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    F1, Vasseur non si arrende e anticipa: “A Austin porteranno qualcosa di nuovo”

    Fred Vasseur, dopo il deludente risultato di Singapore, non si arrende e, nelle dichiarazioni post gara ha anticipato: “A Austin porteranno qualcosa di nuovo”.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La Scuderia Ferrari ha lasciato Singapore dopo una gara eseguita ottimamente da squadra e piloti ma il pessimo risultato delle qualifiche ne ha condizionato il risultato finale. I punti conquistati sono stati solamente 16, un valore più basso di tutti i rivali più diretti.
    Charles Leclerc è stato in grado di rimontare quattro posizioni chiudendo quinto mentre Carlos Sainz, alla duecentesima gara in Formula 1, ne ha rimontate cinque chiudendo settimo dopo una partenza non positiva che lo aveva visto scivolare dodicesimo.
    Al termine della gara, Fred Vasseur ha detto: “Sono molto soddisfatto di come ci siamo comportati oggi, a differenza di sabato. Abbiamo messo in atto una buona strategia e gestito al meglio la gara disputando una corsa molto solida su entrambi i lati del box”.
    Commentando la gara, il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “La partenza di Carlos è stata difficile, ma successivamente ha mostrato un buon ritmo, mentre nelle fasi finali Charles stava addirittura eguagliando Lando Norris a livello di ritmo e anche George Russell non era così lontano. Non potevamo davvero aspettarci di più di questo quinto posto considerato da dove siamo partiti”.
    Guardando avanti e pensando alla prossima gara di Austin, Vasseur ha concluso dicendo: “Ora abbiamo una pausa di tre settimane e mi aspetto che tutti i team ad Austin, noi inclusi, porteranno qualcosa di nuovo. Sarà la prima corsa di una tripla e mi aspetto che, come al solito, alcune delle tre piste che ci attendono si adattino ad alcune squadre meglio che ad altre”.

    F1, Vasseur: “Peccato per sabato, ma gara è positiva” LEGGI TUTTO

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    F1, Gp di Singapore: Norris vince davanti a Verstappen, Ferrari quinta con Leclerc

    Terza vittoria in carriera per Norris, Piastri si avvicina a Leclerc
    Norris ha conquistato la sua terza vittoria in carriera, avvicinando ancora il leader della classifica del mondiale, Verstappen. All’ultima tornata, Daniel Ricciardo con la Rb gli ha strappato il punto addizionale del giro veloce e così l’olandese lascia Singapore con un totale di 331 punti contro i 279 di Norris. Leclerc è terzo con 245, con Piastri che si è avvicinato ancora, a 237. A punti nella gara di Marina Bay sono andati anche Lewis Hamilton, sesto con la Mercedes davanti al ferrarista Sainz. Ottavo posto per Fernando Alonso (Aston Martin), nono per Nico Huelkenberg (Haas) e decimo per Sergio Perez (Red Bull).
    Leclerc quinto con un rimpianto: “Ho fatto un errore…”
    “Oggi abbiamo fatto un grande lavoro, purtroppo resta il rammarico per le qualifiche di ieri”. Sono le parole di Charles Leclerc, pilota della Ferrari, intervistato da Sky dopo il quinto posto conquistato a Singapore sul circuito di Marina Bay. “Abbiamo fatto un’esecuzione di gara perfetta – spiega il monegasco -. Purtroppo nelle qualifiche di ieri le gomme non erano a temperatura giusta, ma anche senza questo inconveniente ho fatto io degli errori dei quali non avevo parlato ieri. Una gara di rimonta, nella quale abbiamo fatto un grande lavoro – sottolinea il ferrarista -. Frustrante la prima parte quando mi sono trovato bloccato di Alonso e Hulkenberg, poi però è andata bene. Un pit stop anticipato come Sainz? Difficile sempre prevedere questo tipo di situazioni. Volevamo differenziare le strategie, non ho rimpianti per tutte le decisioni che abbiamo preso”.
    Vasseur promuove le Ferrari: “Ottimo passo, mancata la qualifica”
    “Oggi avevamo un ottimo passo, purtroppo ci è mancata la qualifica”. Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, commenta così ai microfoni di ‘Sky’ il quinto e settimo posto conquistati rispettivamente da Charles Leclerc e Carlos Sainz nella gara del Gran Premio di Singapore (erano scattati entrambi dalla quinta fila, uno nono e l’altro decimo). “Un’ottima domenica per noi, una gara positiva per entrambi i piloti, con un passo nel complesso buono – ha detto Vasseur -. Leclerc negli ultimi venticinque giri è stato all’altezza di Norris, è frustrante vista la qualifica di ieri, ma comunque un risultato positivo considerando da dove partivamo in griglia. Siamo stati all’altezza della McLaren sia oggi che venerdì, purtroppo ci è mancato il sabato. Svilupperemo la vettura come tutti, portando gli ultimi aggiornamenti in vista di Austin”.
    Norris e il trionfo con il brivido: “Ho anche colpito il muro…”
    “Ho spinto tanto prendendomi qualche rischio, ho anche colpito il muro ma non subendo grossi danni”. Queste le parole di Norris dopo il trionfo di Marina Bay. “Una gara fantastica, forse mi sono preso qualche rischio di troppo verso metà gara ma credo di averla gestita bene – commenta Norris -. Volavamo durante la gara, abbiamo spinto tanto ed è andata bene. Non stavo spingendo in modo esagerato, ma non volevo rilassarmi troppo. Ho colpito il muro con l’anteriore ma non ho avuto danni eccessivi. Felice anche per il terzo posto di Piastri e per il team”.
    Verstappen si accontenta, Piastri felice del podio
    Si ‘accontenta’ del secondo posto invece Max Verstappen: “Non siamo contenti al 100% perché vogliamo sempre vincere, ma considerando le nostre difficoltà su questa pista il risultato positivo è – dice il pilota della Red Bull, campione del mondo in carica, dopo il Gp di Singapore -. Sono stato sempre da solo, cercando di gestire il mio passo fino alla fine. Il primo stint è stato un po’ difficile per il degrado pesante, mentre il secondo è andato meglio. Una gara stancante e lunga, fa sempre molto caldo e non vedo l’ora di riposarmi”. Felice per il podio ritrovato Oscar Piastri: “Una bella gara in cui siamo riusciti a passare entrambe le Mercedes grazie a una buona strategia e al bel lavoro del team, oltre che ad una macchina ottima – commenta il pilota australiano della McLaren -. È bello tornare sul podio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Singapore: curiosità e numeri del Gran Premio

    Numeri e curiosità del Gran Premio di Singapore di Formula 13 – GP SINGAPORE F1/2023 – SABATO 16/09/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    18. I metri che ogni abitante di Singapore percorre in media in dieci secondi. Poiché la nazione è una città-stato, è normale spostarsi molto a piedi nonostante le temperature elevate e l’altissimo tasso di umidità. Uno studio condotto nel 2023 ha concluso che i singaporiani sono tra i camminatori più veloci al mondo.
    27. Le parole Singlish presenti nel celebre dizionario britannico Oxford. L’iconico dialetto di Singapore è nato con l’arrivo degli inglesi nella regione. Alcuni elementi della lingua britannica filtrarono rapidamente dalle scuole – dove l’inglese era stato introdotto – alle strade, con conseguente sviluppo di una lingua parlata dai non nativi come idioma franco usato per la comunicazione tra parlanti delle numerose lingue diverse diffuse a Singapore. Il Singlish si è diffuso principalmente nella working class, che imparava la lingua senza istruzione formale.
    195. I Paesi che garantiscono un accesso senza visto a un cittadino con passaporto di Singapore, che è considerato il più forte del mondo. La città-stato si colloca infatti al primo posto, secondo l’Henley Passport Index, avendo superato anche Italia, Germania, Francia, Spagna e Giappone, che hanno accesso libero a 192 nazioni. Al terzo posto ci sono Austria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Corea del Sud e Svezia con 191.
    1000. Il valore nominale in dollari di Singapore della banconota sul quale è stampato il testo di “Majulah Singapura”, l’inno nazionale della città-stato. Le parole sono incise in microstampa: si tratta di una caratteristica unica nel panorama della carta moneta.

    1800. Le camere dell’hotel più iconico di Singapore, il Marina Bay Sands, partner di Scuderia Ferrari. Il resort dispone anche di un centro convegni, un centro commerciale, un museo di arte e scienza, due teatri, sette ristoranti, due padiglioni di cristallo galleggianti e una pista di pattinaggio. Il complesso è sormontato da una piattaforma sospesa a forma di nave denominata “SkyPark”, di 340 metri, dove si trovano giardini pensili, piscine idromassaggio, centri benessere bar e ristoranti con una capacità di 3.900 persone mentre, a 200 metri di altezza, si trova una piscina “a sfioro” lunga 150 metri. Il resort è stato ufficialmente inaugurato con due giorni di festa il 23 giugno 2010. LEGGI TUTTO

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    Tre domande a Ravin Jain, Head of race strategy della Scuderia Ferrari F1

    Alla vigilia del Gran Premio di Singapore 2024 di Formula 1, Ravin Jain, Head of race strategy della Scuderia Ferrari F1, risponde a tre domanda sul ruolo di un team di strategia in Formula 1.Scuderia Ferrari during the Formula 1 AWS Grand Prix du Canada 2024, 9th round of the 2024 Formula One World Championship from June 07 to 09, 2024 on the Circuit Gilles Villeneuve, in Montréal, Canada – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    1. Parlaci delle caratteristiche della pista di Singapore.Ravin Jain: “Il circuito di Singapore è unico per più di un motivo. Prima di tutto, perché è una pista cittadina. Il grip aumenta durante il weekend e i piloti devono fare magie per trovare il limite tra i muretti. Inoltre, l’altissimo tasso di umidità comporta che la gara sia estremamente impegnativa per i piloti, tanto più che il più piccolo attimo di disattenzione può causare un incidente, e in effetti vediamo molto spesso gli interventi della Safety Car. Dal punto di vista degli assetti, il circuito presenta una combinazione di molte curve a bassa velocità, quindi i team devono cercare di lavorare soprattutto sulla trazione trovando soluzioni ad alto carico aerodinamico. Infine, quello di Singapore è il Gran Premio in notturna per eccellenza, e questo aggiunge ulteriori motivi di difficoltà per i piloti e per i team perché tutte le sessioni in pista sono spostate avanti nella giornata, con qualifiche e gara che si corrono di notte”.
    2. Quanto è importante la qualifica al Marina Bay Street Circuit?Ravin Jain: “Al Marina Bay la qualifica è particolarmente importante perché è molto difficile sorpassare. Il pilota che parte dalla pole position e riesce a mantenere la prima posizione ha il grande vantaggio di poter gestire il ritmo e controllare i gap con chi gli sta dietro al momento del pit stop. In altre parole, chi si trova al comando può decidere di alzare il ritmo e gestire il vantaggio in modo da avere un gap sufficiente per effettuare il proprio pit stop quando gli altri si sono già fermati. Detto questo, però, quest’anno è stata introdotta una quarta zona DRS, che dovrebbe in qualche modo favorire i sorpassi. Nonostante questa novità, comunque, resta un circuito dove la qualifica gioca un ruolo davvero fondamentale”.

    3. Quanto è complesso il lavoro del team di strategia in un contesto come quello della Formula 1 attuale in cui ogni gara il livello delle prime otto monoposto è molto simile?Ravin Jain: “Nella Formula 1 moderna la strategia è un complesso sistema a molte variabili. Quelli che a prima vista potrebbero sembrare fattori non correlati tra loro possono avere in realtà grande influenza reciproca. Di conseguenza, è di fondamentale importanza arrivare in pista avendo alle spalle un solido lavoro di preparazione e pianificazione. Serve affrontare il weekend avendo un quadro chiaro di quello che potrebbe succedere in gara, ma anche riuscire a estrarre quanti più dati possibili dalle sessioni di prove libere, specialmente in caso di modifiche della pista. Un altro aspetto importantissimo è capire chi sono i nostri principali avversari durante la gara, soprattutto in una stagione come questa, dove la competitività dei singoli team dipende molto dal circuito in cui ci troviamo. Tutto questo lavoro di analisi alla fine si sostanzia nella nostra strategia di gara. Mettere in atto i nostri piani e competere contro le menti eccezionalmente brillanti che siedono sugli altri pitwall è un’esperienza davvero straordinaria e gratificante. E naturalmente è ancora più speciale quando la strategia che abbiamo elaborato e implementato aiuta a vincere la gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Singapore: circuito, pneumatici, strategie e meteo

    F1, Gp Singapore: circuito, pneumatici, strategie e meteo del diciassettesimo appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    F1, Gp Singapore: il circuito
    Singapore, Circuito di Marina Bay 2023 – | racingcircuits.infoIl tracciato è stato accorciato dallo scorso anno, essendo scomparsa tutta la zona particolarmente lenta che andava dalla curva 16 alla 19, ora diventata un lungo tratto rettilineo sul quale è possibile tentare dei sorpassi. La pista misura 4.940 metri ed è composta da 19 curve con quattro zone DRS, l’ultima delle quali – dalla curva 14 alla 16 – è stata aggiunta quest’anno. Il giro inizia con una sezione tecnica piuttosto impegnativa prima che le auto si lancino sul primo lungo rettifilo con la possibilità di aprire il DRS fino alla curva 7, dove si trova uno dei punti più adatti ai sorpassi. I piloti devono poi affrontare quello che è probabilmente il tratto più difficile, rappresentato dalle curve 11, 12 e 13, dove difficilmente due vetture possono stare una accanto all’altra. Nel terzo settore due lunghi rettilinei offrono ulteriori possibilità di duellare prima di frenare bruscamente per l’ultima chicane e la lunga curva a sinistra che riporta sul traguardo.
    F1, Gp Singapore: pneumatici
    Le mescole da asciutto disponibili per la quindicesima edizione del Gran Premio di Singapore saranno le stesse della scorsa edizione e anche le stesse delle ultime due gare, disputate su tracciati dalle caratteristiche molto diverse come quelli di Monza e Baku: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft.
    F1, Gp Singapore: il meteo
    Il Gran Premio di questo fine settimana è una sfida fisicamente impegnativa per i piloti, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. A causa dell’elevatissima umidità e delle alte temperature, nonostante si giri in notturna, i piloti arrivano a perdere fino a 3 kg di peso corporeo nel corso della gara. Non bastasse, a Singapore non è raro nemmeno qualche acquazzone, anche se spesso la pioggia arriva nel primo pomeriggio e non intacca lo svolgimento delle sessioni.

    F1, Gp Singapore: la strategia
    Come spesso accade sui circuiti cittadini, a Singapore la posizione in pista è la chiave del successo e per questo motivo di solito la corsa è a un solo stop. L’esecuzione standard prevede la partenza con gomme Medium prima di fermarsi ai box intorno al giro 30 e passare alle Hard per arrivare fino alla bandiera a scacchi. È sempre bene, però, avere pronto un set di gomme Soft in caso di Safety Car nelle fasi finali della corsa per approfittare di una sosta ai box perdendo meno della metà del tempo. In effetti la Safety Car è stata sempre presente nelle ultime sette edizioni della gara al Marina Bay Circuit, e piloti e strateghi devono rimanere costantemente vigili per cogliere tutte le opportunità che si possono presentare. È stato il caso, per esempio, dell’edizione 2023, quando Carlos Sainz, partito dalla pole position, fece sfoggio di grande lucidità e nervi saldissimi, riuscendo a mantenere la prima posizione su avversari con gomme più fresche, ottenendo un’indimenticabile vittoria. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur suona la carica: “La Ferrari va a Singapore per vincere”

    Il Circus della Formula 1 affronta la seconda gara consecutiva su un circuito cittadino. Nel giro di una sola settimana, si passa dal velocissimo tracciato di Baku al circuito di Marina Bay a Singapore. La gara è una delle preferite dai fan, sia per l’atmosfera che per lo spettacolo.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Aramco Gran Premio de Espana 2024, 10th round of the 2024 Formula One World Championship from June 21 to 23, 2024 on the Circuit de Barcelona-Catalunya, in Montmeló, Spain – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Alla vigilia del Gran Premio di Singapore, Fred Vasseur è tornato a parlare della gara di Baku, sottolineando come l’esito finale non sia stato quello sperato. Il Team Principal della Ferrari, senza accusare nessuno, ha detto: “L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sé dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, soprattutto nell’attuale contesto della Formula 1, in cui c’è poca differenza prestazionale tra i quattro team di vertice”.
    Guardando invece al prossimo fine settimana, Vasseur ha aggiunto: “Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo. A entrambi i nostri piloti piace correre qui, e anzi uno di loro ha vinto proprio lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa questo weekend continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha parlato anche del delicato tema della gestione gomme: “Le ultime due domeniche ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa”.

    In particolare, uno degli aspetti più importanti su una pista come quella di Marina Bay, sarà rappresentato dalle qualifiche: “Naturalmente anche qui la qualifica è molto importante e siamo preparati per affrontarla al meglio, quindi sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari”, ha detto Vasseur.
    Gp Singapore F1 2024: il programma
    Il Gran Premio di Singapore si può dunque considerare a tutti gli effetti una gara con formato di weekend tradizionale, con tre sessioni di prove libere – FP1 ed FP2 il venerdì alle 11.30 e alle 15.00; FP3 il sabato alle 11.30, seguite dalle qualifiche 15.00. La gara, su 62 giri, si disputerà come alsolito la domenica e l’orario previsto è quello delle ore 14.00. LEGGI TUTTO

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    Per avere un’auto a Singapore devi essere ricchissimo: ecco perchè

    Se credete che possedere un’automobile in Italia sia qualcosa di molto costoso, dal prezzo del modello alle spese di manutenzione, allora non avete proprio idea di cosa significhi vivere a Singapore. Nel Paese asiatico infatti servirà prima di tutto sborsare dei soldi per la licenza di guida… una somma tutt’altro che alla portata di tutti!
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    Cos’è la COE
    La prima preoccupazione da avere quando si vuole acquistare una vettura a Singapore è ottenere il “Certificato di Diritto” (COE), una licenza d’uso con validità decennale che permette di possedere un veicolo privato: attualmente, il prezzo di una COE supera i 100mila euro, un prezzo che è aumentato notevolmente negli ultimi tre anni. La COE è stata introdotta nel 1990 per limitare il numero di veicoli circolanti nella città e per Suv e berline di lusso ovviamente il costo aumenta a seconda del modello scelto. Questa politica restrittiva ha reso l’acquisto di un’auto a Singapore una delle scelte più costose al mondo.
    Attenzione alla ricarica wireless BMW: l’iPhone 15 diventa bollente! LEGGI TUTTO

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    Il secondo, tattico Carletto vince a Singapore

    Secondo me, a un certo punto del Singapore GP, abbiamo iniziato un po’ tutti a temere che questa seconda vittoria di Carlos Sainz non arrivasse più. Abbiamo sentito tutti uno spezzone di team radio con l’ingegnere, che suonava più o meno così: “Com’è il passo?” “Dobbiamo aumentare un po’…”: dove l’ho già sentito questo tono? 
    Come stiamo andando? Male, perdio!
    E fu così che, nella mente stonata della spettatrice e nella notte in differita di Singapore, rimbombavano le battute con le inconfondibili voci del Ragionier Fantozzi e di Corrado Maria Lobbiam.
    Effettivamente, non è proprio così stonata l’associazione della sventurata stagione 2023 della Ferrari con Il Secondo, Tragico Fantozzi: anche il varo della monoposto partì con i migliori auspici, peccato che poi la Scuderia – e la sua tifoseria solidalmente – abbia preso tante di quelle batoste che nemmeno le dolorose bottigliate della Serbelloni Mazzanti Viendalmare possono eguagliare…
    Abituati tutti a patire sotto la nuvola dei ferraristi – dalla quale piove Red Bull al posto di acqua – era normale avvertire che nella gara di ieri ci fossero tutte le premesse affinchè si potesse fare molto bene e anche molto male: quel vago ma persistente sentore di all in era propiziato dal weekend-no dei primi della classe, che vagavano smarriti come i varani,  cui faceva da contraltare un fine settimana baciato da ottime prestazioni in tutte le sessioni per entrambi i piloti in rosso. Eppure il ritorno prepotente della Mercedes, che raramente sbaglia quando sente profumo di gara buona e una McLaren in costante miglioramento, alimentavano più di una preoccupazione, assieme alle incognite di un circuito come il cittadino di Singapore, che, sin dalla prima edizione, si è rivelato come dura prova per squadre e strategie, oltre che ad alto indice di spacca-monoposto – e spacca-cuori, soprattutto rossi.
    Penso che i tifosi e gli appassionati tutti ricorderanno per un bel po’ quegli ultimi 20 giri del Singapore GP,  una vera croce e delizia – o morte per snuf-snuf, per qualcuno – una medicina dolceamara che ti fa un po’ soffrire quando la mandi giù, ma che poi ti fa star bene per giorni.
    Se li ricorderà per un bel po’ di tempo anche Carlos Sainz, alla sua seconda vittoria in carriera, che una certa corrente opinionistica – chiamiamola così – vedrebbe solo come secondo di Leclerc e che invece ha scaricato, nel budello viario del sudest asiatico, una prestazione maiuscola fatta di tigna, maestria al volante, sangue freddo, intelligenza tattica e un connubio quasi fatato con la scorbutica SF-23, che ieri ha assecondato lo spagnolo come un abito su misura. Dunque, il validissimo Sainz ha dimostrato che, quando si tratta di ragionare in una situazione in cui tutto il buon lavoro di un weekend rischia di essere battuto da un avversario che ha la tua stessa ira agonistica ma un treno di gomme fresche in più, non è secondo a nessuno. Senza dimenticare l’apporto di quello che ieri è stato il suo secondo, vale a dire un motivato tuttavia sfortunato Charles Leclerc.

    Fa piacere, ogni tanto, scrivere qualcosa di diverso, invece di straparlare di domini, record e ripicche fra abulici trionfatori di oggi e di ieri. E quanto è stato bello vedere una gara in cui almeno tre scuderie potevano giocarsi la vittoria finale!
    Immaginate, ora, aver potuto godere di questo spettacolo – non quello del drs e delle sprint race – per un intero campionato, se solo tutti questi piloti talentuosissimi fossero stati dotati di mezzi e squadre all’altezza. La Ferrari dovrebbe mangiarsi un tordo intero senza masticare… cioè – volevo dire – le mani.
    Secondo me. LEGGI TUTTO