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    Fe Garay si fermerà per la maternità dopo le Olimpiadi di Tokyo

    Di Redazione I tifosi brasiliani, che avevano temuto un’altra defezione dopo quella di Thaisa, possono tirare un sospiro di sollievo: la schiacciatrice Fe Garay disputerà regolarmente le Olimpiadi di Tokyo con la nazionale verdeoro. Subito dopo, però, la giocatrice del Dentil Praia Clube ha in programma una pausa di un anno nella sua carriera, per dedicarsi alla maternità. “Ho preso la decisione di fermarmi per un anno – spiega la giocatrice, che compirà 35 anni a maggio – per dedicarmi alla famiglia e al mio sogno di diventare mamma. Ogni anno mi sento più matura, imparo a conoscere meglio e ad ascoltare il mio corpo: sento che questo è il momento giusto per farlo, non vale la pena di aspettare ancora“. L’addio di Fe Garay potrebbe anche essere definitivo: “Non lo so ancora, non so come sarò da madre. Mi è capitato di conoscere delle mamme-atlete e non so se riuscirei ad affrontare i viaggi, restando un mese lontana da casa. Voglio lasciare tutte le strade aperte“. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Germania: Berlin Recycling Volleys a un passo dal titolo

    Di Redazione Al termine di una stagione tutta vissuta in rincorsa, il Berlin Recycling Volleys è a un passo dal festeggiare quello che sarebbe il suo undicesimo titolo (il quinto consecutivo) nella Bundesliga maschile. La squadra della capitale, dopo aver vinto Gara 1 della finale in casa del VfB Friedrichshafen, ha bissato il successo anche sul campo amico con un netto 3-0 (25-22, 25-17, 25-23) portandosi sul 2-0 nella serie: già giovedì 15 aprile la prima occasione per chiudere i conti, di nuovo in casa dei rivali. La seconda finale è molto meno combattuta del previsto e vede un Berlin dominante in tutti i fondamentali, a cominciare dalla battuta: 7 ace di squadra, 3 di Benjamin Patch, che è anche il miglior realizzatore con 15 punti e il 57% in attacco. Grande partita anche per Eder Carbonera, premiato come MVP (12 punti con 4 muri) e Cody Kessel. Dall’altra parte steccano un po’ tutti e neppure il ritorno tra i titolari di Martti Juhkami sortisce gli effetti sperati; si salva soltanto Linus Weber con 12 punti e il 58% di efficacia. (fonte: Volleyball-Bundesliga.de) LEGGI TUTTO

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    Russia: la Dinamo Mosca torna sul trono dopo 12 anni

    Di Redazione Il capolavoro della Dinamo Mosca si completa in finale: Sokolov e compagni battono per 3-1 lo Zenit San Pietroburgo (25-21, 25-18, 23-25, 26-24) e per la prima volta dal 2008 si laureano campioni della Superliga maschile russa, completando uno strepitoso “triplete” con la Coppa di Russia e la CEV Cup. Per la formazione della capitale è il terzo titolo dell’era post-sovietica. Grande slam… al contrario anche per lo Zenit, sconfitto in finale in tutte e tre le occasioni e in 8 partite su 8 nell’arco della stagione. Anche questa volta la squadra di Sammelvuo, dopo un pessimo inizio, prova a rimontare e dà parecchio filo da torcere alla Dinamo: nel quarto set Kliuka e compagni riescono a risalire dall’11-16 e si presentano in vantaggio alla volata finale (22-20), ma falliscono il set point sul 22-20 e cedono ai vantaggi con il muro vincente di Likhosherstov su Podrebinkin. Il palleggiatore Pavel Pankov è ancora una volta l’uomo della partita per la Dinamo e riceve il premio di MVP, mentre Tsvetan Sokolov è di gran lunga il miglior realizzatore con 27 punti; fondamentale, e non solo per il punto conclusivo, anche Likhosherstov (13 punti). Allo Zenit, invece, manca decisamente l’apporto offensivo di Camejo e Podrebinkin; si salva Kliuka con 12 punti, mentre Yakovlev ne mette a segno 10. Giù dal podio il Kuzbass Kemerovo di Ivan Zaytsev, che nella finale per il terzo posto si arrende alla Lokomotiv Novosibirsk con il punteggio di 1-3 (26-24, 23-25, 13-25, 21-25). (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Melissa Vargas prende la cittadinanza della Turchia

    Di Redazione Nuova clamorosa svolta nella carriera di Melissa Vargas: l’opposta cubana, nelle ultime tre stagioni al Fenerbahce Opet Istanbul, ha acquisito la cittadinanza turca. La notizia è stata diffusa soltanto oggi, quando la giovane giocatrice è stata ricevuta insieme a una delegazione di rappresentanti della pallavolo nazionale dal presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha consegnato direttamente nelle sue mani la maglia della nazionale con il suo nome. Una maglia che comunque, secondo il regolamento vigente, Vargas potrà indossare tra non meno di due anni. La novità è doppiamente inaspettata, da un lato perché l’opposta classe 1999 non sarà confermata dal Fenerbahce e sta per lasciare la Turchia (gli ultimi rumors la danno in Cina, dopo l’interessamento della Dinamo Kazan), dall’altro perché poco più di sei mesi fa si era diffusa la notizia che la giocatrice aveva ottenuto la cittadinanza della Serbia. La stessa Vargas lo aveva confermato, dichiarando però che non avrebbe richiesto il cambio di nazionalità sportiva. E ora si comprende meglio il perché di questa dichiarazione. Della delegazione ricevuta da Erdogan facevano parte anche due compagne di squadra di Vargas nonché colonne della nazionale, Eda Erdem e Naz Aydemir. L’incontro si è tenuto nel palazzo presidenziale di Istanbul, dove proprio domani si giocherà il primo round della finale scudetto tra Fenerbahce e VakifBank. Era presente anche il CT della nazionale maschile Nedim Ozbey, che ha un motivo molto personale per ringraziare il capo di Stato: proprio grazie all’aereo presidenziale era stato trasportato in patria dopo il grave malore accusato mentre si trovava alle Canarie con la sua squadra di club, il Galatasaray. (fonte: Sabah) LEGGI TUTTO

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    Russia: la finale è Dinamo Mosca-Zenit San Pietroburgo. Fuori il Kuzbass

    Di Redazione Sarà ancora una volta la sfida tra Dinamo Mosca e Zenit San Pietroburgo ad assegnare il titolo nazionale in Russia. Le due squadre si sono già affrontate nella finale di Coppa di Russia e in quella di CEV Cup – entrambe vinte dalla Dinamo – e domani si contenderanno anche lo scudetto, sul campo dei moscoviti: lo Zenit, infatti, ha ribaltato il verdetto della regular season eliminando in semifinale il Kuzbass Kemerovo grazie al successo per 3-2 (26-24, 22-25, 24-26, 25-22, 15-11). Nulla da fare, dunque, per la squadra di Ivan Zaytsev, che chiude la stagione senza trofei. A trascinare lo Zenit una superba performance di Egor Kliuka, autore di 25 punti, e del recuperato Oreol Camejo (18); Zaytsev ha chiuso a quota 17, mentre il centrale Petr Krsmanovic ha messo a terra 15 palloni. Per la squadra del CT della nazionale Tuomas Sammelvuo si tratta della seconda finale nella storia, dopo quella persa nel 2018 contro lo Zenit Kazan. La Dinamo, dal canto suo, ha battuto per 3-1 (25-17, 25-13, 16-25, 25-23) i campioni uscenti della Lokomotiv Novosibirsk, che hanno dato filo da torcere ai grandi favoriti nel finale, dopo un inizio di gara a senso unico. Tsvetan Sokolov il top scorer dell’incontro con 19 punti, ma decisiva anche la prova del centrale Ilia Vlasov, che ha siglato 13 punti. In caso di successo in finale la squadra di casa, che in stagione ha perso solamente 2 partite, tornerebbe a laurearsi campione dopo 13 anni. Domani si giocherà anche la finale per il terzo posto tra Kuzbass e Lokomotiv; lo Zenit Kazan, invece, si consola con il quinto posto grazie al successo per 3-1 (25-21, 23-25, 25-15, 25-19) sul Fakel Novy Urengoy. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Lauren Gibbemeyer dice addio alla pallavolo giocata

    Di Redazione La notizia era nell’aria, ma adesso è arrivata l’ufficialità: Lauren Gibbemeyer ha deciso di appendere le ginocchiere al chiodo e lasciare la pallavolo giocata. Ad annunciarlo con un post su Instagram è (per ora) l’agenzia che la rappresenta, Best Sports Management, che ringrazia Lauren per “il suo impegno e la sua disciplina in tutti questi anni“. L’ultima esperienza da giocatrice della centrale statunitense resterà dunque quella, recentissima, nel primo campionato professionistico USA organizzata da Athletes Unlimited. Gibbemeyer, 32 anni, ha concluso la sua carriera di club lo scorso anno con l’Eczacibasi dopo aver giocato a più riprese in Italia, con le maglie di Pesaro, Conegliano, Casalmaggiore e Novara, oltre che in Azerbaijan e in Giappone. Nel suo infinito palmares spiccano lo scudetto e la Champions League conquistati con la Pomì; ha vinto inoltre una Coppa Italia, una Coppa di Turchia, due Supercoppe italiane e altrettante in Turchia. Con la nazionale ha vinto per due volte l’oro alla Volleyball Nations League, il World Grand Prix del 2015 e un argento alla World Cup dello stesso anno. (fonte: Instagram Best Sports Management) LEGGI TUTTO

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    Francia: ASPTT Mulhouse a un passo dallo scudetto

    Di Redazione Manca soltanto una vittoria all’ASPTT Mulhouse per festeggiare il secondo titolo della sua storia in Ligue A, dopo quello del 2017. Con la vittoria per 1-3 sul campo del Vandoeuvre Nancy (21-25, 25-21, 23-25, 19-25), la squadra di François Salvagni conserva 7 punti di vantaggio sul Béziers (che a sua volta batte per 3-1 lo Chamalières) quando mancano tre giornate alla conclusione della regular season, che quest’anno assegnerà lo scudetto senza passare dai play off. L’ultima chance delle “Angels” per riaprire il campionato sarà lo scontro diretto di sabato, ma in seguito il Mulhouse avrà a disposizione ancora due incontri casalinghi contro Paris Saint-Cloud e Istres. Mantiene il terzo posto il Nantes VB grazie alla vittoria per 2-3 (18-25, 25-23, 15-25, 25-21, 13-15) sul campo dell’Istres, con 29 punti di una scatenata Carli Snyder. Il Voléro Le Cannet di Micelli rosicchia un altro punticino, battendo per 3-0 il Pays d’Aix Venelles di Orefice (25-22, 25-21, 25-21) e portandosi a meno 4. Resta in scia anche il Racing Club de Cannes di Schiavo, che supera per 3-0 il Saint-Raphael (25-22, 25-20, 25-22) staccando il Terville-Florange al quinto posto. Il Mougins intanto tiene teoricamente aperta la lotta salvezza con il 3-0 sul fanalino di coda France Avenir, ma il verdetto appare soltanto rimandato. (fonte: Lnv.fr) LEGGI TUTTO

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    Turchia: Ziraat Bankasi in finale, Fenerbahce e Arkas a Gara 3

    Di Redazione Lo Ziraat Bankasi Ankara è la prima finalista della Efeler Ligi turca: dopo la vittoria in Gara 1, la squadra di Giampaolo Medei si impone sul Galatasaray anche in Gara 2 di semifinale con il punteggio di 1-3 (23-25, 25-16, 20-25, 17-25) centrando un obiettivo storico. Per lo Ziraat si tratta infatti della prima finale dal 2010. Merito di una squadra compatta e affiatata che, anche in una serataccia di Atanasov (4 punti in due set) trova nel suo sostituto Ibrahim Yulcel (10) e in uno strepitoso Wouter Ter Maat (21 punti con il 66% in attacco) le armi per imporsi. In difficoltà in ricezione il Galatasaray, a cui non bastano i 15 punti di Maurice Torres. In parità l’altra serie di semifinale tra Fenerbahce HDI Sigorta e Arkas Izmir: i gialloblu ribaltano la sconfitta di Gara 1 con un netto 0-3 (15-25, 20-25, 15-25) sul campo dei rivali, e venerdì 9 aprile potranno contare sulla “bella” in casa. Eroi della giornata l’opposto Metin Toy con 16 punti e uno stratosferico 78% in attacco e il centrale Graham Vigrass (8 su 9 in attacco e 2 muri); vanno in doppia cifra anche Salvador Hidalgo e Emre Batur, ma soprattutto il Fener riesce nell’impresa di bloccare il bomber dell’Arkas Efe Mandiraci, fermo a quota 9 punti. Intanto l’Halkbank Ankara si consola con il quinto posto e vendica la sconfitta in Coppa di Turchia con lo Spor Toto, imponendosi per 3-0 (25-21, 25-19, 25-16) nella decisiva Gara 3. Questa volta Wallace (appena 2 punti in tre set) è assente ingiustificato e la logica conseguenza è lo strapotere dell’Halkbank, trascinato da Efe Bayram (17 punti) e da ben 15 muri di squadra, 4 dei quali di Alexander Berger. (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO