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    F1 2025 Predictions: cosa possiamo aspettarci dal prossimo mondiale di Formula 1?

    Oscar Piastri, McLaren MCL38

    I motori si sono spenti. La stagione 2024 di Formula 1, la più lunga della storia di questa disciplina motoristica con ben 24 eventi in 10 mesi, si è chiusa con l’ultimo appuntamento stagionale ad Abu Dhabi e con una giornata di test post-season.
    Quello appena concluso è stato uno dei mondiali più combattuti degli ultimi decenni, sicuramente della cosiddetta era turbo-ibrida, iniziata con il dominio Mercedes nel 2014, proseguito poi con quello Red Bull e di Max Verstappen.
    Voltando le spalle al recente passato, gli otto mondiali costruttori vinti consecutivamente dal team della Stella a tre punte fino al 2021, non saranno ricordati come tra i più combattuti della storia della F1. Mercedes non ha sostanzialmente avuto avversari, se non forse l’ultimo anno quando il mondiale piloti (2021) andò a Verstappen. Idem per i due mondiali del 2022 e 2023 che, grazie al cambio di regolamento, hanno visto il dominio del team austriaco.
    La stagione appena conclusa invece ha visto, sia sul fronte piloti ma ancora di più su quello costruttori, una battaglia vera tra più contendenti. Norris ha provato a “disturbare” Verstappen nella corsa al suo quarto alloro mondiale mentre Ferrari e McLaren sono riuscite, nella non facile né prevedibile “impresa” di colmare il vantaggio che Red Bull aveva accumulato nella prima parte della stagione e di sopravanzare poi il team campione del mondo. Il distacco finale tra McLaren (666 punti) e Ferrari (652) è stato di soli 14 punti.
    Quattordici punti su 24 Gran Premi vuol dire meno di un punto a Gp e, considerando anche le sei gare sprint che hanno assegnato punti, meno di mezzo punto ad evento. Se vogliamo quantificarlo in maniera diversa, 14 punti sono un terzo posto, oppure un 4° e un 9° posto in più o un 5° e un 8° posto in più e così via.
    Mondiale Costruttori F1 2014-2024: P1 e P2 a confronto | CircusF1.com
    Dando uno sguardo ai dati degli ultimi 10 anni riportati nel grafico qui sopra, si può evincere come la media punti tra il vincitore del mondiale costruttori e il team che si è classificato al secondo posto sia superiore ai 200 punti, 208 per essere precisi. Il picco più alto si è registrato lo scorso anno con Red Bull che ha staccato Mercedes di ben 451 punti, mentre il divario più contenuto, dopo quello di quest’anno, lo abbiamo avuto nel 2021 con un gap contenuto in 28 punti tra Mercedes (P1) e Red Bull (P2).
    Fatte queste considerazioni, lo sguardo va ora al prossimo anno. Il 2025 vedrà un regolamento tecnico e sportivo molto stabile che dovrebbe garantire un ulteriore compattamento dei valori in pista.
    Il team campione del mondo, vista la crescita costante lungo tutto l’arco della stagione appena conclusa, dovrebbe essere in grado di mantenersi facilmente tra le zone alte della classifica. La stabilità nella formazione piloti potrà poi aiutare McLaren anche ad avere più continuità. La Ferrari, seconda forza quest’anno, potrà contare sulla spinta emotiva legata all’arrivo di Lewis Hamilton e al fatto di aver trovato, con la cura Vasseur, una continuità di sviluppo che era sempre mancata negli anni scorsi.
    Su Red Bull vediamo due incognite: da un lato la coppia di piloti, sia che si decida di proseguire con Sergio Perez che di cambiare a favore di Liam Lawson, non potrà essere sulla carta all’altezza della coppia di piloti McLaren e Ferrari. Inoltre anche dal punto di vista tecnico, la perdinta di Adrian Newey e la “strada smarrita” sugli sviluppi 2024, potrebbero essere un altro punto critico in ottica 2025.
    Un capitolo a parte merita Mercedes. La crisi tecnica è profonda e duratura. Le difficoltà nel capire la monoposto e la corretta direzione da prendere negli sviluppi potrebbe ripresentarsi anche il prossimo anno. A questo, un po’ come per Red Bull, l’arrivo di un giovanissimo pilota potrebbe essere un punto critico, se paragonato ai due top team di quest’anno e alle loro coppie di piloti.
    Per la lotta al titolo mondiale costruttori 2025 non vediamo come qualche altro team possa entrare, visti i risultati di quest’anno e vista anche la formazione piloti, non certo all’altezza – con tutto il rispetto – di quella di McLaren e Ferrari.
    Una lotta quindi a due per il titolo costruttori tra McLaren e Ferrari. Probabile ma non certo, visto quanto la Formula 1 ci insegna e ci ha insegnato in particolare quest’anno. Se ben ricordate, dopo le prime quattro gare il mondiale sembrava già archiviato per Red Bull. Come tutti sappiamo, è andata poi diversamente. C’è da aggiungere che nel 2025, gli sviluppi in corso d’anno saranno “condizionati” dal progetto 2026 che vedrà un importante cambio regolamentare e quindi si dovrà “sacrificare” in parte la stagione per non arrivare impreparati alla successiva.
    Per ora la nostra F1 Prediction, quando si sono appena spenti i motori del mondiale 2024 di Formula 1, (pre)vede McLaren e Ferrari ancora davanti a Red Bull e Mercedes. LEGGI TUTTO

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    McLaren, il Costruttori torna a Woking

    Pole man Lando Norris, McLaren MCL38, and Oscar Piastri, McLaren MCL38, arrive in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreMcLaren Mercedes ha scritto una nuova pagina di storia in Formula 1, conquistando il titolo costruttori al termine di una stagione emozionante e combattuta fino all’ultimo giro. La gara finale sul circuito di Yas Marina ha coronato un’annata straordinaria per il team di Woking, che torna al vertice della classifica costruttori per la prima volta dal 1998.
    Un’annata da ricordare, con il ritorno al vertice
    La stagione 2024 ha rappresentato un vero e proprio ritorno al vertice per la McLaren Mercedes, che negli ultimi anni aveva vissuto alti e bassi. Il lavoro congiunto di tecnici, ingegneri e piloti ha permesso al team di sviluppare una monoposto, la McLaren MCL39, estremamente competitiva. Grazie a un’aerodinamica praticamente sempre efficiente e all’affidabilità del motore Mercedes, il team ha saputo affrontare circuiti con caratteristiche molto diverse, dimostrandosi costante in ogni condizione.
    Uno dei momenti chiave della stagione è stato il doppio podio conquistato a Silverstone, seguito dalla straordinaria vittoria di Norris a Miami, dove la strategia del team ha fatto la differenza. Piastri ha invece ottenuto la sua prima vittoria in carriera in Ungheria, segnando un altro punto di svolta nella corsa verso il titolo. Se l’inglese non è stato in grado di lottare fino alla fine per il titolo Piloti, il team ha viaggiato costantemente su ritmi elevati, approfittando anche del drastico calo di Red Bull, oltre che della poca costanza degli avversari diretti come Mercedes e, soprattutto, Ferrari.
    Il trionfo di oggi rappresenta molto più di una vittoria sportiva. Per McLaren, è il culmine di un percorso di rinascita iniziato diversi anni fa, quando la squadra ha deciso di investire in innovazione tecnologica, giovani talenti e una visione a lungo termine. La collaborazione con Mercedes, tornata a essere partner motoristico del team nel 2021, ha giocato un ruolo fondamentale nel riportare la McLaren tra le grandi del Circus. Andrea Stella, dalla sua nomina a Team Principal, ha giocato un ruolo fondamentale, tanto nel comparto tecnico quanto come uomo squadra.
    Un finale da brividi, con lo sguardo rivolto al futuro

    Con questa vittoria, la McLaren non solo chiude il 2024 in gloria, ma getta solide basi per il futuro. Lando Norris si conferma una delle stelle più brillanti della Formula 1, mentre Oscar Piastri si è ormai affermato come uno dei talenti più promettenti del paddock. Con una struttura tecnica solida e una mentalità vincente, il team punta a difendere il titolo nel 2025, con l’ambizione di tornare a dominare anche la classifica piloti.

    La McLaren Mercedes ha dimostrato che la pazienza e il duro lavoro possono riportare una leggenda sportiva al vertice. Per i suoi tifosi, questa è una vittoria che resterà scolpita nella memoria: un ritorno alla gloria che può certamente segnare l’inizio di una nuova era dorata per il team di Woking. Infine, una menzione speciale va fatta per, oltre Andrea Stella, il proprietario Zak Brown, che ha avuto il coraggio di credere nel team quando ormai tutto sembrava perso, facendo gli investimenti giusti, prendendo al suo fianco le persone più adatte per continuare a crescere con continuità. LEGGI TUTTO

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    F1, Mclaren suona la nona trionfale sinfonia nel Mondiale Costruttori

    Oscar Piastri, McLaren F1 Team, and pole man Lando Norris, McLaren F1 Team, congratulate each other on arrival in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreIn F1 Mclaren suggella il proprio ritorno tra i big con la conquista del nono Mondiale Costruttori raggiungendo nell’albo d’oro la Williams. Un binomio tutto britannico, quindi, nella seconda posizione di tutti i tempi alle spalle della Ferrari, nettamente in testa con 16 allori iridati. Ed è una notizia molto molto bella per tutto il motorsport internazionale in quanto si tratta di un gradito ritorno ai vertici per questa storica e gloriosa scuderia che mancava all’appuntamento con la vittoria nei Costruttori dal lontano 1998.
    Anche all’epoca, come adesso, la Mclaren era protagonista in F1 con i motori Mercedes e trionfava con una delle coppie più iconiche, ovvero Hakkinen e Coulthard. Un’altra suggestiva analogia con quella stagione era la sfidante di turno della scuderia di Woking: la Ferrari. Sì, proprio il Cavallino Rampante con cui Mclaren ha lottato più volte nella storia di questo sport in epoche diverse e sempre con narrazioni fortemente emozionanti. Due storiche duellanti che nel 2024 hanno ripreso a battagliare per i vertici assoluti, rinverdendo una contesa sempre affascinante che rappresenta uno dei principali cuori pulsanti della stessa F1.
    Mclaren e Ferrari sono la storia e la leggenda che dagli anni ’70 del secolo scorso alimentano il potente gusto della competizione degli appassionati del mondo intero, divisi nel tifo ma rispettosi e riconoscenti dell’enorme valore altrui. Il prologo, questo vissuto nel 2024, di quello che Mclaren e Ferrari potranno regalarci il prossimo anno quando potrebbero lottare anche per il Mondiale Piloti. Già dal 2023 Mclaren ha ripreso a marciare ai suoi livelli quando, con un recupero strabiliante, è ritornata in lizza per il successo nei Gp.

    Quest’anno ha confermato i notevoli passi avanti compiendo un ulteriore salto di competitività che l’ha portata fino a questo grande trionfo con il duo Norris-Piastri. Nella seconda fase del Mondiale fino al Gp del Brasile Lando è sembrato essere anche nelle condizioni di lanciare il guanto di sfida a Verstappen per il titolo Piloti ma poi contro il granitico e maturo talento del campione olandese nulla ha potuto. La melodiosa storia dei Mondiali Costruttori Mclaren è iniziata nel 1974 proseguendo con espressioni ancora più gloriose del decennio successivo durante la formidabile striscia di vittorie 1984-1985-1988 e 1989 fino alle ultime affermazioni del 1990, 1991 e 1998. LEGGI TUTTO

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    F1, Papaya rules the world! McLaren campione del mondo, il capolavoro di Andrea Stella

    Andrea Stella, Team Principal, McLaren – credit: McLaren Racing Media Centre

    Tra i due litiganti, alla fine, ha goduto il terzo. La McLaren, considerata da tutti come outsider all’inizio del mondiale di Formula 1, si è laureata campione del mondo tra i costruttori. Un titolo, tra i costruttori, che per il team di Woking mancava dal lontano 1998, allora confezionato da Mika Hakkinen e David Coulthard, e che riporta gli inglesi sul tetto del mondo dopo 16 anni di astinenza, da quell’epico trionfo iridato di Lewis Hamilton sotto il nubifragio di Interlagos. È la vittoria della squadra, sempre compatta e unita verso un obiettivo, anche quando potevano subentrare le ambizioni personali di Lando Norris. E, di conseguenza, è una vittoria che ha un marchio molto tricolore: quello di Andrea Stella, al primo titolo mondiale da Team Principal.
    LAVORO VINCENTE: ECCO COME HA VINTO LA MCLAREN
    Il trionfo della McLaren nel campionato costruttori parte da molto lontano, precisamente dall’estate del 2023. Prima del Gran Premio dell’Austria, la MCL60 occupava sistematicamente gli ultimi posti della griglia, rievocando il periodo nero a cavallo tra il 2013 e il 2019, in cui il team faticava persino ad entrare in zona punti. Da quel weekend a Spielberg, però, la parabola della papaya è diametralmente cambiata: macchina nuova di zecca, i primi risultati conquistati con continuità, e la sensazione di poter essere una contendente credibile per giocarsi la vittoria.
    Attese tutte confermate appieno in questo 2024 memorabile. Dopo un inizio un po’ in sordina, piuttosto distante da Red Bull e Ferrari in termini di prestazioni, la svolta arriva a Miami, con il primo successo in carriera di Lando Norris. Da lì, gara dopo gara, la vettura cresce a vista d’occhio, complici gli aggiornamenti costanti e proficui adoperati dal team, che rendono la MCL38 la macchina migliore della griglia. Un vantaggio tecnico che si concretizza nel Gp di Azerbaigian, in cui si consuma il sorpasso sulla Red Bull nella classifica costruttori, lanciando la scuderia di Woking verso il titolo iridato. Seppur con più difficoltà del previsto, in virtù della rimonta della Ferrari nella parte finale di stagione. Resa possibile anche da qualche defaillance dei due piloti.
    ADESSO IL MONDIALE PILOTI: MA SU CHI PUNTARE?
    Già, le mancanze dei piloti. Perché se è vero che la McLaren è stata la macchina più costante di tutte per grandissima parte della stagione, è altrettanto vero che a causa di molte incertezze dei piloti, non sempre ha capitalizzato al massimo la sua superiorità tecnica. In particolare, il riferimento è a Lando Norris. Colui che doveva essere il “capitano” in pista, si è rivelato spesso e volentieri inadeguato: partenze sbagliate, corpo a corpo persi malamente, sviste banali e allucinanti (come in Qatar)… Un andamento molto discontinuo ma con picchi sicuramente più alti di quelli raggiunti da Oscar Piastri, più lineare nel rendimento ma, almeno quest’anno, leggermente al di sotto del compagno di squadra come prestazione pura.

    Dubbi e incertezze verso un 2025 in cui la McLaren partirà con i favori del pronostico e, oltre a volersi riconfermare campione del mondo tra i costruttori, andrà a caccia anche del titolo piloti. Con una domanda che si riproporrà in maniera costante: puntare sul discontinuo Lando Norris o sull’ancora acerbo Oscar Piastri? La risposta la daranno la pista e, soprattutto, la gestione attenta e accorta di Andrea Stella. Che intanto, col suo lavoro di squadra, ha confezionato il suo primo capolavoro: riportare la McLaren sul tetto del mondo. Papaya rules the world! LEGGI TUTTO

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    In F1 è super sfida McLaren-Ferrari, ma non rovinateci il finale…

    La penalità inflitta a Lando Norris nel finale di gara del GP del Qatar ha riacceso le speranze della Rossa in ottica Costruttori, all’alba dell’ultimo capitolo del mondiale 2024 previsto per domenica ad Abu Dhabi.Foto: Ferrari Media Center

    PER LA STORIA
    Insomma una tra McLaren e Ferrari potrà andare in vacanza con il sorriso stampato sulle labbra. Un sorriso che avrebbe il sapore della storia per entrambe, perché se la Ferrari manca all’appello da 16 anni, per McLaren sono addirittura 26 gli anni dall’ultimo successo nei Costruttori, un titolo che porta le scolorite firme di Mika Hakkinen e David Coulthard. Ironia della sorte il progettista di quella McLaren (MP4/13 del 1998) era proprio Adrian Newey, l’uomo al quale McLaren, con tutta probabilità, scucirà il titolo domenica.
    MONDIALE COSTRUTTORI: IL PRONOSTICO
    In ogni caso sarà una giornata speciale, anche se viste le premesse siamo abbastanza convinti che la McLaren, dato il vantaggio, alla fine riuscirà a spuntarla. Alla Ferrari infatti ipoteticamente non basterebbe neanche una doppietta. Detto questo, la squadra di Maranello dovrà eseguire il tutto alla perfezione e lottare fino all’ultimo sperando in qualche pasticcio, non poi così raro, da parte del team Papaya o altrimenti che qualcuno, tra Verstappen e le Mercedes, sparigli un po’ le carte, facendo da terzo incomodo.
    LA VARIABILE
    Ma se in pista l’operazione appare complessa, rimane una grossa incognita extra pista, legata al direttore di gara. Prima di Las Vegas, senza alcuna argomentazione, Niels Wittich è stato licenziato dalla FIA e il suo posto è stato preso da Rui Marques, già direttore di gara in F2 e F3.
    Dopo un esordio sereno in Nevada, ha lasciato molto discutere la direzione di gara di Marques in Qatar, prima per uno specchietto lasciato in pista troppo a lungo, senza l’imposizione del regime di Virtual Safety Car, circostanza che ha causato le forature di Hamilton e Sainz e di conseguenza la necessità dell’ingresso della Safety Car. Poi per la penalizzazione di Norris, che in regime di doppia bandiera gialla non ha decelerato a dovere.

    UN FINALE ALLA MASI?
    Chiariamo, la penalizzazione di per sé è corretta da regolamento, ma uno stop&go di 10 secondi, appare – come dichiarato dal Team Principal di McLaren Andrea Stella – una punizione un pochino sproporzionata. Ma più che sproporzionata, risulta un po’ una di quelle decisioni che fanno pensare che si voglia arrivare al gran finale, a giocarsela fino alla fine per lo show, per lo spettacolo.
    Ma dato che la serie sulla Formula 1 la produce già Netflix e dato che la pazza era di Masi ce la siamo lasciata alle spalle, sarebbe brutto tornare indietro proprio ora, visto soprattutto che questo sport di spettacolo è già capace di produrne da sé abbastanza. Insomma, fateci divertire quanto volete, ma per piacere non rovinateci questo gran finale di stagione. LEGGI TUTTO

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    Ferrari diretta Gp Qatar: segui la gara di F1 di oggi LIVE

    Formula Uno, la classifica in diretta

    17:41
    Russell è il primo a fermarsi
    Al giro 24 arriva il primo pit-stop, quello di Russell che era in difficoltà sotto la pressione di Piastri. Pit-stop con qualche problema, il pilota inglese perde tantissimo tempo e rientra in 11ª posizione.

    17:39
    Piastri vicino a Russell, Verstappen incredibile
    Sembra essere tornata la Red Bull di inizio stagione, con Verstappen primo in solitaria che continua a far registrare giri veloci. Intanto spinge anche Piastri, ora a 9 decimi da Russell e con la possibilità di usare il DRS. Rimane a più di 2 secondi Leclerc.

    17:32
    Errore di Piastri, Leclerc si avvicina
    Va lungo Piastri, che perde sei decimi di vantaggio su Leclerc, ora a 2.6 di distacco. Intanto in difficoltà Sainz, a 1.8 da Leclerc.

    17:28
    Mondiale costruttori, la situazione
    Se la gara dovesse terminare così (Norris 2°, Piastri 4°, Leclerc 5° e Sainz 6°), la Mclaren guadagnerebbe altri 12 punti su Ferrari, portando il proprio vantaggio a +42. Mancherebbe dunque la certezza matematica, ma servirebbe poi un vero e proprio miracolo ad Abu Dhabi.

    17:21
    Verstappen vola, Leclerc crolla
    Sta volando Verstappen, che scappa via a due secondi di distacco da Norris. Dietro crolla Leclerc, ora a 3.3 secondi da Piastri.

    17:19
    Leclerc si stacca dal quartetto in testa
    Ora Leclerc accusa ben 2 secondi di ritardo su Piastri e sul quartetto in testa. Alle sue spalle Sainz sembra essere più veloce al momento.

    17:16
    Leclerc e Sainz dietro le Mclaren
    Subito aggressivo Piastri, che non ha perso tempo per riprendersi la posizione su Leclerc. Adesso le due Ferrari sono dietro ad entrambe le Mclaren, con Norris secondo e Piastri quarto.

    17:14
    Piastri sorpassa Leclerc, altro contatto dietro
    Subito dopo la ripartenza Piastri si riprende il quarto posto, sorpassando Leclerc. Intanto dietro contatto tra Stroll e Lawson.

    17:13
    Si riparte, Verstappen davanti a tutti
    Esce la Safety Car, si riparte al quinto giro con Verstappen davanti a tutti. Seguono poi Norris, Russell, Leclerc, Piastri e Sainz.

    17:09
    Contatto tra Albon e Stroll
    Primo giro caotico: oltre all’incidente tra Ocon, Colapinto e Hulkenberg, c’è stato anche un contatto tra Albon e Stroll, con il pilota Williams che finisce in testacoda ma riesce a tornare in pista.

    17:08
    Leclerc al momento quarto, Sainz sesto
    Leclerc ha guadagnato una posizione al via, rischiando nella seconda curva ma riuscendo a portarsi davanti a Piastri con un grande sorpasso. Dietro, in sesta posizione, Sainz.

    17:06
    Subito Safety Car, Ocon e Colapinto fuori
    Subito un contatto al via, con Ocon e Colapinto fuori e foratura per Hulkenberg: entra subito in pista la Safety Car.

    17:05
    +++ Si parte! Inizia il Gran Premio del Qatar +++
    Si spengono le luci: inizia il Gran Premio del Qatar! Verstappen si porta subito avanti, secondo Norris.

    17:02
    Gp del Qatar, inizia il giro di ricognizione
    Inizia il giro di ricognizione sul circuito di Losail.

    17:01
    Leclerc, problemi prima della partenza
    Team radio di Leclerc poco prima della partenza: si è rotta la cannuccia del suo drink, un grosso problema per una gara così lunga ed estenuante.

    16:56
    Gp del Qatar, la classifica costruttori in tempo reale
    Ci siamo, mancano pochi minuti alla partenza: segui in tempo reale la classifica del mondiale costruttori. LA CLASSIFICA LIVE

    16:45
    Gp del Qatar, pochi minuti alla partenza
    Mancano solo quindici minuti al via, mentre in pista si svolgono le celebrazioni e lo show prima della partenza.

    16:42
    Vasseur: “Sarà difficile ma dobbiamo essere pazienti”
    Queste le parole di Vasseur a pochi minuti dalla partenza: “Sappiamo che sarà molto difficile sorpassare su questo circuito, ma la gara è lunga. Il graining è sotto controllo, oggi ci saranno tanti giri e dovremo essere pazienti: dobbiamo finire davanti alle Mclaren. Sulla distanza di gara possiamo fare bene”.

    16:35
    Gp del Qatar, la griglia di partenza
    Questa la griglia di partenza del Gp del Qatar. Mclaren in seconda fila, le Ferrari dietro.
    1 George Russell (Mercedes) – 2 Max Verstappen (Red Bull)3 Lando Norris (McLaren) – 4 Oscar Piastri (McLaren)  5 Charles Leclerc (Ferrari) – 6 Lewis Hamilton (Mercedes)  7 Carlos Sainz (Ferrari) – 8 Fernando Alonso (Aston Martin)  9 Sergio Perez (Red Bull) – 10 Kevin Magnussen (Haas)  11 Pierre Gasly (Alpine) – 12 Guanyu Zhou (Kick Sauber)  13 Valtteri Bottas (Kick Sauber) – 14 Yuki Tsunoda (Team RB)  15 Lance Stroll (Aston Martin) – 16 Alex Albon (Williams)  17 Liam Lawson (Team RB) – 18 Nico Hulkenberg (Haas)  19 Franco Colapinto (Williams) – 20 Esteban Ocon (Alpine)

    16:30
    Formula Uno, scarica l’App del Corriere dello Sport
    Segui tutta la Formula Uno sull’App ufficiale e gratuita del Corriere dello Sport: 
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    16:25
    Mondiale costruttori, cosa serve alla Ferrari per restare in corsa
    Dal canto suo la Ferrari dovrà impedire alla Mclaren di ottenere altri 15 punti di vantaggio, che chiuderebbero il mondiale costruttori. Leclerc e Sainz, che partiranno dietro a Norris e Piastri, dovranno riuscire a rimontare e impedire la fuga delle Mclaren per rimandare il mondiale costruttori all’ultimo Gran Premio della stagione, ad Abu Dhabi.

    16:20
    Mondiale costruttori, Mclaren e Ferrari: tutte le combinazioni
    La Mclaren potrebbe già vincere il mondiale costruttori qui in Qatar. La scuderia di Woking ha 30 punti di vantaggio sulla Ferrari: ecco tutte le combinazioni

    Norris e Piastri, in qualunque ordine, chiudono una doppietta Mclaren 
    La Mclaren ottiene 15 punti in più della Ferrari
    La McLaren ottiene 14 punti in più della Ferrari, e uno tra Norris e Piastri vince la gara.

    16:15
    Gp del Qatar, Ferrari sfida la Mclaren: come seguire in tv o streaming
    Ultima chiamata per la Ferrari, ancora in corsa per il mondiale costruttori ma distante dalla Mclaren: ecco come seguire la gara in diretta. LEGGI TUTTO

    Losail – Qatar LEGGI TUTTO

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    F1, In Qatar il primo match point di McLaren per vincere il costruttori

    In Qatar, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1, la McLaren avrà il primo match point, per vincere il costruttori.Lando Norris, McLaren F1 Team, in the cockpit

    Dopo il Gran Premio di Las Vegas, la Scuderia Ferrari ha recuperato 12 punti alla McLaren e, alla vigilia della weekend del Qatar, la Ferrari si trova a -24 dei rivali inglesi.
    608 punti sono quelli conquistati da Lando Norris ed Oscar Piastri; 584 quelli conquistati da Charles Leclerc, Carlos Sainz e Oliver Bearman.
    Il fine settimana in Qatar vedrà la Formula 1 impegnata nell’ultimo weekend con il formato sprint. Al di là però dei punti in palio, qualora McLaren dovesse portare il vantaggio sulla Ferrari a 44 punti, il team di Andrea Stella sarà matematicamente vincitore del mondiale costruttori.

    Ovviamente McLaren dovrà garantirsi un vantaggio analogo anche sul team Red Bull che ora ha un ritardo di 53 punti. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris alla ricerca di alleati per strappare il titolo piloti a Verstappen

    Oscar Piastri, McLaren F1 Team, and pole man Lando Norris, McLaren F1 Team, congratulate each other on arrival in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media Centre

    Nella classifica mondia piloti F1, Norris è a 52 punti da Verstappen, quando mancano sei gare dalla fine e tre sprint. I punti disponibili, per il primo classificato, considerando i giri veloci, sono al massimo 180. Facendo qualche rapido calcolo, il pilota inglese della McLaren deve avvicinarsi a Verstappen con una media di 8,7 punti a gara per vincere il titolo all’ultima gara della stagione ad Abu Dhabi.
    Su questo argomento è intervenuto anche Andrew Benson, noto corrispondente della Formula 1 della BBC che ha detto: “Il problema per il pilota della McLaren è che, pur avendo ridotto il vantaggio di Verstappen in ognuna delle ultime quattro gare dopo la pausa estiva, non lo ha fatto abbastanza. La media dei punti che Norris deve recuperare a ogni gara è aumentata, anche se il divario tra i due piloti si è ridotto.
    Benson ha poi sottolineato come a Verstappen sia sufficiente arrivare sempre secondo, alle spalle del suo rivale, per mantenersi in testa alla classifica e vincere così il titolo 2024: “Questa media è superiore al divario tra il primo e il secondo posto, anche se si aggiunge il punto per il giro più veloce. Quindi, Verstappen può permettersi di arrivare secondo dietro a Norris anche se il britannico dovesse vincere tutte le gare rimanenti e il pilota della Red Bull sarebbe comunque campione”.

    L’inglese della McLaren dovrà allora cercare degli alleati in pista e la pensa così anche lo stesso giornalista della BBC: “Norris ha certamente bisogno che forze esterne lo aiutino in qualche modo. Non è in grado di controllare il proprio destino. Tutto ciò che può fare è continuare a vincere e sperare che gli altri eventi giochino a suo favore.
    Norris dunque, per avere qualche possibilità di vincere il campionato del mondo piloti F1 2024, deve lavorare anche per garantirsi qualche alleato. Noi riteniamo che i nomi non manchino, a cominciare dai piloti inglesi come Lewis Hamilton che ha ancora qualche conto in sospeso con il pilta olandese della Red Bull. LEGGI TUTTO