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    Test F1 2023 (Bahrain): Giri percorsi, chilometri e tempi

    Si sono conclusi ieri i tre giorni di test programmati in Bahrain, prima del via della nuova stagione 2023 di Formula 1. Vediamo insieme quanti giri e quanti chilometri sono stati percorsi dai 10 team e dai 20 piloti impegnati e, con l’aiuto delle infografiche Pirelli, quali sono stati i migliori tempi e con che mescola di pneumatici sono stati realizzati.TEST T1 BAHRAIN F1/2023 – GIOVEDI 23/02/2023credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeA guidare la classifica dei team con più giri percorsi è l’AlphaTauri. Il team con base a Faenza ha coperto una distanza pari a 8 Gran Premi del Bahrain (456 giri). I due piloti titolari si sono divisi il lavoro, con Nyck De Vries (246) che, alla fine dei tre giorni, ha percorso qualche giro in più (36) del suo compagno Yuki Tasunoda (210).
    Scorrendo la classifica che trovate qui sotto, troviamo altri cinque team con un numero di giri percorsi superiori ai 400, la distanza di 7 Gran Premi; nell’ordine sono Williams (439), Ferrari (417), Haas (415), Red Bull (413) e Alfa Romeo (402).
    Mercedes e Aston Martin hanno chiuso rispettivamente al settimo e ottavo posto con un numero di giri pari rispettivamente a 398 e 387 giri.
    Chiudono la classifica il Team Alpine, con poco più della distanza di sei Gran Premi all’attivo e la McLaren che, fanalino di coda con 312 giri percorsi è riuscita a coprire “solo” 5,5 volte la distanza del Gp del Bahrain.
    Dando un rapido sguardo ai piloti, Fernando Alonso (270) è risultato quello che ha percorso più giri, davanti a Nyck De Vries e Logan Sargeant. Felipe Drugovich (117 giri), che sostituiva l’infortunato Lance Stroll, è stato il pilota che ha coperto la distanza minore, davanti al due McLaren: Oscar Piastri (170) e Lando Norris (142).

    Pos Team / Pilota Giri Km
    1 AlphaTauri 456 2467
    Nyck de Vries 246 1331
    Yuki Tsunoda 210 1136
    ————————————-
    2 Williams 439 2375
    Logan Sargeant 229 1239
    Alexander Albon 210 1136
    ————————————-
    3 Ferrari 417 2256
    Carlos Sainz 218 1179
    Charles Leclerc 199 1076
    ————————————-
    4 Haas 415 2245
    Kevin Magnussen 219 1185
    Nico Hülkenberg 196 1060
    ————————————-
    5 Red Bull 413 2235
    Sergio Pérez 209 1131
    Max Verstappen 204 1104
    ————————————-
    6 Alfa Romeo 402 2175
    Valtteri Bottas 202 1093
    Zhou Guanyu 200 1082
    ————————————-
    7 Mercedes 398 2153
    Lewis Hamilton 220 1190
    George Russell 178 963
    ————————————-
    8 Aston Martin 387 2094
    Fernando Alonso 270 1461
    Felipe Drugovich 117 633
    ————————————-
    9 Alpine 353 1910
    Esteban Ocon 178 963
    Pierre Gasly 175 947
    ————————————-
    10 McLaren 312 1688
    Oscar Piastri 170 920
    Lando Norris 142 768
    Test F1, Bahrain – Day 1

    Test F1, Bahrain – Day 2

    Test F1, Bahrain – Day 3

    Test F1, Bahrain – Overall LEGGI TUTTO

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    Test F1, Pirelli: i team hanno trovato la chiave per gestire il degrado

    Si sono conclusi oggi i test pre-stagionali sul circuito di Sakhir in Bahrain che ospiterà la settimana prossima il primo Gran Premio della stagione 2023. Pirelli ha messo a disposizione dei team l’intera gamma di pneumatici P Zero, composta da sei differenti mescole slick (oltre a Cinturato intermedie e full wet), e una C3 prototipo prodotta dalla fabbrica di back-up in Turchia. Ogni scuderia ha potuto montare 30 set di pneumatici da asciutto e 2 set del prototipo, con una pressione minima di 21 psi per le anteriori e 18,5 psi per le posteriori e un utilizzo delle termocoperte a 70 ° C per massimo 2 ore.
    Il più veloce nei tre giorni di test è Sergio Perez su Red Bull con un tempo di 1m30.305s, segnato oggi con la mescola C4. Lo segue Lewis Hamilton con Mercedes a 1m30.664s montando le più morbide C5 e Valtteri Bottas su Alfa Romeo, con le stesse mescole, che ferma invece il cronometro a 1m30.827s. Con la C4 del 2022, negli stessi test pre stagionali, il tempo era più alto di 1,9 secondi.

    Nell’ultimo giorno di test, i team hanno trovato la chiave per gestire meglio il degrado, come dimostrano i long run odierni rispetto ai giorni precedenti. L’asfalto oggi ha raggiunto picchi di 44 gradi per poi stabilizzarsi, verso sera, a 27 gradi, consentendo un ulteriore abbassamento dei tempi sul giro. La temperatura è rimasta costante durante tutte le giornate e non ha influenzato negativamente le prestazioni che hanno invece beneficiato sia della minore velocità del vento, rispetto alle sessioni di giovedì e venerdì, sia dell’evoluzione della pista.
    Il più veloce nella prima giornata di test è stato Max Verstappen su Red Bull che ha concluso un giro in 1m32.837s montando la C3. Il primo giorno, i team si sono concentrati principalmente sul perfezionamento dell’assetto delle vetture. Venerdì ha primeggiato il pilota Alfa Romeo Guanyu Zhou con un tempo di 1m31:610s, montando la C5. Gli ultimi due giorni la maggior parte dei piloti ha effettuato dei long run per simulare la gara con le tre mescole nominate per il Gran Premio del Bahrain.
    MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
    “Questi tre giorni di test sono stati preziosi per i team, i piloti e anche per noi. Le scuderie hanno potuto mettere a punto l’assetto delle vetture in vista del weekend di gara della prossima settimana e i driver hanno avuto il tempo di prendere confidenza con la nuova costruzione della gamma Pirelli, quest’anno arricchita da un ulteriore compound che verrà utilizzato proprio nel GP del Bahrain. I tempi sul giro registrati oggi sono sorprendenti perché i pneumatici di quest’anno sono in media 1,5 secondi più veloci delle stesse mescole del 2022. Il dato è ancora più significativo su una pista come Sakhir, dove prevalgono trazione e frenata ma non ci sono curve che impegnano i pneumatici a lungo. Anche la nuova C1, che potrebbe essere protagonista in gara tra una settimana, è stata accolta positivamente da tutte le scuderie per le buone performance dimostrate. Con una gamma più ampia di pneumatici, abbiamo ora maggiore flessibilità nella scelta e potremo nominare le mescole più adatte per ciascun circuito”. LEGGI TUTTO

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    Test F1, Leclerc: “Abbiamo lavorato su set-up, gomme e test aerodinamici”

    La Scuderia di Maranello ha completato oggi in Bahrain 136 giri, pari a 736 chilometri. La nuova Ferrari SF-23, nella prima giornata dell’unica sessione di test F1 in vista della stagione 2023 di Formula 1.
    Tre i principali obiettivi di giornata:– la mappatura aerodinamica della vettura, ovvero la verifica in pista dei dati raccolti in galleria del vento così come di quelli della modellazione digitale;– il controllo di tutte le funzionalità della vettura su un chilometraggio aumentato rispetto ai 115 km fin qui percorsi a Fiorano;– permettere a Carlos Sainz e Charles Leclerc di prendere confidenza con la nuova monoposto.
    Al pomeriggio è stato il pilota monegasco a sostituire lo spagnolo, la volante della SF-23. Leclerc ha percorso 64 giri, ottenendo come miglior tempo 1’33″267.

    Leclerc, al termine della prima giornata, ha detto: “Ci siamo messi alle spalle la prima intensa sessione di test. Abbiamo completato 64 giri provando un po’ di tutto. Abbiamo lavorato sul set-up, cui abbiamo associato alcune prove di valutazione gomme e dei test aerodinamici con differenti livelli di carburante. Analizzeremo tutti i dati raccolti per essere pronti per domani”. LEGGI TUTTO

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    Test F1, Sainz: “Giornata positiva e programma completato”

    TEST T1 BAHRAIN F1/2023 – GIOVEDI 23/02/2023credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeLa Scuderia di Maranello ha completato oggi in Bahrain 136 giri, pari a 736 chilometri. La nuova Ferrari SF-23, nella prima giornata dell’unica sessione di test F1 in vista della stagione 2023 di Formula 1.
    Tre i principali obiettivi di giornata:– la mappatura aerodinamica della vettura, ovvero la verifica in pista dei dati raccolti in galleria del vento così come di quelli della modellazione digitale;– il controllo di tutte le funzionalità della vettura su un chilometraggio aumentato rispetto ai 115 km fin qui percorsi a Fiorano;– permettere a Carlos Sainz e Charles Leclerc di prendere confidenza con la nuova monoposto.
    Al mattino è stato il pilota spagnolo a uscire dai box appena il semaforo della pit-lane è diventato verde, poco dopo le ore 8:00 in Italia. Sainz ha lavorato con mescole Pirelli C2, Proto e C3. Lo spagnolo ha percorso 72 giri, pari a 390 km, ottenendo come miglior tempo 1’33″253 con mescola C3.

    Sainz, al termine della prima giornata, ha detto: “Nel complesso direi che si è trattato di una positiva giornata inaugurale. L’affidabilità è stata buona e abbiamo potuto girare senza problemi, completando il programma di lavoro e raccogliendo molti dati preziosi. Abbiamo fatto dei progressi con il set-up nel corso della mattinata e siamo anche riusciti a condurre dei buoni test con le gomme che avevamo già provato ad Abu Dhabi. L’obiettivo è continuare così anche domani”. LEGGI TUTTO

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    Ode ai test, un miraggio nel deserto invernale della F1

    Tre mesi di buio totale per quanto riguarda l’azione in pista, ma alla fine il 2023 della Formula 1 è alle porte. Stavolta per davvero. Dal 23 al 25 febbraio, tutti i team e tutti i piloti saranno chiamati all’appello nei test prestagionali in Bahrain per portare in pista le loro nuove creazioni. Per cominciare a capire se il lavoro svolto è stato più o meno soddisfacente. Ecco che l’ansia sale, nonostante la caccia al tempo non sia una priorità.
    Serve, invece, che tutto funzioni; che l’affidabilità sulle auto cominci a dare le sue risposte; che il consumo degli pneumatici non sia anomalo. Ma soprattutto, che il pilota si trovi bene sin da subito con la macchina. D’accordo, il normale appassionato non saprà mai i retroscena e i dietro le quinte dei test. Tra chi si nasconde e chi prova a farsi pubblicità stampando temponi, la verità dei test diventa sospesa.
    Il cronometro darà delle classifiche per ognuna di queste tre giornate, ma difficilmente riusciremo a capire di più. Sarà a quel punto che comincerà la caccia alla notizia: al dato sulla simulazione di gara senza sapere dei carichi di benzina e degli assetti; alle velocità massime per giudicare la bontà di una power unit senza tener conto delle mappature. Red Bull si conferma più veloce di Ferrari e Mercedes? La Rossa ha una macchina da mondiale?

    L’appassionato ha un urgente bisogno di conoscere la verità, le gerarchie tra le squadre. Mettendo per un attimo da parte la razionalità e l’approccio del “sapere di non sapere” tanto caro a Socrate. Quindi, non prendiamocela con i test. Ci sono sempre stati nella storia e, purtroppo, ce ne sono sempre di meno. Anzi, dovremmo riconoscerne il valore: dopo tre mesi di assoluto nulla, finalmente le macchine più veloci al mondo tornano a fare rumore. Già questo potrebbe bastare. In fondo, i test non sono frustranti, ma una fonte d’acqua nel deserto invernale della Formula 1. Non trattiamoli male, ma godiamoceli. LEGGI TUTTO

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    F1 2023 Prediction: i nostri pronostici per la nuova stagione

    Chi lotterà per la vittoria nel 2023? E chi sarà la sorpresa? Dopo le presentazioni, facciamo i nostri pronostici, in vista della nuova stagione di Formula 1.

    Dopo le presentazioni delle nuove monoposto che prenderanno parte al Campionato Mondiale 2023 di Formula 1, proviamo a fare un primo pronostico su quali potrebbero essere i valori in pista. La nostra “F1 2023 Prediction” si basa su quanto abbiamo potuto osservare delle nuove vetture, oltre ad alcune considerazioni su quanto il team ha fatto lo scorso anno, sulla forza della squadra, sulla line-up dei piloti e di altri parametri che ci hanno portato alla classifica che vi riportiamo qui sotto.
    Divideremo la griglia in cinque “blocchi”, inserendo i 10 team al loro interno.
    1° BLOCCO – RED BULL E FERRARI
    E’ l’unica monoposto che non è ancora stata presentata ma, dalle informazioni che abbiamo raccolto, la nuova Red Bull RB19 dovrebbe stupire tutti con soluzioni aerodinamiche che faranno invecchiare di colpo chi, quest’anno, ha seguito la filosofia progettuale della Red Bull Racing F1 del 2022. Al di là di questo, il Team austriaco, dopo il titolo costruttori dello scorso anno e i due titoli piloti consecutivi, non può che partire con i favori del pronostico. A inizio stagione, la Ferrari SF-23 dovrebbe però essere all’altezza della nuova creatura di Adrian Newey. Lo sviluppo della Power Unit di Maranello, l’evoluzione della veste aerodinamica, la miglior geometria delle sospensioni per lavorare al meglio con le gomme Pirelli 2023, dovrebbero poter garantire a Charles Leclerc e Carlos Sainz di lottare con la Red Bull di Max Verstappen.
    2° BLOCCO – MERCEDES
    I tedeschi non sbaglieranno la monoposto, per il secondo anno consecutivo. Forse sì o forse no!A noi, la nuova Mercedes F1 W14 non convince proprio: pance simili a quelle dello scorso anno, cofano motore molto ingombrante al posteriore, fondo piatto ancora molto “esposto” e con rischi di flessibilità come nel 2022. Inutile dire che team e piloti sono al top ma personalmente vediamo la Mercedes, un po’ come lo scorso anno, in un limbo tra i due top team e il gruppo di tre squadre che vediamo qui sotto.

    3° BLOCCO – ALPINE, MCLAREN E ASTON MARTIN
    La nostra “F1 2023 Prediction” vede tre team in serrata lotta dietro a Red Bull, Ferrari e Mercedes. Il midfield del 2023 sarà composto da Alpine, McLaren e Aston Martin. Ai primi due team, già al 4° e 5° posto della classifica mondiale dello scorso anno, pensiamo si possa aggiungere anche Aston Martin, almeno con Fernando Alonso.Il crescendo del team francese visto lo scorso anno e la bontà del progetto McLaren MCL60 unito alla forza dei due giovani piloti dovrebbe permettere a questi due team di lottare come lo scorso anno. Tra loro potrebbe inserirsi anche l’Aston Martin, grazie a un buon progetto e alla presenza di Fernando Alonso.
    4° BLOCCO – ALFA ROMEO E HAAS
    Grazie alla Power Unit Ferrari, al buon progetto Alfa Romeo e all’esperienza dei due piloti Haas, la nostra 2023 Prediction vede il team elvetico e quello americano subito dietro il midfield e davanti ai due team che, secondo noi, chiuderanno anche nel 2023 la classifica riservata ai costruttori, ovvero AlphaTauri e Williams.
    5° BLOCCO – ALPHA TAURI E WILLIAMS
    Per AlphaTauri e Williams, il 2023 potrebbe non essere migliore del 2022, sempre secondo la nostra personalissima previsione. LEGGI TUTTO

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    Leasing auto: come funziona e a chi conviene davvero

    Che cos’è il leasing auto? E come funziona? Proviamo a capire insieme quali sono le diverse tipologie di contratto per un’auto in leasing e come poi gestire l’eventuale riscatto del veicolo. In questo nostro articolo andremo anche a capire quando e soprattutto a chi conviene davvero.
    Leasing auto: cos’è e come funziona
    Il leasing riferito all’auto è una formula che consente di utilizzare un veicolo, per un periodo prestabilito e pagando un canone periodico, tipicamente mensile o trimestrale. Al termine del contratto ci sarà la possibilità di riscattare la vettura. Inizialmente riservato ad aziende o professionisti in possesso di Partita IVA, il leasing auto è ora un’opzione anche per un privato.
    La formula prevede sempre che, a fronte del pagamento di un canone, l’automobilista (azienda, professionista o privato) abbia a disposizione una vettura, per uno o più anni, per svolgere la sua attività lavorativa. La vettura stessa, al termine del periodo contrattuale, può essere restituita alla società di leasing, può essere sostituita con una nuova altra auto in leasing oppure può diventare di proprietà del cliente, in seguito al pagamento di una quota prefissata di riscatto finale.
    Spesso il leasing di un auto viene confuso con il noleggio a lungo termine. Queste due soluzioni sono senza dubbio simili, perché prevedono entrambe un canone periodico e detrazioni fiscali per le aziende e i professionisti con partita IVA. La differenza sostanziale va ricercata sulla “proprietà”: la macchina con formula a noleggio a lungo termine non sarà mai un’auto di proprietà e non potrà essere riscattata al termine del contratto, mentre al leasing si ha invece la possibilità di riscattare l’auto.
    Proviamo ora a capire meglio le differenze tra un leasing finanziario e un full leasing. La prima tipologia (finanziario) è quella più tradizionale, in cui il canone periodico è più contenuto, perché corrisponde solo al costo del veicolo a cui si vanno a sommare gli interessi. La seconda tipologia (full) è quella e prevede un contratto con un canone che comprende altre spese relative al veicolo, come per esempio assicurazione, bollo, veicolo sostitutivo, assistenza stradale e altro ancora. Le rate saranno più alte, a fronte dei servizi aggiuntivi inclusi.
    Un’altra tipologia che caratterizza il leasing auto riguarda la modalità di pagamento, con o senza anticipo. La prima prevede che, alla sottoscrizione del contratto, sia versato un anticipo, solitamente tra il 10 e 20% dell’importo complessivo dell’auto. Questo comporterà poi una rata periodica più bassa. La seconda, senza anticipo, avrà invece un canone più alto.
    Leasing auto: conviene?
    Come in parte già anticipato una soluzione come il leasing presenta sicuramente dei vantaggi, sia per privati che soprattutto per aziende e professionisti con partita IVA. In particolare per i privati che utilizzano l’auto per lavoro e che percorrono molti chilometri l’anno, il leasing ha il vantaggio di non dover pensare alla svalutazione del mezzo, di poter cambiare l’auto periodicamente, di non dover impegnare del capitale per un acquisto e, nel caso di full leasing, di non doversi preoccuparti di spese periodiche e delle loro scadenze: a questo infatti ci pensa la società di leasing.
    Per le imprese o i professionisti con partita IVA il leasing conviene nella misura in cui si può detrarre fiscalmente la spesa, oltre ad avere veicoli sempre nuovi e aggiornati. Tutte le spese legate al canone del leasing sono deducibili per i veicoli che sono utilizzati esclusivamente come beni strumentali dell’attività d’impresa.
    Ora che hai un quadro completo sul leasing , puoi scegliere la soluzione più adatta a te. E se decidi di optare per un leasing finanziario, valuta anche la tua assicurazione auto. LEGGI TUTTO