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    Quanto rischia Sinner contro “LaMonf”?

    Gael Monfils a Toronto (foto Getty Images)

    Dopo la splendida partita notturna tra Alcaraz e Hurkacz, è stato un dispiacere veder entrare sul Centrale di Toronto un Andy Murray in tuta per annunciare il suo forfait, problema addominale. Visto l’indomabile spirito combattivo dello scozzese e il suo sguardo torvo al momento dell’annuncio in campo, deve essere un problema abbastanza serio. Un vero peccato, perché la partita tra lui e Sinner prometteva spettacolo e sarebbe stato un buon test per l’azzurro, ma in fondo, ha risparmiato energie. La notte canadese si è chiusa così, senza l’incontro di ottavi di Jannik che, senza fatica, si ritrova nei quarti del 1000 nordamericano, suo ottavo in carriera in tornei di questa categoria (4-3 il bilancio). Tra lui e una nuova semifinale in America, probabilmente contro Alcaraz, c’è Gael Monfils, prossimo avversario. Quanto il funambolico francese può impensierire Jannik? Sulla carta l’altoatesino è piuttosto favorito, per classifica, per storia recente della loro attività, per la buona forma mostrata dall’italiano nel derby contro Berrettini. I confronti diretti recitano 3-1 a favore di Sinner, con l’unico successo del francese datato 2019, ottavi nell’indoor di Vienna; quindi due vittorie per Jannik, quella molto sofferta a US Open 2021 (cinque set ricchi di alti e bassi) e poi la finale a Sofia sempre targata 2021. Sinner è certamente favorito, ma quella di stanotte sarà una partita da prendere assolutamente con il dovuto rispetto, anzi, con le molle…
    Intanto non va mai sottovalutato l’aspetto “underdog”: Gael non ha assolutamente niente da perdere. Ha già vinto il suo torneo, dando spettacolo, prendendosi lo scalpo prezioso di Tsitsipas, a tratti brutalizzato da colpi di una violenza totale. Quindi il parigino scenderà in campo senza niente da perdere e tutto da guadagnare. Con i suoi 36 anni suonati e appena rientrato dopo un lunghissimo stop per problemi al piede, Monfils si sta godendo il momento e da provato showman si ritrova nella condizione ideale per essere avversario molto, molto scomodo. “Sono stanco, ovviamente, ma per ora va bene. Cercherò di recuperare per essere davvero competitivo domani. Amo questo gioco e mi impegno ogni giorno. Non so se durerà qualche settimana, qualche mese, qualche anno…”, ha dichiarato il francese dopo il suo successo di ieri contro Vukic, aggiungendo “Ho esperienza, so come giocare le partite che contano, credo di poter esser ancora un rivale difficile per tutti là fuori…”. Parole minacciose che hanno del vero.
    Geal è da sempre un personaggio divisivo, o lo ami per la sua estrosa diversità, quei colpi estemporanei che ti lasciano di sasso, o lo odi perché spesso in campo oltre a grandi giocate porta delle sceneggiate un po’ stucchevoli, passando dall’esser con un piede nella fossa a sprizzare energia da tutti i pori. Questo è l’altro fattore che Sinner dovrà assolutamente gestire: l’ambiente e gli atteggiamenti mutevoli che Monfils metterà in scena. O Jannik è talmente bravo e forte da scappare via e travolgerlo – può succedere, soprattutto se servirà molto bene fin dall’avvio e farà la voce grossa anche in risposta, imponendo il suo pressing mortale – oppure se la partita si giocherà punto su punto potrebbe diventare complicata. È noto come l’azzurro non ami i contesti troppo “caldi”, con il pubblico che sicuramente sarà molto dalla parte del vecchio agonista. Sinner non ama la bagarre, tende a subirla e deprimere il suo gioco. Tiafoe a Vienna, altro esempio evidente, o in parte anche Rune a Monte Carlo la scorsa primavera. Jannik ha maturato varie esperienze, ma i giocatori imprevedibili e che possono far diventare il match una rissa agonistica lui proprio non li ama. Stanotte il rischio che questo accada è concreto, se Monfils riuscirà a stare a contatto. Per questo sarebbe ideale evitare i rush finali, o i tiebreak. Sinner è più forte del francese in questo momento, è bene che imponga i suoi ritmi e schemi staccando e deprimendo l’avversario, senza portarselo dietro troppo a lungo.
    È corretto anche aggiungere una considerazione tecnica. Monfils sta servendo come un treno. Non ha mai perso un turno di battuta negli ultimi due match, contro Tsitsipas e Vukic. Non gli accadeva dal 2016 ed è per lui la terza volta in carriera in un M1000.

    3. Pour la troisième fois de sa carrière, @Gael_Monfils a disputé deux matchs consécutifs en Masters 1000 sans concéder son service :🇫🇷 Paris 2014 vs Sousa (1/32) & Isner (1/16)🇺🇸 Miami 2016 vs Ito (1/32) & Cuevas (1/16)🇨🇦 Toronto 2023 vs Tsitsipas (1/16) & Vukic (1/8) pic.twitter.com/JWOAg2g5nT
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) August 11, 2023
    Questo dato è significativo: se Gael serve così bene, può concentrare tutte le sue risorse fisiche, agonistiche e mentali in risposta. Questo per Jannik potrebbe essere un problema, vista la tendenza del nostro ad subire qualche calo nei propri turni di servizio. Come già scritto, Sinner deve partire a “manetta”, far sentire la sua freschezza mettendo in moto la sua progressione, quell’intensità mostruosa che può stroncare la resistenza di ogni rivale. Sarà certamente più fresco, anche per il non aver sudato una goccia ieri notte, quindi è bene far capire fin dai primi punti chi è oggi il top10, chi ha maggior capacità di pressione, chi è il più forte. Monfils ha grande capacità difensiva, è molto bravo nell’incasinare gli scambi e poi tirare un’improvvisa mazzata col diritto. Jannik deve pressarlo tanto sul rovescio, alternando degli scambi a grande velocità sul diritto, 2-3 colpi diagonali per poi cambiare in lungo linea e farlo correre sul rovescio, dove Geal sarebbe costretto a rischiare una giocata con poco equilibrio. I colpi d’inizio gioco saranno molto importanti: se Jannik serve con buoni numeri ed è rapido ad aggredire la risposta del francese, può comandare e giocarsela in scioltezza.
    La partita di stanotte è una partita da vincere, Jannik deve rispettare il suo ruolo di favorito e imporre il suo tennis, conquistando la semifinale. Alcaraz non ha affatto convinto contro Hurkacz, si è salvato con grande classe ma ha avuto più di un momento no. Vediamo come oggi affronterà Tommy Paul. Un nuovo capitolo di Sinner-Alcaraz è quello che tutto il mondo della racchetta aspetta, eccellente aperitivo (o dolce) da abbinare allo spettacolo senza tempo delle stelle cadenti d’agosto…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Il programma dei quarti di finale. Jannik Sinnner in campo sempre nella notte italiana

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto ATPTour

    Center Court – Ora italiana: 18:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Mackenzie McDonald vs Alejandro Davidovich Fokina 2. Alex de Minaur vs [2] Daniil Medvedev3. [1] Carlos Alcaraz vs [12] Tommy Paul (non prima ore: 01:00)4. [PR] Gael Monfils vs [7] Jannik Sinner
    Grandstand – Ora italiana: 18:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [7] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [4] Rohan Bopanna / Matthew Ebden 2. [8] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer 3. [3] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs Max Purcell / Andrey Rublev (non prima ore: 21:00)4. Hubert Hurkacz / Mate Pavic vs [6] Kevin Krawietz / Tim Puetz LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Jannik Sinner ai quarti di finale senza giocare. Murray forfait per problema addominale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner non è dovuto nemmeno scendere in campo per approdare ai quarti di finale del torneo Masters 1000 di Toronto.
    L’azzurro ha approfittato questa notte del ritiro di Andy Murray che per problemi fisici non è potuto nemmeno scendere in campo.
    Dichiara Murray: “Ho giocato tantissimo negli ultimi due giorni e ho avuto un problema addominale, mi spiace deludervi ma questa sera non posso giocare“.
    Ai quarti di finale Jannik Sinner sfiderà Gael Monfils in ripresa dopo i numerosi problemi fisici avuti in passato.
    ATP Toronto Andy Murray00 Jannik Sinner [7]00 Vincitore: Sinner per walkover ServizioSvolgimentoSet 1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: troppo Medvedev per un buon Musetti

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Come “diavolo” lo batti “quello lì”? Serve come un treno, dopo una gran prima palla cambia ritmo e ti infila. Forte di un’efficacia simile nei suoi game di battuta, in risposta alza muro, ti porta allo stremo, ti prende testa e gambe rimettendo tutto con logica e geometria, ribaltando poi l’inerzia a suo favore con spallate improvvise. E non regala niente. Altro che notte delle stelle cadenti, il peggior incubo di una notte di mezz’estate è il sig. Daniil Medvedev, davvero troppo bravo nel terzo turno del Masters 1000 di Toronto per un buon Lorenzo Musetti, che esce dal campo sconfitto per 6-4 6-4 dopo un’ora e mezza di partita. 93 minuti esatti di buonissimo tennis, sopraffino per i palati di coloro che amano un gioco vario ad esplorare ogni angolo, rotazione e possibilità, senza muscoli ma tanta tattica e testa.
    Ha perso di fronte ad un avversario davvero troppo bravo, più forte e terribilmente intenso, ma stasera abbiamo ammirato ottimo tennis anche da parte di un Lorenzo entrato in campo davvero bene, col piglio giusto, capace di esplodere la magia del suo braccio con qualità, variazioni e cambi di ritmo che gli hanno consentito di tenere il passo del forte rivale per buona parte del match, soprattutto quella iniziale. C’è stata qualità ed equilibrio all’avvio, scambi da scacchisti e tanti punti sublimi per scelte ed esecuzioni. Un campionario quasi esaustivo di quel che si può fare su di un rettangolo da tennis tra attacco e difesa. Applausi per entrambi, se non ti piace questo, non ti piace la disciplina. Tutto è cambiato in un durissimo e spettacolare settimo game. Il russo è stato bravo ad alzare il livello, la velocità e intensità delle sue difese, annullando così le certezze e tocchi dell’azzurro. Si è preso con pieno merito un break Daniil e l’ha capitalizzato vincendo il primo set, ma soprattutto ha portato il suo livello di gioco ad altezze superiori, ancora inarrivabili per il toscano.
    Medvedev sul cemento in Nord America è forse il peggiore che puoi incontrare quando serve bene ed è focalizzato sul match. Ha chiuso l’incontro con due prime su tre in campo, vincendo l’82% dei punti. Ma oltre ai numeri, quel che impressiona di un Daniil così in forma è l’aspetto mentale, della sfida che ti propone. In risposta contro lui a volte non la tocchi quasi, tra Ace, servizi vincenti e un primo colpo di scambio definitivo o quasi, a velocità folli; poi quando risponde cambia tutto: te la rimanda dai teloni, profonda ma lenta, e così continua e cambiando di continuo, facendoti correre e infilandoti all’improvviso. Diritto o rovescio non conta, ti riprende anche le smorzate con in mano un Martini con le olive… È sfiancante mentalmente affrontare uno così, perché per quanto tu possa giocare bene, spingere, variare, se non riesci ad uscire dai suoi ritmi difensivi con continue tue variazioni o tempi di gioco minimi (a-la-Alcaraz, per dire), ne esci con le ossa rotte. Davvero un incubo.

    Daniil moves on 🎱
    He defeats Musetti 6-4 6-4 to reach the last 8!#NBO23 pic.twitter.com/NWUHuT8aCI
    — Tennis TV (@TennisTV) August 10, 2023

    Nonostante un avversario così forte e centrato, parso in grande forma, è piaciuto l’atteggiamento e gioco dell’azzurro, uscito di scena ma con dati molto positivi su cui lavorare per continuare a crescere sul veloce. Ha convinto come Lorenzo abbia iniziato il match riuscendo ad imporre i suoi cambi di ritmo dopo la prima di servizio in campo. Quel rovescio in back così vario e poi la sbracciata lungo linea a tutta velocità gli ha portato punti importanti. Finché è riuscito a tenere in mano il gioco, sostenuto anche dal diritto, veloce e carico, c’è stata eccome partita. Ha spesso condotto, e questo non l’ha fatto entrare nella ragnatela dell’avversario. In quel maledetto settimo game, al servizio, Medvedev ha cambiato ritmo e lì s’è vista la differenza col super campione. Era necessario ottenere di più dal servizio, in quel momento e anche all’avvio del secondo set, quando è andato di nuovo sotto. Era necessario alzare la velocità e tempi di gioco col diritto in spinta per non essere costretto a rincorrere. Ha cercato fin troppo spesso la palla corta, diventata quindi prevedibile, forse sarebbe stato meglio l’attacco dritto per dritto, non sempre ma usarlo come variazione, magari contro il diritto di Daniil nella direttrice cross. Non è affatto facile realizzare tutto questo, anche perché l’altro ti mette tonnellate di pressione e ti fa correre così tanto ai suoi ritmo che finisci per perdere lucidità dopo aver colpito 20 palle in uno scambio. Proprio così si è preso la partita Medvedev, tattica “boa constrictor” per dirla alla Brad Gilbert.
    Comunque Musetti, anche quando è andato sotto, non ha mai mollato, è stato lì in scia aspettando la chance. Ha ripreso il break subito nel secondo set, ma l’altro è di nuovo scappato via. C’è stato un 15-30 a suo favore, è lì ha toccato male sotto rete, si poteva far meglio con la sua splendida mano. Non ha certo perso in quel momento, ma era l’occasione per provare almeno ad allungare il match.
    Resta un ottimo torneo per Musetti, tornato a vincere sul cemento all’aperto e in ottima condizione fisica. C’è spazio per fare molto bene anche nei prossimi tornei.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti alza la prima palla del match, buon servizio e corre a rete, toccando ottimamente di volo. È certamente chiamato ad un match molto offensivo, sarebbe inutile restare “impantanato” della ragnatela di Medvedev, molto difficile uscirne e sfondare il russo. Serve bene, sfruttando anche il molto campo lasciato aperto da Daniil, molto indietro in risposta. 4 prime, 4 punti, molto buono l’avvio di Lorenzo, 1-0. Medvedev alla battuta, e proprio il servizio lo aiuta. Pochi scambi finora, ma l’azzurro sembra deciso ad affidarsi al back di rovescio e poi strappare col suo lungo linea veloce e preciso. Daniil trova il primo big point del match, un’accelerazione di diritto lungo linea da destra micidiale, uno dei suoi cambi di ritmo che lascia fermo il rivale. risponde “Muso” con un’attacco con la palla corta, lo schema funziona, 2-1 Musetti. Il quarto game inizia con uno scambio FANTASTICO, direi d’altri tempi, con continue variazioni, tagli, cambi di ritmo, angoli… 33 colpi di puro godimento tennistico, vinto da un Musetti molto reattivo e preciso. Poi Medvedev mette il turbo al servizio. C’è un tennis molto interessante in campo, per palati sopraffini viste le moltissime soluzioni tentate da entrambi. Tattica e tecnica. L’attacco seguendo la palla corta di Lorenzo funziona benissimo, per l’ottimo tocco del nostro e per la posizione davvero arretrata del russo. Arriva un altro Big Big Big point, un tocco sotto rete incredibile di Musetti a chiudere una schermaglia splendida. Ne fa ben quattro nel game, tutte ben giocate. Regge benissimo il toscano, con le tante frecce nella sua faretra riesce a comandare il gioco nei suoi game, il problema è trovare il modo di rispondere al super-servizio del rivale. nel settimo game arriva un altro scambio micidiale, 38 colpi, uno diverso dall’altro, stavolta lo vince il russo, più in controllo. Musetti lo paga, forse ancora sfiatato dalla fatica precedente. Un diritto vola via, 30-40, prima palla break del match. Si salva con un Ace, fantastico Lorenzo, proprio nel momento decisivo. È un momento critico del set: Medvedev ha alzato il suo “muro”, ora non concede niente, rimette tutto e lo rimette bene, con Musetti chiamato ad accelerare di più o venire avanti per fare il punto. Clamorosa la difesa del russo, tutto calcolato al millimetro… e seconda palla break. Rischia la palla corta Lorenzo, ben giocata, ma con la punta della racchetta Daniil arriva e trova un angolo impossibile. Applausi per il russo, troppo bravo in questo game nonostante un ottimo Musetti, e BREAK. 4-3 avanti il moscovita. Con la sua qualità al servizio è tutto più facile per Daniil, 5-3. Medvedev chiude 6-4 il primo set con un ottimo turno di servizio, rapido nel prendersi il campo dopo una prima palla solida. Davvero un gran bel set come spettacolo e tennis prodotto da entrambi. Nel settimo game Daniil ha alzato il livello, ha tirato su “il muro” e si è preso il campo. Ma ottimo livello dell’azzurro, contro un rivale fortissimo. Medvedev ha chiuso il set con il 74% di prime in campo vincendo l’80% dei punti. Numeri stellari.
    Secondo set, inizia Musetti alla battuta. Un buon game, il servizio lo sostiene, è rapido nel venire avanti a prendersi il punto. Forse in quel delicato e decisivo settimo game del primo parziale è rimasto fin troppo a scambiare, con un Daniil così centrato non te lo puoi permettere. 1-0 Musetti. Purtroppo per l’azzurro, è netta la differenza con la quale il russo tiene i suoi game, grazie a delle bordate di servizio che l’azzurro non ha. Un’arma indispensabile per Medvedev, che gli consente di faticare in risposta, forte di turni di servizio rapidi e comodi. Nel terzo game il russo rimette da campione una palla corta nemmeno malvagia, e sul 30 pari arriva un doppio fallo di Lorenzo che gli costa la prima palla break del set. Non entra la prima palla… lungo scambio e alla fine di nuovo “smorza”, e stavolta è talmente precisa da diventare vincente. Ma che rischio! A furia di provarle, non sono più sorprese le palle corte dell’azzurro, Daniil intuisce, arriva e chiude, procurandosi un’altra palla break. Musetti è deciso e si salva di nuovo, ma un nuovo errore col rovescio in scambio, le PB diventano tre. Purtroppo Lorenzo non riesce ad uscire dallo scambio alla velocità di crociera del rivale, e sbaglia per primo. BREAK Medvedev, avanti 2-1 e servizio. Fa fatica ora Lorenzo a tenere, il moscovita dopo un buon servizio è imprendibile, ha guadagnato ancor più campo, tiene in mano il pallino del gioco. Deve giocare più rapido Musetti, non può accettare i ritmi dell’avversario, è necessario prendere rischi col diritto, è indispensabile verticalizzare e venire a rete a sfidare il passante. Ci prova con buoni risultati servendo sull’1-3, resta aggrappato al match con le unghie e in risposta apre a tutta l’angolo ma che bravo Medvedev nel reagire con colpi velocissimi, col telecomando. Uno spettacolo. È altrettanto bravo Lorenzo in questa fase, riesce a prendere campo e affonda col diritto. Grande schema, gli vale il 15-40, due palle break, le prime del match a favore. Con un doppio fallo sulla seconda Daniil regala il BREAK a Lorenzo, e si lagna con l’arbitro perché manca una palla (cinque invece delle canoniche sei). 3 pari. Furibondo per l’esito del game precedente, Medvedev alza di nuovo il ritmo delle sue difese, rimette tutto e lo rimette con sagacia, stroncando la resistenza di un pur buon Musetti, costretto ad uscire dagli scambi per non soffocare. 0-40, tre palle break per il russo. Basta la prima, lungo un rovescio in contro balzo del toscano, su di un’altra risposta profondissima. BREAK Medvedev, 4-3 e servizio. Caotico l’ottavo game, Lorenzo spreca una bella occasione sul 15-30, toccando male sotto rete una contro smorzata, qua con la sua mano si poteva fare meglio… Daniil non perdona col servizio, due bordate imprendibili e 5-3, a un passo dai quarti di finale. Sicuro, veloce, imprendibile dopo il servizio, Medvedev chiude 6-4 con un altro, ottimo, turno di battuta a zero, con un serve and volley. Un successo meritato, il russo ha alzato il livello da metà primo set, e poi bravo a riprendersi immediatamente dopo aver perso malamente un turno di battuta nel secondo. Gran tennis complessivamente, Musetti ha confermato tanta qualità, ma contro questo Medvedev vincere è difficilissimo, anche se hai il braccio del “Muso”. Medvedev assolutamente da corsa per il titolo, al prossimo turno per lui De Minaur o Fritz, sarà nettamente favorito.

    [16] Lorenzo Musetti vs [2] Daniil Medvedev (non prima ore: 20:00)ATP Toronto Lorenzo Musetti [16]44 Daniil Medvedev [2]66 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6L. Musetti 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-4 → 3-5L. Musetti 0-15 0-30 0-403-3 → 3-4D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 df2-3 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-3 → 2-3D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-301-2 → 1-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 40-A3-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 30-0 30-153-2 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 3-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 df 40-301-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-301-0 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: I risultati con il dettaglio del Terzo Turno. In campo Lorenzo Musetti e nella notte italiana Jannik Sinner (LIVE)

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Masters 1000 Toronto (Canada) – 3° Turno, cemento

    Center Court – Ora italiana: 18:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Mackenzie McDonald vs [WC] Milos Raonic Il match deve ancora iniziare
    2. [16] Lorenzo Musetti vs [2] Daniil Medvedev (non prima ore: 20:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Carlos Alcaraz vs [15] Hubert Hurkacz (non prima ore: 01:00)Il match deve ancora iniziare
    4. Andy Murray vs [7] Jannik Sinner Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. Alejandro Davidovich Fokina vs [3] Casper Ruud Il match deve ancora iniziare
    2. [8] Taylor Fritz vs Alex de Minaur Il match deve ancora iniziare
    3. [PR] Gael Monfils vs Sebastian Korda OR [LL] Aleksandar Vukic (non prima ore: 22:30)Il match deve ancora iniziare
    4. [12] Tommy Paul vs [Q] Marcos Giron (non prima ore: 00:00)Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. Jamie Murray / Michael Venus vs [4] Rohan Bopanna / Matthew Ebden Il match deve ancora iniziare
    2. [8] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs [Alt] Sadio Doumbia / Fabien Reboul Il match deve ancora iniziare
    3. [WC] Nicolas Mahut / Vasek Pospisil vs [6] Kevin Krawietz / Tim Puetz (non prima ore: 20:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [3] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs Sander Gille / Joran Vliegen Il match deve ancora iniziare
    5. Nathaniel Lammons / Jackson Withrow vs Max Purcell / Andrey RublevIl match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Sinner più tosto e continuo, si aggiudica il derby contro Berrettini

    Janni Sinner a Toronto

    I derby sono spesso partite strane, dominate dalla tensione e poco spettacolari, persino deludenti. Non rientra in questo scenario l’attesissimo scontro di secondo turno tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner andato in scena al Masters 1000 di Toronto. Se l’aggiudica l’altoatesino con un convincente 6-4 6-3 in un’ora e mezza esatta di gioco, segnata un buon tennis per intensità e qualità, da parte di entrambi. C’era un chiaro favorito alla vigilia: Sinner, non solo per classifica ma per rendimento in stagione e “salute” generale. Il campo ha confermato il pronostico, con Jannik cresciuto tremendamente nel corso del match dopo un avvio per lui non facile, messo sotto pressione dai colpi pesanti e dai servizi poderosi di un ottimo Matteo. Nel primo set, fino al 5-4 Sinner, c’è stato grande equilibrio e intensità, con scambi di rara potenza, un vero scontro frontale a tutta. Jannik aveva sofferto di più, concedendo ed annullando ben 7 palle break (racchiuse in due game), e cavandosi da un pericoloso 15-30 sul 4 pari. Proprio da lì, il match è svoltato a favore dell’ex allievo di Riccardo Piatti.
    Berrettini infatti è incappato un brutto turno di servizio sul 4-5, con due doppi falli che ha pagato a caro prezzo. Il black out del romano è continuato anche all’avvio del secondo set, con un pessimo primo game di battuta perso da 40-0 (nel quale aveva anche trovato due Ace) che ha spianato la strada a Jannik, da lì in avanti cresciuto a dismisura al servizio e diventato quasi ingiocabile. Più solido, rapido e continuo, Sinner ha meritato il successo, bravo a salire di livello una volta in vantaggio e non concedere niente al connazionale. Ma l’aspetto più positivo nella prestazione di Jannik è stata la sua freddezza nel giocare davvero bene col servizio i momenti delicati, palle break e situazioni scomode come i 15-30 o il primo punti ai vantaggi. Nella totalità delle sconfitte subite nell’ultimo periodo, o nei set persi, la costante è stata questa catena di situazioni: errore, seguito dal servizio che non entra, che provoca tensione e altri errori, per un circolo vizioso che provoca break subiti e passaggi a vuoto. Con la tensione, il suo braccio si irrigidisce e non riesce a generare quella velocità in spinta necessaria a produrre il suo miglior tennis. Oggi si è visto, per sua fortuna, un altro film, quello di uno Jannik bravo a prendersi qualche secondo in più prima di servire, predersi qualche rischio con prime davvero potenti e anche seconde palle molto cariche e vicine alle righe, che hanno neutralizzato ogni velleità in risposta di un Berrettini tutt’altro che dimesso o poco reattivo. Ogni punto importante al servizio Sinner è andato a prenderselo, giocandolo con decisione. Questo è il vero motivo del successo, ancor più del calo vistoso patito da Matteo a cavallo dei due set. Se Jannik fosse andato sotto nel primo parziale, la partita poteva assolutamente finire in altro modo, perché il romano ha servito davvero bene e, forte di un potenziale vantaggio, avrebbe potuto reggere facendo corsa di testa.
    Questa è stata almeno la sensazione, anche se va detto che Sinner è riuscito complessivamente ad inchiodare Berrettini e l’incontro sui binari a lui più congeniali, quello dal ritmo ad altissima velocità. Un braccio di ferro a tratti brutale, che ha di sicuro consumato molte energie mentali e fisiche in un Matteo con non troppe partite sulle gambe. E quando arrivi a colpire tante palle a quella intensità, alla fine un po’ le paghi.

    Smooth sailing ⛵@janniksin takes the battle of the Italians 6-4 6-3!#NBO23 pic.twitter.com/5UxUrQNqoN
    — Tennis TV (@TennisTV) August 9, 2023

    Matteo ha perso, è uscito dal campo piuttosto scuro in volto dopo un bell’abbraccio a Jannik sulla rete. È un buon segnale: vuol dire che era entrato in campo per vincere, sicuro di potercela fare. Non ce l’ha fatta, oggi il livello tecnico, fisico e agonistico di Sinner è davvero altissimo, ma il romano c’ha provato, e nei primi nove game è piaciuto assai per come ha servito, per come ha retto l’impatto contro un Sinner assai centrato, per la reattività con la quale si è difeso ed ha aggredito la palla col diritto. A questo livello, contro un Sinner così in palla, non puoi assolutamente permetterti il minimo calo, figuriamoci ben 15 minuti… Quel crollo al servizio, con due doppi falli sul 5-4, e poi errori evitabili quando pareva in controllo all’avvio del secondo parziale gli sono costati la sconfitta. Non è riuscito più Matteo ad incidere in risposta, a strappare chance per riaprire il match. Troppo bene Jannik al servizio, un po’ calato Matteo in risposta, le due cose vanno di pari passo, come sempre.
    Berrettini per vincerla doveva ovviamente evitare quel calo al servizio, quei due game “maledetti”, ma il tutto è partito da lontano. Aver accettato per tutto il primo set quei ritmi micidiali forse gli è costato caro, l’ha prosciugato. Ma vederlo colpire, spesso da fermo, con più potenza e profondità di Sinner è stato fantastico; è stata la conferma che quando è in salute atletica è tornato quel tennista che faceva “le buche per terra”. Magari più back col rovescio, qualche smorzata per spezzare il ritmo al rivale, ma non era affatto facile. Bravo infatti è stato Sinner a tenere ritmi così alti da non lasciare tempo all’avversario di trovare una contromossa. L’ha letteralmente investito di pallate ad altissima velocità, senza nemmeno farlo correre troppo verso destra (quella sembrava la tattica più consona a metterlo in crisi), convinto che l’avrebbe stroncato ugualmente, anzi, forse prosciugato per poi dare la zampata dopo un’oretta di schermaglie. Ha avuto ragione lui.
    Conferme per Sinner, assolutamente da corsa nel torneo, ma anche per Berrettini, che dopo il “miracolo” di Wimbledon è in buona salute e pronto a giocarsi le sue chance nei prossimi tornei negli USA. L’estate americana è appena iniziata…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla dell’attesissimo derby azzurro. E quanto viaggia questa palla… Berrettini vola 0-30, Sinner risponde con un’accelerazione micidiale, ma è di nuovo Matteo a brillare, con un gran back di rovescio e via avanti. 15-40, due palle break per il romano. Jannik si aggrappa al suo punto di forza, il ritmo infernale, quindi con una seconda palla velocissima (che rischio!) annulla le chance. 4 punti di fila, 1-0 Sinner. Ottimo primo turno di battuta di Matteo, incluso il primo Ace. Netto il contrasto di stile, e le diverse necessità nel match: scambiare poco e attaccare per Berrettini, massimo ritmo e velocità per Sinner. Sul 2-1 Sinner, Berrettini sbaglia due diritti di fila dal centro, uscendo dal servizio. Un filo meno reattivo il finalista di Wimbledon nel cercare la palla, basta pochissimo per accusare sulle risposte veloci di Jannik. Disastro del romano sul 15-30: scaraventa un diritto in rete da due passi, per troppa violenza nell’impatto. Resta di sasso, incredulo, con due palle break da difendere. Si aggrappa al servizio, due bordate imprendibili per l’altoatesino. Non può prescindere dalla battuta Matteo per restare in scia a Jannik. Con un gran diritto, completa la rimonta da 15-40, 2 pari. Il match avanza a strappi, c’è un filo di tensione palpabile, ora è Sinner sotto al servizio, un po’ troppa foga nella spinta. Bravissimo Matteo a passare da difesa ad attacco con uno strappo col diritto sulla prima palla più corta del rivale. 0-40, stavolta le palle break sono tre, e consecutive. Durissimo lo scambio sulla terza, la palla correva impazzita, fino all’attacco di Matteo e la bordata-passante di Jannik. È un braccio di ferro mostruoso per potenza nello scambio, uno scontro frontale continuo, diritto vs. diritto, ma il romano può colpire quasi sempre senza correre lateralmente e quindi trova controllo e profondità. Ottiene un’altra palla break Berrettini, ma Sinner trova un Ace di seconda! C’è spettacolo, e nessuno dei due trattiene il braccio. Annullando ben 5 PB, Sinner si porta 3-2. Dopo tanta “garra”, il set corre via sui turni di servizio. Più dinamico Jannik, fa più cose in campo, inclusi attacchi in contro tempo, angoli più acuti; più razionale e secco Matteo, con oltre l’80% di punti vinti con la prima in gioco. Nono game, Matteo rincorre con ottima mano una smorzata e trova un lob magnifico, che gli vale lo 0-30. Sguardo infuocato, è una grande chance. Jannik ha altri programmi, due servizi ottimi (incluso il quarto Ace) nel momento importante, poi altri due. Classe. 5-4. Tensione massima, e primo doppio fallo del match per Matteo sul 15 pari. La prima palla non va, ma gioca una seconda molto intelligente al corpo, 30 pari. Attenzione, altro Doppio Fallo! 30-40, palla break e soprattutto Set Point Sinner! Bravissimo Jannik: risponde in campo, guadagna campo, trova un diritto profondo che provoca l’errore di Matteo. 6-4 Sinner in 52 minuti. Ha sofferto di più Jannik nel parziale, ha annullato ben 7 PB su 7, ma nel game decisivo Berrettini ha smarrito totalmente la prima palla e pure commesso due dolorosi doppi falli.
    Secondo set, Sinner inizia alla battuta. E inizia bene, due Ace e via, 1-0, può fare corsa di testa, forte anche del primo set vinto. Berrettini dopo il black out riaccende la luce con servizi a tutta. Indica al suo angolo la testa, come a dire di averla ritrovata dopo la sbandata che ha pagato a caro prezzo. Ma da 40-0 con un paio di errori (pessimo un tocco sotto rete) rimette Jannik in pista. Con un altro errore di diritto (il terzo del game), botta in rete, arriva la palla break per Sinner. E la prima palla non va… Niente, altro passaggio a vuoto per Matteo, col quarto errore di diritto regala letteralmente un BREAK a Jannik, che di fatto l’ha solo rimessa in campo. Al contrario di Matteo, il braccio di Jannik alla battuta è sciolto e trova il terzo Ace del set. A zero Sinner vola 3-0, un allungo deciso con un parziale di 21 punti a 5 per l’altoatesino dal 4 pari 15-30 (quinto game di fila e secondo a zero al servizio). La sensazione è che Berrettini abbia pagato l’intensità della prima ora di gioco, mentre Sinner a questi ritmi può giocare per ore. Nonostante qualche incertezza, Matteo muove lo score nel set, ma ora deve trovare un jolly in risposta per riaprire la partita. Lo aiuta Sinner, con un paio di regali nemmeno così forzati dalle risposte del romano. 0-30. Come nelle fasi cruciali del primo set (esempio il 4 pari), Jannik si prende tutto il tempo, si concentra al massimo e massimizza il rendimento della battuta, variando l’angolo e rischiando non poco. 4-1 Sinner, a due passi dal terzo turno. Il set scorre rapido sui game di battuta. 5-3, Jannik serve per il match. È stato quasi perfetto nei suoi game, solo 4 punti persi con il 74% di prime. Inizia col nono Ace, grande ritmo, e poi il decimo! Un fulmine Sinner nell’avventarsi sulla risposta di Berrettini, e chiudere con un bel diritto cross. Doppio Match Point! Ottimo chiusura di rete, Game Set Match Sinner. Resta imbattuto nei derby italici, con un bell’abbraccio i due si salutano sulla rete. Bravo Jannik a resistere ad alcuni game molto complicati nel primo set, quindi approfittare di un “buco” di Matteo e salire fino alle stelle col servizio, diventando imprendibile. Vola al terzo turno, dove aspetta il vincente di Murray vs. Purcell, sarà nettamente favorito. Esce di scena Matteo, ma la prima ora di gioco, a velocità super e grande intensità, è stata convincente sul piano fisico.

    Matteo Berrettini vs [7] Jannik Sinner ATP Toronto Matteo Berrettini43 Jannik Sinner [7]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-153-5 → 3-6M. Berrettini 30-0 ace 40-02-5 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-152-4 → 2-5M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-4 → 2-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-00-2 → 0-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df4-5 → 4-6J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-4 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1J. Sinner 15-0 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Berrettini
    Sinner LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Montreal: Il programma completo degli ottavi di finale. In serata in campo Lorenzo Musetti. Nella notte italiana Jannik Sinner

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Center Court – Ora italiana: 18:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Mackenzie McDonald vs [WC] Milos Raonic 2. [16] Lorenzo Musetti vs [2] Daniil Medvedev (non prima ore: 20:00)3. [1] Carlos Alcaraz vs [15] Hubert Hurkacz (non prima ore: 01:00)4. Andy Murray vs [7] Jannik Sinner
    Grandstand – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. Alejandro Davidovich Fokina vs [3] Casper Ruud 2. [8] Taylor Fritz vs Alex de Minaur 3. [PR] Gael Monfils vs Sebastian Korda OR [LL] Aleksandar Vukic (non prima ore: 22:30)4. [12] Tommy Paul OR Francisco Cerundolo vs [Q] Marcos Giron OR [5] Holger Rune (non prima ore: 00:00)
    Court 1 – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. Jamie Murray / Michael Venus vs [4] Rohan Bopanna / Matthew Ebden 2. [8] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs [Alt] Sadio Doumbia / Fabien Reboul 3. [WC] Nicolas Mahut / Vasek Pospisil vs [6] Kevin Krawietz / Tim Puetz (non prima ore: 20:00)4. [3] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs Sander Gille / Joran Vliegen 5. Nathaniel Lammons / Jackson Withrow vs Max Purcell / Andrey Rublev LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: che grinta Musetti! Soffre contro un buon Kokkinakis, rimonta e vince. Al terzo turno sfida Medvedev

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Oggi Lorenzo Musetti ha scritto un nuovo capitolo del fortunato libro tennistico “Winning Ugly” di Brad Gilbert (appena tornato in attività, all’angolo di Coco Gauff). L’azzurro nel secondo turno del Masters 1000 di Toronto ha lottato, sofferto, rincorso, è stato molto vicino alla sconfitta ma è stato bravissimo a reggere di gambe e di testa, approfittando della tensione ed errori di Thanasi Kokkinakis, crollato nelle fasi decisive del secondo e terzo set. L’allievo di Tartarini ha vinto per 4-6 7-5 6-4 in quasi tre ore di battaglia vera, fisica e mentale, vincendo “sporco” una partita nella quale ha brillato più per sostanza e “garra” che per quelle soluzioni tecniche sopraffine che lasciano fermi i rivali e di stucco gli spettatori.
    Andato subito sotto di un break all’avvio, non è mai riuscito ad impensierire l’avversario in risposta, per merito di Thanasi (davvero micidiale con la prima e con il diritto successivo) ma anche per un atteggiamento fin troppo conservativo, nella posizione e nelle scelte tecniche, quasi di puro contenimento. Nel secondo set l’australiano ha continuato a martellare con sicurezza, braccio sciolto e tanta profondità. Col diritto è stato a tratti impressionante, ma aveva anche parecchio spazio da esplorare… Lorenzo è stato costretto a contenere, non ha avuto il tempo di cambiare ritmo e spostare maggiormente l’avversario, o non c’è riuscito. Ha sofferto, ma è restato lì, molto focalizzato, mai è crollato nell’attenzione, e questo è stato il suo vero vincente oggi. Ha annullato tutte le 5 palle break concesse, in tre turni di battuta davvero complicati che, per come stava servendo il nativo di Adelaide, profumavano di sventura, anzi di match point. Una solidità che ha pagato nella fase decisiva del parziale: quando tutti si aspettavano il tiebreak, vista la continuità al servizio del “canguro”, sul 6-5 ecco la scossa, a favore di Lorenzo. L’azzurro ha capitalizzato, da campione, freddo e preciso, le prime incertezze e veri regali dell’avversario, in un game nel quale sul 40-0 ha concesso un regalo incredibile. Musetti ha fiutato il momento, passo avanti e risposte in campo. Ha fatto colpire l’avversario, l’ha costretto a “giocare”, a rischiare, non sbagliando più niente, non concedendo spazi. Una pressione che “Kokk” non ha retto. Lorenzo, dal nulla, da zero chance avute, ha vinto 5 punti di fila (mai successo nel match) e strappato il primo e unico break, e set point.
    Nel terzo set è subito scappato avanti Lorenzo, approfittando di un momento “no” al servizio – e anche fisico – del rivale, ma è stato immediatamente contro brekkato. Il set è tornato in equilibrio, di nuovo si tornati a giocare sui servizi, con scambi rapidi e l’australiano maggiormente a condurre. Stavolta però Musetti ha avuto il vantaggio di poter servire per primo, e non ha servito affatto male. È riuscito a tenere molto bene la traiettoria esterna con la prima, e dei gran bei “kick” sulla seconda, azzerando così l’efficacia in risposta del rivale. Poco in risposta, ma ha tenuto, di gambe e di testa, preparando così l’affondo al momento decisivo, come quando nella scherma si studia l’avversario tenendosi la stoccata nel momento conclusivo. Di nuovo, nel rush finale, Kokkinakis è crollato servendo sul 4-5. Musetti è stato bravo di nuovo a rispondere, a non regalare, a far sentire la propria presenza, al resto c’ha pensato uno sciagurato Thanasi. “Musi” è preso il secondo match point con una sbracciata fantastica col diritto, improvvisa, bellissima. Rapace.
    Purtroppo per lui, l’australiano ha perso l’ennesima partita che aveva condotto, dando preoccupanti segni di debolezza mentale delle fasi decisive. Buon per Lorenzo, che invece è stato bravissimo a restare in scia, aspettare che passasse “la tempesta” di un rivale ingiocabile al servizio per piazzare le zampate vincenti. Non sempre si può vincere imponendo il proprio tennis, e vincere giocando di rincorsa, subendo per la maggior parte degli scambi la potenza e accelerazioni del rivale è un grande segno di maturità e forza mentale. Musetti forse poteva incidere di più cercando maggiormente la variazione, per spostare l’avversario e non dargli palle da impattare. Ha usato davvero poco il back di rovescio, soluzione che contro un “colpitore” è sempre da sperimentare. E anche in risposta, nonostante l’ottima giornata di Kokkinakis, si poteva fare di più. Ma almeno, nelle fasi decisive, questa “benedetta” risposta l’ha colpita profonda, carica di spin, aggressiva. Poche ma buone, si potrebbe dire. Ha chiuso con solo il 51% di prime in campo, troppo poco, ma ben 39 vincenti e 10 errori gratuiti. Un dato questo che sottolinea ancor più come abbia scelto “bene” quando colpire, quando affondare, e anche come i suoi veri errori siano stati rari, altro segno di qualità nella prestazione. 
    Una vittoria importantissima, pesante, che gli regala un affascinante terzo turno contro Medvedev. Sarà un match inedito e terribilmente intrigante. Guai a chi se lo perde…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti scatta al servizio. Molto aggressivo, subito avanti ad aggredire Kokkinakis. Del resto l’australiano non è velocissimo in difesa e negli spostamenti laterali, mentre se spinge col diritto può lasciarti fermo. Quando colpisce con i piedi ben piantati a terra, Thanasi è micidiale, vedi l’accelerazione di rovescio terrificante sul 40-15. Ai vantaggi un approccio sbagliato costa a Musetti una palla break immediata, ma rimedia con un’attacco perfetto seguendo la smorzata. Purtroppo un doppio fallo lo condanna alla seconda PB. Sulla seconda di servizio “Kokk” indovina una risposta cross micidiale, chiude col diritto in avanzamento. Brutto game perso da Lorenzo, è BREAK, 1-0 Kokkinakis, che spara subito un Ace nel suo primo punto (39esimo del torneo). Comanda il nativo di Adelaide, il diritto è molto pesante, 2-0. Musetti è costretto a giocare con grandissima velocità e senza tempi d’attesa, altrimenti l’avversario gli “monta in testa”, e questo provoca qualche errore dell’azzurro in spinta, ma ne mette anche in mostra la qualità di accelerazione. A 15 vince il terzo game, muove lo score nel match il toscano. Però è quasi ingiocabile Kokkinakis quando spinge dopo la prima palla, un vero “colpitore”, molto centrato oggi. Qualche momento di gran tennis, come il rovescio lungo linea di Musetti nel quinto game che lascia fermo l’avversario. Si avanza sui game di battuta, con la risposta Lorenzo fa fatica ad incidere (sul 4-2 Kokkinakis, Musetti ha perso tutti gli 8 punti contro la 1a del rivale). La combinazione servizio più diritto di Thanasi è incontenibile, potente, precisa, Musetti si difende da molto dietro e non riesce quasi mai a ribaltare lo scambio a suo favore, a meno di vere e proprie magie di tocco, come il passantino stretto di rovescio sul 4-3 40-15, che manda in bambola la volée dell’aussie. È cresciuto il rendimento dell’azzurro nei suoi turni di servizio, nonostante sia sotto al 50% per numero di prime palle in campo, ma non sempre le scelte per gli attacchi sono ottimali. Lo sostiene l’ottimo rovescio, che coglie col lungo linea lo spazio lasciato aperto a destra da Kokkinakis. 5-4, “Kokk” serve per il primo set. Inizia male, approccio di rovescio in corridoio. Con un’ottima risposta, finalmente, Lorenzo sorprende l’australiano, 0-30! Rimedia Thanasi con un Ace (quarto del set) e approfittando di un paio di errori di Musetti, un po’ di fretta nello spingere col diritto senza la corretta distanza dalla palla. Chiude Kokkinakis con il suo schema migliore, servizio e diritto. 6-4. Decisivo il break iniziale, ma Thanasi è stato complessivamente più incisivo e continuo.
    Secondo set, Musetti to serve. Il canovaccio del gioco non cambia, è piuttosto aggressivo Lorenzo (bene in spinta col diritto dal centro), continua a martellare con il servizio (ben due Ace) e diritto Kokkinakis. Il toscano libera il braccio in risposta, cerca di incidere, ma sul 2-1 0-15 spreca un’altra piccola chance, impattando lungo di rovescio. Soffre molto il “kick” vigoroso di Thanasi, indirizzato sempre esterno. Gli scambi sono molto rapidi, soprattutto nei game di Thanasi, che dopo la prima chiude al secondo o massimo terzo colpo. Davvero molto profonde le traiettorie col diritto dell’australiano, spesso Lorenzo è costretto a colpire di contro balzo quando tiene una posizione più vicina alla riga di fondo. L’equilibrio non si rompe, con un’ottima progressione col diritto dal centro, Kokkinakis impatta 3 pari. Nel settimo game Lorenzo va in crisi: la prima palla lo abbandona, è aggressivo “Kokk” in risposta e l’azzurro non contiene 0-30. Trova finalmente un Ace, il primo del match, e poi un’altra prima palla esterna bella carica. Sul 30 pari arriva un brutto errore col diritto di Musetti, era in controllo dello scambio, forse ha cambiato idee all’ultimo secondo. 30-40, palla break delicatissima. Si salva con un servizio a trequarti di velocità ma molto preciso, esterno, che sorprende l’australiano. Kokkinakis “sfonda” nel punto seguente, risposta carica, pesante, guadagna campo e chiude comodo di volo. Altra palla break, e stavolta la prima non entra… Bravo Musetti a prendersi un bel rischio col diritto, un inside out da sinistra che esce stretto e veloce. Purtroppo le palle break diventano tre, esce di poco un diritto aggressivo di Lorenzo, dopo aver lavorato bene lo scambio. Di nuovo, la traiettoria esterna col servizio lo salva, Thanasi non digerisce quella direttrice. È il game più lungo e combattuto del match. Dopo 16 punti Lorenzo lo porta a casa, 4-3. Fa più fatica l’azzurro ad imporre il suo gioco, ha bisogno di giocate super, mentre l’australiano, forte del servizio in grande ritmo, gioca molto più sciolto e verticale. Arriva il primo doppio fallo di Thanasi nel match, ma con la solita violenta progressione col diritto chiude il punto del 4 pari. Anche il nono game è molto complicato per Musetti. Si scambia molto, ma “Kokk” gioca profondo ed è Musetti a sbagliare per primo. 30-40, palla break per l’australiano. Ancora si salva Lorenzo, prima esterna e poi attacco col diritto. Una risposta senza peso di Thanasi sorprende Lorenzo, un errore col diritto per cattiva posizione sulla palla, e seconda palla break del game. Stavolta è l’australiano a regalare, su di una seconda palla non irresistibile affonda in rete la risposta. 5-4 Musetti. L’aussie vola 5 pari, e per il terzo turno di servizio di fila, Lorenzo è in difficoltà. Due errori, cercando le righe, e 0-30. Ma per la terza volta rimonta, con grande grinta, e resta avanti 6-5. All’improvviso, l’azzurro ha una chance in risposta! Kokkinakis da 40-0 si fa sorprendere dall’aggressività di Lorenzo, regala e concede la prima palla break, che è anche un set point. Disastro dell’australiano, affossa col diritto in rete. Set Musetti! 7-5. Quando l’azzurro era spalle al muro più volte, annullando palle break che assomigliavano a match point, è lui a scappare avanti, approfittando del primo momento “no” del rivale. Si va al terzo set.
    Musetti ha il vantaggio di servire per primo. Buon game, 1-0, può fare corsa di testa, importante visto che Thanasi non è solidissimo mentalmente quando va sotto pressione. Infatti è più falloso ora l’australiano, comanda ma non conclude con la stessa sicurezza. C’è anche un po’ vento, ma il braccio di Thanasi è meno sciolto. Un errore ai vantaggi gli costa una palla break, se la gioca bene, sfonda col diritto (corta la risposta dell’azzurro). Le gambe di Kokkinakis sono un filo meno reattive, e pure un doppio fallo per la seconda palla break, che però annulla col diritto in avanzamento. Il BREAK per Musetti arriva alla seconda chance, con un rovescio di scambio che vola via. 2-0 Musetti! L’inerzia del match sembra ribaltata: ora è Lorenzo a comandare, l’altro è costretto a rincorrere perché i suoi colpi sono meno profondi e penetranti. Ma con un colpo di coda di pura rabbia e tre accelerazioni fulminante, Kokkinakis si prende il Contro Break, un po’ passivo Lorenzo negli ultimi due punti. Si torna “on serve”, 2-1 Musetti. Si scorre sui game di servizio, di nuovo con pochi scambi e palle molto veloci. Troppo arretrata la posizione nei game di risposta di Lorenzo, difficile incidere così, anche perché il servizio di Thanasi è tornato a martellare. 4 pari, si entra nel rush finale del match. Ottimo game del toscano, 5-4. Ora è Kokkinakis spalle al muro. C’è pressione, Lorenzo si difende a tutta e sbaglia per primo l’aussie. 0-15. Musetti trova una delle migliori risposte del match, centrale ma molto carica di spin e profonda, Thanasi è sorpreso e stecca, pesante nel muoversi. 0-30, a due punti dal match Musetti! La prima del “canguro” non entra… doppio fallo! Crollo di “Kokk”, Tre Match Point Musetti!!! Si prende il secondo, con un diritto fulminante da sinistra. Game Set Match dopo quasi 3 ore di gioco. Gran bella vittoria, perché ottenuta di testa, di gambe, soffrendo, giocando lucido i momenti decisivi di secondo e terzo set. Quando pareva spalle al muro nel secondo set, Lorenzo ha retto e ha vinto. Con pieno merito. Bravo! Si regala il terzo turno e una super sfida contro Medvedev. Quanto cresce questo Musetti…

    [16] Lorenzo Musetti vs [Q] Thanasi Kokkinakis ATP Toronto Lorenzo Musetti [16]476 Thanasi Kokkinakis654 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3T. Kokkinakis 0-15 0-30 0-40 df 15-405-4 → 6-4L. Musetti 15-0 ace 30-0 40-04-4 → 5-4T. Kokkinakis 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4L. Musetti30-40 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2L. Musetti 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A2-0 → 2-1T. Kokkinakis 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A1-0 → 2-0L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A6-5 → 7-5L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-5 → 6-5T. Kokkinakis 15-0 15-15 df 30-15 40-155-4 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df4-3 → 4-4L. Musetti 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-3 → 4-3T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 3-2T. Kokkinakis 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-0 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Kokkinakis 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-304-5 → 4-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4T. Kokkinakis 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-3 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-150-2 → 1-2T. Kokkinakis 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 0-2L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A df0-0 → 0-1

    Musetti
    Kokkinakis LEGGI TUTTO