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    F1, Ferrari seconda nel Costruttori ma il bicchiere è più vuoto che (mezzo) pieno!

    Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    La Scuderia Ferrari, dopo il Gran Premio di Spagna, torna ad occupare la seconda posizione nella classifica mondiale riservata ai Costruttori, sorpassando sia Mercedes che Red Bull. La McLaren però è lontana, lontanissima: sono 197 infatti i punti di ritardo del team di Maranello da quello con base a Woking.
    Il bicchiere Ferrari non possiamo nemmeno dire che sia mezzo pieno, viste le aspettative della vigilia, i risultati della parte finale della scorsa stagione e la formazione di primissimo livello con Charles Leclerc e Lewis Hamilton.
    Sono loro comunque i “salvatori della patria modenese” anche se, come detto in tempi non sospetti all’inizio del mondiale, il confronto con la coppia di piloti Red Bull e Mercedes era chiaramente a favore del team di Maranello. Ben 137 dei 144 punti del team austriaco sono stati conquistati da Verstappen mentre nell’ex team di Hamilton, un rookie non può certo essere all’altezza di uno dei due piloti con la tuta rossa!
    Sono sei e ventuno i punti di vantaggio rispettivamente su Mercedes e Red Bull. Non molti ma sufficienti per salire, in una sola gara, dalla quarta alla seconda posizione. Sarà sufficiente per salvare la poltrono bollente di Fred Vasseur?
    Le voci, circolare nei giorni scorsi su Chris Horner a Maranello, potrebbero essere anche figlie di un confronto molto franco avvenuto tra l’Amministratore Delegato di Ferrari e il Team Principal. Vasseur avrebbe messo sul tavolo di Vigna le sue dimissioni che quest’ultimo non avrebbe accettato ma parallelamente avrebbe anche avviato i primi contatti per un possibile cambio già dal prossimo anno.
    E’ questo fatto che avrebbe portato ai rumors del paddock spagnolo, anche se ancora nessuno ne ha parlato in questi termini come vi stiamo facendo noi di CircusF1.
    Tornando alla Ferrari, la seconda posizione nella Classifica Mondiale Costruttori non deve trarre e non trae in inganno nessuno: la crisi a Maranello è manifesta, la guida di Vasseur vacilla e la fiducia dei due piloti sta venendo meno, sia pensando al 2025 che al prossimo anno.
    La Ferrari è chiamata a vincere, sempre. Lo scorso anno si erano create le basi per farlo e l’arrivo di persone di fiducia del Team Principal e di un sette volte campione del mondo del calibro di Hamilton dovevano “solo” dare quel quid in più per puntare più in alto di quel secondo posto del 2024, a soli 14 punti dalla McLaren. LEGGI TUTTO

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    Gp Spagna F1 2025, pagelle: McLaren di un altro pianeta, Hulkenberg mostruoso, Leclerc azzarda

    BARCELONA, SPAIN – MAY 30: Fernando Alonso of Spain driving the (14) Aston Martin F1 Team AMR25 Mercedes on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on May 30, 2025 in Barcelona, Spain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli

    Quella che sembrava una gara abbastanza noiosa, alla fine riserva non pochi colpi di scena sul circuito di Barcellona, dove va in scena l’ennesimo dominio a tinte papaya. A trionfare, infatti, è Oscar Piastri, davanti al compagno di squadra Lando Norris, certificando la corsa a due per il titolo piloti per le due McLaren. Completa il podio, in maniera insperata e fortunata, Charles Leclerc (seppur con un’investigazione in corso), al culmine però di una corsa azzardata (come la manovra finale su Verstappen) che nasconde parzialmente i limiti della Ferrari. Da sogno il 5° posto finale di Hulkenberg, che si prende la licenza di annichilire Lewis Hamilton. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Spagna.
    VOTO 9 ALLA MCLAREN, SEMPLICEMENTE LA MIGLIORE
    La Spagna, e la nuova direttiva sulla flessibilità delle ali anteriori, dovevano restituire una nuova gerarchia. E invece, davanti a tutti restano sempre loro. Una macchina perfetta, dominante, e finalmente ottimizzata da entrambi i piloti anche in gara. I quali, salvo cataclismi, si giocheranno il titolo piloti tra di loro. Nessuna direttiva, nessun sotterfugio: solo competenza, conoscenza e spirito di gruppo, guidato in modo esemplare da Andrea Stella e da Zak Brown. Solo applausi.
    VOTO 8 A HULKENBERG, CLASSE ED ESPERIENZA
    Sembrava l’ennesimo weekend un po’ a remare contro i limiti di una Sauber poco performante, ma quando c’è Nico Hulkenberg alla guida non bisogna mai darlo per vinto. Partito dal 15° posto, si mette in una comoda posizione in zona punti nella prima metà di gara, sfruttando poi la Safety Car provocata da Antonelli. E qui, viene fuori una versione di Nico rimasta un po’ in letargo in questa prima parte di campionato: coraggioso e aggressivo, cinico nel sfruttare l’occasione di passare in pista un sette volte campione del mondo. Con la penalità di Verstappen chiude al 5° posto, regalandosi una domenica da protagonista assoluto. Gallina vecchia fa buon brodo.

    VOTO 7 A LECLERC, LA FORTUNA RIPAGA L’AZZARDO
    La scelta azzardata di Charles Leclerc al sabato, ossia di sacrificare un giro di qualifica per avere una gomma rossa più fresca a inizio gara, aveva pagato parzialmente. La rimonta dal 7° al 4° posto, alla fine, sarebbe stata forse l’aspirazione massima per la gara di Barcellona, considerando il livello della Ferrari messo in mostra in terra spagnola. Ma poi, ecco la fortuna (per una volta): Safety Car, Verstappen con gomme dure e possibilità di attacco. Che Charles non si fa scappare, seppur con una manovra forse azzardata, che gli vale podio e investigazione. Ancora una volta, ci mette del suo.
    VOTO 6 AD ALONSO, FINALMENTE A PUNTI
    A Monaco era stata sfortuna, qui sarebbe stato errore suo. Fernando Alonso ha avuto due occasioni ghiotte per portare a casa i primi punti stagionali, e se a Montecarlo l’affidabilità della sua Aston Martin lo ha tradito, nella sua Barcellona ha rischiato lui di compromettere tutto in partenza, con un errore non da lui. Ma da quel momento, ecco che viene fuori il vecchio leone: lotta col coltello tra i denti con tutti, rimontando e arrivando alla soglia della zona punti. Che riesce a varcare grazie al ritiro di Kimi Antonelli, togliendo quel fastidioso zero dalla casella punti fatti. Classe indomita.
    VOTO 5 A VERSTAPPEN, CHE RISPOLVERA MAD MAX
    Si inventa una strategia garibaldina da tre soste con la sua Red Bull, ma alla fine il gioco non vale la candela per Max Verstappen. Cerca di tenersi vicino alle McLaren, sacrificando tutte le gomme a sua disposizione. Al punto da ritrovarsi, nel momento della Safety Car, con una sola (e inutile) gomma bianca nuova. Risultato: da 3° cade al 5° posto. Ma non senza aver prima rimesso in macchina Mad Max: veramente al limite della sportività la manovra su Russell per lasciargli la posizione negli ultimi giri, da cui scaturisce il contatto che gli vale dieci secondi di penalità e la retrocessione al 10° posto finale. Passivo pesantissimo, in chiave mondiale.
    VOTO 4 ALLA WILLIAMS, TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA
    Primo vero weekend negativo per la Williams in questa stagione, che a Barcellona porta a casa un pugno di mosche. Albon si ritira per problemi alla macchina dopo un contatto nelle prime fasi, mentre Sainz non è mai realmente competitivo sin dal venerdì, al punto da rimediare un misero 18° posto in qualifica. Le premesse della vigilia non erano delle migliori, ma la realtà si è rivelata forse ancora peggiore. Reset immediato verso il Canada.
    VOTO 3 A TSUNODA, CHE SI STA “PEREZIZZANDO”
    Maledizioni? Anatemi? Oppure livello troppo mediocre per stare al passo con Verstappen? Il secondo sedile della Red Bull continua ad essere un enigma irrisolto. E l’ultima vittima ne è Yuki Tsunoda. Mentre la sua vecchia Racing Bulls va a punti con entrambi i piloti, lui naviga nei bassifondi della classifica, costretto a partire dal fondo dopo l’ignobile ultimo posto rimediato in qualifica. Non sembrano esserci, neanche per lui, soluzioni per rimediare. Lo attende lo stesso destino di Perez? LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton flirta con Vasseur: “Se facciamo tutto bene il potenziale della vettura è buono”

    Lewis Hamilton è alla diciannovesima presenza nel paddock del Circuito di Barcellona, nell’ambito del Gran Premio di Spagna. Le sue parole, alla vigilia del nono appuntamento in calendario, sono allineate al Vasseur pensiero.during the Formula 1 Aramco Gran Premio de Espana 2025, Spanish Grand Prix 2025, 9th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 30 to June 1, 2025 on the Circuit de Barcelona-Catalunya, in Montmeló, Spain – Photo Florent Gooden / DPPI – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    “Questa pista è ormai un classico ma continua a piacermi”, ha detto il pilota della Ferrari che poi ha anche aggiunto: “È divertente guidarci sopra, specie da quando hanno tolto l’ultima chicane ed è stato ripristinato il layout originale”.
    Parlando dei progressi fatti nelle ultime qualifiche e gare e degli obiettivi per il weekend spagnolo, Hamilton ha detto: “Abbiamo compiuto dei passi avanti e stiamo lavorando intensamente per ottimizzare il pacchetto a nostra disposizione. Non so se le nuove regole sulla flessibilità delle ali anteriori cambieranno i valori in campo. Di sicuro noi dobbiamo focalizzarci su noi stessi perché sappiamo che se facciamo tutto bene il potenziale della vettura è buono”.

    Il sette volte campione del mondo ha anche affrontato il tema della relazione con il suo ingegnere Riccardo Adami: “I nostri rapporti sono ottimi: siamo allineati praticamente su tutto, a cominciare dalla voglia di vincere. Per questo tutto quello che si dice in giro è solo rumore che non ci condiziona affatto. Sappiamo dove vogliamo arrivare e continuiamo compatti per la nostra strada”. LEGGI TUTTO

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    F1, Andrea Stella prudente in vista del Gp di Spagna: “Barcellona non si adatta alla MCL39”

    Il Team Principal della McLaren ha rilasciato dichiarazioni “prudenti”, alla vigilia del Gran Premio di Spagna. Pretattica oppure timore di perdere performance per l’introduzione della direttiva tecnica sulla flessibilità delle ali? Lo scopriremo presto, intanto leggete un po’ cosa ha detto Stella sulla MCL39.Andrea Stella, Team Principal, McLaren – credits: McLaren Racing Media Centre

    “Ci presentiamo al Gran Premio di Spagna incoraggiati dal risultato ottenuto a Monaco”, ha dichiarato oggi Andrea Stella. Il Team Principal della McLaren ha poi però aggiunto: “Il Circuito di Barcellona offre una sfida molto diversa, con molte curve ad alta velocità che non si adattano naturalmente alle caratteristiche della MCL39”.
    La monoposto papaya che ha sin qui “dominato” la scena del mondiale 2025 di Formula 1 non sarebbe adatta al tracciato del Montmelò. Come già detto avremo modo di verificarlo nelle prove libere ma soprattutto nella sessione di qualifiche di sabato.
    Ricordiamo che, a partire dal Gran Premio di Spagna, entrerà in vigore una nuova direttiva tecnica con verifiche più severe in termini di flessibilità delle ali.

    Sarà questo che “spaventa” Stella e la McLaren? In Red Bull e Ferrari sono convinti che McLaren abbia beneficiato più di altri della flessibilità dei profili dell’ala anteriore.
    “Ci aspettiamo di vedere molte sfide dal resto della griglia e battaglie ravvicinate in testa”, ha precisato Stella che ha concluso con una frase alla “Arrivabene”: “Teniamo la testa bassa e continuiamo a spingere”. LEGGI TUTTO

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    F1 2025, Gp Spagna: tre domande a Marc Gené (Ferrari Ambassador)

    Alla vigilia del Gran Premio di Spagna 2025 di Formula 1, il Ferrari Ambassador Marc Gené risponde a tre domande sulle caratteristiche della pista, sull’attuale livello tecnologico e di spettacolo che sta vivendo la Formula 1 e infine sul so ruolo di rappresentante della Ferrari nel mondo.Marc Genè Ferrari ambassador Ungarian GP , Hungaroring 2019

    1. Puoi parlarci delle caratteristiche di questa pista?Marc Gené: “Il Circuit de Barcelona-Catalunya è una pista molto amata dai piloti, soprattutto con il nuovo layout, che lo ha reso sempre più interessante. Penso a curva 10, che adesso si affronta con una traiettoria molto veloce ed è addirittura un punto di sorpasso, o alla parte finale, tornata al layout originale del 1991. Adesso per i piloti è un circuito divertente e anche molto sfidante, soprattutto con le monoposto attuali. Da un punto di vista tecnico, resta una pista molto importante sia su un piano aerodinamico che meccanico. Chiede molto alle gomme ma anche al motore perché il rettilineo è lungo e viene percorso tutto in piena potenza. Ciascuna componente della vettura è molto sollecitata, quindi ogni reparto avrà il suo bel da fare! Anche per questo negli anni qui si sono organizzati i test ed è frequente portare in questa gara dei pacchetti di sviluppo”.
    2. Cosa pensi dell’attuale momento della Formula 1, sia a livello tecnologico che di spettacolo?MG: La Formula 1 è in ottima forma. Da un punto di vista tecnologico, si toccano livelli davvero molto alti. Le power unit sono estremamente evolute, sofisticate e raggiungono un’efficienza davvero elevatissima. Qualche anno fa sembrava impossibile che un motore da 1.6 litri potesse riuscisse ad avere 1000 cavalli, quindi il lavoro di ricerca che la Formula 1 è stata in grado di mettere in campo è davvero molto importante. Lo stesso si può dire parlando del telaio, con dei fondi che riescono a generare tantissimo carico aerodinamico. I piloti dicono che è un’esperienza di guida davvero unica. Le monoposto sono ormai molto grandi e anche molto pesanti, quindi sono curioso di vedere cosa succederà l’anno prossimo con il nuovo regolamento tecnico, quando misure e peso inizieranno a diminuire.Anche per quanto riguarda lo spettacolo, è un momento d’oro per la Formula 1, che ha avuto la buona intuizione di aprirsi a mondi e linguaggi nuovi, riscontrando un grande successo in tutto il mondo. La popolarità è alle stelle, con Gran Premi sold out e tanti giovani appassionati, che creano una bellissima energia.

    3. Sei legato a Ferrari da oltre due decenni. Come ci si sente a rappresentare Ferrari in giro per il mondo?MG: Non c’è un giorno in cui non mi senta un uomo molto fortunato ad avere il privilegio di lavorare con la Ferrari, per tanti motivi. Per la storia e per il sogno creato da Enzo Ferrari, che ancora non si è esaurito. Per i successi del team, il più vincente nella storia. Per l’orgoglio di fare parte di questa incredibile squadra, che l’arrivo di Lewis ha dimostrato una volta di più essere il sogno per ogni pilota. E poi per la passione che le nostre persone mettono ogni giorno nel proprio lavoro. Questa passione viene ripagata quotidianamente dai tifosi, che sono sempre presenti a supportarci ovunque andiamo, e che voglio davvero ringraziare perché rendono ancora più unica la Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1 | Cosa cambia da Barcellona con la nuova Direttiva Tecnica?

    IMOLA, ITALY – MAY 17: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 leads Pierre Gasly of France driving the (10) Alpine F1 A525 Renault on track during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Emilia-Romagna at Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari on May 17, 2025 in Imola, Italy. (Photo by Sam Bagnall/Sutton Images) – Credits: Pirelli

    Se ne parla, nell’ambiente F1, praticamente da gennaio del 2025, e finalmente a Barcellona ne vedremo i primi effetti. La Direttiva Tecnica (TD) 18 entrerà infatti in vigore a partire dalla gara catalana, e possiamo dire che in queste ultime settimane, in merito, ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori. Ma in cosa consiste realmente? E, soprattutto, si tratta davvero di una normativa che può andare a modificare pesantemente i valori in campo?
    Controlli più severi
    La “ratio” con cui è stata pensata e impostata la TD 18 è molto semplice: limitare il più possibile la flessibilità delle ali anteriori e posteriori, che già da regolamento hanno (in teoria) un range di flessione molto ridotto. Da diversi anni, però, vediamo che l’escursione tra rettifilo e frenata è veramente molto ampia, e la Federazione Internazionale ha deciso, in qualche modo e in ritardo clamoroso, di correre ai ripari. Va però fatto un chiarimento, perché si leggono e si sentono troppe imprecisioni su quanto avverrà (presumibilmente) a partire da Barcellona.
    La normativa, infatti, non agirà direttamente sulle ali; si andrà, infatti, a rendere molto più severi e stringenti i controlli effettuati dai delegati tecnici in sede di verifica. Chiaro, la tolleranza di flessione passa da 5 a 3 millimetri, e questo è forse il cambiamento più importante. In pratica, si andrà ad applicare carichi maggiori durante i controlli, in modo da limitare il più possibile il concetto di flessibilità che è però, va sottolineato, insito nella costruzione stessa delle ali delle moderne vetture F1. Una direttiva, quella che entrerà in vigore, scaturita e pensata dopo la vittoria di Oscar Piastri nel corso della passata stagione a Baku. In quel caso, fu evidente al mondo che l’ala della McLaren, in configurazione a basso carico aerodinamico, fletteva tanto più del consentito sul lungo rettilineo, pur rientrando nei canoni consentiti al momento dei controlli.

    Ci sarà davvero uno stravolgimento delle gerarchie?
    La grande domanda, a questo punto, è legata a cosa succederà da Barcellona in avanti. Veramente, come qualcuno ha ipotizzato, saremo di fronte ad una sorta di nuovo campionato, con una variazione pesante dei valori in campo e un ribaltone dal punto di vista delle gerarchie, mettendo quindi McLaren tra i grandi sconfitti? Oppure sarà, come tanti altri hanno affermato, una DT che non andrà a intaccare nulla a livello cronometrico e quindi di prestazione in pista?
    La risposta definitiva e senza appello, ovviamente, la darà la pista, anzi, le piste. Perché dopo Barcellona arriveranno altri tracciati come Montreal, Spielberg e Silverstone. Molto diversi tra di loro, e per questo capaci di dare riscontri diversi. La sensazione, ad oggi, è che in tanti parlino più per sentito dire che partendo da basi ben definite. È ovvio che squadre come Ferrari e, perché no, Mercedes, in fin dei conti si trovino a dover sperare in un ribaltone, anche se le simulazioni, al momento, non sembrano in grado di dare risposte univoche.
    Ma è chiaro che anche i numeri uno del momento non staranno a guardare, anzi. Andrea Stella, Team Principal McLaren, ha da tempo detto che il team andrà a portare gli aggiornamenti più pesanti quando saranno necessari. Segnale che anche da Woking stanno aspettando i riscontri del tracciato, che a Barcellona, lo sappiamo, raramente mentono. Da qui si intuisce che le idee chiare, al momento, sembrano averle davvero in pochi, e che occorre attendere veramente di leggere i tempi. Perché, lo sappiamo, alla fine il cronometro è il giudice supremo.
    Carlo Vanzini sulla nuova direttiva tecnica LEGGI TUTTO

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    Il fascino ininterrotto della Formula 1: da Monte Carlo a Barcellona

    Mentre l’eco dei motori e il profumo di gomma bruciata si affievoliscono lentamente nel Principato di Monaco, lasciando dietro di sé il ricordo di una gara iconica e imprevedibile che ha saputo, ancora una volta, catturare l’attenzione di milioni di appassionati, l’adrenalina non accenna a diminuire nel cuore del calendario di Formula 1. La carovana del Circus si prepara infatti a spostarsi verso un altro appuntamento cruciale: il FORMULA 1 ARAMCO GRAN PREMIO DE ESPAÑA 2025.
    Il Gran Premio di Monaco 2025 è stato vinto da Lando Norris (McLaren), al suo sesto successo in carriera. Una gara avvincente, caratterizzata anche dalla novità del doppio pit-stop obbligatorio, che ha mantenuto alta la tensione fino all’ultima tornata. Charles Leclerc (Ferrari), idolo di casa, ha lottato con grinta ma non è riuscito a superare Norris, chiudendo al secondo posto. Oscar Piastri (McLaren) ha completato il podio, assicurando una doppietta per la McLaren. Max Verstappen (Red Bull), che per una parte della gara è stato anche in testa, ha concluso al quarto posto, penalizzato dalla strategia del secondo pit-stop obbligatorio che ha ritardato fino all’ultimo giro. Lewis Hamilton (Ferrari) ha chiuso al quinto posto, recuperando posizioni rispetto alla griglia di partenza (era stato penalizzato di 3 posizioni in qualifica). La gara ha visto anche alcuni incidenti nelle prime fasi, con la Virtual Safety Car e il ritiro di Fernando Alonso. Nonostante le nuove regole, i sorpassi in pista sono rimasti difficili a Monaco, con le strategie ai box che hanno giocato un ruolo chiave.
    Il Gran Premio di Spagna 2025: l’anteprima
    Il circuito di Barcellona-Catalunya si appresta a ospitare una delle tappe più attese della stagione 2025, un evento che promette spettacolo e strategie avvincenti. Le date da segnare in rosso sul calendario sono quelle del 30, 31 maggio 2025 e il primo giugno 2025, quando i bolidi di Formula 1 torneranno a sfrecciare sul tracciato catalano.
    Un po’ di storia: il Gran Premio di Spagna in Formula 1
    Il Gran Premio di Spagna ha una storia ricca e affascinante, che affonda le radici nei primi anni del XX secolo. Sebbene la sua presenza nel calendario del campionato del mondo di Formula 1 sia stata più discontinua rispetto ad altre gare storiche, l’evento ha sempre offerto momenti di grande intensità e ha visto trionfare alcuni dei più grandi nomi dell’automobilismo.
    La prima edizione valida per il campionato del mondo si disputò nel lontano 1951 sul circuito di Pedralbes, a Barcellona, e vide la vittoria di Juan Manuel Fangio. Da allora, il Gran Premio di Spagna ha cambiato diverse sedi, ospitando gare indimenticabili sui circuiti di Jarama, Montjuïc e, dal 1991, stabilmente sul circuito di Barcellona-Catalunya.
    Momenti indelebili e campioni immortali
    Gli Anni ’60 e ’70: Il pericolo e la gloria. I circuiti urbani come Montjuïc erano celebri per la loro spettacolarità ma anche per la loro intrinseca pericolosità. In quegli anni, piloti come Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi e Niki Lauda hanno lasciato il segno, dimostrando coraggio e abilità in un’era in cui la sicurezza era ancora un concetto in via di sviluppo.
    L’era moderna: Schumacher, Alonso e Hamilton. Il circuito di Barcellona-Catalunya ha visto la consacrazione di veri e propri giganti della Formula 1. Michael Schumacher ha dominato la scena spagnola per diversi anni, con sei vittorie all’attivo, dimostrando una superiorità schiacciante. Fernando Alonso ha regalato ai tifosi spagnoli momenti di pura estasi, in particolare con le sue vittorie del 2008 e 2013, quest’ultima con la Ferrari, scatenando un’ondata di entusiasmo popolare. Più recentemente, Lewis Hamilton ha stabilito un record impressionante di sei vittorie, eguagliando Schumacher, sottolineando il suo dominio nell’era ibrida.

    Nuove regole sulle ali anteriori in F1: cosa cambia dal Gran Premio di Spagna
    Il mondo della Formula 1 è in costante evoluzione, e con l’avvicinarsi del Gran Premio di Spagna a Barcellona, si prepara all’introduzione di una modifica tecnica significativa: nuove regole sulle ali anteriori. Questa revisione mira a garantire maggiore equità competitiva e a migliorare la sicurezza, riducendo la flessione consentita delle ali. Attualmente, le ali anteriori delle vetture di Formula 1 possono flettersi fino a 15 millimetri sotto carico. A partire dalla tappa spagnola, questo limite verrà ridotto a soli 10 millimetri. Una variazione apparentemente piccola, ma con un impatto potenziale notevole sulle prestazioni e sulla progettazione aerodinamica delle monoposto.
    La flessione delle ali è sempre stata un argomento caldo nel paddock, con alcune squadre che hanno cercato di sfruttare al massimo questa caratteristica per ottenere vantaggi aerodinamici. Un’ala che si flette maggiormente ad alta velocità può ridurre la resistenza all’avanzamento, aumentando la velocità di punta. Tuttavia, ciò può anche portare a comportamenti imprevedibili della vettura e a questioni di sicurezza, oltre a sollevare dubbi sulla conformità regolamentare.
    Test più rigorosi per la rigidità strutturale
    Per accompagnare la riduzione della flessione, la FIA introdurrà anche test più rigorosi per verificare la rigidità strutturale delle ali anteriori. Questi controlli mirano a prevenire soluzioni ingegneristiche che, pur rispettando nominalmente il limite di flessione, potrebbero comunque permettere movimenti indesiderati. La FIA intende assicurarsi che le ali siano intrinsecamente più rigide, eliminando le “zone grigie” interpretative.
    Impatto su prestazioni e costi
    L’adozione di queste nuove regole avrà un impatto significativo su diverse aree. Progettazione aerodinamica: i team saranno costretti a rivedere la progettazione delle loro ali anteriori, concentrandosi sulla rigidità strutturale e minimizzando la flessione. Questo potrebbe portare a soluzioni innovative ma anche a un riallineamento delle gerarchie di prestazione. Sicurezza: una maggiore rigidità delle ali anteriori contribuisce a migliorare la stabilità della vettura, specialmente ad alta velocità, riducendo il rischio di comportamenti inaspettati e migliorando la sicurezza dei piloti. Costi: alcuni team potrebbero dover investire risorse considerevoli per riprogettare e produrre nuove ali, con potenziali implicazioni sul budget cap.
    Gran Premio di Spagna F1 2025: date, orari
    Ancora una volta, il circuito del Circuit de Barcelona-Catalunya sarà il palcoscenico di un weekend di gara emozionante, ricco di adrenalina e strategie al limite. Il Gran Premio di Spagna 2025 si svolgerà dal 30 maggio al 1° giugno 2025. Le sessioni saranno così distribuite:
    venerdì 30 maggio: prove libere 1 e prove libere 2
    sabato 31 maggio: prove libere 3 e qualifiche
    domenica 1° giugno: gara
    Perché il Circuit de Barcelona-Catalunya è cruciale?
    Il Circuit de Barcelona-Catalunya è rinomato per essere un banco di prova significativo per le vetture di Formula 1. Le sue caratteristiche tecniche, che includono un mix di curve ad alta e bassa velocità e un lungo rettilineo, lo rendono ideale per testare l’efficienza aerodinamica e l’usura degli pneumatici. Questo rende il GP di Spagna un indicatore importante delle prestazioni dei team e degli sviluppi portati in pista.
    Gran Premio di Spagna F1 2024: dominio Verstappen
    Il Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1 ha offerto un’ennesima dimostrazione del dominio incontrastato di Max Verstappen. Il pilota olandese della Red Bull ha saputo capitalizzare la sua gara e gestendola con una maestria che ha lasciato pochi margini agli avversari. Il podio è stato completato da due piloti che hanno saputo estrarre il massimo dalle loro monoposto in una giornata impegnativa. Lewis Hamilton ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di lottare per le posizioni di vertice, conquistando un prezioso terzo posto con la sua Mercedes. Un risultato che sottolinea i progressi del team di Brackley e la determinazione del sette volte campione del mondo. Lando Norris, sul podio in seconda posizione, completando un weekend solido per la McLaren.
    Ferrari ha affrontato una gara più complessa. Le vetture di Maranello hanno mostrato lampi di velocità, ma non sono riuscite a tenere il passo dei leader per l’intera durata della corsa. Nonostante gli sforzi, i piloti della Rossa non sono riusciti a insidiare le posizioni da podio, arrivando rispettivamente quinti con Charles Leclerc e sesti con Carlos Sainz, suggerendo aree su cui lavorare per le prossime gare. LEGGI TUTTO

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    Qualifiche diretta MotoGp Spagna: segui live Bagnaia e gli altri a Jerez

    JEREZ DE LA FRONTERA (Spagna) – Tutti all’attacco di Marc Marquez nel Gp di Spagna della classe MotoGp, quinta tappa del Motomondiale 2025: in vista della gara di domani, oggi è il giorno delle qualifiche a Jerez de la Frontera. Il pilota spagnolo della Ducati è il grande dominatore della stagione finora, con un solo intermezzo di Pecco Bagnaia ad Austin, il 30 marzo, quando l’italiano ha vinto la gara. Per il resto Marquez ha fatto sue tutte le pole position, le Sprint e le restanti tre gare di questo campionato.  LEGGI TUTTO