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    Dai Mondiali U21 ad Aurispa DelCar: Arguelles è il nuovo opposto

    È stato annunciato il tanto atteso colpo di mercato di Aurispa DelCar: si tratta dell’opposto italo-cubano Edwin Arguelles Sanchez, impegnato con la Nazionale Under 21 ai Mondiali di categoria che si stanno tenendo in Bahrain.
    Il direttore sportivo Antonio Scarascia ha battuto la concorrenza e ha convinto il giovane schiacciatore, classe 2003, alto 199 cm, a sposare la causa Aurispa DelCar. Cresciuto nel vivaio della Vero Volley Monza, nella stagione 2021/22 viene convocato in prima squadra nel campionato di Superlega, prima di essere nominato miglior schiacciatore alle Finali Nazionali Under 19. Nella stagione passata, invece, gioca in Serie A2 con la maglia dei lupi di Santa Croce per poi conquistarsi la convocazione del tecnico federale Matteo Battocchio in Nazionale Under 21.
    Adesso, dunque, approda alla corte di mister Pelillo, che avrà il compito di sfruttarne tutto il potenziale.
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Alessio Alberini e Kristian Gamba convocati in Nazionale

    La Federazione Italiana Pallavolo, su segnalazione del Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi, ha diramato le convocazioni per il primo collegiale della Nazionale Seniores Maschile, che partirà domenica 7 maggio 2023 a Cavalese. E tra i convocati ci sono anche due giocatori del Pool Libertas Cantù: si tratta di Alessio Alberini e Kristian Gamba.
    Per Alessio Alberini si tratta della prima convocazione azzurra, nonostante il suo palmarès veda ben sette scudetti giovanili conquistati. Per Kristian Gamba si tratta di un ritorno: l’opposto mancino ha già indossato questa maglia sia nella stagione trascorsa nel Club Italia che nelle varie selezioni giovanili, con le quali ha conquistato l’argento ai Mondiali Under 21 nel 2019.
    “Sono veramente onorato di avere in squadra due ragazzi come Kristian Gamba e Alessio Alberini – commenta il Presidente Ambrogio Molteni –, che da domenica vestiranno la maglia azzurra della Nazionale maggiore con Ferdinando De Giorgi. Si tratta di un risultato eccezionale e di grande prestigio per tutti noi della Libertas, e penso per lo sport canturino in generale. Dopo Luca Spirito, Enzo Barbaro e Andrea Santangelo, che in passato hanno vestito l’azzurro della Nazionale, si tratta di due ragazzi molto giovani, di 22 e 24 anni, che quest’anno hanno reso grande la nostra formazione di Serie A2 in un campionato incredibile. A loro va il plauso e il miglior in bocca al lupo per questa nuova avventura”.

    LE SCHEDE

    ALESSIO ALBERINI
    NATO A: Portogruaro (VE)
    IL: 03/03/1998
    ALTEZZA: 185cm
    RUOLO: palleggiatore
    CARRIERA:
    2013-2014: Sisley Treviso (C)
    2014-2017: Volley Treviso (B2/B)
    2017-2018: Aurispa Alessano (A2)
    2018-2019: Pool Libertas Cantù (A2)
    2019-2020: Tinet Gori Wines Prata di Pordenone (A3)
    2020-2022: HRK Motta di Livenza (A3/A2)
    2022-…: Pool Libertas Cantù (A2)
    PALMARES
    Scudetto Under 14 (2011 e 2012)
    Scudetto Under 17 (2014 e 2015)
    Scudetto Under 19 (2016)
    Junior League (2017 e 2018)

    KRISTIAN GAMBA
    NATO A: Aosta
    IL: 16/05/2000
    ALTEZZA: 190cm
    RUOLO: opposto
    CARRIERA:
    2014-2016: Cuneo VBC (Giov./B2)
    2016-2018: Volley Segrate (B)
    2018-2019: Aeronautica Militare Club Italia Crai Roma (A2)
    2019-2022: HRK Diana Group Motta di Livenza (A3/A2)
    2022-…: Pool Libertas Cantù (A2)
    PALMARES
    Campionato Italiano Under 19 (2017)
    Campionato Italiano Under 18 (2018)
    Argento Mondiale Under 21 (2019) LEGGI TUTTO

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    Petrucci: “Con il Poz tutti vogliono la Nazionale”

    «Di che cosa?».
    Di tre cose, in verità: dell’operato della Lega, dei criteri di distribuzione dei contributi pubblici alle federazioni, della copertura mediatica del suo sport. Due mesi dopo, va meglio?
    «Sono sufficientemente intelligente da correggermi, se necessario. Per quanto riguarda la Lega, Umberto Gandini ha organizzato a Torino una finale di Coppa Italia straordinaria, forse la migliore che abbia mai visto: sono arrivati gli spettatori, gli sponsor, il ritorno d’immagine. Gli faccio i complimenti. Mi ha fatto ricredere sulla Lega. Terza questione, la visibilità. Lo sport deve comunicare e su questo aspetto stiamo investendo, partendo dal presupposto che siamo solo ai primi passi e il bello per il basket deve ancora venire».
    Ha saltato la questione dei contributi.
    «No, l’ho lasciata per ultima. Dei contributi mi sono lamentato e mi lamento. I criteri, gli algoritmi come dicono a Sport e Salute, devono cambiare. Per ora c’è solo l’insoddisfazione di Petrucci, e guarda un po’ su 46 federazioni più della metà la pensa allo stesso modo, però tutti mandano avanti me. Se si proseguirà così, oltre a parlare metteremo in atto misure più concrete. Tutte quelle che la legge ci consente».
    Su 295 milioni ve ne sono toccati una decina.
    «Siamo noni in classifica e non è possibile, con la popolarità del basket e con tutte le tasse che versiamo. Da federazione professionistica prendiamo meno di altre che professionistiche non sono. So che adesso ci saranno nuove nomine ai vertici. Vediamo che cosa accadrà».
    Il calcio con Lotito ha portato una bella quinta colonna in parlamento.
    «Galliani, Carnevali e Lotito sono i migliori dirigenti che abbia il calcio. Lotito in particolare possiede l’esperienza giusta per spingere provvedimenti che aiutano il calcio. Ma aiutano anche il basket e gli altri sport».
    Aleggia sempre questo paragone con la pallavolo.
    «Mi offendo quando me lo propongono. Non invidio nessuno perché l’invidioso è un perdente e io non sono un perdente. Complimenti alla pallavolo per i successi. Comunque sono certo che gli algoritmi verranno cambiati e smetteranno di essere segreti quanto la profezia di Fatima».
    Come vanno i rapporti con il nuovo ministro?
    «Conosco Andrea Abodi da tanti anni. Io ero presidente del Coni, lui era nel consiglio e si preparava su tutto, io volevo andare avanti con l’ordine del giorno e gli dicevo: se non sei d’accordo, astieniti. E lui: astenermi? No, io voto contro. L’ho sempre apprezzato e come ministro dello sport è una scelta felice. Ci siamo incontrati una settimana fa. Abbiamo chiesto per Roma l’organizzazione del torneo preolimpico di basket 3×3. Vogliamo allestirlo al Foro Italico il prossimo anno e lui si è impegnato ad aiutarci sul piano economico».
    Lei crede molto nel 3×3.
    «Siamo in tanti a crederci. È lo sport che nasce dal basso, come quando mettevamo le borse per fare le porte in piazza o come in America quando i ragazzini si radunano sotto un canestro. Abbiamo un organizzatore tra i migliori, Master Group Sport. I giovani sono interessati. Faremo diverse tappe in Italia. È come con il padel: non si può combattere il futuro».
    Intanto il basket classico va per la sua strada, e con Gianmarco Pozzecco sembra una strada asfaltata.
    «Pensavo fosse il ct ideale. Lo sta dimostrando. Soprattutto per l’entusiasmo che ha portato. Vado in giro con lui e mi rendo conto che nessun altro allenatore italiano gode della sua popolarità. Una federazione deve perseguire sia il risultato sportivo sia la crescita dell’immagine. Del secondo punto abbiamo detto. Per quanto riguarda il primo, sin qui direi bene: siamo al Mondiale, abbiamo battuto la Spagna dopo otto anni. È significativo il fatto che Pozzecco sia stato richiesto da club stranieri importanti».
    Lo vede più come un personaggio, un gestore di personaggi o semplicemente un bravo tecnico?
    «Vorrei che si guardasse con attenzione agli allenamenti che dirige. Nel basket come nel calcio ci sono tecnici convinti di essere professori. Pozzecco è un allenatore bravo, concreto. Si fa ascoltare e sa quando piazzare una frase che distende l’atmosfera. Non voglio fenomeni, i fenomeni mi fanno paura».
    Vi aiuta la crescita di una generazione che sembra di ottimo livello.
    «Questi giovani che abbiamo visto contro la Spagna sono potenziali elementi da NBA. Non è che in America ci siano solo mostri. Ma poi sta cambiando l’atteggiamento dei giocatori nei confronti della Nazionale. Lo leggo nei messaggi che mi arrivano dai convocati, carichi di eccitazione. NIente più bocche storte e questo è merito anche di Pozzecco. Andiamo avanti senza esaltarci. Il basket è difficile, il terzo sport più seguito al mondo dopo il calcio e il cricket che fa storia a sé per via dell’India. Nessuno si aspettava l’Argentina fuori del Mondiale».
    Da noi il basket riscopre le grandi piazze tradizionali, come Milano e Bologna, che però continuano a stentare in Europa. È un problema ?
    «Lo è, e abbiamo un punto da chiarire con l’Eurolega, che ormai costituisce una realtà consolidata. Ci sono troppe partite. E giocatori stressati. Un aspetto che il nuovo presidente Dejan Bodiroga, di cui ho grande stima, dovrà prendere in considerazione. Resta il fatto che il campionato italiano è interessante. Le società semmai incontreranno di certo difficoltà per via della nuova disciplina del lavoro sportivo. Provvedimento giusto, forse però non si è valutato abbastanza l’impatto economico. Ma noi rispettiamo la legge. Come per il vincolo, che stiamo abolendo».
    A proposito di leggi. Le hanno tolto la possibilità di candidarsi per un quarto mandato.
    «Il limite dei tre mandati è giustissimo. Sarebbe altrettanto giusto che lo stesso principio valesse per chi lo impone. Ah, vorrei aggiungere una cosa».
    Prego.
    «Da presidente del Coni mi battei perché venissero riconosciute le scommesse sportive. Lo Stato era d’accordo, perché c’era il settore clandestino da sconfiggere. Fu un successo. Adesso si è tornati indietro. Invece le federazioni sportive dovebbero ricevere una percentuale dei proventi. Bisogna riaprire anche alle sponsorizzazioni da parte delle agenzie di scommesse. Credo che Abodi sia d’accordo».
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    Altra novità per la Final Four: presente anche la Nazionale Italiana del 2002

    Di Redazione

    Manca sempre meno alla Final Four di Coppa Italia Frecciarossa che si svolgerà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno sabato 28 e domenica 29 gennaio. Dopo gli annunci sulla presenza dei Disco Club Paradiso nel giorno delle Finali e sulla masterclass di telecronaca tenuta da Francesco Pancani e Flavio Tranquillo, arriva un’altra conferma importante: la Nazionale Italiana del 2002, unica selezione femminile nella storia della nostra pallavolo a vincere un Mondiale e recentemente inserita nella Hall of Fame della Pallavolo Italiana, sarà presente all’evento e premierà le finaliste dei tornei giovanili che si svolgeranno in contemporanea alla due giorni emiliana. 

    Nel weekend della Final Four infatti, la Lega Volley Femminile e Master Group Sport, in collaborazione con FIPAV Emilia-Romagna e il Comitato Territoriale di Bologna, hanno organizzato un torneo Under14, denominato Pink Gen: in diverse palestre dell’hinterland bolognese si affronteranno nove squadre, sette di Serie A (Lecco, Milano, Perugia, Chieri, Scandicci, Busto e Macerata) e due della zona (San Lazzaro e Ravenna). Inoltre, nella giornata di domenica, si svolgerà anche un Concentramento VolleyS3 con le società del territorio. Tutti i partecipanti saranno invitati alle gare dell’Unipol Arena e contribuiranno a rendere unica la cornice delle quattro partite.  La Nazionale Italiana del 2002 è stata l’unica selezione femminile di volley a vincere un Campionato del Mondo. Il Mondiale si svolse in Germania dal 30 agosto al 15 settembre 2002.

    Nella prima fase, le azzurre furono inserite nel Girone A con Germania, Bulgaria, Giappone, Messico e Repubblica Ceca. Il raggruppamento fu dominato dalla selezione di Marco Bonitta, che vinse tutte e cinque le partite senza perdere neanche un set.

    Le cose si fecero molto più complicate nella seconda fase a gironi: l’Italia finì in un gruppo di ferro con Russia, Cuba e Grecia. Arrivò una sconfitta sia contro le russe, al tie-break, che contro le cubane, 3-1. L’Italia riuscì però a vincere l’ultima partita, 3-0 alle greche, e a passare ai Quarti di Finale come una delle migliori terze, staccando al fotofinish i Paesi Bassi grazie al quoziente set (1 per l’Italia, 0,857 per le olandesi).

    Nella fase ad eliminazione diretta, le azzurre superarono agilmente la Corea del Sud e in semifinale la Cina, in una gara più combattuta terminata 3-1. In finale, il grande capolavoro su una delle squadre favorite, gli Stati Uniti d’America, che si qualificarono alla partita per l’oro battendo Cuba e Russia, le due squadre che inflissero una sconfitta alle italiane. Trascinata da Elisa Togut, premiata a fine partita come MVP della rassegna iridata, l’Italia vinse al tie-break dopo due ore di gioco, laureandosi Campione del Mondo. 

    La rosa: 2 Simona Rinieri, 3 Elisa Togut, 4 Manuela Leggeri, 5 Sara Anzanello, 10 Paola Paggi, 11 Darina Mifkova, 12 Francesca Piccinini, 13 Rachele Sangiuliano, 14 Eleonora Lo Bianco, 15 Valentina Borrelli, 16 Anna Vania Mello, 17 Paola Cardullo, CT: Marco Bonitta

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pozzecco sbarca negli Usa per incontrare Banchero: “Vogliamo conoscerlo”

    Gianmarco Pozzecco, coach della Nazionale italiana di basket, è sbarcato negli Stati Uniti, ad Orlando, per una missione speciale: convincere Paolo Banchero ad accettare la maglia azzurra. La delegazione italiana è composta anche dal direttore sportivo di Italbasket Salvatore Trainotti e ad Antonio Santa Maria, consulente della Fip. L’appuntamento tra Banchero e la delegazione azzurra è fissato per questa notte.
    Pozzecco: “Lo vogliamo conoscere”
    Pozzecco è convinto di riuscire a convincere la stella di Orlando. “L’ho visto per qualche istante in campo, ci siamo salutati – ha spiegato ai microfoni di Sky – Parleremo poi con tutto il suo entourage: siamo venuti qui per conoscerlo e per farci conoscere”. Solo una decina di giorni fa Banchero aveva espresso il amore per l’Italia: “Quando giocherò con la nazionale sarò un altro giocatore, e – aveva aggiunto in un’intervista al sito della Fiba – mi impegnerò per essere il miglior compagno, esempio e cestista possibile per aiutare l’Italia. Sono eccitato all’idea di poter dare il mio contributo alla squadra, prima o poi, e raggiungere grandi risultati”. LEGGI TUTTO

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    Orlando si presenta e Banchero porta il tricolore: l'Italia sogna!

    TORINO – (e.e.) Nel media day degli Orlando Magic la sorpresa, o meglio la conferma, è tutta azzurra: Paolo Banchero si presenta alla sessione fotografica con il tricolore in bella vista e il club lo omaggia con la bandiera dell’Italia in tutti i post. La Nba ora va alla scoperta del nuovo asso, la prima scelta assoluta, che vuole giocare con la maglia della Nazionale. Così, un sogno si avvererà: quello suo, della sua famiglia originaria del Genovese, del popolo che ama la pallacanestro e immagina – con lui in campo – una squadra azzurra capace di diventare veramente mondiale.
    LE PAROLE Il ragazzone, 19 anni alto 2,08, ha anche confermato l’ambizione: «Voglio diventare il perno dei Magic, il debuttante dell’anno. In un anno tutto è cambiato in maniera incredibile: 12 mesi fa ero a Duke, ora invece sono qui pronto a iniziare la mia avventura in Nba. Ho tanti obiettivi da raggiungere: come squadra voglio essere lì a lottare per qualcosa, che siano playoff o il play-in poco importa, dobbiamo puntarci; personalmente invece voglio diventare il giocatore di riferimento della squadra, ma senza strafare e portando sempre rispetto ai miei compagni di squadra. Come ultimo punto a diventare rookie dell’anno: c’è tanta concorrenza ma non mi spaventa, sono pronto». 
    Guarda la galleryDraft Nba 2022: Banchero prima scelta, e che look! LEGGI TUTTO

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    Sciopero trasporti venerdì 16 settembre: stop a bus, metro e treni

    Un altro sciopero sarà protagonista della giornata di venerdì 16 settembre 2022 e coinvolgerà tutti i trasporti pubblici – locali e non – nazionali. Seppur queste manifestazioni abbiano come conseguenza l’aumento dei disagi nelle località urbane, se servono allo scopo è bene che vengano indetti. Infatti, in questo caso, il motivo per cui è stato indetto ha come causa le continue aggressioni di cui sono protagonisti (e vittime) conducenti, controllori, capi stazione e addetti a traghetti e vaporetti. La speranza è che questo sciopero possa fungere da urlo contro le violenze dei lavoratori del settore.
    Gli orari dello sciopero del 16 settembre 2022
    Lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici di venerdì 16 settembre 2022, della durata di 8 ore, è strutturato con modalità territoriali, per cui gli eventuali disagi potrebbero verificarsi in orari differenti. Nel momento in cui scriviamo siamo ancora in attesa di conoscere le tempistiche esatte dell’astensione dal lavoro del personale TPL nelle principali città, come Roma, Milano, Torino, Napoli e altre. Tuttavia va considerato che trattandosi di un giorno feriale saranno sicuramente attivate le fasce orarie di garanzia, che solitamente sono da inizio servizio fino alle 8:45 e dalle 15:00 alle 18:00.
    A tutela dei lavoratori
    L’indignazione è tanta e ciò che ha spinto i sindacati a prendere questa decisione deriva proprio da una richiesta esplicita di prendere provvedimenti a riguardo. Il problema risiede, ad oggi, nel non vedere la situazione migliorata proprio a causa del fatto che non ci siano interventi che vadano a tutelare il personale da parte sia dei datori di lavoro che del legislatore, in quanto non ci sono dei provvedimenti che si possono mettere in campo al fine di far morire sul nascere queste aggressioni o quantomeno scoraggiarle.
    Una delle ultime aggressioni che si può menzionare è quella avvenuta a Milano venerdì 9 settembre 2022. Un uomo – o meglio un delinquente, perché tale si può definire – ha colpito al naso un addetto della stazione di Affori della line 3 della metro, dopo essere sfuggito ai tornelli. Proprio a causa di questi comportamenti inaccettabili è stato indetto lo sciopero, affinché possano diminuire fino a scomparire.
    Caro carburanti: prezzi in discesa per benzina e diesel LEGGI TUTTO