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    MotoGp, Puig su Marquez: “Diplopia meno grave, ma c'è rammarico”

    ROMA – Niente Gran Premio d’Argentina per Marc Marquez, ancora bloccato ai box per la diplopia. Dopo la caduta in Indonesia, il pilota della Honda ha iniziato la terapia di conservazione che punta a far rientrare il problema della vista doppia. Sulle condizioni dell’otto volte campione del mondo ci aggiorna però Alberto Puig, team manager della Honda, che ha parlato così ai microfoni ufficiali della MotoGp: “L’incidente è stato pauroso, ma per fortuna è meno grave di quello dell’anno scorso. Quindi è ottimistico, ma allo stesso tempo realistico, dire che recupererà prima”.
    Stime del recupero
    A Termas de Rio Hondo, a sostituire Marquez ci sarà il tedesco Stefan Bradl, con Pol Espargaro che dovrà fare il possibile per non far rimpinagere l’assenza del pilota di Cervera. Questo nuovo infortunio pare aver lasciato però il segno sullo spagnolo: “Marquez è rammaricato, potevamo fare una grande gara in Indonesia. Ma lo conosciamo: è ottimista e vuole spingere sul recupero. Voglio pensare positivo e sperare che sarà presto al meglio”, ha infatti detto Puig. Emergenza Honda anche per quanto riguarda il team satellite LCR, con Nakagami positivo al Covid e Alex Marquez da solo in pista senza il giapponese al suo fianco. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez non cede mai. Nessun pilota vince in Ducati”

    ROMA – “Marquez era un ‘nano’, ma mi sorprese il suo valore. Quando cadde a Indianapolis nel 2009 rimasi scioccato. È forte, coraggioso e non cede mentalmente, ma negli ultimi anni ha sofferto. Penso che, se non fosse caduto a Jerez, avremmo vinto per altri due anni”. Queste le parole alla rivista spagnola “Solo Moto” di Alberto Puig, team manager della Honda HCR, che racconta il primo Marc Marquez, quello che correva in classe 125 nel 2008. Da allora lo spagnolo non ha mai smesso di stupire e continuare a vincere. Non si può dire lo stesso di Jorge Lorenzo, approdato alla Honda nell’ultimo anno della sua carriera: “Un disastro sportivo – ha detto Puig -. Come pilota era una bomba, ma la moto non lo soddisfava”.
    Sulla Ducati
    Quest’anno la Honda in pare aver raggiunto livelli soddisfacenti in termini di sviluppo. Aspetto che potrebbe portare anche Pol Espargaro a lottare per il titolo. “Con lui – ha aggiunto Puig – si è iniziato a parlare nel lockdown del 2020. Pensavamo che lui e Alex Marquez sarebbero potuti diventare degli elementi validi per le nostre scuderie”. Un commento poi sulla Ducati e sulla sua presunta superiorità in pista: “Tutti ora dicono che sia una moto facile, ma nessuno ci vince il Mondiale. L’ultimo fu Stoner nel 2007”. Infine un altro commento, dal sapore più nostalgico: “Con tutto il rispetto per gli attuali piloti della MotoGp, prima in pista c’erano veri e propri fenomeni e la griglia era nettamente migliore rispetto a questa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez? Non si spezza mai. Nessuno vince con la Ducati”

    ROMA – “Marquez era un ‘nano’, ma il suo valore mi colse di sorpresa. Cadde a Indianapolis nel 2009 e io rimasi attonito. È coraggioso, forte e non cede mentalmente, ma ha sofferto nell’ultimo periodo . Penso che, se non fosse caduto a Jerez, avremmo vinto per altri due anni”. Così alla rivista spagnola “Solo Moto” Alberto Puig, team manager della Honda HCR, che racconta il primo Marc Marquez, quello che correva in classe 125 nel 2008. Da allora lo spagnolo non ha mai smesso di stupire e continuare a vincere. Non si può dire lo stesso di Jorge Lorenzo, approdato alla Honda nell’ultimo anno della sua carriera: “Un disastro sportivo – ha detto Puig -. Come pilota era una bomba, ma la moto non lo soddisfava”.
    Su Ducati ed Espargaro
    Quest’anno la Honda in pare aver raggiunto livelli soddisfacenti in termini di sviluppo. Aspetto che potrebbe portare anche Pol Espargaro a lottare per il titolo. “Con lui – ha aggiunto Puig – si è iniziato a parlare nel lockdown del 2020. Pensavamo che lui e Alex Marquez sarebbero potuti diventare degli elementi validi per le nostre scuderie”. Un commento poi sulla Ducati e sulla sua presunta superiorità in pista: “Tutti ora dicono che sia una moto facile, ma nessuno ci vince il Mondiale. L’ultimo fu Stoner nel 2007”. Infine un altro commento, dal sapore più nostalgico: “Ho rispetto per i piloti odierni in MotoGp,ma prima in pista c’erano i fuoriclasse”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez intelligente, ha evitato i rischi”

    ROMA – Il Gran Premio del Qatar ha visto Pol Espargaro sfiorare la vittoria e Marc Marquez lottare per il podio. Tanto basta al team manager della Honda, Alberto Puig – le cui parole sono riportate da “Motosan”, per dirsi soddisfatto del lavoro svolto dai suoi piloti: “È stato un inizio ottimo sotto diversi punti di vista. Soprattutto se pensiamo che, qualche mese fa, non sapevamo se Marc Márquez sarebbe tornato a correre. Abbiamo ottenuto un buon podio con Pol Espargaró nella prima gara. Questo dimostra che i suoi risultati nelle ultime tappe del 2021 continuano. E lo ha dimostrato, portando in pista le sue capacità, unite alle prestazioni della moto. È stato costante per tutto il weekend e perciò siamo molto contenti”.
    Su Marquez
    Ed è proprio dall’incognita Marc Marquez che Puig vuole ripartire per costruire qualcosa di importante nel 2022 di MotoGp. “La scelta delle gomme di Marquez era quella giusta. Con le morbide, purtroppo, ha perso un po’ di aderenza e ha smesso di spingere per evitare rischi. È un ragazzo intelligente e arrivare quinti era la cosa giusta”, ha aggiunto il catalano. Il bilancio dopo il Gp di Losail è dunque positivo: “Siamo partiti bene e siamo più soddisfatti rispetto allo scorso anno. La moto continuerà ad evolversi e di questo i piloti sono contenti. Perché se Marquez è tornato alla normalità, Espargaro si conferma un pilota da prime posizioni”, ha concluso Puig. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez intelligente nella gestione”

    ROMA – Se Pol Espargaro ha mancato per un soffio la vittoria e Marc Marquez era nella lotta per il podio, il bilancio della Honda per il Gran Premio del Qatar può essere definito come positivo. Lo conferma il team manager della Honda, Alberto Puig – le cui parole sono riportate da “Motosan”: “È stato un inizio ottimo sotto diversi punti di vista. Soprattutto se pensiamo che, qualche mese fa, non sapevamo se Marc Márquez sarebbe tornato a correre. Abbiamo ottenuto un buon podio con Pol Espargaró nella prima gara. Questo dimostra che i suoi risultati nelle ultime tappe del 2021 continuano. E lo ha dimostrato, portando in pista le sue capacità, unite alle prestazioni della moto. È stato costante per tutto il weekend e perciò siamo molto contenti”.
    Le parole di Puig
    Ed è proprio dall’incognita Marc Marquez che Puig vuole ripartire per costruire qualcosa di importante nel 2022 di MotoGp. “La scelta delle gomme di Marquez era quella giusta. Con le morbide, purtroppo, ha perso un po’ di aderenza e ha smesso di spingere per evitare rischi. È un ragazzo intelligente e arrivare quinti era la cosa giusta”, ha aggiunto il catalano. Il bilancio dopo il Gp di Losail è dunque positivo: “Siamo partiti bene e siamo più soddisfatti rispetto allo scorso anno. Continueremo a lavorare sullo sviluppo della moto e i piloti sono appagati. In generale, Marquez torna alla sua normalità ed Espargaro conferma di essere un pilota capace di lottare per le posizioni top”, ha detto, concludendo, Puig. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez scenderà in pista per vincere”

    ROMA – Dopo la presentazione della livrea della nuova RC213V e del nuovo team, inizia simbolicamente oggi la stagione 2022 della Honda in MotoGp. Durante l’evento, ha parlato anche Alberto Puig, confermato nelle vesti di team manager. Il suo compito sarà quello di coordinare i team di Marc Marquez e Pol Espargaro, che saranno capitanati rispettivamente da Santi Henrandez e da Ramon Aurin. “Tutti nel 2021 – ha detto lo spagnolo – sapevano dei punti deboli e dei punti forti della moto. Così abbiamo sfruttato i test di Jerez per incanalare le competenze e avere una moto innovativa quest’anno: abbiamo affrontato i problemi come un team. Anche nei momenti più bui abbiamo provato a restare calmi, ma ora sappiamo che Marquez è qui e che scenderà in pista per vincere”.
    Su Pol Espargaro
    “La sfida dell’inverno – ha continuato Puig – è stato proprio vedere se Marc Marquez sarebbe stato pronto. Fortunatamente tutto si è rasserenato. Per Espargaro è importante avere Marquez e per Marquez è importante avere Pol”. Un affiatamento che il manager spagnolo spera di vedere in pista dopo gli imprevisti dello scorso anno. “Se Marquez non avesse avuto il problema alla spalla – ha detto il team manager – avrebbe vinto gli ultimi due mondiali”. Un commento poi sulle aspettative circa Espargaro: “Vogliamo che corra per vincere, per questo ha un contratto con noi. Non è un principiante e deve vincere. Durante l’anno scorso abbiamo fatto un cammino di adattamento e lui ha capito la moto. Ora è motivato e ci aspettiamo che lotti per le prime posizioni”, ha concluso Puig. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “L'addio di Rossi non influenzerà le gare”

    ROMA – Tra i piloti del motomondiale non ci sarà Valentino Rossi. Dopo 26 anni, dopo nove titoli mondiali e dopo 115 Gran Premi vinti, il campione di Tavullia ha deciso di ritirarsi nella scorsa stagione, abbracciando una nuova sfida nelle quattro ruote. Il 42enne ha esordito in quella che allora era la classe 500 nel 2000 con la Honda, scuderia che lo ha poi visto trionfare per tre anni consecutivi. Ed è proprio il team manager della casa giapponese, Alberto Puig, a commentare così l’assenza di Rossi, in un’intervista riportata da MotorSport Total: “Valentino sarà ricordato sempre fra i più grandi, ma viviamo nel presente e le corse non verranno influenzate dalla sua assenza”, ha detto.
    Il nuovo che avanza
    Dal 1996 al 2021 Valentino Rossi ha contribuito, come egli stesso ha ammesso, a far crescere la MotoGp. La personalità, le vittorie e la simpatia del Dottore ha fatto sì che nascesse una fanbase su scala globale. Il passato, per quanto glorioso, non può però tornare e Alberto Puig afferma: “In tanti sono stati capaci di lasciare il segno e Valentino è uno di questi grandi piloti. Ma, quando è arrivato il loro momento, anche questi hanno detto basta: è una situazione che si ripete nel nostro sport. l motomondiale è però già di per sé emozionante e una nuova generazione di piloti sta scalpitanso”, ha aggiunto manager della Honda. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig su Rossi: “Le gare non risentiranno del suo addio”

    ROMA – Per la prima volta dopo 26 anni, il motomondiale partirà senza Valentino Rossi. Dopo nove titoli mondiali e 115 Gran Premi vinti, il campione di Tavullia ha deciso di ritirarsi nella scorsa stagione, abbracciando una nuova sfida nelle quattro ruote. Il 42enne ha esordito in quella che allora era la classe 500 nel 2000 con la Honda, scuderia che lo ha poi visto trionfare per tre anni consecutivi. Ed è proprio il team manager della casa giapponese, Alberto Puig, a commentare così l’assenza di Rossi, in un’intervista riportata da MotorSport Total: “Valentino sarà ricordato sempre fra i più grandi, ma viviamo nel presente e le corse non verranno influenzate dalla sua assenza”, ha detto.
    Nuove generazioni
    Dal 1996 al 2021 Valentino Rossi ha contribuito, come egli stesso ha ammesso, a far crescere la MotoGp. Il Dottore ha messo in pista talento e carisma, tanto da avere ad oggi una fanbase di tifosi sparsa in tutto il mondo. Ma questo è il passato e Alberto Puig afferma: “Ci sono stati tanti piloti in grado di lasciare il segno e Valentino è uno di loro. Ma, a loro volta, anche questi si sono ritirati: è una situazione ricorrente nel nostro sport. l motomondiale è già di per sé eccitante e sta arrivando una nuova generazione di piloti”, ha concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO