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    Red Bull, Marko silura Perez: “Ha bisogno di cambiare squadra”

    ROMA – Mentre Max Verstappen si è laureato per la terza volta campione del mondo di Formula 1 in Qatar, dall’altra parte del box della Red Bull si comincia a respirare un’aria di cambiamento. Sergio Perez, infatti, sembra non convincere più i vertici del team austriaco che, al termine della stagione, potrebbe davvero silurarlo per far posto ad un altro pilota, per stessa ammissione di Helmut Marko. Se si dovesse verificare questo scenario, bisognerebbe capire cosa farebbe Perez, che recentemente ha già smentito l’ipotesi di un ritiro a breve termine.
    Marko: “Confronto impietoso”
    Il consigliere della Red Bull, Helmut Marko, ha sempre mostrato una certa sfiducia nei confronti di Sergio Perez che, dopo le recenti prestazioni, potrebbe essere prossimo all’addio. A confermarlo senza troppi giri di parole è stato lo stesso Marko durante un’intervista rilasciata a oe24: “Perez sta subendo la stessa situazione di Gasly nel 2019 e il suo confronto con Max Verstappen è davvero impietoso. Credo che Sergio abbia bisogno di cambiare clima e squadra, ma vedremo cosa succederà nelle prossime due gare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner bacchetta Perez: “Troppi problemi, dobbiamo parlare”

    Horner: “Perez deve ritrovare la condizione”
    Il team principal della Red Bull, Christian Horner, al termine del Gran Premio del Qatar 2023, oltre ad esaltare la prestazione del tre volte campione del mondo Max Verstappen, ha nuovamente bacchettato Sergio Perez per gli scarsi risultati: “Max ha fatto ancora una volta una grande prestazione, ma dobbiamo parlare con Sergio che ha riscontrato nuovamente troppi problemi in pista. Per lui è stato un fine settimana duro, ma ha bisogno di ritrovare al più presto la migliore condizione possibile”. LEGGI TUTTO

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    Red Bull, Horner avvisa Perez: “Se non ritrova la forma sono problemi seri”

    ROMA – In casa Red Bull, nonostante manchino ancora cinque gare al termine della stagione, è arrivato il momento di festeggiare sia il Mondiale costruttori, sia quello piloti conquistato dal tre volte campione iridato Max Verstappen. Il compagno di squadra Sergio Perez, però, non se la passa affatto bene poiché oltre ad incassare una delusione dopo l’altra, rischia anche di perdere il secondo posto in classifica, che per lui dovrebbe essere il risultato minimo considerato lo strapotere della sua vettura. A questo punto il team principal Christian Horner sta iniziando a farsi delle serie domande sul futuro del messicano.
    Horner: “Weekend difficile per Perez”
    “Perez ha vissuto un fine settimana estremamente complicato, ma per sua fortuna è riuscito ancora a difendere il secondo posto nella classifica piloti. Dobbiamo parlare per capire il problema. Sergio ha un urgente bisogno di ritrovare la forma migliore, qualora non la ritrovasse sarebbero seri problemi”. Queste le dichiarazioni del team principal della Red Bull, Christian Horner, che dopo la fine del Gran Premio del Qatar ha voluto lanciare un ulteriore segnale a Sergio Perez affinché torni ai fasti di un tempo. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen campione del mondo: Perez out, Piastri vince la Sprint in Qatar

    LOSAIL – Max Verstappen è campione del mondo! Missione compiuta per l’olandese della Red Bull, che sfrutta il matchpoint nella Sprint del Qatar, assicurandosi il terzo titolo iridato consecutivo dopo l’uscita di scena di Sergio Perez. Il messicano, infatti, è rimasto coinvolto in un contatto a tre con Esteban Ocon e Nico Hulkenberg, finendo nella ghiaia. A vincere la Sprint è stato Oscar Piastri, seguito proprio da Verstappen e dal compagno di squadra Lando Norris. Ai piedi del podio le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, e a seguire le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc, che hanno dovuto fare i conti con il degrado delle soft nel finale di gara.  LEGGI TUTTO

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    F1, Perez e le critiche ricevute: “Perché nessuno parla di Russell?”

    Perez: “Quando succede a un pilota Red Bull…”
    Il pilota della Red Bull, Sergio Perez, nel corso di un evento organizzato da Ford e svoltosi lo scorso weekend in Messico, ha voluto rispondere in maniera decisa a tutti i suoi detrattori che lo hanno messo nel mirino negli ultimi mesi per le sue prestazioni non esaltanti: “Quando si parla di un pilota della Red Bull ci sono sempre molte persone che invocano la sostituzione del pilota. A Singapore Russell ha buttato via un podio schiantandosi contro le barriere all’ultimo giro, ma tra i media non c’è stato nessuno che ne abbia parlato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull vince il mondiale 2023 e perde Perez

    SUZUKA, JAPAN – SEPTEMBER 24: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on September 24, 2023 in Suzuka, Japan. (Photo by Rudy Carezzevoli/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolPoteva vincerlo da solo. Questa è la sensazione che ci portiamo a casa all’indomani del GP del Giappone. Weekend in cui Max Verstappen e la Red Bull ritornano a Milton Keynes con un titolo Costruttori in più. Per la casa austriaca si tratta del sesto titolo iridato, ottenuto quest’anno, con ben sei gare d’anticipo.Nel prossimo turno in Qatar, con tutta probabilità, toccherà a Max Verstappen portarsi a casa la sua gloria personale, quella del terzo mondiale piloti. Insomma solo gioie per la Red Bull, che sta raccogliendo i frutti del lavoro maniacale del team e in particolare di Adrian Newey, padre della RB19 e garanzia di successo in Formula Uno.
    Dalla tre giorni nipponica ne esce quindi una Red Bull costruttrice di successi, ma al contempo anche distruttrice di piloti. Non che la colpa sia del tutto riconducibile alla scuderia, ma Checo Perez ha totalmente perso la rotta e la lucidità e non è una novità. Il Messicano infatti sembra rimasto bloccato mentalmente a quell’incidente alla Santa Devota che gli costò l’esclusione dal Q1 del sabato monegasco. Sergio da lì non si è mai ripreso.Un pilota totalmente in bambola, in balia degli eventi e del compagno, con cui raramente è riuscito anche solamente a condividere la festa del podio.

    I contatti con Hamilton e Magnussen a Suzuka rappresentano soltanto la punta di un iceberg fatto di difficoltà ed errori che il messicano ha esibito in maniera seriale negli ultimi 4 mesi di campionato. Pensare che il prossimo anno possa esserci ancora lui vicino a Max Verstappen appare ad oggi una vera e propria utopia. Le strade del mercato piloti sembrano però intasate, nonostante il flirt tra Helmut Marko e Lando Norris (tra l’altro grande amico di Verstappen), appare difficile ad oggi pensare che Red Bull possa riuscire a strappare un pilota alla concorrenza. Altrettanto difficile risulta immaginare che Il team di Horner possa pescare un nome dal proprio parco piloti, la Red Bull ne ha bruciati troppi negli ultimi anni e quelli che non ha bruciato risultano troppo acerbi e incostanti per il grande salto. Ad oggi quindi tutto tace, ma non c’è dubbio che il sedile di Sergio Perez è sicuramente (e giustamente verrebbe da aggiungere) quello che scricchiola di più tra i top team. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen ha davvero demolito Perez? Dati, analisi e confronti

    Sergio Perez è criticato e messo in discussione quasi ad ogni Gran Premio. Forse perché il sedile accanto a Max Verstappen è il più ambito del Circus della Formula 1. Il messicano occupa la seconda posizione nella classifica piloti con 219 punti contro i 364 dell’olandese. La nostra analisi, dati alla mano.BAKU, AZERBAIJAN – APRIL 30: Race winner Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing and Second placed Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrate in parc ferme during the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on April 30, 2023 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool /Dopo le recenti dichiarazioni di Lewis Hamilton sulla forza dei suoi compagni di squadra, se paragonati a quelli di Max Verstappen, abbiamo voluto analizzare qualche semplice dato per confrontare i due team-mate.
    L’indicatore che abbiamo scelto è semplicemente la percentuale di punti che i due piloti dello stesso team hanno portato alla loro squadra.
    Partendo proprio da Max Verstappen e Sergio Perez, l’attuale leader della classifica piloti ha totalizzato il 62,4% dei punti della Red Bull mentre il messicano i restanti 37,6%.
    Il due volte campione del mondo ha davvero demolito, come spesso si dice, il pilota che lo affianca nel team austriaco dal 2021? Per capirlo, andiamo a vedere le stesse percentuali per i piloti dei quattro team che occupano le posizioni in classifica costruttori, dietro a Red Bull.
    Le prime sorprese arrivano dall’analisi dei dati dei piloti di Aston Martin e McLaren. Sia Fernando Alonso che Lando Norris hanno fatto meglio del rispettivo compagno di squadra con percentuali superiori a quelle con le quali Verstappen ha fatto meglio di Perez.
    Il due volte campione del mondo spagnolo ha totalizzato il 78,3% dei punti della squadra, mentre Lance Stroll solo il 21,7%. Un po’ meglio nel confronto è andato Oscar Piastri che però ha raccolto solo il 31,3% contro il 68,7% del più esperto Norris.

    Numeri non lontani da quelli di Verstappen-Perez li troviamo anche tra i due piloti Mercedes: Lewis Hamilton ha raccolto il 60,1%, contro il 39,9% di George Russell.
    Discorso a parte invece per la coppia Ferrari, dove Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno raccolto, poco più o poco meno dell’1% in più della metà dei punti della Scuderia di Maranello.
    Da questo primo giro di numeri, cominciamo forse ad avere un quadro più chiaro del “rapporto di forze” in pista.
    Vogliamo però andare oltre l’attuale stagione e dare uno sguardo anche agli anni passati, cominciando dai due anni nei quali Verstappen e Perez sono stati compagni in Red Bull. Sia nel 2021 che nel 2022, l’olandese ha chiuso al primo posto nella classifica piloti, totalizzando rispettivamente il 67,5% e il 59,8% dei punti della squadra. Già da questi due dati si può evincere come il messicano abbia “sofferto” di più il compagno di squadra il primo anno che non nelle ultime due stagioni.
    Paragonando la percentuale del 2021 con quella di Hamilton nei confronti del compagno Valtteri Bottas, scopriamo come la differenza nella stagione 2021 sia stata di poco inferiore al punto percentuale (66,2%).
    Analizzando gli anni del dominio Mercedes e in particolare quelli dove il sette volte campione del mondo ha avuto come compagno sempre il finlandese si ha: 2020 (60,6%), 2019 (55,9%), 2018 (62,3%) e 2017 (54,3%).
    Dando un rapido sguardo al passato, in molti hanno fatto peggio di quanto non stia facendo quest’anno Perez in termini di percentuale di punti che sono stati in grado di portare alla loro squadra. Se Perez ha lasciato al compagno il 62,4% dei punti della Red Bull, nel 1990 e 1991 con Senna-Berger (McLaren) siamo al 64,5% e 69,1%, nel 1992 con Mansell-Patrese siamo al 65,8%, ma anche Villeneuve-Frentzer (1997 | 65,8%), Hakkinen-Coulthard (1998 | 64,1%), quasi tutti gli anni dei mondiali di Schumacher, Vettel-Webber nel 2013 (66,6%). Di esempi così, andando avanti e indietro negli anni, ce ne sarebbero tanti altri.
    Concludendo quindi possiamo dire che Sergio Perez, quest’anno, sta facendo meglio di quanto Piastri non stia facendo con Norris e Stroll con Alonso; meglio anche del suo primo anno (2021) in Red Bull con Verstappen, molto meglio di Bottas con Hamilton, sempre nel 2021 e come Bottas nel 2018. Verstappen è un fuoriclasse, lo sappiamo tutti, come lo erano nel passato campionissimi come Senna, Mansell, Villeneuve, Hakkinen, Schumacher, Vettel che, in molte occasioni, hanno totalizzato una % di punti per il loro team anche superiore al 62,4% che è quella di Verstappen su Perez quest’anno. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko ancora contro Perez: “Non è sempre concentrato”

    Marko: “Perez non è costante”
    Il consigliere della Red Bull, Helmut Marko, nel corso di una recente intervista rilasciata ai microfoni di Servus TV, si è scagliato nuovamente contro Sergio Perez, nonostante il messicano sia reduce da un ottimo secondo posto ottenuto nel Gran Premio d’Italia. Marko ha fatto anche un confronto con Lando Norris, oggetto del desiderio Red Bull: “Perez non è costante e non è sempre concentrato. Ha un contratto con Red Bull fino al 2024, mentre Norris ha un accordo con la McLaren fino al 2025, sfortunatamente ancora lungo“,  LEGGI TUTTO