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    F1, Ferrari: a Monza ci sarà la marea rossa?

    3 – GP OLANDA F1/2023 – SABATO 26/08/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeÈ arrivata la tempesta, quella d’acqua che ha allagato curve e rettilinei del circuito olandese sulle coste del mare del Nord, portando confusione, spettacolo e bandiere rosse.È arrivata pure la tempesta orange, quella dei tifosi olandesi che hanno invaso gli spalti di Zandvoort inneggiando e spingendo l’idolo locale, Max Verstappen.Un Max fenomenale, indiscutibile e indiscusso, che aggancia il record di nove vittorie consecutive appartenente a Sebastian Vettel (2013). Un Max che strapazza tutti, pure il suo coinquilino Perez, sabotato e pasticcione, lasciato lì sotto la pioggia all’uscita dei box (complice la bandiera rossa), come un leone in gabbia. Ne esce una scena casuale, ma iconica e indicativa del momento no del messicano. Lui che un leone non è, ma che quest’anno anche nel giorno che poteva sembrare il suo giorno, si vede girare tutto storto. Sì perché il Checo si era ritrovato catapultato in prima posizione, dopo la partenza sotto la pioggia, in virtù del rapido passaggio su gomme intermedie. Poi però il disastro: in Red Bull decidono di infliggerli un undercut da volponi con Max, in seguito gli sbagliano il pit e infine ci pensa lui a completare la frittata con uscita di pista e bacino al muro annesso. Niente da fare, alla fine tocca riascoltare lo stesso inno e la stessa canzoncina, quella del “Max Max Max, SuperMax“.
    Come detto è arrivata la tempesta, ma tra meno di una settimana sarà tempo di marea?Nessuna profezia meteorologica, anche se le previsioni sono quelle, ma la marea di cui parliamo è quella rossa che dovrebbe, usiamo il condizionale, invadere il circuito di Monza fra meno di una settimana. Dovrebbe sì, perché facendo un giro su monzanet.it viene lo sconforto, i posti liberi in tribuna sono molti, anzi troppi.Colpa di una Ferrari deludente, amarissima, troppo brutta per essere vera.Forse complice anche l’organizzazione del circuito, che lo scorso anno ha inscenato un vero e proprio disastro dis-organizzativo. L’auspicio è che quest’anno le cose, almeno da quel punto di vista, vadano meglio (per lo meno la Fanzone sembrerebbe pronta a ospitare i tifosi già dal giovedì), una normalità anormale per Monza.

    Speriamo sia marea, anche perché ad oggi solo l’amore del tifo italiano può curare e lenire la delusione di Charles e Carlos, cavallini depressi, piloti sull’orlo della rassegnazione, del crollo emotivo. Monza sarà un test di appartenenza, ma non puoi chiedere se non dai e allora Ferrari è chiamata a prendersi per lo meno un podio, perché lo deve a quel popolo lì, perché vederla arrivare dietro all’Alpine di Gasly fa veramente troppo male.
    Parlare di riscossa, risposta o reazione sembra inutile ad oggi, ora che le parole d’ordine sono dignità e soprattutto rispetto. Rispetto verso chi, ancora una volta, affollerà il tempio della velocità sventolando con orgoglio e passione le bandiere del cavallino. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner e il futuro di Perez: “Diverse opzioni per il 2025”

    ROMA – Il due volte campione del mondo di Formula 1, Max Verstappen, si sta rendendo protagonista di una stagione a dir poco eccezionale avendo conquistato dieci vittorie in dodici gare corse. Dall’altra parte del box, invece, c’è un Sergio Perez che finora ha ampiamente deluso le aspettative che la Red Bull nutriva nei suoi confronti. Si è addirittura parlato di un possibile cambio in corso d’opera in caso di nuove disavventura, ma il messicano recentemente è riuscito a rialzare la testa. L’addio di Perez al team austriaco, però, sembra soltanto rinviato e, se non arriverà nel 2024 con ogni probabilità verrà sancito nel 2025.
    Horner: “Diverse soluzioni”
    “E’ davvero incredibile che ci sia questo grande interesse per venire in Red Bull. In ottica 2025, per quel che mi riguarda, non ci sono soltanto le possibilità Perez e Ricciardo. Abbiamo anche altri nomi sul tavolo”. Queste le dichiarazioni che il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha rilasciato ai microfoni di Sky Sports UK in merito al possibile pilota che affiancherà l’inamovibile Max Verstappen nel 2025, lasciando intuire ad un possibile addio di Sergio Perez dopo i recenti alti e bassi. LEGGI TUTTO

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    Red Bull, Horner fa tremare Perez: “Tanti candidati per il 2025”

    Le parole di Horner
    Il team principal della Red Bull, Christian Horner, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sports UK, ha parlato di diversi temi, tra i quali il futuro di Sergio Perez. Il dirigente ha parlato di diverse soluzioni per il 2025 e non soltanto di Daniel Ricciardo, tornato recentemente in pista con l’AlphaTauri dopo un lungo periodo di stop: “È fantastico avere molto interesse per venire da noi. Per quanto riguarda il 2025 non ci sono solo Perez e Ricciardo, ma anche piloti che sono al di fuori della Red Bull“. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Belgio: Verstappen precede Perez, Leclerc a podio. Out Sainz

    SPA-FRANCORCHAMPS – Max Verstappen trionfa nel Gran Premio del Belgio, tredicesimo round del mondiale di Formula 1. Il campione olandese vince in scioltezza davanti al compagno della Red Bull Sergio Perez, mentre è Charles Leclerc a completare il podio, ottenendo il massimo dopo essere partito dalla pole position, e soprattutto ritrovando morale in casa Ferrari dopo i brutti weekend di Silverstone e dell’Hungaroring. Quarto posto per Lewis Hamilton, che nel finale toglie a Verstappen il punto addizionale del giro veloce. Carlos Sainz è invece stato costretto al ritiro, avvenuto al 23° giro, dopo che un contatto con Oscar Piastri alla prima curva aveva squarciata la pancia destra della sua SF-23.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari a podio con Leclerc: a Spa è doppietta Red Bull, out Sainz

    SPA-FRANCORCHAMPS – La Ferrari torna sul podio, e lo fa nel Gran Premio del Belgio con Charles Leclerc: il monegasco, scattato dalla pole position sul circuito di Spa-Francorchamps, si arrende solo alle Red Bull, con Max Verstappen che vince con ampio margine su Sergio Perez. Finalmente un buon lavoro anche al pit stop per il team della Ferrari, che riesce a rimandare in pista Leclerc prima di Lewis Hamilton, il quale aveva tentato l’undercut prima dell’ultima porzione di gara. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno

    Sergio Perez non farà più parte del team Red Bull il prossimo anno, stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team austriaco.

    Helmut Marko non perdona, lo sappiamo bene. E questa volta, a farne le spese, sarà Sergio Perez. Il pilota messicano, chiamato alla Red Bull nel 2021 per affiancare Max Verstappen non fa più parte dei piani del team austriaco. A rivelarlo fonti molto attendibili e molto vicine alla squadra campione del mondo in carica.
    Le motivazioni che hanno portato i vertici della Red Bull a prendere questa decisioni, sono diverse. La prima e anche la più importante riguarda i rapporti tra il messicano e Verstappen che si sono deteriorati tantissimo quest’anno, soprattutto dopo quanto successo al via della gara spring al Red Bull Ring. La seconda riguarda il mondiale costruttori 2024: Christian Horner è sempre più convinto che il prossimo anno i punti di Perez potrebbero non essere sufficienti per difendere il primato tra i team, qualora, come tutti ci aspettiamo, Mercedes, Ferrari, McLaren, Aston Martin e forse anche Alpine avvicineranno le prestazioni della Red Bull. Infine c’è un terzo e ultimo tema legato ad età e immagine: Perez, il prossimo 26 gennaio compirà 34 anni e, per il target Red Bull, il messicano risulta un po’ “fuori quota”.
    Proprio per quest’ultimo aspetto, la candidatura di Daniel Ricciardo, non la dobbiamo dare troppo per scontata. L’australiano infatti ha un anno in più di Perez, anche se il suo atteggiamento e il suo comportamento lo fanno apparire un po’ più “giovane”. Il figliol prodigo Ricciardo, rientrato quest’anno nella famiglia Red Bull, dopo la parentesi con Renault e McLaren, ha avuto la possibilità di tornare a correre in Formula 1 con AlphaTauri, proprio in Ungheria.
    L’australiano sarà valutato con attenzione ma la scelta numero uno di Helmut Marko per i prossimi anni porta il nome di Lando Norris. Detto che tutti i piloti sarebbero pronti a fare “carte false” per affiancare Verstappen, il pilota inglese della McLaren è quello che ha tutte le caratteristiche per sostituire Perez. E’ veloce, è giovane, è inglese e potrebbe anche essere il “futuro” numero uno del team, quando poi anche Max dovesse decidere di appendere il casco al chiodo.

    Quel che è certo è che Sergio Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno. Da qui alla fine del mondiale, la convivenza non sarà certo facile, anche se la professionalità di pilota e team siamo certi che non mancheranno e porteranno a massimizzare i risultati di entrambi. LEGGI TUTTO

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    F1, 7 piloti pronti a sostituire Perez. A Marko solo l’imbarazzo della scelta

    Sergio Perez è sul banco degli imputati. Qualche screzio con Max Verstappen unito al fatto che i risultati non sono brillantissimi e la certezza di non essere un pilota Red Bull il prossimo anno.

    Quanti piloti sarebbero pronti a prendere il posto di Sergio Perez in Red Bull? Tanti. Dopo tutto chi non vorrebbe correre per il miglior team oggi presente in Formula 1? Sì, direte voi, però in squadra al fianco di Max Verstappen non è certo facile. Vero ma diversi dei nomi che faremo in questo articolo avrebbero la concreta possibilità di salire costantemente sul podio e vincere magari anche qualche gara.
    Il leader del mondiale guida la classifica con 255 punti con 6 vittorie nelle ultime sei gare, da Miami a Silverstone. Il messicano è staccato di 99 punti e, nelle ultime cinque gare, è salito solamente una volta sul podio (3° in Austria), oltre a un quarto, due sesti e un 16° posto.
    Poco, pochissimo per un pilota Red Bull. Il team austriaco non teme che i risultati di Perez possano minare la corsa al titolo mondiale costruttori di quest’anno ma sono quasi certi che, nel 2024, accanto a Verstappen sia necessario un pilota più concreto e costante in quanto il loro vantaggio potrebbe non essere più così ampio come quest’anno.
    Aston Martin, Mercedes, McLaren e Ferrari sembra abbiano finalmente compreso meglio quale sia la direzione tecnica giusta per infastidire la Red Bull.

    Chi allora potrebbe arrivare come compagno di Verstappen? Sono sette, ad oggi, i nomi dei piloti che sono nella lista di Helmut Marko. Molti di questi sono o sono stati piloti della famiglia Red Bull Racing.
    Stiamo parlando di Daniel Ricciardo, Alex Albon, Yuki Tsunoda, Nyck De Vries e Carlos Sainz. Andiamo in ordine. Il pilota australiano ha già corso in squadra con l’olandese ed è rientrato in Red Bull dopo un divorzio anticipato dalla McLaren. Un percorso analogo a quello di Albon, ora in Williams dopo aver corso sia in Toro Rosso che nel team di punta della famiglia Red Bull.
    A questi si aggiungono gli attuali due piloti del Team AlphaTauri. Sono ancora giovani e in fase di valutazione ma sono certamente a disposizione, anche se le loro quotazioni sono basse a piacere.
    Ultimo pilota ex Red Bull e ancora molto considerato sia da Helmut Marko che da Chris Horner è Carlos Sainz. Lo spagnolo è ai ferri corti con il compagno di squadra e anche con il Team che avrebbe deciso di puntare un po’ troppo apertamente su Leclerc. Restare in Ferrari per non vincere ed essere comunque seconda guida oppure tornare in Red Bull come numero due ma con concrete possibilità di successo? Questo è quello che potrebbe riportare lo spagnolo nella “famiglia” con la quale ha (quasi) sempre corso.
    Gli ultimi due nomi sono quelli di Lando Norris che avrebbe preso contatti con Marko a inizio stagione quando la McLaren era una monoposto da ultime file dello schieramento e quello di Nico Hulkenberg che potrebbe essere il compagno numero due perfetto per portare punti e non creare problemi a Verstappen.
    Qui sotto i nomi, con le nostre personalissime percentuali:
    # Pilota [%]
    1. Alexander Albon 30%
    2. Daniel Ricciardo 20%
    3. Carlos Sainz 15%
    4. Nico Hulkenberg 10%
    5. Yuki Tsunoda 10%
    6. Lando Norris 5%
    7. Nyck De Vries 5% LEGGI TUTTO

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    Formula 1, Red Bull: ecco perché Max non è al max

    BAKU, AZERBAIJAN – APRIL 30: Race winner Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing and Second placed Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrate in parc ferme during the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on April 30, 2023 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolDal weekend di Baku tanto rivoluzionario nel risultato quanto rivoluzionato nel format, un fattore è subito saltato all’occhio: Max non è al max.Per capirci, i punti raccolti con la terza piazza della Sprint del sabato e quelli ottenuti con la seconda della domenica garantiscono al due volte campione del mondo un bottino, che potrebbe portarlo, già in piena estate, a festeggiare il terzo titolo mondiale. Né il doppio successo di Perez né la doppia pole position di Leclerc hanno di certo minato le certezze del leone olandese.Ma Verstappen negli atteggiamenti, nei modi e nelle interviste ha lasciato trasparire un leggero senso di scoramento, forse frutto di una giustificata stanchezza, ma i cui fattori sono riconducibili anche ad altre situazioni.
    È DAVVERO UNA BELLA VITA?
    “Mi piace correre e mi piace vincere. Lo stipendio è buono, quindi sotto questo aspetto ovviamente hai una bella vita in Formula 1. Ma devi chiederti: è davvero una bella vita? Ho un contratto fino al 2028 e fino ad allora rimarrò, ma poi mi porrò di nuovo la domanda: se a un certo punto diventa troppo, allora forse è il momento di cambiare“. 
    Questo è l’interrogativo che si è posto Verstappen alla vigilia della tappa azera.Certo, rileggendo queste parole viene da pensare a piloti come Leclerc, Russell e Norris, cavalli di razza di quella categoria lì, ai quali piacerebbe vincere o per lo meno correre al pari di Verstappen.
    Ma il dubbio di Max, ci fa riflettere sul fatto che l’olandese non sia stimolato al massimo dalla Formula 1 attuale, un Circus che lo stesso campione in carica si è sentito più volte di criticare negli ultimi tempi. Prima ponendo molti dubbi sull’aumento annuale del numero delle corse, poi valutando i nuovi format di gara come “caotici e pericolosi”.
    Insomma questa Formula 1 è la casa della Red Bull di Newey, ma non quella di Max Verstappen, che giorno dopo giorno si dimostra sempre più scettico nei confronti del carrozzone dorato trainato da Stefano Domenicali.

    DA CACCIATORE A LEPRE
    Chiaro, non si può essere sempre al 100%, ma non è la qualità di guida il problema di Max, quanto le motivazioni. Quelle di chi, abituato da sempre a fare da cacciatore, ora si trova nei panni della lepre. Una lepre che però può vagare indisturbata da una parte all’altra del globo senza essere preda di nessuno.
    Il suo antagonista ad oggi non è né Perez, né Leclerc, ma i record dei grandi dominatori del passato, su tutti Lewis Hamilton e Michael Schumacher.
    Verstappen di record ne ha già demoliti molti, tuttavia l’attitudine da dominatore non sembra parte del suo DNA.Verstappen infatti è figlio di un nuovo concetto di corse, che tra kart, simulatori e console stimola una diverso approccio alla categoria, fatto di duelli e sfide al limite, incentivate anche da un notevole aumento del grado di sicurezza nel motorsport. Max ci ha dimostrato da sempre di esaltarsi nel ruota a ruota, nell’antagonismo, nel cinismo, nel fare e distruggere tipici del suo carattere. Ma ad oggi ciò che resta all’olandese è “solo” il “semplice” compito di gestire…
    TROVARE IL NEMICO
    Questa attitudine al combattimento e all’agonismo si è vista tutta nel diverbio occorso con George Russell al termine della gara sprint. Lo squarcio sulla RB19, che ha condizionato la performance della Red Bull numero 1, non è andato giù all’olandese.
    Ma visto il risultato e la condizione di classifica di Red Bull, questo scatto di rabbia è apparso se non imbarazzante, per lo meno fuori luogo. Solo la ricerca perenne di un nemico da sconfiggere giustifica gli improperi lanciati al povero George Russell, che già di beghe ne vive abbastanza tra le mura di Brackley.
    Però Max è così, vive di questo. Anche dietro un semplice diverbio con Russell si nasconde la necessità di chi ha bisogno di rinvigorire lo spirito da combattente, da guerriero, ma di chi non lascia trasparire alcuna propensione al dominio. LEGGI TUTTO