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    Matteo Piano presenta a Marsala il suo libro “Io, il centrale e i pensieri laterali”

    Di Redazione Matteo Piano, centrale della nazionale italiana e capitano dell’Allianz Milano, sarà ospite di Marsala Volley e della libreria Mondadori di Marsala per presentare il suo libro “Io, il centrale e i pensieri laterali“, edito da Baldini+Castoldi. La presentazione del libro, inserita negli eventi estivi della città, si svolgerà martedì 2 agosto alle 19 nella suggestiva piazza Carmine, nel centro storico di Marsala. La presentazione, già programmata nel marzo 2020, era stata rinviata a data da destinarsi a causa della pandemia. La presenza del campione in Sicilia è stata colta al volo dalla ideatrice dell’evento Rossana Giacalone Caleca, dirigente di Marsala Volley, che insieme alla libreria Mondadori ha rimesso in piedi la macchina organizzativa. Il messaggio del libro scritto da Matteo Piano con Cecilia Morini, psicologa dello sport e psicoterapeuta, è rivolto in maniera trasversale a chi per superare i propri limiti è disposto ad accettare le proprie fragilità e a “coltivare l’imperfezione per continuare ad essere perfettibili“. Le anime della presentazione voluta da Marsala Volley, che si avvale del patrocinio del Comune di Marsala, saranno l’associazione Perpetuum con il Liceo Scientifico di Marsala, le associazioni Ciuri e Loft Cultura e la FIPAV Comitato Territoriale di Trapani. Media partner dell’evento saranno RMC101, La Tr3 e Clickoso; partner commerciali Le Caserie, Hotel Stella d’Italia, Centro Stampa Rubino. La sicurezza dell’evento è affidata al gruppo di volontari di Protezione Civile GIVA di Marsala sempre vicina al mondo dello sport. “Sono felice che Matteo Piano abbia voluto mantenere la promessa di presentare il suo libro a Marsala – dice Rossana Giacalone Caleca – l’occasione consentirà di ascoltare una storia bellissima utile a tutti per scoprire attraverso l’esperienza del campione come superare i propri limiti e rivivere i momenti più esaltanti della pallavolo italiana. Matteo, con le sue azioni rivolte al sociale, è l’esempio del campione , una personalità unica, un autentico esempio positivo. Sono sicura che la presentazione riscuoterà molta curiosità tra il pubblico che potrà approfittare del momento del firma copia per conoscere da vicino un vero campione“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano: “Spero di essere il miglior capitano che posso essere”

    Di Redazione Le prime parole di Matteo Piano dopo la firma dell’accordo biennale che legherà il centrale astigiano all’Allianz Powervolley per le prossime due stagioni. Una conferma di continuità e qualità importante per il club e per lo scacchiere di coach Piazza. Matteo Piano, capitano dell’Allianz Powervolley Milano anche per la prossima stagione. Mi ricordo l’inizio dello scorso campionato la tua metafora dell’arazzo su quello che sarebbe stato il vostro percorso. Alla luce di quello che avete conquistato, questo arazzo ora come te lo immagini? “Mi immagino un arazzo che è cambiato in corso d’opera. Credo che abbiamo iniziato a tessere il nostro arazzo i primi mesi, poi abbiamo avuto un momento in cui ci siamo fatti un po’ di domande, ci siamo ritrovati e abbiamo magari sfilato alcuni fili iniziali per poi andare a ritessere nel 2022 in maniera importante, quando abbiamo aggiunto dei colori importanti che Milano non ha mai visto, soprattutto nella parte centrale della nostra stagione: ad esempio la Final Four, ma penso anche il quinto posto in regular season che è stato un piazzamento che non avevamo ancora raggiunto negli ultimi anni”. Possiamo definirti un capitano accogliente, quel senso di aggregazione che è sempre emerso nei roster di Milano, merito dello zoccolo duro di cui certamente sei il portavoce principale. Senti che questo tuo ruolo sia evoluto in questi anni e che, anzi, abbia ancora margine di evoluzione? “Spero di essere un capitano accogliente, ci provo. Credo di essere una persona accogliente, credo anche che ogni tanto, essendo un ragazzo emotivo e sensibile, ho un bel temperamento; tutto questo nel suo insieme mi fa vivere le persone in maniera autentica e diretta. Forse questo potrebbe minare un pelo l’accoglienza. Spero di essere stato un capitano accogliente in questi anni, posso dire che allo stesso tempo ho trovato delle squadre accoglienti, così come lo sarà la prossima, non ho molti dubbi, ho la speranza”. foto Powervolley Milano “Nel 2017, mi ricordo che durante il mio primo anno a Milano avevo un po’ paura di dover fare qualcosa in più. Ad un certo punto ho capito che dovevo essere me stesso, non bisogna fare qualcosa in più delle volte, bisogna fare bene le cose che sappiamo fare bene, poi, ovvio, c’è sempre da aggiungere; Quindi l’ho risolta così, dando importanza ai valori in cui credo, a tutte le emozioni che sento e a quello che percepisco dalle persone che ho vicino. Non sarò il miglior capitano del mondo, ma spero di essere il miglior capitano che posso essere. Margini di miglioramento? Assolutamente sì, mi dà molta carica questa veste, perché credo che questo sia un rinnovarsi per Milano, e di riflesso anche la mia vista coglie le sfumature più belle e il margine di crescita che si può avere”. Qualcuno potrebbe pensare che, dopo tanti anni nella stessa società come capitano, questo ruolo diventi quasi automatico. In realtà è evidente come ogni stagione Matteo riesca a dare sempre quel valore aggiunto per sé e per i suoi compagni. Dove cerchi lo stimolo per dare quel quid in più? “Credo che bisogna essere contenti delle cose che si scelgono di fare, se si può soprattutto. Ho scelto di fare pallavolo e qui sono il capitano: da una parte è una responsabilità e dall’altra un’opportunità. Ci sono delle responsabilità, sono consapevole dei doveri che ho verso gli altri, e delle opportunità tra cui sicuramente quella di “essere” che è qualcosa di prezioso. Da questo punto di vista per me è stato molto importante essere capitano perché è come se da una parte potessi semplicemente essere nella mia strada, nel mio percorso pallavolistico e non senza pormi dei problemi. Nelle squadre in cui ero capitano cercavo di guardare gli altri, lo faccio adesso e lo facevo in passato, sia che fossero più vecchi o più giovani, sia il comportamento degli altri capitani. È importante guardare gli altri per apprendere qualcosa da loro. È questo che mi piace di più dello star qua, credo di aver una fortuna che sfrutto al meglio e se faccio con gioia quello che mi piace fare penso ne giovino tutti e viceversa, i miei compagni, tutte le persone che lavorano in Powervolley, se riescono a svolgere il loro compito e ad essere se stessi con gioia poi tutto si trasforma in una giostra, ci si diverte tanto”. foto Powervolley Milano Milano sta compiendo stagione dopo stagione dei grandi passi avanti: penso alla Challenge Cup l’anno scorso, la F4 di Coppa Italia quest’anno, e il posizionamento al quinto posto in campionato. Insomma si sta portando avanti un progetto che prevede obiettivi decisamente ambiziosi, lo ha dichiarato più volte il presidente Fusaro nel corso della stagione. In questo senso come gestisci la tua figura di leader emotivo in relazione alla squadra? “È bello che questi obiettivi crescano ed è bello che anche ognuno di noi non solo venga preparato adeguatamente a saperli vivere, ma anche a preparare gli obiettivi più grandi. Mi ricordo la prima partita della scorsa stagione: il mio obiettivo era vivere il palazzetto, vivere il pubblico. C’era la motivazione delle persone che è stata grandissima, infatti secondo me abbiamo giocato una partita particolare. Io ci auguro questo e vorrei essere bravo a farlo tutto l’anno. Il saper godere delle cose che si hanno, semplicemente giocare delle partite di pallavolo con del pubblico all’Allianz Cloud, penso sia qualcosa di estremamente bello e importante. Penso sia un bel gesto che devo ricordarmi di fare tutto l’anno e sapere che ogni partita è qualcosa di prezioso, perché ci sono tante persone che fanno parte di quel evento e noi siamo i principali protagonisti, abbiamo veramente un ruolo ad hoc quindi spero sia una cosa da fare insieme ai miei compagni. C’è un augurio che ti fai in vista della prossima stagione? “Mi piacerebbe molto confermarci nella parte alta della classifica, mi piacerebbe ripetere la Final Four di Coppa Italia perché ci sarebbero molti miei compagni, con cui ci sono andato quest’anno, con cui potrei affrontarle con quel espiro diverso. A questo punto la Challenge Cup, non si sa ancora, ma anche andare in Europa mi piacerebbe. Più di tutto però mi piacerebbe che l’Allianz Cloud diventasse un punto di riferimento per la pallavolo, in Lombardia, a Milano e in gran parte dell’Italia. Mi piacerebbe che questo palazzetto iniziasse veramente a muoversi ancora di più, e per farlo bisogna giocare bene a pallavolo, essere una squadra carismatica, portare vittorie con squadre importanti, mi piacerebbe che ci sia tanto calore nel nostro palazzetto che è collegato alla nostra pallavolo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Piano: “Monza ha giocato meglio di noi”. Davyskiba: “Tre punti che ci danno fiducia”

    Di Redazione La Vero Volley Monza parte forte nei Play-Off 5° posto superando l’Allianz Milano in rimonta 3-1 e conquistando i primi tre punti nella corsa alla qualificazione alla prossima CEV Challenge Cup. Delusione tra i padroni di casa, che in regular season avevano battuto i cugini brianzoli sia nel match d’andata che in quello di ritorno. Matteo Piano (Allianz Powervolley Milano) – “Monza ha giocato meglio di noi, anche se potevamo vincere sia secondo che terzo set, perché quando perdi due set 23-25 è questione di due palloni. L’ultimo set ognuno ha giocato come se potesse da solo risolvere la partita, ma il punto poi andava a favore degli avversari. Le partite del girone dei play off 5° posto sono strane, può succedere di tutto. Bisogna essere bravi a non abbassare mai il livello di gioco, bisogna mantenere sempre un livello buono perché appena cali un attimo l’avversario ne approfitta. Ora abbiamo un giorno di pausa e poi già da lunedì torneremo in palestra a lavorare per la prossima gara”. Vlad Davyskiba (Vero Volley Monza): “Non abbiamo iniziato la gara come volevamo, ma poi abbiamo cercato di non pensare agli errori commessi nel primo set. Dal secondo in poi abbiamo rischiato di più in battuta, imponendo il nostro ritmo e prendendogli le misure. Tutti abbiamo iniziato a pensare che avremmo potuto vincere, abbiamo lottato su ogni palla e questo ci ha permesso di capovolgere la sfida. Ora ci attende la sfida contro Verona, match da giocare al massimo visto che l’ultima sfida contro di loro l’abbiamo persa. Sarà una gara molto interessante: vediamo sabato come andrà”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Superlega, le classifiche di rendimento dopo la 20° giornata

    Di Redazione Se a causa dei tanti rinvii la classifica generale del campionato di Superlega maschile è da considerarsi fluida e provvisoria, altrettanto vale per le classifiche di rendimento individuale, che suscitano ugualmente grande interesse. Ecco dunque la situazione dopo la 20° giornata: il re dei bomber è sempre Rok Mozic, rivelazione di Verona, tallonato però da Wilfredo Leon. La stella della Sir Safety Conad Perugia è a sua volta indiscusso dominatore della graduatoria degli ace. Più corta, invece, la classifica che riguarda i muri vincenti, guidata sì da Matteo Piano, ma con ben 6 giocatori racchiusi in 4 punti alle sue spalle. CLASSIFICA PUNTI1. Rok Mozic (Verona Volley) – 368 punti (5,18 a set)2. Wilfredo Leon (Sir Safety Conad Perugia) – 329 punti (5,31)3. Donovan Dzavoronok (Vero Volley Monza) – 315 punti (4,20)4. Nimir Abdel-Aziz (Modena Volley) – 297 punti (4,87)5. Linus Weber (Kioene Padova) – 268 punti (4,12)6. Thomas Jaeschke (Allianz Milano) – 265 punti (3,96)7. Adis Lagumdzija (Gas Sales Bluenergy Piacenza) – 263 punti (4,70) CLASSIFICA ACE1. Wilfredo Leon (Sir Safety Conad Perugia) – 52 ace (0,84 a set)2. Georg Grozer (Vero Volley Monza) – 37 ace (0,66)2. Linus Weber (Kioene Padova) – 37 ace (0,57)4. Mattia Bottolo (Kioene Padova) – 33 ace (0,50)5. Donovan Dzavoronok (Vero Volley Monza) – 32 ace (0,43)6. Oleh Plotnytskyi (Sir Safety Conad Perugia) – 30 ace (0,55)6. Earvin Ngapeth (Leo Shoes PerkinElmer Modena) – 30 ace (0,49) CLASSIFICA MURI1. Matteo Piano (Allianz Milano) – 47 muri (0,70 a set)2. Marko Podrascanin (Itas Trentino) – 43 muri (0,73)3. Aidan Zingel (Top Volley Cisterna) – 42 muri (0,65)3. Barthelemy Chinenyeze (Allianz Milano) – 42 muri (0,63)5. Gabriele Di Martino (Gioiella Prisma Taranto Volley) – 41 muri (0,60)6. Marco Vitelli (Kioene Padova) – 40 muri (0,62)6. Daniele Lavia (Itas Trentino) – 40 muri (0,58) (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO

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    L’estate speciale di Matteo Piano: “La mia vita è una strada sterrata”

    Di Roberto Zucca Milano è speciale. È questo l’aggettivo che Matteo Piano ha deciso di dedicare alla città che ha scelto e alla squadra, l’Allianz Milano, alla quale si è legato per la quinta stagione di fila, confermandosi nel ruolo di capitano: “È una città che mi ha dato tanto, che scopro col passare del tempo, e nella quale vivo come in pochi altri posti. Powervolley è una casa, una famiglia alla quale mi sento particolarmente legato, che mi ha regalato delle stagioni importanti e con la quale ho scelto di essere qui anche in questa stagione“. “La mia vita è stata una strada sterrata”… “Una frase di Irene Grandi che ho riscritto quest’estate e che appartiene al mio percorso. Mi piacciono le strade sterrate, quelle dove non basta una bici da corsa o un paio di infradito per camminare. Ma che devi vivere intensamente, e in cui devi sudare ogni passo che fai“. Foto FIVB Due mesi fa tornava da Tokyo. Si riferiva a quello? “Tokyo me la sono goduta. Avevo già fatto un’Olimpiade e sapevo cosa sarei andato ad affrontare. Quindi ho cercato di vivere delle emozioni e di sentirmi a mio agio con i cinque cerchi e con tutto il contesto che mi stava attorno. Quando sono entrato in campo per la prima volta ho capito che si trattava di un regalo, ed è stato quello lo spirito che mi ha accompagnato per tutta l’avventura“. Quello spirito è figlio di un percorso fatto con Cecilia Morini, la sua terapista. È l’essere pronto a tutto, in tutte le situazioni della carriera. “(ride, n.d.r.) Non so se sono pronto a tutto. Sicuramente ho imparato a non scacciare ogni cosa che è capitata in senso negativo, ma a viverla e accettarla per quello che è o che è stata. Poi forse sono uno che, vivendo molto intensamente la vita, ha capito esattamente la misura che può avere ogni momento negativo“. Foto Instagram Matteo Piano Tornato dall’Olimpiade, ha deciso di partire da solo per un viaggio in Italia. “Solitamente sono un esterofilo. Dopo Tokyo però ho avuto bisogno di staccare e di partire per stare nel mio paese, in posti poco turistici e lontano dalla confusione. Ho visitato Abruzzo, Puglia, Molise. Ho visto posti bellissimi, conosciuto persone altrettanto belle e mi sono goduto ciò che mi hanno restituito settimane di mare e di terra“. E soprattutto ciò che le ha restituito la gente. “Mi sono ritornati indietro un affetto e una delicatezza che mi hanno molto colpito. Certi incontri umani ti arricchiscono, ti fortificano. Ma soprattutto nei confronti di certi incontri esprimo una profonda gratitudine. Credo sia una delle parti più belle del mio lavoro“. Foto Instagram Matteo Piano Anche il suo lavoro è stato una strada sterrata. Franco Baresi ha scritto che gli infortuni lo hanno reso un giocatore migliore… “Sono avvenimenti che ognuno vive in maniera intima. E che ti aiutano a dare un senso più ampio a tutto il resto della carriera. Anche a me credo che gli infortuni siano serviti per migliorare alcuni aspetti della tenuta mentale del mio lavoro. Non sono stati facili, penso all’infortunio che ho vissuto durante il lockdown, quando oltre alla forza di volontà per la guarigione, serviva una maturità superiore per capire il momento e per vivere bene il ritorno“. Per Baresi è stata importante la vicinanza della famiglia. “Fondamentale. Nel mio caso ne parlo anche nel libro. Io ho avuto la fortuna di ritrovarmi quella famiglia che spesso racconto, fotografo, condivido. Quest’estate ho avuto il bisogno di ritrovarmi in mezzo alle persone che davvero mi vogliono bene, per cercare di ritornare ad essere presente dopo questo ennesimo viaggio“. Foto Powervolley Milano Molti suoi colleghi alla fine del viaggio vengono cercati dalla televisione. Lei prenderebbe in considerazione l’idea di una trasmissione o di un reality? “Guardi, io non ho nemmeno il televisore. In più non potrei mai prendere parte a trasmissioni televisive come i reality, Ballando con le stelle o cose simili. Sono cose e contesti che non mi appartengono“. Ho pensato alla sua esperienza radiofonica. Nemmeno il veejay di MTV, un po’ anni 90? “(ride, n.d.r.) Ah sì, quello tutta la vita. Stare in radio mi diverte, è un altro contesto. Posso esprimere delle idee, parlare di me e della mia carriera in un certo modo o raccontare la musica che ascolto“. LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano pronto all’esordio: “Puntiamo a vivere un anno da protagonisti”

    Di Redazione Si avvicina il debutto in campionato per l’Allianz Milano che, tra le mura amiche dell’Allianz Cloud, domenica 17 ottobre alle 18 ospiterà la Vero Volley Monza per il primo derby stagionale. In preparazione all’esordio, giovedì 14 ottobre alle 17.15 la formazione di coach Piazza ospiterà all’Allianz Cloud la Leo Shoes PerkinElmer Modena per un allenamento congiunto. La partita, che si disputerà a porte chiuse, verrà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di Powervolley Milano. Con la nuova stagione alle porte, è il capitano Matteo Piano a farsi portavoce della sua squadra: “Quest’anno ho delle sensazioni ricche, sto conoscendo i miei nuovi compagni di squadra e ritrovando quelli con cui ho già giocato, e sto rivivendo il ritorno in palestra dopo un’estate molto intensa dal punto di vista emozionale. Penso sarà una lunga stagione, abbiamo bisogno di stare insieme e di conoscerci, credo avremo anche noi un percorso in cui saremo protagonisti e fautori del nostro destino“. “Forse perché ho raggiunto un’età nuova – continua Piano – penso di avere qualcosa di diverso, qualcosa di più rispetto al passato. Mi guardo sempre più spesso intorno ed è un onore essere in questa squadra da così tanti anni, per cui sì, credo di dover affrontare e vivere un nuovo ruolo che cambia continuamente, ogni anno, ma mi piace. Amo ascoltare e dare spazio agli altri, cercando di capirli e conoscerli: credo sia molto importante in quanto ognuno porta qualcosa di suo, importante per la squadra sia in campo che fuori“. Obiettivi personali e sogni? “Quello che ho condiviso oggi con i miei compagni, ovvero di fare un percorso segmentato, lo porto su di me sia dal punto di vista fisico che tecnico. Mi piacerebbe crescere insieme al gruppo, in più come capitano, ruolo sempre speciale; ogni anno in questa veste si deve trovare una chiave per capire cosa si può dare. Penso di aver iniziato a guardare le cose in un nuovo modo, questo è il mio obiettivo umano e personale: trovare una chiave per guidare e aiutare i miei compagni. Quello fisico e tecnico, come detto prima, è un obiettivo segmentato ma sicuramente c’è il desiderio di vivere un anno da protagonista, sia personalmente che come squadra: vogliamo vivere una stagione da protagonisti, insieme“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Capitan Piano: “Contro Monza dovevamo pensare meno a noi stessi, agire più da squadra”

    Di Redazione
    Ad un passo dalla grande impresa, l’Allianz Powervolley Milano si ferma al tie break contro Monza nel derby lombardo. Dopo essere andato 2-0, la squadra di coach Piazza ha reagito portando il match al quinto set, risultando però incapace di concretizzare le numerose palle avute per completare la rimonta.
    Ad analizzare la gara è il capitano Matteo Piano: «Abbiamo giocato complessivamente una buona partita: siamo stati bravi nel terzo e nel quarto set, soprattutto a riuscire in cose che magari non eravamo stati capaci di fare nel primo e nel secondo. Quindi in concreto a scindere un po’ di più il cambio palla dalla fase break, a fare una prova più corale, a pensare meno a noi stessi e agli errori commessi negli altri set. Durante il tie break bisogna ammettere che loro sono stati bravi nel servizio e gli va dato merito di questo. Al cambio di campo abbiamo perso il vantaggio che ci eravamo guadagnati, ci hanno messo in difficoltà ed abbiamo sprecato un po’ troppo le occasioni che abbiamo avuto. Il prossimo turno è contro Vibo e dobbiamo portarci dietro questa, rinforzati da questa partita: nello specifico Vibo è una squadra che sta giocando una grande pallavolo, sta conquistando tanti punti, noi quindi dobbiamo limare le cose che non ci hanno permesso di vincere contro Monza e portarcele a Vibo, anche se prima abbiamo l’appuntamento con la Challenge Cup ed ora puntiamo la nostra testa lì».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO