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    Il volley internazionale piange la scomparsa di Rafael LIoreda Currea

    Di Redazione Il volley internazionale piange la scomparsa di Rafael LIoreda Currea, dirigente di lungo corso e presidente della Confederazione Sudamericana, oltreché membro del Comitato Esecutivo della Fivb.  Rafael LIoreda Currea si è spento a Bogotà all’età di 69, a causa di complicazioni legate al Covid-19, secondo quanto riportato dai media sudamericani. Il presidente Giuseppe Manfredi e tutta la Federazione Italiana Pallavolo si uniscono al cordoglio del Volley Mondiale per la scomparsa di Rafael e inviano alla sua famiglia sentite condoglianze. La redazione di VolleyNews si unisce alle condoglianze e al cordoglio della famiglia e degli amici. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Riparte #Accendiamoilrispetto: tra i temi anche l’inclusione delle diversità

    Di Redazione “Pensare un attimo prima di agire“, questo è stato uno dei tanti messaggi positivi che sono alla base della ripartenza di #Accendiamoilrispetto, il progetto etico di Top Volley Cisterna con il supporto di AbbVie contro il bullismo e il cyberbullismo, per l’inclusione delle diversità e il rispetto delle regole, giunto al sesto anno e interrotto bruscamente dall’esplosione della pandemia nel marzo scorso. #Accendiamoilrispetto ha il patrocinio della Polizia di Stato e per questo, nell’incontro in streaming che ha inaugurato il progetto, il Questore di Latina Michele Spina ha posto l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento degli studenti: “Bisogna stare vicini ai ragazzi e promuovere un dialogo costante basato sulla fiducia poiché, l’importanza del rispetto delle regole, è fondamentale in un momento in cui la pandemia ha esacerbato tutti i disagi – ha chiarito il Questore –. La Polizia di Stato è da sempre impegnata in un rapporto diretto con gli studenti e ha molti progetti avviati sul rispetto della legalità. È positivo che i ragazzi possano incontrare modelli di riferimento nel mondo delle istituzioni, dello sport ma anche dell’imprenditoria, ci tengo a ringraziare la Top Volley per l’invito“.  Il sindaco di Latina Damiano Coletta ha preso la parola analizzando la questione del rispetto: “Sono molto affezionato a questo progetto che, in un momento come questo, deve sancire l’importanza dello sport come modello e arginare il fenomeno del cyberbullismo. Il rispetto parte anche dal linguaggio e, come amministrazione, abbiamo aderito al Manifesto contro le parole ostili perché dobbiamo recuperare un modo di comunicare che generi rispetto, un messaggio cruciale per i ragazzi. Approfitto di questa occasione, inoltre, per invitare tutti ad avere il massimo senso di responsabilità in questi giorni in cui ci saranno progressive riaperture“.  Massimo Righi, presidente e amministratore delegato della Lega Pallavolo Serie A, ha sottolineato come la pallavolo sia uno sport che trasmette messaggi positivi: “Questa iniziativa la condividiamo sia nelle modalità sia nello spirito perché è portatrice dei valori che sono alla base del nostro sport. #Accendiamoilrispetto ha una modalità molto efficace e originale e in questa stagione, in cui nessuno deve rimanere indietro, dobbiamo cercare di trovare quella solidarietà per superare periodi come questo. Grazie a queste iniezioni di fiducia e ottimismo siamo riusciti a portare avanti una stagione in un periodo complicato: mi auguro che anche altre società possano unirsi a questa iniziativa“.  Daniele Sottile, palleggiatore e capitano della Top Volley Cisterna, è uno dei testimonial storici del progetto: “Per me è un onore far parte di #Accendiamoilrispetto, siamo partiti sei anni fa in punta di piedi ma poi ci siamo fatti coinvolgere, e così il fatto di poter colloquiare con tanti ragazzi mi ha appassionato e ho cercato anche di portare qualche mia esperienza personale in famiglia: sono stato molto più attento e partecipe della vita dei miei due figli“.  Daniela Toia, direttore del Polo produttivo AbbVie di Campoverde, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e quanto sia importante continuare a sensibilizzare i giovani per costruire una comunità solida e uno sviluppo sostenibile. Ha poi proseguito introducendo la tematica entrata a far parte del progetto: “abbracciare la diversità e l’inclusione”. La dottoressa Toia ha concluso l’intervento evidenziando quanto tutto questo per AbbVie sia un modo efficace per rendere concreto l’impegno in termini di responsabilità sociale per la crescita delle comunità in cui opera.  Jacopo Marzetti, garante infanzia e adolescenza della Regione Lazio, ha mostrato apprezzamento all’attività dei giocatori per il rispetto delle regole: “Ripeto sempre quanto lo sport sia essenziale, in questa fase storica. Bisogna coinvolgere i ragazzi e anche grazie allo sport fargli cogliere i valori e identificando i rischi con l’obiettivo di giocare di squadra“. Anche Monica Sansoni, referente territoriale del Garante, è in prima linea ed è in rete con Questura e Polizia Postale: “I ragazzi sono costantemente online ed è importante sensibilizzarli soprattutto per prevenire le problematiche, solo così i giovani potranno pensare, un attimo prima di agire“.  Gianrio Falivene, presidente della Top Volley, ha voluto chiarire l’importanza dell’attenzione verso i giovani: “Dobbiamo continuare a combattere questa battaglia di inclusione e diffondere messaggi positivi, sottolineando quanto sia importante usare le parole giuste invece che quelle di offesa e di odio“.  In settimana sono stati coinvolti gli studenti dell’istituto Rosselli di Aprilia, con il dirigente d’istituto Ugo Vitti e le professoresse Sabrina Vento e Luigina De Chiara, mentre nei prossimi giorni verranno interessati a distanza anche gli alunni romani dell’istituto Nostra Signora Lourdes e, a seguire, gli studenti dell’istituto Plinio Il Vecchio di Cisterna di Latina. Alla fine di questa stagione avranno partecipato oltre undicimila studenti. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Collaboratori sportivi: si riaprono i termini per richiedere l’indennità

    Di Redazione Ultima possibilità per richiedere l’erogazione dell’indennità per i collaboratori sportivi che hanno sofferto le conseguenze dell’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia. Sport e Salute ha infatti riaperto fino alla mezzanotte di martedì 27 aprile i termini per confermare (o meno) il possesso dei requisiti per ricevere il bonus per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021. L’indennità è già stata erogata agli oltre 150mila collaboratori che hanno effettuato l’operazione entro il termine previsto del 7 aprile. “Condividendo la richiesta della sottosegretaria Valentina Vezzali – spiega Sport e Salute – per venire incontro alle esigenze di tutti i possibili beneficiari, e non lasciare indietro nessuno, si è ritenuto di offrire un’ultima possibilità di confermare, o meno, i requisiti per il mese di gennaio, febbraio e marzo 2021 a tutti quei richiedenti che, per i più disparati motivi, non sono riusciti a confermare di avere i requisiti o a rinunciare“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il nuovo decreto: aperture al pubblico possibili per eventi “di particolare rilevanza”

    Di Redazione Solo poche parole, che però danno una speranza ai tifosi e gli appassionati di sport. Il decreto contenente le nuove misure contro la pandemia di coronavirus, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, ribadisce che stadi e palazzetti potranno riaprire al pubblico soltanto dal 1° giugno, ma introduce una clausola decisiva che rende possibile autorizzare l’apertura anche prima di questa data per “eventi sportivi di particolare rilevanza“, non meglio definiti. Una norma che sembra venire incontro alle proteste delle Federazioni per una riapertura “squilibrata” tra il comparto della cultura e quello dello sport. Questo il testo del comunicato del CdM: “A decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le disposizioni previste per gli spettacoli si applicano anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso. È possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico“. Le disposizioni previste per gli spettacoli, a cui il documento fa riferimento, riguardano lo svolgimento “esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale“. Per quanto riguarda le attività sportive, il Governo chiarisce che “dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre“. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Scuola di Pallavolo Anderlini: attività ludico-motorie in fattoria

    Di Redazione Una serie di appuntamenti al sabato mattinata con attività ludico-motorie all’aria aperta ed esplorazioni in natura dedicate ai più piccoli e ai loro genitori per la Scuola di Pallavolo Anderlini. Le bambine e i bambini da 1 fino a 10 anni, insieme a mamma o papà, saranno divisi in tre gruppi per fasce di età: Baby Pallandia Family per bambini da 1 a 3 anni (2020-2019-2018), Pallandia Family per bambini da 4 a 6 anni (2017-2016-2015) e Kids Family per bambini da 7 a 10 anni (2011-2012-2013-2014). Il primo appuntamento è in programma sabato 24 aprile.       Dopo un breve momento di accoglienza le istruttrici della Scuola di Pallavolo Aderlini organizzeranno un attività ludico-motoria che ogni bambino potrà svolgere insieme al proprio accompagnatore. Nella seconda metà della mattinata invece, dopo la merenda, lo staff della Fattoria Santa Rita guiderà adulti e bambini in un’esperienza naturale dal titolo “esploriamo la primavera”. Nel rispetto delle normative vigenti in materia Covid 19, ogni bambino potrà essere accompagnato da un solo adulto che possa considerarsi un “contatto stretto” e tutti gli adulti e i bambini dai 6 anni in su dovranno indossare la mascherina. L’attività è aperta a tutti, anche a coloro che non fossero iscritti ai corsi della Scuola di Pallavolo Anderlini. Per info e iscrizioni contattare la segreteria della Scuola di Pallavolo Anderlini al numero 059 4821526 (dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30). Il costo dell’attività è di euro 25 per ciascuna coppia bambino – adulto. Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento delle 10 coppie per ciascuno dei tre gruppi sopra citati. Quello di sabato 24 aprile sarà solo il primo degli appuntamenti in Fattoria insieme alla Scuola di Pallavolo Anderlini, presto verrà divulgato il calendario degli incontri previsti per il mese di maggio. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Torna il pubblico nei palazzetti: fino a 500 spettatori in zona gialla

    Di Redazione Dal prossimo 26 aprile gli spettatori potranno tornare ad assistere agli eventi sportivi dal vivo, non soltanto all’aperto ma anche nei palazzetti, almeno nelle regioni in zona gialla e per gli eventi di interesse nazionale. L’anticipazione, in attesa del testo del nuovo decreto, è arrivata a margine della conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi. Per gli impianti al chiuso, il limite massimo di persone ammesse sarà di 500. Il provvedimento non riguarderà i campionati di Superlega e Serie A1 femminile, che per quella data saranno già conclusi, ma potrebbe interessare le fasi finali di Serie A2 e Serie A3 e uno dei più grandi appuntamenti della stagione: le Super Finals di Champions League del 1° maggio a Verona. (fonte: La Repubblica) LEGGI TUTTO

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    Addio a Yasim Youssif Al Nabhan, ex schiacciatore di Molfetta

    Di Redazione Si è spento a soli 38 anni, dopo una lunga malattia, lo schiacciatore Yasim Youssif Al Nabhan, primo giocatore del Bahrein a militare nella Serie A italiana: vestì la maglia della Pallavolo Molfetta nella stagione 2011-2012, la prima disputata in A2 dai pugliesi, che quell’anno raggiunsero la finale play off contro Castellana Grotte. A riportare la notizia è la testata online MolfettaLive. Al Nabhan, classe 1983, aveva già avuto esperienze in Qatar e in Grecia prima dell’arrivo nel nostro paese; dopo la stagione a Molfetta ha giocato tra l’altro nell’Unicaja Almeria in Spagna e nell’Inegol in Turchia. La sua ultima squadra, dal 2017 al 2020, era stato l’Al Hilal in Arabia Saudita. Tanti i messaggi di cordoglio, a partire da quello della società pugliese: “Ciao Jasim. In campo, con delle ‘pipe’ pazzesche, come fuori, ci hai fatto davvero divertire e gioire in quella stagione 2011/12 che fu per noi l’inizio di una grande cavalcata nei campionati nazionali di vertice. Ognuno di noi ha almeno un episodio bello legato a te perché il tuo sorriso era davvero contagioso. E noi questo non lo dimenticheremo. Mai. Grazie Jasim, ‘genio della lampada’ venuto da Oriente a regalarci serate magiche al PalaPoli. Fai buon viaggio e… salutaci Nicola! Rest in peace Big Jas“. “Atleta eccezionale ma soprattutto un ragazzo spettacolare, buono, generoso, dal sorriso contagioso. Non si potrà mai dimenticare” dice il suo allenatore dell’epoca, Pino Lorizio. Molti gli ex compagni di squadra e colleghi che lo hanno ricordato sui social, da Jacopo Botto a Emiliano Giglioli: “La notizia che non vorresti mai sentire! Io e te abbiamo iniziato il nostro rapporto un po’ zoppicando ma poi è scattata una scintilla, una scintilla che ci ha legati ogni giorno sempre di più, costruendo un legame indistruttibile. Quante battaglie, quante risate, quanti momenti bellissimi passati insieme! Sono distrutto nel sapere che te ne sei andato! Non ti dimenticherò mai fratello mio! Ti voglio bene Jas!“. (fonte: MolfettaLive) LEGGI TUTTO

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    Genio e sregolatezza: al Giorgione il “Paso” fu trasformato da palleggiatore a opposto

    Di Redazione La Giorgione Pallavolo di Castelfranco Veneto si unisce nel dolore al volley italiano per la perdita del suo campione Michele Pasinato, ex giocatore di quella nazionale conosciuta come “Generazione di Fenomeni” con la quale vinse 14 medaglie d’oro. Ieri pomeriggio è stato dato l’ultimo saluto al “Paso”, venuto a mancare a soli 52 anni a seguito di una grave malattia. In pochi sanno che la svolta nella carriera di Michele Pasinato avvenne proprio a Castelfranco Veneto. Arrivato dal Cittadella nell’84/’85, vestì la maglia della Giorgione Pallavolo per una stagione e mezza. Attraverso le parole del secondo allenatore di allora Luigi “Gigi” Stocco (oggi direttore tecnico dell’Academy Valsugana, Pool Patavium e Volley Eagles femminile) emerge un ritratto inedito di un campione caratterialmente originale che proprio a Castelfranco iniziò a dare espressione alla propria esplosività venendo trasformato da palleggiatore a opposto. Gigi Stocco: «Paso arrivò a Castelfranco dal Cittadella all’età 16 anni con tutto il gruppo dei giovani del ’68 e ‘69 allenati allora da Renato Zaniolo. Giocò in serie B nella stagione ‘84-‘85 e venne subito opzionato dal Petrarca Padova. Non tutti sanno che Paso nacque come palleggiatore! Mi resi subito conto che lui era nato per fare l’attaccante. Quando a Castelfranco gli cambiammo ruolo, da palleggiatore ad attaccante, Nereo Baliello che era il direttore sportivo del Petrarca andò su tutte le furie. Nella stagione ‘85/’86, Michele venne schierato come attaccante, ma il Petrarca Padova, che aveva il timore di perdere il “suo” palleggiatore, se lo venne a prendere a metà stagione. Dopo poco anche loro si resero conto che il suo ruolo era quello dell’attaccante e così proseguì l’ascesa della sua carriera che noi tutti conosciamo». E in palestra?: «Da giovane era veramente testardo! – continua Stocco – Lavorava tanto, ma era poco propenso ad ascoltare. Era abbastanza indisciplinato e più di qualche volta lo mandai in spogliatoio a cambiarsi. Così se ne stava per un po’ in spogliatoio ma non faceva passare molto tempo prima che, facendo capolino, si facesse vedere sull’uscio della palestra aspettando che lo richiamassi in campo. Aveva delle qualità fuori dal comune e sono sicuro che la finale provinciale del campionato ragazzi del 1985 contro Mogliano, se non fosse stato per la sua assenza causa infortunio, l’avremmo sicuramente vinta. Un altro aneddoto che ricordo con il sorriso è la corsa in automobile nell’estate ‘85 per portarlo al collegiale della nazionale juniores a Bergamo. Non esistevano né e-mail né messaggi: le convocazioni dalla nazionale arrivavano per posta ordinaria. Lui fu convocato ma quella lettera non arrivò mai, venne sicuramente persa. Per caso scoprii che era stato convocato: appena saputo, non esitai a fiondarmi come un forsennato con lui al ritiro. Arrivammo con due giorni di ritardo dal primo raduno. Era il più giovane di tutti, l’unico classe 1969». Al ricordo di Pasinato si aggiunge anche il suo ex compagno di squadra Sandro Mariuz: «Ho giocato con Michele e suo fratello Raffaello. Paso era un ragazzo molto taciturno e, anche se non espansivo, con noi compagni era davvero gentile. In ogni allenamento ci metteva tantissimo impegno, anche se qualche volta faceva arrabbiare i nostri allenatori perché non ascoltava!». Il ricordo dei testimoni del suo passaggio per Castelfranco svela perciò un inedito ritratto caratterizzato da un pizzico di sregolatezza, alimento probabilmente necessario al fiorire del suo genio. E riporta alla luce la svolta tecnica che generò la sua eccezionale ascesa.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO