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    F1, Russell verso il 2023: “Non vedo perché non puntare al titolo”

    ROMA – Se la Mercedes esce dal 2022 con un risultato poco soddisfacente, lo stesso non si può dire di George Russell. Il pilota britannico, alla sua prima stagione con la scuderia della stella a tre punte, ha chiuso al quarto posto della classifica di Formula 1, entrando per la prima volta in top ten e piazzandosi ai piedi del podio. Nel 2023, però, l’obiettivo è di ambire al titolo: “Penso che se si considera lo sviluppo che abbiamo portato avanti quest’anno e la velocità con cui abbiamo colmato il divario, non c’è nulla che ci dica che non possiamo raggiungere questo obiettivo – ha detto Russell ai microfoni di “Motorsport.com” -. Da circa due mesi abbiamo ben chiaro quali obiettivi dobbiamo raggiungere in termini di sviluppo. E sono convinto che se riusciremo a raggiungere questi obiettivi, avremo una vettura in grado di competere con la Red Bull”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Russell
    “All’inizio di quest’anno ci qualificavamo dietro l’Alfa e dietro la Haas – ha aggiunto Russell -. Ricordo che a Imola sono arrivato quarto ma avevo lo stesso passo di Norris e dietro Bottas stava spingendo per riprendermi con l’Alfa. In quella gara erano più veloci di noi e Lewis era in nona o decima posizione. Ma se si guarda alla nostra situazione attuale e a dove siamo ora rispetto a quelle vetture che probabilmente non hanno avuto uno sviluppo simile a quello di Ferrari e Red Bull, abbiamo fatto passi da gigante. Il fatto che ora siamo in grado di lottare per vincere della gare è molto significativo. Quindi, ho piena fiducia in questa squadra”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russel sfida Ferrari e Red Bull: “Mercedes da titolo”

    ROMA – Il 2022 non ha soddisfatto la Mercedes, ma lo stesso non si può dire per George Russell. Il pilota britannico, alla sua prima stagione con la scuderia della stella a tre punte, ha chiuso al quarto posto della classifica di Formula 1, entrando per la prima volta in top ten e piazzandosi ai piedi del podio. Nel 2023, però, l’obiettivo è di ambire al titolo: “Penso che se si considera lo sviluppo che abbiamo portato avanti quest’anno e la velocità con cui abbiamo colmato il divario, non c’è nulla che ci dica che non possiamo raggiungere questo obiettivo – ha detto Russell ai microfoni di “Motorsport.com” -. Da circa due mesi abbiamo ben chiaro quali obiettivi dobbiamo raggiungere in termini di sviluppo. E sono convinto che se riusciremo a raggiungere questi obiettivi, avremo una vettura in grado di competere con la Red Bull”.Guarda la galleryMax Verstappen, in vendita la sua Honda Civic Type-R GT
    I passi avanti del 2022
    “All’inizio di quest’anno ci qualificavamo dietro l’Alfa e dietro la Haas – ha aggiunto Russell -. Ricordo che a Imola sono arrivato quarto ma avevo lo stesso passo di Norris e dietro Bottas stava spingendo per riprendermi con l’Alfa. In quella gara erano più veloci di noi e Lewis era in nona o decima posizione. Ma se si guarda alla nostra situazione attuale e a dove siamo ora rispetto a quelle vetture che probabilmente non hanno avuto uno sviluppo simile a quello di Ferrari e Red Bull, abbiamo fatto passi da gigante. Il fatto che ora siamo in grado di lottare per vincere della gare è molto significativo. Quindi, ho piena fiducia in questa squadra”.
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    F1, Russell sulla prossima stagione: “Sono sicuro, lotteremo per il titolo”

    ROMA – Cancellare un 2022 negativo. E’ questo il diktat in casa Mercedes, dopo una stagione lontana dal vertice, migliorata solo nella seconda parte di stagione. Un finale di campionato mondiale che fa però sognare George Russell in vista del 2023. “Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per il titolo e credo che con gli obiettivi che ci siamo prefissati durante l’inverno, saremo davvero competitivi”, sottolinea il britannico a Motorsport-total. “Anche se non partiamo con la vettura più veloce, sono molto fiducioso che avremo una macchina migliore rispetto a quella di quest’anno”.
    “Vedo progressi”
    Per Russell tutto il team è pronto a riscattare un’annata deludente. “La squadra è motivata, si vedono già i progressi e tutti non vedono l’ora di tornare in pista in Bahrein”. Per lui anche un pensiero sulla prima stagione in Mercedes. “Questo è un livello che non avevo mai sperimentato prima. Nel corso dell’anno – conclude il 24enne – ho imparato a utilizzare tutte le risorse disponibili molto di più di quanto fossi abitutato prima”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell sfida Ferrari e Red Bull: “Non vedo perché non dovremmo vincere il titolo”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno anomalo per la Mercedes, mai in lotta per il titolo e capace di colmare, parzialmente, solo nella seconda parte del mondiale il divario da Red Bull e Ferrari. Un finale di stagione che fa però sognare George Russell in vista del 2023. “Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per il titolo e credo che con gli obiettivi che ci siamo prefissati durante l’inverno, saremo davvero competitivi”, spiega il 24enne britannico a Motorsport-total. “Anche se non partiamo con la vettura più veloce, sono molto fiducioso che avremo una macchina migliore rispetto a quella di quest’anno”.
    “Squadra motivata”
    Russell vede una squadra stimolata a cambiar rotta. “La squadra è motivata, si vedono già i progressi e tutti non vedono l’ora di tornare in pista in Bahrein”. In chiusura un pensiero sulla stagione da debuttante in Mercedes. “Questo è un livello che non avevo mai sperimentato prima. Nel corso dell’anno – conclude il compagno di squadra di Hamilton – ho imparato a utilizzare tutte le risorse disponibili molto di più di quanto fossi abitutato prima”.
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    F1, Russell non si nasconde: “Punto al titolo”

    ROMA – La prima stagione di George Russell in Mercedes è stato di assoluto livello, nonostante le difficoltà della scuderia di Brackley. Il britannico ha festeggiato la prima vittoria in F1 – unica stagionale della Mercedes – in un mondiale che l’ha visto chiudere al quarto posto in classifica generale, davanti al suo compagno di team Lewis Hamilton. “Se me l’avessero detto all’inizio dell’anno sarei stato felice, perché se batti Lewis – ha spiegato a Sky Sports F1 – vuol dire che hai tutte le qualità per laurearti campione del mondo”.
    “Mi sento pronto”
    Russell spera in una Mercedes subito competitiva per puntare al colpo grosso fin dal 2023. “Lavorerò molto duramente durante l’inverno. Il mio obiettivo è il titolo di campione del mondo, mi sento pronto già da tempo. Questa stagione passata a fianco ad Hamilton per me è stata importante perché ho potuto imparare anche nei dettagli, per esempio su come ottenere di più dalla macchina e sono sicuro – conclude il britannico – che tutti gli addetti ai lavori Mercedes stanno lavorando per metterci a disposizione di una vettura che possa lottare per il mondiale”.
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    F1, Russell sfida Ferrari e Red Bull: “Sono pronto per il titolo”

    ROMA – Nonostante un 2022 difficile per la Mercedes, alla prima stagione nella scuderia di Brackley, è emerso il valore di George Russell, autore di una stagione di assoluto livello con la prima vittoria in F1 e unica stagionale della Mercedes in un mondiale che l’ha visto chiudere al quarto posto in classifica generale, davanti al suo compagno di team Lewis Hamilton. “Se me l’avessero detto all’inizio dell’anno sarei stato felice, perché se batti Lewis – sottolinea a Sky Sports F1 – vuol dire che hai tutte le qualità per laurearti campione del mondo”.
    “Lavoro duro in inverno”
    Russell non vuole nascondersi e sogna, già a partire dal 2023, di inserirsi per la lotta al titolo. “Lavorerò molto duramente durante l’inverno. Il mio obiettivo è il titolo di campione del mondo, mi sento pronto già da tempo. Questa stagione passata a fianco ad Hamilton per me è stata importante perché ho potuto imparare anche nei dettagli, per esempio su come ottenere di più dalla macchina e sono sicuro – conclude il britannico classe 1998 – che tutti gli addetti ai lavori Mercedes stanno lavorando per metterci a disposizione di una vettura che possa lottare per il mondiale”.
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    F1, nel 2022 la Mercedes ha trovato il faro nella tempesta

    Prima le grandi aspettative per il disegno “zero sidepods”. Poi il porpoising e il forte drag patiti dalla W13. Una serie di problemi che avevano fatto pensare a un progetto addirittura da cestinare. Ma ecco la risalita tecnica e politica del team di Brackley. L’estrema affidabilità, la capacità di team e piloti nel portare al limite il potenziale della vettura, massimizzando al contempo i risultati. Uniti a una serie di vittorie politiche, quali l’approvazione della direttiva tecnica DT039 e il Cash-Gate in cui è incappata la Red Bull. Tutti elementi utili per riconoscere il team-azienda Mercedes, ancora una volta, come il migliore del paddock quanto a serietà e dedizione. UNA TEMPESTA INASPETTATA
    “La pancia non c’è più”. Così a pochi giorni dai secondi test pre stagionali del Bahrain, Giorigio Terruzzi sul “Corriere Della Sera” aveva spoilerato la famosa grigiona senza pance. Un’astronave, frutto del geniale binomio Owen-Allison, totalmente diversa da quella scesa in pista nei primi test di Barcellona e in grado di infliggere distacchi devastanti al resto della griglia di partenza.
    Il paddock già rumoreggiava, ma la filosofia avveniristica, una volta passata dal simulatore di Brackley alla pista, è scoppiata come una bolla di sapone.
    Sì perché la W13, si è subito dimostrata incapace di ingaggiare le vetture di punta, Ferrari e Red Bull, nella lotta al vertice.
    La nuova freccia d’argento nella prima parte di stagione è soffocata nei problemi relativi al Porpoising, il famoso saltellamento che abbiamo imparato a conoscere con queste nuove vetture ad effetto suolo. Ma non solo: “sotto ogni strato della cipolla”, come ha dichiarato Toto Wolff, “saltava fuori un nuovo problema”. Una vettura nervosa in curva, incomprensibile riguardo la gestione gomme e afflitta da cronici problemi di forte resistenza all’avanzamento. A Baku, Toto è arrivato addirittura a definirla una “Shitbox”, mentre Hamilton si alzava dolorante dall’abitacolo (come un 90enne con la lombalgia si alza dal divano).

    LA RISALITA TECNICO-POLITICA
    Un team come Mercedes, che nella sua storia era abituato a salire sul gradino più alto del podio in una gara su due, poteva tranquillamente tracollare di fronte a questa improvvisa mareggiata.
    Invece no, uno sviluppo impetuoso, portato avanti a testa bassa tra le mura di Brackley e la solita incisività politica di quella vecchia volpe di Toto Wolff hanno portato una svolta inattesa, almeno nella sua repentinità.
    Un potenziale, quello estratto “dall’ultima W13”, capace di mettere in discussione addirittura il secondo posto della Ferrari nella classifica costruttori e di portare a casa con il giovane George Russell, una pole in Ungheria e un doppio successo ad Interlagos (Sprint Race e Gara).
    Traguardi realmente insperati ad inizio anno. Ai quali si aggiungono un’affidabilità rara e l’approvazione della direttiva anti-porpoising da parte della federazione, reale volano della rimonta.
    E NEL 2023…
    “Nessuno di noi sa in cosa ci imbatteremo nello sviluppo dei nostri concetti. Forse altre filosofie attualmente in ritardo hanno un potenziale di sviluppo superiore”.– Adrian Newey
    Le “altre filosofie” di cui parla Adrian Newey, sono quelle che portano Mercedes a guardare con fiducia al 2023. La W14 ripartirà da una coppia di piloti formidabile. Lewis è indiscutibile, nonostante una stagione incolore. Russell, dopo tanta gavetta, ha dimostrato di essere all’altezza dei suoi coetanei ben più quotati.
    Se la direttiva tecnica DT039 ha accelerato i tempi di sviluppo della W13, la penalizzazione di Red Bull riguardo il monte ore in galleria del vento e l’instabilità gestionale dei vertici a Maranello, con l’addio di Binotto, possono regalare un grande assist alla scuderia di Brackley.
    Se il progetto W14 si dimostrerà maggiormente predisposto allo sviluppo rispetto a quello dei competitor, allora la Mercedes potrà rilanciarsi prepotentemente nella corsa al titolo. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Ferrari favorita per il secondo posto”

    ABU DHABI – La sessione di qualifiche del GP di Abu Dhabi di F1 ha restituito una Mercedes in difficoltà, rispetto alla concorrenza e soprattutto alle indicazioni arrivate dalle ultime uscite. Un quinto e un sesto posto che non portano buone sensazioni rispetto alla gara, in cui la scuderia di Brackley spera di poter soffiare il secondo posto nel mondiale costruttori alla Ferrari. Un’impresa che secondo George Russell non andrà a buon fine, per le Frecce d’Argento: “La Ferrari è favorita per il secondo posto, partono davanti e lo possono perdere solo loro. Sarà difficile conquistare 19 punti più di loro. Proveremo a lottare per il podio”. 
    La delusione di Hamilton e Wolff 
    Sulla stessa lunghezza d’onda anche Lewis Hamilton e Toto Wolff. “Speravo di essere più vicino, l’obiettivo sarà portare a termine la gara. Per fortuna sarà l’ultima volta che guiderò questa macchina”, il commento del pilota britannico, mentre il team principal ha ammesso: “Non abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle Ferrari. Credo che questa sia stata una sessione da buttare completamente”. 
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