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    L’analisi del match di Cev di coach Piazza e del capitano Piano

    Le parole dei protagonisti in casa Allianz Milano dopo la sconfitta in Coppa Cev, parlano il coach Roberto Piazza e il capitano Matteo Piano.
    Ecco la traduzione dell’intervista post partita di Roberto Piazza ai microfoni della Tv polacca.“Credo che Zawiercie abbia giocato una partita stupefacente – ha commentato il coach di Allianz Milano – Una prestazione ottima non soltanto al servizio, ma anche a livello di determinazione in campo. Hanno avuto un’aggressività incredibile. Hanno difeso molto bene, impostato un ottimo muro. Anche la nostra squadra ha il suo punto di forza in muro e difesa ma oggi non siamo riusciti a metterlo in pratica. Ci hanno messo subito in un angolo con il servizio, come se fosse un incontro di boxe. Abbiamo fatto il primo punto e abbiamo subito due ace. Se si vuole vincere si deve ricevere e noi in questi giorni dovremo lavorare su questo aspetto. Dobbiamo fare un passo in avanti per giocare alla pari. Sono comunque convinto che a Milano sarà una partita completamente diversa. Sono sfide che si devono giudicare nell’ambito dei due incontri andata e ritorno. Ora dobbiamo però mettere subito la testa nello scatolone per preparare al meglio la prossima sfida”.
    Le riflessioni di Matteo Piano intervistato da Sabrina Angelescu al termine del match.
    Rispetto a Milano in Polonia avete trovato drastiche differenze climatiche (-17°), ma anche un risultato che lascia di ghiaccio.Oggi abbiamo fatto una partita brutta, a tratti… Molto ampi. Ci sono stati dei momenti in cui si è visto qualcosa di buono, ma sono durati veramente poco. Di là abbiamo trovato una squadra che ci ha aggredito un sacco al servizio e che è riuscita a trarre il meglio quasi da tutte le azioni. Anche quando non si chiudeva un punto, loro stavano lì con la difesa, con la rigiocata, con le coperture. Noi lo abbiamo fatto molto meno purtroppo. Oggi mi rammarica di più non aver espresso noi stessi e il nostro gruppo. Un peccato in un palazzetto così bello.
    Palazzetto pieno, tifosi rumorosi, che fanno da cornice ad un Warta Zawiercie molto aggressivo. Milano ha sofferto in ricezione, rendendo difficile la costruzione del gioco. Si sono visti problemi però in tutte le fasi del gioco. Come si può reagire in vista del match di ritorno?Secondo me la cosa bella della Coppa CEV è che ogni partita è come se avesse un po’ una storia a sé, nel senso che adesso noi sappiamo di essere dall’altro lato rispetto ai match che abbiamo disputato in precedenza in questa competizione. Sappiamo di essere quelli che se vogliono andare avanti devono vincere da 3 e fare il Golden Set. Siamo in questa situazione. Queste partite è come se fossero delle fiabe a sé, che non c’entrano niente con il campionato. E’ un nostro obiettivo quello di andare avanti in Coppa CEV e non raggiungerlo mi dispiacerebbe un sacco. Penso che avremo un giovedì dove possiamo cercare di esprimerci meglio, ma soprattutto far venire fuori quelli che siamo: come singoli giocatori e come gruppo.
    Domani si rientra in Italia e la testa intanto va alla prossima partita di Campionato. Domenica 14 gennaio Milano incontrerà all’Allianz Cloud la squadra di Cisterna che nel girone di andata ha vinto 3-0. Cosa ci aspettiamo da questo match?Ci aspettiamo una squadra che verrà carichissima perché, con tutto rispetto, non ha molto da perdere. Che dire? Noi, tolta stasera, stiamo giocando una buona pallavolo in questo momento. Cisterna, come abbiamo visto all’andata, sa giocare bene. Da loro ci sono stati dei cambiamenti, ma al di là di questo è una squadra che aggredisce tutti quelli con cui gioca. E’ una squadra a cui dare molta importanza perché hai dei punti di forza molto ben definiti. LEGGI TUTTO

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    “Dipende da noi” Allianz Milano gioca con WikiMafia

    Fare parte del progetto sportivo e sociale di Allianz Milano significa ogni giorno trasmettere passione sportiva e valori insiti nel volley, ma anche avere la responsabilità di portare messaggi positivi e affrontare temi anche complessi a tanti giovani grazie alla vetrina garantita dal massimo campionato di pallavolo. In questa direzione il presidente Lucio Fusaro e il capitano Matteo Piano sono orgogliosi di presentare questa nuova partnership con WikiMafia, realtà che vede Matteo Piano già da tempo quale collaboratore e testimonial, che entrerà nelle scuole attraverso lo sport, per sensibilizzare i giovani nel ricordo e nella lotta contro tutte le mafie. Il campo da gioco? Le scuole secondarie di secondo grado di Milano. Il progetto prevede anche un torneo di pallavolo dedicato alla memoria due grandi italiani uccisi dalla mafia, come Giorgio Ambrosoli e Boris Giuliano il cui ricordo WikiMafia e Powervolley Milano vogliono mantenere vivo più che mai.

    Partirà a Milano nel febbraio 2024 “Dipende da NOI”, il primo percorso di formazione che unisce l’educazione alla legalità e l’educazione all’etica dello sport in un progetto formativo rivolto agli studenti e alle studentesse degli istituti superiori milanesi. Promosso da WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie in collaborazione con Allianz Milano, squadra di pallavolo della SuperLega Credem Banca, il progetto è rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori del capoluogo lombardo e prevede tre momenti formativi:

    una lezione di educazione alla legalità di due ore in ciascuna delle scuole aderenti tra febbraio e marzo 2024;
    un incontro giovedì 11 aprile 2024 coi familiari dell’Avv. Giorgio Ambrosoli e il giornalista Attilio Bolzoni, che parlerà dell’opera del commissario Boris Giuliano a Palermo, durante la II edizione del Festival Internazionale dell’Antimafia che si terrà in Anteo Palazzo del Cinema;
    un incontro a inizio maggio 2024 sull’etica dello sport e la carriera sportiva con gli atleti dell’Allianz Milano presso la loro palestra all’Allianz Cloud, in Piazza Carlo Stuparich 1, cui seguirà un torneo di pallavolo amatoriale a squadre tra gli studenti partecipanti, intitolato alla memoria di Giorgio Ambrosoli e Boris Giuliano. In palio un trofeo per la squadra vincitrice.

    Il percorso nasce dalla convinzione che i valori dello sport siano un efficace antidoto contro la mentalità mafiosa, tipica non solo dei mafiosi, ma comune anche a chi mafioso non è, come ricordava Giovanni Falcone nel suo libro “Cose di Cosa nostra”. Nel momento in cui ogni disciplina sportiva è sottoposta a una serie di regole che tutti devono rispettare, lo Sport assume un valore pedagogico di altissimo livello, trasmettendo un insieme di principi molto importanti per la formazione educativa e culturale di una persona. In quanto pratica culturale crediamo rappresenti un grande strumento per sradicare la mentalità mafiosa e liberare i più giovani di certe realtà sociali da un futuro criminale che sembra ineluttabile.
    Il presidente di Allianz Milano, Lucio Fusaro: “Gestire una società sportiva di vertice significa per me seguire anche precisi valori di etica morale, di solidarietà e attenzione sociale. I nostri giocatori sono degli idoli per tanti ragazzi e tante ragazze. Possono per questo essere portatori di messaggi potenti e positivi. La collaborazione con WikiMafia ha per tutti noi di Allianz Milano un significato alto, relativo alla memoria di un triste passato della storia d’Italia e anche della città di Milano, ma pure dei rischi che tutte le mafie possono fare correre ancora oggi alla società civile”.

    Il capitano di Allianz Milano, Matteo Piano, da anni testimonial di WikiMafia: “Conosco WikiMafia ormai da diversi anni e mi ritengo immensamente fortunato di aver avuto quel primo contatto appena ero arrivato a Milano. La collaborazione si è intensificata nel tempo, ricordo anche una puntata del podcast Brododibecchi (webradio e associazione culturale fondata da Matteo Piano e Luca Vettori ndr). Sono convinto che sia molto importante farsi messaggeri di certi valori. Anche noi sportivi possiamo riportare la testimonianza del drammatico passato degli attentati di mafia in Italia e di tutto ciò che oggi è in grado ancora di compiere la criminalità organizzata. L’allargamento della partnership con tutta la società Powervolley Allianz Milano ha un grande valore a livello sociale e di informazione. Si tratta di un binomio che non credo di aver mai visto tra le società di serie A di pallavolo. Portarlo in una grande città come Milano ha inoltre un valore che valica i confini dello sport”.
    Il percorso, strutturato per massimo 200 studenti (50 per ogni scuola aderente), è riservato agli studenti e alle studentesse del 3°, 4° e 5° anno delle scuole superiori della città di Milano e può essere inserito nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Responsabile scientifico: Pierpaolo Farina; Responsabile organizzativo: Pietro Spotorno. Le adesioni devono pervenire entro e non oltre giovedì 30 novembre 2023 tramite la compilazione del modulo presente sulla pagina dedicata al progetto sul sito di WikiMafia, dove sono disponibili anche ulteriori dettagli e informazioni: https://bit.ly/dipende-da-noi-2024 LEGGI TUTTO

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    Si inizia a faticare, settimane tra pesi, atletica, beach e piscina

    Il capitano Matteo Piano: “Settimo anno? Davvero un bel numero”
    Pur con alcuni dei big ancora impegnati in campo o in panchina con le rispettive nazionali, per la squadra di Superlega dell’Allianz Milano è arrivato il momento del raduno e dell’inizio della preparazione.

    Tra mercoledì e giovedì i giocatori sono passati dalla sede della società per il consueto ritiro del materiale. Primo a presentarsi è stato il neacquisto Matey Kaziyski, MVP dell’ultima stagione di Superlega, seguito da Marco Vitelli, quindi il resto della squadra: il capitano Matteo Piano, Paolo Porro, Damiano Catania, Nicola Zonta, Andra Innocenzi e Luca Colombo. Petar Dirlic si unirà al gruppo al termine degli Europei, raggiungeranno invece Milano solo dopo i tornei di qualificazione olimpica Ishikawa, Loser, Mergarejo e Reggers. Fino a oggi l’estate di tecnici e giocatori impegnati con le nazionali è stata davvero esaltante. Porro, Vitelli e Catania sono tornati a Milano con al collo la medaglia d’oro vinta alle Universiadi di Chengdu, “Yuki” si è laureato Campione d’Asia con il Giappone ed è stato nominato MVP della competizione continentale, “Agu” Campione del Sudamerica con la sua Argentina, vincendo contro il Brasile un titolo che mancava dal 1964.
    Dopo le giornate di venerdì e sabato dedicate alle visite mediche e alle valutazioni funzionali, seguiti dallo staff medico-fisioterapico della società, da lunedì 4 settembre si inizierà a sudare negli spazi della Powervolley Academy nell’area dell’ex Lido di Milano. Assenti al momento coach Roberto Piazza, il vice Nicola Daldello e lo scoutman Paolo Perrone, le prime sedute verranno dirette dai preparatori atletici Giovanni Rossi e Andrea Delvecchio, mentre per la fase tecnica a seguire la squadra ci saranno gli allenatori dei Diavoli Rosa di Brugherio, in particolare Davide Delmati (1° allenatore della serie A3) e Gianluca Marchini (coach delle giovanili Diavoli Power).
    Lunedì 4 settembre alle 17 nella struttura della Powervolley Academy è prevista la prima seduta tecnica a porte aperte. Libero accesso anche martedì e mercoledì allo stesso orario (17-19), quando l’allenamento verrà gestito da Nicola Daldello rientrante nella pausa degli impegni con la nazionale azzurra femminile.
    Giovedì 5 settembre, come per tutti i giovedì del mese, la squadra si sposterà al centro sportivo Sandro Pertini di Cornaredo per giornate di allenamento speciali tra atletica leggera, piscina e beach volley. A Cornaredo sarà presente anche la squadra di serie A3 dei Diavoli. Ancora da definire nel dettaglio il programma degli allenamenti congiunti del precampionato. Il primo test dovrebbe ad ogni modo essere mercoledì 27 settembre alla Powervolley Academy e tre giorni dopo la prima trasferta a Trento. Il 14 e 15 ottobre impegno ufficiale con il Torneo di Jesi.
    Le prime parole del capitano Matteo Piano.
    Maggio 2021 il capitano Matteo Piano firma con il presidente Lucio Fusaro il rinnovo con Milano
    Settima stagione a Milano, sempre con la fascia da capitano, e pensare che nello sport non vanno più di moda le bandiere?“Dai, il sette è davvero un bel numero, in generale mi piacciono i numeri dispari, poi anche nelle carte c’è il sette bello… Questo significa però anche che ho avuto la fortuna di aver visto crescere questa società, tutto l’ambiente e la passione del volley attorno a Milano. Quando sono arrivato qui, avevo 25 anni. Mi hanno dato i gradi di capitano, perché forse ero già grande, ora ci sono tanti giovani con me. Quando però si rimane a lungo in un luogo vuol dire che si sta bene. C’è una canzone di Chiara Galiazzo, che si intitola “Nessun posto è casa mia” e dice: “Si torna sempre dove si è stati bene. E i posti sono semplicemente persone”. Io, a Milano, in questi anni ho conosciuto davvero tante belle persone e credo di aver trattenuto tanto del bello che ho vissuto e voglio vivere qui”.
    Sarà una stagione molto corta, con diversi protagonisti delle maggiori squadre, Milano compresa, che arriveranno pochi giorni prima del primo fischio del campionato di Superlega Credem Banca. In base alla tua esperienza qual è la situazione migliore per un atleta?“Quando vivi l’estate con la Nazionale, inizi il campionato che hai appena vissuto qualcosa di grande, ma è finito. Sia che si sia chiuso in modo positivo, sia in modo negativo, il Mondiale, le Olimpiadi o l’Europeo, ci sono delle tossine da smaltire, ma tu devi essere subito concentrato per l’attività del Club. Non è semplice. Anche per le tue condizioni fisiche. Si inizia il campionato al picco di forma e si deve mantenere la condizione. La preparazione classica, invece, consente un avvicinamento graduale, con i suoi momenti di fatica, ma anche i weekend senza partite, che poi non si potranno più vivere. Credo per me sia la condizione ideale. Mi piace molto lavorare in queste settimane con la giusta cura e l’obiettivo di formare qualcosa per una performance non immediata”. LEGGI TUTTO

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    Milano si coccola e si gode il momento. Fusaro: “È stata una cosa unica”

    Le emozioni di Gara 5 e della conseguente prima storica qualificazione ai Play Off Scudetto di SuperLega Credem Banca sono ancora ovviamente ancora vivissime nelle menti dei giocatori Allianz Milano e dei suoi protagonisti. Non capita tutti i giorni, d’altronde, che l’ottava classificata di regular sseason conquisti il passaggio del turno ai danni prima della classe. In questo caso, però, l’impresa è stata compiuta, con i campioni della Sir Safety Susa Perugia battuti per 1-3 al PalaBarton nell’ultimo e delicato atto, dove la serie si è definitivamente portata dalla parte lombarda con il complessivo 3-2 finale.

    A confermarlo ci sono anche le parole di 3 dei protagonisti “storici”, ossia il presidente Lucio Fusaro, il capitano Matteo Piano ed Agustin Loser, che così si sono espressi.

    “È stata una cosa unica, perché noi con un programma iniziato qualche anno fa pian pianino abbiamo pensato: ci proviamo, andiamo sempre meglio, e dopodiché il campionato quest’anno non è stato all’altezza di quello che ci aspettavamo – debutta il numero uno meneghino, Lucio Fusaro –. Ma in realtà che l’ottava batta la prima in classifica per ben tre volte ai Play Off, significa che la squadra è stata ben congegnata. Dall’altra parte c’erano gli Avengers, trovati in un momento molto difficile, e noi siamo riusciti a mettere insieme una partita che ci ha dato belle soddisfazioni. In campionato, penso che per la prima volta ce ne siano due delle prime quattro che non sono nelle semifinali (in realtà i precedenti sono diversi, n.d.r.), e questo significa che il campionato è stato straordinario. È stato un campionato meraviglioso non solo per i risultati, non solo per le sorprese che ci sono state ma soprattutto per il pubblico che nel frattempo si è riavvicinato, e anche stasera c’era un pubblico meraviglioso“.

    “Ci aspettiamo che domenica, quando giocheremo il ritorno contro Civitanova, ci sarà il palazzetto che c’era la settimana scorsa: era una cosa meravigliosa che ci ha sorretto e portato avanti – continua il presidente –. Io credo che a questo punto ogni risultato sia buono, non credo che le cose saranno sempre come stasera ma comunque sia ci proviamo, perché no. Noi siamo a Milano da tre anni, il primo anno avevamo fatto bene, il campionato si era interrotto e siamo riusciti a vincere la Challenge Cup, però col campionato interrotto ovviamente le partite si sono poi fermate. L’anno dopo zero pubblico, perché ovviamente il Covid ha limitato tutti quanti. L’anno successivo, cioè la stagione passata, 35% e 50% di pubblico. Quest’anno è la prima stagione che facciamo con le porte completamente aperte e riempiamo il palazzetto sistematicamente“.

    Foto Powervolley Milano

    A ruota segue l’intervento del leader Matteo Piano: “Avevamo, come obiettivo personale e di squadra, quello di goderci questa partita. Era giusto che avessimo delle responsabilità, ce la siamo presa e abbiamo vinto una meravigliosa partita di squadra, ma veramente di squadra. C’è chi è riuscito a contribuire con costanza, chi più all’inizio o più alla fine, però quello che conta è la squadra. Io ho pensato: basta che vinciamo, possiamo giocare bene, possiamo giocare male ma alla fine è quello l’obiettivo importante della squadra, io l’ho sognato tanto e sono molto felice“.

    “Perugia ha avuto la prima prestazione negativa solamente in Coppa Italia – prosegue il capitano milanese –, ma fino ad allora era una squadra veramente imbattibile, perché è fatta da 14 giocatori che giocano a pallavolo da tanti anni ad alti livelli. Dopo la prima partita che abbiamo fatto qui a Perugia, un po’ così così, nella seconda partita ci è scattato qualcosa. Io ci tenevo e ci tenevamo tutti, davanti a un grande pubblico, sono venute qui più di 50 persone da Milano e non è scontato, è tanta roba. Eravamo la Cenerentola ed è giusto, visto che obiettivamente abbiamo fatto un campionato di alti e bassi, ma quello che conta è quello che siamo riusciti a fare adesso, perché è importante, è storia. Quando fai parte di qualcosa di storico penso sia bello, perché regali qualcosa a te stesso e a delle altre persone“.

    L’ultimo a prendere la parola è Agustin Loser: “È stata una fantastica serie e un fantastico match oggi. Il primo match è andato male per noi, abbiamo iniziato a pensare che noi non potessimo vincere la serie, ma dal secondo match abbiamo iniziato a giocare nel nostro modo e con più fiducia e anche nel terzo match nei primi due set. Oggi è stato fantastico, sono molto felice per me e per la squadra, è il mio primo anno in Italia ed è stata finora un’esperienza incredibile. Durante la regular season abbiamo avuto alcuni problemi, come ogni squadra, ma ora, nel momento in cui siamo stati chiamati a giocare, l’abbiamo fatto e quindi sono molto felice. Oggi festeggiamo e ci godiamo la vittoria, da domani dobbiamo iniziare a pensare alla partita di giovedì contro Civitanova“.

    “È incredibile – conclude il centrale argentino – quando sono arrivato qui ho pensato che quest’anno potessimo fare uno step in più per arrivare alle semifinali, perché nelle ultime 2 stagioni Milano si era fermata ai quarti di finale, ma abbiamo una squadra fantastica e pensavo potessimo farcela. Ma sarò onesto, in alcuni momenti durante la stagione abbiamo giocato male e ho pensato che magari sarebbe stato difficile raggiungere questo obiettivo, poi in regular season siamo arrivati ottavi. Volevamo arrivare un po’ più in alto, proprio per evitare di giocare contro Perugia, che era una squadra imbattibile, ma siamo arrivati ottavi, abbiamo battuto Perugia e ora abbiamo la fiducia e la sicurezza per giocarcela e arrivare in finale“.

    (fonte: comunicato stampa Allianz Milano) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano presenta a Marsala il suo libro “Io, il centrale e i pensieri laterali”

    Di Redazione Matteo Piano, centrale della nazionale italiana e capitano dell’Allianz Milano, sarà ospite di Marsala Volley e della libreria Mondadori di Marsala per presentare il suo libro “Io, il centrale e i pensieri laterali“, edito da Baldini+Castoldi. La presentazione del libro, inserita negli eventi estivi della città, si svolgerà martedì 2 agosto alle 19 nella suggestiva piazza Carmine, nel centro storico di Marsala. La presentazione, già programmata nel marzo 2020, era stata rinviata a data da destinarsi a causa della pandemia. La presenza del campione in Sicilia è stata colta al volo dalla ideatrice dell’evento Rossana Giacalone Caleca, dirigente di Marsala Volley, che insieme alla libreria Mondadori ha rimesso in piedi la macchina organizzativa. Il messaggio del libro scritto da Matteo Piano con Cecilia Morini, psicologa dello sport e psicoterapeuta, è rivolto in maniera trasversale a chi per superare i propri limiti è disposto ad accettare le proprie fragilità e a “coltivare l’imperfezione per continuare ad essere perfettibili“. Le anime della presentazione voluta da Marsala Volley, che si avvale del patrocinio del Comune di Marsala, saranno l’associazione Perpetuum con il Liceo Scientifico di Marsala, le associazioni Ciuri e Loft Cultura e la FIPAV Comitato Territoriale di Trapani. Media partner dell’evento saranno RMC101, La Tr3 e Clickoso; partner commerciali Le Caserie, Hotel Stella d’Italia, Centro Stampa Rubino. La sicurezza dell’evento è affidata al gruppo di volontari di Protezione Civile GIVA di Marsala sempre vicina al mondo dello sport. “Sono felice che Matteo Piano abbia voluto mantenere la promessa di presentare il suo libro a Marsala – dice Rossana Giacalone Caleca – l’occasione consentirà di ascoltare una storia bellissima utile a tutti per scoprire attraverso l’esperienza del campione come superare i propri limiti e rivivere i momenti più esaltanti della pallavolo italiana. Matteo, con le sue azioni rivolte al sociale, è l’esempio del campione , una personalità unica, un autentico esempio positivo. Sono sicura che la presentazione riscuoterà molta curiosità tra il pubblico che potrà approfittare del momento del firma copia per conoscere da vicino un vero campione“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano: “Spero di essere il miglior capitano che posso essere”

    Di Redazione Le prime parole di Matteo Piano dopo la firma dell’accordo biennale che legherà il centrale astigiano all’Allianz Powervolley per le prossime due stagioni. Una conferma di continuità e qualità importante per il club e per lo scacchiere di coach Piazza. Matteo Piano, capitano dell’Allianz Powervolley Milano anche per la prossima stagione. Mi ricordo l’inizio dello scorso campionato la tua metafora dell’arazzo su quello che sarebbe stato il vostro percorso. Alla luce di quello che avete conquistato, questo arazzo ora come te lo immagini? “Mi immagino un arazzo che è cambiato in corso d’opera. Credo che abbiamo iniziato a tessere il nostro arazzo i primi mesi, poi abbiamo avuto un momento in cui ci siamo fatti un po’ di domande, ci siamo ritrovati e abbiamo magari sfilato alcuni fili iniziali per poi andare a ritessere nel 2022 in maniera importante, quando abbiamo aggiunto dei colori importanti che Milano non ha mai visto, soprattutto nella parte centrale della nostra stagione: ad esempio la Final Four, ma penso anche il quinto posto in regular season che è stato un piazzamento che non avevamo ancora raggiunto negli ultimi anni”. Possiamo definirti un capitano accogliente, quel senso di aggregazione che è sempre emerso nei roster di Milano, merito dello zoccolo duro di cui certamente sei il portavoce principale. Senti che questo tuo ruolo sia evoluto in questi anni e che, anzi, abbia ancora margine di evoluzione? “Spero di essere un capitano accogliente, ci provo. Credo di essere una persona accogliente, credo anche che ogni tanto, essendo un ragazzo emotivo e sensibile, ho un bel temperamento; tutto questo nel suo insieme mi fa vivere le persone in maniera autentica e diretta. Forse questo potrebbe minare un pelo l’accoglienza. Spero di essere stato un capitano accogliente in questi anni, posso dire che allo stesso tempo ho trovato delle squadre accoglienti, così come lo sarà la prossima, non ho molti dubbi, ho la speranza”. foto Powervolley Milano “Nel 2017, mi ricordo che durante il mio primo anno a Milano avevo un po’ paura di dover fare qualcosa in più. Ad un certo punto ho capito che dovevo essere me stesso, non bisogna fare qualcosa in più delle volte, bisogna fare bene le cose che sappiamo fare bene, poi, ovvio, c’è sempre da aggiungere; Quindi l’ho risolta così, dando importanza ai valori in cui credo, a tutte le emozioni che sento e a quello che percepisco dalle persone che ho vicino. Non sarò il miglior capitano del mondo, ma spero di essere il miglior capitano che posso essere. Margini di miglioramento? Assolutamente sì, mi dà molta carica questa veste, perché credo che questo sia un rinnovarsi per Milano, e di riflesso anche la mia vista coglie le sfumature più belle e il margine di crescita che si può avere”. Qualcuno potrebbe pensare che, dopo tanti anni nella stessa società come capitano, questo ruolo diventi quasi automatico. In realtà è evidente come ogni stagione Matteo riesca a dare sempre quel valore aggiunto per sé e per i suoi compagni. Dove cerchi lo stimolo per dare quel quid in più? “Credo che bisogna essere contenti delle cose che si scelgono di fare, se si può soprattutto. Ho scelto di fare pallavolo e qui sono il capitano: da una parte è una responsabilità e dall’altra un’opportunità. Ci sono delle responsabilità, sono consapevole dei doveri che ho verso gli altri, e delle opportunità tra cui sicuramente quella di “essere” che è qualcosa di prezioso. Da questo punto di vista per me è stato molto importante essere capitano perché è come se da una parte potessi semplicemente essere nella mia strada, nel mio percorso pallavolistico e non senza pormi dei problemi. Nelle squadre in cui ero capitano cercavo di guardare gli altri, lo faccio adesso e lo facevo in passato, sia che fossero più vecchi o più giovani, sia il comportamento degli altri capitani. È importante guardare gli altri per apprendere qualcosa da loro. È questo che mi piace di più dello star qua, credo di aver una fortuna che sfrutto al meglio e se faccio con gioia quello che mi piace fare penso ne giovino tutti e viceversa, i miei compagni, tutte le persone che lavorano in Powervolley, se riescono a svolgere il loro compito e ad essere se stessi con gioia poi tutto si trasforma in una giostra, ci si diverte tanto”. foto Powervolley Milano Milano sta compiendo stagione dopo stagione dei grandi passi avanti: penso alla Challenge Cup l’anno scorso, la F4 di Coppa Italia quest’anno, e il posizionamento al quinto posto in campionato. Insomma si sta portando avanti un progetto che prevede obiettivi decisamente ambiziosi, lo ha dichiarato più volte il presidente Fusaro nel corso della stagione. In questo senso come gestisci la tua figura di leader emotivo in relazione alla squadra? “È bello che questi obiettivi crescano ed è bello che anche ognuno di noi non solo venga preparato adeguatamente a saperli vivere, ma anche a preparare gli obiettivi più grandi. Mi ricordo la prima partita della scorsa stagione: il mio obiettivo era vivere il palazzetto, vivere il pubblico. C’era la motivazione delle persone che è stata grandissima, infatti secondo me abbiamo giocato una partita particolare. Io ci auguro questo e vorrei essere bravo a farlo tutto l’anno. Il saper godere delle cose che si hanno, semplicemente giocare delle partite di pallavolo con del pubblico all’Allianz Cloud, penso sia qualcosa di estremamente bello e importante. Penso sia un bel gesto che devo ricordarmi di fare tutto l’anno e sapere che ogni partita è qualcosa di prezioso, perché ci sono tante persone che fanno parte di quel evento e noi siamo i principali protagonisti, abbiamo veramente un ruolo ad hoc quindi spero sia una cosa da fare insieme ai miei compagni. C’è un augurio che ti fai in vista della prossima stagione? “Mi piacerebbe molto confermarci nella parte alta della classifica, mi piacerebbe ripetere la Final Four di Coppa Italia perché ci sarebbero molti miei compagni, con cui ci sono andato quest’anno, con cui potrei affrontarle con quel espiro diverso. A questo punto la Challenge Cup, non si sa ancora, ma anche andare in Europa mi piacerebbe. Più di tutto però mi piacerebbe che l’Allianz Cloud diventasse un punto di riferimento per la pallavolo, in Lombardia, a Milano e in gran parte dell’Italia. Mi piacerebbe che questo palazzetto iniziasse veramente a muoversi ancora di più, e per farlo bisogna giocare bene a pallavolo, essere una squadra carismatica, portare vittorie con squadre importanti, mi piacerebbe che ci sia tanto calore nel nostro palazzetto che è collegato alla nostra pallavolo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Piano: “Monza ha giocato meglio di noi”. Davyskiba: “Tre punti che ci danno fiducia”

    Di Redazione La Vero Volley Monza parte forte nei Play-Off 5° posto superando l’Allianz Milano in rimonta 3-1 e conquistando i primi tre punti nella corsa alla qualificazione alla prossima CEV Challenge Cup. Delusione tra i padroni di casa, che in regular season avevano battuto i cugini brianzoli sia nel match d’andata che in quello di ritorno. Matteo Piano (Allianz Powervolley Milano) – “Monza ha giocato meglio di noi, anche se potevamo vincere sia secondo che terzo set, perché quando perdi due set 23-25 è questione di due palloni. L’ultimo set ognuno ha giocato come se potesse da solo risolvere la partita, ma il punto poi andava a favore degli avversari. Le partite del girone dei play off 5° posto sono strane, può succedere di tutto. Bisogna essere bravi a non abbassare mai il livello di gioco, bisogna mantenere sempre un livello buono perché appena cali un attimo l’avversario ne approfitta. Ora abbiamo un giorno di pausa e poi già da lunedì torneremo in palestra a lavorare per la prossima gara”. Vlad Davyskiba (Vero Volley Monza): “Non abbiamo iniziato la gara come volevamo, ma poi abbiamo cercato di non pensare agli errori commessi nel primo set. Dal secondo in poi abbiamo rischiato di più in battuta, imponendo il nostro ritmo e prendendogli le misure. Tutti abbiamo iniziato a pensare che avremmo potuto vincere, abbiamo lottato su ogni palla e questo ci ha permesso di capovolgere la sfida. Ora ci attende la sfida contro Verona, match da giocare al massimo visto che l’ultima sfida contro di loro l’abbiamo persa. Sarà una gara molto interessante: vediamo sabato come andrà”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO