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    F1, Horner: “Singapore gara difficile. Vincerle tutte sarebbe troppo da chiedere”

    ROMA – La Formula 1 2022 sta per chiudersi. Alla fine della stagione mancano solo sei weekend e per la Red Bull e Max Verstappen l’impresa del secondo titolo piloti consecutivo è dietro l’angolo. C’è però chi invoca una prova di forza da parte della Red Bull, chiamata da alcuni a vincere tutte le tappe da qui al termine del campionato. Ai microfoni di “Motorsport” il team principal, Christian Horner, risponde: “Questa è una pretesa enorme e circuiti sono molto diversi tra loro. Singapore rispetto a Monza ha il maggior numero di curve in calendario. È accidentato, è una pista da strada, quindi è una sfida molto diversa. Siamo in un’ottima posizione in campionato. Ma attaccheremo a ogni gara e faremo del nostro meglio, poi i punti verranno da sé”.
    Le ambizioni di Verstappen
    C’è però da aggiungere il fatto che Verstappen viene da cinque vittorie consecutive (11 in totale), e vorrebbe infrangere due record. Quello di trionfi complessivi in un anno, che appartiene a Michael Schumacher (13 nel 2004), e quello che riguarda i successi conquistati di fila, che invece porta il nome di Sebastian Vettel (9 vittorie, da Belgio 2013 a Brasile 2013). “Siamo stati veloci a Spa, Zandvoort, Monza e Budapest. Quindi, su una grande varietà di circuiti, l’auto si comporta davvero bene. Singapore potrebbe essere una delle gare più difficili”, chiosa però Horner, consapevole di avere una vettura versatile e veloce, che merita di conquistare entrambi i titoli mondiali. LEGGI TUTTO

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    F1, De Vries in orbita AlphaTauri: ha incontrato Helmut Marko a Graz

    ROMA – Non è passata inosservata la prova offerta a Monza da Nyck De Vries, che all’esordio nel Circus ha portato in zona punti la Williams, concludendo il Gp d’Italia al nono posto. Con tanti team alla ricerca di un pilota in vista della prossima stagione, in molti hanno messo gli occhi di lui. Tra questi anche l’AlphaTauri, che dopo aver scartato l’ipotesi Colton Herta sta valutando altri profili. Come riporta il quotidiano olandese De Telegraaf, De Vries avrebbe incontrato Helmut Marko a Graz, in Austria, proprio per parlare di un futuro insieme in F1.
    Effetto domino con Gasly
    Un eventuale passaggio di De Vries all’AlphaTauri, ovviamente, sarebbe solamente una tessera dell’effetto domino che si andrebbe a creare in Formula 1. Entrambi i sedili del team sono infatti occupati attualmente, rispettivamente da Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, ma non è da escludere che almeno uno possa liberarsi a fine stagione. In particolare, il pilota francese è corteggiato dall’Alpine, a caccia del sostituto di Alonso e desiderosa di creare una coppia transalpina con Esteban Ocon. De Vries dunque aspetta e, dato che i piloti del programma Red Bull non sembrano aver convinto Marko, spera. LEGGI TUTTO

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    F1, De Vries incontra Marko a Graz: possibile futuro in AlphaTauri

    ROMA – Il futuro di Nyck De Vries potrebbe essere in Formula 1. Al debutto nel Circus, il pilota olandese ha infatti portato in zona punti la Williams, ottenendo un ottimo nono posto nel Gp d’Italia a Monza. Con tanti team alla ricerca di un pilota in vista della prossima stagione, in molti hanno messo gli occhi di lui. Tra questi anche l’AlphaTauri, che dopo aver scartato l’ipotesi Colton Herta sta valutando altri profili. Come riporta il quotidiano olandese De Telegraaf, De Vries avrebbe incontrato Helmut Marko a Graz, in Austria, proprio per parlare di un futuro insieme in F1.
    Gasly la chiave
    Per far sì che tale novità possa concretizzarsi, deve però liberarsi un posto in AlphaTauri. Entrambi i sedili del team sono infatti occupati attualmente, rispettivamente da Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, ma non è da escludere che De Vries riesca a trovare spazio. In particolare, il pilota francese è corteggiato dall’Alpine, a caccia del sostituto di Alonso e desiderosa di creare una coppia transalpina con Esteban Ocon. A Nyck non resta dunque che attendere e sperare di poter correre la sua prima stagione completa in F1. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Porsche voleva controllare tutto, non funziona così”

    ROMA – “Non abbiamo bisogno di nessuno al momento. Abbiamo il pilota più veloce sino al 2028. Abbiamo Adrian Newey, il miglior progettista. Il reparto motori sarà pienamente operativo tra 55 settimane e la prima power unit è stata già accesa: siamo completamente autosufficienti”. Helmut Marko liquida così, ai microfoni degli olandesi di “OE3”, la trattativa con Porsche per una collaborazione in Formula 1, alla fine naufragata. Il consulente della Red Bull, nel suo consueto stile franco e diretto aggiunge: “La Porsche aveva manifestato l’intenzione di rilevare o raddoppiare ogni posizione in Red Bull. In altre parole, volevano controllare praticamente tutto e ovviamente non funziona così”.
    I motivi della rottura
    Sembrava un affare fatto, quello tra Red Bull e Porsche, poi però c’è stato un brusco stop che ha portato la casa di Milton Keynes a dire no grazie. “Nessuna delle due parti avrebbe beneficiato dell’accordo. Era chiaro che sarebbe diventato tutto troppo burocratico e che avremmo perso la nostra flessibilità come team”, ha spiegato Marko. Poi l’austriaco rivela: “E ora che la rottura con Porsche è diventata ufficiale, abbiamo ricevuto alcuni interessamenti sorprendenti. E stiamo parlando con Honda”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Troppo controllo, ecco perché abbiamo detto no a Porsche”

    ROMA – Sembrava fatta, poi Red Bull e Porsche hanno deciso di abbandonare il tavolo delle trattative. L’accordo tra le due scuderie in ottica Formula 1 è saltato e Helmut Marko, consulente della Red Bull, afferma fiero ai microfoni degli olandesi di “OE3”: “Non abbiamo bisogno di nessuno al momento. Abbiamo il pilota più veloce sino al 2028. Abbiamo Adrian Newey, il miglior progettista. Il reparto motori sarà pienamente operativo tra 55 settimane e la prima power unit è stata già accesa: siamo completamente autosufficienti”. Poi il consigliere della Red Bull, nel suo consueto stile franco e diretto, aggiunge: “La Porsche aveva manifestato l’intenzione di rilevare o raddoppiare ogni posizione in Red Bull. In altre parole, volevano controllare praticamente tutto e ovviamente non funziona così”.
    La rivelazione di Marko
    Sembrava un affare fatto, quello tra Red Bull e Porsche, poi però c’è stato un brusco stop che ha portato la casa di Milton Keynes a dire no grazie. “Nessuna delle due parti avrebbe beneficiato dell’accordo. Era chiaro che sarebbe diventato tutto troppo burocratico e che avremmo perso la nostra flessibilità come team”, ha spiegato Marko. Adesso però si aprono altri curiosi scenari: “E ora che la rottura con Porsche è diventata ufficiale, abbiamo ricevuto alcuni interessamenti sorprendenti. E stiamo parlando con Honda”, ha infatti confessato Marko, che quest’anno ha compiuto 79 anni. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Siamo in una posizione comoda, la pressione è sulla Ferrari”

    MONZA – Dopo tre vittorie consecutive di Max Verstappen, sempre più leader del mondiale di Formula 1, la Ferrari vuole provare ad invertire il trend. La Rossa ci proverà sul tracciato casalingo di Monza, dove va in scena il Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento stagionale. La pole position conquistata da Charles Leclerc lascia ben sperare, tuttavia è sempre bene tenere alta la guardia, specialmente con un rivale come Max Verstappen, che partirà settimo per via di una penalità. Sicuramente l’obiettivo del team di Milton Keynes è quello di vincere, ma Helmut Marko mette le mani avanti, spostando l’attenzione sulla Ferrari.
    L’analisi di Marko
    “La situazione in gara potrebbe essere diversa rispetto alle qualifiche. La Ferrari avrà tutta la pressione addosso. Noi invece proveremo a metterci davanti a Leclerc il prima possibile ma, se non dovessimo riuscirci, proveremo almeno a finire sul podio. Grazie al nostro vantaggio in termini di punti nel mondiale siamo in una posizione comoda”. Queste le parole del consigliere Red Bull ai microfoni di Sky Deutschland. Marko ha poi parlato anche dell’altro pilota, Sergio Perez: “Vuole vincere il mondiale costruttori con noi e le sue prestazioni sono migliorate, come ribadito dalla qualifica di ieri. Abbiamo bisogno di due monoposto che concludano davanti agli altri”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko assicura: “A Monza la pressione sarà tutta sulla Ferrari”

    MONZA – Vincere a Monza non sarà una passeggiata, ma la Ferrari ci proverà soprattutto con Charles Leclerc, che scatterà in pole position. In occasione del Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1, l’avversario più pericoloso per la Rossa sarà ovviamente Max Verstappen, che però partirà settimo per via di una penalità. Sicuramente la vittoria sarà anche l’obiettivo del team della Red Bull, ma Helmut Marko mette le mani avanti, spostando l’attenzione sulla Ferrari.
    Le parole di Helmut
    Intervenuto ai microfoni di Sky Deutschland, il consulente Red Bull ha dichiarato: “La situazione in gara potrebbe essere diversa rispetto alle qualifiche. Grazie al nostro vantaggio in termini di punti nel mondiale siamo in una posizione comoda, mentre la Ferrari avrà tutta la pressione addosso. Noi proveremo a metterci davanti a Leclerc il prima possibile ma, se non dovessimo riuscirci, proveremo almeno a finire sul podio”. Marko ha poi parlato anche dell’altro pilota, Sergio Perez: “Vuole vincere il mondiale costruttori con noi e le sue prestazioni sono migliorate, come ribadito dalla qualifica di ieri”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Tsunoda ha potenziale per vincere un Gran Premio”

    ROMA – Yuki Tsunoda deve ancora mostrare le sue reali capacità in Formula 1. Helmut Marko, consigliere della Red Bull, crede sia così e in un’intervista a “Motorsport Total” elogia il giovane dell’academy anglo-austriaca: “Ha potenziale per vincere un Gran Premio. È questa la nostra filosofia nel programma giovani. Lui gode nel box di una grande stima”. Il 22enne potrebbe puntare anche al titolo? “Deve mettere tutto insieme – risponde il manager austriaco – deve cambiare mentalità. In una situazione critica un pilota può esaltare o affossare una scuderia”.
    Il temperamento di Tsunoda
    Finora, quello che sembra aver più bloccato la crescita di Yuki Tsunoda è proprio sé stesso. A volte il suo carattere impulsivo è emerso in team radio figli dell’adrenalina in pista. Per smussare questi aspetti che possono portare a essere poco lucidi, la scuderia di Faenza gli ha affiancato un mental coach. Una decisione che Marko commenta così: “Non è l’unico a godere dell’aiuto di questa figura, anche gli altri ne hanno uno. Il suo carattere non è niente di riprovevole, ma commenti come ‘Questa macchina è una m…’ non aiutano il muretto. Devi analizzare, capire il problema e poi esporlo con chiarezza ai tecnici. Imprecare nel mezzo di una curva non va bene”. LEGGI TUTTO