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    Si ritira Thomaz Bellucci

    Thomaz Bellucci nella foto

    Thomaz Belluci, ex top 25 del mondo e uno dei migliori giocatori della storia brasiliana, si ritirerà il mese prossimo per l’edizione 2023 del Rio Open, dove ha ricevuto una wild card per il tabellone principale.
    Si tratta del secondo invito assegnato dalla manifestazione, dopo che Matheus Alves aveva vinto il torneo che assegnava la prima wild card.Bellucci ha vinto quattro titoli ATP in carriera e ha accumulato 200 vittorie. Non gareggia dal settembre dello scorso anno e lascerà lo sport all’età di 35 anni. LEGGI TUTTO

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    Gilles Simon: l’ultimo match di uno sport che rende pazzi

    Gilles Simon nella foto

    “C’est terminé”: con sudore e sofferenza Gilles Simon ha giocato contro l’attuale numero 8 del mondo Felix Auger-Aliassime il suo ultimo match da professionista.
    Non c’era solo Parigi stasera, nel Court Centrale di Bercy, ma tutta la Francia, che con affetto e gratitudine ha espresso un tributo al suo campione uscente.
    Ha solo 37 anni, 38 a dicembre, Gilles, ma per il tennis sono tanti, è una vita, la vita di un corpo allenato per vincere, di una mente concentrata giorno e notte su una passione, uno sport che logora e rende pazzi, di cui sente di doversi scusare pubblicamente con la moglie Carine. Ha voluto accanto a sé in questo momento il giovane figlio Timothée, a cui ha dedicato parole toccanti. Tenace, umile, equilibrato, intelligente, umano, sportivo, rispettato da tutti gli atleti, amici e avversari, per il fair play sul campo e nella vita; 504 vittorie e 14 titoli vinti, ex numero 6 del mondo (nel 2009): i numeri non rendono il valore. Come in una vera festa di pensionamento, anni e successi del nizzardo scorrono nel filmato, realizzato per l’occasione, che lo ritrae fin da bambino. Lo scopriamo, inusualmente, perfino al pianoforte, lo rivediamo vittorioso su Federer, e anche su Nadal e Djokovic che in un’intervista lo omaggiano. Lo fa anche il suo amico Tsonga, ritiratosi circa 6 mesi fa, che aveva voluto essere presente con gli altri storici francesi Gasquet e Monfils per festeggiarlo al primo turno di questo torneo, vinto contro Andy Murray. Come loro, Gilles gioca il tennis alla vecchia maniera, senza arroganza e potenti colpi offensivi di dritto e rovescio, ma quasi garbato, tattico, strategico e inventivo a un tempo, è un tennista brillante che sa cambiare e adattare il suo gioco rispetto all’avversario. Esperto di problem solving sul campo. Nel suo libro dal titolo ‘Ce sport qui rend fou’ pubblicato nel 2020, Simon ha espresso la sua visione del tennis e dato consigli sulla formazione dei giovani tennisti.
    Gilles talvolta ha sollevato qualche polemica per le sue dichiarazioni, come quando ha affermato che è ingiusta la ripartizione uguale dei montepremi maschili e femminili, perché i tornei maschili attirano più pubblico. Inoltre in modo laconico, ma con la sua consueta franchezza, lo scorso anno, dopo essere stato escluso dagli US Open, aveva alimentato un dibattito per aver sostenuto di non volersi vaccinare perché non aveva paura del virus.
    Stasera Gilles Simon ha detto ripetutamente grazie per la wild card che gli ha concesso di giocare questo Masters 1000, lo ha ripetuto più volte ringraziando gli organizzatori presenti, il direttore Tecnico Nazionale e la Federazione Francese di Tennis col suo Presidente: lo stesso ringraziamento che avremmo voluto sentire dal nostro Andreas Seppi, a cui invece è stata negata l’ultima partecipazione in un torneo ATP e che ha dovuto salutare il suo pubblico in sordina al Challenger di Ortisei.
    Ha ringraziato davvero tutti Gilles: il pubblico e i fedelissimi per il sostegno nel corso di tanti anni.
    Una vera festa in famiglia, un ricordo da conservare per sempre nell’angolo più dolce del suo cuore: felice in quel campo da tennis col suo pubblico…Si gioca a tennis per questo!Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Serena Williams: “Non mi sono ritirata. Un rientro? Le probabilità sono alte”

    Serena Williams all’ultimo US Open

    Serena Williams allo scorso US Open ha salutato il pubblico di New York, ma… è stata molto attenta a pronunciare la parola “ritiro”. Prima in un’intervista ad un magazine in agosto, poi nelle varie press conference nel torneo, ha sempre parlato di nuovo capitolo della sua vita, non della volontà di appendere per sempre la racchetta al chiodo. L’ha confermato ancora una volta in un evento relativo alle sue attività imprenditoriali “Serena Ventures” a San Francisco, nel quale si è spinta addirittura oltre, parlando di “alte probabilità” di un suo ritorno in torneo.
    “Non mi sono ritirata, non mi considero una ex giocatrice” afferma la minore delle sorelle Williams, “la possibilità di un mio rientro è molto alta. Potete venire a vedere a casa mia, ho un campo da tennis e mi alleno”.
    Così continua la 23 volte campionessa Slam in singolare: “Non ho ancora pensato al ritiro. Ma l’altro giorno mi sono svegliata, sono uscita andando in campo e per la prima volta nella mia vita ho capito che non stavo giocando per un torneo, e mi sono sentita molto strana. È stato come il primo giorno del resto della mia vita e mi sto divertendo, ma sto ancora cercando di trovare quell’equilibrio”.
    Vedremo se questa l’ennesima “sparata” di Serena, per far notizia, oppure se davvero nella sua testa continua a considerarsi una tennista in attività, pronta a tornare sperando di poter ancora dire la sua… LEGGI TUTTO

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    Seppi: “Questa è la mia ultima stagione”

    Andreas Seppi

    Andreas Seppi chiuderà la sua lunga carriera al termine del 2022. L’ha annunciato nel corso di una intervista a Rai Südtirol.
    “Prima o poi arriva la fine per tutti e a 38 anni non credo ci sia da vergognarsi”, ha dichiarato l’altoatesino. Quando gli ricordano che smette insieme a Roger Federer, contro il quale ha ottenuto una delle sue più prestigiose vittorie in carriera (all’Australian Open 2015), ha risposto “Non so se sia stata una fortuna o una sfortuna aver giocato nell’era di Roger Federer”.
    Andreas chiude con tre tornei ATP vinti in carriera, Eastbourne sull’erba nel 2011 e Mosca e Belgrado nel 2012, riportando quindi un titolo su erba, uno su terra e l’altro su sintetico indoor. Ha toccato il best ranking al n.18 nel 2013, restando per molti anni miglior tennista italiano in classifica e vero esempio di dedizione al lavoro, grazie a cui si è migliorato costantemente e ha vissuto una carriera assai longeva.
    Ha disputato ben 130 match nei tornei dello Slam, raggiungendo gli ottavi a Roland Garros, Wimbledon e Australian Open. Vanta il record di 66 partecipazioni consecutive nei tornei dello Slam (da Wimbledon 2005 e l’Australian Open 2022) terzo nella classifica assoluta nell’era Open, dietro solo a Feliciano Lopez (78) e Fernando Verdasco (67), davanti a Federer con 65.
    Ha annunciato che lascerà giocando ancora un torneo, o Napoli la prossima settimana oppure il Challenger “di casa” ad Ortisei, nel suo amato Alto Adige.
    Appende la racchetta al chiodo, ma non dovrebbe tagliare di netto col tennis. Infatti nelle scorse settimane Seppi ha annunciato di essere entrato a far parte del gruppo di Horizon Tennis Home, creato dal suo storico coach Massimo Sartori. LEGGI TUTTO

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    Del Potro: “Vivere senza tennis è dura. Ero n.3 del mondo, poi il k.o. al ginocchio e ho perso tutto”

    Juan Martin Del Potro

    Quando ami qualcosa con tutto te stesso, affronti mille difficoltà cercando di superare ogni ostacolo, è dura accettare che sia finita. Una situazione comune a molti tennisti (e sportivi) costretti a gettare la spugna contro la propria volontà per colpa di infortuni troppo gravi per andare avanti. C’è chi riesce a voltare pagina, trovando altre vie per vivere una vita serena e soddisfacente, e chi invece soffre terribilmente l’aver dovuto abbandonare quella vita per la quale aveva investito tutte le proprie energie.
    Juan Martin Del Potro, indimenticabile e sfortunatissimo campione argentino, si è ritirato lo scorso febbraio per colpa di terribili problemi alle ginocchia, ma il tempo che passa non riesce a sanare le ferite al fisico e soprattutto al suo cuore, infranto dal dolore per esser stato costretto a terminare quella passione e vita per la quale ha lottato con tutte le proprie forze.
    In una breve intervista rilasciata al Sun, ha raccontato la sua situazione attuale, con un ginocchio che non ne vuol sapere di guarire e la sofferenza per quella vita sportiva che gli manca terribilmente. Una condizione che fa enorme fatica ad accettare.
    “Recentemente mi sono recato in Svizzera per un altro consulto medico con uno specialista. Ho iniziato una nuova cura, quella che mi era stata consigliata da diversi tennisti professionisti, ma finora non ho avuto un solo risultato positivo. Immaginate quanto sia dura la sensazione che niente stia funzionando dopo ogni tentativo, che si tratti di un trattamento o di un intervento chirurgico. La frustrazione che provo quando le cose non funzionano è difficile da spiegare. Come sempre mi illudo, voglio aspettare, ho fiducia in ogni nuovo trattamento che provo, ma ogni volta che fallisce è un duro colpo da mandare giù. Questo è il mio quotidiano negli ultimi tre anni e mezzo, nonostante gli interventi chirurgici e trattamenti che ho provato, non è mai successo niente di positivo. Adesso posso solo camminare, non riesco a correre nemmeno sul tapis roulant. Anche il solo salire e scendere le scale mi provoca dolore, non posso nemmeno guidare l’auto per molto tempo senza dovermi fermare per sgranchirmi le gambe per via del dolore. Questa è la mia realtà, è molto difficile, molto triste, ma continuo a cercare modi per migliorare. La mia nuova sfida è cercare un modo per vivere meglio, anche psicologicamente, nonostante i miei problemi fisici”.
    Una situazione per niente facile quella vissuta dalla “Torre di Tandil”, come lo hanno sempre chiamato in patria. Ma il suo racconto si fa ancor più duro quando parla dei problemi psicologici che affronta per via di questa situazione, che non riesce ad accettare.
    “La verità è che dal punto mentale non riesco ad accettare una vita senza tennis. Non ho avuto un passaggio graduale per questo, non mi sono preparato, non ho idea di cosa abbiano fatto gli altri giocatori per vivere questo processo e cambiamento in modo sereno. Io non ci riesco. Ero il numero 3 al mondo, finché all’improvviso mi sono rotto le ginocchia ed eccomi qui, senza niente. Ho perso tutto quello che per me era importante”.
    Un dolore costante, sul quale Juan Martin sta cercando di lavorare. “Per tutto questo tempo ho cercato di recuperare, di ritrovare la salute e tornare a giocare, come ho fatto con qualsiasi altro infortunio, e in vita mia ne ho passate di tutti i colori. Finché stavolta è stato troppo, e a Buenos Aires ho detto basta. Da allora sto cercando di ritrovare me stesso, ma sono ancora lì, bloccato in quel processo di riflessione. Continuo a chiedermi quali cose potrebbero piacermi. Quando parlo con altri atleti mi dicono che alcuni hanno impiegato anni per assimilare tutto questo, mi raccontano come si sono preparati. È quello che sto facendo adesso”.
    Parole davvero toccanti, che raccontano quanto DelPo amasse il gioco e la vita del tennista. Possiamo solo augurargli di trovare la forza per accettare la sua situazione e trovare nuovi stimoli per andare avanti, magari fissando un nuovo obiettivo in quel mondo del tennis dal quale non riesce a staccarsi totalmente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roger Federer dà l’addio al tennis: “Sono felice. Non sono triste. È stato fantastico essere qui”

    Roger Federer nella foto

    Carico di emozioni e bagnato dalle lacrime, Roger Federer ha detto addio alla O2 Arena ad una carriera memorabile. Con molti ringraziamenti – uno molto speciale alla moglie Mirka -, la leggenda svizzera ha posto fine questa sera (notte) alla sua carriera da professionista.
    “Sono felice. Non sono triste. È stato fantastico essere qui. Mi è piaciuto molto essere ancora una volta nei miei panni. Con tutti gli incontri da giocare, stando con i ragazzi, gli amici, i tifosi, la famiglia, non ho sentito lo stress più di tanto, anche se fisicamente non mi sentivo al meglio. L’incontro è stato fantastico, non potrei essere più felice. E giocare con Rafa nella stessa squadra, stare con tutte queste leggende. Grazie.”
    “Nadal, Djokovic e Murray con me? È stato fantastico, davvero. Non volevo sentirmi solo. Ho viaggiato con il mio team in tutto il mondo e devo essere grato per questo. È stato fantastico essere qui e giocare questa Laver Cup. È proprio così che volevo sentirmi. Non volevo altro. Grazie.”
    “Rifarei tutto, è stato un viaggio incredibile. È stato così divertente, è stato incredibile. Grazie a tutti! Ho avuto così tante persone che mi hanno sostenuto nella mia carriera e il fatto che voi siate qui per me oggi significa molto.Avresti potuto fermarmi molto tempo fa, ma non l’hai fatto. Mi hai fatto andare avanti, è incredibile. Grazie! Ci sono tante persone da ringraziare. Che serata fantastica… Grazie a tutti!”

    Thank you, Roger. pic.twitter.com/RuXkapm0zi
    — Tennis Channel (@TennisChannel) September 23, 2022 LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Addio con sconfitta per Roger Federer. Grazie Roger!

    Roger Federer con Rafael Nadal – Foto Getty Images

    Per l’ultima volta, Roger Federer. L’addio non è stato però coronato da una vittoria.Re Roger si è unito a Rafael Nadal per una celebrazione che, pur in un’atmosfera di festa, è stata presa molto sul serio. Dall’altra parte della rete, Jack Sock e Frances Tiafoe hanno dato il massimo per aggiudicarsi la vittoria e ne sono usciti vincitori. Roger e Rafa si sono divertiti molto, si sono tenuti per mano nei momenti difficili, hanno ascoltato i consigli di Novak Djokovic e alla fine hanno però ceduto per 4-6, 7-6(2), 11-9.
    Si può dire che in un’occasione come questa, il risultato sarebbe stato sempre il meno importante. Ma la festa di Federer non è stata rovinata da una sconfitta che ha cercato di evitare a tutti i costi. Con la O2 Arena in fiamme, Roger aveva diritto a un addio emozionante, non sempre ben giocato, ovviamente, dopo il lungo stop dello svizzero. Ma ha anche regalato ai tifosi momenti di genio e ha lottato fino alla fine.
    Federer e Nadal hanno comunque giocato il supertie-break e hanno avuto un match point sul 9-8, ma Sock e Tiafoe hanno reagito e vinto il punto. L’Europa si è lasciata sfuggire il vantaggio che ha dato il via alla Laver Cup (ora sono sul 2-2) ma ora si ringrazia il campione Roger che non vedremo più in campo nei tornei del circuito maggiore.
    ATP Laver Cup Roger Federer / Rafael Nadal669 Jack Sock / Frances Tiafoe4711 Vincitore: Sock / Tiafoe ServizioSvolgimentoSet 3J. Sock / Tiafoe 0-1 0-2 0-3 1-3 2-3 3-3 4-3 4-4 5-4 5-5 5-6 ace 6-6 7-6 7-7 8-7 8-8 8-9 9-9 10-9ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 2*-66-6 → 6-7J. Sock / Tiafoe 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6R. Federer / Nadal 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5J. Sock / Tiafoe 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-305-4 → 5-5R. Federer / Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4J. Sock / Tiafoe 15-0 30-0 40-0 40-15 df4-3 → 4-4R. Federer / Nadal 15-0 15-15 30-15 40-303-3 → 4-3J. Sock / Tiafoe 0-15 15-15 15-30 15-40 df2-3 → 3-3R. Federer / Nadal 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sock / Tiafoe 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3R. Federer / Nadal 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2J. Sock / Tiafoe 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace ace1-0 → 1-1R. Federer / Nadal 0-15 15-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sock / Tiafoe 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A5-4 → 6-4R. Federer / Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4J. Sock / Tiafoe 0-15 df 15-15 40-154-3 → 4-4R. Federer / Nadal 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3J. Sock / Tiafoe 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3R. Federer / Nadal 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Sock / Tiafoe 0-15 df 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2R. Federer / Nadal 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1J. Sock / Tiafoe 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1R. Federer / Nadal 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz tra i primi giocatori ad intervenire per il ritiro di Roger Federer

    Roger Federer con Carlos Alcaraz

    Il numero uno del mondo Carlos Alcaraz è stato uno dei primi tennisti a reagire al ritiro di Roger Federer, annunciato per la prossima settimana. Lo spagnolo sognava di giocare contro il suo idolo d’infanzia, ma questo incontro non avverrà mai, almeno non ufficialmente.
    Dichiara anche Andy Roddick: “Ciao Roger. Grazie per i ricordi condivisi amico mio. È stato un onore condividere tempo/esperienze sui terreni più imporanti del nostro sport. “

    Roger… 💔
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) September 15, 2022 LEGGI TUTTO