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Il Pagellone di Paolo Cozzi: Ora, comunque vada, De Giorgi è già da 10

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Otto lunghissimi anni…. Era dal 2013 che la nostra Nazionale mancava da una Finale Continentale, un Purgatorio sportivo dal quale la giovane banda di De Giorgi ci ha trascinato fuori spingendosi oltre ogni più rosea aspettativa e ridando speranza e vigore ad un movimento che era uscito parecchio acciaccato dal torneo Olimpico di Tokyo 2021.

È una nazionale che piace, che lotta, che sbaglia anche, ma non perde mai il bandolo della matassa e continua a seguire quella filosofia di gioco che il coach salentino sta insediando nei suoi ragazzi.

Un gruppo giovane, sperimentale, chiamato più a non naufragare che a fare l’impresa…. E invece il sudore estivo mentre il gruppo di Tokyo usciva ai quarti, il profilo basso tenuto sempre e infine l’esplosione… otto vittorie di fila, 3 soli set persi lungo il cammino e una crescita continua…. Cosa chiedere di più a questi ragazzi? Di non farci svegliare bruscamente, di compattarsi ancora di più, di chiudersi a testuggine romana e non arretrare dietro le bordate di Urnaut e compagni che domani venderanno cara ,carissima la pelle inseguendo il loro sogno personale dopo due finali perse.

È una Italia che attacca meglio, batte bene ma soprattutto sfoggia un muro compatto e preciso. Ma quello che stupisce è l’atteggiamento, la voglia di non fare cadere neanche un pallone, con tanta difesa e tanta copertura, ovvero quel lavoro sporco che costa poco ma rende tantissimo. Ma veniamo alle pagelle.

foto Cev

Giannelli . 7 punti, con tre ace e un muro più una regia sapiente, dove alterna intelligentemente tutte le sue bocche da fuoco spingendo palloni  a velocità siderali. Ottima la crescita dell’intesa sulla pipe con Michieletto, da rivedere solo i primi tempi, ieri sera spesso bassi.

Lavia . 13 punti, in attacco forse un po sottotono, ma in realtà è bravo a non sprecare palloni e a rigiocarli quando davanti si trova il muro serbo piazzato. Molto bene in seconda linea sia in rice che difesa dove è sempre molto reattivo- Bellissimo vedere come esulta dopo un muro chiave nel 4 set.

Michieletto . Non ci sono più parole per descrivere il nostro giovane talento, 23 punti , 4 muri e un ace…. Alessandro prende per mano i suoi compagni e li porta in semifinale con un’altra prova monstre a tutto campo. E quando sbaglia, è disarmante la tranquillità con cui si getta tutto alle spalle e pensa alla palla dopo.

Pinali . Che bella rivincita questo Europeo per un ragazzo che sembrava arrivato in nazionale più per mancanza di valide alternative che per scelta. Il numero di errori è ancora un po’ alto,ma il braccio è bello veloce e potente e scava solchi nella seconda linea serba a partire dalla battuta. 17 punti preziosissimi i suoi.

Anzani . In attacco continua a “bisticciare” con la palla di Giannelli, lui spesso troppo attaccato a rete, la palla troppo bassa; ma è a muro che compie il capolavoro, lui che è l’ultimo centrale di una lunga tradizione in Italia, fatta di un muro a lettura, capacità intuitive e rapidità di spostamento.

Galassi . In attacco è un’autentica spina nel fianco per il muro serbo che non sa più come fermarlo, ed è utilissimo per scaricare un po di pressione dai nostri attaccanti laterali. Cresciuto tantissimo in questa stagione, è sempre bravo a farsi trovare anticipato e con braccio veloce.

Balaso . A volte il libero lo si nota meno che altri giocatori, ma lui è il metronomo che guida tutta la nostra seconda linea e garantisce palloni giocabili a Giannelli. E in difesa è sempre pronto a guizzi vincenti

De Giorgi . Solo un grande come Fefè poteva in solo un mese di lavoro creare un gruppo cosi solido e compatto. Comunque vada la finale, il vero vincitore è lui, scaricato in fretta e furia da una Civitanova che lo rimpiangerà a lungo….


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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