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    IBI22: S.o.S. azzurri?

    Il pubblico tornerà a gremire il Foro Italico

    Un cielo plumbeo carico di pioggia aleggia minaccioso su Roma, con molti dei protagonisti dei prossimi IBI22 già presenti al Foro Italico, intenti a saggiare in campi in terra e le palle del torneo. È previsto tempo brutto fino a lunedì, ma gli appassionati italici oltre ai capricci del meteo temono per lo stato di forma dei nostri azzurri, che arrivano al massimo appuntamento in Italia in condizioni a dir poco incerte.
    Berrettini out, sta continuando il recupero dopo l’operazione alla mano. Musetti ieri si è ritirato all’avvio del secondo set contro Zverev, mettendo in dubbio la sua partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia per problemi muscolari. Oggi svolgerà esami, speriamo riesca a prendere parte al torneo, ma anche in caso di esito positivo non arriverà a Roma in buone condizioni. Un vero peccato, perché Lorenzo quando si esalta riesce ad andare oltre l’ostacolo, oltre i suoi limiti e problemi, giocando quasi in trance sulla bellezza del suo talento e colpi d’autore. Facile immaginarlo nella “bolgia” del Pietrangeli, finalmente di nuovo pieno, affrontare di petto qualsiasi avversario, come accadde anche a Monte Carlo contro Felix, in quello che resta probabilmente il suo miglior match in stagione.
    Jannik Sinner è uscito malamente agli ottavi a Madrid, travolto da un Auger-Aliassime in grande spolvero, ma tutto il suo torneo in Spagna è stato incerto come condizione tennistica. Sinner ha toccato alcuni momenti di buon gioco, ma non riuscito a dare continuità, smarrendo il filo, venendo rimontato, costretto a sgomitare e rischiando l’eliminazione a più riprese. Tutti abbiamo ancora negli occhi il crescendo spettacolare a Monte Carlo, con quella prestazione eccellente contro Zverev, ma nell’ultimo periodo il tennis di Jannik è contraddistinto da alti e bassi continui. C’era da aspettarselo visto il momento di passaggio che sta vivendo, i nuovi metodi di allenamento, la ricerca di inserire nel suo gioco qualcosa di diverso. Serve pazienza, sangue freddo, non c’è altra via al giocare, prendersi rischi, e purtroppo anche perdere. Solo la partita può dargli i feedback necessari a crescere, a raggiungere gli obiettivi che si è prefisso col nuovo progetto tecnico.
    Lorenzo Sonego l’anno scorso è stato l’uomo del torneo. Il torneo della vita finora, con quella semifinale splendida contro Djokovic, la vittoria su Rublev, quasi stordito dall’aggressività garibaldina e sfrontata del piemontese.Purtroppo anche “Sonny” arriva a Roma in tono minore, con alle spalle settimane a dir poco incerte. Fisicamente anche lui non pare al top, ma è soprattutto la fiducia a mancargli. Dalla brutta sconfitta in Davis a Bratislava, qualcosa dentro si è come rotto. È un vero peccato, perché Sonego difende un’enormità di punti, fardello che aggrava la sua confidenza carente. Col suo tennis necessita invece di fiducia totale, perché solo prendendosi rischi enormi, essendo lucido ed offensivo in campo e rincorrendo ogni palla come se fosse l’ultima della sua vita può riuscire a ripetere le prestazioni sontuose dell’anno scorso. Serviva un avvicinamento diverso.
    Fognini a Belgrado ha dato segnali interessanti di ripresa, dopo la buona semifinale a Rio ma anche qualche sconfitta di troppo in stagione. Fabio non ha bisogno di presentazioni, se imbrocca la giornata sul rosso può far secco chiunque con il suo talento e creatività. Però a Roma la sua storia è più ricca di delusioni che di soddisfazioni, con il solo vero acuto del 2018, quando se la giocò nei quarti con Nadal. Speriamo che possa giocare sereno, con un sorteggio “onesto” (è scivolato al n.51 del ranking). Per le Wild Card azzurre Cobolli, Arnaldi e Passaro sarà una grande esperienza, comunque vada, non ha senso riporre aspettative, solo godersi loro il momento, e per il pubblico l’occasione di conoscerli.
    Gli Internazionali BNL d’Italia 2022 sono attesissimi. Dopo due anni di pandemia, finalmente potremo tornare a respirare aria di grande tennis, con il caldo pubblico del Foro e i colori della primavera romana. Speravamo di avvicinarci al torneo con i nostri in condizioni migliori e la presenza del nostro leader Berrettini, che proprio in casa sua poteva far esplodere la potenza dei suoi colpi esaltando il Centrale. Il torneo ci regalerà sicuramente grandi partite ed emozioni, speriamo che qualche racchetta azzurra riesca far strada nel torneo, divertire e, perché no, sorprendere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Musetti si ritira dopo aver perso il primo set contro un ottimo Zverev

    Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti getta la spugna, sotto 3-6 0-1 contro Alexander Zverev negli ottavi del Masters 1000 di Madrid. L’azzurro aveva iniziato piuttosto bene la partita, servendo discretamente, variando molto la velocità, parabola ed effetto dei colpi. Zverev era scattato altrettanto sicuro dai blocchi, eccellente al servizio e spingendo con potenza da fondo campo. Massimo equilibrio fino al 3 pari, con un buon tennis da parte di entrambi. Nel settimo game, una palla corta mal gestita da Lorenzo e un paio di grandi colpi di Zverev valevano al tedesco il break che spaccava il set. Da lì, cinque game di fila per Zverev, praticamente ingiocabile al servizio e molto preciso nella spinta. “Too good” letteralmente. Musetti era sembrato in difficoltà nel contenere la potenza dell’avversario (notevolissima) negli ultimi due game, ma non pareva in difficoltà fisica evidente. Alla fine del set si era fatto massaggiare le cosce, forse un affaticamento muscolare per un torneo per lui piuttosto duro viste anche le qualificazioni. Torna in campo in risposta, ma si ritira dopo aver perso quattro punti nel secondo set. Un vero peccato per Lorenzo, speriamo non sia niente di grave visto che tra pochi giorni scatteranno gli IBI22.
    Non c’è molto altro da commentare purtroppo, se non il fatto che uno Zverev di altissimo livello stava producendo un tennis così potente, aggressivo e profondo che Musetti era in difficoltà nel trovare una contromossa. Aveva iniziato ad “accettare” la velocità del rivale, forse impossibilitato nel tagliare, variare, anche se quella era l’unica via per uscire dalla morsa di Sasha, complicando le traiettorie per non consentirgli di spingere a tutta. Sarebbe stato interessante vedere anche il secondo set, per capire le contro mosse dell’azzurro e testare la sua capacità di reazione contro un avversario in grande spolvero. A questo punto, speriamo che Lorenzo si sia ritirato solo per “precauzione”, avvertendo più un fastidio che un vero infortunio, visto che domenica scattano gli Internazionali BNL d’Italia e lui è uno dei giocatori più attesi dal pubblico, che finalmente tornerà ad invadere con tanta passione il Foro Italico.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Musetti inizia la sfida di ottavi contro Zverev alla battuta. C’è un sole fastidioso che lascia in ombra la maggior parte del campo, con una striscia in pieno sole. Buon avvio per l’azzurro, il diritto è profondo, il rovescio preciso con molti tagli in back per spezzare il ritmo al rivale. Con un errore di diritto, Sasha cede il punto per l’1-0 Musetti. Tutt’altro piglio per Zverev rispetto alla pessima prestazione di Monaco della scorsa settimana, il suo servizio è potente, spinge forte col diritto. Nonostante un errore in smash da dietro, chiude con un rovescio al volo da tre quarti campo. 1 pari. Il set avanza spedito sui turni di battuta. Bene Lorenzo con le sue variazioni, la smorzata funziona (anche appena uscito dal servizio), riesce ad arginare la spinta del tedesco alzando la parabola e poi giocando palle basse. Zverev serve molto bene (due Ace nel sesto game), approfitta anche di una posizione molto (troppo) arretrata di Musetti in risposta, con il campo totalmente aperto. La prima scossa del match arriva nel “fatidico” settimo game. Serve Lorenzo, inizia male con una palla corta che non passa la rete. Ritrova buon ritmo spingendo col diritto, ma sul 30 pari Zverev trova un affondo molto preciso col diritto, la difesa di Musetti non passa la rete. 30-40, prima palla break del match. Lorenzo si difende al meglio sulle accelerazioni ficcanti del tedesco in lungo linea, ma cerca un rovescio lungo linea (forse senza fiato per le rincorse difensive) che impatta troppo in pancia, con la palla che sfila larga. BREAK Zverev, avanti 4-3 e servizio. Proprio con la prima palla Sasha scava un solco dal toscano, altri due Ace (6 in totale finora) e un rovescio cross impressionante per profondità e pesantezza. 5-3 Zverev, vantaggio consolidato. Lorenzo sembra accusare il colpo, smette di variare e “accetta” la velocità di Zverev, ma così facendo mette ancor più in ritmo il tedesco, che ne approfitta scaricando enorme potenza. Intuisce la palla corta Sasha, avanza e chiude sotto rete, 15-30. A due punti dal set. Sbaglia una risposta Alexander, ma sul 30 pari trova un lob perfetto che punisce un’attacco di Lorenzo troppo centrale. 30-40, Set Point Zverev. Con una risposta lungo linea vincente di rovescio – sottolineata da un urlaccio – Zverev chiude il primo set, sotto gli occhi del suo nuovo coach Bruguera. In 32 minuti è 6-3, con 4 giochi di fila. “Too good” direbbero i Brit per Sasha. 17 vincenti, e se serve così e risponde con tale potenza e precisione, Musetti non può molto. Chiama il trainer “Muso” un massaggio alle cosce, forse affaticamento per un torneo per lui dispendioso.
    Secondo set, Zverev to serve. Inizia come ha chiuso il primo parziale, servizio perfetto, spinta poderosa. 1-0 e quinto game di fila. Musetti sembra infastidito… no!!! Ritiro Musetti! Va verso Sasha e stringe la mano. Probabilmente il fastidio muscolare non gli consentiva di correre sciolto, ha preferito terminare subito prima di aggravare la situazione. Un vero peccato per Lorenzo.

    [Q] Lorenzo Musetti vs [2] Alexander Zverev (non prima ore: 15:30)ATP Madrid Lorenzo Musetti• 030 Alexander Zverev [2]061 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2L. MusettiA. Zverev 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-5 → 3-6A. Zverev 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 3-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4A. Zverev 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace ace3-2 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0
    0 ACES 70 DOUBLE FAULTS 020/27 (74%) FIRST SERVE 18/23 (78%)12/20 (60%) 1ST SERVE POINTS WON 16/18 (89%)4/7 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 4/5 (80%)0/2 (0%) BREAK POINTS SAVED 0/0 (0%)5 SERVICE GAMES PLAYED 52/18 (11%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 8/20 (40%)1/5 (20%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 3/7 (43%)0/0 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 2/2 (100%)5 RETURN GAMES PLAYED 516/27 (59%) SERVICE POINTS WON 20/23 (87%)3/23 (13%) RETURN POINTS WON 11/27 (41%)19/50 (38%) TOTAL POINTS WON 31/50 (62%) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Sinner regola De Minaur e vola agli ottavi

    Jannik Sinner, classe 2002

    Jannik Sinner in crescendo al Masters 1000 di Madrid. Dopo un esordio altalenante, l’azzurro stasera ha regolato in due set Alex De Minaur col punteggio di 6-4 6-1 e vola agli ottavi, dove attende il vincente di Auger-Aliassime vs. Garin. Una buona vittoria per Jannik, che poteva essere ancor più netta se non avesse avuto un passaggio a vuoto nella seconda parte del primo set, quando ha perso il break di vantaggio, in un filotto di quattro break di fila. Tutto semplice nel secondo parziale, un break al quarto game ha spaccato definitivamente il match.
    Sinner aveva vinto tutti i precedenti contro De Minaur (inclusa la finale delle NextGen di Milano 2019), anche stasera il campo ha confermato la superiorità tecnica dell’azzurro. De Minaur è uno dei tennisti più veloci del tour, ma ha un tennis molto sbilanciato sulla spinta in pressing e con poche variazioni. Commette errori, ma ci prova sempre, con grande abnegazione, nonostante un diritto piuttosto “ballerino”. Può diventare pericoloso quando riesce a provocare gli errori dell’avversario e trova grandi difese in corsa. Purtroppo per lui, oggi aveva di fronte Sinner, che ha un tennis piuttosto simile al suo ma con velocità e intensità superiori. Jannik ha sbandato solo in due game di battuta nel settimo e nono game, in cui ha commesso qualche errore di troppo, ma per il resto ha comandato il gioco con un pressing troppo intenso, continuo e profondo per la difesa di Alex e la sua capacità di ribaltare l’inerzia.
    Jannik ha spinto molto col diritto, commettendo qualche errore ma producendo un forcing tratti irresistibile. Le fasi migliori di Sinner sono state proprio quando ha risposto con aggressività, ha fatto un passo avanti e si è preso il centro del campo, guadagnando spazio e trovando il vincente (alcuni cross spettacolari) o sbaragliando la difesa del rivale. Anche il primo colpo dopo il servizio di Jannik è stato ficcante. Un tennis più percentuale, teso a provocare l’errore, che spettacolare nella ricerca del vincente, ma era la tattica più corretta stasera contro un avversario che può sbagliare molto.
    Si è notato nettamente come Sinner abbia prodotto i momenti migliori quando ha giocato avanti nel punteggio, più sciolto, più libero nel far correre il braccio a trovare accelerazioni notevoli. Quando hai un tennis con una componente di rischio in spinta così elevata, la scioltezza nell’esecuzione è importantissima. Per questo “Jan” deve cercare di ridurre i momenti di pausa, i cali di tensione (come nel primo set) quando è in vantaggio.
    Una buona vittoria, con un prossimo turno in cui partirà favorito sia contro Auger-Aliassime (sul rosso) che contro Garin.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Sinner scatta alla battuta. Spinge in sicurezza e muove lo score, 1-0. Continua a martellare anche in risposta Jannik, cercando più la profondità che l’angolo. La tattica funziona: il gran ritmo, superiore a quello del rivale, provoca gli errori di De Minaur, che concede due immediate palle break. Va completamente fuori giri col diritto Alex, cercando un’accelerazione lungo linea. 2-0 Sinner, che poi consolida il vantaggio con un tennis estremamente solido. Gran contropiede sul 30 pari, e quindi un diritto cross vincente spaziale per velocità, anticipo e precisione. 3-0 Sinner. Nel quarto game arrivano i primi errori dell’azzurro. Un nastro porta via il suo rovescio sul 30 pari, è palla break per il “canguro”. La cancella di prepotenza Jannik: spinge vicino alle righe, viene avanti e chiude di volo con un tocco secco, perfetto. Con un’altra accelerazione di diritto fulminante, Sinner si porta 4-1. Stasera la palla dell’azzurro è velocissima, trova grandi impatti sui colpi piuttosto puliti del rivale, ed è evidente il gap di potenza ed anticipo tra i due. Da qua in avanti, il set si complica e diventa una battaglia. Jannik serve sul 4-2 e incappa in un brutto game. Errore di rovescio, attacco troppo Garibaldino, schema di palla corta non ben eseguito (Alex è il più veloce del tour!), 15-40 e due palle del contro break. Con un erroraccio col diritto conclude il classico passaggio a vuoto, ora serve De Minaur 3-4. Anche l’aussie è in difficoltà, tre errori di fila per lo 0-40. Sfrutta la seconda palla break Jannik, forzando un errore di diritto del rivale. Serve per il primo set sul 5-3 Sinner. Inizia bene, col primo Ace del match, ma poi un errore in scambio e un doppio fallo, quindi un altro diritto muore in corridoio. 15-40, altre due palle break per Alex. Ottima prima da destra, ma sbaglia ancora col diritto in scambio, su di una palla piuttosto banale. Altro break (secondo turno di fila ceduto per Jannik), serve l’australiano sotto 4-5. Per fortuna di Jannik, arriva il quarto break di fila, quello che vale il 6-4 all’azzurro. Sinner ritrova precisione in spinta col rovescio e profondità col diritto, un pressing che De Minaur fa fatica a contenere. Chiude al primo Set Point grazie ad un errore clamoroso nello smash di Alex. Ottimo avvio di Sinner, poi ha perso sicurezza nella spinta, troppi errori (ben 15 per Jannik, contro soli 8 vincenti). Solo 57% di prime in campo, un po poche per l’azzurro.Secondo set, Sinner to serve. Inizia solido, nonostante un doppio fallo si porta 1-0. Si seguono i turni di servizio, con un tennis poco fantasioso, veloce e di sostanza in spinta. La scossa arriva nel quarto game. Sbaglia un diritto potente Jannik nel primo punto, poi lavora molto bene col diritto e cerca anche il back di rovescio per togliere peso sul diritto di Alex. Soprattutto impone velocità superiori al controllo di De Minaur, che sbaglia. 15-40, due palle break da difendere, le prime del set. Forza a tutta in risposta Jannik, il rovescio dell’australiano vola via. BREAK! Scatta l’ora di gioco e siamo 3-1 Sinner. Tanti errori di Alex in questa fase, Jannik è attento a spingere senza cercare un rischio eccessivo. La tattica paga, con un diritto preciso in lungo linea l’azzurro vola 4-1, sembra in controllo del match. Quando lascia correre il braccio – con meno pressione visto lo score – il ritmo di Jannik è incontenibile. Si porta 0-30 con un altro diritto bellissimo da tre quarti campo. De Minaur si aggrappa alla battuta e trova profondità col rovescio. Si va ai vantaggi. Con una bordata di diritto da sinistra Sinner strappa la palla del 5-1. Fa il pugno “Jan”, vuole chiuderla qua. Ottimo Sinner: altra risposta aggressiva e via a comandare col diritto dal centro. Alex non contiene la furia del rivale. BREAK Sinner, serve per chiudere il match sul 5-1. Chiude senza problemi l’azzurro, cerca anche due serve and volley dal 30-0 (i primi del match). Trasforma il secondo match point, errore in risposta di De Minaur. 6-1, foto di un secondo set dominato. Un Sinner in crescendo che al prossimo turno attende il vincente di Garin – Auger-Aliassime.

    Alex de Minaur vs [10] Jannik Sinner ATP Madrid Alex de Minaur41 Jannik Sinner [10]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-5 → 1-6A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-4 → 1-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 30-404-5 → 4-6J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 df 15-40 30-403-5 → 4-5A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-402-4 → 3-4A. de Minaur 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-4 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-3 → 1-4A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-300-3 → 1-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-300-2 → 0-3A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1
    1 ACES 11 DOUBLE FAULTS 332/48 (67%) FIRST SERVE 30/50 (60%)17/32 (53%)1ST SERVE POINTS WON 21/30 (70%)5/16 (31%) 2ND SERVE POINTS WON 11/20 (55%)2/7 (29%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)8 SERVICE GAMES PLAYED 99/30 (30%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/32 (47%)9/20 (45%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/16 (69%)2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 5/7 (71%)9 RETURN GAMES PLAYED 822/48 (46%) SERVICE POINTS WON 32/50 (64%)18/50 (36%) RETURN POINTS WON 26/48 (54%)40/98 (41%) TOTAL POINTS WON 58/98 (59%) LEGGI TUTTO

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    Torna il super classico “Djokovic vs. Murray” a Madrid

    Andy Murray, classe ’87

    A volte…ritornano. Il super classico Novak Djokovic vs. Andy Murray torna domani al Masters 1000 di Madrid. È dal torneo di Doha 2017 che in un tabellone del tour ATP non si incrociavano i due campioni, quasi coetanei, protagonisti di mille battaglie. 36 sono stati i confronti diretti tra i due classe ’87, con Novak in netto vantaggio con 25 vittorie a 11. Pesano soprattutto quelle negli Slam, come le 4 finali vinte dal serbo agli Australian Open sullo scozzese. Murray ha sconfitto Djokovic nella finale del Masters 2016 (quando Andy riuscì a chiudere l’annata dal n.1) e soprattutto in quella di Wimbledon 2013 e US Open 2012, le uniche due occasioni in cui Andy ha battuto Nole in finale di uno Slam.
    Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quel torneo di Doha 2017… Andy veniva da una cavalcata pazzesca nella seconda metà del 2016, che lo portò in cima al mondo tennistico, ma che pagò terribilmente con un logorio che l’ha pure portato sotto ai ferri, con una protesi all’anca e un recupero difficilissimo, quasi miracoloso. Djokovic attraversò anni non facili dopo quella vittoria su Murray negli Emirati, per poi rinascere, tornare n.1, scrivere record assoluti issandosi a migliore della sua generazione e tra i più forti di ogni epoca.
    I due grandi campioni hanno scritto pagine memorabili, battaglie feroci in cui la maggior durezza e completezza tecnica del serbo hanno prevalso nella maggior parte dei casi, ma sempre dopo match assai sofferti, lottati. Non sempre “belli” dal mero punto di vista estetico, ma di una intensità e agonismo di altissimo livello.
    Cosa aspettarsi da questo prossimo incontro di Madrid? Le parole di Andy, dichiarate a caldo dopo aver disposto del “solito” evanescente Shapovalov, sono tanto brutali quanto veritiere: “In teoria non dovrei avere alcuna possibilità. Lui è il numero 1 al mondo e io sto giocando con una protesi metallica all’anca, quindi non dovrei avere una chance. È una grande opportunità per me di vedere a che punto è il mio gioco e di poter giocare di nuovo contro di lui”. Secco e diretto, in puro “Rusty-style”. Continua Murray: “Abbiamo avuto così tante grandi battaglie nel corso degli anni in alcuni dei più grandi tornei del mondo. Abbiamo giocato in finale in tutti e quattro i Grandi Slam, abbiamo giocato anche qui in finale, e non ho avuto questa opportunità giocare contro di lui per molto tempo, non sapevo se avrei mai avuto di nuovo questa possibilità. Scenderò in campo per divertirmi, avrò un atteggiamento fantastico in partita, darò il massimo e vedrò a che punto sono”.
    Anche Djokovic si è detto felice di poter sfidare di nuovo Murray: “Ho visto alcune sue partite di recente. L’ho visto contro Dominic l’altro giorno e si è mosso bene, giocando sempre meglio. È fantastico poterlo vedere perché è una risorsa importante per il nostro sport. Ha fatto la storia vincendo diversi tornei dello Slam e diventando numero uno. È fantastico vederlo competere di nuovo ed è impressionante vederlo giocare a un livello così alto considerando il suo intervento chirurgico e tutto ciò che ha passato negli ultimi anni. Il suo spirito combattivo e la sua resilienza sono stimolanti”.
    Cosa aspettarsi da questa partita? Molto probabilmente una vittoria comoda di Djokovic, ma Murray di sicuro ci proverà, e magari giocherà molto offensivo, con tante palle tagliate e qualche discesa a rete. Sarà un piccolo revival di un’epoca d’oro, per il 37esimo episodio di una rivalità che ha segnato in modo indelebile il nostro sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Jannik Sinner si salva, annulla tre match point e rimonta Tommy Paul

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Esordio col brivido per Jannik Sinner al Masters 1000 di Madrid. L’azzurro parte bene, ma al momento di chiudere il primo set crolla e va sotto contro Tommy Paul giocando un tennis caotico e pieno di errori. Arriva ad un passo dal perdere, ma rifiuta la sconfitta: annulla tre match point, due in risposta (uno di pura furia agonistica con un diritto micidiale a tutto rischio), vince il tiebreak del secondo set e spacca la partita con un allungo a metà del terzo parziale. Chiude 6-7 7-6 6-3, un successo sofferto, strappato di grinta e testa, che non cancella una prestazione mediocre condita da troppi errori e incertezze, con un rendimento dei colpi di inizio gioco deficitario. Al prossimo turno sfiderà Alex De Minaur.
    Nelle 2 ore e 59 minuti di partita sul Centrale di Madrid si è visto davvero un po’ di tutto, tre film nello stesso match, e molto diversi tra loro. Anche un buon Jannik a tratti, quello dei primissimi giochi e del terzo set, incisivo e offensivo, sostenuto dal servizio e veloce nel prendersi il rischio e chiudere l’affondo. Ma la prestazione dell’azzurro è stata a dir poco macchiata da quel crollo improvviso dal 5-2 del primo set, con incertezze ed errori gravi che gli sono costati la rimonta, un tiebreak giocato malissimo e un secondo set a dir poco ripreso per i capelli, quando ormai i titoli di coda erano pronti a scattare sullo schermo. Non è la prima volta quest’anno che Sinner riprende una partita mal giocata, che pareva persa, annullando match point. Vince in rimonta, recupera, pur giocando male. È l’ennesimo segnale della classe e della forza mentale di Sinner. Rifiuta di perdere sino all’ultima palla. Il modo in cui ha cancellato i match point sono lo specchio della sua partita: rabbia, frustrazione ma anche classe. Ha accelerato a tutta, si è preso un rischio che può apparire “folle”, ma che in realtà è anche un segnale di forza. Certo, quelle pallate potevano uscire di poco, come troppe altre sue accelerazioni oggi, e adesso il commento sarebbe stato quello di un’amara sconfitta. Invece, com’è come non è, ha vinto. Sinner è un agonista micidiale, anche in giornate così grigie, in cui crolla e vive fasi davvero negative, riesce a resistere e riprendersi, riesce a giocare bene i punti decisivi. La qualità del campione.
    Tuttavia quel calo, la lunga fase di incertezze ed errori deve farlo riflettere. Il campo aveva mostrato un tennista chiaramente più forte: Sinner. Giocava con più velocità, profondità, il suo tennis era più incisivo. All’improvviso si è imballato, come altre volte appena ha perso efficacia con la prima di servizio. Lì tende ad accelerare i tempi, va in confusione, perde di vista quella tattica che l’aveva portato in vantaggio. Oggi ha risposto davvero male, eccetto pochissimi game (anche nei break ottenuti, con la risposta non è stato incisivo né preciso), ha regalato tantissimi errori diretti, decisamente troppi. Nella parte centrale del match, quella in cui è stato in difficoltà, non riusciva a riprendere possesso dello scambio, senza che Paul facesse il fenomeno. L’americano è stato bravo a giocare un tennis solido, continuo, ordinato. Zero regali, moltissime prime in campo e diritti aggressivi. Sinner ha sbagliato tanto di rovescio, cosa per lui strana. Non è riuscito ad inchiodare il rivale a sinistra, ha cercato di sfondare commettendo troppi errori. Ha perso l’equilibrio tra spinta e rischio. La sua vera forza è allontanare l’avversario dalla riga di fondo, buttarlo nell’angolo e quindi infilarlo in progressione. Oggi c’è riuscito solo all’inizio e, per fortuna, alla fine. Ma quando ha perso quell’equilibrio, è andato in tilt. Non sempre riuscirà a riprendere questi tipi di match, in questo deve lavorare assolutamente.
    Alla fine resta una vittoria importante, un’ulteriore conferma di quanto Jannik sia tosto, agonista, lucido nel giocarsi momenti chiave. Vedremo contro De Minaur se riuscirà a tenere alto il livello senza un calo così importante nel corso del match.
    Marco Mazzoni

    La cronaca dell’incontro.
    Sinner inizia il suo torneo a Madrid al servizio. Ottimo inizio: tennis rapido e due Ace, per muovere lo score. Molto più complesso il primo game di Paul. Subito un doppio fallo (seconda fuori di 2 metri!) e poi non regge il pressing di Jannik. 0-30 e 15-40, due immediate palle break per l’azzurro. Si salva Tommy, un bel rovescio e poi errore di Jannik, che spreca anche la terza PB del game con una risposta di rovescio lunga. A fatica, si porta 1 pari l’americano. Il set avanza sui game di battuta, molto verticale il tennis dell’azzurro, aggressivo anche col rovescio lungo linea e bene alla battuta (altri 2 Ace nel quinto gioco). Sul 3-2 Sinner, Tommy è di nuovo in affanno. In risposta Jan spinge con palle profonde, ruba campo al rivale e lo costringe a difendersi. Un errore di rovescio costa all’americano la quarta palla break del match. Ancora out la risposta di Sinner, che sciupa anche la seconda chance del game (di nuovo risposta larga) ma finalmente trasforma la sesta, grazie ad un passante di diritto cross “calante”, che coglie Tommy un po’ in ritardo, tanto che la volée è in rete. BREAK Sinner, 4-2 e servizio. È evidente come la palla di scambio dell’italiano sia più veloce, profonda e sicura “sul rosso” rispetto a quella del 24 del New Jersey. Bellissimo lo schema di “Jan” nel secondo punto: diagonali per spostare il rivale, qualche back per guadagnare un metro dentro al campo e via accelerazione a tutta col diritto lungo linea da sinistra, imprendibile. Viene anche avanti Sinner a prendersi il punto, in discreto controllo del match anche se non ricava poi molto con la prima palla. 5-2 per l’azzurro, con l’ennesima bordata di diritto che destabilizza la difesa del rivale. Cerca di venire avanti Paul per uscire dalla morsa di Jannik e si prende grandi rischi in spinta. Resta in scia, 3-5, Sinner serve per il primo set. Inizia bene, botta al T ingestibile, ma poi si inceppa del tutto alla battuta l’azzurro, Paul ne approfitta spingendo forte col diritto e venendo avanti. 30 pari. Arriva un brutto errore di Jannik, un rovescio cross all’uscita dal servizio che non passa la rete. Improvvisamente, ecco la palla del contro break per Paul. Trova una risposta profonda l’americano, ma poi gioca malissimo un rovescio totalmente fermo coi piedi, sbagliando l’esecuzione. Senza la prima di servizio, Jannik subisce nello scambio seguente, concede la 2a palla break. Bravo Paul, risponde (stavolta alla prima) profondo, guadagna campo e chiude col diritto inside out dal centro. Male Sinner al momento di chiudere, ha giocato il peggior game del primo set, passivo e soprattutto senza alcun aiuto dal servizio. Troppi gli errori di Jannik adesso, da 5-2 siamo 5 pari, senza che Paul abbia fatto chissà cosa, è solo stato aggressivo in risposta, guadagnando campo. Ritrova finalmente solidità l’azzurro, pochi fronzoli e si porta 6-5 e inizia il 12esimo game in risposta con un vincente di diritto, 0-15. Non si scompone Paul, servizio e diritto, ora molto precisi. Si va al tiebreak, con 41 punti vinti a testa. Inizia male l’azzurro, seconda palla troppo centrale, Tommy entra a tutta col diritto. Con coraggio, l’americano cerca e trova una riga, su di una risposta troppo morbida. Con un’altra bella prima palla, vola 3-0 Paul. Lavora col diritto Jannik, è molto aggressivo, ma esagera con un diritto inside out su di una palla piuttosto bassa e lenta. 0-4 (e 8 punti di fila persi). Paul ringrazia, spinge su di una seconda di Sinner troppo docile e si prende il quinto punto del TB. Finalmente sbaglia un diritto Tommy, si gira 5-1. Un altro rovescio di scambio out costa a Sinner il 6-1 e 5 Set Point. Ritrova due Ace Jannik, ma è troppo tardi. Paul chiude 7-4, non centra una risposta l’azzurro. Incredibile come sia girato il set, quando sul 5-2 Sinner era in totale controllo e aveva servito sul 5-3.
    Secondo set, Paul to serve. Forte del vantaggio, gioca solido con il suo schema principe: prima consistente, un passo avanti e via a spingere col diritto. In un amen, 1-0 avanti. È in confusione Sinner, sembra non trovare la via per scardinare la solidità del rivale. Spinge tanto, ma sbaglia troppo, senza che l’avversario gli metta molta pressione. Una fretta di chiudere il punto che non lo aiuta. Già sotto 15-30 nel secondo game Sinner, per fortuna lo aiuta Paul con una risposta out. Tommy trova un lob perfetto, Jannik indietreggia ma rimette la palla troppo lunga. 30-40 e palla break delicatissima da difendere. E niente prima… Doppio fallo! La palla è disiata out dal nastro, BREAK Paul, che si ritrova 2-0 avanti, ancora una volta senza aver fatto cose incredibili, solo un tennis ordinato e consistente. Finalmente Sinner si scuote, trova un paio di risposte incisive, profonde. Si porta 0-30, ma sbaglia col rovescio in scambio e poi di nuovo impatta una risposta spedendola 3 metri fuori. Ancora un errore col rovescio, costa a Sinner lo 0-3. Siamo su un parziale di 8 punti vinti e 23 persi, foto del crollo dell’azzurro dalla metà del primo set. Trova un game più solido Jannik, muove lo score nel set, 1-3, ma il problema è riuscire a strappare un game di servizio all’americano, cosa che non gli è più riuscita dal sesto game del primo parziale. Costruisce un discreto pressing Sinner, ma Paul non regala niente, gioca con discreta profondità, e nel tentativo di cambiare ritmo Jannik sbaglia. Cerca di avanzare l’azzurro, ma il tocco sotto rete non è definivo, Paul arriva e chiude il 15 che lo porta 4-1. Sul 2-4, arriva una piccola chance per l’azzurro in risposta, con un doppio fallo che porta Tommy 15-30. Se la gioca male però “Jan”, in scambio sbaglia col diritto in recupero da sinistra, e poi spedisce malamente lunga una risposta su di una seconda tutt’altro che ficcante. Con una bella prima esterna, Paul vince il terzo punto di fila, per il 5-2. Tutto troppo facile per l’americano. Serve per chiudere il 5-3 Paul. Sinner trova finalmente un punto da “grande Sinner”: velocità. pressione, fa il pugno. Sul 30 pari Paul attacca ma la palla gli resta corta, il passante di Jannik è vincente. 30-40, palla del contro break per l’azzurro, all’ultimo tuffo! Niente prima palla in campo… Si scambia al centro, Tommy trova un rovescio lungo linea dal centro micidiale, vincente. Altro lungo scambio, Paul comanda, sposta l’azzurro e trova anche una riga. Match Point Paul. Stavolta è l’americano a sbagliare un rovescio di scambio. Un altro rovescio in rete costa a Sinner il secondo Match Point, Con rabbia furibonda, scarica un diritto vincente Jannik, cerca di restare aggrappato alla partita con tutto quel che ha. Con un’altra mazzata col diritto, stavolta inside out, Sinner trova la riga e la seconda palla per riaprire il match. Ancora col diritto, un’altra accelerazione a tutta, e Sinner strappa il game all’ultimo tuffo. Un BREAK che riapre il match, serve 4-5. Incredibile come la partita sia girata in un attimo, ora è Tommy a sbagliare qualcosa, e Sinner ha ripreso il controllo del gioco, usando anche qualche discreto back di rovescio stretto, per spostare l’avversario dalla sua “piazzola”. 5 pari, il set è tornato in equilibrio. L’americano è bravo a interrompere il momento dell’azzurro verticalizzando subito il gioco. Si porta 6-5. Sinner inizia con un errore in scambio il dodicesimo game, 0-15, poi il servizio lo aiuta. Sul 30 pari, Paul comanda col diritto, piedi sulla riga trova un affondo che Jannik non contiene. Arriva il terzo Match Point per l’americano, stavolta in risposta (16 minuto dopo il secondo). Sinner non trema, inchioda l’avversario a sinistra e spacca lo scambio con una bordata di rovescio. Anche il secondo set va al tiebreak, dopo 2h e 5 minuti. Si butta a rete Tommy, cerca di mettere pressione all’italiano. Il primo a commettere un errore è Sinner, sull’1 pari, un diritto inside out è largo. 2-1 Paul e servizio. Sbaglia col diritto Tommy, 2 pari, ma poi è bravissimo a tagliar il campo e trovare un vincente di rovescio eccellente. 3-2 Paul. Che rischio Sinner, tenta un servizio e volée, chiude bene la seconda volata in allungo. Si gira 3 pari. Sul 4 pari Sinner comanda col diritto, trova un bel contro piede e strappa il punto che lo manda 5-4 e servizio. Sbaglia la risposta Paul, 6-4 e due Set Point Sinner! Trasforma il primo, con un diritto potente che Paul non contiene. Urla Sinner, siamo un set pari, dopo aver annullato 3 Match Point. Si va al terzo.
    Terzo set, scatta Sinner alla battuta e trova un ottimo game, con un Ace e una palla corta. Paul non si è scomposto per il set perso in rimonta con 3 match point non trasformati, si aggrappa al servizio e si porta 1 pari. Ora la prima palla di Jannik è tornata a funzionare, e la musica cambia. Sul 2-1 Sinner, Tommy incassa un paio di vincenti notevoli di Sinner, il game va ai vantaggi. Non va la prima dell’americano, e nemmeno il diritto, un classico unforced che gli costa la prima palla break del set (da 40-15 avanti). Cerca uno sciagurato Serve and Volley Paul sulla seconda palla, la volée bassa è difficile e scappa larga. BREAK Sinner, approfitta di una pausa ed errori dell’americano, ora è in comando sul 3-1. Brutto momento per Tommy, sbaglia palle che finora giocava in sicurezza. Jannik ringrazia, con un game a zero sale 4-1. Uno strappo improvviso che lancia l’azzurro, mentre l’americano ora è in balia di Sinner, anche per un calo fisico. Ha due palle per il 5-1 l’azzurro ma non le trasforma. Paul si salva, resta in scia 2-4. Ci crede ancora Paul, si porta 15-30 in risposta, ma regala con un back di rovescio. È l’ultimo sussulto del set, Sinner si aggrappa alla battuta – tornata finalmente a funzionare – e si porta 5-2. Va a servire per chiudere la partita avanti 5-3. Inizia con una bella accelerazione “Jan” dopo il servizio, 15-0. Poi è Tommy a sparacchiare largo col diritto, 30-0. Un altro errore dello yankee vale lo 40-0. Chiude al primo match point col servizio. Una vittoria a dir poco sofferta per l’azzurro, che deve necessariamente salire di livello se vuol continuare la sua strada nel torneo.

    Tommy Paul vs [10] Jannik Sinner ATP Madrid Tommy Paul763 Jannik Sinner [10]676 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6T. Paul 15-0 40-0 40-15 40-302-5 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-4 → 2-5T. Paul 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 ace A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 4-5* 4-6*6-6 → 6-7J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5J. Sinner 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5T. Paul 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3T. Paul 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-304-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2T. Paul 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df3-0 → 3-1T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df1-0 → 2-0T. Paul 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 5*-0 5*-1 6-1* 6-2* 6*-3 6*-46-6 → 7-6T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-155-5 → 5-6T. Paul 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-5 → 5-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A3-5 → 4-5T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-4 → 2-5T. Paul 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-3 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-152-2 → 2-3T. Paul 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2T. Paul 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1
    1 ACES 83 DOUBLE FAULTS 376/121 (63%) FIRST SERVE 64/108 (59%)56/76 (74%) 1ST SERVE POINTS WON 46/64 (72%)20/45 (44%) 2ND SERVE POINTS WON 29/44 (66%)8/11 (73%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)16 SERVICE GAMES PLAYED 1718/64 (28%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 20/76 (26%)15/44 (34%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 25/45 (56%)2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 3/11 (27%)17 RETURN GAMES PLAYED 1676/121 (63%) SERVICE POINTS WON 75/108 (69%)33/108 (31%) RETURN POINTS WON 45/121 (37%)109/229 (48%) TOTAL POINTS WON 120/229 (52%) LEGGI TUTTO

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    Rune “Il mio obiettivo è diventare n.1 del mondo”

    Holger Rune, classe 2003

    Holger Rune sta vivendo una settimana magica a Monaco di Baviera. Ha sconfitto il favorito del torneo Zverev, ha mostrato un tennis molto solido che gli ha permesso di issarsi in finale, la sua primissima finale a livello ATP. Oggi sfiderà per il titolo l’olandese Botic van de Zandschulp, anch’esso protagonista di un’eccellente cavalcata, con la splendida vittoria ieri sull’emergente Kecmanovic. Sarà un match interessante e dal pronostico incerto.
    Rune ai microfoni del torneo dopo la vittoria di ieri era raggiante, e non nasconde i suoi obiettivi. “Sto migliorando giorno dopo giorno ed è la cosa più importante perché ho un obiettivo, diventare il n.1 del mondo. Per farlo devo iniziare da qualche parte, sono felice di farlo da Monaco“.

    “I have a goal to be No. 1 in the world”
    He’s into a first ATP final, but this could just be the beginning for @holgerrune2003… pic.twitter.com/atXYg9b7KM
    — Tennis TV (@TennisTV) April 30, 2022

    Un po’ di sfrontatezza non guasta quando sei ancora un teenager, hai un indubbio talento e hai investito tutta la tua vita sul tennis. La madre di Holger ha raccontato che quando suo figlio era piccolo (6-7 anni), si lagnava con lei ogni volta che lo portava nei weekend ad un festicciola di compleanno di un suo amico, perché il piccolissimo Rune già le diceva “Voglio giocare a tennis per allenarmi, non mi interessano i compleanni”. Una determinazione, focus e attitudine che ricorda quella di moltissimi campioni, tipo quella di Novak Djokovic quando si presentò a 6 anni dalla maestra Jelena Gencic affermando “Sono qua perché voglio diventare il n.1 e vincere Wimbledon”.
    Rune sta crescendo moltissimo nel suo gioco. Nel 2022 ha migliorato l’intensità del suo scambio, commette meno errori ed è più ordinato. Sceglie con più attenzione i momenti in cui attaccare, sta avanzando la sua posizione per sfruttare la spinta dei suoi colpi e così chiudere più rapidamente il punto. Attualmente n.70 del mondo, al suo best ranking, scalerà diverse posizioni nella nuova classifica di domani, ma sarà molto probabile ritrovarlo già a ridosso della top 30 prima che la stagione volga al termine. O forse ancor più su…
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    Ons Jabeur: “Sport e politica non si devono mischiare, ci sono bambini che muoiono ogni giorno per le guerre, come in Palestina da 74 anni”

    Ons Jabeur, prima tennista araba in top10

    Ons Jabber è una delle tenniste più talentose del tour. La tunisina, fiera di essere un prodotto del suo paese, è una delle giocatrici più attese nei grandi tornei su terra, dove il suo tennis ricco di variazioni e cambi di ritmo è assai temibile per tutte le avversarie. In attesa di scendere in campo nel WTA 1000 di Madrid, ha parlato con la stampa, e la discussione è scivolata inevitabilmente sul tema caldissimo della guerra in corso, sull’esclusione dei tennisti russi e bielorussi da Wimbledon, su come il mondo dello sport dovrebbe comportarsi. Su questi temi politici e sociali, il pensiero di Ons è netto: sport e politica devono restare distanti, quando lo fanno la cosa non funziona, e nel mondo ci sono tante situazioni calde che necessitano di attenzione e che, invece, vengono dimenticate, come la drammatica situazione dei palestinesi da lei direttamente citata. Ecco alcuni passaggi del pensiero della tunisina, intervistata da Arab News per Reem Abulleil.
    “È una decisione molto difficile, capisco cosa sta passando il popolo ucraino e sono totalmente contraria alla guerra”, ha detto la numero 10 del mondo, “Ma quello che reputo importante e che mi è sempre stato insegnato è di non mescolare mai sport e politica. Ho vissuto alcune situazioni in prima persona, specialmente nel 2020 in BJK Cup quando avremmo dovuto giocare contro Israele. Sono molto dispiaciuta per il popolo palestinese, per quei bambini che muoiono ogni giorno da 74 anni. Quindi non capisco come ora per questa situazione vada bene mischiare politica e sport.Che dire di tutti gli altri paesi in cui persone e bambini muoiono ogni giorno?”
    “Non credo che dovremmo mischiare politica e sport. È molto triste quello che sta succedendo nel mondo e una cosa che odio in questo mondo è la politica. È molto sporca e non possiamo mai avere il quadro completo. Quindi spero che questa situazione si risolva molto presto, non so cosa accadrà. Ma so che anche russi e bielorussi hanno le loro famiglie a casa, quindi non sono sicuro di quanto possano parlarne. È una situazione molto difficile per entrambi, soprattutto per gli ucraini. E onestamente, spero che questa guerra finisca presto, ma spero anche che le persone possano guardare al dramma dei palestinesi perché questo argomento mi tocca davvero come donna araba, non è giusto e spero che non mescoliamo politica e sport”.
    Nell’intervista, Jabeur parla del suo rapporto di collaborazione con la la psicologa sportiva Melanie Maillard, che ritiene molto importante per la sua crescita. “Ho fatto alcuni tornei con lei, uno di questi è stato Wimbledon l’anno scorso”, quando Jabeur è diventata la prima donna araba nella storia a raggiungere i quarti di finale di Wimbledon. “Quindi mentalmente, tutta la pressione è su di lei, deve prepararmi per il torneo” scherza Ons. “Mi piace avere Melanie intorno a me perché non ci vediamo molto spesso. Di solito parliamo su WhatsApp o chattiamo online, ma non mi piace molto il mondo virtuale, quindi cerco di portarla il più possibile con me, ma ha anche altri atleti da seguire. Sono migliorata tantissimo sul piano atletico, è stato decisivo per la mia crescita, ma allo stesso tempo il lavoro con Melanie mi fa pensare molto in modo più positivo”.
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    Badosa: “Ogni volta capisco di più la decisione di Ash Barty, il circuito è duro”

    Paula Badosa

    Paula Badosa si presenta a Madrid come grande favorita, non solo del pubblico visto il forfait dell’ultimo minuto di Iga Swiatek, dominatrice assoluta delle ultime settimane sul tour WTA. In un’intervista rilasciata al quotidiano AS, Paula parla di quanto sia duro il circuito, tanto da comprendere la scelta di Ash Barty di appendere la racchetta al chiodo da n.1.
    “Comprendo sempre di più la decisione di Ashleigh Barty. È un circuito molto duro il nostro, che ti richiede il massimo ogni settimana. Si parte sempre da zero in un torneo, è tutto molto difficile, devi cercare di arrivare alle fasi finali, soprattutto se si è in una posizione in cui le persone si aspettano grandi risultati da te. È molto stress e molte settimane di competizione. Troppo forse, ma è sempre stato così e devo adattarmi e regolarmi con la mia squadra per fare del mio meglio”.
    “Come affronto tutto questo? Vado giorno per giorno, cercando di godermi le pause, calcolando bene il calendario, con una squadra che mi aiuta a godermi gli allenamenti. Nella competizione c’è già poco da fare, oltre a cercare di dare il meglio in ogni momento. Il lavoro va bene, proprio come l’anno”.
    Scontata la domanda sulla decisione di Wimbledon. La spagnola è contro la scelta di Londra: “Non ha alcun senso per me. Una guerra è qualcosa di molto forte che non dovrebbe nemmeno esistere, ma mescolare la politica con lo sport, soprattutto con il tennis in cui si gioca con la nostra bandiera ma ognuno di noi rappresenta se stesso, non mi sembra giusto”.
    Punta al n.1? Sì, ma non adesso: “Ora il numero uno è lontano. Swiatek sta facendo molto bene e la sua posizione è pienamente meritata perché vince quasi sempre. Essere la numero due è la posizione più vicina alla vetta, spero che tra qualche mese lotterò per quella posizione e per vincere i grandi tornei, il mio sogno”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO