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    ATP Sofia: Jannik Sinner rimonta un set Alex De Minaur e domina il terzo. Vince una grande battaglia che lo porta in semifinale vs. Mannarino

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner supera in tre set (6-7 6-4 6-1) Alex De Minaur e si qualifica per le semifinali all’ATP 250 di Sofia. Una vera battaglia, con i due giovani che per oltre due ore hanno scambiato con ritmi notevoli dal fondo, producendo un buonissimo spettacolo e regalando grandi emozioni. La partita nei primi due set si è giocata su pochi punti: bravo De Minaur nel tiebreak del primo a trovare un paio di accelerazioni decisive; bravissimo Sinner da metà del secondo set, quando si è preso grandi rischi in risposta compiendo gli allunghi decisivi, e quindi spaccando il match all’inizio del terzo con un ritmo infernale. Lì De Minaur è parso quasi impotente di fronte al forcing di Jannik.
    Ma ancor più importante per la vittoria – e per la crescita – dell’azzurro è come sia riuscito a “cavarsi da buco” in game di servizio decisivi nel secondo set. Sotto pressione, sotto nel punteggio, proprio in quelle fasi Jannik ha tirato fuori il meglio del suo repertorio: ottime prime, diritti poderosi, rovesci precisi e soprattutto se li è giocati lui, senza aspettare, senza timore. Così ha strappato il servizio al rivale, di forza. Classe e personalità, le doti dei campioni. Jannik ha giocato complessivamente bene, mettendo in mostra quel pressing in progressione che a tratti è stato incontenibile. Ha commesso qualche errore di troppo col diritto, ma i ritmi erano talmente alti che ci stanno. Sorprendente il rendimento di De Minaur col diritto fino a metà del secondo set: pochi errori rispetto a quanto commette di solito, ed stato questo, insieme alla sua grande qualità in risposta, che l’ha tenuto ampiamente in partita fino al 4-3 del secondo. Lì qualcosa si è rotto: ha accelerato i tempi, ha sentito la pressione crescente del pressing di Jannik, ed è calato commettendo troppi errori in spinta da destra. Sinner è stato bravissimo ad approfittarne, gli ha tolto campo e così, senza poter giocare anche sull’anticipo, De Minaur è stato normalizzato, buttato solo a rincorrere. Ottimo Jannik in tutto il terzo set, ha strappato con violenza, come uno scalatore sullo Zoncolan, facendo il vuoto. Un successo importante, che conferma la crescita mentale e tecnica di Jannik. Potente, continuo, un vero martello.
    Ecco la cronaca del match.
    Sinner serve il primo 15 del match. Servizio e diritto subito efficaci, 30-0. De Minaur aggredisce immediatamente la seconda di servizio dell’azzurro, trovando una risposta vincente lungo linea. E’ la conferma di quanto sia importante per Jannik il rendimento della prima. Sinner muove lo score, avanti 1-0. Parte bene anche Alex con la battuta, a 15 tiene il suo primo game di servizio. Terzo game, Sinner scivola 0-30, e la terza ottima risposta dell’australiano lo porta 0-40, con Jannik un po’ pigro in uscita del servizio. Cancella la prima con un bellissimo cambio col rovescio slice; segue un Ace esterno da destra; gli è fatale la terza, manda lungo un diritto di scambio. Break De Minaur, bravo a mettere pressione a Jannik con la risposta, il suo colpo migliore. Immediata reazione di Sinner: risponde con grande attenzione, piedi sulla riga a comandare in progressione. Sul 30 pari vince uno scambio durissimo e si procura la palla del contro break. La spreca non controllando la risposta, ma ne ottiene subito un’altra con una fiondata di diritto inside out che sfiora la riga. Se la gioca benissimo Jannik, ma De Minaur trova un’accelerazione di diritto “disperata” in totale allungo che pizzica la riga. Grande intensità e qualità in questo momento! Sinner ancora spinge a tutta in risposta, terza palla break per lui. E’ quella buona: sfonda col diritto, in progressione. Contro Break, 2 pari. Ottimo momento per l’azzurro, trova la prima di servizio, soprattutto è potente e preciso col diritto; De Minaur “sgomma”, rimette tutto, ma perde campo e finisce per incassare il ritmo e la profondità dei colpi di Jannik, che torna avanti 3-2. Il martellamento dell’altoatesino continua anche nel sesto game: rimonta da 40-15 e strappa con un grande forcing una palla break. Prova l’affondo col rovescio cross, ma l’accelerazione muore sul nastro. Si salva l’australiano, 3 pari. Cresce l’intensità degli scambi, anche De Minaur spinge a tutta, entrambi con traiettorie molto lunghe; Sinner cerca qualche sortita in avanti, ma i suoi tocchi sotto rete sono ancora rivedibili. Il set avanza seguendo i turni di servizio, sempre con grande intensità negli scambi. Sinner arriva a due punti dal set sul 5-4 e 30 pari, ma Alex serve bene e spinge, portandosi 5 pari. Entrambi hanno nel rovescio il colpo più stabile e sicuro, ma entrambi forzano soprattutto col diritto, commettendo qualche errore. L’equilibrio non si rompe, si arriva al tiebreak dopo 49 minuti molto intensi. Scambi a grande velocità anche nel “decider”, si sbaglia per il forcing imposto dal rivale, come quando due pugili sul ring picchiano con i piedi saldi in terra e nessuno vuole indietreggiare. Sinner manda di poco largo un diritto lungo linea, è il primo mini-break, sotto 1-3 l’azzurro. Una risposta molto profonda regala a Jannik un punto alla risposta, si gira 3 pari. Sul 4-3 De Minaur, un rovescio bellissimo lungo linea di “Demon” spacca il tiebreak: un vincente che è una mazzata per l’azzurro. Alex chiude il set 7-3, bravo compiere l’allungo nel momento decisivo e vincere un set estremamente equilibrato.

    Secondo set, l’aussie inizia al servizio. Il canovaccio del match resta quello del primo parziale, grande pressione da parte di entrambi con i colpi da fondo, a provocare l’errore del rivale. Molto veloci i primi games, in pochi minuti lo score segna già 3-2 De Minaur, senza break. Entrambi servono discretamente, alla risposta nessuno dei due riesce a ribaltare l’inerzia degli scambi, fino al settimo game. Qua finalmente l’azzurro trova un paio di risposte ficcanti, un paio in totale allungo davvero “feline”. Si va ai vantaggi, da 40-0. Un diritto di Alex passa la rete di un soffio, nemmeno ben centrato, in ritardo Sinner sbaglia. Commette anche un doppio fallo l’australiano, ne approfitta Jannik che forza una grande risposta e si procura la prima palla break del set. Si prende un grande rischio l’azzurro, ancora in risposta, la palla al centro gli esce di un niente. Non demorde Jannik: ribalta lo scambio successivo, entra in campo coi piedi e accelera di diritto. Seconda palla break, ed è pure seconda di servizio. Lungo il diritto di De Minaur! BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. Si fa prendere alla frenesia l’azzurro, invece di continuare a macinare con la sua progressione colpo dopo colpo, accelera un po’ i tempi e forza lungo un paio di pallate che gli costano un pericoloso 15-40. Lo aiuta De Minaur, che a sua volta butta via le due chance con due errori. Ora serve bene Sinner, fa il pugno quando trova un rovescio lungo linea vincente che gli vale il quarto punto di fila e il 5-3. Resta in scia Alex, sotto 4-5. Jannik va a servire per il secondo parziale. E’ molto aggressivo alla risposta De Minaur, si porta 15-30. Strappa malamente un diritto cross Jannik, è 15-40. Cancella la prima chance con un diritto lungo linea favoloso, a grande velocità e rischio; e pure la seconda con una prima molto veloce, che Alex non controlla. Segue una smorzata di Sinner, a sfidare le super-gambe di De Minaur, ben giocata. E’ set point Sinner, ma se lo gioca male, esagerando nella spinta. Chiude l’azzurro al secondo set point, col rovescio di “Demon” che vola via. 6-4 Sinner, un parziale che si è meritato grazie a quello strappo di forza e due reazioni importanti quando si è ritrovato sotto al servizio.
    Terzo set, De Minaur alla battuta. Forza troppo l’australiano, si scompone un po’ col diritto (il colpo meno sicuro). Non si scompone per niente invece Jannik, che sul 30 pari tira una diritto lungo linea da sinistra clamoroso. E’ palla break, e Alex regala un altro diritto in rete. BREAK Sinner, avanti subito 1-0 e servizio. Consolida il vantaggio portandosi 2-0, e continua a martellare anche nel terzo game. L’australiano ha perso sicurezza col diritto, regala qualcosa, ma è Sinner a regalare a tutti l’ennesima accelerazione micidiale, stavolta di rovescio, che gli vale il doppio Break. 3-0 e servizio, Jannik è scappato via, verso la vittoria. In 15 minuti ha spaccato definitivamente il set decisivo, togliendo sicurezza al rivale e prendendo possesso dello scambio. Ora i suoi colpi filano veloci e precisi, mentre De Minaur è all’angolo, a rincorrere, un metro più indietro; e senza anticipo il suo tennis perde terribilmente in efficacia. Con quattro sberle l’azzurro sale 4-0. Ormai non c’è più match. Martella col diritto da ogni posizione, sul 5-1 si porta 0-40, tre match point! Chiude al primo, lungo un diritto di De Minaur. E’ semifinale, affronterà il francese Mannarino. Avanti tutta Jannik!
    Marco Mazzoni

    ATP Sofia

    Alex de Minaur [3]
    7
    4
    1

    Jannik Sinner
    6
    6
    6

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 3

    A. de Minaur

    0-15
    0-30
    0-40

    1-5 → 1-6

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-4 → 1-5

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    0-4 → 1-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    df
    30-30
    40-30

    0-3 → 0-4

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    df
    A-40
    40-40
    40-A
    df

    0-2 → 0-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    0-1 → 0-2

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    4-5 → 4-6

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    30-15
    ace
    40-15

    3-5 → 4-5

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    df
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40

    3-4 → 3-5

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    ace
    40-0
    40-15
    40-30
    40-40
    A-40
    40-40
    df
    40-A
    40-40
    40-A

    3-3 → 3-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    ace

    3-2 → 3-3

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    40-0

    2-2 → 3-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    2-1 → 2-2

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    df
    30-15
    40-15

    1-1 → 2-1

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    A-40

    1-0 → 1-1

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    Tiebreak

    0-0*
    0*-1
    1*-1
    2-1*
    3-1*
    3*-2
    3*-3
    4-3*
    5-3*
    6*-3

    6-6 → 7-6

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    5-6 → 6-6

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    5-5 → 5-6

    A. de Minaur

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30

    4-5 → 5-5

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    4-4 → 4-5

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    3-4 → 4-4

    J. Sinner

    0-15
    df
    0-30
    15-30
    30-30
    40-30

    3-3 → 3-4

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40

    2-3 → 3-3

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    ace

    2-2 → 2-3

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A

    2-1 → 2-2

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    0-40
    15-40
    30-40
    ace

    1-1 → 2-1

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    0-1 → 1-1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    ace

    0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Sofia: Jannik Sinner regola in due set Marc-Andrea Huesler. Sfiderà ai quarti Alex De Minaur

    Jannik Sinner, n.44 ATP

    Jannik Sinner supera anche il secondo turno all’ATP 250 di Sofia e vola ai quarti, dove sfiderà Alex de Minaur. L’azzurro ha sconfitto in due set (6-3 6-4) Marc-Andrea Huesler, mancino 24enne di Zurigo, n.149 del ranking ATP, lucky loser in questo torneo. Una discreta partita, che Jannik ha controllato dall’inizio alla fine, senza mai perdere il servizio. E proprio l’efficacia e costanza di rendimento della battuta ha sostenuto l’azzurro nel match odierno, chiuso con numeri eccellenti: 62% di prime in campo, e 86% dei punti vinti con la prima (32 su 37).
    Quando Sinner serve così bene, non solo ricava punti diretti, ma tutto il suo gioco fila: è sicuro nella spinta, costruisce quelle progressioni con diritti e rovesci potenti e precisi, che “mangiano” campo ai rivali e gli aprono spazi per l’affondo. Veloce con i piedi, molto centrato con i fondamentali, Sinner ha mostrato un gioco nettamente superiore per qualità e completezza rispetto al suo avversario. I colpi di Jannik sono stati più precisi e consistenti, ogni volta che si è scambiato per più di 3-4 colpi l’azzurro è riuscito a mandare in grande difficoltà lo svizzero. Col rovescio cross, veloce e potente, Sinner ha spesso forzato l’errore di Marc-Andrea, soprattutto pizzicandolo in contropiede e mettendone a nudo una certa lentezza nel cambio di direzione; col diritto ha trovato diverse accelerazioni che hanno lasciato fermo lo svizzero, sia con improvvisi cambi in lungo linea che insistendo nella progressione in cross. Huesler ha retto grazie alla sua ottima prima di servizio e insistendo con la combinazione servizio mancino e diritto aggressivo, una discreta arma; ma quando Jannik è riuscito a rispondere e ha iniziato a spostarlo dal centro del campo, i limiti tecnici di Marc-Andrea sono venuti fuori. Huesler ha mostrato discrete qualità in spinta, ma anche diversi problemi di sensibilità e visione tattica ogni volta che Jannik l’ha portato a giocare in posizioni scomode (soprattutto all’uscita dal servizio, quando Sinner ha risposto bene). Sinner è andato in leggera difficoltà nei games in cui non è entrata la prima e Huesler è riuscito ad incidere con la risposta, prendendosi grandi rischi. Per fortuna, nel complesso del match, Jannik ha servito bene, confermando anche oggi come il rendimento dalla sua prima sia decisiva a sostenere il suo gioco.

    Ecco la cronaca del match.
    Si inizia poco prima delle 17, con l’azzurro alla battuta. Servizio esterno e diritto vincente in avanzamento. Da sinistra, stesso identico schema. Quattro prime di servizio e quattro punti per Jannik, a ribadire quanto sia importante la prima nell’economia del tennis del giovane italiano. Inizia molto aggressivo anche alla risposta, il piano tattico di Sinner è non lasciare spazio alla potenza del suo rivale (alto quasi due metri). I colpi di Huesler sono potenti e piuttosto arrotati, soprattutto il diritto, che porta Jannik a colpire male un paio di palle. Si va ai vantaggi e arriva una palla break per l’azzurro, ma lo svizzero è freddo e la cancella. Il set avanza seguendo i turni di servizio, con un doppio brivido per Sinner nel quinto game, quando affronta e respinge due palle break (non consecutive) a Huesler. Marc-Andrea sfrutta la sua potente prima di servizio, ben 6 Ace nei primi 3 turni di battuta, insieme a diverse altre prime cariche e potenti che mettono in difficoltà l’azzurro.
    Jannik trova finalmente ritmo alla risposta nell’ottavo game, si va ai vantaggi. Un doppio fallo per eccesso di spinta costa allo svizzero una delicata palla break sul 3-4. Serve molto bene esterno Huesler, una palla veloce slice che Sinner non controlla di rovescio. Combina però un disastro lo svizzero nel punto seguente: colpisce malissimo un diritto di spinta su di una risposta solo arrangiata dell’azzurro, e la palla vola lunghissima. E’ seconda palla break. Altro doppio fallo! Ecco il break per Sinner, dopo 38 serve per il primo parziale avanti 5-3. Dopo un errore iniziale, trova un Ace ed un’altra ottima prima. Bravissimo a correre in avanti Jannik e toccare di rovescio in allungo una palla mal centrata da Huesler. 40-15, due set point. Ace! Sinner chiude 6-3, un set non così facile, che si è giocato su pochi punti importanti e scambi rarefatti. Ottimo il rendimento dell’italiano alla battuta: 4 Ace, 86% di prime in campo e due palle break su due salvate.
    Secondo set, si inizia con Huesler alla battuta. Sinner regala un paio di punti per lui non usuali, Marc-Andrea scatta 1-0. Risponde in sicurezza Jannik, sostenuto dal servizio e con diritti molto precisi. 1 pari. Si avanza senza grandi sussulti, fino al sesto gioco, il primo ai vantaggi nel set. E’ coraggioso Marc-Andrea a prendersi rischi anche col rovescio, il colpo meno sensibile e preciso. L’azzurro non perde la calma, lavoro lo scambio col diritto e chiude dopo essersi aperto il campo. 3 pari. Huesler prova a sorprendere Sinner con il serve and volley, ma la risposta di Jannik è una sentenza. Ne trova una eccezionale col diritto lungo linea, la palla flirta con la riga, Huesler può solo vederla sfilare. E’ palla break, la prima del set. E non entra la prima… Ancora a rete Marc-Andrea, Jannik risponde con una palla bassa e maligna, è bravo qua lo svizzero a tirarla su, e l’azzurro manca il successivo passante. Un errore banale costa a Huesler un’altra palla break. Di nuovo senza prima in campo e… altro Doppio Fallo! Come nel primo set, un doppio errore condanna il 24enne di Zurigo, BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio, a due passi dalla vittoria. Serve per chiudere sul 5-4 Jannik, e parte con un Ace. Segue una delle sue progressioni micidiali, spinge e si apre il campo, 30-0. Arriva un doppio fallo, eccesso di spinta con la seconda, ma poi da sinistra un’altra bordata esterna che Huesler non controlla. Doppio Match Point Sinner. Basta il primo, prima e botta col diritto. 1 ora e 19 minuti di un buon Jannik, che può assolutamente dire la sua in questo torneo.
    Marco Mazzoni

    ATP Sofia

    Jannik Sinner
    6
    6

    Marc-Andrea Huesler
    3
    4

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    J. Sinner

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    df
    40-15

    5-4 → 6-4

    M. Huesler

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    5-3 → 5-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    4-3 → 5-3

    M. Huesler

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    ace
    30-40
    40-40
    40-A
    df

    3-3 → 4-3

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    ace
    15-30
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    2-3 → 3-3

    M. Huesler

    15-0
    ace
    30-0
    ace
    40-0

    2-2 → 2-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-2 → 2-2

    M. Huesler

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    1-1 → 1-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-1 → 1-1

    M. Huesler

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    ace
    30-15
    40-15
    ace

    5-3 → 6-3

    M. Huesler

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    df
    40-40
    40-A
    df

    4-3 → 5-3

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    15-30
    30-30
    40-30

    3-3 → 4-3

    M. Huesler

    0-15
    0-30
    15-30
    ace
    30-30
    ace
    40-30
    40-40
    A-40

    3-2 → 3-3

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    40-A
    40-40
    ace
    A-40

    2-2 → 3-2

    M. Huesler

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15
    40-30

    2-1 → 2-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    1-1 → 2-1

    M. Huesler

    0-15
    15-15
    ace
    15-30
    30-30
    40-30
    ace
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40
    ace

    1-0 → 1-1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Fabbiano: “Ho investito su un team dalle grandi capacità per ritoccare il mio best ranking”

    Thomas Fabbiano sull’erba di Wimbledon

    Thomas Fabbiano è pronto a ripartire. Il pugliese non disputa un match ufficiale sull’ATP Tour dalle “quali” a Dubai, lo scorso febbraio. Poi il lockdown, lo stop forzato, e molti pensieri, come lui stesso ha raccontato: “Mi sono accorto di soffrire troppo in campo. Durante i tre mesi di lockdown ho rivissuto i miei 16 anni di carriera e i sacrifici che ho fatto per arrivare a questo punto. Ho capito che il circuito iniziava a pesarmi, soprattutto perché sono uno che gioca per raggiungere degli obiettivi precisi e punta sempre ad alzare l’asticella. Ho così deciso di fermarmi per fare chiarezza. Non nascondo che questa scelta sarebbe potuta diventare definitiva: non avevo la sicurezza di ritrovare quella voglia di scendere in campo e dare il 120%. Ora che questo periodo è terminato posso dire di essere soddisfatto. Stare lontano dal tennis mi ha fatto stare bene, ma adesso sono pronto a ripartire”.

    Per questo Fabbiano ha investito tutto nel suo team, un supporto indispensabile per ritornare quel tennista capace di grandi imprese, anche negli Slam (come le vittorie a Wimbledon su Wawrinka e Tsitsipas). “Federico Placidilli sarà a mio fianco, è la persona giusta, ho scelto di puntare ancora una volta sulla sua competenza e sulla sua passione per questo sport. Massimo Sartori si occuperà invece di supervisionare il lavoro dell’intero team”. A completare la squadra i preparatori atletici Nicolas Villalba e Diego Silva, e il preparatore mentale Stefano Massari. “Lavorerò duramente in questa parte finale del 2020 per ritrovare una condizione fisica ottimale” continua Thomas, “sono sicuro di tornare in campo e giocarmi le mie carte a gennaio, quando il circuito si sposterà in Australia. Ho investito su un team dalle grandi capacità per tornare a giocare e ritoccare il mio best ranking. Servirà tanto lavoro e sacrificio, ma penso di essere ancora in tempo per tornare ai livelli di uno o due anni fa”.
    Una ripartenza con obiettivi ambiziosi: “Negli ultimi due anni ho deciso di alzare l’asticella e provare a giocare più partite possibili nei tornei maggiori. Nei primi mesi ho accumulato qualche sconfitta di troppo, ma queste esperienze mi hanno permesso di abituarmi a giocare contro i grandi campioni”. LEGGI TUTTO

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    ATP Sofia: esordio vincente per Jannik Sinner, supera in due set Marton Fucsovics

    Jannik Sinner

    Esordio vincente per Jannik Sinner nell’ATP 250 di Sofia. L’azzurro supera 6-2 6-4 Marton Fucsovics, mostrando in campo un tennis più solido ed efficace. Al prossimo turno sfiderà lo svizzero Marc-Andrea Huesler, lucky loser capace di sconfiggere al primo turno Basilashvili al tiebreak del terzo set.
    La partita onestamente non è stata bellissima, soprattutto “per colpa” di Fucsovics, incapace di trovare il suo miglior livello, solo qualche fiammata all’inizio e dalla metà secondo set in mezzo a troppi errori. L’ungherese ha disputato un match totalmente privo di ritmo, tanto da provocare qualche errore dell’azzurro, distratto da un tennis così estemporaneo e falloso. Non è facile infatti, per un giocatore che ama imporre i suoi schemi in progressione, alzare il livello quando il rivale non solo non da ritmo ma commette così tanti errori e variazioni infruttuose.
    Sinner ha avuto il merito di non farsi trascinare in basso dalla cattiva giornata di Fucsovics. E’ stato bravo a rispondere moltissime palle in campo, ha concesso poco col rovescio e trovato alcune ottime accelerazioni col diritto. Jannik ha spesso messo in difficoltà Fucsovics con il rovescio lungo linea, prendendo in contro piede Fucsovics e mettendone a nudo la minor stabilità e sicurezza del diritto. Inoltre ha funzionato bene quello che sta diventando lo schema preferito dell’azzurro: prima potente, un passo avanti e via in controllo col diritto dal centro, fino a trovare dopo 2-3 colpi l’apertura di campo per l’affondo, spesso un diritto cross davvero potente. Così così invece alla battuta, tanto che il rendimento della prima di servizio sta diventando il termometro del momento dell’azzurro, il settore di gioco in cui ancora deve crescere sia di qualità che nella continuità. Infatti anche oggi quando ha subito il ritorno di Fucsovics a metà del secondo set, tutto è partito dalla prima che non entra… quindi il diritto perde sicurezza e così arrivano gli errori. Qua Sinner dovrà lavorare per crescere, anche se oggi è stato bravissimo sul 4 pari nel secondo a trovare due Ace proprio sotto pressione. Strepitosa a chiusura del match: due vincenti bellissimi, il primo da una situazione difensiva, l’altro in progressione, entrambi col diritto.

    Ecco la cronaca del match.
    Jannik inizia il match al servizio. In sicurezza muove lo score, 1-0. Fucsovics all’avvio forza col diritto, gli scappa lungo: 15-30 e quindi 15-40, due palle break immediate per l’azzurro. Scappa largo un diritto in scambio a Sinner sulla prima; Ace di Marton sulla seconda, si salva l’ungherese. Il game è assai complicato, con diversi errori da parte di entrambi. Sinner scappa avanti trasformando la sesta palla break, errore di rovescio in scambio di Fucsovics. 2-0 avanti l’azzurro.

    Appena in vantaggio, Sinner va in difficoltà nel terzo game. E’ bravo Fucsovics a trovare un paio di diritti eccellenti. 0-40 e tre chance del contro break. Sfrutta la prima Marton, botta dal fondo, Jannik non contiene. Sinner avanti 2-1, ma ora serve il rivale.
    Dopo un gran game in risposta, Fucsovics si “imballa” di nuovo al servizio: sparacchia fuori alcuni colpi, e crolla 15-40. Testa continuamente con la mano le sue corde il magiaro, come se non fosse per niente soddisfatto del feeling col suo attrezzo. Jannik cerca di spingere e si proietta in avanti, ma viene passato. Fucsovics annulla una terza palla break e impatta sul 2 pari. La partita è “bruttina”, molti errori e pochi vincenti o scambi mozzafiato. Quinto game, Sinner torna in difficoltà alla battuta: cancella due palle break, giocando con molta attenzione e cambiando ritmo col rovescio sulla seconda chance, un back molto lungo e senza peso. Bravo Jannik a reagire, fa il pugno e si porta avanti 3-2, quindi strappa il servizio per la seconda volta al magiaro nel sesto game, bravissimo a recuperare da 40-0 con alcuni scambi in progressione davvero notevoli. 4-2 Sinner, di nuovo avanti nel set. Fucsovics continua il suo up and down, soprattutto col diritto concede qualche errore; Sinner comanda con i piedi vicino alla riga di fondo. Consolida il vantaggio, portandosi avanti 5-2. Fucsovics è in difficoltà nella spinta col diritto, altri due errori lo condannano a l’ennesimo 15-40, due set point per l’azzurro. Trasforma il secondo Jannik, grazie ad un errore banale di Marton, troppo falloso col diritto da fondo campo. 6-2 Sinner, un set più amministrato che comandato dall’azzurro, vinto “bene” nonostante non abbia prodotto un tennis di altissima qualità e qualche errore di troppo. Troppi gli errori del rivale, soprattutto dopo esser andato sotto 2-4.
    Secondo set, Jannik inizia alla battuta, e ricomincia da dove era finito il primo parziale: comanda lo scambio dal centro, soprattutto col diritto. Fucsovics intuisce di dover spostare Sinner dalla sua posizione preferita, cerca qualche cross molto stretto, viene avanti, ma il suo gioco è a dir poco caotico e non gli porta buoni frutti. Sinner tiene facilmente il primo game e risponde lungo e preciso nel secondo. Marton è di nuovo in grave difficoltà, 0-30. Nemmeno la prima di servizio lo sostiene, e col diritto non trova più il campo. 0-40, tre palle break per Sinner. Ottima risposta di Sinner, Fucsovics spedisce un diritto tre metri lungo. 2-0 Sinner, sei games di fila per l’azzurro, adesso in totale controllo del match. I games consecutivi diventano sette, 3-0 Jannik, il match pare ormai indirizzato verso l’altoatesino, con l’ungherese che si siede al cambio di campo a testa bassa.
    Il set avanza seguendo i turni di servizio, fino alla scossa nel settimo game. Avanti 4-2, Sinner non trova la prima di servizio e commette un paio di errori di troppo. Concede due palle break molto delicate. La seconda gli è fatale, una palla di scambio scappa via. Break Fucsovic, torna in vita nel set, sotto 3-4 ma al servizio. Dopo la fiammata, Fucsovics torna a sbagliare troppo. Sinner strappa una palla break per tornare avanti 5-3, ma ha troppa fretta e il diritto gli scappa molto lungo. Non si scompone Jannik: con una risposta davvero potente strappa una seconda chance. Bravo qua Marton a cancellarla col servizio. Un altro errore col diritto costa all’ungherese la terza palla break del game. Arriva il punto più bello del match: bello scambio, Sinner attacca a rete con un ottimo approccio in back, ma Marton trova un pallonetto passante eccellente. 4 pari, il set è tornato in equilibrio, e adesso Fucsovics è pericoloso perché sbaglia di meno ed è molto aggressivo. Affronta una pericolosissima palla break l’azzurro sul 30-40, e la cancella da campione con un Ace, proprio in un game in cui la prima era mancata totalmente. Di Ace ne arriva un altro, seguito da un servizio vincente. Grande reazione di Jannik in momento di difficoltà. 5-4 Sinner. Decimo game, si va ai vantaggi, Jannik è a due punti dal match. Una clamorosa, bellissima accelerazione di diritto di Sinner in corsa da destra porta l’azzurro a match point! Comanda lo scambio, sposta il rivale e trova un’accelerazione di diritto lungo linea che pizzica un millimetro di riga, lasciando fermo il rivale. Game Set Match Sinner! Vendica la sconfitta di inizio 2020, chiudendo l’incontro col punto esclamativo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nuovo record per Rafael Nadal

    Con il nuovo ranking ATP pubblicato oggi, Rafa Nadal aggiunge un altro splendido record alla propria straordinaria carriera. Stazionando al n.2 della classifica attuale (dietro al grande rivale Novak Djokovic), l’iberico segna la 790esima settimana consecutiva nella top10. E’ un record assoluto da quando il ranking è compilato al computer: supera Jimmy Connors, che era […] LEGGI TUTTO

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    Daniele Sano diventa il nuovo Chief Business Officer in ATP

    L’ATP sempre più italo-centrica. E’ di oggi la notizia che il nuovo Chief Business Officer dell’ATP sarà il manager italiano Daniele Sano, in carica dal prossimo primo dicembre. Lavorerà a Londra, a stretto contatto con Massimo Calvelli (CEO ATP). Sano supervisionerà tutte le operazioni relative alle partnership commerciali, vendite globali, marketing, pubbliche relazioni e sviluppo […] LEGGI TUTTO

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    Ion Tiriac sta valutando lo spostamento del Masters 1000 di Madrid a Berlino

    Ion Tiriac

    Dalla Romania arriva una notizia che potrebbe significare un cambiamento importante nel calendario ATP dal 2022. Secondo il media rumeno ProSport, Ion Tiriac, vulcanico proprietario del Masters 1000 di Madrid, sta lavorando per spostare il suo torneo in Germania, a Berlino.
    Secondo il magazine rumeno, martedì scorso Ion Tiriac ha avuto un incontro con Michael Muller, sindaco di Berlino, per negoziare lo spostamento del torneo iberico dalla capitale spagnola a quella tedesca. L’ex tennista rumeno, oggi manager di successo in molti settori (e uno degli uomini più ricchi e potenti del suo paese) ha organizzato l’incontro presso il municipio di Berlino grazie alla mediazione di Emil Hurezeanu, ambasciatore rumeno presso la capitale tedesca. Pare che Berlino stia spingendo molto sugli eventi sportivi, cercando nuove opportunità per imporsi nel calendario internazionale, e quindi sia molto interessata a “strappare” il prestigioso slot nel calendario ATP, approfittando dell’ottimo momento per il tennis in Germania. Infatti negli ultimi anni l’interesse per il tennis è salito notevolmente, oggi trainato soprattutto da Sasha Zverev, il campione che ai tedeschi mancava da tempo.

    Per colpa della pandemia il 1000 di Madrid nel 2020 non si è svolto, come non si disputerà nemmeno le fase finale della Davis presso la Casa Magica madrilena.
    La notizia è interessante perché il contratto di Madrid per il torneo Masters 1000 scadrà il prossimo anno, quindi è il momento ideale per valutare un cambio di sede. Tiriac ha sempre avuto moltissimi interessi in Germania, fin da quando divenne manager di un giovanissimo Boris Becker.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tiley: “Pensiamo ad altri tornei in Australia dopo lo Slam di Melbourne”

    Craig Tiley con Roger Federer

    La pandemia in corso avrà ripercussioni sicure e importanti anche nel calendario tennistico 2021. E’ freschissima la notizia di Gaudenzi pronto a discutere coi giocatori di come si potrebbe svolgere la prossima annata, cercando di giocare in sicurezza e il più possibile. Per questo Craig Tiley, direttore degli Australian Open e factotum del tennis “down under” sta lavorando alacremente non solo per organizzare al meglio il primo Slam dell’anno e la ATP Cup, ma possibilmente anche altri eventi in febbraio.
    Il concetto, chiarito in una intervista rilasciata a Mick Dickson del Daily Mail, è semplice: per i tennisti affrontare il lungo viaggio in Australia, passare i controlli, quarantena, ecc, è un bell’impegno. Visto che la situazione sanitaria nel continente è discreta, e il paese ha grandissima passione tennistica, perché non far restare i giocatori di più e organizzare anche qualche altro torneo dopo gli Australian Open? Ancor più visto che la stagione in America latina è assai a rischio?
    Ecco alcuni passaggi dell’intervista a Craig Tiley: “Stiamo parlando della possibilità di avere un paio di eventi dopo l’Australian Open. In questo momento è una conversazione aperta con i tour ATP e WTA. Sono del parere che saremo ancora messi a dura prova a livello globale per quanto riguarda la libertà di viaggiare, con altri possibili blocchi a febbraio e marzo del prossimo anno in vari paesi. Al momento è una ipotesi, una possibilità, riguarda il modo in cui influisce sul resto del tour e se i giocatori lo vorranno. Se si diranno disponibili, siamo pronti a farlo. È sul tavolo, lo stanno valutando. Stanno guardando cosa accadrà la prossima stagione a livello complessivo, credo che la nostra idea possa funzionare. Vogliamo massimizzare le opportunità di gioco e idealmente vogliamo che tutti giochino almeno un evento più l’Australian Open, ma potrebbe essere più”.

    Tuttavia ancora la situazione in Australia è in divenire. Lo sblocco a livello interno sarebbe indispensabile, è quello a cui stanno lavorando: “In questo momento i confini statali non sono aperti, sono chiusi da più di sei mesi. Abbiamo bisogno di una garanzia che, ad esempio, se giocassi a Brisbane e all’improvviso si presentassero 100 nuovi casi, ci sarà bisogno di una nuova quarantena di due settimane da lì a Melbourne o no? Abbiamo detto dall’inizio che se i piani di quarantena vengono approvati negli stati, allora possiamo giocare in tutte le città, altrimenti dobbiamo mettere su il tutto solo a Melbourne, perché è lì che devono essere tutti a fine gennaio”.
    Tiley lavora per il prossimo Australian Open, ma ha già un occhio sul futuro prossimo, a medio termine. A suo parere, la pandemia avrà effetti anche negli anni a venire, quindi è necessario mettere le mani avanti già adesso: “Sono del parere che questi attuali aggiustamenti dureranno più a lungo di quanto pensiamo. Stiamo già parlando di diversi scenari (Australian Open) per il 2022, perché non pensiamo di ripetere il 2020 (ossia uno Slam normale come si è svolto a gennaio) almeno fino al 2023 o al 2024. È così che gestiamo i nostri rischi e il nostro flusso di cassa. Professionalmente dobbiamo essere realistici e gestire le aspettative dei giocatori in termini di denaro e opportunità e assicurarci che gli eventi possano essere sostenibili per il futuro”.
    “La realtà è che il prize money che sarà disponibile sarà notevolmente compromesso. Penso che gli eventi più forti sopravviveranno e quelli che stavano stentando con un pesante carico finanziario, non ce la faranno. Non è realistico pensare che niente cambierà. Anche se avremo finalmente un vaccino a marzo, sarà comunque difficile pensare ad una normalità per metà del prossimo anno. L’unica cosa che non voglio che accada è che qualcuno si ammali a causa del tennis e poi perda la vita. Non credo che sia successo nello sport, ma se succederà cambierà la dinamica per tutti”.
    “Sono ancora molto ottimista riguardo alle possibilità del tennis e, per certi versi, è un’enorme opportunità, è un regalo per il nostro sport. È uno sport che può essere giocato in sicurezza e in Australia abbiamo visto una crescita del 160-170% nelle prenotazioni online, ogni club sta vedendo una crescita nella partecipazione, se reagiremo bene a questa emergenza, ne usciremo ancora più forti”.
    Parole interessanti, da parte di uno dei migliori dirigenti del tennis (e non solo) al mondo. Se davvero non fosse possibile organizzare tornei in America latina (per problemi economici degli eventi e difficoltà di viaggiare), l’occasione di giocare un paio di ottimi tornei in Australia a febbraio potrebbe essere molto interessante. Ma i tornei indoor in Europa in quel caso? Spostati a marzo? ATP e WTA avranno di fronte un grande lavoro, e molto probabilmente il calendario 2021 sarà “fluido”, ossia di breve durata (programmato ogni 4 mesi) e con possibili spostamenti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO