More stories

  • in

    Basket Nba: Milwaukee blinda il primo posto a Est, Phoenix cala il poker

    ORLANDO (Stati Uniti) – Un successo in rimonta per assicurarsi la testa di serie numero uno nella Eastern Conference del campionato Nba. Non sbaglia Milwaukee, che centra la vittoria numero 55 in stagione superando 130-116 Miami e blindando la prima poltrona a Est, mentre nella parte occidentale resta entusiasmante la corsa all’ottavo e ultimo posto disponibile per i play-off.Antetokounmpo e Middleton assicurano ai Bucks il 1° postoMissione compiuta dunque per i Bucks, che recuperano uno svantaggio di 23 lunghezze e piegano gli Heat (quarti in classifica con un bilancio di 43-26) privi però nell’occasione di Butler (infortunio alla caviglia) e Dragic (problema a un piede). A trascinare il team del Wisconsin sono i soliti Giannis Antetokounmpo e Khris Middleton, che mettono a referto 33 punti a testa suonando la carica nel secondo periodo.Che lotta a Ovest per l’ultimo pass play-off Giochi quanto mai aperti intanto a Ovest per accaparrarsi l’ultimo biglietto rimasto in palio per la post season. Al successo dei Sacramento Kings su New Orleans (140-125) con 35 punti firmati da Bogdan Bojanovic (6/9 da tre) e 30 di bottino personale per D’Aron Fox (più 10 assist), mentre per i Pelicans 24 punti a testa di Ingram e Williamson, con Nicolò Melli in campo per 15 minuti complessivi (4 punti con 2/7 dal campo ma 0/4 dall’arco, 4 rimbalzi e due assist), rispondono infatti Phoenix e Portland. I Suns sono la squadra più in forma nella bolla di Orlando: 114-99 su Indiana con 23 punti e 10 rimbalzi di Ayton e 20 punti e 10 assist di Booker e quarta vittoria di fila, merito anche di un parziale di 21-0 fra il terzo e il quarto quarto. Ma non mollano nemmeno i Blazers, che regolano 125-115 Denver con un Damien Lillard versione cecchino dall’arco: 11 triple e 45 punti complessivi.Rockets superano Lakers senza LeBron, Clippers ipotecano seconda piazzaOrmai sicuri della leadership a Ovest, i Lakers si permettono di tenere a riposo LeBron James, ufficialmente out per un fastidio inguinale, cedendo però a Houston per 113-97. Fuori anche Westbrook per un problema al quadricipite, è James Harden a prendersi la scena con 39 punti e 12 assist. Nella lotta per i piazzamenti migliori alle spalle dei gialloviola una seria ipoteca sulla seconda posizione l’hanno messa i Los Angeles Clippers dopo il successo per 126-111 su Dallas: 29 punti per Leonard e 24 per George oltre a uno Zubac da 21 punti e 15 rimbalzi, per i Mavericks 30 punti di Porzingis e 29 di Doncic. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket Nba: Gallinari stende i Lakers, LeBron attacca Trump

    ORLANDO – Certi del primo posto a Ovest, i Lakers si concedono una notte di riposo nella “bolla” di Orlando. Ne approfittano gli Oklahoma City Thunder che, grazie a Danilo Gallinari e all’eterno Chris Paul, si impongono 105-86. Una vittoria del collettivo, dal momento che – a parte l’ottima difesa – i Thunder mandano l’intero quintetto iniziale in doppia cifra. Chris Paul è il più prolifico con 21 punti (7 rimbalzi e 6 assist per lui), alle sue spalle l’azzurro che mette a referto 19 punti e 7 rimbalzi. Ne fanno 18 Adams, 14 Dort e 13 Shai Gilgeous-Alexander. Non una grande serata per i Lakers, nonostante i 19 punti e 11 assist di LeBron James, l’unico del match a refertare una doppia doppia.”Andremo avanti lo stesso senza Trump”Il Prescelto, però, è decisamente più carico quando deve rispondere al presidente americano Donald Trump che aveva attaccato i giocatori per essersi inginocchiati durante l’inno statunitense, definendo questa scelta “vergognosa” tanto da spingerlo a “spegnere la tv”. “Non penso che la comunità del basket sia triste per averlo perso come telespettatore – ironizza LeBron -. Penso di poter parlare a nome di tutti quelli che amano questo gioco: non ce ne può fregare di meno, il basket Nba andrà avanti anche senza di lui”. Che i due non si amino è un dato di fatto. Già in passato la stella dei Lakers non aveva perso occasione per definirlo “un poveraccio” e il suo ultimo progetto (“More than a vote”, ndr) ha un obiettivo ben definito: evitare che Donald Trump venga rieletto alla Casa Bianca. Denver-San AntonioCondividi   LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, Milano; Hines fissa l'obiettivo: “Vinciamo l'Eurolega”

    MILANO – Giorno di presentazioni in casa Olimpia Milano. A cominciare dal quattro volte campione europeo con Olympiacos e Cska Mosca, il centro statunitense Kyle Hines, 34 anni, che fissa subito il primo traguardo: vincere l’Eurolega. C’è poi Davide Moretti, figlio di Paolo che fu allenato proprio dall’attuale coach milanese, Ettore Messina, quando era alla Virtus Bologna. Lo slogano del 22enne è chiaro: “Accettare la sfida senza paura”.Hines: “Concentriamoci sul futuro””Ho vinto tutto in carriera – dice Hines nella conferenza stampa di presentazione al Teatro Armani – ma le motivazioni non mi mancano mai, sono il pepe della vita. Voglio contribuire ad aggiungere trofei e titoli alla grande storia dell’Olimpia. Le difficoltà degli ultimi sei anni in Eurolega? Per prima cosa dobbiamo dimenticarci del passato e concentrarci solo sul futuro. Dobbiamo porci obiettivi a breve termine, migliorare ogni giorno, costruire cultura del lavoro e chimica di squadra”. Hines considera il roster di Milano “versatile” e “di qualità” e aggiunge con un sorriso: “L’Italia è il Paese del vino: io, Datome, Rodriguez e Micov miglioriamo invecchiando”. Per l’ex Cska Mosca, l’Italia ha rappresentato la svolta della carriera, con il debutto da professionista a Veroli in A2 nel 2008 sotto la guida di Andrea Trinchieri, oggi al Bayern Monaco ed ex coach delle giovanili di Milano: “Gli devo tanto, ha gettato le fondamenta per la mia carriera, non avrei mai immaginato di ottenere poi tanto successo”. E sul movimento Black Lives Matter Hines è chiaro: “E’ bellissimo che tanti atleti utilizzino la propria immagine per parlare del tema. Il razzismo non è solo un problema americano, ma un problema sociale globale”.Moretti: “Qui per imparare, senza paura””Sono qui per imparare, ma non ho paura – ha detto Davide Moretti sempre durante la presentazione -: passare dalla Ncaa all’Eurolega, per me, è una grande sfida e dovrò farmi trovare pronto, migliorando in difesa e abituandomi prima possibile ai ritmi gioco. Ho voglia di emergere”. Moretti, cercato anche dalla Virtus Bologna in estate, considera Milano “l’opportunità migliore nel momento giusto”. “Posso essere allenato da un coach come Ettore Messina e imparare i trucchi del mestiere da Rodriguez, Delaney e Cinciarini. Ma lasciare Texas Tech non è stato facile”. Il giovane 22enne parla dell’esperienza americana con grande trasporto e sottolinea quanto la lontananza abbia “dato solidità” al rapporto con il padre: “Era sempre sveglio di notte per seguirmi, là ero solo e al primo anno non parlavo bene inglese ma quando lo sentivo mi diceva sempre la cosa giusta. E’ stato un grande giocatore ed è molto motivante cercare di fare meglio di lui”.Milano in campo a metà settembre a KaunasIntanto è ufficiale che l’Olimpia Milano anticiperà l’inizio della prossima Eurolega partecipando al Torneo di Kaunas il prossimo 12 e 13 settembre. Nell’ambito del “We’re Back Preseason Tour”, Milano sarà impegnata nel primo dei due quadrangolari alla Zalgirio Arena assieme a Panathinaikos Atene, Anadolu Efes Istanbul e Zalgiris Kaunas. Il 15 e 16 settembre a Valencia saranno di scena Bayern Monaco, Olympiacos Pireo, Asvel Villeurbanne e Valencia Basket. “Sappiamo quanto i nostri tifosi hanno sofferto la mancanza del Basket di Eurolega. Posso assicurare che anche a noi sono mancati loro”, ha detto il presidente e Ceo, Jordi Bertomeu. Milano si trasferirà a Kaunas dopo aver completato la fase eliminatoria della Supercoppa, per misurarsi contro la squadra finalista della competizione nel 2019 e leader della classifica nella stagione 2019/20 prima dell’interruzione (l’Efes) e due formazioni con le quali stava lottando per un posto nei playoff dell’ultima edizione. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, Nba: Doncic, tripla doppia da record. A Miami il big match con Boston

    ORLANDO – Luka Doncic nella storia della Nba. La giovane stella slovena riscrive un’altra pagina della pallacanestro a stelle e strisce trascinando i Dallas Mavericks al primo successo nella “bolla” di Orlando, battendo ai supplementari 114 a 110 i Sacramento Kings. Doncic è mostruoso con 34 punti, 20 rimbalzi e 12 assist, una prestazione che gli permette di diventare il giocatore più giovane di sempre ad aver messo a segno almeno 30 punti, 20 rimbalzi e 10 assist, superando un altro grande Nba, Oscar Robertson (23 anni e 12 giorni nel 1961). Lo sloveno prima a guidato la rimonta dei Mavs nei tempi regolamentari, poi ha trascinato i suoi nell’extratime riportando il sorriso in casa Dallas, il primo dopo la lunga pausa per il coronavirus.Cade Milwaukee, si accende la corsa al terzo posto a EstPassando a Est, sconfitta per i Milwaukee Bucks che non riescono ancora a blindare il primo posto. Antetokounmpo e compagni cadono per 119-116 contro Brooklyn, alla seconda vittoria di fila, con due triple consecutive di Timothe Luwawu-Cabarrot (26 punti) nel finale dell’ultimo periodo. Solo un tempo per Giannis (16 punti), tenuto poi a riposo come altri big. La vittoria permette ai Nets di salire al settimo posto. Cade anche Boston che si arrende a Miami 112-106 e ora gli Heat proveranno a insidiare il terzo posto difeso proprio dai Celtics. Senza Butler, a salire sugli scudi è Bam Adebayo (21 punti e 12 rimbalzi), 21 punti per Duncan Robinson e 20 per Dragic. Il migliore dei Celtics è Tatum (23 punti). Insegue la terza piazza nella Eastern Conference anche Indiana, che infila la terza vittoria consecutiva a spese dei Magic (120-109) con un TJ Warren ancora decisivo (32 punti), ma Orlando, che era in serie positiva da cinque partite, resta comunque vicina a quei play-off che insegue dal 2012.Cadono i Clippers e HoustonA Ovest fa rumore la sconfitta dei Clippers, beffati sul filo della sirena da Devin Booker (35 punti) che trova il canestro vincente per il 117-115 di Phoenix facendosi beffe di Leonard (27 punti) e George (23 punti). I Suns sperano ancora nel play-in, così come i Portland Blazers, che trovano nelle giocate di Lillard (21 punti) ed Anthony (15 punti e 11 rimbalzi ma soprattutto la tripla del 107-102 a meno di un minuto dalla fine) le armi per superare Houston per 110-102. I Rockets pagano la serata opaca delle sue stelle con Harden che chiude con 23 punti ma con un bruttissimo 7/17 dal campo, mentre Westbrook si ferma a 15 punti con un 9/14 al tiro.I risultatiMilwaukee Bucks – Brooklyn Nets 116-119, Sacramento Kings – Dallas Mavericks 110-114 dOt, Los Angeles Clippers – Phoenix Suns 115-117, Indiana Pacers – Orlando Magic 120-109, Miami Heat – Boston Celtics 112-106, Portland Trail Blazers – Houston Rockets 110-102. LEGGI TUTTO

  • in

    Legabasket, Gandini: “Periodo duro per tutti, Serie A sarà a 16 squadre”

    MILANO – “Abbiamo ufficializzato i nomi delle sedici squadre aventi diritto alla permanenza nella LBA. Non è stato un periodo facile, per il Paese e per lo sport”. Umberto Gandini può tirare un sospiro di sollievo in vista del prossimo campionato di basket. Il presidente della Lega di Serie A di pallacanestro, al termine dell’Assemblea, fa il punto sul momento, dopo aver annunciato che le Final Four di Supercoppa si terranno a Bologna dal 18 al 20 settembre: “Abbiamo fatto quanto potevamo nel modo migliore pianificando comunque una ripresa della stagione a partire della Supercoppa che dovrà prepararci al nuovo campionato. Le società stanno facendo un grande lavoro per organizzarsi al meglio, hanno effettuato ingaggi importanti per migliorare il prodotto basket. A loro va un grande plauso per gli sforzi fatti. Qualcuno ha parlato di decisioni affrettate compiute dalla Lega nei mesi scorsi ma al nostro interno le abbiamo vissute diversamente da come sono state raccontate. Abbiamo semplicemente fatto delle scelte che non rinneghiamo e che erano comunque figlie dei momenti in cui ci siamo trovati”.Il nodo Torino, i dubbi sul pubblicoIl riferimento è alla decisione di ammettere Torino al massimo campionato, salvo poi dover fare un passo indietro nel momento in cui Pistoia ha rinunciato alla Serie A: “Eravamo con un numero dispari di squadre e in maniera coerente, seguendo un nostro ranking, siamo arrivati ad indicare Torino come prima squadra designata a subentrare. Poi Pistoia ha rinunciato e ne abbiamo dovuto prendere atto: ma mentre avveniva questa scelta dolorosa altre squadre che apparivano in difficoltà sono riuscite a risolvere i loro problemi e ad iscriversi”, aggiunge commentando le iscrizioni in extremis di Vanoli Cremona e Virtus Roma. Il massimo campionato difficilmente partirà con i tifosi sugli spalti, una situazione che ha già destato le polemiche, fra le altre, di Brescia. Gandini prova a mantenere un filo di ottimismo: “Al momento dobbiamo convivere con norme che impediscono una fruizione completa delle gare dal vivo ma abbiamo ancora 20 giorni e il nostro obiettivo è avere il pubblico negli impianti prima possibile, già dalla Supercoppa o comunque dalla prima giornata di campionato. Ovviamente i tempi della riapertura non dipendono da noi ma dalla evoluzione degli scenari a livello sanitario. Ci auguriamo che i dati incoraggianti di queste settimane e le norme di distanziamento permettano ai nostri appassionati di poter usufruire dell’evento sportivo, partendo dalla Supercoppa come tappa di avvicinamento verso una riapertura dei nostri impianti. Le società sono consapevoli che sarà una stagione particolare, gli sforzi dovranno essere ancora maggiori”.Il format della SupercoppaOltre all’annuncio della sede dell’atto conclusivo, vale a dire la Virtus Segafredo Arena di Bologna con il supporto di BolognaFiere, è stata confermata la formula che vedrà sui parquet tutte le sedici squadre del massimo campionato, divise in quattro gironi: le prime classificate di ogni raggruppamento potranno accedere alle Final Four. Questa la composizione dei gironi:Girone A – Basket Brescia Leonessa, Olimpia Milano, Pallacanestro Varese, Pallacanestro CantùGirone B – Virtus Bologna, Vanoli Cremona, Fortitudo Bologna, Pallacanestro ReggianaGirone C – Umana Reyer Venezia, Aquila Basket Trento, Universo Treviso Basket, Pallacanestro TriesteGirone D – Dinamo Sassari, New Basket Brindisi, Virtus Roma, Victoria Libertas Pesaro LEGGI TUTTO

  • in

    Basket Nba: Davis trascinatore, Lakers certi del primo posto a Ovest

    ORLANDO – 10 anni dopo l’Ovest è di nuovo un affare dei Los Angeles Lakers. I gialloviola battono gli Utah Jazz 116-108 al termine di una partita tiratissima e si assicurano il primo posto nella Western Conference, non accadeva dal 2010. A trascinare gli uomini di coach Vogel è stato uno straordinario Anthony Davis, autore di 42 punti e 12 rimbalzi (13/28 al tiro e quattro triple a bersaglio), che per la 20/a partita in stagione mette a segno i 20 punti solo nel primo tempo eguagliando il primato di Kobe Bryant (stagione 2012/13). La prestazione dell’ex New Orleans mette in ombra quella di LeBron James, vicino alla tripla doppia con 22 punti, 8 rimbalzi e 9 assist.Gara tirata, decisa nel terzo parzialeUn match intenso, in cui Utah, spinta da Mitchell (33) e Conley (24) non ha mollato un centimetro tanto che all’intervallo lungo il tabellone recitava 58-56 per i californiani. A scavare il solco in favore dei Lakers è stato un terzo quarto impeccabile dal punto di vista difensivo con i Jazz capaci di racimolare appena 20 punti e con i gialloviola, trascinati da Davis e LeBron, allungare sul +10. Nell’ultimo quarto Utah ha provato più volta ad accorciare il distacco, ma gli uomini di Vogel hanno risposto canestro dopo canestro mantenendo il vantaggio pressoché invariato. I californiani adesso, con sei partite di vantaggio sui Clippers, potranno concentrarsi sui playoff. Melli (New Orleans) in azioneCondividi   LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, Venezia: Daye positivo al Coronavirus

    Caso di coronavirus alla Reyer Venezia. Il club lagunare, che da domenica è in ritiro ad Alleghe, ha comunicato che “Austin Daye al suo arrivo a Venezia è stato immediatamente sottoposto ad esami medici che hanno rivelato la sua positività al COVID-19. Da venerdì, giorno del suo arrivo dagli Stati Uniti, il giocatore è in isolamento domiciliare, continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomatico”.Daye, 32 anni, Mvp della Final Eight 2020 di Coppa Italia vinta dalla Reyer, è a Venezia dal 2018. A giugno l’ala statunitense ha firmato il rinnovo biennale con il club campione d’Italia in carica.Basket LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, Milano abbraccia Datome: “Voglio vincere con una squadra italiana e l'Olimpia è la scelta giusta”

    MILANO – Una nuova sfida sportiva per Gigi Datome, che dopo cinque stagioni in Turchia, al Fenerbahce, indossa la maglia dell’Olimpia Milano. A consegnarli la canotta biancorossa numero 10, nella presentazione ufficiale svoltasi all’Armani Teatro del capoluogo lombardo, è stato il general manager Christos Stravopoulos: “Oggi è un giorno importante per l’Olimpia, ricominciamo ufficialmente la stagione. Voglio dare il benvenuto a Gigi Datome: ha tutte le caratteristiche di leadership, esperienza e atletismo che potranno servire alla nostra squadra e che cercavamo, e lui del resto è venuto con grande entusiasmo”. Un concetto ribadito fin da subito dallo stesso cestista azzurro: “Sono veramente felice di essere qui, anche se il più è da farsi. Tante le motivazioni che mi hanno portato qui, adesso sotto con il lavoro. Milano in questi anni è cresciuta molto, sotto tutti i punti di vista come società, ambizioni, struttura. Avevo sempre dentro di me la voglia di vincere con una squadra italiana: Armani, Olimpia, Milano, rischio magari di andare sul retorico. C’è Ettore Messina come coach, ci sono compagni di squadra di altissimo livello, insomma i motivi sono tanti. Dobbiamo essere pronti per tutto, dobbiamo saper gestire, il roster doveva essere di 15 giocatori viste le esigenze tra campionato ed Eurolega”.“Qui per competere per grandi obiettivi”Datome ha quindi parlato dell’attesa per la definizione della trattativa. “L’ho vissuta bene, ho aspettato di capire certe cose, volevo fare i passi giusti per lasciare un club a cui ero molto legato e che ringrazio, per uscire nel modo giusto. C’erano dei tempi da aspettare, sapevo che si sarebbe fatto perché c’era intenzione, non avevo alcuna fretta. Sono contento che tutto sia stato fatto nella maniera corretta. Un parallelo con il ritorno in Europa dalla Nba? Dopo l’esperienza Nba cercavo condizioni delle condizioni di gioco che mi consentissero di competere per grandi obiettivi e dopo la Turchia spero che questo avvenga anche qui. La scelta deriva dal fatto di voler vivere la quotidianità della palestra con determinati target”. E in tal senso il 32enne nato a Montebelluna sa quel che si porta dietro per alzare il livello delle ‘Scarpette Rosse’. “Penso che ogni giocatore deve portare al club il proprio bagaglio di esperienza. Sicuramente questi cinque anni al Fenerbahce mi hanno insegnato molto e spero di aiutare la squadra ad arrivare a certi livelli, dove è importante anche il vissuto di determinate partite”.“Cambiare è uno stimolo di crescita personale”Il trasferimento da Istanbul a Milano significa anche passaggio da Obradovic a Messina. “In passato ho avuto la fortuna di essere allenato da Messina in Nazionale, un po’ ci conoscevamo già e ci conosceremo meglio. Mi ha preso per essere me stesso, parlare di leadership è difficile dopo un solo allenamento, non sono cose che si stabiliscono a tavolino… Il mio utilizzo? Un giocatore vuole giocare sempre, stare in panchina non mi piace. Deciderà Ettore dove, come e quanto farmi giocare. Intanto spero che la prossima stagione si giochi e si finisca. Sono curioso di riprendere, sarà un’Eurolega di grandissimo livello perché tanti giocatori hanno avuto molto tempo per prepararsi al meglio. Per quel che riguarda Obradovic, abbiamo avuto un dialogo molto forte: gli ho comunicato la mia decisione, l’ho ringraziato per questi anni, sapevamo entrambi che questo giorno sarebbe arrivato, ho chiamato tutti. Era doveroso ringraziarlo, adesso però c’è una nuova sfida. Hines voleva uscire dalla sua confort zone, lo stesso discorso vale per me e il cambiamento fa sempre bene anche a livello di crescita personale: sono sicuro che Milano sia stata la scelta giusta”.“In questi mesi ho lavorato sul mio corpo come mai prima”Ricordando magari anche l’accoglienza ricevuta lo scorso anno dopo la gara col Fenerbahce quando tanti tifosi lo avevano acclamato fuori dal Forum di Assago. “I tifosi mi hanno sempre trattato bene, per certi versi i tifosi di Milano mi hanno sorpreso. Avendo individuato l’Olimpia come percorso tecnico, poi motivi extra hanno confermato una scelta che spero sia giusta”, riconosce l’ala, uno dei personaggi testimonial del basket italiano: “La responsabilità l’ho sempre sentita in vita mia, ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale, di essere il capitano, ora vesto la maglia di Milano, un club storico. Personaggio non so, però, spero si parli di me per quello che faccio in campo, non perché leggo i libri…”. Datome spiega inoltre quale è stato l’impatto di questi mesi di stop sulla sua condizione fisica. “Ho visto in questa estate la possibilità di lavorare sul mio corpo come mai fatto prima visti gli impegni con la Nazionale. Ho sfruttato l’occasione per lavorare sul mio corpo, spero di avere dei benefici. Passato l’estate tra riposo e lavoro specifico, ora sono contento di allenarmi col gruppo perché ero stanco di allenarmi da solo”.“Italia? Viviamo una situazione storica particolare”Infine ad un atleta che non si limita a parlare solo di sport è normale chiedere quale immagine ha avuto dell’Italia, dall’estero, e se non sia preoccupato per alcuni aspetti del nostro Paese, legati non solo allo sport. “Viviamo una situazione storica particolare, la speranza è che la pallacanestro nel suo piccolo possa aiutare la gente a pensare ad altro e faccia divertire le persone. Da fuori come la vedevo? Un bellissimo posto, tutti adorano l’Italia, molti la adorano più da fuori che da dentro, io sono un privilegiato… Per quanto concerne la pallacanestro ho visto un campionato che aveva perso un po’ di vigore in termini di budget e appeal, dallo scorso anno il torneo però ha ripreso vigore e ancora di più credo sarà così quest’anno. La passione non è mai venuta meno – conclude Datome – e me la ricordo bene”. LEGGI TUTTO