More stories

  • in

    ATP 250 Chengdu: un gran Safiullin supera Musetti in semifinale

    Lorenzo Musetti a Chengdu (foto ATP.com)

    Nel tennis moderno, ancor più sul veloce, i colpi d’inizio gioco sono la base di un’eccellente prestazione, sono decisivi tra la vittoria e la sconfitta. Proprio un rendimento nettamente superiore al servizio e soprattutto in risposta ha consentito a Roman Safiullin di sconfiggere Lorenzo Musetti nella semifinale dell’ATP 250 di Chengdu. 6-3 6-4 lo score a favore del talentoso russo al termine di un’ora e mezzo di buon tennis, nel quale Roman è stato assai più incisivo con la prima di servizio – a tratti ingiocabile – e molto più aggressivo in risposta, colpo con il quale ha messo l’azzurro in grave difficoltà. Purtroppo invece Lorenzo è stato poco efficace in risposta, come spiegano i numeri: solo 13 punti vinti complessivamente, il 17% contro la prima palla, 32% sulla seconda di battuta del russo, dato questo davvero troppo basso, ancor più se comparato al 61% (14 su 23 seconde) di Safiullin. Ma non è stato solo un “problema” della seconda palla dell’azzurro, in generale il russo è stato molto più aggressivo, ha giocato un tennis di grande anticipo, appoggiandosi bene sui colpi di Musetti e dominando i tempi di gioco. Se lo lasci comandare sul ritmo e colpire spesso da fermo con i piedi sulla riga, Roman può essere terribilmente pericoloso. E così purtroppo è stato.
    Si sapeva già della vigilia che sarebbe stata una partita complicata. Safiullin era piaciuto moltissimo nei primi match, davvero incisivo nella spinta, molto continuo al servizio e rapido in campo negli spostamenti. Proprio nella copertura del campo e nella continuità di prestazione stanno i suoi limiti, a livello tecnico non puoi insegnargli molto. Per metterlo in difficoltà è necessario non lasciargli condurre le operazioni, portarlo a giocare in lunghi scambi e spostarlo, facendogli colpire palle scomode con altezza e rotazioni diverse, per portarlo fuori dalla sua zona comfort. Musetti non c’è riuscito praticamente mai, tanto che i suoi migliori momenti sono arrivati nei game – pochi – nei quali ha servito con tante prime palle in campo, quindi rapido nel fare un passo avanti a spingere con decisione. Nel primo set ha tenuto discretamente il campo l’azzurro, soprattutto all’avvio, ma appena la sua prima di servizio è calata, tutta l’architettura del suo tennis ha iniziato a traballare, fino a crollare. Perso il primo set, ha sofferto quasi in ogni suo turno di servizio e soprattutto non è riuscito mai a pungere in risposta. Zero palle break ottenute, un dato che spiega il match meglio di ogni altro numero.
    La risposta resta la fase di gioco nella quale Musetti deve crescere. Safiullin ha spinto tanto e bene col servizio, ma ha giocato quasi sempre di potenza, non cercando nemmeno così tanto l’angolo, non ha variato granché. Un ritmo costante, eccellente, ma sul quale Lorenzo poteva provare a bloccare con una posizione un po’ più avanzata e trovare la misura, per mettere finalmente in difficoltà l’avversario. Purtroppo l’incapacità di farlo scambiare a lungo e quindi tagliare col rovescio, o alzare un po’ la parabola col diritto per allontanarlo dalla riga di fondo, gli è costata cara. Le sue rare variazioni non hanno scalfito le certezze del russo, uno a cui puoi complicare un po’ la vita e che può smarrirsi abbastanza facilmente. Peccato per l’ottavo game del secondo set: sotto di un break, Musetti ha giocato ben 14 punti in risposta, con l’altro che per la prima volta ha servito peggio e ha sbagliato qualche scelta tattica. Purtroppo Lorenzo non è mai arrivato alla palla break, se ci fosse riuscito e avesse riaperto il parziale, chissà che il tennis fluido e sicuro del russo non si sarebbe un po’ incrinato, molte volte in carriera è partito fortissimo ma alle prime serie difficoltà è crollato. Lì doveva arrivare qualche giocata, o almeno qualche risposta più ficcante che magari avrebbe invertito la rotta di una partita fin troppo condotta da Safiullin.
    Lorenzo ha lottato, non si è mai né depresso né disunito, e questo è un dato positivo. È mancato nel trovare una soluzione credibile in risposta, che gli avrebbe consentito di imbastire più scambi e far valere i suoi cambi di ritmo e qualità. Inoltre ha pagato, come sempre, i game con poche prime palle. Nel complesso non ha servito nemmeno così male (60% di prime in campo, vincendo 3 punti su 4), ma sulla seconda il dato è terribile: 9 punti vinti su 23. Bravissimo Roman, una macchina da guerra in risposta, ma Lorenzo deve fare meglio, servire seconde palle più cariche e più rapide (alcune arrivavano a mala pena a 130 km/h). Un ulteriore salto di qualità di Musetti passa obbligatoriamente da qua: seconda di servizio più consistente, una risposta più efficace. Senza colpi d’inizio gioco di qualità, sul veloce è davvero dura.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Safiullin inizia la semifinale al servizio. Un doppio fallo, ma comanda bene col diritto. Ha mano, ha tempo d’impatto, se può colpire quasi da fermo è capace di disegnare il campo. 1-0. Eccellente ingresso nel match con la battuta di Musetti, un doppio fallo ma tre punti diretti, per l’1 pari. Il parziale avanza spedito sui turni di servizio, entrambi servono bene e gli scambi sono assai brevi, in risposta solo le briciole. Davvero offensivo Lorenzo, pronto a fare due passi avanti e chiudere dopo la prima palla in campo. Si arriva sul 3-2 e nessuno in risposta ha vinto più di un punto. Bellissimo come Roman col rovescio si appoggia sulla palla di Lorenzo trovando grande precisione, un colpo davvero bello oltre che efficace. Proprio col rovescio nel sesto game il russo trova due ottimi punti, portandosi 0-30, bravo a sfruttare l’assenza di prime dell’azzurro. Con grande fatica ma anche bravura Musetti strappa un punto laborioso. Niente, la prima non va, sul 30 pari Safiullin tira una risposta micidiale di diritto, violenta e sulla riga, arriva la prima palla break del match. Rischia una seconda palla al centro, piuttosto veloce, la risposta aggressiva del russo è mal centrata. Che bel game “tira su” Lorenzo, lo chiude finalmente con una prima in campo, 3 pari, grossa chance sprecata dal russo vista l’assenza del servizio dell’italiano. Un po’ troppo dietro e timido in risposta Musetti finora, tutto troppo facile per Safiullin al servizio (4-3). Lorenzo di nuovo, stavolta sul 30 pari, rischia con la seconda di battuta, bella carica e profonda, sorprendendo la risposta del russo, molto avanzato; ma Roman non molla, in questa fase spinge di più e sulla prima palla più corta entra a tutta e trova grandi accelerazioni. Proprio con un gran contropiede col diritto, su di una palla non così lunga di Lorenzo, strappa la seconda palla break del set. La prima entra, ma uscendo dal servizio Musetti non trova bene la palla col corpo e spara in rete. BREAK Safiullin, 5-3, più aggressivo e pronto ad entrare a tutta. Male Musetti in risposta, non è efficace se blocca, se entra nella palla colpisce lungo. Sul 30-0 il russo regala un passante a campo aperto, spedendolo in rete. Poi Lorenzo trova il miglior punto in risposta, comanda e trova un vincente lungo linea 30 pari, per la prima volta vince 2 punti in risposta. Purtroppo Roman si aggrappa al servizio, sfonda col diritto e chiude 6-3 in 40 minuti. Un set meritato, è stato più incisivo complessivamente, vincendo il 73% dei punti sulla seconda e 6 su 10 seconde palle di Musetti, che al contrario in risposta ha vinto solo sei punti.
    Secondo set, Musetti to serve. Un buon game, può fare corsa di testa, ma serve uno scatto di qualità in risposta, che nel secondo game non arriva. L’azzurro va sotto nel terzo gioco, inizia col doppio fallo poi tira un diritto di scambio in corridoio, 0-30. Finalmente arrivano punti dal servizio, anche un Ace. Fa tutta la differenza del mondo poter attaccare col diritto con i piedi in campo dopo una bella prima palla, come sul 40-30, con ottima chiusura di volo. Risale da 0-30, ottimo tennis, per il 2-1. Arriva all’angolo di Lorenzo il medico, forse c’è un problema a un occhio, ma non si interviene. Purtroppo nei game del russo non c’è match, stesso canovaccio del primo parziale, troppo sicuro con la prima palla e pronto ad entrare forte dalla riga di fondo. Lorenzo nuovamente si ritrova sotto 0-30, davvero incisivo nello scambio Roman, controlla i tempi di gioco e tutto parte dalla sua aggressività in risposta. Con paio di giocate, incluso un attacco con la palla corta, risale a 30 pari Musetti ma di nuovo niente prima e la risposta del russo è fantastica (ma la seconda… troppo lenta, 130 km/h!). Palla break Safiullin… Stavolta il servizio salva l’azzurro, resta avanti 3-2. A fatica, ma regge. Enorme la differenza di rendimento con e senza primo servizio. Roman vola ancora alla battuta, e ha ancora una palla break nel settimo gioco sul 30-40, grazie ad un doppio fallo di Musetti, che nel game è costretto a subire le accelerazioni del rivale appena non entra la prima palla. Purtroppo il BREAK arriva, tira un rovescio lungo linea il carrarino ma la palla muore beffarda sul nastro. Dal 30-0 ha perso un brutto game l’azzurro, ora sotto 4-3. Per la prima volta nel match si va ai vantaggi con Safiullin al servizio, ha funzionato il cambio col back di rovescio di Musetti. Un po’ di caos del russo, per la prima volta nel match sbaglia qualche scelta tattica (terribile un S&V partendo da lontanissimo…), avverte la tensione del dover chiudere. Alla fine Roman chiude il game più sofferto del match (14 punti), per il 5-3. Peccato per Musetti, non è riuscito a strappare la palla break e lo spazio c’era visto che il rivale per la prima volta ha servito peggio, anche meno lucido nella gestione dei colpi. Lorenzo ha forse accusato mentalmente l’ottavo game, commette un doppio fallo che lo condanna al 30 pari, è due punti dalla vittoria il russo. Non molla “Muso”, il diritto torna a splendere e con due gran punti resta in scia, 4-5. Safiullin non trema al momento di chiudere, con un comodo game a zero chiude 6-4 il secondo set e vola in finale per la prima volta in carriera in un torneo del tour maggiore. Peccato per Lorenzo, ma il russo si è meritato il successo con una prestazione superiore.

    Roman Safiullin vs [2] Lorenzo Musetti ATP Chengdu Roman Safiullin66 Lorenzo Musetti [2]34 Vincitore: Safiullin ServizioSvolgimentoSet 2R. Safiullin 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-4 → 6-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-305-3 → 5-4R. Safiullin 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df3-3 → 4-3R. Safiullin 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3L. Musetti0-40 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3R. Safiullin1-2 → 2-2L. Musetti 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-301-1 → 1-2R. Safiullin 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1R. Safiullin 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-3 → 6-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3R. Safiullin 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-3 → 4-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3R. Safiullin 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-2 → 3-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2R. Safiullin 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 ace1-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-0 → 1-1R. Safiullin 15-0 15-15 df 30-15 40-150-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Partita Tennis: Safiullin vs Musetti

    Statistiche Partita Tennis: Safiullin vs Musetti

    Statistiche
    Safiullin
    Musetti

    ACES
    9
    1

    DOUBLE FAULTS
    1
    4

    FIRST SERVE
    35/57 (61%)
    34/57 (60%)

    1ST SERVE POINTS WON
    29/35 (83%)
    26/34 (76%)

    2ND SERVE POINTS WON
    15/22 (68%)
    9/23 (39%)

    BREAK POINTS SAVED
    0/0 (0%)
    2/4 (50%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    10
    9

    RETURN RATING
    157
    49

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    8/34 (24%)
    6/35 (17%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    14/23 (61%)
    7/22 (32%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    2/4 (50%)
    0/0 (0%)

    RETURN GAMES PLAYED
    9
    10

    NET POINTS WON
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    WINNERS
    30
    20

    UNFORCED ERRORS
    1
    6

    SERVICE POINTS WON
    44/57 (77%)
    35/57 (61%)

    RETURN POINTS WON
    22/57 (39%)
    13/57 (23%)

    TOTAL POINTS WON
    66/114 (58%)
    48/114 (42%)

    MAX SPEED
    215 km/h133 mph
    204 km/h126 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    205 km/h127 mph
    195 km/h121 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    158 km/h98 mph
    145 km/h90 mph LEGGI TUTTO

  • in

    Kuznetsov (coach Safiullin): “Abbiamo lavorato tanto sulla gestione di emozioni ed energia mentale”. Oggi la sfida con Sinner

    Roman Safiullin (foto Getty Images)

    “Mi ricorda un po’ la storia di Karatsev in Australia, no? Gioca a tennis molto, molto bene…”. Così Jannik Sinner parlando del suo avversario nel match odierno di quarti di finale, Roman Safiullin. Il russo non è così noto a chi meno bazzica il circuito Challenger o quello ITF Junior, e proprio da giovanissimo il 25enne nato alle porte di Mosca prometteva una carriera di altissimo livello. Vinse l’Australian Open junior, issandosi al n.2 del ranking mondiale ITF, per poi stentare non poco nell’ingresso nel mondo Pro. “Quando vedevo Roman dalla mia parte di tabellone mi agitavo” ha rivelato Daniil Medvedev, ricordando i suoi passati da junior, “sapevo che contro di lui sarebbe stata durissima…”. 
    Qualche infortunio (uno discretamente serio all’anca), un tennis molto bello dal punto di vista stilistico ma un po’ “monocorde” e non così incisivo nei colpi d’inizio gioco, ha frenato la sua ascesa, facendolo galleggiare ad un passo della top100 per molto tempo, oggi è n.92 (best n,.82). Soprattutto Roman ha peccato nell’attitudine, restando fin troppo calmo, incapace di far uscire sul fuoco competitivo necessario a lottare nelle arene principali, dove la competizione è durissima. Proprio di questo, della necessità di migliorare la gestione delle emozioni e dell’energia in campo ha parlato il diretto interessato e il suo coach, l’ex pro russo Andrey Kuznetsov (n.39 ATP come best ranking qualche anno fa).
    “È un torneo fantastico per me” afferma Safiullin, “Dovrebbe sicuramente aiutarmi con la fiducia, e soprattutto questa fiducia non è facile da ottenere, perché la fiducia la ottieni solo attraverso le partite, vincendo le partite, ed è quello che sto praticamente facendo ora”. Visse un buon momento in ATP Cup 2022, ma poi le sue azioni sportive sono rimaste stazionarie con una crescita molto lenta, invece di salire. Questo torneo sta, finalmente, cambiando le prospettive della sua carriera. Potrebbe facilmente fare la controfigura dell’attore Jude Law, vista la notevole somiglianza con il bravissimo attore britannico, ma ora la carriera di Roman potrebbe davvero essere ad una svolta. Con i quarti a Wimbledon è già n.74 nel live ranking. Sta vivendo quel grande evento, il “colpo in canna”, che ti cambia letteralmente vita, un po’ come accadde in passato a Filip Krajinovic con Bercy, per accostare Roman ad un altro grande prospetto giovanile esploso molto tardi al massimo livello.
    “Prima della terra battuta, abbiamo fato 10 giorni di allenamento molto intenso”, ha dichiarato il suo coach Kuznetsov. “Il primo torneo di solito dopo questo preparazione non lo gioca mai bene, forse ha accusato la stanchezza del lavoro.  Ma il secondo e terzo torneo l’ha giocato molto meglio. Fondamentalmente è accaduto lo stesso sull’erba. Ha giocato male a Stoccarda, il torneo seguente meglio, e ora sta giocando davvero bene”.
    Nessuna formula magica, ma un lavoro su dettagli tecnici e soprattutto sulla mentalità, quel che secondo il coach era stato finora il tallone d’Achille: “Abbiamo colpito un sacco di palle dall’angolo e poi dal centro, correndo, molte ripetizioni, e si sente bene dopo questo tipo di lavoro. Ma è sull’attitudine che stiamo investendo molte energie. Ogni volta che vinceva il punto, era come se gli scivolasse addosso, niente emozioni, niente. E quando perdeva il punto invece lo viveva come un disastro, e lo esternava. Questa era la prima cosa su cui intervenire per farlo smettere. Penso che siamo migliorati molto. Lo sta ancora facendo di volta in volta, ma è migliorato. Proprio nella vittoria dell’altro giorno gli ho detto due o tre volte durante la partita di sostenersi, di mostrare delle emozioni. Alza la racchetta o qualcosa del genere, fai qualunque cosa, ma fallo, incitati, mostra presenza, serve a te stesso e anche all’avversario”.
    Una chiave di lettura molto interessante quella di coach Kuznetsov, che spiega come il “tranquillo” Roman stia lavorando per credere maggiormente in se stesso e tirare fuori quell’energia necessaria a sostenere la sua prestazione.
    Oggi Sinner è nettamente favorito. Safiullin gioca un ottimo tennis, la sua palla è piuttosto pulita ma meno intensa e continua di quella di Jannik. Come sempre, saranno decisivi i colpi d’inizio gioco: se l’azzurro riuscirà a servire bene ed incidere in risposta, potrà partire da una posizione di vantaggio e mettere sotto il russo nello scambio. C’è una semifinale Slam in palio. È un obiettivo da non fallire…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Roman Safiullin, il “nuovo” Karatsev?

    Roman Safiullin

    Alla mezzanotte gli azzurri scendono in campo a Sydney per continuare la corsa all’ATP Cup (in tv, diretta esclusiva su Supertennis). Un solo risultato possibile: battere la Russia, prendendosi anche la rivincita della finale 2021 persa da Medvedev e compagni. Proprio i compagni del n.2 al mondo sono diversi quest’anno. Niente Rublev e Karatsev (k.o. per il Covid), ma Roman Safiullin, un nome poco noto al grande pubblico ma estremamente interessante. Sarà l’avversario di Jannik Sinner nel primo match, la sfida tra i n.2 di ogni paese.
    Il 24enne il Podolsk ha un passato junior di altissimo livello: ha vinto gli Australian Open junior nel 2015 ed è stato n.2 al mondo di categoria. In patria si pensava che fosse lui il “cavallino” di razza, insieme al Rublev, molto precoce; più di Medvedev, che invece da giovane e nei primi anni sul tour alternava sfuriate di classe pazzesche a momenti di buio totale. Purtroppo per Roman, il passaggio al tennis Pro è stato molto difficile.
    A vederlo in campo questa settimana all’ATP Cup, Safiullin sembra un giocatore maturo, solido, forte, esperto. Sta molto bene in campo, ha un tennis non così appariscente ma molto concreto. La risposta è un colpo temibile, costruita su di un tempo d’impatto splendido, grazie a cui riesce a trovare profondità e precisione. È un giocatore “tattico”, scambia e poi cambia ritmo, trovando angoli interessanti col rovescio e pronto a fare due passi avanti per chiudere col diritto. Palla sicura, leggermente lavorata, non grandi lacune tecniche. Non è velocissimo in campo, ma legge bene il gioco, e con la prima di servizio non trova molti punti diretti. Come mai ha stentato così tanto per affermarsi? Oggi è solo al n. 167 del raking ATP, conquistato faticosamente con risultati al piano di sotto (quarti raggiunti in alcuni Challenger nel 2021 e un paio di main draw negli Slam).
    “Nel tennis junior ero tra i più forti, ma il passaggio al mondo Pro per me è stato difficile” afferma Roman al sito ATP. “È splendido giocare quest’evento con i migliori al mondo e vedere che il mio tennis è a questo livello”.
    “Lavorare con la testa è la cosa più difficile per me. Non so come sarà per gli altri, forse c’è chi lo trova facile. Lavoro molto nel fisico, mentre dal punto di vista mentale ho iniziato a lavorare da poco e, per ora, è il più complicato di tutti. Sto cercando di migliorare alcune cose. Quando perdo la concentrazione, è qualcosa che si vede molto facilmente nei giochi, e mi costa caro”.
    Daniil Medvedev su di lui dice: “Il modo in cui ha reagito dopo un set molto difficile è stato fantastico, irreale, sono felicissimo per lui. Roman è la nostra arma segreta! Da junior era un avversario terribile da superare, quando vedevo che Roman era dalla mia parte di tabellone, tremavo… In realtà abbiamo giocato molte finali, semifinali, molte partite, alcune erano partite di tre ore e tre set, era sempre una battaglia contro di lui, era molto forte. Adesso non abbiamo mai giocato da Pro contro, magari accadrà presto”.
    Safiullin è un grande appassionato di motori e della saga di Harry Potter.” Ogni volta che ho tempo, mi piace guardare i film di nuovo. Quando sono a casa, soprattutto. Li ho già visti tre o quattro volte”. Ama molto il cinema, anche Matrix ed i film fantasy e di fantascienza. Sarà forse per l’incredibile somiglianza con l’attore Jude Low…
    Che Roman possa essere la sorpresa del 2022, come è stato Karatsev nel 2021? Aslan l’anno scorso è decollato dopo un grandissimo Australian Open. Safiullin sta giocando molto bene in ATP Cup, potrebbe essere il torneo che gli regala la definitiva consapevolezza dei propri mezzi, lanciandolo finalmente verso quel tennis di vertice a cui tutti pensavano che fosse destinato. Di sicuro Jannik Sinner dovrà tirar fuori il meglio del suo tennis per portare a casa un punto fondamentale per l’Italia, e far scendere in campo Matteo Berrettini contro Medvedev con meno pressione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO