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    Volley e studi “al Massimo”: Ostuzzi dottore in Matematica pura

    Mancano solo nove giorni al debutto in Serie A3 Credem Banca: domenica 10 ottobre (ore 18, alla Spes Arena), la Da Rold Logistics Belluno ospiterà l’Abba Pineto. Di conseguenza, è necessaria una prova generale: la terza e ultima di un pre-campionato caratterizzato dal successo con il Cus Trieste e dal durissimo test con un sestetto di A2 come Motta. E sarà ancora Motta a mettere alla prova il gruppo di Diego Poletto: stavolta a Caorle. A questo proposito, l’appuntamento è per domani, attorno alle 17.30. 
    I rinoceronti? Tutti presenti. Compreso un ragazzo che tiene fede al suo nome: Massimo. Perché “massimo” è il suo impegno nel volley, ma anche negli studi. Non a caso, lo schiacciatore Ostuzzi si è appena laureato in Matematica pura: «Ho studiato a Padova – afferma il ventiduenne nato a Bassano del Grappa – anche se ho frequentato in presenza solo il primo anno. Ed è stato il più difficile perché non ero del tutto pronto al rigore, né all’originalità richiesta nei ragionamenti. Poi, con l’arrivo del Covid e le lezioni online, paradossalmente per me è stato tutto più facile. Così la scorsa estate sono riuscito a sostenere sei esami e a laurearmi in tempo, scrivendo una tesi sulla geometria algebrica». 
    L’adrenalina della discussione davanti ai docenti è paragonabile a quella che si prova sotto rete, in gara?
    «In realtà sono sempre piuttosto calmo prima degli esami e la discussione non si è allontanata troppo da quello che è un normale esame orale, forse perché non c’era pubblico. Quindi direi che la partita è molto più stressante dal punto di vista emotivo». 
    Ci sono punti di contatto tra la matematica e la pallavolo? 
    «Sì, perché la pallavolo è uno sport di precisione, contano i dettagli. E se manca la precisione in matematica, allora è meglio lasciar perdere». 
    Come si conciliano sport e studio?
    «Serve sacrificio: se si è stanchi fisicamente non bisogna mollare a livello mentale, e viceversa. Come è necessaria la forza di volontà: quando tornavo a casa da allenamento, io dovevo studiare, mentre i miei compagni si rilassavano o guardavano un film. L’importante, comunque, è prendere il ritmo». 
    Al di fuori del parquet, chi vorrebbe diventare Massimo Ostuzzi? 
    «Mi piacerebbe trovare un lavoro stimolante, magari in ambito informatico, o qualcosa in cui servano capacità di adattamento e di individuare soluzioni originali. Non escludo neppure la prospettiva di intraprendere un percorso di dottorato se si presentasse la possibilità e rimanesse vivo l’interesse che ho ora». 
    Per chiudere, qual è stato il primo impatto con Belluno e la Da Rold Logistics?  
    «Mi sto trovando al meglio con tutti: dirigenza, staff e atleti. Siamo una bella squadra, stiamo bene insieme. E ci sono i presupposti per una bella stagione di pallavolo».  LEGGI TUTTO

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    Ostuzzi e Belluno come prima scelta: «Sono qui per coach Poletto»

    Ha appena compiuto 22 anni, è reduce da due stagioni di fila in serie A (prima a Brescia, poi alla Mosca Bolzano). E ha già dimostrato di avere notevoli margini di crescita. Margini che Massimo Ostuzzi intende esplorare sotto il segno del “rinoceronte”: alla Da Rold Logistics Belluno.
    TRA PARQUET E STUDIO – Lo schiacciatore è una delle novità dell’organico guidato da coach Poletto. E proprio il tecnico è tutt’altro che marginale rispetto alla scelta di Ostuzzi: «Incrocio Diego Poletto in palestra fin da quando ho iniziato a calcare i parquet da bambino – spiega l’atleta passato anche per il Volley Treviso -. La scorsa stagione è stata difficile e ora ho bisogno di un allenatore con le caratteristiche che ho sempre riscontrato in Diego. Inoltre, Belluno è una realtà pallavolistica vicina all’università dove studio e anche questo ha contribuito alla mia scelta».
    BASI SOLIDE – Sarà una nuova esperienza per Massimo. Nuova, sotto vari punti di vista: «Non sono mai stato a Belluno e sento parlare della squadra relativamente da poco. In ogni caso, da quanto ho capito finora, mi sembra che sia una società con basi solide e che punta in alto. A ogni atleta piacerebbe farne parte».
    PLAYOFF – Ostuzzi non ha paura. E pensa in grande: «I miei obiettivi sono chiari. In primis, “sfruttare” il più possibile Poletto per limare alcuni aspetti del mio volley, ritagliarmi spazio in campo e fare esperienza. L’obiettivo di squadra, invece, è quello di mettere in mostra una bella pallavolo. E vincere il maggior numero di partite, così da poterci giocare i playoff». LEGGI TUTTO