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    Che inizio per Julia Bergmann: 36 punti alla prima giornata di NCAA!

    Di Redazione

    Avvio esplosivo per Julia Bergmann nella nuova stagione di NCAA Division I: la schiacciatrice brasiliana, titolare nella sua nazionale nell’ultima edizione della VNL, ha messo a segno ben 36 punti – il suo record in carriera – nella prima gara del campionato, quella tra Georgia Tech e Ole Miss (Mississippi), vinta dalla sua squadra per 3-1. Bergmann ha chiuso con il 45% in attacco, due muri e un ace, mettendo a segno il quinto miglior punteggio individuale nella storia dell’università.

    L’attaccante classe 2001, che si sta laureando in Fisica, gioca negli USA già dal 2019, ma quest’anno sembra destinata a diventare una stella di prima grandezza del campionato NCAA, anche grazie all’esperienza internazionale accumulata. Proprio a causa dell’impegno universitario, Bergmann non sarà a disposizione del CT Zé Roberto per i Campionati Mondiali di settembre.

    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: weekend da incorniciare per Giada Bianchi e Rachele Mancinelli

    Di Redazione Grande weekend per Giada Bianchi e Rachele Mancinelli nel campionato NCAA di Beach Volley femminile. La Florida International University (ranking #19) si è tolta qualche sassolino dalla scarpa, battendo allo Stetson Beach Bash la numero 10 Florida Atlantic (3-2). Poche ore dopo, Mancinelli e compagne hanno nettamente superato la squadra ospitante Stetson (#18) con un netto 5-0. Ma non è finita qui: nemmeno Georgia State University (#13) è riuscita a domare le “Panthers” di Miami, cedendo per 3-2. L’ultima vittoria su una squadra top 10 risaliva all’anno scorso, quando le Panthers erano riuscite a battere Florida State. FIU (record 15-1) può quindi tornare a sorridere e ad avanzare nel ranking nazionale. La numero 15 del ranking AVCA, Long Beach State (record 7-9), ha vinto tre dei 4 scontri disputati al Big West Challenge. L’unica sconfitta è arrivata contro Hawai’i, ma non senza lottare: LBSU è riuscita a impensierire la numero 9 del ranking nazionale cedendo solamente per 2-3. Grazie alle 5 vittorie totali ottenute tra sabato e domenica, per questa settimana, LBSU si è rivelata l’università più vincente della conference. Non si può di certo non menzionare l’italiana Alice Pratesi che, grazie ad una crescita tecnica esponenziale, è arrivata a giocare con il numero 1 del seeding. Grandi notizie anche dalla Loyola Marymount University, dove milita l’italiana Reka Orsi-Toth. Dopo aver annunciato la partnership con la sorella Viktoria per il pro-tour, Reka fa ritorno in California dove ottiene due vittorie importanti per la sua università. Le Lions si aggiudicano infatti il WCC Mid-Season Invitational con una vittoria schiacciante su Saint Mary’s Gaels e imponendosi su Pepperdine (#16) per 5-0. Reka e compagne si recheranno a Manhattan Beach dal 2 al 3 Aprile per l’East Meets West Invitational per misurarsi con la Texas Christian University (#2), la Louisiana State University (#6) e la Florida International University (#19). Quest’ultima “parla” sempre più italiano e si sente già aria di derby. LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: quarto titolo per la University of Tampa nella Division II

    Di Redazione Ultimi appuntamenti stagionali per la Division II del campionato NCAA femminile, che nel weekend appena trascorso ha decretato le campionesse nazionali: un antipasto delle finalissime delle “sorelle” più blasonate della Division I. La University of Tampa, numero 1 del ranking, ha rispettato i pronostici aggiudicandosi per la quarta volta nella storia il titolo nazionale: impegnate sul campo di casa, il Bob Martinez Athletic Center, le Spartans hanno messo in scena una prestazione pressoché perfetta contro Washburn, imponendosi con un netto 3-0. Il dipartimento sportivo dell’università della Florida può così vantare ben 20 titoli nazionali collezionati in varie discipline. In semifinale Tampa aveva sconfitto per 3-1 Gannon University, mentre Washburn (numero 3 del seeding) aveva superato la numero 2 Washington University. In parallelo al tabellone a eliminazione diretta di NCAA Division I si è svolto intanto il NIVC (National Invitational Volleyball Championship), prestigioso torneo ad invito riservato ad alcune delle migliori squadre eliminate dal torneo principale. La North Florida di Alessia Venturelli si è arresa per 1-3 (25-23, 20-25, 25-21, 25-21) nei quarti di finale contro UCONN (University of Connecticut), che aveva battuto in precedenza il Boston College dove milita Silvia Ianeselli. Le Ospreys di University of North Florida concludono l’anno con un record di 25-8, un risultato storico per il programma. È stata infatti anche la prima volta che la North Florida ha continuato a giocare sino a dicembre durante la sua permanenza in Division I e persino nella Division II. Ha partecipato al torneo anche Sasha Colombo con la sua Colorado State University, ma a frenare la loro corsa è arrivata una prestazione superlativa da parte di UTEP (University of Texas at El Paso); la stessa squadra ha eliminato anche Tulsa, della triestina Marta Pecalli. Ad aggiudicarsi la manifestazione è stata UNLV (University of Nevada, Las Vegas), che ha giocato cinque partite in trasferta e le ha vinte tutte: l’ultima della serie, che ha decretato la vittoria del titolo, è stata il netto 3-0 su Valparaiso University (25-18, 25-19, 25-18). LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: Chiara Cucco libero dell’anno nella conference CAA

    Di Redazione Primi verdetti per le giocatrici italiane che partecipano alla Division I del campionato NCAA femminile. Nella conference CAA (Colonial Athletic Association) si conclude in semifinale il campionato di Hofstra University (New York): Chiara Cucco e Bianca Bucciarelli escono di scena con una sconfitta per 1-3 contro Elon University, poi sconfitta da Towson University che si conferma nel suo ruolo di favorita. Esordio oltreoceano da incorniciare per Cucco, premiata come Libero of the Year nella CAA. Risultato storico per la UMBC di Michela De Marzi, che ottiene per la seconda volta consecutiva il titolo della America East Volleyball Conference e potrà accedere alle fasi successive. Nella stessa conference anche Sara Gasparotto e Greta De Gasper (University of Hartford) che chiudono la stagione con un record generale di 7-18 e di 5-7. L’American University (record 19-14) di Chiara Bosetti non riesce a superare lo scoglio rappresentato dalla Colgate University (18-9). Sfumato quindi il sogno di ripetere l’impresa nel 2019, quando le Eagles vinsero la Conference e andarono alle fasi successive. Chiara realizza 17 difese, affermandosi come una delle migliori in campo. Termina la stagione di Old Dominion University e quindi anche quella di Camilla Tamburini ed Alessia Sgherza; quest’ultima viene riconosciuta tra le giocatrici migliori della C-USA Conference, entrando a far parte dell’All-Conference Second Team. Percorso concluso per Sara Esposito e la East Tennessee State University, eliminata ai quarti di finale da Samford University in un match a senso unico (0-3). Stagione positiva, tuttavia, per Sara, che per il secondo anno consecutivo viene premiata tra le migliori giocatrici della Conference, e in questa stagione entra anche nell’All-Conference First Team. Termina anche la stagione della University of Alabama at Birmingham, dove milita Tatijana Fucka. UAB viene infatti sconfitta al primo turno dei play off della Conference USA dalla favorita Western Kentucky, college che ha sempre dominato la conference negli ultimi anni, sfornando molte giocatrici elette All-American. Stop anche alla stagione complicata di Southern Illinois at Carbondale. Margherita Giani, seppur alla sua prima stagione ufficiale negli States, dimostra gran potenziale nella Missouri Valley Conference, ma le sue prestazioni non bastano a risollevare le sorti di una squadra giovane e inesperta. Giulia Longa con Cansius College (NY) si arrende di fronte al Fairfield di Manuela Nicolini solo al quinto set del secondo match dei play off della Metro Atlantic Conference: Fairfield, come già in passato, vince la Conference e si qualifica alle fasi successive. Si chiude anche la stagione non priva di ostacoli di St. John’s University nella Big East Conference: dopo un promettente avvio e le ottime prestazioni di Rachele Rastelli in primis e di Giorgia Walther ed Eleonora Tosi, St. John’s si e’ dovuta piegare di fronte a infortuni e Covid. Con un roster sensibilmente ridotto, coach Persico ha affrontato le ultime partite con una squadra rimaneggiata che non è riuscita a qualificarsi per i play off. Terminano la stagione nella ASUN Conference Alessia Venturellli e la University of North Florida. Dopo un’ottima vittoria nei quarti di finale contro la seconda del ranking Lipscomb University, North Florida cede 1-3 in semifinale contro la FGCU (Flordia Gulf Coast University), vincitrice del titolo. Stessa sorte delle altre italiane tocca alla padovana Rita Zecchin, che termina la sua stagione con un fatidico quinto set. Stagione difficile e in salita per New Orleans Volleyball (1-22). Infine, si è conclusa l’annata di Chiara Mottola con la Carolina University. che nel NCCAA South Region Tournament esce sconfitta per 0-3 da Warner University. Le Bruins concludono con un perfetto equilibrio di vittorie e sconfitte (10) e una buona stagione per Chiara premiata durante la regular season. LEGGI TUTTO

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    NCAA Division II e III: brillano Anna Dalla Vecchia e Daniela Poles

    Di Redazione Dopo il corposo aggiornamento sulle tante giocatrici italiane che militano nel campionato NCAA Division I, passiamo in rassegna anche le atlete impegnate in Division II e III. Partiamo da Beatrice Formilan, che al suo ultimo anno con il Florida Southern College sta ottenendo ottimi risultati di squadra grazie ad un record di 9 vinte e 5 perse, ma anche individuali, ottenendo il riconoscimento di Defensive player of the week a inizio settembre. Rimanendo sempre in Florida, Nova Southeastern University e Marianna Fiocco sono finora assolute protagoniste nella Sunshine State Conference, con ben 15 vittorie e 1 sola sconfitta, proprio da parte di FSC di Formilan. Ottimo inizio di stagione anche per Daniela Poles alla Concordia University Irvine, California, (record 10-5) che di recente si è scontrata con il duo italiano alle Hawaii Anna Dalla Vecchia e Greta Corti perdendo 3-2. Il rematch tra CUI e Chaminade University è fissato per il 26 ottobre. La squadra di Honolulu è al momento classificata al 24esimo posto della classifica nazionale NCAA DII grazie ad uno strepitoso inizio di stagione con 18 vittorie e sole 4 sconfitte. Un importante contributo a questi risultati è di Anna Dalla Vecchia, nominata anche Defender of the week a settembre ed in corsa per battere il record dell’Università di numero di difese per set, ora 5.31, che la portano inoltre al terzo posto nella classifica della conference. Record decisamente positivo anche per Alice Di Francesco all’American International College con 17 vinte e 6 perse. La squadra di Alice affronterà Di Valerio, Montefameglio e Bernardis il 13 novembre. Il trio italiano della Southern New Hampshire University ha un record di 7 a 7. Infine, la Auburn University at Montgomery,che quest’anno oltre a Giada Pais Marden ha aggiunto al roster anche la pugliese Ylenia De Mango, si mantiene in positivo grazie ad un record di 14-8. Passando invece alla Division III della NCAA, troviamo solamente Ilaria Benciolini, che frequenta la prestigiosa University of Rochester, con un record di 5-15. Last but not least, va menzionata Chiara Mottola, che con la sua Carolina University partecipa al campionato NCCAA (National Christian College Athletic Association). La squadra di Chiara per ora ne ha vinte 6 e perse 7. LEGGI TUTTO

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    L’avventura americana delle gemelle Fucka: “Qui è tutto così diverso!”

    Di Redazione L’esperienza della famiglia Fucka negli Stati Uniti raddoppia: dopo la partenza nell’estate 2020 di Tatijana, student-athlete a UAB – The University of Alabama at Birmingham, anche la sorella gemella, Rebeka, ha da poco intrapreso questa importante esperienza tra pallavolo e studio alla Coastal Carolina University. Si potrebbe dire “buon sangue non mente” visto che le due ragazze, com’è noto, sono le figlie di Gregor Fucka, attualmente affermato allenatore di basket ed ex stella della nazionale azzurra, con la quale ha collezionato 162 presenze dal 1991 al 2002, conquistando un argento agli Europei di Spagna 1997 e lo storico oro nell’edizione 1999, oltre ad innumerevoli coppe e campionati di club in Italia e Spagna. Pur trattandosi di un’altra disciplina, è evidente come lo sport sia una questione di famiglia per le sorelle Fucka, che dopo aver giocato ad ottimi livelli in Italia sono approdate negli States per realizzare un’esperienza importante sia a livello pallavolistico che personale. Per raccontare la loro storia ci siamo affidati a un’intervista doppia molto speciale! Rebeka Fucka/Foto Coastal Carolina University Come e quando nasce l’idea di partire verso gli Stati Uniti come studente-atleta? (Rebeka) “Era da un po’ che il coach di Coastal Carolina mi aveva contattata, ma io non ho mai avuto il coraggio di partire. Sono sincera, la partenza di mia sorella mi ha fatto molto riflettere e da come me la raccontava era un’esperienza imperdibile, allora neanche un anno dopo ho deciso di intraprendere questa avventura“. A te, invece, chiediamo un bilancio di questa tua esperienza sin qui negli Stati Uniti. Se tornassi indietro, rifaresti questa scelta? (Tatijana) “Rifarei questa scelta un milione di volte, la consiglio davvero a tutti! All’inizio è stato difficile adattarsi ad una nuova cultura, ma dopo quando ci si ambienta è tutto più semplice. In più è molto stimolante stare qua, perché le università esaltano, valorizzano e ‘premiano’ il fatto di essere uno studente-atleta. Non è complicato come in Italia. Negli States essere uno sportivo all’interno del percorso accademico è un valore distintivo in più“. Tatijana Fucka/Foto University of Alabama at Birmingham Il primo impatto. Quali sensazioni hai avuto appena arrivata negli USA? Cosa ti ha impressionato di più? (Rebeka) “È tutto diverso qua: le abitudini, le città, l’università, le palestre. Non c’è niente che possa assomigliare anche solo minimamente all’Italia! A primo impatto mi sentivo un po’ spaesata, ma dopo poco tempo mi sono ambientata e adesso è tutto molto più semplice. La cosa che più mi ha impressionato è il campus universitario: è molto grande, pulito e con delle strutture bellissime“. (Tatijana) “Mi ricordo benissimo quando sono arrivata, era tutto così diverso! La cosa che più mi ha impressionato è il rapporto che gli americani hanno con il cibo: le persone qua non hanno un orario di pranzo o cena, mangiano quando hanno voglia, e molte volte di fretta e in piedi. Diciamo che per loro il cibo non è una cultura, mentre per noi italiani lo è“. Hai la fortuna di avere tua sorella gemella che ha intrapreso questo percorso prima di te. Che consigli ti ha dato? (Rebeka) “Mia sorella è stata come una guida per me. Mi ha aiutato in tutto dall’inizio, anche prima della partenza. Mi ha spiegato come funziona l’università, i ritmi degli allenamenti e alcune abitudini degli americani, e devo dire che i suoi consigli sono stati molto utili“. Hai dato qualche consiglio o suggerimento a Rebeka prima che decidesse di volare anche lei oltreoceano?  (Tatijana) “Le ho detto che non si deve spaventare all’inizio, perché è dura entrare in una nuova squadra dove si conoscono già tutte, che bisogna avere pazienza con la lingua e che con il passare del tempo sarà tutto molto più facile!“. Foto Instagram Tatijana Fucka Cosa ti aspetti da questa esperienza? (Rebeka) “Mi aspetto tante cose: di laurearmi, di imparare l’inglese, di fare nuove amicizie e di vincere con la mia squadra. In questo momento non posso giocare perché 4 mesi fa mi sono rotta il crociato, quindi sto facendo tanta riabilitazione per tornare in campo più forte di prima. Essendo presente ad ogni allenamento e avendo assistito già alle prime partite, devo dire che il nostro livello di squadra è molto alto, quindi ho grandi aspettative. Le ragazze hanno sempre una grandissima voglia di lavorare e di vincere, ed è solo così che si possono raggiungere grandi obiettivi. Sono davvero grata di essere in questa squadra!“. Hai affrontato una prima stagione negli USA molto particolare e diversa dal normale (come purtroppo ovunque a causa della pandemia), per questo prossimo campionato alle porte quali obiettivi avete? (Tatijana) “Il nostro obiettivo è quello di andare al Conference Tournament e cercare di arrivare in finale, e perché no andare al NCAA Tournament. L’anno scorso, anche se è stato l’anno del Covid, gli obiettivi erano sempre gli stessi, siamo riuscite ad andare al Conference Tournment ed è stato un grande successo, perché era da 12 anni che la nostra squadra non partecipava a questo torneo“. Come ha inciso su di te questo percorso? Quanto ti ha cambiato come persona?  (Tatijana) “Mi ha fatto apprezzare di più le piccole cose, quando magari torno a casa dalla mia famiglia approfitto di ogni momento per stare con le persone che amo perché poi so che starò lontana da loro per molti mesi. Mi considero molto maturata perché qua devi prendere delle decisioni, devi fare tutte ‘le cose da grandi’ e cercare di arrangiarti da sola“. LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: le semifinali sono Wisconsin-Texas e Kentucky-Washington

    Di Redazione I quarti di finale della Division I di NCAA femminile, svoltisi nella “bolla” di Omaha, hanno definito gli accoppiamenti per le due semifinali del massimo campionato universitario degli USA. Protagoniste tre delle prime 4 teste di serie del tabellone: da una parte si sfideranno infatti la numero 2 Kentucky e la numero 6 Washington e dall’altra la numero 1 Wisconsin contro la 4 Texas. La prima notizia è che da quest’ultima semifinale verrà decretata la prima giocatrice italiana a disputare una finale NCAA tra Adhuoljok Malual (Texas) e Giorgia Civita (Wisconsin). Le due atlete hanno raggiunto questa Final Four con due percorsi completamente diversi: Adhu, freshman (matricola) appena arrivata a gennaio, ha avuto ancora poco spazio nella fortissima squadra delle Longhorns che raggiungono la semifinale grazie alla vittoria per 3-1 (25-22, 19-25, 25-15, 25-21) contro la numero 5 Nebraska; Giorgia Civita, dopo essersi laureata e aver dato un contributo importante alla squadra di Wichita State University, ha scelto di trasferirsi a Wisconsin per cercare di puntare al titolo nazionale. Anche nella fortissima squadra delle Badgers, Giorgia si sta ritagliando molto spazio entrando spesso come defensive specialist e con le sue difese ha aiutato la squadra a vincere per 3-2 (30-28, 18-25, 25-22, 18-25, 15-12) la combattutissima sfida contro Florida. Wisconsin quindi, nonostante un quarto di finale molto più difficile di quanto ci si aspettasse, si conferma la favorita alla vittoria del titolo, sfumato nel 2019 per mano di Stanford, che in questa edizione ha patito molto l’emergenza Covid e non ha raggiunto nemmeno il primo round. Si preannuncia una sfida equilibratissima, con due squadre che sono un mix di grande fisicità e centimetri e giocatrici tecniche e di equilibrio. La sorpresa della prima parte del torneo Pittsburgh non riesce invece a completare l’impresa e, dopo aver eliminato una delle favorite alla Final Four (la numero 3 Minnesota), si arrende ai quarti in un’altra partita da cinque set contro Washington (25-20, 25-21, 16-25, 24-26, 9-15). Washington, sotto 0-2, dimostra di saper combattere e darà filo da torcere alla testa di serie numero 2 Kentucky nell’altra attesissima semifinale. Quest’ultima, dopo aver battuto per 3-0 la numero 7 Purdue (25-23, 25-20, 25-16), raggiunge per la prima volta nella storia dell’università la Final Four, ed è la squadra che sembra aver sofferto meno fino ad adesso, vincendo per 3-0 sia negli ottavi sia nei quarti di finale. Le quattro semifinaliste avranno un paio di giorni di riposo prima del rush finale: il fischio d’inizio delle semifinali è in programma nella notte italiana tra il 22 e il 23 aprile, all’1 per Washington-Kentucky e alle 4 per Wisconsin-Texas. LEGGI TUTTO

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    L’ex giocatrice NCAA Molly Toon uccisa dal marito in Arizona

    Di Redazione Una vicenda tragica ha coinvolto negli USA l’ex giocatrice universitaria Molly Toon, oggi nota con il nome da sposata di Lillard. L’atleta, nota anche per essere la figlia del giocatore di football americano Al Toon, è stata trovata in fin di vita nella sua casa di Scottsdale, in Arizona, ed è deceduta in ospedale in seguito alle ferite da arma da fuoco. Il marito Royce Dale Lillard, sospettato dell’omicidio, si è barricato in casa e all’irruzione delle forze dell’ordine è stato rinvenuto morto, apparentemente suicida. Toon era stata una stella della Middleton High School in Wisconsin, prima di passare alle Michigan Wolverines, con cui aveva giocato dal 2010 al 2013 ottenendo numerosi riconoscimenti individuali. Dopo l’università non aveva però proseguito la carriera da professionista. (fonte: NBC) LEGGI TUTTO