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    Perez, arrivata l'ufficialità: ecco cos'ha deciso la Fia

    SINGAPORE – Oltre due ore e mezza dopo la fine della gara, è stato ufficializzato il vincitore del Gran Premio di Singapore, 17° appuntamento del Mondiale di Formula 1. In seguito ad un finale controverso, la Fia ha voluto ascoltare la versione di Sergio Perez prima di decidere se penalizzarlo o meno per non aver rispettato la corretta distanza dalla Safety Car. Il pilota della Red Bull si è dunque imposto in pista, precedendo le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, ed il verdetto è stato confermato dalla direzione gara. Seconda vittoria in stagione dunque per il messicano.
    Cos’ha deciso la Fia
    Confermata la vittoria di Sergio Perez, “graziato” dalla Fia. Attraverso un comunicato ufficiale, la Federazione ha reso noto di aver sanzionato ‘Checo’ con 5 secondi di penalità, che non cambiano l’esito finale. Leclerc aveva infatti tagliato il traguardo con 7.5 secondi di ritardo e resta dunque alle spalle. Per Perez, inoltre, 2 punti tolti sulla patente e una reprimenda. Mastica amaro la Ferrari, che si augurava 10 secondi di penalità per via di una doppia infrazione e si vede invece portare via una vittoria auspicata fino all’ultimo. LEGGI TUTTO

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    La Fia e i tempi biblici, una zavorra per la Formula 1

    TORINO – No, la Formula 1 non può avere tempi biblici. È una contraddizione in termini, lo sport che vive sulla velocità – in linea teorica (ma anche pratica) lo sport più veloce tra quelli automobilistici – non può essere così drammaticamente lento nel prendere decisioni. Per decidere se Perez abbia o non abbia infranto la regola delle “dieci macchine dietro Safety Car” ci vuole una sorta di camera di consiglio che un tribunale ordinario riserverebbe a reati di gravità indicibile. E ancora (sempre la Fia) non ha detto se qualche squadra abbia effettivamente infranto le regole sul budget cap del 2021. Del 2021. Siamo nel 2022, quasi alla fine.
    LA SUCCESSIONE – Certo, la Fia è stata retta da tanto tempo (forse troppo) da Jean Todt, molto preoccupato del suo ruolo di promotore della sicurezza stradale presso l’Onu. Causa giustissima e nobile, sia chiaro. Ma forse ci voleva un po’ più di attenzione alla parte sportiva. Il caso Masi, in fondo, nasce dal fatto che la scomparsa improvvisa di Charlie Whiting (nel 2019) abbia dimostrato che non c’era una linea di successione. Si è andati avanti sino a fine 2021, poi è scoppiato il bubbone (leggasi Abu Dhabi, gara finale). E la ferita non è ancora rimarginata.
    ORGANIZZAZIONE – L’attuale presidente, Ben Sulayem, intende dare una sterzata in seno alla Fia, ma un conto è dire e altro conto è fare. Nel frattempo la Formula 1 – intesa come la parte che non fa capo all’autorità sportiva – sta vivendo una fase di crescita ed espansione senza precedenti. Per ripetere il concetto iniziale: chi gestisce lo sport della velocità è un organizzazione essa stessa velocissima. La Fia non tiene il passo. E questa è una grave zavorra. A meno che non ci sia dia una bella svegliata. LEGGI TUTTO

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    Perez, ufficiale: la decisione sulla penalità che la Ferrari aspettava

    SINGAPORE – Sergio Perez è ufficialmente il vincitore del Gran Premio di Singapore, 17° appuntamento del Mondiale di Formula 1. In seguito ad un finale controverso, la Fia ha voluto ascoltare la versione del messicano prima di decidere se penalizzarlo o meno per non aver rispettato la corretta distanza dalla Safety Car. Il pilota della Red Bull si è imposto in pista, precedendo le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, ed il verdetto è stato confermato dalla direzione gara, la cui decisione è arrivata alle 19:45, oltre due ore e mezza dopo la fine della gara. Non cambia dunque né l’ordine d’arrivo né la classifica piloti.
    Il verdetto della Fia
    Attraverso un comunicato ufficiale, è stata confermata la vittoria di Sergio Perez. Il pilota Red Bull è stato sanzionato con 5 secondi di penalità, che non cambiano l’esito finale. Leclerc aveva infatti tagliato il traguardo con 7.5 secondi di ritardo e resta alle sue spalle. Per Perez, inoltre, 2 punti tolti sulla patente e una reprimenda. Confermata dunque in parte la versione del messicano, che aveva detto di non temere la penalità e di essere il vincitore effettivo. Mastica amaro invece la Ferrari, che si augurava 10 secondi di penalità per via di una doppia infrazione. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Buon risultato per il team, non ho commesso errori”

    SINGAPORE – “Oggi è stata dura, non sono mai riuscito a trovare ritmo e faticavo con le gomme posteriori. E’ un bene che io non abbiamo commessi errori e nel complesso il risultato è positivo per il team. Peccato per la mancata vittoria, ma abbiamo dovuto accontentarci”. Queste le parole di Carlos Sainz, che ha commentato a caldo la sua terza posizione nel Gp di Singapore, vinto da Perez su Leclerc.
    Il commento di Max e Lewis
    “Ho provato a recuperare posizioni, ma non era facile. Dopo aver spiattellato le gomme nel tentativo di superare Norris l’obiettivo è diventato ottenere punti. Il caso budget cap non mi ha condizionato” ha dichiarato Max Verstappen, settimo classificato sul circuito di Marina Bay, ai microfoni di Sky Sport. Particolarmente amareggiato anche Lewis Hamilton: “Non sono soddisfatto, ma neanche troppo arrabbiato con me stesso. Ci ho provato ed ho fallito, non potevo fare di più. Oggi la macchina era davvero difficile da guidare”. LEGGI TUTTO

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    Singapore, penalizzazione per Perez? Cosa cambia per la Ferrari

    SINGAPORE – Cosa cambia per la Ferrari se Sergio Perez dovesse essere penalizzato? Questa la domanda che si pongono tanti tifosi della Rossa, in attesa di scoprire come terminerà questo folle weekend del Gp di Singapore. Il pilota della Red Bull è finito infatti sotto investigazione per una presunta irregolarità durante il regime di Safety Car, in cui non ha mantenuto la corretta distanza dalla stessa Safety Car, allontanandosi troppo. La decisione della Federazione non è arrivata, come ci si attendeva, durante la gara, in quanto è stato deciso di attendere la versione di Perez, che andrà in direzione gara alle 18:00
    Cosa cambia per la Ferrari?
    A fare la differenza non sarà “penalità o no”, bensì che eventuale penalità riceverà. Qualora dovesse essere sanzionato di 5 secondi, la sua vittoria sarebbe confermata poiché Leclerc ha tagliato il traguardo con 7.5 secondi di ritardo. Qualora i secondi di penalità dovessero essere 10 (se fossero accertate più penalità), allora Perez scalerebbe alle spalle del monegasco della Ferrari, il quale potrebbe dunque festeggiare la vittoria. Se invece dovesse essere deciso per un “drive through”, allora potrebbe sperare anche Sainz, che ha accusato poco più di 15 secondi di ritardo dal sudamericano. Non resta che attendere la decisione della direzione gara. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Io campione già qui? Serve tanta fortuna”

    ROMA – “So che posso vincere il Mondiale qui, ma dovrei essere molto fortunato”. Ai microfoni di “Sky Sport” Max Verstappen si dice pronto per il diciassettesimo appuntamento della Formula 1, il Gran Premio di Singapore. La gara di Marina Bay potrebbe infatti regalare all’olandese della Red Bull il secondo titolo iridato. Ma servono determinate condizioni e poi è necessario fare il weekend perfetto: “Dobbiamo considerare anche che in qualifica non siamo i migliori. Dopo l’estate il passo gara è stata la nostra forza, ma in generale è tutto il pacchetto a funzionare”, ha concluso Verstappen.
    Il commento di Perez
    In conferenza stampa ha invece parlato Sergio Perez, che ha ricordato una gara a lui cara: “Nel 2014 sono partito da dietro e avevo un danno all’ala anteriore e ho rimontato. Questo mi dà ottimismo anche perché non sono mai salito a podio. Sarà importante tenere la macchina lontano dai muri”. Prosegue poi il messicano: “A Monza le Ferrari erano competitive e qui saranno forti. Anche la Mercedes è in crescita: non hanno mezze misure, o sono forti oppure hanno tanti problemi”. Al di là della performance, ci sono da considerare anche le condizioni che i piloti troveranno lungo questo weekend: “Durante la gara – riporta Perez – senti improvvisamente il caldo, man mano che passano i giri ti ritrovi a pregare per una safety car e va sempre peggio. Gli ultimi giri sono sempre faticosi. Singapore è la gara più impegnativa del calendario”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Fortunato se vinco il titolo qui, nostro pacchetto funziona bene”

    ROMA – Max Verstappen ha nel suo piede la possibilità di conquistare già in questo Gran Premio di Singapore il suo secondo titolo in Formula 1. Interpellato dai microfoni di “Sky Sport”, l’olandese campione del mondo ha detto: “So che posso vincere il Mondiale qui, ma dovrei essere molto fortunato”. Servono determinate condizioni per confezionare la vittoria iridata e Verstappen sa che una buona gara parte da una buona qualifica e conclude: “Dobbiamo considerare anche che in qualifica non siamo i migliori. Dopo l’estate il passo gara è stata la nostra forza, ma in generale è tutto il pacchetto a funzionare”.
    Pista da incubo
    In conferenza stampa ha invece parlato Sergio Perez, che ha ricordato una gara a lui cara: “Nel 2014 sono partito da dietro e avevo un danno all’ala anteriore e ho rimontato. Questo mi dà ottimismo anche perché non sono mai salito a podio. Sarà importante tenere la macchina lontano dai muri”. Prosegue poi il messicano: “A Monza le Ferrari erano competitive e qui saranno forti. Anche la Mercedes è in crescita: non hanno mezze misure, o sono forti oppure hanno tanti problemi”. Il Gran Premio di Singapore però presenta alcune caratteristiche che vanno a complicare il compito dei piloti: “Durante la gara senti improvvisamente il caldo, man mano che passano i giri ti ritrovi a pregare per una safety car e va sempre peggio. Gli ultimi giri sono sempre faticosi. Singapore è la gara più impegnativa del calendario”, ha infatti confermato Perez, che conclude così il suo intervento. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen campione del mondo a Singapore? Ecco le combinazioni

    ROMA – Max Verstappen potrebbe mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale in Formula 1 già al Gran Premio di Singapore. I punti sul ferrarista Charles Leclerc (219 punti) sono infatti 116, con l’olandese della Red Bull (335) che non smette di vincere. Ma domenica potrebbe addirittura arrivare la parola fine sul campionato. Innanzitutto bisogna premettere che al termine del Mondiale mancano ancora cinque tappe (di cui una con gara sprint in Brasile), che possono assegnare ancora 138 punti. Verstappen si laureerebbe campione già a Singapore con una vittoria più giro veloce solo se Leclerc arrivasse ottavo o meno e Perez arrivasse quarto o meno. A quel punto il distacco tra l’olandese e il monegasco salirebbe a 139 lunghezze: una distanza incolmabile.
    Verstappen come Mansell
    Verstappen conquisterebbe il suo secondo titolo mondiale vincendo a Singapore anche senza giro veloce. A quel punto, però Leclerc dovrebbe terminare nono o peggio, con Perez quarto o meno. In entrambi gli scenari a Max Verstappen riuscirebbe un capolavoro: solo due piloti hanno chiuso il Mondiale con cinque gare o più di anticipo. È successo solo a Michael Schumacher nel 2002 (sei Gp di anticipo), ma anche Nigel Mansell, che nel 1992 ha conquistato il suo unico titolo iridato proprio con cinque tappe ancora da disputare. LEGGI TUTTO