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    F1 2023, cosa aspettarsi dalla prossima stagione

    Tra poco più di due mesi si correrà il primo Gran Premio del Campionato Mondiale 2023. La prima gara dell’anno si disputerà in Bahrain da venerdì 3 a domenica 5 marzo. Da qui a quella data, passeremo attraverso le presentazioni delle nuove monoposto e i test invernali pre-campionato.
    Cosa possiamo però aspettarci dalla stagione F1 2023?
    1.L’OTTAVO TITOLO DI LEWIS HAMILTON
    Dopo un 2022 molto difficile, c’è chi è pronto a scommettere che il 2023 sarà l’anno del ritorno al vertice per il team Mercedes. La squadra tedesca, guidata da Toto Wolff, potrebbe tornare con una monoposto vincente che potrebbe portare Lewis Hamilton al suo ottavo titolo mondiale piloti. Il sette volte campione inglese dovrà però vedersela con Max Verstappen, campione nel 2021 e 2022, e con il suo compagno di squadra, George Russell che ha già fatto meglio di lui nella stagione appena conclusa.
    2.UNA FERRARI IN LOTTA PER IL MONDIALE, FINO ALLA FINE
    La Scuderia di Maranello aveva “illuso” un po’ tutti all’inizio del mondiale 2022. Nel corso della stagione però, la scarsa affidabilità, gli errori del muretto e la cronica incapacità di sviluppare la monoposto nella seconda parte dell’anno, non hanno consentito ai due piloti e al team di poter lottare fino alla fine rispettivamente per il mondiale piloti e costruttori. L’arrivo di Fred Vasseur e alcuni cambiamenti che vedremo ufficializzati nelle prossime settimane, potrebbero consentire alla Scuderia Ferrari di lottare con Red Bull e Mercedes per il titolo costruttori che manca a Maranello dal lontanissimo 2008.
    3.NON C’E’ DUE SENZA TRE, PER SUPER MAX
    Il due volte campione del mondo Max Verstappen partirà con i favori del pronostico e c’è chi è pronto a puntare tutto sul terzo titolo piloti per l’olandese della Red Bull. Super Max ha raggiunto la maturità sportiva necessaria per puntare al terzo alloro. La monoposto vincente del 2022 sarà ulteriormente migliorata da Adrian Newey e c’è chi è pronto a scommettere che la vettura 2023 possa avere ancora meno rivali rispetto a quella che l’ha preceduta.

    4.MONDIALE DI CENTRO GRUPPO: COSA SUCCEDERA’?
    Nel 2022, così come abbiamo fatto anche negli anni passati, abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per i team di centro gruppo. Lo scorso anno, dopo le prime gare, i valori in pista si delinearono abbastanza bene: Alpine e McLaren lottarono per il 4° posto, Alfa Romeo e Aston Martin per il 6°, Haas e AlphaTauri per l’8° mentre Williams risultò il fanalino di coda del gruppo. Cambierà qualcosa nel 2023? A nostro avviso cambierà ben poco: Alpine e McLaren non dovrebbero avere difficoltà a continuare ad essere i primi due team dietro a Red Bull, Ferrari e Mercedes. Nella lotta potrebbe inserirsi Aston Martin anche se il punto debole potrebbe essere il contributo di Lance Stroll. Tra Haas, Williams e AlphaTauri la nostra sensazione è che il team con base a Faenza possa fare un passo in avanti, grazie a un travaso tecnologico da Red Bull sul progetto della nuova monoposto 2023.
    5.IN ORDINE SPARSO…
    Il 2023 potrebbe essere l’anno:5.1. Della prima vittoria in Formula 1 per Lando Norris;5.2. Del ritorno al titolo mondiale per un pilota Ferrari;5.3. Del primo titolo mondiale piloti di George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Arnoux: “Avrei licenziato Binotto molto prima. E Vasseur deve fare come Todt”

    “Non mi è piaciuto vedere una Ferrari molto competitiva che si è fatta sfuggire il campionato. Perché eravamo partiti bene. È vero che non c’era l’affidabilità, ma abbiamo perso dei gran premi quasi come se avessimo fatto apposta”. Sono queste le prime parole di René Arnoux, estrapolate da una lunga ed interessante intervista di Mario Salvini su Gazzetta.
    L’ex pilota della Scuderia di Maranello parla in prima persona plurale, sentendosi ancora parte del Team Ferrari. E su Mattia Binotto il giudizio è molto duro: “Gli errori che ha commesso per me in Formula 1 sono imperdonabili. Non sono mai stato dalla parte di Binotto. Uno che dice ‘Andrà meglio l’anno prossimo, andrà meglio l’anno prossimo’, non merita quel posto”.
    Per Arnoux la decisione di licenziare il Team Principal è arrivata anche con ritardo: “L’avrei messo fuori già parecchi anni fa – ha detto il pilota francese, senza troppi giri di parole – . L’ho detto più volte. È intollerabile un comportamento come il suo quando sei alla testa della più bella squadra al mondo”.

    Alla domanda se sia giusta la scelta di Frédéric Vasseur, Arnoux ha detto: “Non mi permetto di dire né sì né no, perché lo conosco poco. L’ho incrociato, gli ho parlato. Ma non abbastanza per dire che sia giusto o meno. Abbiamo visto i risultati che ha fatto con un team di media fascia come l’Alfa. Ma gestire l’Alfa, in Svizzera, e gestire la Ferrari sono cose molto diverse. Senz’altro ha la competenza necessaria e spero che riesca a tirar su la squadra sotto l’aspetto della tecnologia e della strategia. Senza i quali il mondiale non lo vinci. L’anno scorso il telaio e il motore c’erano, l’affidabilità no. Ma soprattutto abbiamo sbagliato tante, tante, tante volte la strategia. E in quel campo c’è da fare una bella pulizia. Direi che c’è da buttare via tutto. E trovare qualcuno che sia capace”.
    Le parole di Arnoux suonano come l’ennesima critica all’operato di Binotto che aveva accentrato su di se anche la direzione tecnica del team: “Accorpare i due ruoli è stato un errore. Nella Formula 1 iper-specializzata di oggi non puoi fare tutto. Vasseur deve trovare le persone giuste. Non devi sapere come si fa un cambio o un motore. Todt se ne fregava. Devi avere le persone giuste, competenti, al posto giusto. E poi gestirle. Quando hai Ross Brawn direttore tecnico e poi Rory Byrne e Paolo Martinelli devi solo farli lavorare bene. Come faceva Todt e come deve fare Vasseur”.
    Leggi l’intervista completa su GAZZETTA. LEGGI TUTTO

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    F1, I migliori piloti del 2022: La classifica con i voti dei piloti

    Verstappen, Leclerc, Hamilton a pari merito con Russell. Sono queste le prime tre posizioni della classifica dei migliori piloti di Formula 1, votata dagli stessi protagonisti nel mondiale 2022.Miami Gp – Photo by Mark Thompson/Getty ImagesDopo la classifica con la Top Ten dei migliori piloti, votata dai 10 Team Principal, è arrivato oggi un analogo ranking con i voti dei 20 piloti che hanno disputato il mondiale 2022 di Formula 1.
    Pubblicata sul sito ufficiale della Formula 1, la classifica vede al primo posto Max Verstappen, vincitore del titolo mondiale piloti F1 2022.
    Secondo posto per Charles Leclerc, la medesima posizione occupata nella classifica mondiale piloti e anche nella recente classifica dei Team Principal.
    Le prime sorprese arrivano però subito dopo con il pari merito tra Lewis Hamilton e George Russell che precedono Lando Norris, primo pilota che non guida per uno dei tre top team. Sorprende anche il sesto posto di Fernando Alonso che ha preceduto Carlos Sainz.
    Chiudono la classifica tre piloti a pari merito: Alex Albon, Sebastian Vettel e Sergio Perez.

    F1 2022, la classifica dei migliori piloti
    Pos. Pilota
    1 Max Verstappen
    2 Charles Leclerc
    3 Lewis Hamilton
    3 George Russell
    5 Lando Norris
    6 Fernando Alonso
    7 Carlos Sainz
    8 Alex Albon
    8 Sebastian Vettel
    8 Sergio Perez
    I piloti che hanno votato: Alex Albon, Fernando Alonso, Valtteri Bottas, Pierre Gasly, Nicholas Latifi, Charles Leclerc, Kevin Magnussen, Lando Norris, Esteban Ocon, Sergio Perez, Daniel Ricciardo, George Russell, Carlos Sainz, Mick Schumacher, Lance Stroll, Yuki Tsunoda, Max Verstappen, Sebastian Vettel e Zhou Guanyu. LEGGI TUTTO

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    F1, I migliori piloti del 2022: La classifica dei Team Principal

    Come ogni anno, i 10 Team Principal della Formula 1 hanno dato i voti ai piloti del Campionato Mondiale 2022.

    I Team Principal della Formula 1 hanno votato Max Verstappen come pilota numero uno dell’anno 2022 per la seconda stagione consecutiva nel sondaggio annuale di Formula1.com, dopo che il pilota della Red Bull ha vinto il secondo titolo piloti consecutivo.
    Ai piloti sono stati assegnati punteggi basati sull’attuale sistema di punti della F1: da 25 per il primo pilota a uno per il decimo. Questi punteggi sono stati poi combinati per creare la classifica finale.
    Dopo aver conquistato il suo secondo campionato in Giappone a quattro gare dalla fine, Verstappen (207 punti) ha staccato tutti i suoi avversari in questa speciale classifica, battendo Charles Leclerc (144 punti) della Ferrari di ben 63 punti.
    George Russell (127 punti) ha completato il podio nella sua prima stagione con la Mercedes.
    Lewis Hamilton, che per la prima volta in carriera ha vissuto una stagione di Formula 1 senza vincere un Gran Premio, ha chiuso al quarto posto (100 punti), mentre Perez, compagno di squadra di Verstappen, si è piazzato al quinto posto (91).
    Lando Norris (81) della McLaren ha ottenuto un ottimo sesto posto, dopo aver concluso il campionato come migliore degli altri, mentre Carlos Sainz (68) della Ferrari si è classificato solo al settimo posto.
    Fernando Alonso, che lascia la Alpine dopo due stagioni per sostituire Sebastian Vettel all’Aston Martin il prossimo anno, è ottavo, a un solo punto (67) dal connazionale Sainz.
    Valtteri Bottas (29) ha chiuso al nono posto in questa classifica per il secondo anno consecutivo, dopo essere passato dalla Mercedes all’Alfa Romeo, mentre Sebastian Vettel (24) è una new entry al decimo posto nella sua ultima stagione in F1.

    La classifica dei Team Principal che hanno votato i migliori 10 piloti del mondiale 2022 di Formula 1:
    # Pilota Punti
    1 Max Verstappen 207
    2 Charles Leclerc 144
    3 George Russell 127
    4 Lewis Hamilton 100
    5 Sergio Perez 91
    6 Lando Norris 81
    7 Carlos Sainz 68
    8 Fernando Alonso 67
    9 Valtteri Bottas 29
    10 Sebastian Vettel 24
    I 10 team principal che hanno partecipato alla votazione (in ordine alfabetico) sono stati: Mattia Binotto, Jost Capito, Christian Horner, Mike Krack, Andreas Seidl, Guenther Steiner, Otmar Szafnauer, Franz Tost, Fred Vasseur e Toto Wolff.
    L’analoga classifica dei Team Principal relativa al mondiale F1 2021 era stata la seguente:
    # Pilota Punti
    1 Max Verstappen 213
    2 Lewis Hamilton 192
    3 Lando Norris 110
    4 Carlos Sainz 85
    5 Charles Leclerc 70
    6 Fernando Alonso 69
    7 Pierre Gasly 64
    8 George Russell 44
    9 Valtteri Bottas 43
    10 Esteban Ocon 41 LEGGI TUTTO

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    F1, Chris Horner: “Nel 2023 Red Bull vincerà meno gare rispetto al 2022”

    In un’intervista esclusiva rilasciata a RacingNews365.com, il Team Principal della Red Bull Christian Horner ha affermato che il suo team difficilmente potrà vincere lo stesso numero di gare (17) anche nel 2023.

    “È inevitabile che dopo un grande cambiamento di regolamento – ha detto Horner a RacingNews365 – ci siano squadre che lo hanno interpretato bene e squadre che lo hanno interpretato male. Chi avrebbe mai immaginato che la Mercedes avrebbe vinto una sola gara quest’anno, dopo tutti i successi ottenuti negli otto anni precedenti?”.
    Il commento sulla stagione 2022 da parte del Team Principal della Red Bull prosegue poi dicendo: “Siamo stati fortunati ad aver azzeccato il progetto e abbiamo vinto molte gare grazie a questo ma le cose cambieranno e non ho dubbi che nel 2023 le statistiche saranno un po’ diverse”.
    Quando gli è stato chiesto se credeva che la Red Bull potesse continuare a dominare anche nel 2023, Horner ha detto di aspettarsi una forte rimonta da parte dei rivali: “Mi piacerebbe continuare a dominare! Ma in questo settore è un po’ irrealistico, perché gli altri team sono semplicemente troppo bravi”.
    Horner ha poi aggiunto che “gli avversari avranno imparato molte lezioni da quest’anno e sono sicuro che le auto convergeranno in modo significativo nel 2023”.
    Il Team Principal della Red Bull ritiene che il successo della sua squadra nel 2021 e 2022 sia una testimonianza del lavoro svolto dal “nucleo” del Team durante le stagioni meno fortunate: “Credo che lo spirito e la cultura di squadra che abbiamo sempre avuto non abbiano mai perso la convinzione o l’obiettivo di tornare a vincere. Ovviamente, abbiamo avuto alcuni anni di magra dopo il dominio del V8 (l’era dei motori) e il grande cambiamento di regolamento con il V6, ma tutti si sono concentrati sul proprio ruolo e hanno fatto del loro meglio nelle aree su cui potevano influire. Abbiamo mantenuto un nucleo molto forte, abbiamo sviluppato alcuni giovani talenti e questo sta iniziando a dare i suoi frutti”.

    Il britannico ha poi sottolineato l’importanza delle power unit utilizzate dalla Red Bull negli anni difficili. La partnership precedentemente di successo con Renault si è rivelata negativa nell’era dei turbo-ibridi, prima che il team passasse a una più fruttuosa collaborazione con Honda: “Una volta che siamo riusciti a risolvere l’anello mancante, ovvero il gruppo propulsore, i risultati hanno iniziato ad arrivare: In primo luogo, nel Campionato Piloti dello scorso anno e poi per il più grande cambiamento regolamentare che abbiamo visto in 40 anni. La squadra ha fatto un lavoro eccezionale nell’adattarsi, in un lasso di tempo molto breve, a questi nuovi regolamenti, e questo è dovuto alla forza e alla profondità che abbiamo”. LEGGI TUTTO

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    F1, La monoposto Ferrari 2023 sarà svelata il 14 febbraio

    Sarà un San Valentino speciale per tutti i tifosi della Scuderia di Maranello: la monoposto Ferrari per la stagione 2023 sarà infatti svelata in concomitanza con la festa dedicata agli innamorati.
    Il numero del nuovo progetto è 675, mentre il nome ufficiale deve ancora essere deciso. La nuova vettura prenderà parte alla 73esima edizione del campionato del mondo di Formula 1 e sarà affidata ancora una volta a Charles Leclerc e Carlos Sainz, al terzo anno da compagni di squadra. LEGGI TUTTO

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    Le 10 cose per cui ricorderemo il Mondiale 2022 di Formula 1

    L’anno 2022 sta per essere messo in archivio e in questo nostro articolo abbiamo raccolto le “10 cose” che, secondo noi, hanno caratterizzato questa stagione di Formula 1.

    1. IL CAMBIO DI REGOLAMENTO
    La stagione 2022 sarà sicuramente ricordata per l’epocale cambio di regolamento tecnico che ha introdotto nuovamente in Formula 1 le vetture ad effetto suolo. Le modifiche alle monoposto hanno comportato un rimescolamento dei valori in pista. Tra i tre Top Team a soffrirne di più è stata la Mercedes che ha perso due posizioni nella classifica costruttori. Per gli altri sette team, il cambio regolamentare, ha garantito una lotta più ravvicinata in pista delineando però poi una “precisa” classifica dei valori di squadre e piloti.
    2. IL SECONDO MONDIALE DI MAX VERSTAPPEN
    Dopo la vittoria nel 2021, all’ultimo giro dell’ultima gara, il secondo sigillo mondiale per Max Verstappen è stato “molto più semplice” da portare a casa! Dopo un inizio stagione con qualche grattacapo dovuto a qualche problema di affidabilità della sua Red Bull, il pilota olandese ha imboccato una strada ricca di successi che gli ha consegnato il secondo alloro.
    3. LA RINASCITA DELLA FERRARI
    Non è arrivato né il mondiale piloti, né quello costruttori ma la Scuderia di Maranello è riuscita comunque a mettere in pista una delle monoposto più veloci del lotto. Nel corso della stagione è poi mancata l’affidabilità, ci sono stati troppi errori sia al muretto box che da parte dei piloti e si è palesato il cronico problema dello sviluppo della monoposto, nella seconda parte della stagione che ha impedito di tenere aperto il mondiale fino alla fine.
    4. IL LICENZIAMENTO DI MATTIA BINOTTO
    Anticipato da Gazzetta e poi confermato dai fatti, il 2022 sarà ricordato anche come l’ultimo anno di Mattia Binotto alla guida della Ferrari. Il Team Principal della Scuderia di Maranello non è stato certo esente da colpe, guardando ai risultati della stagione. Ora si volta pagina con Fred Vasseur chiamato dai vertici del Cavallino Rampante a risollevare le sorti di una squadra che dovrà tornare presto al successo.
    5. LE ZERO VITTORIE DI HAMILTON
    Il pilota inglese della Mercedes, fin dal suo esordio in Formula 1, ha sempre centrato almeno una vittoria. Il 2022 sarà invece ricordato come la stagione nella quale Hamilton non è riuscito a cogliere nemmeno un successo. Il sette volte campione del mondo ha anche chiuso la stagione alle spalle del suo compagno George Russell, al primo anno con Mercedes.

    6. IL “TRADIMENTO” DI PIASTRI
    Forse il titolo è un po’ esagerato ma Oscar Piastri sarà certamente ricordato per aver dato il là ad un effetto domino nel mercato piloti. A dire il vero la prima mossa l’ha fatta Fernando Alonso con l’annuncio del suo passaggio in Aston Martin. A seguire l’annuncio di Piastri in McLaren, quello di Pierre Gasly in Alpine e infine di Nyck De Vries in AlphaTauri. Dietro a tutto, l’abile mano di Flavio Briatore e Mark Webber, rispettivamente manager di Alonso e di Piastri.
    7. IL VALZER DEI TEAM PRINCIPAL
    Così come per il mercato piloti, anche quello dei Team Principal ha visto nel 2022 un certo fermento. A muovere il tutto l’annuncio delle dimissioni di Binotto dalla Ferrari e il passaggio di Fred Vasseur dall’Alfa Romeo al team di Maranello. A questo è poi seguito l’ingaggio di Andres Seidl da parte del Team Alfa Romeo, con il ruolo di CEO del gruppo Sauber e la promozione di Andrea Stella a Team Principal McLaren.
    8. LA PRIMA DI GEORGE RUSSELL
    La stagione 2022 sarà ricordata anche per la prima vittoria in Formula 1 di George Russell. Il talentuoso pilota inglese, dopo aver sfiorato il successo nel 2020, è riuscito, al suo primo anno in Mercedes a cogliere il primo trionfo in carriera. La vittoria in Brasile è giunta al termine di una stagione molto positiva dove Russell è riuscito anche a chiudere davanti ad Hamilton nella classifica mondiale piloti.
    9. IL RITIRO DI VETTEL
    Dopo 16 stagioni e 4 titoli mondiali vinti, Sebastian Vettel ha deciso di appendere il casco al chiodo. Il pilota tedesco ha corso per la famiglia Red Bull prima di approdare in Ferrari e chiudere la sua carriera in Aston Martin.
    10. IL PORPOISING
    Il 2022 sarà ricordato anche per il “porpoising”, ovvero quel fastidioso effetto oscillatorio sull’asse verticale delle monoposto, scaturito ad alta velocità per effetto del carico aerodinamico generato dal fondo vettura. Molto evidente nella prima parte dell’anno, tutti i team hanno saputo poi intervenire per ridurre o annullare del tutto questo fenomeno che limitava le prestazioni delle vetture. LEGGI TUTTO

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    Villeneuve Pironi, il film su due leggende e storici rivali in Formula 1

    Arriva a Natale il film documentario Sky Original incentrato sull’avvincente e tragica storia di due leggende della Formula 1, nonché storici rivali, Gilles Villeneuve e Didier Pironi.

    A quarant’anni dalla tragica e nota stagione di F1 del 1982 e con il contributo, per la prima volta, di entrambe le famiglie, il documentario racconta la sorprendente storia dell’icona canadese Gilles Villeneuve e della superstar francese Didier Pironi, uniti dalla passione per la velocità e dalla determinazione a vincere, ma irreparabilmente divisi da un episodio storico e molto controverso intercorso tra loro. Attraverso straordinari filmati d’archivio e interviste esclusive alle famiglie, il documentario esplora le affascinanti vite, le carriere e la teatrale rivalità tra le due icone della Formula 1. Negli anni più pericolosi dell’automobilismo moderno, due coraggiosi compagni e piloti della Ferrari ambivano a vincere il campionato del mondo. Durante il Gran Premio di San Marino, però, Pironi infranse un accordo non scritto, rubando all’ultimo giro la vittoria al collega e amico Villeneuve.
    In una trama carica di mistero e intrighi, questo documentario rivela ogni avvincente colpo di scena, scoprendo la verità dietro quell’accordo non scritto sull’ultimo fatidico giro.
    Due generazioni hanno accettato di dare il proprio contributo al film: i figli di Gilles Melanie Villeneuve e Jacques Villeneuve, quest’ultimo ex campione del mondo di Formula 1, e i figli di Didier che portano i nomi dei due piloti, Gilles Pironi e Didier Pironi. Contributi fondamentali vengono resi dalle compagne dei piloti: la moglie di Gilles Joann Villeneuve e la compagna di Didier Catherine Goux. Nel film figurano anche alcuni tra i nomi più importanti nella storia della Formula 1, quali Alain Prost e Sir Jackie Stewart.

    Prodotto da Sky Italia e Sky Studios e realizzato da Noah Media Group, “Villeneuve Pironi” sarà in esclusiva su Sky Documentaries il 25 dicembre alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand.
    Il film è diretto da Torquil Jones (14 Vette: scalate ai limiti del possibile, Bobby Robson: più di un manager) e prodotto da John McKenna (14 Vette: scalate ai limiti del possibile, Steve McQueen: una vita spericolata) e dall’ex pilota di Formula 1 Mark Webber. LEGGI TUTTO