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    Superbike, Superpole Race Most: Bautista 3° in rimonta, vince Razgatlioglu

    MOST – Toprak Razgatlioglu si aggiudica la Superpole Race del Gran Premio di Repubblica Ceca, ottavo round del mondiale Superbike, battendo in un avvincente testa a testa Jonathan Rea. Per il britannico della Kawasaki si tratta di una bella conferma dopo la vittoria di ieri in gara-1. A completare il podio è Alvaro Bautista, che, dopo un sabato complicato, sfodera una prestazione delle sue rimontando dalla 14° posizione e superando nelle ultime curve Axel Bassani, quarto. Appuntamento alle 14 per gara-2, che si prospetta ancora di alto livello. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Superpole da record per Razgatlioglu a Most: Bautista 7°

    MOST – Toprak Razgatlioglu conquista il miglior tempo nella Superpole del Gran Premio di Repubblica Ceca di Superbike: il talento turco della Yamaha ferma il cronometro in 1:30.801, facendo segnare il nuovo record del tracciato di Most. A completare la prima fila sono due piloti italiani, Danilo Petrucci, in crescita costante, e Michael Ruben Rinaldi, “promosso” dalla quarta posizione dopo la classifica leggermente ridisegnata dai commissari, in quanto gli ultimi passaggi sono stati completati in regime di bandiera gialla. Leggermente attardato il campione della Ducati Alvaro Bautista, in difficoltà per tutta la sessione ma capace, alla fine, di piazzarsi in settima fila, quindi non lontano dalle primissime posizioni.  LEGGI TUTTO

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    Superbike, GP Repubblica Ceca: a Razgatlioglu la Superpole, battuti Petrucci e Rinaldi

    MOST – Grande spettacolo nella Superpole del Gran Premio di Repubblica Ceca di Superbike, con tante sorprese e tempi motlo ravvicinati: l’unico a mostrare un passo diverso è Toprak Razgatlioglu, che conquista il miglior tempo con tanto di record della pista, in 1:30.801. Dietro di lui, ecco le Ducati di Danilo Petrucci e Michael Ruben Rinaldi, a completare la prima fila. Arretrato al quinto posto Axel Bassani, tra i piloti colpiti dalla classifica ridisegnata a sessione finita, a causa della bandiera gialla esposta nel finale, e grazie alla quale Alvaro Bautista sale in settima posizione. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu lascia la Yamaha a fine stagione: è ufficiale

    ROMA – Toprak Razgatlioglu e la Yamaha hanno annunciato la loro separazione al termine di questa stagione di Superbike. Il pilota turco, a partire dal prossimo anno, sarà in sella ad un’altra moto, come comunicato dal Road Racing Manager di Yamaha, Andrea Dosoli: “Sarà un dispiacere vedere Toprak lasciare la Yamaha alla fine di questa stagione,volevamo continuare quella che è stata una partnership di incredibile successo. La squadra ha presentato un’offerta che rifletteva correttamente il valore di Toprak come pilota e ambasciatore per Yamaha. Toprak, però, ha deciso di accettare una nuova sfida nel 2024 e rispettiamo la sua decisione”. Il prossimo team di Razgatlioglu sarà il ROKiT BMW Motorrad WorldSBK. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, retromarcia Razgatlioglu: “La Superbike è più divertente”

    ROMA – “La posizione della seduta è insolita, molto in alto; così non sentivo bene l’anteriore e facevo fatica a curvare. Non ero seduto bene. Sì, mi sono divertito in entrambi i giorni, ma guido una Superbike da molti più anni, e per me rimane più divertente, perché mi siedo di più sulla moto”. Così Toprak Razgatlioglu ha commentato i due giorni di test a Jerez sulla Yamaha M1 di MotoGP. Il pilota turco, campione del mondo con le derivate di serie nel 2021, è al centro del dibattito per un possibile cambio di categoria, con l’ipotesi di prendere il posto di Franco Morbidelli. LEGGI TUTTO

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    Razgatlioglu scaccia Morbidelli: “Yamaha ha posto per me in MotoGP”

    ROMA – “Futuro in MotoGP? Allo stato attuale, Yamaha ha posto per me per il prossimo anno, ma se non funziona cercherò altre squadre. Ho un contratto per loro ancora per un anno, poi vedremo se firmerò con loro o con qualcun altro”. Così Toprak Razgatlioglu parlando di un ipotetico futuro in MotoGP; dichiarazioni che in un certo senso “ignorano” la presenza di Franco Morbidelli: la permanenza in Yamaha del pilota italiano, infatti, è appesa un filo, nonostante l’exploit in Argentina. “Anche l’Aprilia va molto bene, sono migliorati molto; poi le Ducati sono molto forti, proprio come in Superbike. Ma la Yamaha ha vinto il titolo nel 2021, perché non dovrebbe una moto competitiva, il prossimo anno?”, si è chiesto il turco, in un’intervista rilasciata a Speedweek.  LEGGI TUTTO

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    «Ducati, sei stata brava ma non ti capisco»

    TORINO – La Ducati che si prende tutto, la Yamaha che cede tutto. Così nel giro di pochi mesi sul mondo delle due ruote è (ri)sorto un accecante sole rosso, mentre sul brillante cielo blu è sceso il buio. Certificato anche dall’addio di Valentino Rossi e dalla sua scelta delle Desmosedici e non delle M1 per il suo neonato team di MotoGP, che per altro ha centrato subito il titolo di rookie dell’anno con Marco Bezzecchi. Uno dei corollari della trionfale stagione di Borgo Panigale, fatto soprattutto di due storici titoli mondiali: quello della top class centrato da Pecco Bagnaia una settimana va a Valencia, quindici anni dopo la fiammata di Casey Stoner, e quello della Superbike conquistato domenica da Alvaro Bautista in Indonesia, undici anni dopo l’ultimo del connazionale Carlos Checa.Una storica doppietta che nel 2021 aveva centrato la Yamaha con Fabio Quartararo in MotoGP e Toprak Razgatlioglu nelle “derivate”. I suoi due giovani fenomeni che Lin Jarvis vorrebbe insieme in MotoGP non certo messi sul banco degli imputati, dove invece c’è salita la Casa di Iwata, uscita distrutta dal confronto con quella di Borgo Panigale. La grande colpevole. Assente.Razgatlioglu forse è stato ancora più protagonista di Quartararo, anche se ha abdicato con un weekend d’anticipo (sabato e domenica si corre l’ultimo round della Superbike in Australia). Ma il turco, famoso per i suoi stoppie e numeri da circo, con la tripletta in Indonesia, dove pure ha ceduto il Mondiale a Bautista, ha eguagliato i numeri dello spagnolo: 14 vittorie e 29 podi con 2 ritiri in 33 gare. La differenza (ben 66 punti) l’hanno fatta le due gare finite fuori dal podio (due quarti posti Alvaro, un 11° e un 15° Toprak) e il peso dei podi. Sia i gradini scalati, sia il fatto che Bautista è stato quasi infallibili nelle gare a punteggio pieno, cedendo piuttosto nelle Sprint (con punti dimezzati). Conferma della sua svolta, anche mentale. Per altro certificata dallo stesso Razgatlioglu.«Congratulazioni ad Alvaro, ha fatto una bella stagione – afferma il 24enne turco -. Ho perso il campionato, ma ho fatto tutto quello che potevo. Di più era impossibile. Sono migliorato, il mio livello è più alto di quanto ho conquistato il titolo un anno fa. Riesco a combattere contro la moto più veloce, per me è importante. Ora però dobbiamo concentrarci sulla prossima stagione. Ci proverò, ma dobbiamo migliorare, trovare potenza. Abbiamo bisogno di una moto nuova».Il problema è che lo farà la Ducati. «Non capisco, la Ducati ha una moto veloce ma ne fa una nuova – dice il turco -. La Yamaha ha un’altra mentalità, va avanti per piccoli passi, però sono sicuro che lavorerà per darmi una moto veloce. Più potenza ed elettronica, proverò tutto dopo Phillip Island». LEGGI TUTTO