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    Domotek. Polimeni: “Una vittoria che premia l’anima di squadra”

    Domotek Volley Reggio Calabria vince gara uno: battuta l’Acqui Terme 3-1 in una semifinale da antologia
    REGGIO CALABRIA – Un PalaCalafiore esplosivo, record di pubblico, spettatori in delirio, e una vittoria che vale un uno a zero basilare. La Domotek Volley supera 3-1 l’Acqui Terme in una semifinale playoff di A2 ricca di emozioni, confermando un percorso straordinario ed una vera favola sportiva in atto. Al termine del match, il Mister Antonio Polimeni, condottiero degli amaranto, non nasconde l’orgoglio:
    “È stata una battaglia tecnica e tattica su ogni set, con un terzo parziale finito oltre i 30 punti. Loro sono fortissimi, lo sapevamo, e serviva una prestazione ai limiti della perfezione. I miei ragazzi si sono superati ancora una volta”, esordisce il tecnico, visibilmente emozionato.
    “Queste presenze sono impensabili per me che sono reggino. Abbiamo venduto tantissime magliette, è il segno del legame con la città. I giocatori hanno conquistato Reggio Calabria, e la risposta è eccezionale”.
    Il coach reggino evita di focalizzarsi sui singoli, ma non può fare a meno di lodare alcuni protagonisti come Enrico Lazzaretto.“Questa squadra ha un’anima – prosegue Polimeni – Durante l’anno abbiamo perso Zappoli per 2 mesi, De Santis per quasi 3, il nostro palleggiatore Esposito nel momento cruciale ed ora il centrale Stufano. Ma non abbiamo mai fatto un passo indietro. Questo è fantastico”.“Oggi, Enrico Zappoli sta accellerando, atleta di assolute qualità.Non mi piace parlare dei singoli, ma posso dire che abbiamo un’anima.L’io non va a formare un “Noi”, ma un “Noi” è formato da tanti “Io”.Marco Pugliatti s’impegna con assoluta qualità e ne sono fiero”.
    Dopo un primo set equilibrato (25-23), la Domotek si impone nel secondo (25-19). L’Acqui Terme reagisce nel terzo, vinto 32-30 dopo un’estenuante battaglia, ma i calabresi chiudono la pratica nel quarto (25-21) con le schiacciate decisive di Lazzaretto.
    “La vittoria più grande è questa unione tra squadra e città. Ma non ci fermiamo qui: vogliamo continuare a sognare”. LEGGI TUTTO

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    L’Avimecc Modica da il “rompete le righe” e si prepara per il futuro

    Per l’Avimecc Modica è arrivato il momento del “rompete le righe”.
    Sabato sera la dirigenza presieduta da Ezio Aprile ha organizzato una serata di relax per salutare nel migliore dei modi quella che per i “Galletti” della Contea è stata la migliore stagione da quando si milita in serie A3.
    Un quinto posto finale in regular season e la sconfitta con la Rinascita Lagonegro in gara 3 dei quarti di finale play off. Un risultato che poteva essere ancora più esaltante se solo a inizio stagione non ci fossero stati tanti problemi che hanno portato come conseguenza una serie di sconfitte che hanno costretto i ragazzi di coach Distefano a un inizio ad handicap.
    Presente alla serata di relax e divertimento, fortemente voluto da coach Distefano e dalla società, anche Lollo Cavasin che, arrivato a Modica per dare manforte ala causa si è infortunato gravemente alla prima di campionato con Reggio Calabria e ha saltato tutto il campionato.
    “E’ stata una stagione iniziata in salita già in estate per varie vicissitudini che ci hanno disorientato, ma – spiega coach Enzo Distefano – la dirigenza non si è fatta trovare impreparata ha subito corso ai ripari e con l’arrivo di Padura Diaz abbiamo superato questo primo step di difficoltà egregiamente. Gli infortuni di inizio stagione – sottolinea – hanno gravato sulla prima parte del campionato che è stata deficitaria per la classifica, ma poi con il lavoro in palestra, nella fase successive i risultati sono arrivati e penso hanno reso questa stagione positiva. Quando abbiamo preso coscienza che la squadra è stata costruita bene con acquisti azzeccati che hanno rinforzato un gruppo già consolidato – continua – sono arrivati ritmo e bel gioco e abbiamo giocato alla pari con le big del nostro girone. Ho avuto la fortuna di aver potuto lavorare con uno staff tecnico di spessore e soprattutto con l’amico Manuel Benassi che è anche un grande professionista. Ero sicuro di questo e averlo voluto al mio fianco è stato un grande vantaggio perchè ha portato un contributo importante al mio lavoro e la squadra ne ha tratto sicuramente giovamento. Abbiamo chiuso la stagione al quinto posto e ce lo godiamo anche se poteva essere migliorato. Ringrazio la società per la fiducia che mi ha accordato in questi anni insieme -conclude Enzo Distefano – ho fatto tutto con la massima dedizione e il duro lavoro raccogliendo questi risultati, ora ci sarà da pensare al futuro, ma è ancora troppo presto per svelarlo”.
    Tra i protagonisti di questa stagione il capitano Stefano Chillemi, che da capitano e modicano ha cercato di far capire a tutti il peso della maglia biancoazzurra che quest’anno in A3 ha avuto l’onere e l’onore di rappresentare non solo Modica, ma l’intera Sicilia .
    “L’inizio di stagione tra infortuni e vicissitudini varie – spiega il capitano biancoazzurro – è stato molto difficile, ma la società ha sopperito egregiamente alle difficoltà con acquisti mirati che hanno reso il nostro gruppo molto forte in tutti reparti. Quando siamo stati al completo -continua – abbiamo iniziato a giocare anche una buona pallavolo e alla fine credo che il quinto posto finale in regular season sia stato più che meritato, perchè abbiamo lavorato sei mesi duramente per arrivare a questo traguardo. Siamo stati sempre uno spogliatoio unito come non lo siamo stati mai negli anni precedenti, ci siamo sempre aiutati a vicenda e questo è stato la nostra forza. La società -conclude Stefano Chillemi ha posto le basi per qualcosa di importante, ma è ancora presto per parlarne”.
    Le parole del presidente Ezio Aprile, invece, non nascondono nuove ambizioni societarie.
    “Siamo soddisfatti di questa stagione appena conclusa – dice Ezio Aprile – perchè siamo riusciti a migliorare i risultati delle stagioni precedenti. Abbiamo chiuso al quinto posto, peccato aver incontrato ai quarti Lagonegro, la squadra più in forma del momento, dovendo giocare gara 3 in casa loro. Abbiamo avuto difficoltà a inizio stagione con la mancanza dell’opposto e con Cavasin che si è infortunato alla prima giornata. L’arrivo di Padura Diaz – prosegue – ha comunque portato nuovo entusiasmo e credo che senza tutte le difficoltà incontrate avremmo potuto fare ancora meglio, ma va bene così. Cercheremo di riconfermare lo zoccolo duro di questa stagione e di fare acquisti che ci possono fare alzare ulteriolmente l’asticella delle ambizioni. Partiamo da una base solida, – conclude il presidente dell’Avimecc Modica – ci serve solo migliorare alcuni aspetti anche al di fuori dal campo e credo che abbiamo le carte in regola per continuare nel nostro progetto a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Mozzato: «Una delle nostre migliori versioni stagionali»

    Non tutti i punti sono uguali. Non tutti hanno lo stesso peso o valore. Alcuni sono semplicemente decisivi: lo spartiacque tra ciò che è stato e ciò che poteva essere. Ebbene, una delle giocate simbolo di gara 2 della semifinale playoff, vinta in tre set dal Belluno Volley sulla JV Gioia del Colle, l’ha firmata Matteo Mozzato.
    MURO – Sarà il caso di riavvolgere il nastro e di tornare al terzo parziale: i pugliesi, in fase di rimonta, perfezionano l’aggancio a quota 21. Poi, Basso riporta avanti i biancoblù e si presenta in battuta. A quel punto, sul 22-21, servirebbe un break. E arriva Mozzato, che con un muro statuario annienta la “pipe” di Mariano e la inchioda a terra. È la svolta: «Gioia del Colle stava tornando a galla – commenta il protagonista -. Sono contento di aver fatto la mia parte in un momento così importante».
    PRESSIONE – Al di là del singolo episodio, il centrale si è reso protagonista di una prova solidissima: «È stata una partita molto difficile dal punto di vista mentale, ma l’abbiamo approcciata nella maniera giusta, continuando a mettere pressione all’avversario. Così, siamo riusciti a imporre il nostro gioco fin dall’inizio e a portare a casa il successo». I rinoceronti hanno recitato il copione a meraviglia: «La vera differenza è legata a una fase break molto ben interpretata da parte nostra. In questo modo, abbiamo creato sempre un buon divario di punti. Se è stata la miglior versione stagionale? Di sicuro, una delle migliori».
    REPERTORIO – Ora, però, si volta pagina. Perché domenica 13 aprile (ore 18) si riparte da zero. E dalla Puglia, dove andrà in scena il secondo atto della serie: «Mi aspetto una gara 2 molto tosta, da loro non sarà facile – conclude Mozzato -. Gioia del Colle, inoltre, è veramente forte e, di conseguenza, dovremo sfoderare tutto il nostro repertorio per ottenere un risultato positivo».

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    Personal Time: è stata una grande stagione

    Ci sono stagioni incredibili. Quelle dove non vinci nulla, ma sei ugualmente felice per quanto fatto sul campo.
    L’annata 2024/2025 rientra in questa categoria. La Personal Time era partita per centrare la permanenza in serie A3, era questo l’obiettivo messo sul tavolo dal presidente Fabio Zuliani e tutta la dirigenza sandonatese.
    Invece ancora una volta Daniele Moretti e i suoi ragazzi hanno saputo stupire tutti quanti facendo un’annata decisamente al di sopra delle aspettative.
    Dopo la finale con Fano della scorsa stagione, il gruppo era stato rivoltato come un calzino; i grandi protagonisti  sono andati altrove. Sono rimasti Giannotti e pochi altri.
    La Personal Time si è presentata ai nastri di partenza con tanto entusiasmo ed umiltà, strada facendo il gruppo si è preso la testa della graduatoria e l’ha mantenuto fino all’ultima giornata conquistando uno storico primo posto.
    Uno spogliatoio capace di andare anche oltre, prima la conquista della finale di Coppa Italia, poi la finale di Super Coppa. Tutte e due le competizioni sono state vinte meritatamente dalla Romeo Sorrento.
    Una Personal Time che si merita applausi anche se non ha vinto nulla.
    Grazie ragazzi siete entrati nella storia del club e della città di San Donà di Piave. (196) LEGGI TUTTO

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    Andrea Radici è il nuovo allenatore della Gabbiano Farmamed Mantova

    MANTOVA – Il nuovo allenatore della Gabbiano Farmamed Mantova è Andrea Radici. Classe 1966, nativo di Città di Castello, il tecnico succede a Simone Serafini e ha firmato un contratto annuale con il club.
    Di assoluto prestigio il suo curriculum: dopo gli inizi come secondo allenatore nel club della sua città, in serie A2, dal 1996 al 1999 è alla guida di Perugia, in B1. Seguono poi esperienze sulle panchine di Perugia, Arezzo, Spoleto e Foligno (tutte tra B1 e B2), prima del primo incarico in serie A2, quello di primo allenatore della Monini Spoleto, fino alla metà del dicembre del 2005.
    Dopo un’annata sulla panchina di Bastia Umbra, in B1, dal 2007-2008 ritorna nella sua città natale, e inizia una scalata vertiginosa. Prima domina il torneo di B1, chiuso con 25 vittorie in 26 giornate, conquistando la promozione, e poi vive altri quattro anni in categoria, centrando i playoff nel 2009-2010 (primo turno), nel 2010-2011 (semifinale) e nel 2011-2012 (semifinale).
    La stagione 2012-2013 è quella del trionfo: Radici e la sua Città di Castello dominano il torneo di A2 con 22 vittorie e due sole sconfitte, e ottengono la tanto agognata promozione in Superlega. Superlega dove, l’annata successiva, Radici porta ancora i suoi ai playoff, chiudendo al settimo posto in classifica e cedendo poi a Piacenza negli spareggi.
    Piacenza che lo sceglierà poi l’anno successivo come guida tecnica, prima che Radici si sposti poi nelle Marche, ripartendo dalla serie B alla guida di Fano e conquistando la promozione in A3 al termine della stagione 2018-2019.
    Chiusa la parentesi a Fano, Radici approda sulla panchina della Omifer Palmi, con la quale vince una Supercoppa di serie A3 (proprio contro la Gabbiano) e sulla quale resta fino allo scorso novembre, in serie A2.
    «Sono estremamente soddisfatto dell’approdo di Andrea come nostra guida tecnica – spiega il presidente Paolo Fattori – sono convinto potrà avviare un nuovo, importante ciclo, che ci regalerà soddisfazioni. È un tecnico di grande esperienza, che fa del lavoro e della crescita di ogni singolo giocatore il suo mantra. Quando ci è stata presentata questa opportunità, non ce la siamo fatta scappare».
    Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – [email protected] LEGGI TUTTO

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    Rinascita Lagonegro, primo step superato: 3-0 al CUS Cagliari

    Semifinale chiama, Rinascita Volley Lagonegro risponde presente. Gara 1 si tinge di biancorosso: i ragazzi di coach Waldo Kantor cominciano la serie sconfiggendo con un netto 3-0 il CUS Cagliari davanti a un Palasport di Villa d’Agri completamente sold out. Affamata, cinica e eccezionalmente concreta: così è apparsa la squadra lucana agli occhi di un pubblico in visibilio, una prova di assoluto valore che mette a terra il primo, fondamentale mattoncino nella ancor lunghissima rincorsa alla finale Playoff. 54% in attacco, 57% di positività in ricezione, 7 muri vincenti e i 27 punti del solito, immenso Diego Cantagalli: è solo l’assaggio statistico di ciò che si è visto in campo e la dimostrazione di come capitan Fortunato e compagni volevano fortemente questo successo in casa. E’ solo il primo step: sabato prossimo, 12 aprile, si vola in Sardegna per la sfida di ritorno, lì dove il CUS cercherà in tutti i modi di riequilibrare la situazione.
    I SESTETTI
    La Rinascita scende sul taraflex nella sua versione classica: Sperotto e Cantagalli a formare la diagonale palleggiatore-opposto, Panciocco e Armenante in posto quattro, Tognoni e Pegoraro a presidiare la zona centrale, Fortunato libero. Coach Simeon risponde con Ciardo regista, l’ex Biasotto opposto, Gozzo e Marinelli in banda, Rascato e Menicali centrali, l’altro ex di giornata El Moudden ad orchestrare le operazioni difensive.
    LA CRONACA
    Sostenuta da un tifo caloroso e assordante, la Rinascita innesta subito la quinta marcia: Armenante muove il tabellino prima con una pipe (2-1), poi con un monster block su Biasotto (5-2). Cantagalli lo imita per il 7-3, Pegoraro – nel punto successivo – costringe Simeon a richiamare immediatamente i suoi in panchina per riordinare le idee. Lagonegro appare solida, dall’altro lato i sardi provano con tenacia a restare in scia: Ciardo (ace del 10-6), Marinelli (11-8) e Biasotto (15-11) sembrano ispirati, Panciocco (possente attacco del 20-15) e Tognoni (primo tempo del 21-16) rispondono a tono. Sul tramonto del set, e con il vento apparentemente a proprio favore, la Rinascita lascia qualche spazio di manovra di troppo al CUS che ne approfitta, pareggia i conti (23-23) e lotta tenacemente punto a punto. A referto entra con prepotenza anche lo schiacciatore Gozzo (sigilli del 24-24 e 25-25) che ingaggia un testa a testa con Cantagalli. Ad avere ragione sarà l’opposto figlio d’arte che firma il definitivo 28-26 dalla sua mattonella preferita.
    Il secondo parziale si apre col primo vantaggio ospite  del match(1-2, ace di Menicali), a cui rispondono prima Tognoni (classico attacco in primo tempo), poi Cantagalli con un muro vincente su Marinelli. Kantor, con la sua proverbiale garra, indica la strada a bordo campo: accelerare senza lasciare respirare gli avversari. E i suoi ragazzi lo seguono a menadito: Cantagalli butta giù l’ace del 7-5, Armenante pennella prima la sua inconfondibile pipe (12-7), poi un delizioso pallonetto (20-16). E’ una Rinascita bella da vedere: sul finale, Cantagalli si ripete dai nove metri (24-18), e il primo set ball viene immediatamente trasformato da Pegoraro in primo tempo.
    Nel sestetto biancorosso entra stabilmente Andrea Fioretti, in campo al posto di Panciocco sofferente al ginocchio e autore, fino al momento dello stop forzato, di una prova magistrale (80% di positività in attacco). Nel momento del bisogno, il giovane schiacciatore campano dà il suo contributo: bello, a tal proposito, il punto dell’11-10 direttamente dai nove metri. La squadra è compatta e ha in testa un unico obiettivo: chiudere la sfida il prima possibile. Cantagalli dà il là ai primi veri strappi (12-10 e 14-11), e insieme a Tognoni (gran muro a due sul 19-15) confermano le intenzioni. Cagliari commette qualche errore di troppo a servizio (15 in totale) e aiuta, di fatto, la Rinascita a veleggiare verso il trionfo. Tolti un mani out di Gozzo e un bell’attacco lungolinea di Biasotto (20-17), il finale è tutto di marca lagonegrese: alla festa partecipa anche il secondo palleggiatore Bonacchi (ace del 22-17), il suggello finale porta la sigla di Andrea Pegoraro (25-22) in primo tempo splendidamente servito da Sperotto. Gara 1 è in cascina. La Rinascita c’è.
    IL TABELLINO DEL MATCH
    RINASCITA VOLLEY LAGONEGRO:  Fortunato (L1), Vindice (L2), Panciocco (4), Pegoraro (7), Cantagalli (27), Franza, Tognoni (5), Fioretti (2), Armenante (7), Sperotto (1), Bonacchi (1), Focosi, Parrini. All.: Waldo Kantor
    CUS CAGLIARI: Galdenzi (5), Ciardo (3), Menicali (8), Marinelli (3), Busch (1), Rascato (4), Chialà, Zivojinovic, El Moudden (L), Gozzo (14), Biasotto (15). All.: Lorenzo Simeon
    Punteggio: 3-0 (28-26, 25-19, 25-22)
    Durata set: 38’, 29’, 27’
    Arbitri: Eleonora Candeloro, Deborah Proietti
    Note | Lagonegro: aces 4, errori al servizio 9, muri vincenti 7, ricezione pos 57% – prf 32%, attacco 54%
    Cagliari: aces 3, errori al servizio 15, muri vincenti 6, ricezione pos 60% – prf 31%, attacco 47%.
    Ufficio Stampa – Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Superata Gioia del Colle: i rinoceronti aprono al meglio la serie

    Gara 1 di semifinale playoff è del Belluno Volley: in una VHV Arena vestita a festa e rigorosamente “sold out”, i rinoceronti superano la JV Gioia del Colle e indirizzano la serie sul binario biancoblù. Ma, per quanto importante, si tratta solo della tappa iniziale: la prossima è già all’orizzonte, visto che il secondo appuntamento è previsto per domenica 13 aprile, quando i pugliesi, davanti al loro pubblico, proveranno a riequilibrare la situazione, mentre i ragazzi di Marzola avranno il match point in racchetta. Questa, inoltre, è l’ottava vittoria consecutiva per i bellunesi. Perché alle due affermazioni utili a dare il “la” al cammino nella post season, contro il Monge Gerbaudo Savigliano, vanno aggiunte le cinque che hanno chiuso la stagione regolare. L’ultimo passivo risale addirittura a fine gennaio: al 2-3 contro la Negrini CTE Acqui Terme. Da allora, Coppa Italia esclusa, due mesi abbondanti senza alcuna macchia.
    NULLA AL CASO – Come senza macchia è il confronto che “stappa” il mese di aprile: i Marzola boys chiudono i conti in tre parziali e in un’ora e 20′ di una partita inizialmente “aggredita” con la fame, la grinta e anche la lucidità di chi non intende lasciare nulla caso. E poi gestita con raziocinio negli ultimi due set. All’interno di una prova maiuscola del collettivo, non può non risaltare il contributo di un Berger pressoché perfetto in ricezione (93 per cento di positività) e incisivo sotto rete, con 12 punti arricchiti da 2 ace, mentre Loglisci è il top scorer di serata a quota 14 punti, nobilitati da un radioso 62 per cento in attacco.
    CABINA DI COMANDO – Pronti, via. E il Belluno Volley è già scappato: 5-1, mentre Berger doppia gli avversari (10-5) e Loglisci, con due contrattacchi in sequenza, lancia la definitiva fuga. La scena è tutta dei biancoblù, il cui vantaggio si attesta ben presto sulla doppia cifra. Anche perché Basso, con un “murone” granitico, fa tremare il taraflex della VHV Arena. Gioia del Colle, però, non può essere la versione opaca del parziale d’avvio. Ha qualità e individualità di livello assoluto, per il panorama di Serie A3. E, puntualmente, reagisce nel secondo round, tanto che Vaskelis firma il primo break della contesa per i biancorossi (11-13). Ma i padroni di casa vogliono tornare in cabina di comando. E così, firmano l’aggancio con un muro di Mozzato e approfittano di qualche errore di troppo in attacco dei pugliesi: Persoglia manda out il pallone del 20-17, Loglisci timbra l’ace del 22-18. E il 2-0, nel conto dei set, prende forma.
    CENTRALI PROTAGONISTI – I bellunesi non intendono fermarsi. E, nel terzo atto, schizzano ben presto su un tennistico 6-2. Se poi Loglisci realizza “di piede”, trasformando una difesa in un tiro alla Messi, allora si capisce che anche gli astri sono allineati. La Joy Volley, in realtà, non molla: si avvicina progressivamente e, con la classe di Sebastiano Milan, riporta il punteggio in parità: 21-21. È il momento chiave del match. E il proscenio se lo prendono i centrali: il primo tempo di Basso vale il sorpasso, il clamoroso muro – a uno – di Mozzato ha il sapore dell’allungo. E gli ultimi due punti? Li firmano ancora loro: Basso con un servizio vincente e Mozzato approfittando di una ricezione lunga dei pugliesi. Les jeux sont faits.
    L’ANALISI – «Abbiamo dato vita a una gara equilibrata e ordinata – sostiene coach Marco Marzola -. Ci siamo dati alcuni “diktat” e li abbiamo rispettati alla lettera: non era facile contro una grande squadra come Gioia del Colle. Bravi noi. Potevamo forse battere un po’ meglio, ma nel complesso ci siamo espressi su buonissimi livelli. Gara 2? Sarà dura: in casa, la Joy Volley ci terrà a vendere cara la pelle».

    BELLUNO VOLLEY-JV GIOIA DEL COLLE 3-0
    PARZIALI: 25-13, 25-22, 25-21.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 3, Mian 13, Basso 5, Mozzato 7, Berger 12, Loglisci 14; Martinez (L), Cengia. N.e. Bisi, Guizzardi, Schiro, Luisetto, Saibene, Bassanello (L). Allenatore: M. Marzola.
    JV GIOIA DEL COLLE: Mariano 8, Vaskelis 6, Longo, Milan 14, Persoglia 4, Garofolo; Pierri (L), Martinelli 1, Alberga, Rinaldi, Cester (L). N.e. Attolico, Disabato, Starace. Allenatore: S. Passaro.
    ARBITRI: Gianmarco Lentini di Catania e Antonino Di Lorenzo di Palermo.
    NOTE. Durata set: 21’, 28’, 31’; totale: 1h20’. Belluno: battute sbagliate 14, vincenti 3, muri 7. Gioia del Colle: b.s. 9, v. 1, m. 2. LEGGI TUTTO

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    Joy Volley sconfitta in gara 1: il Volley Belluno si impone 3-0

    Parte con una sconfitta la serie di semifinale playoff contro il Volley Belluno che, fra le mura amiche della VHV Arena, si è imposto in gara 1 con il risultato finale di 3-0 (25-13, 25-22, 25-21). Dopo un primo set a senso unico, sostenuta da circa cinquanta tifosi arrivati da Gioia del Colle, la Joy Volley ha provato a tenere testa ai padroni di casa che, attraverso una grande prestazione corale, sono riusciti a contenere la buona reazione dei biancorossi nel secondo set e a vanificare la grande rimonta di capitan Mariano e compagni (da 19-14 a 21-21), piazzando il decisivo break di quattro punti nel momento clou della terza frazione di gioco.Calato il sipario su gara 1, che ha visto protagonisti su tutti lo schiacciatore Gianluca Loglisci (13 punti a referto) e l’opposto Riccardo Mian (11 sigilli per lui), la serie proseguirà con gara 2, in programma domenica 13 aprile, ore 18:00, al PalaCapurso.
    FORMAZIONIMister Marzola opta per Ferrato al palleggio, Mian opposto, Berger e Loglisci di banda, Basso e Mozzato centrali e per Martinez libero.Coach Passaro sceglie Longo in cabina di regia, Vaškelis opposto, Mariano e Milan in posto 4, Persoglia e Garofolo al centro e, infine, Pierri alla guida delle operazioni difensive.
    LA GARAPartenza arrembante del Volley Belluno: il mani out di Loglisci fissa il punteggio sul 10-5 e porta al primo time-out della serata richiesto da coach Passaro. Tornati in campo, la compagine veneta resta in controllo delle operazioni di gioco: pungente al servizio con Ferrato e risoluta in attacco con Loglisci, si dà alla fuga nella parte centrale del set (16-7, a segno Berger). Nella metà campo biancorossa fa il suo ingresso in campo Alberga (al posto di Vaškelis). L’inerzia della contesa non cambia (23-11). La prima frazione di gioco si chiude con l’ennesimo sigillo di Loglisci (25-13).Nel secondo set la reazione della Joy Volley non si fa attendere: è Persoglia a firmare il momentaneo 7-8. La gara prosegue punto a punto fino all’11-12, quando capitan Mariano sigla il +2 biancorosso (11-13) con un attacco potente in diagonale. La replica bellunese è immediata: 13-13 (muro di Mozzato su Vaškelis). Giunti sul 16-16, questa volta è il Volley Belluno a portarsi avanti (18-16, due errori consecutivi commessi da Gioia in fase offensiva). Trascinata in attacco da Mian e al servizio da Loglisci, la squadra del tecnico Marzola porta a +4 (22-18) il suo vantaggio sui biancorossi. La Joy Volley rimane aggrappata al set fino alla fine (24-22) ma si arrende agli avversari sul definitivo 25-22.L’andamento del match resta lo stesso anche nel terzo atto della contesa: grazie ai sigilli di Mian e Loglisci, il Volley Belluno è subito avanti (7-2). La Joy Volley non molla e, lavorando bene in difesa con Longo e Pierri, torna sulle tracce dei bellunesi (11-10). Il nuovo strappo dei padroni di casa (15-12) porta la firma di Alexander Berger. La Joy Volley accusa il colpo e perde ulteriore terreno dagli avversari (19-14, chiusura di Ferrato). Nel momento di massima difficoltà, la squadra di coach Passaro trova una grande rimonta con l’efficace turno al servizio di Persoglia e gli attacchi vincenti di Mariano e Milan (21-21). Una volta ristabilita la parità, però, è la compagine veneta a riprendersi la scena: il break di quattro punti, confezionato da Basso e Mozzato, fa calare il sipario su gara 1.
    TABELLINOVOLLEY BELLUNO 3-0 JOY VOLLEY GIOIA DEL COLLE(25-13, 25-22, 25-21)
    VOLLEY BELLUNO: Ferrato 2, Mian 11, Berger 12, Loglisci 13, Basso 6, Mozzato 8, Martinez (L1) pos 50%, Luisetto, Bassanello (L2), Schiro, Cengia, Bisi, Guizzardi, Saibene.All. Marco Marzola, vice all. Roberto Malaguti.
    JOY VOLLEY GIOIA DEL COLLE: Longo 1, Vaškelis 5, Mariano 8, Milan 14, Garofalo 0, Persoglia 4, Pierri (L1) pos 68%, Martinelli 1, Alberga, Starace, Disabato, Rinaldi, Attolico, Cester.All. Sandro Passaro, vice all. Francesco Racaniello.
    Arbitri: Gianmarco Lentini e Antonino Di Lorenzo.
    Note | Belluno: aces 3, errori al servizio 14, muri vincenti 7, ricezione pos 62% – prf 21%, attacco pos 51%.Gioia del Colle: aces 1, errori al servizio 10, muri vincenti 3, ricezione pos 61% – prf 31%, attacco pos 36%.Durata set: 22’, 28’, 31’.
    Gianluca Falcone – Responsabile Ufficio Stampa Joy Volley Gioia del Colle LEGGI TUTTO