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    Singapore, penalizzazione per Perez? Cosa cambia per la Ferrari

    SINGAPORE – Cosa cambia per la Ferrari se Sergio Perez dovesse essere penalizzato? Questa la domanda che si pongono tanti tifosi della Rossa, in attesa di scoprire come terminerà questo folle weekend del Gp di Singapore. Il pilota della Red Bull è finito infatti sotto investigazione per una presunta irregolarità durante il regime di Safety Car, in cui non ha mantenuto la corretta distanza dalla stessa Safety Car, allontanandosi troppo. La decisione della Federazione non è arrivata, come ci si attendeva, durante la gara, in quanto è stato deciso di attendere la versione di Perez, che andrà in direzione gara alle 18:00
    Cosa cambia per la Ferrari?
    A fare la differenza non sarà “penalità o no”, bensì che eventuale penalità riceverà. Qualora dovesse essere sanzionato di 5 secondi, la sua vittoria sarebbe confermata poiché Leclerc ha tagliato il traguardo con 7.5 secondi di ritardo. Qualora i secondi di penalità dovessero essere 10 (se fossero accertate più penalità), allora Perez scalerebbe alle spalle del monegasco della Ferrari, il quale potrebbe dunque festeggiare la vittoria. Se invece dovesse essere deciso per un “drive through”, allora potrebbe sperare anche Sainz, che ha accusato poco più di 15 secondi di ritardo dal sudamericano. Non resta che attendere la decisione della direzione gara. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Io campione già qui? Serve tanta fortuna”

    ROMA – “So che posso vincere il Mondiale qui, ma dovrei essere molto fortunato”. Ai microfoni di “Sky Sport” Max Verstappen si dice pronto per il diciassettesimo appuntamento della Formula 1, il Gran Premio di Singapore. La gara di Marina Bay potrebbe infatti regalare all’olandese della Red Bull il secondo titolo iridato. Ma servono determinate condizioni e poi è necessario fare il weekend perfetto: “Dobbiamo considerare anche che in qualifica non siamo i migliori. Dopo l’estate il passo gara è stata la nostra forza, ma in generale è tutto il pacchetto a funzionare”, ha concluso Verstappen.
    Il commento di Perez
    In conferenza stampa ha invece parlato Sergio Perez, che ha ricordato una gara a lui cara: “Nel 2014 sono partito da dietro e avevo un danno all’ala anteriore e ho rimontato. Questo mi dà ottimismo anche perché non sono mai salito a podio. Sarà importante tenere la macchina lontano dai muri”. Prosegue poi il messicano: “A Monza le Ferrari erano competitive e qui saranno forti. Anche la Mercedes è in crescita: non hanno mezze misure, o sono forti oppure hanno tanti problemi”. Al di là della performance, ci sono da considerare anche le condizioni che i piloti troveranno lungo questo weekend: “Durante la gara – riporta Perez – senti improvvisamente il caldo, man mano che passano i giri ti ritrovi a pregare per una safety car e va sempre peggio. Gli ultimi giri sono sempre faticosi. Singapore è la gara più impegnativa del calendario”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Fortunato se vinco il titolo qui, nostro pacchetto funziona bene”

    ROMA – Max Verstappen ha nel suo piede la possibilità di conquistare già in questo Gran Premio di Singapore il suo secondo titolo in Formula 1. Interpellato dai microfoni di “Sky Sport”, l’olandese campione del mondo ha detto: “So che posso vincere il Mondiale qui, ma dovrei essere molto fortunato”. Servono determinate condizioni per confezionare la vittoria iridata e Verstappen sa che una buona gara parte da una buona qualifica e conclude: “Dobbiamo considerare anche che in qualifica non siamo i migliori. Dopo l’estate il passo gara è stata la nostra forza, ma in generale è tutto il pacchetto a funzionare”.
    Pista da incubo
    In conferenza stampa ha invece parlato Sergio Perez, che ha ricordato una gara a lui cara: “Nel 2014 sono partito da dietro e avevo un danno all’ala anteriore e ho rimontato. Questo mi dà ottimismo anche perché non sono mai salito a podio. Sarà importante tenere la macchina lontano dai muri”. Prosegue poi il messicano: “A Monza le Ferrari erano competitive e qui saranno forti. Anche la Mercedes è in crescita: non hanno mezze misure, o sono forti oppure hanno tanti problemi”. Il Gran Premio di Singapore però presenta alcune caratteristiche che vanno a complicare il compito dei piloti: “Durante la gara senti improvvisamente il caldo, man mano che passano i giri ti ritrovi a pregare per una safety car e va sempre peggio. Gli ultimi giri sono sempre faticosi. Singapore è la gara più impegnativa del calendario”, ha infatti confermato Perez, che conclude così il suo intervento. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen campione del mondo a Singapore? Ecco le combinazioni

    ROMA – Max Verstappen potrebbe mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale in Formula 1 già al Gran Premio di Singapore. I punti sul ferrarista Charles Leclerc (219 punti) sono infatti 116, con l’olandese della Red Bull (335) che non smette di vincere. Ma domenica potrebbe addirittura arrivare la parola fine sul campionato. Innanzitutto bisogna premettere che al termine del Mondiale mancano ancora cinque tappe (di cui una con gara sprint in Brasile), che possono assegnare ancora 138 punti. Verstappen si laureerebbe campione già a Singapore con una vittoria più giro veloce solo se Leclerc arrivasse ottavo o meno e Perez arrivasse quarto o meno. A quel punto il distacco tra l’olandese e il monegasco salirebbe a 139 lunghezze: una distanza incolmabile.
    Verstappen come Mansell
    Verstappen conquisterebbe il suo secondo titolo mondiale vincendo a Singapore anche senza giro veloce. A quel punto, però Leclerc dovrebbe terminare nono o peggio, con Perez quarto o meno. In entrambi gli scenari a Max Verstappen riuscirebbe un capolavoro: solo due piloti hanno chiuso il Mondiale con cinque gare o più di anticipo. È successo solo a Michael Schumacher nel 2002 (sei Gp di anticipo), ma anche Nigel Mansell, che nel 1992 ha conquistato il suo unico titolo iridato proprio con cinque tappe ancora da disputare. LEGGI TUTTO

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    F1, per Verstappen primo match point a Singapore: le combinazioni per il Mondiale

    ROMA – Il Gran Premio di Singapore potrebbe regalare a Max Verstappen il suo secondo titolo mondiale in Formula 1. Con 116 punti sul ferrarista Charles Leclerc (219 punti), l’olandese della Red Bull (335) può già contare su un distacco considerevole, ma domenica potrebbe arrivare la parola fine sul campionato. Innanzitutto bisogna premettere che al termine del Mondiale mancano ancora cinque tappe (di cui una con gara sprint in Brasile), che possono assegnare ancora 138 punti. Verstappen si laureerebbe campione già a Singapore con una vittoria più giro veloce solo se Leclerc arrivasse ottavo o meno e Perez arrivasse quarto o meno. A quel punto il distacco tra l’olandese e il monegasco salirebbe a 139 lunghezze: una distanza incolmabile.
    L’altro scenario
    Verstappen conquisterebbe il suo secondo titolo mondiale vincendo a Singapore anche senza giro veloce. A quel punto, però Leclerc dovrebbe terminare nono o peggio, con Perez quarto o meno. In entrambi gli scenari a Max Verstappen riuscirebbe un capolavoro: solo due piloti hanno chiuso il Mondiale con cinque gare o più di anticipo. È infatti successo sia a Michael Schumacher nel 2002 (sei Gp di anticipo), che a Nigel Mansell, che nel 1992 chiuse la pratica con cinque gare di anticipo. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez commenta l'errore: “Sono stato troppo aggressivo, peccato”

    ZANDVOORT – Nella giornata in cui Max Verstappen fa un capolavoro, riscattandosi dopo un venerdì sottotono e centrando una super pole, le cose non vanno altrettanto bene a Sergio Perez. Il messicano della Red Bull scatterà dalla quinta posizione nel Gp d’Olanda, ma ha commesso un grave errore nel Q3 mettendo la macchina nel muro. Un incidente che ha penalizzato le due Mercedes, determinate ad inisidare il poleman Verstappen, e che sicuramente non fa piacere a Perez, ancora una volta in difficoltà, anche a livello psicologico.
    La delusione di Perez
    “Che peccato l’errore, sono stato troppo aggresivo all’ultima curva ed ho perso posteriore. Spero di poter rimontare fin da subito e raggiungere il gruppo di testa; sarebbe importante farlo già nelle fasi iniziali della gara. Se ambisco al podio? Sì. Abbiamo fatti tanti cambiamenti positivi e siamo strada giusta. Stamattina il long run era positivo e anche oggi il mio giro era buono: domani potremo fare una bella gara”. Questo il commento a caldo di Sergio Perez, che ai microfoni di Sky Sport ha ammesso il suo dispiacere. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez: “Peccato per l'errore, proverò a rimontare”

    ZANDVOORT – Sabato di qualifiche non facile per Sergio Perez. Mentre il suo compagno di squadra Max Verstappen festeggia una grande pole position, sui si lecca le ferite e rimugina sull’errore commesso. Il messicano della Red Bull scatterà dalla quinta posizione nel Gp d’Olanda in seguito a quanto accaduto nel Q3, dove ha messo la macchina nel muro. Un incidente che ha penalizzato le due Mercedes, determinate ad inisidare il poleman Verstappen, e che sicuramente non fa bene a Perez, ancora una volta in difficoltà, anche a livello psicologico.
    Il commento di Perez
    Non è ovviamente soddisfatto il messicano, che ai microfoni di Sky Sport ha detto: “Che peccato l’errore, sono stato troppo aggresivo all’ultima curva ed ho perso posteriore. Spero di poter rimontare fin da subito e raggiungere il gruppo di testa; sarebbe importante farlo già nelle fasi iniziali della gara. Se ambisco al podio? Sì. Abbiamo fatti tanti cambiamenti positivi e siamo strada giusta. Stamattina il long run era positivo e anche oggi il mio giro era buono: domani potremo fare una bella gara”. Nonostante l’amarezza per quanto accaduto, Perez non si perde d’animo e prova a pensare positivo in vista della gara di domani. LEGGI TUTTO