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    F1, Daniel Ricciardo prende il posto di Nyck De Vries in AlphaTauri

    Daniel Ricciardo and Christian Horner prior to the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 20, 2022 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Red Bull Racing /

    La Scuderia AlphaTauri ha annunciato che Daniel Ricciardo si unirà alla squadra, in prestito dalla Red Bull, per il resto della stagione di Formula 1, a partire dal prossimo Gran Premio d’Ungheria.
    “Sono davvero contento di accogliere nuovamente Daniel in squadra”, ha commentato Franz Tost, Team Principal della Scuderia AlphaTauri.
    “Non ci sono dubbi sulle sue capacità di guida – ha aggiunto Tost – e conosce già molti di noi, quindi integrarsi nel team sarà per lui semplice e immediato. Il team potrà avere un grande vantaggio dalla sua esperienza, visto che ha già vinto otto volte un Gran Premio di Formula 1. Vorrei ringraziare Nyck per il suo prezioso contributo durante il periodo trascorso con la Scuderia AlphaTauri e gli auguro il meglio per il futuro”.

    Daniel Ricciardo, oggi impegnato in pista con Red Bull, ha detto: “Sono entusiasta di tornare in pista con la famiglia Red Bull!”.
    Il ritorno dell’australiano in Formula 1 con AlphaTauri potrebbe essere solo il primo passo per poi portare Ricciardo in Red Bull al posto di Sergio Perez e accanto a Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, presentata la nuova Red Bull. Verstappen: “Cercheremo di migliorare ancora”

    ROMA – Dopo la Haas, ecco la presentazione della nuova monoposto della Red Bull, in vista della nuova stagione della F1. Un evento spettacolare, quello di New York, che ha visto la presenza anche dei tre piloti, ovvero Max Verstappen, Sergio Perez e la riserva Daniel Ricciardo, tornato alla scuderia di Milton Keynes dopo quattro anni passati tra Renault e McLaren. A prendere la parola per primo è il due volte campione del mondo Verstappen, che ha dichiarato: “Cercheremo di difendere il nostro titolo. Da bambino, il tuo primo sogno è quello di diventare un pilota, poi il passo successivo è vincere una gara e alla fine il grande sogno è vincere il titolo. Quando ce l’ho fatta, ho sentito che molta pressione mi è scivolata addosso, perché sentivo di aver raggiunto tutto quello che volevo. Poi è tutta questione di rimanere lì, che è più difficile di arrivarci. In questo senso, l’anno scorso è stato un buon test per capire che possiamo farcela. Per tutta la tua carriera cerchi di migliorarti, continui a chiederti dove puoi migliorare, ed è quello che farò anche quest’anno”. 
    Sulla nuova monoposto: “La nostra livrea è sempre stata simile, ma è sempre molto bella, ci abbiamo vinto tanto, quindi perché cambiarla? Le prime impressioni sono state molto positive: ho potuto lavorare solo al simulatore, e lì cerchi di mettere in relazione i dati con quelli reali, è un processo di miglioramento continuo”. Infine, sulla crescita di popolarità della F1: “Liberty Media ha fatto un grande lavoro, soprattutto guardando agli Stati Uniti; soprattutto la serie Drive To Survive è molto popolare e aiuta ad avere uno scorcio sul dietro le quinte delle carriere di ciascuno e conoscere le loro personalità”. 

    Perez: “Stagione lunga, dobbiamo farci trovare pronti”
    “Ovunque andiamo abbiamo un grande supporto, stiamo diventando il team preferito. La passione per questo sport è cresciuta moltissimo. I tifosi sono sempre con noi, sono molto vicini a quello che attraversiamo durante la stagione – ha esordito Sergio Perez -. Vogliamo continuare a migliorare, perché la competizione continua ad evolversi. È stato un inverno pieno di impegni per tutti, non vediamo l’ora di cominciare. L’obiettivo è migliorare quanto fatto lo scorso anno, e se ci riusciamo vorrà dire che avremo fatto una grande stagione. Abbiamo una stagione lunghissima davanti, dobbiamo essere sicuri di essere pronti e pieni di energie. Il nostro compito principale è arrivare a una buona condizione fisica prima che inizi la stagione, perché passeremo solo un giorno e mezzo in macchina prima del via al campionato. Quando vedi la macchina ti emozioni perché sai che la stagione sta per cominciare, ed è quello che aspetti con trepidazione. Spero di avere subito un buon impatto in Bahrain”.

    Ricciardo: “Aiuterò con il simulatore”
    “È come tornare a casa, una seconda fase della mia carriera, moltissime memorie che tornano. Userò la mia esperienza per aiutare a sviluppare la macchina, lavorerò molto al simulatore, sarò molto coinvolto e cercherò di aiutare il più possibile da dietro le quinte, permettendo a loro di concentrarsi sul lavoro in pista. Sarò con loro ogni fine settimana, avrò modo di sentire i loro canali e parlare con gli ingegneri: anche se dovessero vincere ogni gara, non avrai mai la macchina perfetta, insegui sempre qualcosa, quindi dovrò capire in che direzione vogliono far andare la macchina per svilupparla in quel modo”, ha aggiunto Ricciardo. Che sul doppio titolo di Verstappen, ha scherzato: “All’inizio ero invidioso, perché era un rivale, ma è stato grandioso. All’inizio era una lotta serrata con la Ferrari, e il modo in cui Red Bull è riuscita a continuare a spingere e alla fine a dominare, è stato bello da vedere”.  LEGGI TUTTO

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    Tra Perez e Ricciardo è già sfida alla Red Bull

    TORINO – La Red Bull ha precisato quali saranno i compiti di Daniel Ricciardo nel corso della prossima stagione. Pilota di riserva, ma non presente a tutte le gare, visto che ha manifestato l’intenzione di prendersi un po’ di riposo dalla Formula 1. E poi simulatore, ovviamente, e tanti impegni promozionali. Inoltre – ha spiegato sempre il Team Principal della red Bull – “aiuterà nello sviluppo della vettura, assistendo il team con la sua esperienza e la sua conoscenza”. In pratica, cosa significa tutto questo (a parte il lavoro al simulatore, che non ha bisogno di spiegazioni)? Suona un po’ strano che ci voglia un pilota del calibro di Ricciardo (seppure reduce da una parentesi disastrosa in McLaren) per le attività di marketing e promozione…
    Il rischio per Checo
    La sensazione è che, invece, si voglia poco alla volta puntare al pieno recupero di un pilota di valore per tenerlo pronto al posto di Sergio Perez. Il messicano (detto Checo) questo rischio (rischio per lui, s’intende) l’ha colto subito e certo non è rimasto bene impressionato. A parte qualche screzione con Verstappen (ma quelle sono cose che vanno e vengono, i piloti litigano e fanno pace continuamente) è proprio il rendimento di Perez – giudicato altalenante – che non ha convinto sino in fondo. E tuttavia, una squadra costruita si misura per un solo pilota e che ha vinto tre titoli in due anni (due piloti e uno costruttori), non ha bisogno né di un giovane arrembante, né di una seconda guida che faccia ombra all’olandese. Gli serve un pilota veloce, costante, bravo in qualifica, esperto in gara. L’identikit perfetto di Ricciardo, se riuscirà a ritrovare lo smalto perduto. Ovvio che Perez sia preoccupato, sarebbe strano il contrario.
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    F1, Ricciardo: “Ho capito che gareggiare non era la cosa giusta”

    ROMA – Daniel Ricciardo ha parlato della scelta di lasciare il sedile da titolare in Formula 1, per diventare terzo pilota della Red Bull. L’ex alfiere della McLaren ha anche motivato la decisione di non correre nel 2023 in altri campionati motoristici. “Sicuramente non so se vincerò mai più una gara o no – ha detto ai microfoni di “In the Fast Lane”, podcast ufficiale del Gran Premio d’Australia -. So però che per il prossimo annosedermi in un abitacolo e gareggiare non sarebbe stata la cosa giusta per me”. 
    Le parole di Ricciardo
    “Dovevo capire quale fosse la strada migliore per me per restare coinvolto e tenere un piede nella stanza, ma che al tempo stesso mi concedesse un po’ di stacco – ha aggiunto Ricciardo -. La Red Bull ovviamente è sempre rimasta nei miei pensieri, e una volta che abbiamo iniziato a parlare io sono stato molto riconoscente nei loro confronti per avermi lasciato il tempo di decidere, senza forzarmi. Sono stato probabilmente un po’ sorpreso dal fatto che loro sembrassero entusiasti tanto quanto lo ero io”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Ecco perché ho deciso di non gareggiare”

    ROMA – “Sicuramente non so se vincerò mai più una gara o no. So però che per il prossimo anno sedermi in un abitacolo e gareggiare non sarebbe stata la cosa giusta per me”. Daniel Ricciardo ha parlato così della scelta di lasciare il sedile da titolare in Formula 1, per diventare terzo pilota della Red Bull. Ai microfoni di “In the Fast Lane”, podcast ufficiale del Gran Premio d’Australia, l’ex alfiere della McLaren ha anche motivato la decisione di non correre nel 2023 in altri campionati motoristici.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sulla Red Bull
    “Dovevo capire quale fosse la strada migliore per me per restare coinvolto e tenere un piede nella stanza, ma che al tempo stesso mi concedesse un po’ di stacco – ha aggiunto Ricciardo -. La Red Bull ovviamente è sempre rimasta nei miei pensieri, e una volta che abbiamo iniziato a parlare io sono stato molto riconoscente nei loro confronti per avermi lasciato il tempo di decidere, senza forzarmi. Sono stato probabilmente un po’ sorpreso dal fatto che loro sembrassero entusiasti tanto quanto lo ero io”.

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    F1: Ricciardo torna alla Red Bull, sarà il terzo pilota

    ROMA – Daniel Ricciardo diventa il nuovo terzo pilota della Red Bull per la stagione 2023 Formula 1. L’annuncio è arrivato dalla scuderia di Milton Keynes qualche giorno dopo le anticipazioni di Helmut Marko e dello stesso pilota, con l’australiano che lascia la McLaren per diventare la riserva di Max Verstappen e Sergio Perez. Si tratta di un ritorno per Ricciardo, già pilota Red Bull dal 2014 al 2018. Grande entusiasmo da parte del team principal Christian Horner: “È fantastico riportare Daniel nella famiglia Red Bull. Ha un enorme talento ed è brillante a livello caratteriale. So che l’intero stabilimento è entusiasta di dargli il benvenuto a casa. Nel suo ruolo di collaudatore e terzo pilota, Daniel ci darà la possibilità di diversificare le nostre attività, contribuendo allo sviluppo della vettura e aiutando la squadra con la sua esperienza e la sua conoscenza di ciò che serve per avere successo in F1”.
    Le parole di Ricciardo
    Anche Ricciardo ha parlato in occasione dell’annuncio: “Il sorriso dice tutto – le sue parole -. Sono davvero entusiasta di tornare a casa come terzo pilota Red Bull nel 2023. Ho già tanti bei ricordi del mio periodo qui, ma l’accoglienza di Christian, del dottor Marko e di tutto il team è qualcosa che apprezzo sinceramente. Per me personalmente, la possibilità di contribuire e di essere circondato dalla migliore squadra di F1 è estremamente attraente, e mi dà anche un po’ di tempo per ricaricarmi e concentrarmi. Non vedo l’ora di essere con la squadra e di dare il mio supporto nel lavoro al simulatore, nelle sessioni di test e nelle attività commerciali”.
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    F1, ufficiale Ricciardo alla Red Bull: sarà il terzo pilota

    ROMA – Era stato anticipato già durante il Gran Premio di Abu Dhabi, ma ora è ufficiale: Daniel Ricciardo sarà il terzo pilota della Red Bull nel Mondiale 2023 di Formula 1. L’annuncio è arrivato dalla scuderia di Milton Keynes, con l’australiano che lascia la McLaren per diventare la riserva di Max Verstappen e Sergio Perez. Si tratta di un ritorno per Ricciardo, già pilota Red Bull dal 2014 al 2018. Grande entusiasmo da parte del team principal Christian Horner: “È fantastico riportare Daniel nella famiglia Red Bull. Ha un enorme talento ed è brillante a livello caratteriale. So che l’intero stabilimento è entusiasta di dargli il benvenuto a casa. Nel suo ruolo di collaudatore e terzo pilota, Daniel ci darà la possibilità di diversificare le nostre attività, contribuendo allo sviluppo della vettura e aiutando la squadra con la sua esperienza e la sua conoscenza di ciò che serve per avere successo in F1”.
    L’entusiasmo di Ricciardo
    Anche Ricciardo ha parlato in occasione dell’annuncio: “Il sorriso dice tutto – le sue parole -. Sono davvero entusiasta di tornare a casa come terzo pilota Red Bull nel 2023. Ho già tanti bei ricordi del mio periodo qui, ma l’accoglienza di Christian, del dottor Marko e di tutto il team è qualcosa che apprezzo sinceramente. Per me personalmente, la possibilità di contribuire e di essere circondato dalla migliore squadra di F1 è estremamente attraente, e mi dà anche un po’ di tempo per ricaricarmi e concentrarmi. Non vedo l’ora di essere con la squadra e di dare il mio supporto nel lavoro al simulatore, nelle sessioni di test e nelle attività commerciali”.
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