More stories

  • in

    F1, le novità tecniche ed aerodinamiche viste in Bahrain [ FOTO ]

    Le 10 nuove monoposto in pista in Bahrain non possono nascondere le tante novità tecniche ed aerodinamiche le caratterizzano e che i team erano riusciti in parte a celare durante le presentazioni ufficiali.

    Qui sotto un carrellata di alcune tra le più interessanti novità fotografate ai test F1 in Bahrain.
    articolo in aggiornamento
    MERCEDES – La particolare apertura delle pance

    Foto de la entrada de pontón del Mercedes. Me gusta el trabajo que han hecho con el W16. La entrada vertical y la horizontal para radiadores#F1 pic.twitter.com/30e0UjClgr
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) February 26, 2025

    ASTON MARTIN – L’inedita apertura sotto l’halo

    SPOTTED: new cooling inlet 👀
    Sam Collins analyses the changes to the Aston Martin ⚙️#F1 #F1Testing pic.twitter.com/8GjIIKbtda
    — Formula 1 (@F1) February 26, 2025

    RED BULL – Tanti dettagli interessanti

    A lotta RB21 detail…#F1 #F1Tech #F1Testing pic.twitter.com/EXyiVVA4Mt
    — Craig Scarborough (@ScarbsTech) February 26, 2025

    MCLAREN – Diversi tiranti per il fondo

    McLaren ha diversi punti di sostengo della parte terminale del fondo.#F1 #F1Testing #TechF1 #McLaren pic.twitter.com/ssLXMs2gvT
    — Sala Stampa Racing (@SalaStampRacing) February 26, 2025 LEGGI TUTTO

  • in

    RB21, l’evoluzione Red Bull per il mondiale 2025 di Formula 1

    Red Bull RB21 – foto: x.com/redbullracingLa Red Bull RB21 è l’attesissima monoposto con cui il team di Milton Keynes affronterà la stagione 2025 di Formula 1. Dopo anni di dominio e un 2024 segnato da cambiamenti cruciali, la RB21 rappresenta un’evoluzione della RB20, progettata per provare a mantenere la squadra al vertice.
    La RB21 è un’opera d’arte ingegneristica, frutto del lavoro meticoloso degli ingegneri Red Bull. La vettura mantiene il DNA della monoposto precedente, con affinamenti aerodinamici che puntano a massimizzare l’efficienza e la velocità.
    Aerodinamica avanzata: Gli ingegneri della Red Bull hanno lavorato duramente per affinare l’aerodinamica della RB21, concentrandosi sulla massimizzazione del carico aerodinamico e sulla riduzione della resistenza.
    Sospensioni ottimizzate: Le sospensioni sono state riviste per migliorare la stabilità e la maneggevolezza della vettura, consentendo ai piloti di sfruttare al massimo il potenziale della RB21 in ogni condizione di gara.
    Il cuore pulsante della RB21 è il motore Honda RBPTH003, un’unità di potenza ibrida che combina un motore a combustione interna con un sistema di recupero dell’energia. Honda ha lavorato a stretto contatto con Red Bull per ottimizzare il motore, garantendo prestazioni elevate e affidabilità.

    La RB21 sarà guidata dal campione del mondo in carica, Max Verstappen, e dal giovane talento Liam Lawson. La coppia di piloti Red Bull è considerata una delle più forti del campionato, con l’olandese che punta a difendere il suo titolo e Lawson che cerca di affermarsi come uno dei migliori piloti della nuova generazione.
    La Red Bull ha grandi ambizioni per la stagione 2025, con l’obiettivo di conquistare entrambi i titoli mondiali. La RB21 è stata progettata per essere una vettura vincente, e il team è fiducioso di poter lottare per la vittoria in ogni gara. LEGGI TUTTO

  • in

    Honda e Red Bull: i veri motivi dietro al loro divorzio

    Il 2026 rappresenterà una data spartiacque per la storia della F1, ma non solo. La rivoluzione telaistica e motoristica dell’anno prossimo, infatti, metterà la parola fine alla collaborazione tra Red Bull e Honda, che tante soddisfazioni ha portato e sta portando a entrambi i protagonisti. In un articolo apparso su Motorsport.com, il giornalista britannico Ronald Vording ha ricostruito ragioni e passaggi di un divorzio che, comunque vada, farà storia.
    Dal Covid ai trionfi di Verstappen
    La pandemia di Covid-19 che nel 2020 è esplosa in tutto il mondo ha avuto conseguenze importanti anche sulle decisioni prese nel mondo del motorsport. Tra queste, una delle più clamorose fu quella annunciata da Honda il 2 ottobre 2020, con il colosso giapponese a smarcarsi completamente dalla F1 e dai propri partner Red Bull e, di conseguenza, Alpha Tauri al termine della stagione 2021. A quel punto, per il team di Milton Keynes una sola strada risultò percorribile, dal momento che intorno a sé si trovò praticamente ad avere terra bruciata, come spiegato da Christian Horner.
    “Non avremmo avuto un motore dalla Mercedes e con la Ferrari non eravamo sicuri di quanti cilindri avremmo avuto! Avevamo già lavorato con la Renault e tornare indietro non ci sembrava giusto. Quindi siamo stati quasi costretti a prendere una strada diversa. La nostra idea era di acquisire la proprietà intellettuale del motore Honda e di costruire, assemblare e curare noi stessi la PU omologata fino alla fine di questo ciclo. Quando abbiamo iniziato a capire qual era lo scenario, abbiamo capito che era sempre più complesso. Il processo non riguardava solo la produzione dei motori, c’era molto di più. Bisogna avere a che fare con una catena di fornitori e cose del genere”.
    Una situazione complicata, dunque, per Red Bull. Per fortuna di Horner e dei suoi uomini, le conseguenze della pandemia su Honda si rivelarono meno pesanti di quanto pronosticato, e i giapponesi si trovarono a tornare sui propri passi. In questo modo, si è riusciti da entrambe le parti a trovare una soluzione, con una collaborazione che arriverà fino al termine del campionato che sta per iniziare. Dal 2026, però, tutto cambierà, e sicuramente ci saranno conseguenze importanti per tutti gli attori.
    Honda voleva Red Bull anche per il 2026, ma a Milton Keynes si erano già mossi
    “Le normative 2026 con metà della potenza fornita dal motore a combustione e l’altra metà dall’ibrido ha molto interessato sia Honda che Honda Racing-. Ci attrae anche la direzione verso i carburanti sostenibili. Per tutte queste cose, abbiamo deciso di tornare ufficialmente in Formula 1. Ma quando abbiamo formalmente interrotto le nostre attività in Formula 1, Red Bull ha fondato la sua società di power unit. Di conseguenza, non c’era più lo spazio per riaprire una collaborazione”.
    Queste parole di Koji Watanabe, presidente di HRC, danno l’idea della situazione che i giapponesi hanno dovuto affrontare nel momento in cui sono dovuti arrivare a prendere una decisione importante. Scadendo il contratto di fornitura con Red Bull nel 2025, occorreva in pratica decidere cosa fare di un rapporto che ha portato gloria, successi e tanto pregio alla Casa del Sol Levante. Si è valutata anche la possibilità di produrre la componente a combustione interna nelle strutture inglesi e quella elettrica in Giappone, ma ben presto si è arrivati alla conclusione che tutto ciò sarebbe stato un handicap piuttosto che un vantaggio.

    A quel punto, è risultato evidente come la prosecuzione del rapporto oltre il 2025 fosse impossibile, e il Red Bull Powertrains, la branca che andrà ad occuparsi della progettazione e della implementazione delle nuove PU, andrà a lavorare con Ford, segnando il ritorno del marchio dell’ovale blu in F1. Honda, invece, andrà ad equipaggiare le vetture Aston Martin, e questo potrebbe avere ripercussioni importanti, soprattutto considerando l’arrivo a Silverstone di Adrian Newey.
    Honda, Aston e… Max?
    Ora, è evidente che questa separazione porterà a conseguenze importanti per entrambe le realtà. In particolare, già ha fatto scalpore il passaggio di Adrian Newey alla corte di Lawrence Stroll, lavorando praticamente già sul prototipo del 2026. È evidente che la squadra british green non abbia nessuna voglia di farsi trovare impreparata in vista di questo “nuovo inizio”, e le sue sirene potrebbero attrarre anche l’altro tassello che ha portato alla costruzione di quel puzzle praticamente invincibile (fino a giugno 2024) chiamato Red Bull.
    Max Verstappen, infatti, sembra ormai essere il prossimo target del magnate canadese e dei suoi uomini. Un suo passaggio in Aston Martin segnerebbe un momento epocale, e pare che l’offerta fatta all’olandese sia di quelle che non si possono rifiutare. Il pilota di Hasselt, inoltre, andrebbe a ricongiungersi proprio con Honda, con cui ha ottenuto tutti i suoi quattro titoli. Sarebbe certamente una bella storia da raccontare; restiamo in attesa, ma la sensazione è che la separazione tra Red Bull e Honda continuerà a portare con sé diversi strascichi, anche oltre il 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 2024 | Verstappen vs Perez: un super Max demolisce il povero Checo!

    Verstappen, 437 punti e 4° titolo mondiale piloti. Perez, 152 e un misero 8° posto in classifica. La stagione del messicano è stata la peggiore da che è in Formula 1, con poco più di un terzo dei punti del suo compagno e un misero bottino di soli 11 punti nelle ultime 8 appuntamenti della stagione.

    Come ogni fine anno, sui profili social della Formula 1, vengono pubblicate delle grafiche con il confronto tra compagni di squadra. Il primo post di quest’anno è dedicato al team Red Bull che ha visto trionfare il suo pilota di punta, Max Verstappen, nel mondiale piloti.
    F1 2024, Verstappen vs Perez

    Max 🆚 Checo in 2024 #F1 @redbullracing pic.twitter.com/HAFWk7Pogj
    — Formula 1 (@F1) December 14, 2024

    Come si puà evincere dalla grafica del post qui sopra su ‘X‘, il quattro volte campione del mondo 2024 di Formula 1 ha letteralmente demolito il suo compagno, Sergio Perez.
    Nell’arco dell’intera stagione, la più lunga della storia del mondiale di Formula 1 con ben 24 gare e 6 Sprint, il messicano ha totalizzato solo 152 punti, ovvero poco più di sei punti ad avento. Il suo compagno ha chiuso la classifica con 437 punti, quasi un x3! Anche tutte le altre statistiche sono a favore di Max. Sia in qualifica che in gara, solamente in un’occasione Perez è riuscito a fare meglio di Verstappen. Alle nove vittorie stagionali del quattro volte campione del mondo, il messicano ha risposto con un bello zero! Netta supremazia anche per quanto riguarda i podi: 14 per l’olandese, 4 per il messicano.
    Come per le vittorie, anche guardando le pole position Perez non mosso lo zero di inizio stagione. Otto invece quelle di Verstappen. Unica statistica nella quale il messicano ha fatto “meglio” dell’olandese, se così possiamo dire, è nel numero di gare non terminate: 5 vs 1!

    Dando uno sguardo ai tre anni passati, dal 2021 al 2023, Perez aveva sempre migliorato la sua posizione nella classifica mondiale piloti: nel suo primo anno in Red Bull al fianco di Verstappen, il messicano aveva chiuso al 4° posto, totalizzando quasi la metà dei punti del compagno. Nel 2022 Perez migliorò ancora arrivando al 3° posto finale e raccogliendo oltre due terzi dei punti di Max. Infine lo scorso anno, alle spalle del campione del mondo piloti si classificò proprio Perez, anche se i suoi punti furono solamente il 45% di quelli di Verstappen. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 2025 Predictions: cosa possiamo aspettarci dal prossimo mondiale di Formula 1?

    Oscar Piastri, McLaren MCL38

    I motori si sono spenti. La stagione 2024 di Formula 1, la più lunga della storia di questa disciplina motoristica con ben 24 eventi in 10 mesi, si è chiusa con l’ultimo appuntamento stagionale ad Abu Dhabi e con una giornata di test post-season.
    Quello appena concluso è stato uno dei mondiali più combattuti degli ultimi decenni, sicuramente della cosiddetta era turbo-ibrida, iniziata con il dominio Mercedes nel 2014, proseguito poi con quello Red Bull e di Max Verstappen.
    Voltando le spalle al recente passato, gli otto mondiali costruttori vinti consecutivamente dal team della Stella a tre punte fino al 2021, non saranno ricordati come tra i più combattuti della storia della F1. Mercedes non ha sostanzialmente avuto avversari, se non forse l’ultimo anno quando il mondiale piloti (2021) andò a Verstappen. Idem per i due mondiali del 2022 e 2023 che, grazie al cambio di regolamento, hanno visto il dominio del team austriaco.
    La stagione appena conclusa invece ha visto, sia sul fronte piloti ma ancora di più su quello costruttori, una battaglia vera tra più contendenti. Norris ha provato a “disturbare” Verstappen nella corsa al suo quarto alloro mondiale mentre Ferrari e McLaren sono riuscite, nella non facile né prevedibile “impresa” di colmare il vantaggio che Red Bull aveva accumulato nella prima parte della stagione e di sopravanzare poi il team campione del mondo. Il distacco finale tra McLaren (666 punti) e Ferrari (652) è stato di soli 14 punti.
    Quattordici punti su 24 Gran Premi vuol dire meno di un punto a Gp e, considerando anche le sei gare sprint che hanno assegnato punti, meno di mezzo punto ad evento. Se vogliamo quantificarlo in maniera diversa, 14 punti sono un terzo posto, oppure un 4° e un 9° posto in più o un 5° e un 8° posto in più e così via.
    Mondiale Costruttori F1 2014-2024: P1 e P2 a confronto | CircusF1.com
    Dando uno sguardo ai dati degli ultimi 10 anni riportati nel grafico qui sopra, si può evincere come la media punti tra il vincitore del mondiale costruttori e il team che si è classificato al secondo posto sia superiore ai 200 punti, 208 per essere precisi. Il picco più alto si è registrato lo scorso anno con Red Bull che ha staccato Mercedes di ben 451 punti, mentre il divario più contenuto, dopo quello di quest’anno, lo abbiamo avuto nel 2021 con un gap contenuto in 28 punti tra Mercedes (P1) e Red Bull (P2).
    Fatte queste considerazioni, lo sguardo va ora al prossimo anno. Il 2025 vedrà un regolamento tecnico e sportivo molto stabile che dovrebbe garantire un ulteriore compattamento dei valori in pista.
    Il team campione del mondo, vista la crescita costante lungo tutto l’arco della stagione appena conclusa, dovrebbe essere in grado di mantenersi facilmente tra le zone alte della classifica. La stabilità nella formazione piloti potrà poi aiutare McLaren anche ad avere più continuità. La Ferrari, seconda forza quest’anno, potrà contare sulla spinta emotiva legata all’arrivo di Lewis Hamilton e al fatto di aver trovato, con la cura Vasseur, una continuità di sviluppo che era sempre mancata negli anni scorsi.
    Su Red Bull vediamo due incognite: da un lato la coppia di piloti, sia che si decida di proseguire con Sergio Perez che di cambiare a favore di Liam Lawson, non potrà essere sulla carta all’altezza della coppia di piloti McLaren e Ferrari. Inoltre anche dal punto di vista tecnico, la perdinta di Adrian Newey e la “strada smarrita” sugli sviluppi 2024, potrebbero essere un altro punto critico in ottica 2025.
    Un capitolo a parte merita Mercedes. La crisi tecnica è profonda e duratura. Le difficoltà nel capire la monoposto e la corretta direzione da prendere negli sviluppi potrebbe ripresentarsi anche il prossimo anno. A questo, un po’ come per Red Bull, l’arrivo di un giovanissimo pilota potrebbe essere un punto critico, se paragonato ai due top team di quest’anno e alle loro coppie di piloti.
    Per la lotta al titolo mondiale costruttori 2025 non vediamo come qualche altro team possa entrare, visti i risultati di quest’anno e vista anche la formazione piloti, non certo all’altezza – con tutto il rispetto – di quella di McLaren e Ferrari.
    Una lotta quindi a due per il titolo costruttori tra McLaren e Ferrari. Probabile ma non certo, visto quanto la Formula 1 ci insegna e ci ha insegnato in particolare quest’anno. Se ben ricordate, dopo le prime quattro gare il mondiale sembrava già archiviato per Red Bull. Come tutti sappiamo, è andata poi diversamente. C’è da aggiungere che nel 2025, gli sviluppi in corso d’anno saranno “condizionati” dal progetto 2026 che vedrà un importante cambio regolamentare e quindi si dovrà “sacrificare” in parte la stagione per non arrivare impreparati alla successiva.
    Per ora la nostra F1 Prediction, quando si sono appena spenti i motori del mondiale 2024 di Formula 1, (pre)vede McLaren e Ferrari ancora davanti a Red Bull e Mercedes. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, In Qatar il primo match point di McLaren per vincere il costruttori

    In Qatar, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1, la McLaren avrà il primo match point, per vincere il costruttori.Lando Norris, McLaren F1 Team, in the cockpit

    Dopo il Gran Premio di Las Vegas, la Scuderia Ferrari ha recuperato 12 punti alla McLaren e, alla vigilia della weekend del Qatar, la Ferrari si trova a -24 dei rivali inglesi.
    608 punti sono quelli conquistati da Lando Norris ed Oscar Piastri; 584 quelli conquistati da Charles Leclerc, Carlos Sainz e Oliver Bearman.
    Il fine settimana in Qatar vedrà la Formula 1 impegnata nell’ultimo weekend con il formato sprint. Al di là però dei punti in palio, qualora McLaren dovesse portare il vantaggio sulla Ferrari a 44 punti, il team di Andrea Stella sarà matematicamente vincitore del mondiale costruttori.

    Ovviamente McLaren dovrà garantirsi un vantaggio analogo anche sul team Red Bull che ora ha un ritardo di 53 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    Verstappen, un 4° titolo con un sapore diverso dagli altri, contro tutto e tutti

    AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 18: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB20 on track during Sprint Qualifying ahead of the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 18, 2024 in Austin, Texas. (Photo by Mark Sutton/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202410190068 // Usage for editorial use only //

    Quattro volte Campione del Mondo: non sono in tanti a poterlo dire. Alain Prost, Sebastian Vettel e ora Max Verstappen. Il trionfo Mondiale del 2024 porta Max ad essere ancora di più nell’olimpo dei grandi, dopo una stagione certamente più complicata del previsto. Se, infatti, il terzo titolo era stato poco più di una (ci si passi il termine improprio) passeggiata di salute rispetto al 2021 e anche, per certi versi, all’anno successivo, in questa stagione l’olandese si è trovato a dover lottare contro tanti fattori, che spesso nulla hanno avuto a che fare con la pista, e che gli hanno messo i bastoni tra le ruote in diverse occasioni. Proprio per questo, il sapore di questa vittoria è totalmente diverso dalle altre.
    Un inizio sul velluto… ma solo in pista
    La prima parte di stagione in casa Red Bull, guardando alla pista, è stata trionfale. L’unico neo è stato il ritiro di Melbourne per Max dopo lo scoppio del disco freno, ma per il resto c’è stato veramente poco da dire. Cinque vittorie e un secondo posto tra il Bahrain e Imola, con lo score impressionante di sette pole position di fila. Qualcosa che a tanti addetti ai lavori ha iniziato a fare un po’ paura, ricordando il dominio incontrastato del 2023. Tutto facile, quindi? Ma neanche per idea!
    Perché fuori dalla pista, nei box, nel paddock, si stava (e si sta consumando tutt’ora) una sorta di faida interna al gruppo Red Bull, con Christian Horner accusato di atteggiamenti impropri, e di aver tradito la moglie con una dipendente del team. In realtà, sotto le ceneri covava una lotta per il potere, con il manager inglese da una parte e Helmut Marko, spalleggiato da papà Jos, dall’altra. Tutto questo non ha certo aiutato la prestazione di Verstappen in pista, che ha dovuto fare un po’ tutto da solo, con Perez preda sempre più dei propri fantasmi. Ma le difficoltà vere stavano per arrivare.
    L’addio di Newey, il ritorno di McLaren
    Una Red Bull sempre più in balia delle correnti interne, che da Miami in poi ha dovuto fare anche a meno di quello che forse era il suo pezzo più pregiato: Adrian Newey. Questo si è trovato tra le mani Max Verstappen, che nel frattempo, mentre l’estate avanzava, si è trovato a dover lottare con avversari sempre più veloci e brillanti, con McLaren e Lando Norris a guidare la carica. Una sola vittoria in tutta la campagna europea a Barcellona, poi il buio, la prestazione assente, la rabbia nei team radio in Ungheria con Giampiero Lambiase a dover fare la parte del professore intransigente. A proposito: l’ingegnere di origini italiane, in questo quarto titolo, ha meriti enormi, difficili da quantificare con esattezza.
    Ma è proprio tutto questo a dare la misura del lavoro fatto da Verstappen per ottenere questo quarto titolo in carriera. I suoi detrattori non lo ammetteranno mai, ma chi è onesto intellettualmente ha capito la grandezza della sua impresa. Max, infatti, ha ottenuto il titolo con una vettura che, per lunga parte della stagione, è stata inferiore a quella dei rivali, cosa che recentemente non si era mai vista. Un’impresa, aiutata anche, va detto, da un Lando Norris troppo falloso e da una McLaren meno “cattiva” di quanto ci si aspettava.
    La pioggia benedetta di San Paolo
    A mettere a posto le cose, dopo le solite polemiche per quelle che parevano scorrettezze ad Austin e Mexico City, e invece erano solo manovre fatte ad arte per far uscire di senno Norris, riuscendoci alla perfezione, ci ha pensato lui: Max Verstappen da Hasselt. Sotto la pioggia battente di Interlagos, a casa di Senna, partito diciassettesimo, ha portato a casa una vittoria pazzesca, mettendo a tacere tutti i suoi detrattori, anche quelli che proprio non ce la fanno ad ammettere che è un fenomeno vero, e che hanno in qualche modo cercato di attribuire il successo alla bandiera rossa.

    A Las Vegas, la città delle luci abbaglianti, i riflettori non erano tutti su di lui, tra il dominio Mercedes e la lotta interna in Ferrari. Max Verstappen ha portato a casa il quinto posto, sufficiente a garantirgli il quarto titolo, il più meritato. E allora, via con la festa, più che meritata; senza esagerare, chiaramente: il Qatar arriva tra pochissimo!
    Un campione, Max. Anzi, un quattro volte Campione del Mondo, che ora dovrà decidere cosa fare. La superiorità Red Bull, infatti, rischia di essere un lontano ricordo, e il 2025 potrebbe rappresentare una svolta importante per la sua carriera. Vedremo, inutile anticipare troppo i tempi; per ora, complimenti Max Verstappen, Campione e fenomeno vero di una F1 che ne ha tanto bisogno.
    CLASSIFICA PILOTI F1 2024, dopo la gara di Las Vegas
    1 M. Verstappen Red Bull 403 | Campione del Mondo
    2 L. Norris McLaren 340
    3 C. Leclerc Ferrari 319
    4 O. Piastri McLaren 268
    5 C. Sainz Ferrari 259
    6 G. Russell Mercedes 217
    7 L. Hamilton Mercedes 208
    8 S. Perez Red Bull 152
    9 F. Alonso Aston Martin 62
    10 N. Hulkenberg Haas 35
    11 Y. Tsunoda RB 30
    12 P. Gasly Alpine 26
    13 L. Stroll Aston Martin 24
    14 E. Ocon Alpine 23
    15 K. Magnussen Haas 14
    16 D. Ricciardo RB 12
    17 A. Albon Williams 12
    18 O. Bearman Ferrari 7
    19 F. Colapinto Williams 5
    20 L. Lawson RB 4
    21 V. Bottas Kick Sauber 0
    22 G. Zhou Kick Sauber 0
    23 L. Sargeant Williams 0 LEGGI TUTTO

  • in

    Il 4° titolo di Max Verstappen consacra definitivamente un fuoriclasse

    SAO PAULO, BRAZIL – NOVEMBER 03: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates on the podium after the F1 Grand Prix of Brazil at Autodromo Jose Carlos Pace on November 03, 2024 in Sao Paulo, Brazil. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202411030488 // Usage for editorial use only //

    A Las Vegas re Max Verstappen appone il quarto suggello al Mondiale di F1, il più significativo e forse anche il più bello del fenomeno olandese. Sì, perché il suo titolo numero 4 reca tutti i connotati appartenenti al fuoriclasse del volante, tratti distintivi di quei piloti che periodicamente irrompono nella categoria regina del motorsport facendo la differenza. Intendiamoci, Max aveva già ampiamente sfoggiato queste qualità soprattutto nel biennio 2022-2023 ma la stagione 2024 ci ha offerto in tutta la sua interezza la cifra definitiva del suo talento. Ciò è avvenuto paradossalmente da quando la sua Red Bull RB20 non gli ha più consentito di vincere, ovvero dal Gp d’Austria in poi considerando anche che da qualche weekend precedente non era più la migliore vettura sui campi di gara.
    Ed è proprio in questa fase che solitamente il campione dona alla platea il più bel saggio delle proprie capacità. Ce lo insegna la storia delle corse e della F1 in particolare. E Verstappen non sfuggito a questa regola nei 5 mesi lontano dal gradino più alto del podio e dall’attenzione generale alle prese con tanti problemi. In questo arco di tempo ha ulteriormente dimostrato quanto abbia meritato i tre titoli iridati precedenti facendo ciò che solo le stelle assolute del volante riescono a compiere, con l’aggiunta di quella sua tipica aggressività border line che gli è impressa nel dna. Niente piagnistei o sterili lagnanze ma lavoro a testa bassa da parte dell’olandese per risolvere i problemi della macchina assieme al team, massimizzando il risultato in pista a seconda dello svolgimento dei Gp senza sbavature di sorta fino all’apoteosi di Interlagos.
    Max Verstappen si è così trasformato in un coriaceo ragioniere per accumulare più punti possibile in pieno stile “formichina” mostrando al mondo di saper mantenere la barra dritta tosto come un mastino quando c’è da soffrire. La pressione proveniente dall’esterno non lo ha minimamente scalfito a differenza del suo rivale diretto. Quel Lando Norris che, tra partenze sbagliate, svarioni, scarsa incisività e sottile consistenza sulla lunga distanza di una corsa di F1 ha sprecato occasioni su occasioni per poter attaccare l’olandese in classifica generale in ottica titolo iridato. Il pilota inglese della Mclaren non sembra ancora pronto per vincere il Mondiale e probabilmente neppure la sua scuderia lo è.

    Il 2025 dirà se entrambi hanno imparato da questo campionato per loro molto molto “didattico” se desiderano puntare in alto. Quando ti batti contro un pilota della caratura di Verstappen devi essere preciso, veloce, non lasciare nulla sul campo, vincere appena hai il vento favorevole ed essere duro nel corpo a corpo con lui. Su tutti questi fronti Norris ha lasciato molto a desiderare con un approccio troppo soft, conservativo e poco deciso. Al contrario il capolavoro di Interlagos compiuto da Verstappen ha evidenziato in un solo slot quanto l’olandese meriti ampiamente quest’altro titolo, il quarto, che lo pone nell’albo d’oro della F1 alla pari di Alain Prost e Sebastian Vettel.
    CLASSIFICA PILOTI F1 2024, dopo la gara di Las Vegas
    1 M. Verstappen Red Bull 403 | Campione del Mondo
    2 L. Norris McLaren 340
    3 C. Leclerc Ferrari 319
    4 O. Piastri McLaren 268
    5 C. Sainz Ferrari 259
    6 G. Russell Mercedes 217
    7 L. Hamilton Mercedes 208
    8 S. Perez Red Bull 152
    9 F. Alonso Aston Martin 62
    10 N. Hulkenberg Haas 35
    11 Y. Tsunoda RB 30
    12 P. Gasly Alpine 26
    13 L. Stroll Aston Martin 24
    14 E. Ocon Alpine 23
    15 K. Magnussen Haas 14
    16 D. Ricciardo RB 12
    17 A. Albon Williams 12
    18 O. Bearman Ferrari 7
    19 F. Colapinto Williams 5
    20 L. Lawson RB 4
    21 V. Bottas Kick Sauber 0
    22 G. Zhou Kick Sauber 0
    23 L. Sargeant Williams 0 LEGGI TUTTO