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    Occhiali a infrarossi per identificare auto: la novità della Polizia di Arezzo

    Attenzione automobilisti, perchè ad Arezzo la Polizia municipale è sul “piede di guerra”. Le Forze dell’Ordine infatti dal 1 dicembre 2023 sperimenteranno gli occhiali ad infrarossi per identificare istantaneamente i dati della vettura ed emettere la sanzione amministrativa in caso in cui ci siano estremi.
    Dopo luce e gas, aumentano anche le multe dal prossimo 1 gennaio 2023
    Come funzionano
    Il progetto pilota è stato presentato in Comune e si prospetta come una vera svolta a livello mondiale. Luigi Ferraro, direttore commerciale del gruppo Lab Consulence ha dichiarato: “Si tratta di un progetto innovativo e siamo sicuri che lo strumento stravolgerà in senso positivo l’attività della polizia municipale. La nostra idea necessità tuttavia di una sperimentazione sul campo. Il progetto seguirà tre fasi nella sua evoluzione, dal basso fino alla versione più evoluta”.
    Il funzionamento degli speciali occhiali è stato spiegato da Aldo Poponcini, comandante della Polizia municipale: “I dati vengono proiettati sul visore dell’agente che controlla e può decidere se multare oppure no. La stampante di cui è dotato lo strumento permetterà di avere subito la sanzione pronta. Con la versione finale si arriverà alla notifica digitalizzata”. 
    Quanto costa il kit? Ben 1.000 euro l’uno. La sperimentazione avrà inizio il 1 dicembre in zone ad elevata criminalità.
    Lasciano l’auto all’aeroporto, vanno in vacanza ma… poi trovano una multa LEGGI TUTTO

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    Multe in aumento del 10% dal 1 gennaio 2023

    Con l’inflazione alle stelle non è più solo necessario limitare il consumo di luce, gas e carburante, ma anche pensare bene prima di fare qualche passo falso al volante. Dal 1 gennaio del 2023 infatti a causa dell’inflazione anche le multe subiranno un incremento del 10%. Un ulteriore stimolo a guidare con prudenza e rispettando le regole del Codice Stradale.
    Torino, tornano attive le Ztl e strisce blu: in cantiere anche nuovo progetto
    Ci mancavano le multe
    Prima di commettere qualche sciocchezza alla guida o di premere troppo il piede sull’acceleratore bisognerà pensarci bene, ancor di più di quanto sia stato fatto finora. La pesantissima spirale inflazionistica che sta inghiottendo l’Italia e in generale l’Europa sta portando ad un inevitabile innalzamento del prezzo di ogni cosa, anche delle multe. A partire dal prossimo 1 gennaio 2023 infatti, come disposto dal Codice della Strada, le sanzioni verranno adeguate in maniera automatica sulla base del parametro Istat dell’indice Foi, il quale considera i prezzi al consumo per le famiglie.
    L’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, o Asaps, ha stimato che l’aumento sarebbe circa del 10% ed ha quindi lanciato un messaggio al Governo, attraverso il presidente Giordano Biserni, per fermare la situazione: “Di fronte a una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, aumenti di bollette e prezzi in generale a causa del conflitto in Ucraina, si rischia che le multe rimangano grida manzoniane perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e verranno pagati o in minima parte o mai, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli enti locali, in materia di riscossione volontaria”.
    Multe, Milano “regina” di incassi: 102,6 milioni di euro nel 2021 LEGGI TUTTO

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    Multe, Milano “regina” di incassi: 102,6 milioni di euro nel 2021

    Entro il 31 maggio di ogni anno, le amministrazioni locali sono obbligate per legge a consegnare al governo i rendiconti sui proventi delle violazioni del Codice della Strada. Questi dati sono stati appena pubblicati sul portale del Ministero dell’Interno ed è quindi possibile stilare una sorta di classifica delle città italiane che hanno incassato di più dalle multe. Al primo posto c’è il Comune di Milano che, nel 2021, ha percepito un totale di 102,6 milioni di euro per sanzioni da violazione del CdS, di cui quasi 13 milioni solo grazie all’autovelox. Vediamo il resto delle città.
    Sul podio anche Roma e Torino
    Milano in testa, dunque, e al secondo posto c’è Roma con 94,1 milioni di introiti (4,6 milioni quelli legati all’autovelox). Medaglia di bronzo, invece, per Torino (41,5 milioni di cui 5 milioni con autovelox). Non mancano, poi, le sorprese: secondo questi dati, la cui consegna ha l’obiettivo di aumentare la trasparenza degli incassi degli enti locali derivanti dalle multe stradali e sulla loro destinazione, Napoli percepisce solo 27mila euro all’anno dagli autovelox installati in città. Ci sono poi alcuni comuni (Bari, Perugia, Catanzaro e Campobasso) che addirittura non registrano alcun introito dalle multe elevate tramite strumenti automatici di controllo della velocità.
    Alcuni casi eclatanti sono rappresentati dai piccoli comuni, che fanno registrare dati inaspettati: come quello delle Dolomiti con meno di 360 abitanti, Colle Santa Lucia (Bl), che ha incassato grazie all’autovelox oltre 552mila euro in un anno, o il Comune di Melpignano (Le) che ha guadagnato quasi 5 milioni di euro tramite dispositivi di controllo a distanza della velocità (che, se rapportato al numero dei residenti, ovvero 2.135, si tratta di oltre 2.300 a persona).
    Troppe vittime stradali: per i neopatentati un solo passeggero a bordo LEGGI TUTTO

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    Sulle Dolomiti c’è un autovelox che incassa cifre da record con le multe

    Tornanti e paesaggi mozzafiato sono la meta prediletta dei motociclisi, soprattutto in estate. E cosa c’è di meglio di un viaggio tra i passi delle Dolomiti? Il divertimento di certo non manca, senza contare che queste zone hanno un forte richiamo anche per i ciclisti. Ma c’è un fatto alquanto singolare che sta facendo il giro del web e che ha a che fare con la velocità. Stiamo parlando dell’autovelox sul Passo Giau (a 2.220 metri di altezza), una delle salite più famose dei passi dolomitici: il dispositivo è l’unico della zona e ha beccato talmente tante infrazioni per eccesso di velocità da far guadagnare oltre mezzo milione di euro di multe alla piccola amministrazione locale di Colle Santa Lucia (in provincia di Belluno).
    Oltre 4.500 verbali
    L’autovelox sul Passo Giau segna come limite 50 km/h e a giudicare dalle multe, sono davvero in pochi quelli che lo rispettano. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nel bilancio consuntivo del Comune si legge che le multe ammontano, per la precisione, a 552.367 euro. Si tratterebbe di 4.596 verbali notificati nel 2021, di cui 1.464 a italiani e 3.132 a stranieri. L’autovelox è stato montato qui tre anni fa, e le multe crescono ogni anno di più. Tutte, senza eccezione, relative a infrazioni per eccesso di velocità. E come potrebbe essere altrimenti? Con appena 335 abitanti (ligi al dovere, a quanto pare) e un solo vigile che lavora sei ore a settimana, c’è solo il dispositivo sul Passo Giau a controllare cosa succede qui.
    Noemi versione motociclista sportiva: il cambio look in sella alla Honda LEGGI TUTTO

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    Torino, record di infrazioni stradali nel 2021: 50mila punti tolti agli automobilisti patenti

    Non è positiva la situazione del 2021 a Torino riguardo al numero dei controlli effettuati dalla polizia stradale con le sue 14.140 pattuglie impiegate per la vigilanza della provincia. Sono infatti stati registrati quasi 50mila punti decurtati in un anno e più di 100 multe al giorno: una cifra che preoccupa e non poco, trattandosi di conducenti che, per un motivo o per un altro, hanno violato le norme del Codice della Strada.
    Tutti i numeri del 2021
    Se il 2020 era stato un anno “tranquillo” dal punto di vista degli incidenti e delle multe, si è trattata di una cosa passeggera: un momento causato dal primo vero lockdown in primavera e dalle successive restrizioni alla circolazione. Il 2021, complice l’anno di stallo, ha subìto una brusca impennata di sanzioni e infrazioni, con 1.170 incidenti registrati nella provincia di Torino (il record è di 1.353 nel 2019). Di questi sinistri, tre sono stati fatali e hanno causato la morte di quattro persone.
    Non solo incidenti drammatici, ma anche molte violazioni al Codice della Strada, che spesso tengono impegnate le pattuglie. Nel 2021 si contano ben 40.372 infrazioni, la maggior parte per eccesso di velocità (in un anno sono state registrare 6.905 violazioni, ovvero circa 20 al giorno) e per guida in stato di ebbrezza (424 trasgressioni, di cui 10 riguardanti persone che avevano assunto droga). Qualche numero anche sulle patenti ritirati e i punti tolti: rispettivamente 878 e 49.503, a cui si devono aggiungere le 972 carte di circolazione ritirate. Infine, sono comprese nel computo totale anche 34 arresti e 335 denunce, altre conseguenze di infrazioni al Codice della Strada.
    Torino, con la 500 Abarth a 175 km/h nel centro: la maxi multa è da 2mila euro LEGGI TUTTO

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    Autovelox automatico, in assenza della foto la multa si può annullare

    Arriva un’importante novità relativa al Codice della Strada: una sanzione derivata da una multa comminata tramite l’Autovelox automatico, infatti, può essere annullata in caso di ricorso se non viene prodotta in giudizio la foto che prova l’infrazione, in particolare se il verbale è stato redatto in ufficio e in un momento successivo a quello dell’infrazione stessa.
    Nuovo Codice della Strada: le 7 novità principali in arrivo dal 10 novembre
    Le motivazioni dell’annullamento
    A stabilirlo è una sentenza del Giudice di Pace di Cassino, che ha annullato una sentenza di una multa comminata per eccesso di velocità in un paese della provincia di Frosinone. Annullamento seguito all’esame delle prove fotografiche scattate dall’Autovelox e visionate in ufficio da agenti accertatori. Al momento dell’infrazione non erano presenti a bordo strada né l’agente che aveva poi redatto il verbale né un operatore della Polizia Stradale. Inoltre, la Prefettura che doveva provare la legittimità del provvedimento impugnato dall’automobilista non ha depositato, si legge nella sentenza, “alcun rilievo fotografico dal quale fosse possibile leggere chiaramente la targa dell’automezzo, risalire al modello e/o ad altri elementi utili alla sua identificazione (come per esempio il colore del veicolo o altri segni distintivi) atti a essere considerati prove sufficienti della responsabilità della parte ricorrente”. E quindi, l’assenza dell’immagine scattata dall’Autovelox è risultata determinante per l’accoglimento del ricorso presentato dalla guidatrice sanzionata e per il conseguente annullamento del verbale.
    Foto-prova: ecco a cosa serve
    La chiave di lettura è data dal fatto che la possibilità di esaminare la foto-prova dell’infrazione rilevata tramite Autovelox automatico sia un diritto dell’automobilista, perché permette ad esempio di verificare che non siano stati commessi errori da parte dell’ente accertatore nella lettura della targa del veicolo che ha superato i limiti di velocità o che ha attraversato un incrocio con il semaforo rosso. Per tale ragione, in genere nel verbale sono indicate le modalità per poter visionare l’immagine online tramite internet, oppure per effettuare richiesta di invio del duplicato per posta elettronica o per poterla esaminare di persona presso gli uffici preposti (può farlo anche un soggetto terzo, con una delega specifica).
    Il mistero della multa fantasma: l’autovelox confonde la maglietta con una targa e fa la multa LEGGI TUTTO

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    Nuovo Codice della Strada: le 7 novità principali in arrivo dal 10 novembre

    Dopo un turbolento percorso, il nuovo testo del Codice della Strada sta per diventare ufficiale, con la pubblicazione in Gazzetta prevista il 10 novembre 2021. In queste settimane sono state tante le notizie che si sono rincorse: alcune sono state confermate, altre smentite da sonore bocciature (come il no all’aumento a 150 km/h del limite di velocità in autostrada). Proviamo, quindi, a fare un elenco delle novità più importanti che tutti sono obbligati a sapere, pena la multa, che in diversi casi si preannucia più salata di quelle a cui siamo stati abituati. LEGGI TUTTO

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    Monopattini, sempre più incidenti a Torino e 50 multe al giorno

    I monopattini elettrici, divenuti protagonisti della mobilità urbana in seguito alla pandemia, sono sin dagli esordi sul mercato al centro delle cronache per via dei numerosi incidenti e polemiche che riescono a scatenare. Torino è tra le città italiane con più disagi: colpa proprio di chi ancora, dopo più di un anno, non ha capito come spostarsi correttamente a bordo dei monopattini. E proprio per colpa di essi, nel capoluogo piemontese si effettuano ormai una media di 50 multe al giorno a causa dei veicoli della micromobilità.
    Controlli contro l’uso non corretto
    I controlli delle forze dell’ordine, a Torino, si sono intensificati, per valutare come gli utenti della strada abbiano recepito le nuove norme a cui i monopattini elettrici devono sottostare. Tantissimi sfrecciano sotto i portici, lungo via Sacchi, recando disagio a commercianti e pedoni; in molti salgono in più di una persona; inoltre, troppi monopattini vengono lasciati per strada non parcheggiati, abbandonati, provocando innumerevoli disagi.
    Boom di incidenti
    La conseguenza di tutto ciò è che sono inevitabilmente aumentati gli incidenti causati da tali comportamenti. E qui entrano in gioco non solo i monopattini, ma anche le biciclette. “Negli ultimi tempi sono aumentati i traumi da cadute e investimenti che coinvolgono biciclette e monopattini – ha spiegato Alessandro Maria Massè, direttore della Prima clinica ortopedica e traumatologica del Cto di Torino -. E nelle persone piú fragili, soprattutto gli anziani, le conseguenze possono essere gravi. In tanti riportano fratture al polso e al gomito, ma anche traumi facciali. Pochi utilizzano il casco, nonostante i monopattini raggiungano una velocità massima di 25 km/h, che non è poco”.
    Insomma, in molti fanno fatica a rispettare le regole. L’aumento esponenziale delle multe ne è la prova più lampante.
    Monopattini elettrici, nuove leggi del Governo per la sicurezza LEGGI TUTTO