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    Gran colpo della Folgore Massa, arriva Simone Starace: “Dire di sì è stato facilissimo”

    Di Redazione Il mercato della Folgore Massa parte subito forte con l’annuncio di Simone Starace, martello classe ’99 con braccia pesanti da oltre 800 punti in Serie A. Dopo 2 anni alla Videx Grottazzolina, nella scorsa stagione ha stregato il pubblico della ShedirPharma Folgore Massa, mettendo giù da avversario ben 30 punti tra i due match di regular season. Dopo l’esperienza ad Aversa, resti in Campania per sposare il progetto Folgore Massa. Quanto è stato semplice convincerti, e cosa ti ha spinto a scegliere i colori biancoverdi? “Non nascondo che son giunte sul mio tavolo diverse offerte, ma per tanti motivi è stato per me semplicissimo legarmi alla Folgore. C’è sempre stato un rapporto splendido con il ds Ruggiero, e già in passato avevamo avuto diversi contatti, sia ai tempi del settore giovanile che nei primi anni di Serie B. In più ho l’opportunità di giocare vicino casa: questo mi fa sentire in maniera più forte questi colori, e sono davvero orgoglioso dell’opportunità che mi è stata concessa. La società ha costruito un roster competitivo, con tanti ragazzi vogliosi di crescere e migliorarsi, e scegliere la costiera sorrentina è stato fin troppo facile.   Hai già avuto modo di conoscere il mister? Cosa vi siete detti? “Ho parlato più volte telefonicamente con il coach Esposito. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui: sarà un’ottima stagione sotto il profilo personale, per migliorare tutti quegli aspetti che abbiamo iniziato ad analizzare insieme”. Puoi descrivere a grandi linee le tue caratteristiche ai tifosi della Folgore? “Mi ritengo un giocatore forte sotto il profilo mentale e psicologico, ed all’interno di un gruppo coeso riesco ad esprimermi al massimo delle mie potenzialità. Sono un atleta piuttosto fisico, molto caparbio, e pronto a mettermi all’opera per limare alcuni aspetti del mio gioco soprattutto per ciò che concerne ricezione, muro e seconda linea”. Nella scorsa stagione hai fatto malissimo alla Folgore da avversario, mettendo giù 30 punti tra andata e ritorno. Quest’anno sarai invece un punto di forza del roster biancoverde: tutto questo ti dà ulteriori motivazioni e responsabilità? “Non ho paura della pressione, ed ho spalle larghe per assumermi tutte le responsabilità del caso. Ho voglia di ripagare la fiducia che la società ha risposto in me. Le motivazioni sono altissime. Per me sarà un anno importante: non vedo l’ora di iniziare, e se dipendesse da me verrei già domani a Sorrento per iniziare ad allenarmi duramente in palestra”. Quali sono le tue ambizioni personali, e cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi? “Siamo una squadra ben assortita, per cui rinnovo i complimenti al ds Ruggiero per l’ottimo lavoro svolto in sede di mercato. Non dobbiamo porci un obiettivo a lungo termine, ma ragionare sempre partita dopo partita, perché i risultati saranno poi una logica conseguenza. Spero di costruirmi un ruolo importante all’interno della squadra, e dare il mio contributo per portare a casa il maggior numero di successi possibile. Voglio rivolgere un caro saluto ai tifosi della Folgore: sono famosissimi per il calore che sanno trasmettere sia  in casa che fuori, e sarà emozionante averli finalmente dalla mia parte. Non vedo l’ora di abbracciarli personalmente, perché rappresentano davvero l’arma in più del club costiero”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Simone Starace, da Pastena alla Serie A: “La pallavolo vince sul resto”

    Di Roberto Zucca Sono passati molti anni da quando Simone Starace giocava come portiere in una squadra di calcio della sua città a Salerno. E soprattutto da quando papà Vincenzo e mamma Leuca, una volta lasciato il calcio per la pallavolo, lasciavano la pizzeria di famiglia, “Capriccio di gola”, per andare a tifare Simone, che già a 17 anni esordiva in serie B prima in Basilicata e poi nelle Marche. Oggi Simone di anni ne ha 22, gioca in Serie A3 nella Wow Green House Aversa, e i genitori non hanno smesso di accompagnare la sua avventura: “Adesso hanno il tablet acceso in pizzeria per seguire la partita da lì. Per me la famiglia è un punto cardine della mia vita. Tra qualche settimana mio fratello Daniele tornerà a Salerno per dare una mano in pizzeria e sicuramente papà, mamma e anche mia sorella Giulia avranno più occasione per seguirmi qualche domenica“. Le è pesato non avere quei genitori sempre presenti nel suo percorso? “Loro sono sempre stati presenti. E anche quando il lavoro che ha permesso a me e ai miei fratelli di poter fare le nostre scelte in totale libertà, non li permetteva di esserci, c’erano col cuore. Le confesso di essermi sentito molto fortunato ad avere la famiglia che mi sono ritrovato“. Tutto nasce a Pastena. “È il mio quartiere. Ed è lì che ho iniziato a giocare. Sono stato portiere di calcio, poi mi sono legato ad altri amici e ho lasciato il pallone per la pallavolo. Ho avuto la fortuna di iniziare con Ratiba El Gamal, la pallavolista italo-egiziana che è stata la mia prima allenatrice. Una volta terminati i campionati di under mi ha mandato a Potenza perché ha creduto in me e affinché potessi continuare a salire di categoria e mi sono ritrovato a 17 anni a giocare la serie B. Molto impegnativo, a tratto anche incosciente, ma molto bello“. Ora a 22 anni si ritrova in A3 ad Aversa, non lontano dal primato in classifica. Quanta strada ha fatto? “Be’, sono contento della strada fatta finora. Siamo una squadra molto giovane ma già ambiziosa. Siamo partiti lasciando qualcosa sul campo e ci siamo riequilibrati giornata dopo giornata su un buon livello di gioco. Diventare campioni di inverno del nostro girone sarebbe bello. Saranno decisive le prossime settimane“. foto Instagram Simone Starace Un bilancio personale. “Personalmente sono soddisfatto. Volevo tornare a giocare vicino a casa perché ci tenevo a stare vicino agli affetti e alla mia famiglia. Ma l’ho fatto in primis perché il progetto che mi ha presentato Aversa mi è piaciuto sin da subito“. Ad Aversa ha ritrovato la famiglia. “E anche l’università. Studio economia e sono al terzo anno presso l’Università di Napoli. Laurearmi è una cosa a cui tengo molto. Giocando in A3 riesco a studiare qualche ora al giorno e ciò, incrociando le dita, mi permetterà di laurearmi in questo anno accademico“. Con sincerità: pallavolo o carriera al di fuori di essa? “Per ora vince la pallavolo. Anche perché sono molto curioso di capire dove poter arrivare. Poi non escludo di trovare una squadra in un’altra città e continuare con l’università, e magari diventare un buon consulente finanziario“. Perché proprio questa scelta? “(ride, n.d.r.) Perché viviamo in un paese in cui tante persone tengono i soldi sotto al materasso. E a me piacerebbe acquisire una clientela che impari ad investire con responsabilità e maturità finanziaria“. Per ora però l’obiettivo è la A2? “È l’obiettivo della società, di tutti noi, e anche a me riempirebbe il cuore di orgoglio poter ottenere questo traguardo soprattutto nella mia terra“. (Fonte: Instagram Simone Starace) Fidanzatissimo con Letizia, anche lei pallavolista. “Sì, Letizia gioca in B2 a Salerno. Sono contento di essere anche vicino a lei quest’anno“. Attualmente il più forte dei due è Starace? “Sì, però Letizia è molto più brava di me nello studio! Ed è anche un’ottima pallavolista“. LEGGI TUTTO