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    Sciopero mezzi pubblici: stop per 24 ore il 17 febbraio

    Il 17 febbraio 2023 infatti è stato indetto uno sciopero del trasporto pubblico nelle principali città italiane. Venerdì nero, dunque, per coloro che sono abituati a spostarsi grazie a bus e metro. Lo stop di 24 ore è stato indetto dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base) per protestare contro la privatizzazione del settore. In ogni città ci saranno diverse modalità di sciopero. Vediamo quali. LEGGI TUTTO

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    Sciopero benzinai ridotto a 48 ore: ecco quando

    Il lungo sciopero proclamato dai benzinai nei giorni scorsi è il risultato di un altrettanto lungo momento di difficoltà. I prezzi del carburante alle stelle, poi la non conferma del taglio sulle accise da parte del Governo e infine le nuove regole che lo stesso Governo ha deciso di applicare che hanno messo ancora più di malumore la categoria. I confronti tra le parti ci sono stati ma non si è arrivati a un punto d’incontro, per questo lo stop della rete carburanti è stato confermato, ma nella vicenda è intervenuta anche l’Autorità garante per gli scioperi guidata da Giuseppe Santoro-Passarelli: ha ritenuto regolare la protesta, ma ha chiesto di ridurne la durata.
    Sciopero più breve
    L’Autorità garante per gli scioperi ha preso atto dello stop annunciato “dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023” dai gestori della rete carburanti, ritenendo regolare la formale proclamazione. Allo stesso tempo, però, le associazioni vengono invitate a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti “al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro i cittadini utenti, a fronte di una prolungata chiusura dei distributori di carburante sulla rete ordinaria e autostradale, questa Commissione invita le Associazioni in indirizzo a valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti”. Non più 60 ore, quindi, ma 48: dalle 19.00 del 24 gennaio alle 07.00 del 27 gennaio 2023.
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    Sciopero benzinai: i distributori chiudono il 25 e il 26 gennaio

    Lo sciopero dei benzinai tanto temuto dagli automobilisti sta per avvenire. Se ne era parlato tanto nel corso delle settimane precedenti, ma adesso è arrivata la conferma. I gestori per protesta hanno deciso di tenere chiusi i distributori di benzina per alcuni giorni a fine gennaio. In una nota Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio si legge che i gestori sono mossi con l’obiettivo di “porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”.
    I giorni dello sciopero
    Lo sciopero dovrebbe iniziare dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023. Sempre nella nota di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio si legge anche: “Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. E’ stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa. Quindi è stato dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del Governo. Si preannuncia un presidio sotto Montecitorio”.
    “Vengono beatificati i trafficanti di illegalità che operano in evasione fiscale e contributiva e che sottraggono all’Erario oltre 13 miliardi di euro l’anno. Per porre fine a questa “ondata di fango” contro una Categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le Associazioni dei Gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio.”
    Indignazioni verso scelte governative
    Le organizzazioni, nella comunicazione alla Commissione di Garanzia dell’Attuazione della legge sullo sciopero nei servizi Pubblici Essenziali dicono che la ragione principale risiede nelle “azioni politiche irresponsabili e di inusitata gravità nei confronti di una intera categoria di onesti operatori economici che basano la loro attività su un margine fisso pro litro di 3 centesimi lordi al litro, garantendo allo Stato, a proprio rischio e pericolo, in alcuni casi della vita, un introito di circa 40 miliardi l’anno di gettito”.
    Il Codacons scrive: “Con lo sciopero i benzinai sembrano dimostrare di non gradire la trasparenza sui prezzi dei carburanti decisa dal Governo attraverso il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, e di voler difendere ombre e ambiguità che investono il settore. Uno sciopero che danneggia solo i consumatori, già vittime di listini alla pompa eccessivi e del rialzo delle accise scattato lo scorso 1 gennaio. Per tale motivo il Codacons presenta oggi stesso una istanza alla Commissione di garanzia sugli scioperi, chiedendo di bloccare la protesta dei benzinai e di sanzionare qualsiasi mobilitazione lesiva dei diritti degli utenti”.
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    Benzinai in sciopero dal 13 al 15 dicembre 2022: orari, rischi e soluzioni

    Uno sciopero dei benzinai è all’orizzonte. Sembra che le organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti autostradali Faib, Fegica e Anisa si stiano ribellando e vogliano protestare a causa di una bozza di decreto interministeriale che si aggiunge a una situazione critica delle aree di servizio delle autostrade “sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, sia in termini di standard qualitativi.” Per questo motivo, hanno deciso di proclamare uno stop di 72 ore. Cosa bisogna aspettarsi?
    Orari e date
    Lo sciopero potrebbe concretizzarsi e questo provocherebbe grande disagio per tutti coloro che hanno necessità di spostarsi con un mezzo e che magari devono percorrere anche un bel po’ di chilometri. Le date in cui dovrebbe esserci lo stop sono martedì 13, mercoledì 14, giovedì 15 con il ritorno alla normalità venerdì 16. In quanto agli orari, lo sciopero dovrebbe iniziare questa sera alle 22 e concludersi venerdì alla stessa ora.
    Il motivo della protesta
    A sollevare polemiche, proteste e malcontento è la bozza poco prima menzionata. I sindacati dicono che questa “non prevede alcuna razionalizzazione della rete per una maggiore efficienza e ripropone un sistema di imposizione di royalty ad esclusivo vantaggio della rendita di posizione dei concessionari”. Le associazioni di categoria rincarano la dose, precisando che “non contiene una riforma regolatoria che possa consentire recupero di economicità finalizzato ad abbattere la differenza abnorme di prezzi tra viabilità ordinaria e autostradale, viola le norme di settore poste a tutela della continuità delle gestioni e dei livelli occupazionali”.
    Soluzioni per fare benzina
    Per chi è costretto a percorrere lunghe tratte che sia esigenze lavorative o personali, può ricorrere a due modalità per viaggiare senza troppe preoccupazioni: la prima, se si sceglie l’autostrada, è quella di uscire dagli svincoli non appena il veicolo lo richiede, per poi rientrare. La seconda, per chi può, è percorrere una strada alternativa a quella autostradale, in modo tale da poter essere più tranquilli nell’eventualità che la vettura vada in riserva.
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    Sciopero trasporti venerdì 16 settembre: stop a bus, metro e treni

    Un altro sciopero sarà protagonista della giornata di venerdì 16 settembre 2022 e coinvolgerà tutti i trasporti pubblici – locali e non – nazionali. Seppur queste manifestazioni abbiano come conseguenza l’aumento dei disagi nelle località urbane, se servono allo scopo è bene che vengano indetti. Infatti, in questo caso, il motivo per cui è stato indetto ha come causa le continue aggressioni di cui sono protagonisti (e vittime) conducenti, controllori, capi stazione e addetti a traghetti e vaporetti. La speranza è che questo sciopero possa fungere da urlo contro le violenze dei lavoratori del settore.
    Gli orari dello sciopero del 16 settembre 2022
    Lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici di venerdì 16 settembre 2022, della durata di 8 ore, è strutturato con modalità territoriali, per cui gli eventuali disagi potrebbero verificarsi in orari differenti. Nel momento in cui scriviamo siamo ancora in attesa di conoscere le tempistiche esatte dell’astensione dal lavoro del personale TPL nelle principali città, come Roma, Milano, Torino, Napoli e altre. Tuttavia va considerato che trattandosi di un giorno feriale saranno sicuramente attivate le fasce orarie di garanzia, che solitamente sono da inizio servizio fino alle 8:45 e dalle 15:00 alle 18:00.
    A tutela dei lavoratori
    L’indignazione è tanta e ciò che ha spinto i sindacati a prendere questa decisione deriva proprio da una richiesta esplicita di prendere provvedimenti a riguardo. Il problema risiede, ad oggi, nel non vedere la situazione migliorata proprio a causa del fatto che non ci siano interventi che vadano a tutelare il personale da parte sia dei datori di lavoro che del legislatore, in quanto non ci sono dei provvedimenti che si possono mettere in campo al fine di far morire sul nascere queste aggressioni o quantomeno scoraggiarle.
    Una delle ultime aggressioni che si può menzionare è quella avvenuta a Milano venerdì 9 settembre 2022. Un uomo – o meglio un delinquente, perché tale si può definire – ha colpito al naso un addetto della stazione di Affori della line 3 della metro, dopo essere sfuggito ai tornelli. Proprio a causa di questi comportamenti inaccettabili è stato indetto lo sciopero, affinché possano diminuire fino a scomparire.
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