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    Romeo e le ambizioni della Domotek Volley

    “Vogliamo creare una famiglia, non semplici sponsor”Con entusiasmo contagioso, Gianluca Romeo, direttore marketing della Domotek Volley Reggio Calabria, ha tracciato le linee guida per la prossima stagione durante un’intervista esclusiva.“Presentiamo questa nuova stagione con la stessa voglia di fare bene che ci ha caratterizzato lo scorso anno”, esordisce Romeo. “Quella stagione si è chiusa con il sogno sfumato dei play-off, ma ci ha regalato una crescita straordinaria: come società, nell’affluenza al palazzetto e nei rapporti con i partner – termine che preferisco a sponsor”.
    Il manager amaranto sottolinea l’approccio innovativo del club: “Stiamo lavorando per superare i classici schemi della sponsorizzazione sportiva. Non vogliamo semplici inserzioni pubblicitarie, ma costruire una vera rete tra partner che condividano i nostri valori. L’obiettivo è creare una famiglia attorno alla squadra”.
    Un concetto che trova conferma nei numeri: “Nell’ultima gara abbiamo superato i 4.000 spettatori – un traguardo eccezionale per una società nata solo due anni fa. Questo dimostra quanto la pallavolo stia crescendo a Reggio Calabria. Ora puntiamo a raddoppiare questi numeri, consapevoli della difficoltà ma determinati a provarci”.
    Romeo conclude con un’anticipazione: “Abbiamo diversi progetti innovativi in cantiere che sveleremo a breve. La Domotek Volley vuole essere sempre più un punto di riferimento per lo sport e la comunità”.
    La società si prepara dunque al nuovo campionato con ambizione e quella voglia di fare squadra che, a giudicare dalle parole del direttore marketing, riguarda tanto il campo quanto gli spalti e tutto l’indotto che ruota attorno al club.
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    Joy Volley, Nisquared nuovo sponsor tecnico per il prossimo triennio!

    La Joy Volley è lieta di annunciare l’inizio di una nuova importante partnership: a partire dalla stagione 2025/2026, Ninesquared sarà il nuovo sponsor tecnico ufficiale del club per il triennio 2025–2028.
    Ninesquared è un brand italiano in forte crescita, nato da un’autentica passione per la pallavolo e diventato in breve tempo un punto di riferimento per lo sportwear tecnico e lifestyle dedicato al mondo del volley. Il marchio veste oggi numerosi club italiani di Serie A, B e settori giovanili d’eccellenza, distinguendosi per lo stile innovativo, la qualità dei materiali e l’attenzione alle esigenze di atleti e società.
    La collaborazione con Ninesquared prevede la fornitura di teamwear tecnico personalizzato per tutte le squadre Joy Volley, dal vivaio alla prima squadra, con l’obiettivo di esaltare l’identità del club, migliorare la performance in campo e rafforzare il senso di appartenenza.
    A commentare l’accordo è Lorenzo Gallosti, CEO di Ninesquared: «Siamo orgogliosi di scendere in campo al fianco di una realtà in forte crescita come Joy Volley. Siamo rimasti subito colpiti dal progetto ambizioso, fatto di passione, territorio e voglia di alzare l’asticella stagione dopo stagione. Entrando nella nostra crew di club italiani, Joy Volley abbraccerà uno stile che parla di identità e visione, con un teamwear pensato su misura per esaltare le performance in campo e rafforzare l’appartenenza a un progetto giovane ma già carico di energia.Con questa partnership vogliamo dare a ogni atleta, tifoso e ragazzo del vivaio un look che racconti orgoglio, ambizione e amore per il volley, dentro e fuori dal campo. È così che immaginiamo la nuova cultura volley firmata Ninesquared».
    Con questo accordo, Joy Volley compie un ulteriore passo nel percorso di crescita sportiva e organizzativa, abbracciando una visione condivisa fatta di stile, innovazione e passione per la pallavolo. LEGGI TUTTO

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    Joy Volley, Nisquared nuovo sponsor tecnico per il prossimo triennio!

    La Joy Volley è lieta di annunciare l’inizio di una nuova importante partnership: a partire dalla stagione 2025/2026, Ninesquared sarà il nuovo sponsor tecnico ufficiale del club per il triennio 2025–2028.
    Ninesquared è un brand italiano in forte crescita, nato da un’autentica passione per la pallavolo e diventato in breve tempo un punto di riferimento per lo sportwear tecnico e lifestyle dedicato al mondo del volley. Il marchio veste oggi numerosi club italiani di Serie A, B e settori giovanili d’eccellenza, distinguendosi per lo stile innovativo, la qualità dei materiali e l’attenzione alle esigenze di atleti e società.
    La collaborazione con Ninesquared prevede la fornitura di teamwear tecnico personalizzato per tutte le squadre Joy Volley, dal vivaio alla prima squadra, con l’obiettivo di esaltare l’identità del club, migliorare la performance in campo e rafforzare il senso di appartenenza.
    A commentare l’accordo è Lorenzo Gallosti, CEO di Ninesquared: «Siamo orgogliosi di scendere in campo al fianco di una realtà in forte crescita come Joy Volley. Siamo rimasti subito colpiti dal progetto ambizioso, fatto di passione, territorio e voglia di alzare l’asticella stagione dopo stagione. Entrando nella nostra crew di club italiani, Joy Volley abbraccerà uno stile che parla di identità e visione, con un teamwear pensato su misura per esaltare le performance in campo e rafforzare l’appartenenza a un progetto giovane ma già carico di energia.Con questa partnership vogliamo dare a ogni atleta, tifoso e ragazzo del vivaio un look che racconti orgoglio, ambizione e amore per il volley, dentro e fuori dal campo. È così che immaginiamo la nuova cultura volley firmata Ninesquared».
    Con questo accordo, Joy Volley compie un ulteriore passo nel percorso di crescita sportiva e organizzativa, abbracciando una visione condivisa fatta di stile, innovazione e passione per la pallavolo. LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, Melato in cabina di regia

    Da apprendista dei trucchi del mestiere a driver chiamato a guidare al meglio in pista una vettura in grado di farsi apprezzare su quel circuito chiamato Serie A3 Credem Banca.
    Dopo aver appreso i segreti del mestiere di palleggiatore a stretto contatto con uno dei maggiori interpreti del ruolo come il brasiliano Bruno a Modena in Superlega ed aver limato ulteriormente le proprie caratteristiche a stretto contatto con il francese Thomas Nevot a Siena in A2, Pietro Melato è pronto a prendersi le responsabilità sulle spalle ed in quella che sarà la chiamata più a Sud della sua giovane carriera è determinato a far parlare di sé anche a Campobasso.
    Ventunenne di 190 centimetri, l’ultimo innesto in casa rossoblù è un regista moderno di quelli fisici chiamato a dover governare tante bocche da fuoco giovani ed esperte animate dal comune desiderio di portare in alto l’ensemble campobassano.
    «In queste stagioni ho avuto la possibilità di vedere da vicino le qualità di registi di indubbio valore – riconosce il diretto interessato – e di crescere ulteriormente a Siena nella scorsa stagione ed ora sento di poter assumere su di me questa forte responsabilità che potrà essere un’esperienza formativa di non poco conto in cui mi porterò dentro i tanti consigli eccelsi ricevuti sinora sulla mia strada».
    Quanto alla discesa al di sotto del Tevere, il giocatore rossoblù è chiaro: «Nel corso delle stagioni mi sono sempre più allontanato dalla mia comfort zone, sinonimo anche di maggiori responsabilità e di confronto con la tattica ed il gioco così da riuscire ad attuare le migliori scelte possibili».
    Del resto, parlando di se stesso e del suo modo di interpretare il ruolo di regista, Melato è molto dettagliato: «Mi piace lavorare sodo in palestra e curare i dettagli, in particolare mi sento di dover lavorare ancora sulla cura delle uscite del mio palleggio. Sono senz’altro un alzatore fisico ed ho dalla mia tanta costanza al servizio, ma in generale credo di curare un po’ tutti quanti gli aspetti del mio gioco».
    Circa la modalità tattica preferita, il nuovo palleggiatore rossoblù fa emergere il proprio eccletismo. «Al di là degli amanti del gioco veloce o di quelli che preferiscono un volley più ordinato e basilare, io ritengo che il sistema tattico sia necessariamente influenzato dagli attaccanti a propria disposizione. Per me, in quella che sarà la prima stagione in cui sono designato coi galloni del titolare, ci sarà da comprendere come miscelare la situazione tra gli elementi esperti e quelli giovani. In altri termini, sarà il miglior modo per testarmi».
    A dar manforte alle sue parole, inoltre, c’è anche la possibilità di disimpegnarsi per un team con un seguito di pubblico non indifferente che fa sentire la propria passione.
    «È un aspetto senz’altro che mi rende particolarmente felice. In tanti mi hanno parlato della realtà di Campobasso come un bell’ambiente che ha tifosi molto partecipi accanto. A loro chiedo di sostenerci il più possibile soprattutto nei momenti di difficoltà, perché, al di là dei risultati, ce ne sono in ogni stagione. E dico anche di non avere fretta perché la nostra è una squadra ampiamente rinnovata e quindi dovranno avere la pazienza, almeno inizialmente, di accompagnarci finché non troveremo il giusto standard».
    In vista del torneo in arrivo, poi, Melato non si pone traguardi: «Partire con un obiettivo e, magari, finire con il mancarlo ti porta a restare male. L’importante, per me, sarà avere le giuste vibrazioni dal gruppo squadra e, se si lavorerà bene in palestra durante tutta la stagione, il resto sarà una conseguenza».
    Nel frattempo, da esecutore delle strategie in campo del proprio tecnico Bua, Melato ha già parlato con il trainer rossoblù: «Abbiamo avuto l’opportunità – chiosa – di scambiarci delle sensazioni nel momento in cui era stata avviata la trattativa, ma il contatto sarà più serrato nel momento del via alla preparazione, perché quello sarà il momento zero di tutto l’itinerario da percorrere».
    ENERGYTIME SPIKE DEVILS UFFICIO COMUNICAZIONE LEGGI TUTTO

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    La ErmGroup Altotevere alza il muro con Compagnoni

    Porta in dote la vittoria nel campionato di Serie A2 con la Ma Acqua San Bernardo Cuneo, assieme ai 202 centimetri di stazza. Si tratta di Mirco Compagnoni, 22 anni compiuti in gennaio e nativo di Brescia, nuovo centrale della ErmGroup Altotevere per la stagione 2025/’26 nel campionato di Serie A3 Credem Banca. La simpatia è il suo valore aggiunto, alla pari delle motivazioni che lo hanno portato a indossare la casacca biancazzurra: “Quest’anno abbiamo le giuste credenziali per far bene – ha detto Compagnoni – perché siamo un bel gruppo; conosco gli altri giocatori sia di fama che per essere stati miei compagni di squadra. Le qualità non ci mancano, abbiamo un’età media giovane e margini di miglioramento da sfruttare nel contesto di un ambiente del quale ho sempre sentito parlar bene in quanto a organizzazione e impiantistica”.
    Il centrale lombardo svela i segreti dell’ultima stagione vincente a Cuneo.
    “I successi sono frutto di tanto lavoro e anche di un pizzico di fortuna. Gli ingredienti di base sono però i seguenti: gruppo unito, obiettivo comune e assenza di filtri; se ci sono problemi, bisogna guardarsi in faccia e metterli sul tavolo. Vedremo in che modo si saranno attrezzate le altre squadre, ma sono molto fiducioso”.
    Le parole del diesse Valdemaro Gustinelli
    “Compagnoni è un profilo nuovo, per quanto personalmente mi riguarda, ma ho subito constatato con piacere la volontà che ha dimostrato nel venire qui da noi. Oltretutto, cercavamo un giocatore importante per le caratteristiche di muro e abbiamo puntato sulla sua figura. Compagnoni ha poi un percorso per il quale la parola “rivincita” diventa importante, perchè proviene da un paio di anni nei quali ha “sentito” poco il campo. Credo che questa sarà una stagione fondamentale per lui e speriamo che ci aiuti ad alzare l’asticella, ricordando che il solo eguagliare la stagione passata non sarà un compito facile”.
    Il percorso di Compagnoni
    Le giovanili di Castiglione delle Stiviere quale trampolino di lancio per l’approdo in B alla Powervolley Milano, poi il biennio a Brugherio in A3, l’esordio in A2 nella stagione 2022/’23 con la Kemas Lamipel Lupi Santa Croce sull’Arno, il ritorno in A3 a Brugherio e infine la nuova annata in A2 con l’Acqua San Bernardo Cuneo, culminata con il salto nella massima serie. Mirco Compagnoni vanta 66 presenze in A2 e 55 in A3 con 194 punti messi a segno, 21 dei quali in battuta e 33 a muro.
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere  LEGGI TUTTO

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    Longo resta al comando: confermato il regista della Joy Volley!

    La Joy Volley è felice di annunciare la conferma di Giuseppe Longo, palleggiatore classe 1998, che continuerà a guidare la squadra anche nella stagione 2025/2026.
    Esperienza, personalità e visione di gioco: con queste qualità Longo si è imposto fin da subito come uno dei leader del gruppo biancorosso. Reduce da una stagione da protagonista, il numero 8 è pronto a riprendere in mano le chiavi del gioco e a far sognare ancora il pubblico del PalaCapurso.
    Originario di Castellana Grotte e cresciuto nel prestigioso settore giovanile della Materdominivolley.it, Longo ha percorso una carriera importante tra Serie A2 e A3, collezionando 217 presenze totali tra le fila di squadre blasonate come Bergamo, Lecce, Macerata e Bari. Un curriculum che parla da sé e che lo candida nuovamente al ruolo di riferimento nella nuova Joy Volley costruita per puntare in alto.
    Determinato, grintoso e dotato di una regia lucida e creativa, Longo ha conquistato il cuore della tifoseria biancorossa. E anche quest’anno sarà il punto di equilibrio in campo, pronto a trasformare ogni azione in spettacolo.
    Queste le sue parole dopo l’ufficialità della riconferma: «Sono molto contento di continuare a vestire la maglia di Gioia. È stato un anno ricco di emozioni intense: siamo cresciuti affrontando le sfide e non ci siamo mai arresi. C’è tanta voglia di tornare in campo per proseguire questo percorso insieme. Saremo determinati a centrare i nuovi obiettivi».
    La società accoglie con grande entusiasmo la sua permanenza, certa che con il suo talento e la sua leadership, Giuseppe Longo sarà ancora una volta uno dei protagonisti assoluti della nuova stagione biancorossa.
    Stay tuned: lo spettacolo sta per ricominciare. LEGGI TUTTO

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    Staff tecnico, confermato Andrea Vanini: sarà il vice allenatore

    Il Belluno Volley conferma nel proprio staff Andrea Vanini: sarà il secondo allenatore, al fianco della guida tecnica Marco Marzola. Il legame tra i due è rodato da tempo: basti pensare che hanno condiviso esperienze importanti alla Sa.Ma Portomaggiore, a Bologna, sponda Geetit, e a Motta di Livenza. E questo affiatamento rappresenta una delle basi su cui costruire la nuova stagione in Serie A3 Credem Banca.
    IN CORSA – Classe 1979, nativo di Portomaggiore (Ferrara), Vanini non è solo un tecnico preparato e meticoloso, ma anche un professionista dalla formazione multidisciplinare: nel suo curriculum, infatti, spicca la qualifica di biologo nutrizionista, con una specializzazione in nutrizione clinica e sportiva. Ed è ormai prossima la laurea in Psicologia: «La scorsa annata si è rivelata positiva – commenta il diretto interessato – nonostante sia mancato il risultato finale. Ma il viaggio è stato molto bello, soprattutto se si considera che sono arrivato in corsa. Al Belluno Volley ho trovato una società solida, disponibile e organizzata. E quando si lavora in un ambiente simile, tutto diventa più semplice e stimolante».
    PALLEGGIATORE – Guardando al futuro, Vanini non ha dubbi: «La prospettiva è quella di lottare ancora per il vertice in ogni competizione. In più, sarà un piacere continuare a collaborare con Marco Marzola, con cui esiste da sempre una profonda sintonia. Per quanto riguarda il mio ruolo, mi concentrerò in particolare sullo studio del palleggiatore avversario, ma sarò pronto ad adattare il lavoro alle richieste della guida tecnica». Idee chiare anche rispetto agli obiettivi: «Sono gli stessi della squadra. Vogliamo migliorare i risultati della stagione appena conclusa e spingerci ancora più in alto, con entusiasmo, spirito di sacrificio e coesione».
    PROGETTUALITÀ – Nel segno della progettualità e della continuità, il Belluno Volley si affida quindi a un tecnico capace di coniugare competenze, esperienza e preparazione: una risorsa preziosa per il club e l’intero ambiente biancoblù. LEGGI TUTTO

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    EnergyTime Spike Devils, al centro la carica di Arienti

    Il Molise, di fatto, era con forza già sulla sua rotta sin dall’ultima stagione. Un po’ per gli scontri tra il proprio ultimo club – l’Impavida Ortona – e quella che sarà la nuova destinazione: ossia gli EnergyTime Spike Devils Campobasso.
    Un po’ anche per via dello sguardo interessato alle vicende della formazione di B2 femminile dell’Europea 92 Isernia, dove si disimpegna l’anima gemella Maddalena Micheletto, ironia della sorte anche lei un ‘posto tre’.
    L’approdo nel capoluogo di regione è stato così naturale per Alessandro Arienti, trentunenne centrale cesenate di 195 centimetri, che ha nel suo curriculum ben sette stagioni tra A2 (due tra Reggio Emilia e Castellana Grotte) e A3 (cinque con fermate, oltre che in Abruzzo, anche a Motta di Livenza e Grottazzolina).
    «Sono davvero entusiasta di questa nuova sfida a Campobasso e, qualsiasi sia la mia destinazione, il mio umore ed il mio morale sono sempre molto alti, indipendentemente dalla latitudine in cui mi trovo. Sono molto carico – spiega il giocatore – e, dando una sguardo anche a quelli che saranno i miei futuri compagni, anche se non li conosco tutti, da quello che leggo dalle loro parole, vedo già grande animo, aspetto che mi dà ancora più determinazione che dovremo trasferire in ambizioni per la squadra perché, solo così, potremo avere una buona partenza e quando il gioco si fa duro, emergerà la nostra determinazione collettiva».
    Curriculum alla mano, Arienti è un navigatore che ben conosce i mari di una categoria in continua crescita stagione dopo stagione. «Non dico di essere un veterano – ci scherza su – ma conosco questo torneo da tempo e posso dire che il livello cresce sempre più ed uno dei due gironi, solitamente quello centromeridionale, tende ad emegere con forza. Del resto, dal suo avvio, questo torneo ha fatto gola a tanti giocatori, magari per questioni logistiche o per la volontà di provare a toglieri tante soddisfazioni».
    Le stesse che – assieme ai sostenitori rossoblù – vuol vivere il centrale romagnolo. «In tutta sincerità mi aspetto e mi auguro di vedere tanto pubblico sugli spalti ed ho avuto già la testimonianza quando sono venuto a giocare qui con Ortona. Ho sempre avuto la fortuna di disimpegnarmi in squadre  con tifoserie numerose in grado di essere il settimo elemento in campo. Proprio per questo lancio il mio appello e la mia sfida ai supporter rossoblù: sono abituato bene e mi auguro anche voi mi possiate dare tante soddisfazioni».
    Parlando di se stesso, poi, come centrale Arienti ricorda come «a Campobasso si ricorderanno tutti per il mio lungo turno al servizio in campionato, ma personalmente mi sono sempre considerato un centrale polivalente che aggiunge a questo ora anche esperienza. Senz’altro il muro è un fondamentale che vivo con entusiasmo, ma anche in attacco cerco di farmi valere. In generale – aggiunge con una qual certa ironia – punto a fare meno danni possibili».
    Poi, più concretamente, spiega: «Starà ad altri giudicare quello che farò sul campo, personalmente è quello l’unico giudice del nostro lavoro».
    Con il nuovo tecnico Bua ha già avuto modo di «confrontarsi durante il mercato prima di siglare il contratto. Abbiamo parlato della squadra e della tipologia di giocatori che l’avrebbero formata. Poi, lo conoscevo perché sono diversi anni che lo affronto ed abbiamo poi un’amicizia in comune che rimonta alla stagione in cui ero a Grottazzolina col mio proprietario di casa suo caro amico ed in tribuna ad osservarci entrambi nelle sfide tra noi. Ma, se prima ci siamo sempre e solo salutati unicamente, ora abbiamo parlato più a lungo».
    In tal senso, così, proiettandosi sugli obiettivi per la prossima stagione, Arienti sottolinea che «ci sarà da divertirsi. Dopo l’ambientamento dello scorso torneo, in cui sono venute fuori le qualità del team soprattutto nei playout, ora forti dell’esperienza e con una società sempre presente, forte anche di giocatori pronti a dare il massimo, sono certo che potremo far bene per far emergere una società ed un territorio che hanno voglia di farsi strada».
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