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    F1, Leclerc in testacoda nelle FP1: per lui sessione finita!

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari HP SF-24, portrait during the Formula 1 Crypto.com Miami Grand Prix 2024, 6th round of the 2024 Formula One World Championship from May 3 to 5, 2024 on the Miami International Autodrome, in Miami, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Durante l’unica sessione di prove libere (FP1) sul tracciato di Miami, Charles Leclerc ha effettuato un brutto testacoda in curva 16 dopo pochi chilometri. Purtroppo questo ha costretto il monegasco a terminare anticipatamente l’unica sessione di libere in programma in questo weekend.
    Dopo il testacoda il motore della sua Ferrari SF-24 si è spento e, forse per evitare altri problemi più seri alla Power Unit, è poi rientrato a box per alcune verifiche. Un grave errore per il monegasco che non potrà più avere tempo per mettere a punto la sua monoposto per le due sessioni di qualifiche e le due gare (sprint e tradizionale). LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur ai suoi piloti: “Non saranno più ammessi comportamenti come quelli in Cina”

    Fred Vasseur, dopo il fine settimana a Shanghai e prima di quello di Miami, ha voluto chiarire e ribadire a Leclerc e Sainz che non saranno più ammessi comportamenti come quelli del Gran Premio della Cina.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Fred Vasseur, nelle dichiarazioni TV al termine del Gran Premio della Cina, aveva minimizzato il comportamento dei due piloti al via, in particolare quello di Charles Leclerc che aveva fatto perdere due posizioni alle due Ferrari: “Al via è una giungla, nessun dramma per il duello tra Sainz e Leclerc“. Ovviamente il Team Principal, già nel meeting post gara, aveva invece usato altri termini e ribadito che un comportamento del genere non sarebbe più stato tollerato.
    Parole forti quelle usate da Vasseur che, non facendo nomi e cognomi e non citando episodi specifici, aveva voluto chiarire fermamente che i piloti Ferrari corrono per la Ferrari e non per un loro tornaconto personale. Il Team Principal ha anche voluto chiarire che non dovrà essere necessario ripetere raccomandazioni analoghe in occasione dei restanti Gran Premi in calendario ma che ogni comportamento non consono a quanto ribadito potrà essere oggetto di provvedimenti disciplinari, soprattutto se ciò comporterà una perdita di punti per la Scuderia Ferrari.
    La lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori è molto aperta e occorre massimizzare ogni evento con punti a disposizione, siano essere la gare Sprint del sabato oppure quelle tradizionale che si corrono domenica. LEGGI TUTTO

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    Leclerc e Sainz, le ragioni della tensione in Ferrari: il retroscena sull’arrivo di Hamilton

    S’è ormai capito che quest’anno la Ferrari avrà come massimo obiettivo il piazzamento per il quale a fine 2022 fu dimissionato Mattia Binotto: il secondo posto. La SF-24 potrà fare passi avanti, magari già a Imola, ma il colpo del pacchetto di sviluppo ce l’hanno in canna anche McLaren e Mercedes. Quanto alla Red Bull, non c’è trippa per gatti.E prepariamoci anche ad abrasivi confronti tra Charles Leclerc e Carlos Sainz che saranno pure professionisti e ragazzi di buone maniere, ma non due santi. LEGGI TUTTO

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    Leclerc e la mossa alla partenza del Gp Cina che ha penalizzato la Ferrari

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.it LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc lancia l’allarme: “Sainz meglio di me, sono in difficoltà”

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    LEC, il gelato di Leclerc: i 5 gusti, quanto costa e dove comprarlo

    I gelati LEC sono nel classico barattolo da 258g e avranno un prezzo consigliato di 4,99 Euro. I gusti sono cinque: Vanillove, Salty Carammmel, Swirly Pistachi-oh!, Peanut Caramel Tango e Chocolate Crunch.

    Gelati LEC: il giusto equilibrio tra gusto e leggerezza
    Charles Leclerc, pilota monegasco della Ferrari in F1, ha sempre avuto un debole per il gelato, una grande passione che lo accompagna da sempre.
    Il suo desiderio però era quello di poter gustare un gelato senza compromessi, con il giusto equilibrio tra gusto e leggerezza, per poter cedere alla tentazione più spesso.
    Immaginando così un mondo dove potersi concedere il piacere del gelato senza pensieri, la visione di Leclerc è diventata realtà grazie al tocco speciale di Federico e Guido, veri maghi del gelato, e con il fondamentale sostegno di Nicolas Todt.
    Nasce così LEC, il gelato goloso e a ridotto contenuto calorico. LEC è l’eccezionale equilibrio tra soddisfare il desiderio di gelato e fare scelte alimentari consapevoli.
    LEC, gelato Leclerc: i 5 gusti in vendita
    – Vanillove, un gusto delicato e avvolgente, che ti scalda il cuore. Dedicato ai veri vanillovers!– Salty Carammmel, Dolce, salato, goloso. Non ti basteranno le MMM.– Swirly Pistachi-oh! , Morbido gelato, variegato e crumble al pistacchio. Non crederai alle tue papille.– Peanut Caramel Tango , Arachide tostata e caramello in un intreccio perfetto. Ti lascerà senza parole.– Chocolate Crunch, Croccante, ricco e intenso. In una parola: cioccolatoso.
    Dal profilo instagram di Leclerc

    LEC, gelato Leclerc: i punti vendita
    I gelati LEC si possono acquistare nei seguenti punti vendita: Esselunga, IPER La grande i, Bennet, Borello Supermercati e Despar-Eurospar-Interspar.
    Leclerc all’inaugurazione: “Voglio vincere, a nessuno piace essere secondo” LEGGI TUTTO

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    Sainz meglio di Leclerc: il clamoroso paradosso che la Ferrari non aveva previsto

    La primavera non ha fatto fiorire sviluppi tecnici sulla Ferrari, che a quanto pare si tiene il colpo per Imola, ma un imprevisto che riguarda i piloti. Niente che attenga al rapporto tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, bello e sano, ma piuttosto al loro rendimento. C’è che quattro GP sono passati – tre per lo spagnolo, che ha saltato l’Arabia Saudita a causa dell’intervento di appendicectomia – ed entrambi i piloti non stanno guidando come ci si aspettava da loro, nel bene o nel male. Carlitos, che Fred Vasseur ha ritenuto di dover lasciare alla concorrenza perché facesse posto nel 2025 a Lewis Hamilton – è più in palla di Leclerc sul quale la Ferrari investe da anni e con cui s’è legata nel lungo termine. Molto paradossalmente abbiamo il Predestinato che va peggio del Precestinato. 
    Ferrari, i numeri: Sainz batte Leclerc
    A volte ingannano ma hanno la testa dura, i numeri. La classifica vede davanti Leclerc (59-55) per via dello stop forzato di Carlos a Jeddah, ma la media-punti già spiega che lo spagnolo è sui 18,3 punti a gara, come se in ogni GP avesse ottenuto più di un secondo posto. In effetti: terzo, primo, terzo. Ma tre volte su tre davanti a Leclerc, che deve rifar la punta alla sua arma più letale: la qualificazione. «C’è qualcosa che non riesco più a fare nella preparazione della gomma per il giro veloce. Ci lavorerò e quando ci sarò riuscito avremo grandi soddisfazioni», ha detto lui. Già questo dovrebbe far riflettere la Formula 1 sulle circonvoluzioni in cui a volte rischia di incespicare: perché il talento di un pilota deve arenarsi sulle procedure di riscaldamento delle gomme? Tornando ai numeri: nei tre GP in cui c’è stato confronto, Sainz batte Leclerc per vittorie (1-0 quest’anno, 2-0 con il precedente), in qualifica (2-1) e, volendo considerare un elemento emozionale, nelle votazioni dei tifosi per il “Driver of the day” (2-1).  
    Gli aiutini 
    Il fatto è piuttosto clamoroso perché Leclerc ha i favori dalla sua: la predisposizione della Ferrari che si aspetta di avere in lui il leader, la SF-24 che è più puntata sull’anteriore come dai suoi desiderata, e invece è l’altro a trovarcisi meglio. Anche da un punto di vista dell’immagine: dubitiamo che Vasseur, al di là di una soddisfazione di facciata, sia felicissimo di veder brillare il pilota cui ha appena scelto di rinunciare. Lo conferma quanto ha detto sabato dopo le qualifiche, con Sainz quarto e Leclerc ottavo (per essersi complicato l’intero weekend nella Q1). «Non sono affatto preoccupato, Charles era secondo due settimane fa, oggi è a un decimo da Carlos e sa perfettamente cosa gli manca. La stagione è lunga e la situazione mi lascia sereno». Di fatto, ha descritto l’attuale situazione come un’anomalia. 
    Body language 
    Quando poi a Leclerc è stato chiesto se si sentisse sotto pressione per dover stare davanti a un compagno che andrà via, lui non s’è nascosto: «Mentirei se dicessi che sono felice. Carlos sta facendo un lavoro straordinario e tocca a me reagire, tocca a me vincere. Ce la metto tutta per riuscirci in fretta». Chapeau all’onestà intellettuale. Già sabato mattina a Suzuka, nella terza sessione di prove libere, la squadra gli aveva bocciato una proposta, evidentemente memore dei cinque clic di ala che, su scelta sua, gli avevano compromesso la qualificazione in Australia. Stavolta Leclerc aveva chiesto di uscire per completare qualche altro giro, mentre gli ingegneri avevano preferito tenerlo dentro. Era poi entrato ma era rimasto preso fra il traffico del momento e la fine della sessione, sicché s’era attaccato alla radio: «Francamente non capisco, cos’è che abbiamo fatto per stare nei box così a lungo? Oh mio Dio… Sono le FP3, abbiamo soltanto due giri, andiamo!».
    Vola un vaffa  
    E appena finita la gara, all’ingegnere di pista Xavi Marcos che con tono corroborante gli annunciava «Charles, sei Driver of the Day!», aveva replicato con il più classico dei vaffa. Siamo certi non fosse rivolto al tecnico, ma più generalmente a una situazione in cui le cose non vanno per il verso giusto, rendendolo insofferente. Vaffa alla sindrome-Sainz, di cui Leclerc cerca di liberarsi.  LEGGI TUTTO

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    Verstappen domina in Giappone. La Ferrari non molla: Sainz-Leclerc, le posizioni

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