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    F1, Massa e il dominio di Verstappen: “Livello senza precedenti”

    ROMA – Questa stagione di Formula 1 è finita con largo anticipo, almeno per quanto concerne la lotta per il titolo mondiale. Il tre volte campione iridato Max Verstappen, infatti, ha chiuso i giochi a cinque gare dal termine, senza lasciare alcuno scampo agli altri piloti, che hanno sempre lottato per il secondo posto. L’olandese ha dimostrato una superiorità incredibile e questo ovviamente è anche merito dalla Red Bull, che ha messo a sua disposizione una vettura praticamente perfetta.
    Massa: “Situazione perfetta per Verstappen”
    “Credo che Verstappen si trovi in una situazione perfetta, si sente bene in ogni gara e vince quasi sempre. Finché lui sarà felice e continuerà a vincere, secondo me farebbero bene a lasciare le cose come stanno. Ogni minimo cambiamento all’interno del team potrebbe risultato un peggioramento rispetto alla situazione attuale. Il livello dimostrato da Max è senza precedenti”. Queste le dichiarazioni dell’ex pilota brasiliano Felipe Massa, che ha commentato il dominio di Max Verstappen nel corso di un’intervista rilasciata agli olandesi di Formule 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Massa esalta Verstappen: “Neanche Alonso e Hamilton lo batterebbero”

    Massa: “Livello senza precedenti”
    L’ex pilota della Ferrari, Felipe Massa, nel corso di un’intervista rilasciata alla testata olandese Formule 1, ha voluto tessere le lodi di Max Verstappen, reduce da una stagione praticamente perfetta: “In questa stagione Max ha dimostrato un livello senza precedenti. Penso che neanche Lewis Hamilton o Fernando Alonso, a parità di macchina, riuscirebbero a batterlo. La Red Bull dovrebbe mantenere questo assetto all’interno della squadra perché è perfetto e anche un piccolo cambiamento, sarebbe probabilmente in peggio”. LEGGI TUTTO

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    Aurispa DelCar torna al successo imponendosi 3-0 sul Sorrento

    Aurispa DelCar cerca l’immediato riscatto dopo la sconfitta di Modica e l’avversario della 6a giornata di Serie A3 è la Shedirpharma Sorrento.
    Mister Omar Pelillo, per il suo sestetto, schiera gli schiacciatori Mazzone e Ferrini, la diagonale palleggiatore-opposto Monteiro-Arguelles, i centrali Matani e Lanciani, e il libero Cappio.
    Inizio convincente di Aurispa DelCar, grazie all’efficacia del muro e alla pericolosità in battuta (5-4). Ferrini, tornato titolare dopo l’infortunio di qualche settimana fa, entra subito in partita e, insieme a Mazzone, garantisce ai suoi un piccolo margine di vantaggio (10-7). Sorrento si avvicina ma Aurispa DelCar risponde con due attacchi di Arguelles, prima da posto quattro e poi da posto due, seguiti dalla freeball di Matani e dal monster block di Ferrini (14-11). Lo stesso Ferrini attacca con uno splendido lungolinea, Matani colpisce dal centro e mister Racaniello deve necessariamente chiamare il timeout (17-13). Monteiro si affida spesso ai centrali e non resta deluso (Matani particolarmente prolifico), ma quando cambia versante trova le stesse soddisfazioni, con Arguelles che registra percentuali realizzative altissime (20-16). Aurispa DelCar sciorina una grande pallavolo e Sorrento non riesce a difendersi, se non con un’altra chiamata di timeout (22-17). Mister Pelillo chiama il timeout dopo un punto degli ospiti, ma l’attacco in diagonale di Ferrini, il lungolinea di Arguelles e la freeball di Ferrini decidono il set in favore dei salentini (25-18).
    Il secondo set si apre con una difesa efficace di Cappio, già autore di diversi interventi simili, e con il mani-fuori di Mazzone ma, dopo il punto di Matani, c’è il ritorno di Sorrento che risponde dal centro con Garofolo e Pilotto (5-7). Due lungolinea di Arguelles aprono la rimonta e tre muri consecutivi (di Mazzone, Arguelles e Lanciani) la completano, portando coach Racaniello al timeout (10-8). La Shedirpharma Sorrento rimane in scia con Pilotto, ma i centrali di Aurispa DelCar sono insuperabili a muro ed efficaci in attacco, come dimostra un altro punto di Lanciani. Capitan Mazzone riceve, aspetta l’alzata di Monteiro, e attacca in maniera vincente un pallone staccato da rete, incrementando il vantaggio di Aurispa DelCar (15-12). La reazione dei campani c’è e un break di 3 punti costringe coach Pelillo a chiamare il timeout (16-15). Arguelles risponde presente ma lo fa anche Disabato,  Lanciani torna a referto con un tocco morbido e Ferrini alza il muro con un monster block che garantisce 4 punti di vantaggio (20-16). Mazzone si regala il primo ace di giornata, poi va a punto con un pallonetto da posto quattro e Aurispa DelCar, grazie all’errore in battuta di Carcagnì ,conquista anche il secondo set (25-19).
    Il terzo set lo apre Mazzone, Cappio si prende la scena con due difese da urlo, ma stavolta Sorrento parte meglio e matura un piccolo vantaggio (3-5). Il mani-fuori di Ferrini e il muro di Mazzone riportano il risultato in parità, poi è lo stesso Ferrini a garantire il +1 con un ace. Le due compagini procedono punto su punto ma Matani si inventa due ace che spingono coach Racaniello al timeout (10-7). Monteiro è sempre imprevedibile e la sua alzata per Lanciani viene raccolta dal centrale che mette palla a terra senza farsi pregare, poi è il lungolinea di Arguelles a rispondere al ritorno di Sorrento (15-12). I campani si portano sul -1 ma capitan Mazzone non ci sta e, prima attacca in lungolinea poi va a punto con un mani-fuori, quindi altro timeout di coach Racaniello (19-16). Due punti di fila avvicinano Sorrento e, stavolta, è coach Pelillo a fermare il gioco (19-18). Nel finale, però, c’è solo Aurispa DelCar: Mazzone trova l’incrocio delle righe e Arguelles fa altrettanto, poi arriva il punto decisivo di Lanciani che, con un ace, chiude il match (25-19).
    Una prova maiuscola di tutto il collettivo, con un risultato netto che mette in evidenza il controllo totale del match. Da segnalare l’apporto di un pubblico instancabile, guidato dai cori dei Leones, che ha incitato la squadra dal primo all’ultimo minuto, contribuendo in maniera decisiva al successo finale.
    Aurispa DelCar – Shedirpharma Sorrento 3-0 (25-18; 25-19; 25-19).
    Aurispa DelCar: Tiziano Mazzone 16, Pietronorio Mariano, Alessio Ferrini 14, Paolo Cappio, Aidan Kit Russo, Giovanni Scaffidi, Alessandro Cipolloni Save, Edwin Arguelles Sanchez 12, Josè Monteiro 1, Filippo Lanciani 8, Francesco Schiattino, Massimiliano Matani 6, Michele Deserio.
    Shedirpharma Sorrento: Bellucci 1, Szabo 4, Gozzo 12, Disabato 9, Pilotto 6, Garofolo 1, Prosperi (L), Ricci Maccarini, Gargiulo, Carcagnì, Pontecorvo, Denza (L), Grimaldi 1, Imperatore. All: F. Racaniello
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Massa tuona contro Alonso: “Cercava di esercitare il suo potere”

    Massa: “Alonso? Non un granché il suo modo di lavorare”
    L’ex pilota della Ferrari, Felipe Massa, nel corso di un’intervista concessa al podcast Track Limits, è tornato a parlare del suo rapporto con l’ex compagno di squadra Fernando Alonso, non risparmiando dei commenti al vetriolo: “A livello personale sono sempre andato d’accordo con lui, ma quello che mi diceva non era lo stesso di quello che diceva alla squadra.  Ha sempre lavorato cercando di usare il suo potere. Alonso aveva molto potere e cercava di esercitarlo per avere tutto dalla sua parte. Probabilmente questo ha diviso la squadra a metà, quindi il suo modo di lavorare non era un granché”. LEGGI TUTTO

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    Massa, la F1 e l’assenza al GP del Brasile: “Non sono stato invitato”

    ROMA – La Ferrari arriva ad Interlagos per il Gran Premio del Brasile 2023 con tanta voglia di confermare le buone indicazioni ricevute nelle ultime gare e, soprattutto, per andare a caccia di preziosi punti in ottica secondo posto nel Mondiale costruttori. Un grande ex della Rossa, però, non dovrebbe prendere parte alla gara del suo Paese: si tratta di Felipe Massa che, anche a causa di quando sta accadendo con il caso ‘Crashgate’, dovrebbe rinunciare a presenziare alla corsa davanti al suo pubblico.
    Massa: “Rispetto situazione legale”
    “L’unica cosa che so è che la F1 mi ha chiesto di non presenziare a Monza. Per il Brasile non è stato aperto nessun discorso. Credo che ci andrei soltanto come ambasciatore, ma voglio rispettare la situazione legale a tal punto da non andare ad Interlagos. Ad ogni modo non ho ricevuto nessun invito, quindi non credo di doverci essere”. Queste le dichiarazioni dell’ex pilota della Ferrari, Felipe Massa, rilasciate nel corso di un’intervista concessa ad Autosport a pochi giorni dal Gran Premio del Brasile 2023. LEGGI TUTTO

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    Massa e l’ingiustizia Ferrari a Singapore 2008: “Cosa è successo davvero”

    ROMA – L’ex pilota della Ferrari, Felipe Massa, non vuole assolutamente mollare il titolo del 2008, perso per un solo punto rispetto al britannico Lewis Hamilton. Il brasiliano vorrebbe che il caso crashgate venisse riaperto e che il titolo gli venga assegnato, ma nel frattempo nel corso di una recente invervista ha provato a ricostruire quanto successo a Singapore: “Il team principal della Renault, Flavio Briatore, ha orchestrato un incidente deliberato di Nelson Piquet Jr. a beneficio dell’altro pilota, Fernando Alonso. Con il finto incidente si è accesa la luce gialla, è entrata la safety car in pista e io, che avevo fatto la pole e in quel momento ero in testa alla gara, sono andato ai box”. LEGGI TUTTO

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    Massa, il titolo 2008 e la richiesta clamorosa a Hamilton: “Sostienici”

    Viana: “Hamilton benvoluto in Brasile”
    Bernardo Viana, avvocato di Felipe Massa, nel corso di un’intervista concessa all’agenzia di stampa Reuters, è tornato a parlare del caso relativo al Mondiale di Formula 1 2008, invocando una sorta di aiuto da parte del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton: “Noi non abbiamo nulla contro di lui, anzi è un importante ambasciatore dello sport in tutto il mondo ed ha sempre difeso l’integrità sportiva. Inoltre è benvoluto in Brasile essendone cittadino onorario, per questo spero che ci farà sentire il suo sostegno”. LEGGI TUTTO

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    Massa: “Ferrari, ora riparti. La scelta è giusta”

    F1, Tost su Mick Schumacher: “Avrei voluto venisse da noi ma…”
    La Ferrari attraversa un momento delicato.
    «Nei miei otto anni a Maranello (2006-2013, ndr) ho visto di tutto, successi e momenti difficili. Michael (Schumacher) lottò fino all’ultimo nel 2006, Kimi (Raikkonen) vinse nel 2007, io quasi nel 2008, poi la Ferrari non è mai riuscita ad avere una macchina vincente. Le volate a fine 2010 e 2012 furono più merito di Fernando (Alonso) che della vettura. Da allora ha sofferto contro Red Bull prima, contro Mercedes poi e ora di nuovo contro Red Bull. Tra aerodinamica, motore, strategia, piloti, manca sempre qualcosa per completare l’opera».  Come se ne esce?
    «Con una squadra equilibrata e che non soffre la pressione dell’attesa. Quando arrivai, la Ferrari era più fredda di questa perché Jean Todt riusciva a renderla tale».  Dunque il nodo è il team principal?
    «Ci sono tante piccole cose che non funzionano: l’affidabilità, la strategia, gli stessi piloti. Il mio amico Charles (Leclerc) lo scorso anno ha fatto qualche errore che gli è costato punti pesanti. Alla fine un cambio di team principal ci voleva».  Perché?
    «Perché si vedeva che c’era confusione all’interno, i rapporti tra Binotto e la presidenza non erano buoni. Invece la fiducia da parte dei vertici è fondamentale. Il presidente deve sapere quel che succede in squadra, e insomma, era normale che alla fine questi errori li pagasse Mattia: molto bravo, tecnico di talento ma non è arrivato il risultato e la sua uscita non è stata una sorpresa».
    Dunque i secondi posti nel Mondiale 2022 sono stati più una sconfitta che un momento di crescita?
    «Sono quel che meritavano e anche il massimo possibile. Hanno rischiato di arrivare terzi e sarebbe stato un bel pasticcio, mentre vincere il Mondiale sarebbe stato forse impossibile anche senza errori, perché la Red Bull è cresciuta tantissimo e la sua stagione è stata praticamente perfetta». 
    F1, Massa e gli anni in Ferrari Cosa guadagna la Ferrari con Frederic Vasseur team principal?
    «Tocca aspettare per dirlo. Vasseur è capace, la scelta potrebbe funzionare ma bisogna dargli il tempo di capire la Ferrari che è molto più di una squadra: è una religione. Anche Jean Todt ha avuto bisogno di anni per unire i puntini e far venire fuori la Ferrari vincente».  Bisogna ricominciare dunque? Non ci si può aspettare il Mondiale quest’anno?
    «Con la Scuderia non si può mai dire, e da tifoso Ferrari so bene cos’è l’attesa. L’anno scorso è stato un dolore per me vederla calare dopo i quaranta punti di vantaggio dell’Australia. Avrà bisogno di un anno, forse di due? Non so, ma la mentalità è vincente».  Cosa ti aspetti dalla macchina, per così dire, di Binotto?
    «Non è la definizione giusta perché esce dal lavoro di oltre mille persone bravissime: è la macchina della Ferrari. Detto questo, mi aspetto che abbiano capito cos’ha impedito lo sviluppo della F1-75 nella seconda parte del 2022. Ma sarà un anno ancora più difficile perché non si ricomincia da zero, Red Bull è fortissima e Mercedes avrà fatto tesoro degli errori sulla W13». 
    Il tuo amico Leclerc vorrebbe essere tutelato come un primo pilota: è un diritto che deve prendersi lui di forza o gli va riconosciuto dalla Scuderia?

    «La macchina deve essere vincente e la squadra funzionante, il resto devono farlo i piloti; tanto dopo cinque-sei gare capisci chi è la punta. L’anno scorso dopo tre GP era già tutto chiaro».  Sainz sarebbe in grado di puntare al Mondiale?

    «Nel suo primo anno è stato il più bravo ma la macchina non era competitiva. Quando lo è stata, nel 2022, Charles è venuto fuori. Se farà lo stesso quest’anno, sarà difficile per Carlos ricreare la situazione del 2021».  
    Entrambi sono legati al Cavallino fino al 2024, mentre Verstappen è blindato fino al 2028: la Ferrari dovrebbe prolungare subito l’accordo con Charles?
    «Lui per me è uno dei grandi in Formula 1, un uomo-chiave come Verstappen nella Red Bull e come Hamilton lo è stato nella Mercedes. Fossi in Vasseur, ora mi dedicherei a macchina e squadra e a metà campionato gli proporrei il prolungamento».  Hamilton che insegue l’ottavo Mondiale è una bella storia, o Lewis rischia un finale di carriera in declino?
    «E’ un fenomeno, ma l’età non è un punto di forza come abbiamo visto anche con Schumacher. La sua è una bella storia: non ho niente contro Hamilton, ma l’amore per Michael mi fa sperare che mantenga il record dei sette titoli».  LEGGI TUTTO