More stories

  • in

    Civitanova – Monza, curiosità statistiche alla vigilia del match

    Dopo 13 faccia a faccia in Regular Season e 2 in Del Monte® Coppa Italia, tutti vinti dai biancorossi, Cucine Lube Civitanova e Vero Volley Monza si sfidano per la prima volta in una Semifinale di Del Monte® Supercoppa. La 26a edizione del trofeo tricolore, in programma nel weekend all’Eurosuole Forum, la casa dei campioni d’Italia, si aprirà sabato 23 ottobre alle 15.15 (diretta Rai Sport, Volleyball World e Radio Arancia) con il match da dentro o fuori tra i marchigiani, finalisti della passata edizione, e i brianzoli, alla prima partecipazione assoluta. Nonostante i precedenti a favore, la Lube si prepara ad affrontare un match complicato contro un Club in forte crescita.
    Nei 15 scontri diretti disputati finora, i biancorossi hanno concesso ai monzesi 9 dei 54 set giocati, con 1293 punti realizzati e 1090 subiti. All’Eurosuole Forum sono arrivati 9 successi della Lube contro Monza, quattro con il massimo scarto, quattro per 3-1, uno solo al tie break (Quarti di Coppa Italia), gara dove si è verificato il punteggio più alto con 215 punti (25-21, 25-15, 20-25, 23-25, 19-17). Una vittoria nella sfida di sabato sarebbe la decima affermazione assoluta dei cucinieri contro la Vero Volley nel palazzetto di casa. Nella 1ª giornata della SuperLega 2016/17, invece, si verificò lo scarto massimo in favore di Civitanova, con i 23 punti di distacco del 3 a 0 finale (14-25, 23-25, 15-25). Il set più combattuto risale alla 6ª di andata 2018/19: il terzo parziale a Monza finì 26-24 per i locali, anche se poi i biancorossi vinsero al tie-break in rimonta (25-16, 21-25, 26-24, 16-25, 13-25). LEGGI TUTTO

  • in

    Italia U21 da impazzire: Polonia ribaltata, è finale mondiale

    Di Redazione Gli azzurri conquistano la finale del Mondiale Under 21 recuperando due set di svantaggio alla Polonia e imponendosi poi al tie-break. 20-25, 20-25, 25-11, 25-20, 15-12 i parziali di una semifinale che ha regalato emozioni infinite. Top scorer del match Alessandro Michieletto con 20 punti, seguito da Tommaso stefani con 18 punti messi a segno.  Avversaria per il titolo (domenica 3 ottobre, ore 19.00) sarà la Russia, che nell’altro match ha battuto 3-0 (27-25, 28-26, 25-17) l’Argentina. Per l’Italia quella di Cagliari rappresenterà la quinta finale mondiale di categoria nella sua storia, dopo quelle di Milani 1985, Il Cairo 1991, Rosario 1993 e Manama 2019. Gli azzurri sembrano in palla a inizio match, ma sul 12-10 subiscono un parziale di 6-0 che fa crollare ogni certezza e spinge i polacchi fino alla vittoria del parziale (20-25). Nel secondo set l’inerzia non cambia, l’Italia è ancora in grossa difficoltà e cede con lo stesso punteggio. La svolta, però, arriva nel terzo set, con gli azzurri trascinati da Michieletto che torna a fare male col servizio (anche float), mentre a muro cresce Cianciotta. Alla Polonia vengono concessi appena 11 punti, che salgono a 20 nel quarto parziale che rimanda tutto al tie-break. Qui l’Italia non scala di marcia e corre subito sul 7-1. La Polonia non ci sta: risale fino al -1 (11-10) e poi impatta sul 12-12. Ma la sua partita finisce qui. L’Italia non sbaglia più e il monster block finale di Rinaldi chiude i conti. Alessandro Michieletto: “A partire dal terzo set abbiamo iniziato a sbagliare meno a partire dalla battuta e quindi riuscivamo a fare più break point. Nei primi due set non riuscivamo ad accettare il punto a punto e loro prendevano sistematicamente il largo. Nei tre set successivi, invece, siamo partiti meglio e abbiamo iniziato a giocare meglio. I primi due set della partita con la Polonia ci serviranno da lezione per la finale di domani contro la Russia. Dopo la finale europea dello scorso anno, ora quella mondiale sempre con la Russia. Noi siamo pronti e non vediamo l’ora di affrontarli”. ITALIA U21-POLONIA U21 3-2 (20-25, 20-25, 25-11, 25-20, 15-12)Italia: Michieletto 20, Cianciotta 10, Stefani 18, Rinaldi 11, Crosato 11, Porro 1, Catania (L). Gottardo 1, Schiro 2, Ferrato. N.e. Comparoni, Magalini. All. FrigoniPolonia: Kwasigroch 11, Urbanowicz 10, Dulski 10, Kraus 8, Strulak 9, Pawlun 6, Nowowsiak (L). Gomulka 8, Markiewicz 1, Gniecki 1. N.e. Czerwinski, Gierzot. All. PlinskiDurata set: 28’, 29’, 24’, 28’, 20’Italia: 2 a, 19 bs, 15 mv, 35 etPolonia: 3 a, 15 bs, 14 mv, 31 et LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi: Ora, comunque vada, De Giorgi è già da 10

    Di Paolo Cozzi Otto lunghissimi anni…. Era dal 2013 che la nostra Nazionale mancava da una Finale Continentale, un Purgatorio sportivo dal quale la giovane banda di De Giorgi ci ha trascinato fuori spingendosi oltre ogni più rosea aspettativa e ridando speranza e vigore ad un movimento che era uscito parecchio acciaccato dal torneo Olimpico di Tokyo 2021. È una nazionale che piace, che lotta, che sbaglia anche, ma non perde mai il bandolo della matassa e continua a seguire quella filosofia di gioco che il coach salentino sta insediando nei suoi ragazzi. Un gruppo giovane, sperimentale, chiamato più a non naufragare che a fare l’impresa…. E invece il sudore estivo mentre il gruppo di Tokyo usciva ai quarti, il profilo basso tenuto sempre e infine l’esplosione… otto vittorie di fila, 3 soli set persi lungo il cammino e una crescita continua…. Cosa chiedere di più a questi ragazzi? Di non farci svegliare bruscamente, di compattarsi ancora di più, di chiudersi a testuggine romana e non arretrare dietro le bordate di Urnaut e compagni che domani venderanno cara ,carissima la pelle inseguendo il loro sogno personale dopo due finali perse. È una Italia che attacca meglio, batte bene ma soprattutto sfoggia un muro compatto e preciso. Ma quello che stupisce è l’atteggiamento, la voglia di non fare cadere neanche un pallone, con tanta difesa e tanta copertura, ovvero quel lavoro sporco che costa poco ma rende tantissimo. Ma veniamo alle pagelle. foto Cev Giannelli voto 8. 7 punti, con tre ace e un muro più una regia sapiente, dove alterna intelligentemente tutte le sue bocche da fuoco spingendo palloni  a velocità siderali. Ottima la crescita dell’intesa sulla pipe con Michieletto, da rivedere solo i primi tempi, ieri sera spesso bassi. Lavia voto 7,5. 13 punti, in attacco forse un po sottotono, ma in realtà è bravo a non sprecare palloni e a rigiocarli quando davanti si trova il muro serbo piazzato. Molto bene in seconda linea sia in rice che difesa dove è sempre molto reattivo- Bellissimo vedere come esulta dopo un muro chiave nel 4 set. Michieletto voto 9. Non ci sono più parole per descrivere il nostro giovane talento, 23 punti , 4 muri e un ace…. Alessandro prende per mano i suoi compagni e li porta in semifinale con un’altra prova monstre a tutto campo. E quando sbaglia, è disarmante la tranquillità con cui si getta tutto alle spalle e pensa alla palla dopo. Pinali voto 8. Che bella rivincita questo Europeo per un ragazzo che sembrava arrivato in nazionale più per mancanza di valide alternative che per scelta. Il numero di errori è ancora un po’ alto,ma il braccio è bello veloce e potente e scava solchi nella seconda linea serba a partire dalla battuta. 17 punti preziosissimi i suoi. Anzani voto 8. In attacco continua a “bisticciare” con la palla di Giannelli, lui spesso troppo attaccato a rete, la palla troppo bassa; ma è a muro che compie il capolavoro, lui che è l’ultimo centrale di una lunga tradizione in Italia, fatta di un muro a lettura, capacità intuitive e rapidità di spostamento. Galassi voto 8,5. In attacco è un’autentica spina nel fianco per il muro serbo che non sa più come fermarlo, ed è utilissimo per scaricare un po di pressione dai nostri attaccanti laterali. Cresciuto tantissimo in questa stagione, è sempre bravo a farsi trovare anticipato e con braccio veloce. Balaso voto 8. A volte il libero lo si nota meno che altri giocatori, ma lui è il metronomo che guida tutta la nostra seconda linea e garantisce palloni giocabili a Giannelli. E in difesa è sempre pronto a guizzi vincenti De Giorgi voto 10. Solo un grande come Fefè poteva in solo un mese di lavoro creare un gruppo cosi solido e compatto. Comunque vada la finale, il vero vincitore è lui, scaricato in fretta e furia da una Civitanova che lo rimpiangerà a lungo…. LEGGI TUTTO

  • in

    Anzani e Balaso a caccia della finalissima continentale

    Tra la finalissima continentale e l’Italia c’è un ultimo ostacolo, la Serbia. Sabato in Polonia (ore 21 a Katowice con diretta su Rai 2), i tesserati Lube Simone Anzani e Fabio Balaso daranno il massimo in Semifinale per approdare alla resa dei conti dei Campionati Europei contro la vincente del match in calendario alle 17.30 dello stesso giorno tra Polonia e Slovenia.
    Nei Quarti di Finale gli azzurri si sono sbarazzati della Germania con un eloquente 3-0, sgretolando la resistenza teutonica nel primo set (25-13) per poi tenere le redini della gara senza mai allentare la presa (25-18 e 25-19). Più impegnativa la vittoria della Serbia sull’Olanda, nonostante il 3-0 finale. Primo e terzo set si sono infatti chiusi al fotofinish (25 a 23 e 27 a 25), mentre solo nel secondo parziale i serbi hanno tenuto a distanza gli avversari.
    Europei – Le Semifinali
    Sabato 18 settembre 2021, ore 17.30
    KATOWICE (POL)
    Polonia – Slovenia
    Sabato 18 settembre 2021, ore 21
    KATOWICE (POL)
    Serbia – Italia (Diretta tv su Rai 2) LEGGI TUTTO

  • in

    World Tour 1 stella Sofia: Scampoli-Bianchin accedono alla semifinale

    Di Redazione Continua nel migliore dei modi il percorso delle azzurre Claudia Scampoli e Margherita Bianchin nel Torneo FIVB World Tour 1 stella in corso di svolgimento a Sofia (Bulgaria). La coppia tricolore dopo i due successi di ieri nelle prime uscite della Pool A, quest’oggi ha superato nei quarti finale la coppia austriaca klinger D.-Klinger R. con il risultato di 2-1 (21-13, 12-21, 16-14). Le azzurre torneranno in campo domani (orario da definire) contro le belghe Cools-VD Vonder nel match valevole l’accesso alla finalissima del torneo. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Australian Open: il tennis tattico di Medvedev schianta Tsitsipas, il russo vola in finale vincendo in tre set

    Daniil Medvedev, 25 anni

    Troppo Medvedev per Tsitsipas. Il russo ha schiantato la resistenza del greco con un tennis estremamente razionale, tattico ed efficace, vincendo 6-4 6-2 7-5 e volando così in finale a sfidare il “tiranno” di Melbourne Novak Djokovic.
    Da grande appassionato di scacchi, Medvedev ha controllato il campo ed il match con un’abilità di calcolo ed una praticità pazzesca. Mai un colpo fuori posto o tatticamente errato; mai una forzatura o una dispersione di energia. Daniil ha messo in pratica il suo game plan con una efficienza ed efficacia terrificante, non dando di fatto mai una chance al rivale di ribaltare l’incontro. Che il tennis del russo fosse difficile da scardinare per Stefanos lo si sapeva, anche dai precedenti (5-1 per Daniil), ma dopo l’incredibile prestazione vs. Nadal si sperava in una maggior resistenza del greco. Niente. Il match si è svolto tutto dalla parte del russo, perfetto nel mettere pratica il suo tennis che non riesci a sfondare, ti porta all’errore o a cedere campo, subendo quindi l’improvviso affondo che può arrivarti da destra, da sinistra, in avanzamento, con un passante perfetto. Perfetto il tennis di Medvedev oggi, pochissime sbavature, solo nel terzo quando ormai si sentiva il match in tasca ed ha concesso le prime palle break al rivale. È stato un attimo: con rabbia e lucidità ha resettato tutto e si è rimetto a manovrare, a controllare il campo, trovando con un passante incredibile il break decisivo nell’undicesimo game.
    Troppo Medvedev per Tsitsipas, ma qualcosina si può rimproverare al greco. Intanto si sapeva che per provare a vincere, doveva essere perfetto al servizio, o il più efficace possibile. Non lo è stato. In ogni set appena è calato al servizio, Medvedev ha trovato l’allungo approfittandone immediatamente. Tsitsipas forse ha pagato la fatica della maratona durissima vs. Nadal: è stato un filo lento nel cercare la palla col rovescio, così che non è riescito a scaricare la massima forza in accelerazione, generando colpi buoni ma non ottimi, e steccando qualche palla di troppo. Quando si colpisce il rovescio ad una mano come lui, non di forza ma di anticipo, anche una frazione di secondo di ritardo diventa una problema enorme. Inoltre il greco ha cercato solo nel terzo set la via della rete con continuità. Vero che è una tattica al limite, ma visto che nello scambio non riusciva ad aver la meglio, forse avrebbe potuto spingersi più in avanti già dal secondo set, per provare a togliere al rivale il tempo di imbastire la sua ragnatela e così uscire dalla morsa letale sull’angolo sinistro.
    Medvedev infatti ha capitalizzato il netto vantaggio sulla diagonale del rovescio. Fin dalla risposta o nello scambio alla prima occasione, Daniil è stato chirurgico nell’inchiodare sulla sinistra Stefanos con palle lunghe e senza peso (difficilissime da controbattere per chi gioca d’anticipo e non di forza come Tsitsipas), guadagnando campo e piazzando quindi un’accelerazione micidiale lungo linea col rovescio; oppure se Tsitsipas riusciva a girare lo scambio sulla diagonale del diritto, lo faceva comunque da una posizione ormai troppo arretrata aprendo l’angolo sinistro, con il russo velocissimo nel tirare un improvviso diritto in corsa lungo linea, quasi sempre vincente.
    La lucidità tattica di Medvedev è impressionante. Non fatica mai più del dovuto, cerca di sfruttare ogni situazione a proprio vantaggio lavorando lo scambio con quelle palle di varia altezza e rotazione, complicatissime da spingere per chi non ha “punch” nel braccio e gioca di timing, fino ad uno strappo improvviso che coglie l’avversario impreparato. È il russo che controlla, che analizza, che “scannerizza” ogni posizione sul campo del rivale giocando il colpo più efficace per costruirsi una situazione di vantaggio, prontamente sfruttata. Non sarà bello da vedere agli occhi dei puristi del gesto, ma il tennis del russo è straordinario per chi ama la parte tattica del gioco, e lui è stato bravissimo a sviluppare armi tecniche ideali a massimizzare la sua lettura strategica.
    Medvedev arriva così a 20 successi consecutivi, 12 contro top10. Fare 21 sarà il passo più difficile, perché avrà di fronte domenica Novak Djokovic, 8 volte vittorioso nel torneo e mai sconfitto in finale. Con il tennis mostrato oggi, ha chance reali per tentare il colpaccio, ma sarà una partita completamente diversa sul piano tattico e mentale, perché di fronte avrà a sua volta un “muro”, un difensore fortissimo ed un atleta incredibilmente resistente nella lotta. Applausi comunque a Tsitsipas per il suo torneo, ottimo. Ha ancora ampi margini di crescita, e questo la dice lunga sulla sua forza.

    Ecco la cronaca della semifinale.
    Tsitsipas serve il primo punto del match. Lungo scambio, Medvedev sposta a destra e sinistra il rivale, con palle lunghe e senza peso, il marchio di fabbrica del russo, che ottiene il 15 iniziale. Stefanos rompe gli indugi, col diritto entra deciso accelerando da sinistra e forzando gli errori dell’avversario. 1-0 Tsitsipas. Medvedev tiene il proprio turno di servizio in totale sicurezza, buone prime e qualche scambio. Il set scorre seguendo i turni di servizio, fino al quinto game. Sul 30 pari una risposta cross violenta e precisa di Daniil provoca l’errore di Stefanos, è la prima palla break del match. Si salva “TsiTsi” con una solida prima al T. Medvedev è entrato in ritmo in risposta: mangia campo al rivale, lo butta ancor più lontano con un diritto senza peso e quindi affonda col rovescio lungo linea in spinta, uno schema perfetto e micidiale. Spinge ancora col rovescio Daniil, Stefanos sbaglia in lunghezza. Break Medvedev, avanti 3-2 e quindi 4-2, con un altro game di servizio perfetto (perso solo un 15 con la battuta il russo finora). Nel nono game, con il greco al servizio sotto 3-5, alcuni scambi sono bellissimi, tra la leggerezza e improvvisi strappi del russo e le accelerazioni del greco. Un perfetto rovescio lungo linea vale a Stefanos il punto del 4-5. Daniil va a servire per il primo set. La prima di servizio funziona peggio del solito, Tsitsipas ne approfitta spingendo forte col diritto. Per la prima volta si va ai vantaggi sul servizio del russo. Spreca il terzo set point con un doppio fallo, novità in questo match. È solo un attimo: Ace da destra, strettissimo, quindi una botta a 215 km/h al centro, a trasformare il quarto set point.
    Secondo set, Stefanos al servizio. Accelera i colpi, cerca di scambiare con grande velocità proiettandosi in avanti, ma Medvedev rimette tutto, così che Tsitsipas è costretto a prendersi grandi rischi. Stefanos guarda il suo team con il fuoco negli occhi dopo aver chiuso il primo game del secondo parziale, tenendo un atteggiamento molto aggressivo anche in risposta. Però troppi errori col rovescio, l’impatto è fin troppo avanzato (forse per compensare una minor spinta con le gambe) e sono 15 d’oro per il rivale. 1 pari. Nel terzo game il greco va in difficoltà. Si incita a spingere, ad essere aggressivo, e corre in avanti alla prima apertura di campo; ma il russo risponde con un passante di rovescio tirato da rasoterra bellissimo. Il gioco tattico di Medvedev è troppo più consistente sulla diagonale di rovescio, Stefanos sbaglia e si vai vantaggi. Il game diventa molto duro, il greco è inchiodato dal rivale nell’angolo sinistro, fa fatica ad uscirne. Lo schema martellamento sulla diagonale sinistra e quindi accelerazione lungo linea frutta al russo la prima palla break del secondo set. Perfetto Medvedev: risponde lungo, prende il comando delle operazioni, muove l’avversario e trova l’affondo vincente con un diritto lungo linea improvviso micidiale. Break Medvedev, avanti 2-1 e servizio. Al momento il match è in controllo del russo, in un amen vola 3-1 avanti. Troppo sicuro il russo, il match prende un’accelerata tutta dalla parte di Daniil, anche perché Stefanos sembra incapace di trovare una soluzione tecnica a risolvere i suoi problemi tattici. Nel settimo gioco l’ennesimo attacco garibaldino (o forse disperato) di “TsiTsi” è punito dall’ennesimo passante perfetto dell’”orso” russo. 0-40, tre palle del doppio break. Con una risposta improvvisa, micidiale (appena sfiorato il nastro) e vincente di diritto, Medvedev scappa via 5-2 col secondo break. Dal 3-2 Daniil piazza un parziale di 12 punti a 1, con un Ace esterno chiude il set 6-2. Enorme differenza tra i due nel parziale, troppo più efficace il tennis del russo.
    Terzo set, ancora il greco parte al servizio, ma la musica non cambia. Stefanos ci prova, accelera col diritto, ma sul 30 pari subisce un colpo pazzesco in difesa del russo che letteralmente gli spacca gambe e morale. È immediata palla break. Solito schema, Medvedev martella sul rovescio, Tsitsipas sbaglia. Cede ancora il servizio il greco, vola avanti di un break anche nel terzo Daniil. È una sentenza, sembra un match point perché Medvedev consolida il vantaggio senza problemi, volando avanti 2-0. Stefanos è bravo a restare in scia, non crolla di schianto, salvandosi da un delicato 0-30 e quindi 30-40 sotto 1-3, aggrappandosi al servizio. Cancella anche una seconda palla break ai vantaggi, con grande coraggio e qualità venendo a rete. La reazione d’orgoglio nel salvare il game di battuta regala a Stefanos la spinta per giocare super aggressivo nel sesto game. Medvedev forse si distrae, perde fluidità alla battuta e commette un doppio fallo sul 15-30 che gli costa il 15-40, sono le prime due palle break di tutto il match! Cancella la prima Medvedev con rabbia, rischiando l’errore per troppa foga. Non entra il servizio sulla seconda, e sbaglia un diritto di scambio (rarissimo errore) per lui assai banale, un po’ scomposto nell’impatto. Break Tsitsipas, quando tutto pareva finito, il match improvvisamente si riaccende. 3 pari. Il pubblico incita a tanti decibel il greco, vuole partita, vuole quella lotta che è finora mancata. Tsitsipas cavalca l’onda e si porta avanti 4-3. Medvedev si ricompone e impatta 4 pari. Tsitsipas adesso è super aggressivo, verticalizza immediatamente per scappare dalla ragnatela viscida e letale del rivale, una mossa tattica forse tardiva, ma funziona. Tiene il proprio game di battuta, salendo 5-4. Ora la pressione è sul russo, chiamato a servire per allungare il set. Medvedev stranamente accelera i tempi, mentalmente ha pagato la reazione di Stefanos, sentiva di aver già chiuso il match avanti 3-1 nel terzo. Errori che gli costano un pericoloso 15-30, a due punti dal set il greco! Daniil ritrova freddezza e la prima di servizio, è 5 pari. “TsiTsi” serve, corre avanti ma per due volte tocca male sotto rete, “maligno” il solito passante di rovescio del rivale. 0-30, suona di nuovo l’allarme per lui. Daniil torna freddo, chirurgico. Trova una risposta a tutta e poi affondo col diritto inside out, 0-40 e tre palle break. Avanti tutta Stefanos, cancella la prima, ma niente può sul passante di rovescio lungo linea di Daniil, colpo pazzesco giocato in corsa, quasi sdraiato per terra, con la palla che magicamente fila via retta, liscia, imprendibile. Break Medvedev, avanti 6-5 e servizio, per chiudere il match.
    Medvedev non trema più: servizio, diritto profondo, rovescio veloce e preciso. 40-15, due match point. Basta il primo: seconda di servizio a 208 km/h (!) al centro, avanti col rovescio cross, la difesa di Tsitsipas non può nulla. Game Set Match Medvedev. Una vittoria netta, meritata, che gli apre le porte della seconda finale Slam dopo quella di US Open 2019. Sarà ancora sfavorito, ma da allora è cresciuto moltissimo, e nell’ultimo scontro diretto alle Finals è stato Daniil a vincere.

    Marco Mazzoni

    (4) D. Medvedev vs (5) S. Tsitsipas

    GS Australian Open

    D. Medvedev [4]
    6
    6
    7

    S. Tsitsipas
    4
    2
    5

    Vincitore: D. Medvedev

    Servizio
    Svolgimento
    Set 3

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    6-5 → 7-5

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    5-5 → 6-5

    D. Medvedev

    0-15
    0-30
    15-30
    30-30
    40-30

    4-5 → 5-5

    S. Tsitsipas

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    4-4 → 4-5

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    A-40

    3-4 → 4-4

    S. Tsitsipas

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    3-3 → 3-4

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40

    3-2 → 3-3

    S. Tsitsipas

    0-15
    0-30
    15-30
    30-30
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40

    3-1 → 3-2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    2-1 → 3-1

    D. Medvedev

    0-15
    0-30
    0-40
    15-40

    2-0 → 2-1

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    1-0 → 2-0

    S. Tsitsipas

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    5-2 → 6-2

    S. Tsitsipas

    0-15
    0-30
    0-40

    4-2 → 5-2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    3-2 → 4-2

    S. Tsitsipas

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    3-1 → 3-2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    2-1 → 3-1

    S. Tsitsipas

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    40-40
    40-A

    1-1 → 2-1

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    0-1 → 1-1

    S. Tsitsipas

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    D. Medvedev

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    5-4 → 6-4

    S. Tsitsipas

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    5-3 → 5-4

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30

    4-3 → 5-3

    S. Tsitsipas

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    4-2 → 4-3

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    3-2 → 4-2

    S. Tsitsipas

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    40-A

    2-2 → 3-2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    1-2 → 2-2

    S. Tsitsipas

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30

    1-1 → 1-2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-1 → 1-1

    S. Tsitsipas

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    0-0 → 0-1

    17 Ace 32 Doppi falli 368% % primo servizio 70%88% % di punti vinti su primo servizio 61%50% % di punti vinti su secondo servizio 46%5/9 Break point 1/30 Tiebreak vinti 045 Punti vinti in risposta 21106 Punti vinti 7719 Giochi vinti 115 N. max giochi vinti di fila 310 N. max punti vinti di fila 461 Punti vinti al servizio 5614 Giochi vinti al servizio 10

    GLI HL DI MEDVEDEV-TSITSIPAS
    MEDVEDEV: IL PUNTO PIÙ BELLO DEL MATCH CON ESULTANZA
    MEDVEDEV: DRITTO LUNGOLINEA LEGGI TUTTO

  • in

    Cucine Lube Civitanova, le parole dei protagonisti della Semifinale. Bruno: “Con il Sada sarà una partita molto difficile”

    Foto Ufficio Stampa Lube volley Di La Cucine Lube Civitanova vola in finale del Mondiale per Club dopo la bella vittoria in tre set contro l’Al-Rayyan. Oggi i cucinieri scenderanno in campo , per affrontare i padrini di casa del Sada Cruzeiro. Ecco le parole dei protagonisti della semifinale giocata ieri sera. Robertlandy Simon: “”. […] LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia giocherà per l’oro dopo sedici anni! Le azzurre battono al tie break la Cina!

    Foto FIVB Di La Nazionale femminile torna a giocarsi il primo posto in un Mondiale dopo sedici anni, da quel 2002, quando le azzurre a Berlino vinsero la medaglia d’oro in finale. L’Italia batte in semifinale le campionesse olimpiche della Cina e domani affronterà la Serbia. Una vittoria meritata per quello fatto vedere fino ad oggi dalle […] LEGGI TUTTO