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    ePrix Riad: Wehrlein vince gara1 davanti a Dennis e Bird

    Parte nono il tedesco di Porsche, vince con una rimonta fatta di velocità e costanza. Scatta 11° Dennis, su Andretti che sotto al cofano ha il powertrain Porsche, e i 39 giri di gara lo portano a battagliare nel finale di gara per la vittoria.
    Wehrlein controlla bene e vince meritatamente. “Sono così orgoglioso di questi ragazzi, la macchina è stata incredibile. Abbiamo lavorato moltissimo, volevamo ottenere questi risultati. Negli anni scorsi abbiamo avuto anche dei momenti nei quali ci siamo messi in mostra ma volevamo compiere un passo avanti. Dopo Valencia non sembravamo così competitivi, non so quanto abbiamo lavorato e adesso è fantastico iniziare la stagione così”, racconta. 
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    The moment @PWehrlein took the lead of the #DiriyahEPrix!
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 27, 2023

    Prima di dover gestire Dennis ha marcato stretto e attaccato un Sam Bird partito all’arrembaggio. Buemi su Envision Jaguar scatta dalla pole ma non ha la velocità per fare il vuoto. Bird va in testa al settimo dei 39 giri in programma e riesce anche ad allungare, costruire quasi 2″ di gap su Buemi.

    Brilliant Bird!@SamBirdOfficial with a nice move to get past @Sebastien_buemi and into the lead! #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 27, 2023

    È una Jaguar però che soffre quando va in Attack Mode, a 350 kW il paradosso di giri più lenti e tempo perso rispetto a chi stava dietro, a 300 kW. Un copione che si è ripetuto nelle due attivazioni previste.
    Buemi non riesce ad arginare il recupero di Wehrlein e Dennis. Corre insieme alle McLaren, prima quella di Hughes, poi quella di Rast, che scalza il giovane pilota inglese sfruttando il passaggio sull’Activation Zone. Retrocedono rispetto alle posizioni avanzate di partenza Ticktum, Evans, subito le due Mahindra di Di Grassi e Rowland.
    Chi, invece, ha vissuto una qualifica nell’ombra, come Porsche e Andretti, trova la ribalta in gara. 
    La sopresa di Dennis, il sollievo di Bird
    “Non mi aspettavo assolutamente  di salire sul podio. È sempre stato difficile superare su questa pista. La macchina in gara è stata incredibile, la miglior macchina avuta. Ho spinto per provare ad attaccare Pascal ,però è difficile riuscirci quando hai la stessa macchina. Sono molto felice per tutti, è un altro uno-due, stasera potrò dormire bene”, spiega Dennis.
    Sam Bird riesce a conservare il terzo posto, Buemi controlla Rast su McLaren, seguito da Cassidy. “E’ così bello tornare sul podio, sono stati 12 mesi brutali. Jaguar è stata incredibile nel lavoro fatto, tutto il team ha lavorato senza sosta e trascorso notti insonni. È un risultato incredibile guardando da dove siamo partiti.
    Il grip era problematico oggi, Wehrlein ha fatto un lavoro straordinario, soprattutto nei cambi di direzione a basse velocità”, analizza Bird.
    In rimonta rispetto alla posizione di partenza ha corso anche Vergne, migliore DS al traguardo, settimo. Hughes è ottavo, davanti a Lotterer ed Evans. In casa Maserati, Guenther non ha preso parte alla gara a causa dei danni riportati dalla monoposto nell’incidente in qualifica; Mortara è stato costretto, invece, al ritiro mentre navigava in quindicesima posizione.
    Macchine veloci e sorpassi veri difficili
    Il secondo ePrix stagionale ha confermato una netta, maggiore, difficoltà per i piloti nel costruire le manovre d’attacco. Le Gen3, alla prima prova su un vero circuito cittadino, hanno confermato una velocità superiore rispetto al passato e impegnano maggiormente i piloti.
    Quanto alle strategie di gara, la primissima parte dell’ePrix ha visto tutti particolarmente cauti nella gestione dell’energia, prima di andare all’attacco.  Sabato si replica, gara-2 dell’ePrix di Diriyah, con la qualifica alle 13:40 e il via della gara alle 18:04. LEGGI TUTTO

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    ePrix Riad gara2: Wehrlein è indomabile e bissa la vittoria

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    DOUBLE DELIGHT FOR @PWEHRLEIN IN DIRIYAH!!!#DiriyahEPrix pic.twitter.com/HXDLQh1jen
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Partenza: Evans beffa Hughes
    Allo spegnimento dei semafori è ottimo lo spunto di Evans, che si porta davanti al poleman Hughes. Rast mantiene la terza posizione davanti a Wehrlein e Mortara (ottimo il via dello svizzero che guadagna due posizioni), mentre Buemi scende in sesta posizione. Dopo di lui Dennis, Bird, Vandoorne e Gunther a completare la top 10 al termine del primo giro.
    Wehrlein sugli scudi
    La prima parte di gara è soprattutto una fase di studio, con il gruppo dei primi dieci molto compatto. A rompere gli indugi è, al 9° dei 39 giri previsti, il leader di gara Mitch Evans, che va a prendere l’attack mode. Le mosse dei primi accendono veramente la corsa ed il colpo lo piazza Rast, che aspetta a prendere il primo attack mode: bravo lui a beffare Evans ed Hughes ed a portarsi davanti a tutti.

    It’s all change!@MitchEvans_ takes ATTACK MODE, @JakeHughesRace takes the lead, then Hughes takes ATTACK MODE and team mate @ReneRastRacing comes out in front! #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Molto bene in questa fase Wehrlein, che balza in seconda posizione passando, in pista, sia Hughes che Evans. Il tedesco fa tutto questo prima di prendere l’attack mode, e quando va a prendersi 3′ di potenza supplementare è 2° a 1″8 da Rast. 
    Il pilota della McLaren comunque si toglie di mezzo al giro numero 18, quando opta per il secondo attack mode (2′) lasciando strada al tedesco della Porsche. Wehrlein fa lo stesso due passaggi più tardi, all’inizio della seconda metà di gara, e questo gli basta per rimanere davanti.

    It’s @PWehrlein leading the #DiriyahEPrix at the half-way point!Could he do the Diriyah double? #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Progressione di Dennis prima della safety car
    Chi sceglie invece di azzardare una strategia completamente diversa sono Dennis e Mortara, i quale ritardano la scelta di prendere l’attack mode. E’ soprattutto il pilota dell’Andretti che si mette in mostra, piazzando un sorpasso dietro l’altro (le sue vittime le buca alla staccata di curva 19) e portandosi al 2° posto. E’ dopo il sorpasso a Rast che Dennis va a prendere il primo attack mode, mossa che lo lascia a circa 2″6 dal leader Wehrlein. Poco dopo è Bird a passare Rast per la terza posizione, pochi istanti prima che Muller finisca a muro: safety car quando siamo al 27° giro.

    DENNIS IS UP TO 2ND!It’s @JakeDennis19 vs @PWehrlein at the front in Diriyah again #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    SAFTEY CAR!@Nico_Mueller goes off at Turn 16 and closes the pack right back up! Pascal Wehrlein currently leads Jake Dennis and Sam Bird.#DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Bird, che rischio!
    Alla ripartenza dopo tre passaggi dietro alla vettura di sicurezza la classifica dice Wehrlein, Dennis, Bird, Rast, Evans, Hughes, Mortara, Buemi, Gunther e Vandoorne tra i primi dieci. Nessun cambio di posizione fino a quando Mortara e Gunther vanno a prendersi l’attack mode, cosa che Dennis e Bird fanno al giro successivo per prendersi 3′ di potenza supplementare: ne approfitta Rast per infilarsi tra i due e riportarsi in terza posizione. Alla prima occasione per rispondere alla McLaren il pilota della Jaguar va lungo in curva 19, rischiando il replay del botto di Muller. 
    Vince Wehrlein
    Wehrlein e Dennis invece fanno gara a parte per la vittoria, mentre la direzione gara aggiunge un giro supplementare per via della precedente neutralizzazione. Non basta però a Dennis per mettere le ruote davanti a Wehrlein, meritatamente vincitore anche di gara-2 a Diriyah: super doppietta del tedesco della Porsche sull’asfalto dell’Arabia Saudita. Dietro a Wehrlein e Dennis applausi per Rast, che si difende bene da Bird regalando il primo podio in Formula E alla McLaren. L’altra McLaren di Hughes è quinta dietro a Bird, quindi Buemi, Evans, Fenestraz, Mortara (primi punti per Maserati) e Ticktum. LEGGI TUTTO

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    Andrea Iannone, spunta una Porsche da quasi 150mila euro nel suo garage

    Spesso a girare per le vie della città con delle supercar sono i calciatori che, nei loro momenti di pausa da allenamenti e partite, si dilettano a scorrazzare con le loro compagne d’avventura tutte scintillanti. In realtà però, anche se magari noi li vediamo di meno, anche i piloti del motomondiale amano godersi le auto di lusso, e la loro passione non è limitata solo alle due ruote.
    Lo sa bene Andrea Iannone, uno dei centauri più chiacchierati, prima per la sua precedente relazione con Belen Rodriguez, poi per la brutta vicenda del doping e adesso per essere il nuovo compagno di Elodie. Insomma, l’ex pilota Aprilia e Suzuki ha deciso di farsi un regalo e nel suo garage, spicca una Porsche 911 Carrera 4s.
    Iannone resta chiuso fuori dalla Porsche e rompe il finestrino a martellate
    L’auto di Andrea
    E’ stato Iannone stesso a svelare la sua Porsche ai suoi follower con una storia Instagram in cui l’auto si vede però parzialmente. Cattura subito la sua livrea total black luccicante, che conferisce alla Carrera un look accattivante e affascinante al tempo stesso. Il suo motore è un sei cilindri ed eroga ben 450 CV di potenza, con una lunghezza di 4.519 mm e una larghezza di 1.852 mm. Ha un prezzo di listino che parte da 141.916,00 Euro IVA inclusa. Non c’è altro da aggiungere: Andrea Iannone si è regalato proprio un bel gioiellino. LEGGI TUTTO

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    Espargaró, nella calza della Befana trova una Porsche da 150mila euro

    “Sembra che io sia stato bravo quest’anno… Carbonio(o) del tipo buono!”, scrive nello scatto pubblicato sui social che lo mostra sorridente accanto alla sua nuovissima Porsche 718 Cayman GT4 RS. Siamo tutti abituati a vedere Alex Espargaró sulla sua moto, ma quello che non tutti sanno è che lo spagnolo ama anche sfrecciare a bordo di potenti e costosissime supercar come questa, il suo auto-regalo per Natale!
    Altro che cioccolatini!
    Chi non vorrebbe trovarsi un’auto del genere che attende solo di essere “scartata”? La Porsche di Espargaro costa ben 150 mila euro, con un motore da 6 cilindri e un’erogazione di 500 CV. Mica male. In realtà questa bella 718 il pilota se l’è auto-regalata come premio per la stagione dibattuta con l’Aprilia. Un regalo adatto, considerata la sua notevole passione per le supercar. Insomma, non ci resta che dire: buone avventure!
    Cristiano Ronaldo, Ferrari e non solo: Bugatti, Lamborghini, Porsche…tutte le supercar! LEGGI TUTTO

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    L'imprenditore che ha parcheggiato una Porsche in terrazzo

    Ci sono desideri destinati a pochi nel mondo. Gente che si può permettere il lusso di sognare di avere un’auto come una Porsche parcheggiata all’interno della propria abitazione. Uno di questi fortunati è l’imprenditore belga Luc Vanderfeesten, salito all’onore delle cronache per aver piazzato una Porsche 919 nel terrazzo del suo attico, all’ottavo piano di un palazzo.
    Una Porsche 919 dentro casa…
    Vanderfeesten è stato in realtà facilitato dal suo mestiere, ovvero titolare dei concessionari Porsche delle città di Eindhoven e Maastricht. Ma anche dal fatto di essere un pilota della Casa tedesca (ha corso la Carrera Cup e anche a Le Mans). Quella che si è fatto parcheggiare nel terrazzo di casa non è in realtà la vera 919 che ha corso a Le Mans nel 2016, bensì una replica fedelissima, seppur con oltre 600 kg in meno (pesa 200 kg contro gli oltre 800 della vera auto da corsa).
    “Alla mia partner ho detto che…”
    E se qualcuno si stesse chiedendo come ha fatto Vanderfeesten a farsi “dare il permesso” dalla moglie, è lo stesso imprenditore a spiegare: “Sono riuscito a convincere la mia partner che si trattava di un’opera d’arte”. Molti fan dell’automobilismo sportivo non avrebbero neanche avuto bisogno di una giustificazione.
    Porsche, la nuova Carrera Panamericana porta indietro nel tempo LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Lamborghini, Porsche: le fuoriserie dei fuoriclasse in Serie A

    C’è chi compra auto ogni volta che fa una doppietta, e chi invece si contiene. Ma la sostanza non cambia: calciatori e supercar sono ormai una coppia ben rodata, tanto che l’ultimo acquisto a quattro ruote di un giocatore fa notizia tanto quanto una sua buona prestazione. Ma come sono i loro gioielli? Costosi a dismisura, personalizzati e spesso non troppo sobri. Tra i Marchi preferiti spiccano, invece, Ferrari, Lamborghini e Porsche. Ecco allora una carrellata delle loro vetture.  LEGGI TUTTO

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    Porsche, la nuova Carrera Panamericana porta indietro nel tempo

    Un nome, una pagina di storia. La gamma Porsche si arricchisce con la nuova Carrera Panamericana 2022 e il nome ovviamente non è casuale. Il modello infatti è estremamente simile alla 356 numero 11 che nel 1952 corse in Messico e diventò presto una vera icona della Casa tedesca in tutto il mondo.Guarda la galleryPorsche Carrera Panamericana 2022, l’auto che si ispira alla storia
    Porsche pronta ad entrare in borsa a settembre: data e quotazioni
    Il fascino della storia
    Sono passati 70 anni dalla prima volta che un esemplare Porsche corse alla Carrera Panamericana: si trattava di una 356 numero 11, automobile che in poco tempo divenne tra i simboli del fascino e della potenza del marchio tedesco. Proprio quella vettura è oggi la base per il nuovo modello presentato, estremamente simile alla vecchia versione sia per quanto riguarda la livrea che a gli interni. Tra i dettagli rimasti uguali il leggendario numero 11 e i loghi del rally, lo storico casco da gara cucito in blu grafite e le soglie delle portiere illuminate con il modello dell’auto e il logo ufficiale della Carrera Panamericana. Inoltre, l’auto possiede tutte le caratteristiche di una classica Porsche 911 Carrera S Cabriolet, con un potente motore boxer 6 cilindri biturbo che permette di raggiungere una velocità massima di 306 km/h. Una vera icona che oggi si fonde con il tempo per ricordarci una delle grandi pietre miliari di Porsche.
    Venduta all’asta una Porsche 168 Boss, ma in realtà è un motoscafo LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “Confermo la trattativa tra la Porsche e diversi team”

    ROMA – Le voci erano insistenti ormai da tempo, ora è arrivata anche la conferma del numero uno Fia Ben Sulayem. La Porsche punta a rientrare nel Circus, anche se solo da motorista, seguendo l’esempio dell’Audi. Saltato l’accordo con la Red Bull, quando tutto sembrava fatto, per la volontà del duo Horner-Marko, la casa di Stoccarda sta vagliando sul mercato diverse possibilità per competere in F1, con la McLaren – secondo gli addetti ai lavori – favorita numero uno anche in virtù degli ottimi rapporti con il team principal Andreas Seidl.
    Le dichiarazioni di Ben Sulayem
    “Durante il weekend di Spa-Francorchamps, in agosto, Audi ha annunciato l’ingresso in Formula 1 a partire dalla stagione 2026 come costruttore di power unit, questo annuncio è stato un riconoscimento del duro lavoro svolto da tutte le parti interessate per sviluppare questi regolamenti. Ora stiamo notando che anche la Porsche sta ancora discutendo con dei team per rientrare nel Circus“. Queste le parole di Ben Sulayem nel corso del terzo Consiglio Mondiale del 2022, in cui ha confermato come sulla Porsche ci sia qualcosa di concreto in ballo.
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