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    Nuovo palazzetto a Casalmaggiore: potrà ospitare anche la pallavolo?

    Di Redazione
    La giunta comunale di Casalmaggiore ha dato il via libera alla realizzazione di un nuovo Palazzetto dello Sport, che sorgerà in via De Gasperi, a pochi passi dall’attuale centro sportivo della Baslenga. L’importante novità per la cittadina in provincia di Cremona, che soffre di una cronica carenza di infrastrutture sportive, è stata annunciata nei giorni scorsi dal quotidiano La Provincia.
    Pensato in particolare per il basket e le attività scolastiche, il nuovo palazzetto potrebbe però rendersi utile anche per il volley, sia pure non di Serie A: l’impianto avrà infatti una capienza tra i 1000 e i 1200 posti, ben superiore agli attuali 300 della Baslenga, utilizzata anche dalla VBC Èpiù Casalmaggiore per gli allenamenti. “Una struttura – dice il sindaco Filippo Bongiovanni – che potrà essere di beneficio per l’intero territorio casalasco, divenendo un punto nevralgico per lo svolgimento di attività sportive, manifestazioni ed eventi a livello locale, regionale e nazionale“.
    I lavori, che dovrebbero iniziare a fine 2021 e concludersi per il settembre 2023, avranno un costo complessivo di 3 milioni e 350mila euro, coperto per metà dalla Regione Lombardia e per metà dal Comune grazie a un mutuo con l’Istituto per il Credito Sportivo.
    (fonte: La Provincia) LEGGI TUTTO

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    Simeonov incoraggia la Callipo a poche ore dal debutto nella stagione

    Di Redazione
    In casa giallorossa è tempo di emozioni forti. L’ingresso in campo di domani significherà per la Tonno Callipo l’inizio di una nuova avventura che custodisce in sé l’essenza di un passato considerevole e intenso. Un ventennio di battaglie agonistiche sul palcoscenico della Serie A a cui il Club calabrese è giunto percorrendo una strada in salita secondo il progetto del presidente Pippo Callipo, artefice dell’ardua impresa di far attecchire il volley nel cuore dei calabresi.
    Alla vigilia di un atteso esordio stagionale è tempo di ricordi e di bilanci ma anche di qualche rito benaugurale come crediamo che possa essere il messaggio rivolto ai nostri ragazzi direttamente dall’ex giocatore Vincenzo Simeonov che vestì la maglia della Callipo per tre stagioni consecutive dal 2008 al 2011:
    “Date anima e cuore per la vostra squadra senza risparmiarvi mai e con la determinazione di chi crede nel progetto di una società seria e che nel tempo ha dimostrato di voler bene ai suoi atleti, di saperli ricompensare e farli sentire protagonisti dei suoi successi. Non è corretto pensare di andare a Vibo tanto per ‘svernare’ facendosi bene i propri conti: in questo posto non nevica, c’è un buon clima, si sta bene e pagano puntualmente. Sarebbe come commettere un’ingiustizia nei confronti del presidente e della sua famiglia”.
    Le parole dell’ex schiacciatore bulgaro classe ’77, che nel campionato italiano ha lasciato orme indelebili, diventano la perfetta congiunzione tra passato e presente. Un passato che risale a dodici anni fa quando la formazione giallorossa si presentava nuovamente da ‘matricola’ nel Campionato di A1 dopo un anno di ‘passaggio’ dalla A2. Anno in cui il suo arrivo a Vibo Valentia fu tra le novità più significative e capaci di far sussultare di gioia il pubblico calabrese.
    Uno dei mostri sacri della pallavolo, un misto di potenza e fisicità che fino ad allora era stato solo un avversario, un temibile e fortissimo avversario, avrebbe giocato per la Callipo. Il suo ingaggio fu un prezioso regalo che il presidente Pippo Callipo fece ai tifosi dopo aver mantenuto la promessa di abbandonare la serie A2 nel più breve tempo possibile. L’entusiasmo di un’intera città si tramutò in un’accoglienza indimenticabile: “Erano in tanti a darmi il benvenuto e da quel giorno mi hanno sempre trattato con i guanti di velluto facendomi sentire come un principe. È stata un’esperienza che mi ricorda molto il film ‘Benvenuti al Sud’ perché è vero che quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte. Prima per ambientarsi poi perché non vorrebbe andare più via”.
    Tra le fila della squadra calabrese Simeonov portò una corposa esperienza maturata sul campo con le maglie di club come Cuneo, Montichiari, Padova e Piacenza ed anche il suo carisma da leader allacciando fin dalle prime battute un rapporto speciale con la dirigenza: “nessuno di noi veniva considerato un numero ma parte di una grande famiglia. Un rapporto che molti giocatori hanno coltivato anche dopo essere andati via da Vibo al punto che spesso tornano per fare visita al presidente. Questo è indicativo della bellissima atmosfera che si respira e che si ripercuote positivamente anche sul gruppo degli atleti”.
    Sei arrivato nella stagione 2008-09, con esperienze positive alle spalle e vari trofei vinti. Cosa ti ha convinto a fermarti a Vibo?
    “Arrivavo dalle mie migliori stagioni e avevo deciso di cambiare anche rischiando per qualcosa di nuovo. Ricordo che prima di firmare il contratto ho voluto conoscere il presidente che mi ha accolto negli uffici della sua azienda. Fin dalle prime battute sono stato affascinato dalle sue parole che ho ancora ben impresse nella mente. Mi ha parlato del rapporto diretto e familiare che ha con i suoi dipendenti e mi ha invitato a dare il meglio di me quando avrei indossato la maglia su cui è riportato il nome Callipo come simbolo di una realtà imprenditoriale sana e di successo. Dopo un discorso così non ho avuto bisogno di pensarci tanto e sono diventato uno di loro. Il primo anno siamo stati la sorpresa del campionato perché una squadra neopromossa che fa i play-off con Trento, e per due volte porta il punteggio sul 3-2, con la grossa possibilità di vincere al tiebreak, perdendo una volta 16-14 e l’altra 17-15, è una soddisfazione immensa e inaspettata”.
    Sei rimasto a Vibo tre stagioni, ma è soprattutto quella prima annata eccezionale (380 punti e 27 ace), col 7° posto finale, poi eliminati nei play off da Treviso. In panchina prima Gulinelli e poi Uriarte, cosa ricordi di quella stagione?
    “La prima stagione dovevamo ancora conoscerci, c’era tanta gente che passava di categoria, ragazzi all’esordio in A1 e quindi l’inizio è stato travagliato. Poi col cambio di allenatore a gennaio, alla Coppa Italia, abbiamo giocato i preliminari e dopo una gara molto brutta la società ha deciso di cambiare tecnico anche perché Gulinelli, se non ricordo male, aveva deciso di fare un’altra esperienza. Arrivò Uriarte e noi ragazzi diventammo una squadra molto unita. Mancavano sei partite alla fine della stagione e dopo aver fatto quadrato c’è stata proprio una svolta. Vincendo tutte le gare restanti e arrivammo carichi ai play off, contro Trento (settima contro seconda) e furono partite memorabili. Gente entusiasta, palazzetto di Vibo stracolmo. Un bel ricordo, sia la gara a Trento che a Vibo, contro i futuri campioni d’Italia”.
    Invece le due annate successive, come sono state?
    “La seconda 2009-10 ho avuto un gravissimo infortunio che mi ha tenuto fuori per due mesi, quindi sono rientrato prima di Natale perdendo di fatto mezzo campionato. Questa stagione non andò molto bene anche perché non eravamo riusciti a tenere la stessa squadra dell’anno precedente. Da una stagione all’altra una parte della rosa cambiava. Questo si verificava perché i giocatori più interessanti venivano intercettati dai grandi club del Nord come è stato per Raphael, Diaz, Anderson e tanti altri. Purtroppo un gruppo coeso si crea nel tempo, non si può pretendere di crearne uno nuovo e poi chiedere subito i risultati. So che è stato difficile anche per il presidente trattenere dei giocatori di quel calibro perché ovviamente come sponsor unico non può competere con le capacità economiche delle corazzate del Nord. Io sono rimasto per tre anni perché volevo aiutare la società perché ero comunque il giocatore con più esperienza e ho indossato la fascia di capitano per due anni. Nel 2010-11 abbiamo cambiato tanti altri giocatori, tra cui due bulgari e anche loro hanno avuto molti infortuni e non hanno potuto rendere per le loro potenzialità. L’altro cambiamento ha riguardato la panchina dove arrivò Di Pinto. Insomma fu una stagione un po’ sfortunata”.
    Tanti compagni di squadra da Raphael a Ferraro, da Cozzi a Contreras, da Andrae a Cicola, da Marquez a Tencati, Coscione e Anderson. Cosa ricordi?
    “Con Coscione sono stato nelle giovanili di Cuneo, quindi lo conoscevo da tanti anni avendoci giocato anche prima. Con Tencati abbiamo fatto tante sfide da avversario, quindi ero molto contento quando arrivò da noi. Raphael l’avevo visto solo in Russia e come ha dimostrato poi con la carriera fatta a Trento e in Brasile è un giocatore di indiscutibile valore. Però il giocatore che mi ha impressionato di più è Anderson: quando è entrato in palestra il primo giorno io ho subito detto all’allenatore Di Pinto che quel ragazzo era un fenomeno e diventerà il giocatore più forte del mondo. Ed infatti ci sono andato vicino, se non il più forte è tra i due o tre più forti al mondo ancora oggi. Un ragazzo con un’abnegazione incredibile ed una gran voglia di fare, di imparare, di conoscere”.
    Fuori dal campo eravate un bel gruppo, c’erano delle cose che vi legavano?
    “Vibo è un posto piccolo quindi si conoscono tutti. Quindi le serate di poker nella palazzina dove vivevamo tutti i ragazzi. Ogni giovedì quando non c’era il turno infrasettimanale c’era l’abitudine di andare tutti a Pizzo a mangiare il pesce o la carne. Non abbiamo mai avuto screzi tra noi, in questo ci ha aiutato anche il posto, la tifoseria, gente cordiale che ci invitava spesso a cena e a pranzo. Ad un certo punto era anche difficile rifiutare sempre l’invito quindi a volte eravamo contenti quando eravamo 2-3 giorni in trasferta così eravamo un po’ più liberi senza impegni extra pallavolistici (ride). Da quelle parti ho trovato gente di cuore. Le mie titubanze iniziali non erano sulla società ma sul posto ma in poco tempo mi sono dovuto ricredere. E poi Vibo non potrò dimenticarla mai perché è lì che nel 2010 è nata la mia prima figlia”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    A Piacenza si tifa… da zoom

    Di Redazione
    Conto alla rovescia per il primo impegno ufficiale della Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza che domenica 13 settembre andrà ad affrontare la Top Volley Cisterna in Gara 1 degli Ottavi di Del Monte Coppa Italia alle ore 18 al PalaBanca.La deroga concessa dalla Regione Emilia-Romagna permetterà alla Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza di poter contare sulla presenza di 768 spettatori. Ma il supporto a Clevenot e compagni arriverà anche da casa, grazie a un’importante novità studiata appositamente dalla Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza e proposta ai propri tifosi.
    Tramite il collegamento online alla piattaforma Zoom, rivolto a tutti coloro che sottoscrivono gli abbonamenti Base e Plus, sarà possibile collegarsi al PalaBanca direttamente dal proprio divano di casa, per tifare e incitare i ragazzi di coach Gardini e scaldare più che mai l’atmosfera al palazzetto.Con questa grande novità la Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza lancia un nuovo modo per fare il tifo, unico nel suo genere. La nuova modalità, perciò, coinvolgerà tutti coloro che non potranno essere presenti fisicamente al PalaBanca ma che vogliono far sentire lo stesso il proprio calore e trasmettere il proprio sostegno ai biancorossi. Il collegamento a Zoom non riguarderà solo il match in programma domenica 13 settembre ma anche tutte le partite giocate in casa durante la stagione.
    Grazie a questa nuova soluzione, il tifoso potrà replicare anche da lontano i cori cantati al palazzetto, guidato dagli instancabili Lupi Biancorossi e l’immagine del proprio volto sarà proiettata sui tre maxischermi a lui dedicati: per l’occasione è stato, infatti, installato un nuovo ledwall di 27 mq, che si è aggiunto agli altri due maxischermi.
    A tutti gli abbonati verrà chiesto di collegarsi 20 minuti prima dell’inizio della partita, per fare, con la regia dei Lupi Biancorossi, alcune registrazioni proprio nei minuti antecedenti la gara, da riproporre poi in diretta durante il match come cornice ai punti più spettacolari.Durante la partita, sempre tramite Zoom, i tifosi potranno inviare anche commenti, e domande tecniche, alcune delle quali avranno risposta in diretta dai nostri telecronisti, e da alcuni ospiti.
    Nel PalaBanca, così, risuonerà un’unica voce, quella di tutti i tifosi biancorossi che sosterranno dall’inizio alla fine della partita i ragazzi della Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Per non perdersi l’opportunità di collegarsi a Zoom e le emozioni della nuova stagione sottoscrivere l’abbonamento è fondamentale. È possibile trovare tutte le informazioni relative alla campagna abbonamenti sul sito https://www.gassalespiacenza.it/abbonati/index.php
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti protagonista della puntata di “RTTR Volley”

    Di Redazione
    Il programma, condotto da Sara Ravanelli, ospiterà in questa occasione negli studi di via Zanella l’allenatore gialloblù. Con lui si presenterà la stagione che sta per iniziare ed in particolar modo la doppia sfida con Civitanova per la semifinale di Del Monte Supercoppa 2020
    Al termine della trasmissione, la differita integrale della partita giocata il 5 febbraio alla BLM Group Arena dall’Itas Trentino contro l’Allianz Milano.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    In archivio il BIG School Camp 2020

    Di Redazione
    È andata in archivio nella mattinata odierna la prima edizione del BIG School Camp di Trentino Volley, il camp diurno organizzato dalla Società gialloblù per i ragazzi (nati fra il 2007 e 2010) della città di Trento che volevano riprendere l’attività pallavolistica nella parte finale dell’estate.
    La seconda ed ultima settimana di allenamenti si è conclusa con un ospite d’eccezione; a presenziare alle premiazioni di fine turno e salutare tutti i partecipanti (oltre una sessantina nell’arco dell’intero periodo) c’era infatti Ricardo Lucarelli. Il nuovo schiacciatore brasiliano dell’Itas Trentino è arrivato attorno alle ore 11 ai campi all’aperto in sintetico dell’Istituto Arcivescovile per consegnare personalmente ai ragazzi i riconoscimenti e per concedersi a tutti per foto ed autografi, richiesti sempre rispettando la distanza minima imposta per il periodo.
    I dieci giorni di attività, portati avanti grazie al fondamentale supporto degli sponsor Decathlon e Surgiva e alla collaborazione dello stesso Istituto scolastico di via Endrici, sono quindi terminati con la piena soddisfazione di tutti e rispettando rigorosamente in ogni momento il protocollo di regolamentazione dell’attività, appositamente realizzato in base alle norme per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. L’appuntamento è per l’estate 2021.
    I premiati del secondo turno:YoungGabriele Beltrami e Martina GeceleNew big player: Lorenzo FestiSenior
    Riccardo Muraro, 2. Nicola Mussari.Best Young Player: Nicolas Bolognani.Best Bagher: Christian GrassiPremio Fedeltà: Omar MihaMiglior punteggio per entrambe le settimane: Pietro Biasi
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    A Parma e Berceto si celebrano i 50 anni dell’oro all’Universiade 1970

    Di Redazione
    Si terrà domani a Parma e Berceto la celebrazione dei 50 anni delle Universiadi Torino 70, l’evento che segnò l’esaltante affermazione della squadra italiana di pallavolo, capace per la prima volta di salire sullo scalino più alto del podio, superando squadre quali Unione Sovietica, Corea del Sud, Giappone e Cecoslovacchia, sino a quel momento apparse irraggiungibili.         
    Il programma dell’evento prevede alle 9,30 l’incontro a Parma con il rettore dell’Università Prof. Paolo Andrei e a seguire nella Sala del Consiglio Comunale, il saluto delle Autorità, del presidente federale Pietro Bruno Cattaneo, di dirigenti sportivi. Vi sarà poi la proiezione di un filmato che racconta la vittoria alle UNIVERSIADI 1970 e la consegna delle targhe ricordo.         
    Alle ore 11.45 è prevista la partenza per Berceto per la mostra fotografica e la rassegna stampa della conquista dell’oro olimpico, poi il pranzo a base di prodotti tipici dei territori di Piacenza e Parma, con proiezione di un filmato realizzato da Carlo Alberto Cova.
    Alle 15 il saluto del Sindaco Luigi Lucchi e la consegna del testimone ad un gruppo di giovani pallavolisti di Berceto.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Lombardia riapre i palazzetti, ma non per la pallavolo

    Di Redazione
    La tanto attesa ordinanza della Regione Lombardia che riapre lo sport ai tifosi è arrivata, ma non è una buona notizia per gli appassionati di volley. Per il momento, infatti, dal provvedimento sono interessati soltanto due eventi: la Supercoppa Italiana di basket (a Milano, Varese, Desio, Brescia e Cremona) e il Gran Premio di Formula Uno a Monza. Nel primo caso, le porte dei palazzetti si riapriranno per un numero massimo di spettatori pari al 25% della capienza dell’impianto, a patto che sia possibile rispettare il distanziamento minimo di un metro. Per il GP monzese, invece, l’accesso sarà consentito simbolicamente soltanto a una delegazione di 300 medici e infermieri protagonisti della lotta al coronavirus.
    La pallavolo resta per il momento a porte chiuse (fatta salva la possibilità di accesso alle singole partite per un massimo di 200 persone, almeno secondo l’interpretazione della legge data dalla Federazione) ma in molti sperano che le norme applicate al basket possano essere estese a breve anche al nostro sport, considerando che in alcuni casi si parla addirittura degli stessi impianti (come il PalaRadi di Cremona). Le disposizioni da seguire, in ogni caso, resteranno molto rigide: biglietti in vendita soltanto online, varchi di accesso e uscita separati, rilevazione della temperatura all’ingresso, mascherina obbligatoria per tutta la durata dell’evento e divieto di apertura ai servizi di bar e ristoro.
    (fonte: Regione Lombardia) LEGGI TUTTO

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    La Fipav modifica il protocollo. Approvato documento sostitutivo proposto dall’AIP

    Di Redazione
    Dopo la richiesta dell’AIP, che invitava gli atleti a “non sottoscrivere l’Allegato 3 o, semmai, a sottoscriverlo barrando le lettere j) e k) e i capoversi posti prima delle due firme, contenenti le manleve sopra menzionate“, come riportato nella nota stampa precedente, la Fipav ha apportato le modifiche richieste e ha contestualmente approvato integralmente un documento sostitutivo proposto dall’Associazione Italiana Pallavolisti e dall’Associazione Procuratori Volley, nel quale sono state eliminate le manleve inizialmente richieste alle/agli atlete/i.
    Sono state giornate intense, è stato difficile farsi ascoltare e ringraziamo pubblicamente chi ha compreso quanto si voleva esprimere, recependo così la diretta voce di atleti e atlete, tutte/i insieme e unite/i!
    AIP, in persona del Presidente Giorgio De Togni, vuole ringraziare pubblicamente l’Associazione Procuratori Volley e la Presidente Dott.ssa Annarita Sensini per il lavoro svolto insieme, con un’importante sinergia; AIP vuole ringraziare pubblicamente le istituzioni che hanno accolto e ascoltato quanto espresso in questi giorni, dopo aver potuto leggere il Protocollo, dalla giornata di martedì 25 agosto 2020.
    AIP vuole fare anche un appello a tutti gli atleti e le atlete a interpretare con responsabilità e attenzione il proprio lavoro e il proprio ruolo; serve l’impegno di tutti e tutte per la tutela della propria salute e quella degli altri, per il bene del movimento intero.
    L’Associazione Italiana Pallavolisti ribadisce che continuerà a porsi in maniera di fattiva collaborazione per il bene delle atlete e degli atleti e rinnova il pubblico invito alla Federazione Italiana Pallavolo a incontrarsi e conoscersi.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO