel 2020 ha proiettato su Mick Schumacher una serie di aspettative. La Haas ha puntato ancora su di lui e su Nikita Mazepin per rilanciarsi nella prossima stagione, cercando di mettere da parte la scorsa annata. “Sappiamo tutti – ha aggiunto Steiner – che il 2021 è stato un anno di apprendimento per lui, ma la pressione d’ora in poi sarà più alta”. La Ferrari, però, che fornisce le power unit alla Haas, è pronta a richiamare Mick Schumacher, qualora la stagione si rivelasse soddisfacente: “Avrà una buona opportunità per mettersi in luce. A Maranello lo hanno sostenuto molto e il suo obiettivo è arrivare a guidare per la Rossa”, ha concluso il bolzanino. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner su Mick Schumacher: “Non voglio vada in Ferrari, ma glielo auguro”

    ROMA – Per Mick Schumacher la Ferrari significa casa. Figlio del sette volte iridato, Michael Schumacher, il giovane pilota è cresciuto nella Academy di Maranello, esordendo l’anno scorso in Formula 1 con la Haas. Ed è proprio il team principal della Haas, Günther Steiner, a parlare del futuro del tedesco, che nel 2022 sarà anche terzo pilota per la Rossa: “Mick Schumacher alla Ferrari? Me lo auguro – ha risposto a gpfans.com – ma allo stesso tempo non ci spero. Se è bravo, non voglio vada via”.
    Obiettivo da conquistare
    Il titolo in Formula 2 conquistato nel 2020 ha proiettato su Mick Schumacher una serie di aspettative. La Haas ha puntato ancora su di lui e su Nikita Mazepin per rilanciarsi nella prossima stagione, cercando di mettere da parte la scorsa annata. “Sappiamo tutti – ha aggiunto Steiner – che il 2021 è stato un anno di apprendimento per lui, ma la pressione d’ora in poi sarà più alta”. Il 2022 sarà dunque un anno cruciale per Schumacher jr., che aspetta la chiamata della Ferrari per un sedile. La scuderia italiana assembla le power unit per la Haas ed è sempre attenta alle prestazioni del tedesco: “Avrà una buona opportunità per mettersi in luce. A Maranello lo hanno sostenuto molto e il suo obiettivo è arrivare a guidare per la Rossa”, ha detto il bolzanino. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Hamilton? A parti invertite non avremmo ricevuto solo una multa”

    GEDDA – Il provvedimento tutt’altro che severo nei confronti di Lewis Hamilton e la Mercedes non ha lasciato impassibile Gunther Steiner. In particolare il britannico ha rischiato, durante le FP3 del Gp d’Arabia Saudita, di tamponare Nikita Mazepin, costringendo il russo a compiere una manovra tempestiva per evitarlo: “Non penso che a parti inverse ne saremmo usciti con una multa, così come è accaduto alla Mercedes. Noi avremmo ricevuto cinque posizioni in griglia e questo non avrebbe cambiato nulla per noi. Come ho detto, Mazepin è stato criticato più e più volte per questo genere di cose, ma quando le fa qualcun altro, tutto va bene”, ha dichiarato il team principal della Haas. 
    “Non siamo ascoltati”
    “Nella posizione in cui siamo al momento, non siamo ascoltati – prosegue Steiner a poche ore dalla gara -. Quello dei Commissari permanenti è un vecchio argomento. Ovviamente è un lavoro molto difficile e ogni situazione è differente. Questo genere di cose accadono, qualcuno deve decidere e a volte si prendono decisioni popolari e altre volte no. Per molto tempo ho detto che steward permanenti sarebbero positivi, ma molte persone non la ritengono una buona idea e c’è dibattito. Non sono comunque arrabbiato per quanto accaduto, perché non possiamo andare oltre l’ultimo posto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner sul caso Mazepin-Hamilton: “Noi avremmo ricevuto una penalità”

    GEDDA – Gunther Steiner ha da ridire dopo il provvedimento tutt’altro che severo nei confronti di Lewis Hamilton e la Mercedes. In particolare il britannico ha rischiato, durante le FP3 del Gp d’Arabia Saudita, di essere tamponato da Nikita Mazepin, costringendo il russo a compiere una manovra tempestiva per evitarlo: “Non penso che a parti inverse ne saremmo usciti con una multa, così come è accaduto alla Mercedes. Noi avremmo ricevuto cinque posizioni in griglia e questo non avrebbe cambiato nulla per noi. Come ho detto, Mazepin è stato criticato più e più volte per questo genere di cose, ma quando le fa qualcun altro, tutto va bene”, ha dichiarato il team principal della Haas. 
    Le parole di Steiner
    “Nella posizione in cui siamo al momento, non siamo ascoltati – prosegue Steiner a poche ore dalla gara -. Quello dei Commissari permanenti è un vecchio argomento. Ovviamente è un lavoro molto difficile e ogni situazione è differente. Questo genere di cose accadono, qualcuno deve decidere e a volte si prendono decisioni popolari e altre volte no. Per molto tempo ho detto che steward permanenti sarebbero positivi, ma molte persone non la ritengono una buona idea e c’è dibattito. Non sono comunque arrabbiato per quanto accaduto, perché non possiamo andare oltre l’ultimo posto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Schumacher e Mazepin? Erano l'unica soluzione”

    ROMA – Gunther Steiner spiega la scelta di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata unascelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas. 
    L’addio di Magnussen
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione.L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Con due piloti esperti la Haas non sarebbe sopravvissuta”

    ROMA – La scelta della Haas di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso è stata inevitabile. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata una scelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas Gunther Steiner. 
    “Il team sarebbe fallito”
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione. L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO